Il ciclo dell`acqua
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Il ciclo dell`acqua
Progetto cofinanziato dal programma LIFE+ L’ACQUA • Il ciclo dell’acqua, importanza e funzioni nella pianta, nel terreno e nella biosfera; • L’acqua nel terreno e sue dinamiche nel sistema suolo-pianta-atmosfera; • La qualità dell’acqua (direttiva nitrati). Prof. Giancarlo Barbieri - Università di Napoli Federico II L’ACQUA Il ciclo dell’acqua Importanza e funzioni -nella biosfera -nella pianta -nel terreno L’acqua nel terreno - dinamiche nel sistema S-P-A La qualità dell’acqua PIANETA ACQUA Totale: 1.5 miliardi di km3 97% mari e oceani 2% ghiacciai e calotte polari PIANETA ACQUA (in migliaia di km3) ATMOSFERA V=12.4 ==> 0.001% OCEANI V=1,370,000 ==> 97% CONTINENTI ==>1% Laghi e fiumi V=231 Acque sotterranee V=60,000 GHIACCI POLARI ==>2% Groenlandia V=2,400 Antartide V=22,000 Dove sarà l’acqua nel 2025 Abbondante più di 1,700,000 l/anno Aree esposte a grave rischio di carenze Limitata Scarsa Minima 980,000 1,700,000 l/anno 490,000 -980,000 l/anno meno di 490,000 l/anno pro capite Quando l’acqua scatena incendi crisi e conflitti negli ultimi 60 anni per l’acqua 1947-1960 1958 1960-70 1970 1974-75 1975 dal 1978 1986 1990 dal 1991 1995 1999 1999-2000 India e Pakistan Indo Egitto e Sudan dighe sul Nilo Israele,Siria e Giordania Yarmouk e Giordano Brasile e Paraguay, Argentina dighe sul Paranà Iraq, Siria Angola e Sud Africa Egitto e Etiopia Corea del Nord e Corea del Sud Iraq, Siria e Turchia Stati indiani del Karnataka e Tamil Nadu Equador e Perù conflitto interno in Bangladesh Namibia, Botswana e Zambia Gli stati dell’acqua •Vapore (umidità assoluta e relativa dell’aria) •Liquido (nel suolo, nelle piogge) •Solido (ghiaccio, precipitazione di grandine e neve) I passaggi di stato •da liquido a vapore: occorrono 600 cal/g e comporta quindi raffreddamento •da solido a liquido. occorrono 80 cal/g: finché tutto il ghiaccio non è sciolto, la temperatura del solido non va oltre 0°C Libera calore ghiaccio solidificazione fusione acqua condensazione evaporazione Assorbe calore vapore Il ciclo dell’acqua CAMPBELL Figure 54.16 The water cycle L’umidità dell’aria L’aria è una miscela di gas, con acqua allo stato di vapore Il contenuto di umidità nell’aria influenza: •bilancio energetico •assorbimento delle sostanze nutritive e loro trasporto •turgore dei tessuti •riduzione del riscaldamento della parte epigea •attività di crittogame Lo stato igrometrico dell’aria si esprime come: Umidità assoluta (g di H2O per m3 di aria); ad esso corrisponde una determinata pressione di vapore; poco utile, in quanto a seconda della temperatura, la stessa quantità di H2O ha effetti diversi Umidità relativa (espressa in % del massimo contenuto in vapore acqueo dell’aria, oltre al quale si ha condensazione). Più correlata ai fenomeni biologici Deficit di saturazione (VPD): differenza della pressione di vapore tra quella a saturazione e quella attuale (driving force per processi di evaporazione) VPD = vapour pressure deficit VPD = es − eair e air UR% = es x100 eair = es * UR (umidità relativa) VPD = es – (es * UR/100) es è la pressione di vapore acqueo a saturazione eair è la pressione di vapore UR è l’umidità relativa=frazione della pressione di vapor saturo in un volume di aria ad una data temperatura 17.27T es = 0.6108 exp T + 237.3 Umidità relativa 1 = Umidità relativa 2 = T 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 es 