Provincia di Santiago de Cuba

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Provincia di Santiago de Cuba
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Provincia di
Santiago de Cuba
% 022 / POP. 1.047.015
Santiago de Cuba . . . . 411
Siboney. . . . . . . . . . . . 438
La Gran Piedra. . . . . . 439
Parque Baconao . . . . . 441
El Cobre. . . . . . . . . . . . 445
El Saltón . . . . . . . . . . . 446
Chivirico e dintorni. . 446
El Uvero. . . . . . . . . . . . 447
Zona del Pico
Turquino . . . . . . . . . . . 448
I migliori
ristoranti
»» El Barracón (p429)
»» Finca el Porvenir (p444)
»» Paladar Salón Tropical (p429)
»» Ristorante Italiano la
Fontana (p429)
»» Restaurante Zunzún (p429)
I migliori hotel
»» Hostal San Basilio (p426)
»» Hotel Horizontes el Saltón
(p446)
»» Casa Colonial ‘Maruchi’
(p427)
»» Brisas Sierra Mar (p447)
Perché andare?
Infilata in mezzo alla montana regione dell’Oriente, e a
lungo covo di ribellione e sedizione, la provincia di Santiago
ha sempre avuto influenze culturali provenienti da est, importate attraverso Haiti, Giamaica e Barbados, e dall’Africa.
Per questo motivo è considerata la enclave più ‘caraibica’ di
Cuba, come dimostrano il suo rumoroso carnevale ‘antillano’ e i suoi gruppi di ballo folklórico che pagano tributo
tanto alla cultura franco-haitiana quanto a quella spagnola.
Come punto focale della nuova colonia spagnola, nel XVI
e XVII secolo Santiago de Cuba ebbe un breve ruolo da
protagonista come capitale, finché L’Avana non la soppiantò
nel 1607. Il ritmo dello sviluppo più lento che ne conseguì
possiede i suoi vantaggi: basta spostarsi di 20 km lungo la
costa, sia a est sia a ovest, per trovarsi davvero in un altro
mondo, con scogli, insenature e onde battenti, storiche
piantagioni di caffè e colline coperte da una rigogliosa
vegetazione endemica.
Quando andare
Luglio è il mese centrale del calendario culturale di Santiago
de Cuba, quando la città è caliente in più di un modo. Il
mese comincia con il vivace Festival del Caribe e finisce
con il Carnaval, giustamente famoso. Altra musica si sente
a marzo, al Festival Internacional de Trova, quando la città
riscopre le sue radici. Il periodo tra questi due eventi (da
marzo a fine giugno) è rinomato per la grande trasparenza
dell’acqua, garantendo le condizioni migliori ai sub che
frequentano la costa sud.
Ocujal
20 km
12 miles
Chivirico
Matias
Playa
Sevilla
Moncada (p422) di Santiago e
giudicate l’audacia (o la follia)
2 Visitate il Cuartel
musicale nella leggendaria
Casa de la Trova (p432) di
Santiago de Cuba
1 Assaporate una serata
Contramaestre
Aserradero
Presa
Gilbert
Embalse
Protesta de
Baraguá
CARIBBEAN SEA
Río Seco
El Saltón
Cruce de
los Baños
Embalse
Carlos
Manuel
de Céspedes
4 Fatevi una cultura sui vari
ovest fino a El Uvero (p447) tra
colline tondeggianti e onde
impetuose
5 Risalite la costa verso
tradizionale e un rodeo alla
Fiesta Guajira (p442) di Parque
Baconao
3 Godete la cucina
generi di danza afrocubana a
uno spettacolo di folklórico
(p433) a Santiago de Cuba
dell’insurrezione condotta da
Castro nel 1953
Il meglio della Provincia di Santiago de Cuba
0
0
Cristóbal
Colón
El Uvero
Baire
Los
Negros
Jiguaní
Santa Rita
Victorino
Guisa
El Horno
Ma e s t
S i e r r a
r a
Pico Bayamesa
(1730m)
La Alcarraza
Pico Turquino
(1972m)
La Plata Las Cuevas
Pico Cuba
(1872m)
Alto del
Naranjo
To Sierra
Maestra
Airport (5km)
Buey Arriba
Barranca
Bayamo
Mella
A
l
San Luis
Co r
d
El Cobre (p445) per visitare il
7 Fate un pellegrinaggio a
cultura del caffè di ispirazione
francese al Cafetal la
Isabelica (p439) di Gran Piedra
6 Ricostruite la storia della
Playa
Mar Verde
de
aco
nao
Guarico
da guerra spagnola Cristóbal
Colón in un’immersione al
largo della costa nei pressi di
Chivirico (p446)
8 Visitate il relitto della nave
Playa
Cazonal
Baconao
la
Gran Piedra
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Parque
ed
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Baconao
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El
Aguacate
Los Reynaldos
santuario de La Virgen de la
Caridad, patrona di Cuba
Playa
Siboney
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Mayarí Arriba
Loma Blanca
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Santiago de Cuba
Sevilla
Antonio Maceo
International
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Siboney
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Río Mayarí
Provincia di Santiago de Cuba 
Storia
410 Resa illustre da un pantheon di eroi rivoluzionari e contraddistinta da un retaggio
culturale che abbraccia musica, letteratura e
arti, la storia di Santiago è inestricabilmente
legata a quella dell’intera isola.
