Benvenuto, Direttore Evasioni in musica Festa dell`affettività

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Benvenuto, Direttore Evasioni in musica Festa dell`affettività
Notiziario periodico di San Vittore
Dopo lo speciale dedicato all’ex
direttore Luigi Pagano, ritorniamo con questo numero alla consueta programmazione de “Il
Due Notizie” raccontando le
manifestazioni che si sono tenute
a San Vittore nelle ultime settimane. Parliamo, dunque, di
“Evasioni in musica”, un’iniziativa tesa a valorizzare le capacità artistiche dei detenuti e che
consentirà ai vincitori di uscire
dal carcere, almeno per una
sera; della giornata trascorsa in
compagnia degli arbitri di calcio
con tanto di sorteggio arbitrale
in carcere; e della festa dell’affettività, che non si è rivelata
felice per tutti, come leggerete.
Da questo numero, inoltre, iniziano la loro avventura in redazione Josè Diaz Romero e
Cristiano Pasqual. Benvenuti.
Benvenuto, Direttore
La Redazione de Il Due Notizie,
nel dare il benvenuto al nuovo
Direttore di San Vittore, il Dottor
Francesco Frontirré, gli augura
che il suo lavoro nell'Istituto sia
una continua gratifica morale rendendo aperto e trasparente il carcere alla società, e offrendo agli
"ospiti" che lo desiderino la possibilità di un reale reinserimento.
Un cordialissimo saluto da tutti
noi.
Il vecchio
Evasioni in musica
Si è tenuta il 17 giugno al terzo
raggio
la
manifestazione
"Evasioni in musica" con la pre
senza di numerose personalità
legate ad associazioni intramurali. Si è trattato di un vero e proprio concorso musicale per detenuti: i vincitori prenderanno
parte, il prossimo 30 ottobre, a
una serata di gala al Circolo della
Stampa. Ha presentato la manifestazione la signora Rosantonia
Baroni, presidente vicario dell’associazione “Pietro Mongini” che
ha organizzato il concorso. Un
contributo importante lo ha fornito il Professore, il direttore artistico Adriano Bassi, che con la sua
arte ha favorito l'interpretazione
dei detenuti (uomini e donne). Ci
sono stati momenti musicali di
notevole emozione, da segnalare
l'interpretazione di Livia De
Martino e Pasquale Cicala, che
con l'apporto di Massimo Barilli
ci hanno fatto sognare ed evadere
con le note. C’è stato, poi, un
intervento
del
carismatico
Giuseppe ‘Pippo’ Castiglia, che
con le sue folkloristiche canzoni
ha tenuto alto il livello della
manifestazione.
Roberto Gaeta
Festa
dell’affettività
11 Luglio 2004 n°10
Peccato che il nostro Cristiano
Pasqual abbia vissuto un’esperienza meno felice.
L’attesa
L'attesa: magica, emozionante
sensazione che anima, che fa
soffrire, che scandisce infiniti
secondi.
Mia figlia ha percorso 14.000 km,
con mia moglie, appositamente
per vivere insieme a me tre ore in
giardino, correndo, giocando,
mangiando, facendo mille piccoli
gesti che non abbiamo mai fatto
insieme. Lei è nata mentre mi trovavo in carcere. L'attesa fa sudare. Fa sognare come vivere al
meglio quei 180 minuti. Vedevo
scendere i miei compagni, li chiamavano e gli occhi si infuocavano
per l'emozione, dopo l'attesa.
Dopo due ore di estenuante attesa
mi comunicano che non c'è mia
figlia. Crollano tutte le fantasie, il
miele si trasforma in fiele; soffro,
fa male dentro. La delusione mi
invade.
Perché non sono entrate? Ero
autorizzato! Tutto era perfetto!
Il dolore però mi porta a capire
ancora una volta quanto io ami la
mia famiglia. L'ansia in questo
Sabato 26 giugno si è
tenuta la seconda giornata
della Festa dell’ Affettività, durante la quale i
detenuti hanno potuto
incontrare i propri figli in
un’area verde con
ombrelloni e tavolini.
Un’ottima opportunità per
umanizzare i colloqui.
EDIZIONE GRATUITA
caso ha incrementato l'amore e il
desiderio, confermandomi che
quattro mura o un inconveniente
non lacerano… anzi, se l'amore è
vero e puro, lo rafforzano.
Cristiano Pasqual
Come amici di
vecchia data
Giovedì
3
giugno
San
Vittore…..c'eravamo anche noi!