0.61 0.87 1.23 1.71 2.34 3.17 4.24 5.62 7.38 9.58 40 % 80 % VPD a 40%UR kPa 0.37 0.52 0.74 1.02 1.40 1.90 2.55 3.37 4.43 5.75 VPD, T e UR VPD a 80%UR kPa 0.12 0.17 0.25 0.34 0.47 0.63 0.85 1.12 1.48 1.92 17.27T es = 0.6108 exp T + 237.3 12 Andamento del VPD f(t,UR) 10 es VPD a 40%UR kPa VPD a 80%UR kPa 1 bar = 100000 Pa 1 bar = 100 kPa 1 bar = 0.1 MPa 1 bar =1000 mbar 1000 mbar = 100 kPa 1 mbar = 0.1 kPa kPa 8 6 4 2 0 0 5 10 15 20 25 30 Temperatura °C 35 40 45 50 La legge di diffusione • L’acqua diffonde da concentrazioni (potenziali) maggiori a concentrazioni minori – Legge di diffusione di Fick Flusso = J = K(Cinterno - Cesterno) Cinterno Cesterno Perdita d’acqua: diffusione J=K(Cinterno - Cesterno) (Stomi) Cinterno ~ es =Pressione Vapor Saturo (100% Umidità Relativa) (aria) Cesterno = eair =Pressione di Vapore Esterna VPD = es − eair J=K(Cinterno - Cesterno) J=K*VPD Fattori che influenzano la diffusione • La legge generale di diffusione J=K*VPD • K = costante di proporzionalità – Area della superficie evaporante (A) – Natura della superficie evaporante (r) – r = resistenza alla diffusione (s•cm-1) A x VPD J= r MISURA DELL'UMIDITA' Le strumentazioni disponibili per la misura dell'umidità (tabella seguente) sono classificabili in base a: 1. livello di accuratezza assoluta; 2. grado di associazione tra il loro funzionamento e le proprietà fisiche del vapor acqueo. dalla I alla IV classe si va dai metodi più accurati e con il più alto livello di associazione a quelli meno accurati e corretti. MISURA DELL'UMIDITA' CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV Gravimetrico Punto di rugiada Psicrometria a bulbo umido Igroscopico (resistenza/ capacitanza) Generatore di Spettroscopia vapor saturo (IR o UV) Elettrolitico Piezoelettrico Meccanico (carta, capelli) METODO GRAVIMETRICO rappresenta lo standard assoluto per la calibrazione degli strumenti; comporta l'assorbimento di vapor acqueo presente nell'ambiente con un disseccante (es: Mg(ClO4)2, P2O5, Al2O3, H3PO4, CaO ecc.); sebbene non adatto per scopi operativi, consente una elevatissima accuratezza (fino a 0.001 mg g-1 tra 0.2 e 30 mg g-1 IGROMETRI MECCANICI 1. sfruttano la variazione di lunghezza di un fascio di capelli o di una striscia di carta correlata con la quantità di vapore acqueo da essi assorbita; 2. i vantaggi sono legati principalmente al basso costo ed alla semplicità d'uso; 3. gli inconvenienti riguardano: • la non linearità della relazione tra lunghezza del fascio di capelli e umidità; • isteresi, mediamente pari al 3% RH; • influenza della temperatura; • scarsa accuratezza e riproducibilità a basse umidità; • tempi lunghi di risposta (> 5 min) Vengono generalmente prodotti come igrografi o termoigrografi, nei quali l'elemento sensibile è collegato con un apparato scrivente su un congegno ad orologeria. Igrometro digitale con datalogger Per una gran parte delle applicazioni di uso comune in serra, l’igrometro elettronico è lo strumento ideale. I dati di tipo elettronico infatti sono facilmente trattabili e registrabili, e possono essere acquisiti da microprocessori, che comandano attuatori di vario tipo (ad esempi nei condizionatori d’aria, che a seconda del dato di umidità dell’ambiente, modificano il proprio modo di funzionamento). PSICROMETRI A BULBO ASCIUTTO E BULBO UMIDO rappresentano gli strumenti più diffusi per la misura dell'umidità dell'aria; tecnicamente sono costituiti da due termometri identici; l'elemento sensibile di uno dei due termometri è ricoperto da una garza immersa al capo opposto in un recipiente con acqua distillata (serbatoio); la determinazione della pressione di vapore avviene attraverso la risoluzione dell'equazione psicrometrica: ea = ea* (Tw) - k(Ta - Tw) dove k rappresenta la costante psicrometrica (propria dello strumento), Tw è la temperatura di bulbo umido e Ta la temperatura di bulbo asciutto DESCRIZIONE PSICROMETRO 2 termometri di vetro a mercurio; ventilatore. 