Fondata nel 1514 da Diego Velázquez de
Cuéllar (sepolto, a quanto si dice, sotto la
cattedrale), otto anni dopo Santiago de Cuba
venne trasferita nella sua attuale posizione,
una stretta baia a ferro di cavallo protetta
dai monti della Sierra Maestra. Il primo
sindaco fu Hernán Cortés, l’irrequieto segretario di Velázquez, che nel 1518 abbandonò
questa profonda e tranquilla insenatura per
fare vela per il Messico.
Divenuta capitale della colonia dopo che
gli spagnoli avevano abbandonato, nel 1515,
Baracoa, Santiago conobbe una breve prosperità quale importante centro di estrazione del rame, nonché come uno dei principali
luoghi d’approdo della tratta degli schiavi
dall’Africa occidentale, via Hispaniola. Si
trattò però di una gloria effimera.
Nel 1556 il governatore spagnolo lasciò la
città per trasferirsi all’Avana, che nel 1607
divenne la capitale definitiva dell’isola.
Ripetutamente razziata dai pirati, e con
la popolazione che a un certo punto si
ridusse a poche centinaia di abitanti, l’agguerrita Santiago a malapena sopravvisse
all’ignominia.
La rinascita iniziò nel 1665, con i primi
arrivi di coloni spagnoli provenienti dalla
vicina Giamaica a cui si aggiunsero, intorno
al 1790, i piantatori francesi che, fuggiti da
Haiti in seguito a una rivolta di schiavi,
si stanziarono nella zona della città detta
Tivolí. Culturalmente sempre all’avanguardia rispetto alla capitale, Santiago volle la
fondazione del Seminario de San Basilio
Magno come istituzione accademica nel
1722 (sei anni prima che fosse istituita
la Universidad de La Habana) e nel 1804
riconquistò anche la supremazia religiosa
quando l’ecclesiastico più importante della
città venne nominato arcivescovo.
Il carattere identitario e l’isolamento
rispetto all’Avana fecero sì che Santiago sviluppasse tratti culturali del tutto autonomi
che contribuirono in particolare a forgiare
l’insaziabile anelito di rivolta dei suoi abitanti. Non a caso, uno dei personaggi di maggior
spicco di quel periodo fu il grande generale
mulato Antonio Maceo, nato appunto a
Santiago de Cuba nel 1845.
Nel 1898, quando la lunga lotta di Cuba
per l’indipendenza sembrava prossima alla
vittoria, gli Stati Uniti intervennero nella
guerra ispano-cubano-americana, facendo
sbarcare un loro contingente nella baia
di Daiquirí, poco lontano da Santiago. Le
battaglie decisive per mare e per terra di
entrambe le guerre d’indipendenza vennero
combattute in città o negli immediati dintorni. Per la prima, il 1° luglio una carica
di cavalleria guidata dal futuro presidente
Theodore Roosevelt lungo la vicina Loma
de San Juan suggellò una clamorosa vittoria statunitense, mentre per la seconda,
nel porto di Santiago, un impari confronto
fra forze navali statunitensi e spagnole si
concluse con la quasi totale distruzione di
queste ultime.