È stata una grande giornata dello
sport, un vero momento di solidarietà e di contatto umano.
Basti pensare che ci siamo trovati a pranzo seduti uno accanto
all'altro con una marea di arbitri
- mai visti tanti tutti insieme dialogando senza discriminazioni
come se fossimo amici di vec-
chia data. C'erano gli arbitri più
noti, come Collina, Rodomonti e
De Santis, e quelli meno noti:
tutti ci hanno dimostrato il loro
affetto. Seduta accanto a noi,
c'era la nostra direttrice, Emilia
Patruno. Si è parlato di tutto,
anche di donne e se, come ha
ricordato il Presidente degli arbitri Tullio Lanese, lo sport unisce,
tutti loro ci sono riusciti benissimo. La giornata è iniziata alle
ore 12 con l'arrivo degli arbitri al
3°raggio. Poi, dopo una visita
alle aree e al campo di calcetto,
ci siamo recati in un'aula della
scuola,
dove si è
tenuta
una
breve
conferenza
stampa
seguita
dal sorteggio
arbitrale per il campionato di
serie B TIM 22° giornata di
ritorno del 05/6/04.
Ad estrarre l'ultimo arbitro è
stato chiamato un detenuto della
redazione, Claudio Nocera.
Dopo il sorteggio è stato possibile fare delle domande agli arbitri
e il sottoscritto non ha perso l'occasione, rivolgendo un paio di
domande relative al presunto
condizionamento psicologico
degli arbitri e all’entità del recupero al termine
delle partite.
Finito il sorteggio e la conferenza stampa, ci
siamo recati al
piano terra del 3°
raggio, dove
lungo tutto il
corridoio erano
state imbandite
due lunghe file
di tavoli per il pranzo, cucinato
con grande professionalità, da
fare invidia ai migliori ristoranti,
dai detenuti della cucina del 3°
raggio. Antipasto, un primo piatto di lusso, costituito da un risotto ai frutti di mare e, dulcis in
fundo, un tiramisù da sballo.
Tutto molto buono, complimenti
ai cuochi!
Dopo il pranzo non sono mancati
i ringraziamenti e i discorsi. Il
primo dell'arbitro Bolognino:
"Sentiamo in modo particolare il
piacere di venirvi a trovare. Siete
voi che ci date tanto e spero di
ripetere spesso questi incontri.
Grazie a voi per l'ospitalità, siete
unici". Ha proseguito Tullio
Lanese, presidente della federazione arbitri: "Mi fa piacere che
lo sport unisca tutti. Queste iniziative devono ripetersi spesso".
La visita degli arbitri è proseguita negli altri reparti con un
incontro di calcetto fra il 6°
reparto 2° piano e una rappresentativa di arbitri e un incontro di
pallavolo alla sezione femminile
fra detenute e arbitri. Per finire
incontro stampa per la riflessione
della giornata prima di partire
tutti per la partita all'Arena di
Milano tra arbitri e detenuti.
Una mia riflessione: è stata una
giornata fantastica e spero tanto
che si ripeta. Non è mai tardi per
confrontarsi e capire che non
vale la pena perdere la libertà per
la ricerca di qualcosa che ti
manca, che ti è mancato e che
mai troverai lungo questa strada.
Alla fine ci accontentiamo anche
di quel poco che ci consente di
rimanere in giro un'ora in più,
basta che stiamo bene e che quei
pochi attimi ci fanno sentire
parte della società, ci fanno sentire liberi… Facciamone tesoro
anche fuori. Possiamo accontentarci di poco se davvero la libertà
e la voglia di stare insieme agli
altri sono più importanti di tutto.
Pippo Castiglia
Chi sale, chi scende
Segnaliamo con grande soddisfazione che a partire da lunedì 5
luglio è attivo anche al reparto
femminile il Call Center Info12.
Buon lavoro alle nostre compagne/colleghe.
Hanno, invece, iniziato a lavorare fuori, grazie all’art. 21, i compagni Maurizio Agosta e Mimmo
Ghisetti. In bocca al lupo.
Daria si sposa
Giungano da tutta la redazione i
più sentiti auguri alla nostra
amica Daria Bignardi che sabato
3 luglio ha sposato l’amato Luca.
Brava Daria!
Ti aspettiamo al più presto con
noi in redazione.