1. Termometro "asciutto": misura la temperatura dell'aria; 2.Termometro "bagnato": misura l'abbassamento di temperatura che risulta dall'evaporazione dell'acqua di una garza bagnata ad opera dell'aria ventilata (2 m s-1); 3. La perdita di calore per evaporazione dell'acqua continua sino a che la tensione di vapore dell'acqua nella garza non eguaglia il vapore contenuto nell'ambiente; solo a questo punto il mercurio del termometro bagnato si stabilizza. 4. Dalla differenza di temperatura misurata da t. asciutto e quella misurata dal t. bagnato e dalla misura della temperatura del t. bagnato si risale alla umidità relativa facendo ricorso alle tabelle psicrometriche La pioggia La pioggia è precipitazione dell’acqua in forma liquida gocce 0,5 - 5 mm velocità di caduta 2 - 9 ms-1 condensazione di vapore acqueo per raffreddamento nubi formazione delle gocce attorno a nuclei di condensazione Tipi di piogge: Frontali: incontro di masse d’aria a diversa temperatura e umidità aree temperate e sub-tropicali nord aria fredda aria calda sud convettive: sollevamento di aria umida riscaldata dall’atmosfera raffreddamento – condensazione. Tipicamente intertropicali, acquazzone pomeridiano orografiche: masse d’aria umide incontrano i fianchi freddi delle montagne Quantità di pioggia Media della Terra: 1000 mm anno-1 minimi 2-3 mm deserto del Cile massimo 12000 mm versante sud Himalaya In Italia: Minimi < 500 mm Tavoliere delle Puglie, Sicilia sud ovest, Ovada Massimi: Alpi Orientali 2500-3000 mm Classificazioni climi in base alle piogge: <250 mm arido: non si può fare agricoltura senza irrigazione 250-500 mm semiarido 500-750 mm subumido > 750 mm umido: l’irrigazione non comporta incrementi produttivi (spesso non è vero!) Piano di Sorrento 180 160 Deficit Pioggia ETo mese 140 120 100 80 mm/mese 60 40 20 0 -20 -40 -60 -80 -100 -120 -140 G F M A M G L A S O N D Distribuzione stagionale delle piogge: •Equatore (± °6) 2 stagioni delle piogge dopo gli equinozi, brevi •tra 6 e 20°: 1 stagione delle piogge •tra 20 e 35° alte pressioni: piogge scarse e irregolari deserti subtropicali •>35° fascia temperata piogge più regolari a Nord Frequenza •Numero di giorni piovosi all’anno (si considera piovoso un giorno con precipitazioni > 1 mm) •piogge frequenti soprattutto nei periodi caldi sono le più favorevoli all’agricoltura •(Parigi 200 giorni piovosi, Marsiglia 60, Napoli 90-100) Intensità della pioggia Si esprime in mm h-1 pioviggine: pioggia leggera pioggia moderata pioggia forte pioggia violenta nubifragio <0,5 1 4 15 40 100 mm h-1 mm h-1 mm h-1 mm h-1 mm h-1 mm h-1 le più efficaci per l’agricoltura sono quelle leggere e moderate, non danno luogo a ruscellamento Piogge forti, oltre al ruscellamento, hanno azione battente sul terreno con formazione di croste Pioggia utile Frazione della pioggia totale di un evento che può essere utilizzata dalle piante Pioggia utile = pioggia totale - perdite per ruscellamento - perdite per percolazione al di