Se i primi anni del nuovo stato cubano
semi indipendente furono caratterizzati da
un autentico boom edilizio, tre consecutivi
interventi militari statunitensi (l’ultimo
dei quali, nel 1917, vide le forze d’occupazione stanziate nell’Oriente fino al 1923)
condussero a un periodo di crisi. Accanto al
suo consolidato ruolo di motore culturale e
musicale del paese, Santiago cominciò a guadagnarsi la ben più pericolosa reputazione
di centro di lotta e ribellione. Fu proprio qui
che Fidel Castro, il 26 luglio 1953, lanciò con
i suoi uomini l’assalto alla caserma Moncada
(v. p418). L’episodio diede il via a una serie di
eventi che mutarono radicalmente il corso
della storia di Cuba. Durante il processo cui
fu sottoposto a Santiago, Castro pronunciò
il famoso discorso La storia mi assolverà,
divenuto il manifesto della rivoluzione
cubana.
Il 30 novembre 1956 la popolazione di
Santiago de Cuba insorse contro le truppe
di Batista nel vano tentativo di far passare
inosservato uno sbarco di guerriglieri
castristi sulle coste a ovest della città. A
dispetto degli insuccessi iniziali, il movimento clandestino guidato da Frank e
Josué País riuscì a creare una linea segreta
che riforniva di armi i combattenti asserragliati sulla Sierra Maestra. L’assassinio
dei fratelli País e di molti altri rivoltosi
nel biennio 1957-8 non fermò la lotta e fu
di nuovo a Santiago che, il 1° gennaio 1959,
Fidel Castro fece la sua prima apparizione
pubblica per annunciare il successo della
rivoluzione. Per il ruolo avuto, Santiago si
è meritata il titolo di ‘Ciudad Héroe de la
Repùblica de Cuba’.
Nel primo periodo postrivoluzionario
Santiago continuò a crescere rapidamente,
anche grazie ai programmi di edilizia popolare destinati ai lavoratori meno abbienti
dei quartieri periferici. I primi anni ’90
fecero segnare nuovi progressi grazie a un
boom edilizio che diede alla città un nuovo
teatro, una stazione ferroviaria e un albergo
a cinque stelle della catena Meliá.
Santiago de Cuba
POP. 493.623
Provincia di Santiago de Cuba S a n t i ag o d e C uba
Si può giudicare Santiago de Cuba in due
modi tra sé opposti: una città calda, piena
di imbroglioni e guai da cui vorrete fuggire
prendendo il primo autobus che ritorna
all’Avana; oppure una capitale culturale
spumeggiante che ha sempre giocato un
ruolo fondamentale nell’evoluzione della
letteratura, della musica, dell’architettura,
della politica e dell’etnologia del paese.
Santiago induce sentimenti contrastanti sia
tra i cubani sia tra i forestieri – quasi quanto
uno dei suoi studenti più famosi, Fidel Castro. Alcuni la amano, altri la odiano; pochi
restano indifferenti ad essa.
Caratterizzata da un vivace spirito cosmopolita con tratti sia africani sia caraibici e 411
geograficamente più vicina ad Haiti e alla
Repubblica Dominicana che non all’Avana, Santiago attinge all’est non meno che
all’ovest, fattore questo che si è rivelato
cruciale nel dar forma alla sua originalissima identità culturale. In nessun’altra città
di Cuba troverete tanta varietà umana né
tanta profonda consapevolezza del proprio
retaggio storico. Diego Velázquez de Cuéllar
fece di Santiago la sua seconda capitale,
Fidel Castro se ne servì per promuovere
la sua rivoluzione nazionalista ancora in
boccio e Don Facundo Bacardí la scelse
per impiantarvi la prima distilleria di rum.
Inoltre, quasi tutti i generi musicali cubani,
dalla salsa al son, hanno avuto origine fra
queste strade polverose dall’atmosfera pulsante e sensuale.
Quanto a cornice ambientale, Santiago
può rivaleggiare con qualsiasi grande città
del mondo. Suggestivamente incastonata fra