Chi siamo:
Mercoledì 30 giugno 2004
Albania 69, Algeria 43, Angola 8,
Argentina 1, Belgio 1, Bolivia 2,
Bosnia 2, Brasile8, Bulgaria 7, Cile 11,
Cina 14, Colombia 11, Costa
d’Avorio 1, Croazia 9, Cuba 1,
Ecuador 5, Egitto 23, Etiopia 1,
Filippine 3, Francia 12, Gambia 10,
Germania 6, Ghana 3, Guiana 1,
Giamaica 8, Grecia 8, Inghilterra 1,
Iraq 4, Israele 1, Italia 719, Jugoslavia
17, Kosovo 5, Libano 8, Libia 3,
Macedonia 2, Malesia 4, Marocco
194, Moldavia 11, Nigeria 4, Nuova
Guinea 8, Olanda 2, Pakistan 1,
Palestina 4, Perù 7, Portogallo 2, Rep.
Domenicana 4, Romania 77, Ruanda
8, Russia 1, Senegal 19, Serbia 6,
Sierra Leone 2, Slovenia 4, Somalia 1,
Spagna 6, Sri Lanka 5, Svizzera 8,
Tunisia 61, Ucraina 7, Ungheria 3,
Uruguay 5, Usa 8, Venezuela 4
Quanti siamo:
Totale al 30.6:
Totale al 3.7:
1469
1371
Avanzi
di galera...2!
A cura di Claudio Nocera
Dopo la delicatezza delle pennette alla radicchionara, proposta
dalla sezione maschile, la nostra
amica Livia De Martino si ripropone con un'altra squisitezza della
"nouvelle cuisine" mediterranea,
qualcosa di speciale per coloro
che vorranno lanciarsi nella preparazione e gustare la prelibatezza di questo piatto.
Innanzitutto servono gli ingredienti, cioè un pacco di spinaci
surgelati, due confezioni di ricotta, un uovo, formaggio grana,
sale, pepe e un po' di farina.
Si mettono gli spinaci in una pentola e a fuoco lento si fanno scongelare fino a farli asciugare di
tutta la loro acqua, quindi si triturano usando i mezzi a disposizione; stesso trattamento deve essere
fatto con la ricotta, magari passandola con una forchetta; si
aggiunge l'uovo, abbondante formaggio grana, un po' di sale e
pepe, fare un impasto amalgamando il tutto. In un piatto si
mette un po' di farina bianca e a
parte della carta oleata con sopra
spruzzata una manciata di farina
bianca. Con un cucchiaio iniziate
a prendere piccole parti dell'impasto di spinaci e ricotta e arrotolateli con le mani, passatele nel
piatto contenente la farina e
appoggiateli sulla carta oleata
lasciandoli staccati uno dall'altro.
Quando avrete finito la preparazione degli gnocchi, mettete una
pentola piena d'acqua sui fornelli,
aggiungete poco sale e attendete
la bollitura, quindi fate scivolare
gli gnocchi nell'acqua in ebollizione. Dopo pochi minuti verranno a galla e saranno cotti al punto
giusto per i delicati palati.
Come condimento si consiglia del
burro sfuso con alcune foglie di
erba salvia e dell'abbondante parmigiano grattugiato da versarvi
sopra. La Signora Livia non fa
certo rimpiangere i rinomati ristoranti delle cenette romantiche,
anzi ci aiuta a sognare attraverso
la sua cucina facendoci "evadere"
durante gli ottimi pranzi che ci
propone. Grazie dalla redazione e
dal sottoscritto!
Il
nostro
amico
Orazio
Sanfilippo, dal III° raggio, ci invita per il dessert con le frittelle,
"forzatamente"
imparate
a
Dachen (Germania). Servono 6
mele, una bustina di lievito per
dolci, due etti di farina bianca, un
uovo, un terzo di bicchiere di
birra, noce di cocco (un po' complicata da reperire… ma reperibile), zucchero, olio e sale. Si prepara una pastella con il lievito,
farina, birra, il tuorlo sbattuto, tre
cucchiai di olio e un pizzico di
sale. Si fa riposare il tutto e quindi si unisce l'albume a neve, cioè
dopo averlo ben sbattuto con la
frusta. Si sbucciano le mele e si
tagliano a fettine, si zuccherano e
si immergono nella pastella. In
una padella si fa giungere l'olio a
temperatura di frittura e si immergono le mele raccolte con un cucchiaio. Una volta che raggiungono la giusta doratura si tolgono
dall'olio e si appoggiano su alcuni
fogli di carta cucina, a questo
punto bisogna cospargerle di zucchero e grattugiarvi sopra il
cocco. Una vera delizia con il
buon appetito da parte di Orazio.
Sospensione
condizionale
della pena e
riabilitazione del
condannato:
modifiche
( Legge 11.06.2004 n° 145, G.U.