sotto della zona esplorata dalle radici - acqua trattenuta dalle foglie (1-5 mm) Pioggia utile dove la riserva utile RU del terreno al momento dell’irrigazione è diversa da 75 mm, va applicato il fattore di correzione F0 Esempio Pioggia mensile = 100 mm; ET della coltura = 150 mm; Riserva utile effettiva = 175 mm Calcolo Fattore di correzione per la Riserva utile effettiva = 1.07 Pioggia utile effettiva 1.07 x 74 = 79 mm MISURA DELLA PIOGGIA Piogge misurate in mm di altezza d’acqua su superficie piana, senza evaporazione Gli strumenti di misura delle precipitazioni sono basati sull’intercettazione della pioggia da parte di un imbuto di superficie nota (gen 1/10 di m2) e riportando tale quantità ad 1 m2 secondo l’equivalenza: 1 L m-2 (=1 kg m–2) = 1 mm (altezza di pioggia) = 10 m3 ha-1 L’acqua intercettata dall’imbuto: 1. può essere misurata manualmente (es. cilindri graduati) e sono detti PLUVIOMETRI, oppure 2. può essere pesata da una bascula, gen. tarata sul peso di 0.2 mm di pioggia, che trasmette lo scatto ad un pennino (PLUVIOGRAFO MECCANICO) o ad un trasduttore che lo trasforma in impulso elettrico che viene registrato da un data-logger (PLUVIOGRAFO ELETTRONICO). (1 mm = 1 L m-2 = 1 kg m-2 ⇒ 0.2 mm = 200 ml = 200 g; se l’imbuto è 1/10 m2 allora la bascula è tarata per 20 ml = 20 g) L’accuratezza della misura è funzione di: - larghezza dell’imbuto (meglio quelli di 1/10 di m2) - messa a livello dell’imbuto (ogni scostamento dal piano orizzontale aumenta o diminuisce la quantità dell’acqua intercettata anche in funzione dell’inclinazione della pioggia) - assenza di ostacoli - assenza di corpi estranei nel sistema (imbuto, filtri, tubi, bascula) Raggiunto il peso di 20 g un piatto della bascula scende, lo scatto viene inviato al sistema di misura, l’acqua si scarica e inizia a riempirsi l’altro piatto Probabilità di pioggia per la programmazione delle colture e il dimensionamento di impianti irrigui è utile conoscere la probabilità di superamento di determinati valori di pioggia, dato che la variabilità tra gli anni è elevata. Frequenza (F) del verificarsi di un fenomeno (es. evento piovoso > 100 mm) Numero di volte che un evento si verifica in n anni Es. 1: 5 volte in 30 anni ⇒ F= 5/30 = 0.17 Es. 2: 60 volte in 30 anni ⇒ F= 60/30 = 2 Tempo di ritorno (1/F) Es. 1: 5 volte in 30 anni ⇒ TR= 1/0.17 Es. 2: 60 volte in 30 anni ⇒ TR= 1/2 =6 = 0.50 Tempo di ritorno delle piogge giornaliere (intervallo in anni con cui le sohlie sono superate Thresholds (mm per day) >40 >60 >80 >100 REGI LAGNI PALMA CAMPANIA 0.5 2.0 9.1 16.7 S.F.CANCELLO (hills) 0.5 2.1 6.3 14.3 AVELLA 0.4 2.0 6.3 12.5 ACERRA 0.5 1.8 4.2 12.5 TRENTOLA-DUCENTA 0.6 3.1 11.1 16.7 VILLA LITERNO 0.5 1.6 3.0 25.0 CAMPI FLEGREI NA-Camaldoli 0.5 1.7 6.7 12.5 POZZUOLI 0.7 2.0 5.6 33.3 FUSARO 0.8 2.9 6.7 6.7 LICOLA 0.8 2.4 7.7 12.5 NAPOLI (Urban area) NA-Capodimonte (Osserv.) 0.7 2.3 9.1 33.3 NA-Capodimonte (Serbatoio) 0.4 2.1 6.3 14.3 NA-Ist. di Fisica 0.6 2.0 5.0 25.0 NA-Servizio Idrografico 0.6 2.0 5.6 20.0 NA-S. Rocco 0.4 1.7 7.7 ----- Thresholds (mm per day) >40 >60 >80 >100 VESUVIAN AREA ERCOLANO (Vesuvio) 0.5 2.0 7.7 20.0 PORTICI 0.4 1.5 3.3 20.0 TORRE DEL GRECO 1.0 3.6 9.0 18.0 SARNO VALLEY SCAFATI 0.5 2.3 31.0 62.0 SARNO 0.4 1.9 9.1 11.1 SORRENTO PENINSULA CASTELLAMARE 0.3 0.8 2.0 8.5 GRAGNANO 0.1 0.3 0.7 1.5 Piano di Sorrento (Ist.Naut.) 0.2 0.7 1.7 4.6 Piano di Sorrento (D'Ardia) 0.3 1.1 3.3 17.3 Piano di Sorrento (S. Pietro) 0.3 1.1 3.5 6.0 AGEROLA 0.3 0.8 3.2 6.7 MASSALUBRENSE (Turro) 0.3 0.7 3.0 4.3 MASSALUBRENSE (Nerano) 0.4 2.0 5.6 14.0 ISLES ISCHIA - PORTO 0.5 1.6 4.4 17.5 ISCHIA - FORIO 0.8 4.5 9.0 13.5 ISCHIA - CASAMICCIOLA 0.7 2.5 9.0 27.0 CAPRI (Aeron. Militare) 0.8 2.9 14.2 57.0 ANACAPRI 0.4 1.7 17.0 ----- Probabilità che un determinato valore (es. piogge mensili, piogge annuali,…) venga superato n − 0.5 P= N dove: n = numero d’ordine per valori decrescenti (o crescenti) N = numero totale degli anni mm 505.6 560.6 589.0 607.6 655.4 683.0 689.8 711.9 713.6 714.1 733.7 745.6 764.3 774.6 782.1 797.0 797.6 799.6 801.9 811.3 829.7 839.4 864.1 864.4 868.9 882.0 905.3 924.4 929.2 930.9 950.6 953.1 965.5 968.1 970.4 974.2 997.5 1008.4 1010.6 1021.6 1036.9 1067.7 1075.3 1094.8 1097.8 1102.5 1117.4 1130.6 1151.1 1167.4 1173.0 1179.5 1181.2 1229.8 1269.5 n 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 P 0.009 0.027 0.045 0.064 0.082 0.100 0.118 0.136 0.155 0.173 0.191 0.209 0.227 0.245 0.264 0.282 0.300 0.318 0.336 0.355 0.373 0.391 0.409 0.427 0.445 0.464 0.482 0.500 0.518 0.536 0.555 0.573 0.591 0.609 0.627 0.645 0.664 0.682 0.700 0.718 0.736 0.755 0.773 0.791 0.809 0.827 0.845 0.864 0.882 0.900 0.918 0.936 0.955 0.973 0.991 0.99 Cumulative Normal Probability Chart Cumulative Normal Probability Anni 1961 1967 1983 1960 2008 1958 1992 1977 2009 2007 1959 1997 1973 1955 1970 1989 1965 1957 1986 2003 1988 1994 1975 1985 2001 1991 2000 1993 1990 1968 1987 1972 1978 1966 1981 1971 2006 1995 1982 1956 1984 2002 1962 2004 1999 2005 1964 1998 1963 1980 1976 1996 1979 1969 1974 0.90 TOTALE ANNO 0.50 0.10 0.01 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 mm 0.99 0.99 Cumulative Normal Probability Cumulative Normal Probability Cumulative Normal Probability Chart 0.90 0.50 Marzo 0.10 0.90 0.50 Agosto 0.10 Cumulative Normal Probability Chart 0.01 0.01 0 50 100 150 200 0 250 50 100 mm 250 Cumulative Normal Probability Chart Cumulative Normal Probability Chart Cumulative Normal Probability Cumulative Normal Probability 200 m 0.99 0.99 150 0.90 0.50 Settembre 0.10 0.90 0.50 Novembre 0.10 0.01 0.01 0 50 100 150 mm 200 250 0 50 100 150 200 mm 250 300 350 400 600 800 1000 -20 -15 -10 -5 mm 400 -25 1200 200 0 Piemonte Lombardia Trentino Veneto 1951-1990 Friuli Emilia Romagna Toscana Umbria 1991-1999 Marche Lazio Abruzzo Molise Differenza % CAMPANIA Basilicata Puglia Calabria Sicilia % Sardegna Quanto pioveva? Quanto piove? Liguria 0 -30 Variabilità annuale dei deflussi 800.00 700.00 Primavera 2007: allarme siccità 600.00 500.00 400.00 300.00 2005/2006 200.00 100.00 0.00 22 -2 3 25 -2 6 28 -2 9 31 -3 2 34 -3 5 37 -3 8 40 -4 1 43 -4 4 46 -4 7 49 -5 0 52 -5 3 55 -5 6 58 -5 9 61 -6 2 64 -6 5 67 -6 8 70 -7 1 73 -7 4 76 -7 7 79 -8 0 82 -8 3 85 -8 6 88 -8 9 91 -9 2 94 -9 5 97 -9 8 00 -0 1 03 -0 4 Deflusso in Mm 3 . Serie storica dei deflussi alle sezioni del Medio Flumendosa (Flumineddu + Flumendosa a N.ghe Arrubiu + Mulargia - Alto Flumendosa) Anni idrologici Deflusso annuo Media sino al 1975 Media mobile ordine 4 Media dal 1975 Media mobile ordine 7 Media dal 1986 Media generale Andamento delle precipitazioni annue in Puglia dal 1961 al 2006 900 800 700 mm 600 500 400 300 R2 = 0.0361 200 100 0 1950 1960 1970 1980 anni 1990 2000 2010 Piove di più? Piove di meno? Piove peggio? Precipitazioni mensili Puglia 120 1951-2000 Totale 580.2 mm 2001-2006 Totale 604.4 mm 100 mm 80 60 40 20 0 gen 35 Tmax 1951-2001 30 Tmim 1951-2001 Tmax 