12.06.2004 )
Con la legge n. 145 dell'11 giugno 2004 il Parlamento ha
apportato alcune modifiche alla
disciplina della sospensione condizionale della pena e dei termini
per la riabilitazione del condannato.
Il provvedimento in particolare:
- riduce il periodo di sospensione
della pena in caso di condanna
per delitto e per contravvenzione,
prevedendo altresì un ulteriore
sconto in casi di specifici comportamenti riparatori riferiti a
condanne di lieve entità;
- aggiunge tra gli obblighi da
assolvere ai fini della concessione della sospensione condizionale, la prestazione di lavoro
socialmente utile per un tempo
determinato; obbligo che tuttavia
il giudice non può imporre,
dovendo comunque essere subordinato all'accettazione da parte
del condannato;
- riduce da cinque a tre anni il
decorso temporale generale
necessario alla concessione della
riabilitazione, nonché da dieci a
otto anni quello necessario alla
stessa concessione, nei casi di
recidiva aggravata;
- aumenta da cinque a sette anni
il periodo-finestra di buona condotta durante il quale, per evitare
la revoca, il riabilitato non deve
commettere un altro delitto non
colposo, mentre è ridotto da tre a
due anni il limite di reclusione
minima inflitta, che dà luogo alla
revoca.
Altalex, 15 giugno 2004
Chi fosse interessato a consultare il testo originale della legge
11.06.2004 n°145, così come
pubblicata dalla Gazzetta
Ufficiale del 12 giugno 2004,
può contattare la redazione e
richiederne una copia.
Indultino: liberate
4.000 persone
contro le 8.000
previste
Roma, 19 giugno 2004
Sono circa 56.500 le persone
detenute nei 201 istituti penitenziari del nostro Paese. Quasi
15.000 in più, rispetto ai 42.000
posti disponibili. Lo ha riferito
Emilio Di Somma, Vice Capo
del Dipartimento
Amministrazione Penitenziaria,
intervenendo all'incontro
"Volontari in carcere: quanti,
dove e perché", organizzato a
Roma dalla Conferenza
Nazionale Volontariato Giustizia.
Secondo la terza rilevazione sul
tema, condotta dalla Conferenza
stessa, in collaborazione con il
DAP, solo 461 educatori istituzionali lavorano presso queste
strutture: oltre un terzo in meno
rispetto all'organico previsto di
1.500 persone. Sovraffollamento
e risorse umane insufficienti,
dunque, sono due fattori determinanti dell'inadeguatezza del sistema detentivo del nostro Paese.
"La situazione ha ricevuto ben
poco sollievo dall'approvazione
dell'indultino", ha riferito Di
Somma. "Appena 4.000 detenuti
sono stati liberati: esattamente la
metà rispetto alle previsioni".
Intanto, continua la "tendenza
all'aumento costante dei detenuti,
al ritmo di 2.000 unità l'anno",
ha proseguito Di Somma, che si
è detto "convinto che il volontariato sia estremamente utile in
questo contesto, ma dispiaciuto
che esso debba supplire alle
carenze delle istituzioni.
Soprattutto il numero degli educatori - ha precisato - è nettamente al di sotto del necessario.
Ma la situazione, ferma ormai da
14 anni, presto si sbloccherà - ha
annunciato - perché è ormai
prossima l'assunzione di 500
educatori, tramite concorso esterno". Per migliorare le attuali condizioni delle strutture detentive
italiane, occorrerebbe secondo Di
Somma "incrementare il lavoro
della magistratura di sorveglianza e costruire nuovi istituti, in
sostituzione di 15 di quelli ancora attivi, nonostante le condizioni
penose. Infine - ha concluso Di
Somma - bisognerebbe incrementare le opportunità lavorative
per i detenuti, cercando di sviluppare questo fenomeno ancora
molto limitato". Sebbene "nessun
Paese civile sia riuscito - secondo Di Somma - a inventare un
sistema civile di esecuzione della
pena", il carcere rappresenta in
Italia una vera e propria "emergenza" secondo Luigi Manconi,
da circa un anno Garante dei
diritti dei detenuti per il Comune
di Roma. Lo dimostra la frequenza dei suicidi all'interno delle
carceri: "17 volte superiore alla
media della popolazione italiana", secondo quanto emerso da
una recente indagine svolta dallo
stesso Manconi.
Redattore Sociale
Il Due Notizie è
anche on-line
all’indirizzo
www.ildue.it
Tutti, fuori, lo possono leggere