2001-2006 25 Tmin 2001-2006 °C 20 15 10 5 0 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Andamento delle precipitazioni annue in Piana del Sele (SA) dal 1955 al 2009 1400 1200 mm 1000 800 600 2 R = 0.0075 400 200 0 1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 Dal 2000 piove di più? Piove di meno? Piana del Sele (SA) 1955-1999 vs. 2000-2009 0.99 Cumulative Normal Probability Chart TO TALE ANNO pe riodo 1955-1999 0.90 TO TALE ANNO pe riodo 2000-2009 0.50 0.10 0.01 0 10 0 200 300 400 50 0 600 70 0 mm 800 900 10 0 0 110 0 12 0 0 13 0 0 14 0 0 Piove di più? Piove di meno? Piove peggio? Precipitazioni mensili Piana del Sele (SA) Piove di più? Piove di meno? Piove peggio? Precipitazioni mensili Fondi 500 450 Media lungo periodo Totale 1213 mm 400 350 2008 Totale 1192 mm mm 300 250 200 150 100 50 0 gen feb mar apr mag giu lug Media lungo periodo da Mennella – Il Clima d’Italia ago set ott nov dic CONTINENTE AGRICOLTURA Consumi di acqua L’oro blu del 2000 Prelievi Consumi Reflui Prelievi Consumi Reflui Prelievi Consumi Reflui Evaporazione CONTINENTE AGRICOLTURA Consumi di acqua in Italia ∼50 miliardi di m3 usi civili 14% usi agricoli 61% usi industriali 25% Disponibilità di acqua per l'irrigazione m3 x 109 140 Centro 7% Potenziale 123 120 100 80 60 40 53 Reale 20 24% Usi Industriali 16% Usi Domestici 0 60% Agricoltura Nord 76% Sud 17% TEMPO DI RINNOVO DELL’ACQUA L’acqua contenuta in • fiumi • piante • aria • corpo umano • laghi • oceani • ghiacci polari viene rinnovata in pochi giorni 1 settimana 2 settimane 1 mese 1-100 anni 3600 anni 15000 anni Da meno del 10% (240 milioni di ettari irrigati) della superficie coltivata mondiale si ottiene il 35-40% degli alimenti 300 240 M IL IO N I D I E T T A R I 250 198 200 150 94 100 48 50 8 0 1750 1800 1850 1900 ANNI 1950 2000 Quanta acqua occorre per produrre? FABBISOGNO IDRICO COLTURE Girasole Pomodoro Peperone Agrumi Rosa Litri per m2 450 500-1000 850 550 1000 Litri per pianta 90 150-300 250 4500 170 Litri di acqua per produrre 1 kilogrammo 1960= 840 litri per kg di prodotto fresco 1980= 560 litri per kg di prodotto fresco 2000= 200 litri per kg di prodotto fresco (Ricerca) Banana 499 Mela 387 Limone 344 Arancio 378 Cipolla 147 Pomodoro 130 Riso 1408 Grano 1159 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 Litri di acqua per produrre 1 kilogrammo Pollame 4100 Carne suina 4600 Carne bovina 13500 Uova 2700 Burro 18000 Latte 790 0 2000 4000 6000 8000 10000 12000 14000 16000 18000 20000 Acqua virtuale che consumiamo mangiando Litri/giorni pro Si può risparmiare capite acqua anche a tavola Dieta 0 (occidentale) 5400 cambiando le Dieta 1 (riduzione del 25% dei prodotti 4600 abitudini animali) alimentari! Dieta 2 (sostituzione carne bovina con 4800 carne di pollo) Con la dieta Dieta 3 (sostituzione del 50% di carni 4400 mediterranea dei rosse con prodotti vegetali) nostri nonni Dieta 4 (riduzione del 50% dei prodotti 3400 + prodotti vegetali animali) Dieta 5 (vegetariana con eliminazione 2600 - prodotti animali della carne) Dieta 6 (sopravvivenza) 1000 Tipo di dieta Litri di acqua per produrre 1 kilogrammo pelli e cuoio 443 tessile-tintoria 333 carta 205 zucchero 200 surgelati 162 gomma 148 acciaio 102.5 0 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500 Consumi domestici (litri al giorno per persona) Attività Consumo Servizi igienici 95 Bagni e docce 76 Lavatrici e lavastoviglie 49 Consumo diretto e per cucina 15 Altro 11 Totale 246