TAV_R06__Disciplinare tecnico delle attrezzature

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TAV_R06__Disciplinare tecnico delle attrezzature
NTERVENTI DI TIPO NON STRUTTURALE (previsti all’art. 4 punti B.2, B.3, B.4 e B.5 dell’Avviso Pubblico)
DELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. CASALINI” (via Lazio) – Tipologia B)
COMUNE DI SAN MARZANO DI S.G.
Provincia di Taranto
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO SETTORE ISTRUZIONE –
INTERVENTO RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO INFRASTRUTTURALE
DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI PUGLIESI.
Delibera CIPE n° 79/2012 e n° 92/2012.
Avviso Pubblico per la partecipazione alla procedura di selezione di interventi relativi alla
riqualificazione del patrimonio infrastrutturale degli istituti scolastici pugliese (BURP n° 46/02.04.2015)
Determinazione Dirigenziale n° 135 del 27.04.2015 di proroga al 18.05.2015.
INTERVENTI DI TIPO NON STRUTTURALE (previsti all’art. 4 punti B.2, B.3, B.4 e
B.5 dell’Avviso Pubblico) DELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A.
CASALINI” (via Lazio) – Tipologia B)
CUP: B31E15000230007
PROGETTO ESECUTIVO
DISCIPLINARE TECNICO DELLE ATTREZZATURE
(allegato al Capitolato Speciale di Appalto)
PROGETTO ESECUTIVO: Disciplinare Tecnico delle attrezzature
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INTERVENTI DI TIPO NON STRUTTURALE (previsti all’art. 4 punti B.2, B.3, B.4 e B.5 dell’Avviso Pubblico)
DELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A. CASALINI” (via Lazio) – Tipologia B)
Il presente documento rappresenta il Disciplinare Tecnico per la realizzazione di un intervento
articolato sulla rete telematica di istituto con la finalità di omogeneizzare e potenziare quanto esistente
in termini di infrastruttura, installare un sistema LIM in ogni classe, realizzare un sistema di Access
point per la disponibilità di accesso alla rete didattica, con la fornitura in opera di quanto necessario,
compreso tutte le opere ed i servizi necessari per dare l’opera finita a regola d’arte, ivi compreso
carico e scarico, il trasporto e la relativa sistemazione dei materiali nei locali messi a disposizione
dalla committenza, in attesa della messa in opera.
L'importo complessivo dei lavori ed oneri compresi nell’appalto, compensato a corpo,
ammonta a € 165.000,00 (Euro centosessantacinquemila/00), escluso IVA, come di seguito suddivisi:
1) IMPORTO LAVORI A CORPO
€ 112.000,00
(soggetti a ribasso d' asta)
2) IMPORTO COSTI PER LA SICUREZZA
(non soggetti al ribasso d' asta)
(Euro centododicimila/00)
€
1.300,00
(Euro milletrecento/00)
L'importo complessivo relativo ai costi per la sicurezza, evidenziati nel bando di gara e non
soggetto al ribasso d'asta, che ammonta a € 1.300,00 (Euro milletrecento/00), verrà pagato ad ogni
Stato di avanzamento in proporzione percentuale all' avanzamento dei lavori.
L'importo a corpo, fisso ed invariabile, costituisce per l' Appaltatore un compenso per tutti gli
oneri, sia diretti che indiretti, espressamente previsti o meno dal Capitolato speciale, dal Capitolato
Generale, dal citato Disciplinare tecnico, nonché da leggi, regolamenti e disposizioni cui il contratto ed
il presente Capitolato fanno esplicito o tacito riferimento.
L’importo contrattuale sarà determinato a seguito dell’offerta economica mediante ribasso
sull’importo dei lavori, al netto degli oneri sulla sicurezza, oltre le eventuali opere di miglioria offerte
dal concorrente in sede di gara, nel caso di gara con il sistema dell’offerta economicamente più
vantaggiosa.
Con la sottoscrizione del contratto, l'Appaltatore dichiara espressamente di aver tenuto conto
nella presentazione dell' offerta di tutti gli oneri (esplicitati o meno) posti a suo carico e di ritenersi per
gli stessi totalmente compensato con l' importo, da ridurre del ribasso d' asta.
Ai soli fini amministrativi (redazione Stati di avanzamento lavori), nella tabella seguente sono
indicate le incidenze, sull'intero ammontare dell'appalto, delle singole categorie di lavoro.
QUADRO GENERALE RIEPILOGATIVO DI PERCENTUALIZZAZIONE
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DELLE CATEGORIE DI LAVORO
CATEG.
DI LAV.
DESCRIZIONE DELLE CATEGORIE DI LAVORO
PERC.
IMPORTO DELLE
CATEG. DI
CATEGORIE
LAVORO
2.500,00
2,232
002
003
Opere di finitura interna (pitturazione murale per la creazione di
spazi write-zone)
Installazione sistemi audio-video e cablaggio
Allestimento refettorio e sala multimediale
62.315,00
36.990,00
55,638
33,027
004
Pannelli divisori per uffici di segreteria
10.195,00
9,103
TOTALE LAVORI A CORPO SOGGETTI A RIBASSO D’ASTA
112.000,00
100,000
Oneri interferenziali per la sicurezza (non soggetti a ribasso d’asta)
1.300,00
TOTALE
113.300,00
001
REALIZZAZIONE ED AMMODERNAMENTO RETI
Il primo passo per la digitalizzazione del plesso è quello di cablare adeguatamente le reti dati, da
realizzare in un solo sistema, che collega tutti i rack di piano esistenti, e che concentri i punti rete
destinati alla realizzazione della rete di hot spot wi-fi, all’apparato di firewall ed i router di connessione
ad Internet via ADSL.
Nel locale tecnico individuato per ospitare l’armadio di centro stella si prevede di installare un armadio
19”, completo di accessori, e di altezza 42hu. In questo armadio saranno riposizionati i router ADSL di
collegamento ad Internet ed il dispositivo Firewall di controllo e sicurezza informatica, gia a
disposizione dell’Istituto. Il dispositivo attivo di rete sarà uno switch da 48 porte RJ45 con quattro porte
di uplink Gbic 1000BaseT Ethernet. A questo armadio devono far capo tutti i punti rete LAN dell’ala
composta da tre piani e soprattutto i collegamenti dati verso gli altri rack, il collegamento dati della rete
di hot spot wifi.
Tutti i punti rete, nuovi o adeguati, dovranno essere sottoposti a certificazione con adeguato
strumento digitale. Gli armadi rack esistenti saranno adeguati con l’installazione di patch panel patch
cord e multi prese elettriche; inoltre saranno sostituiti gli attuali apparati attivi con switch attivi simili a
quello di centro stella. In tutti gli armadi rack saranno installati dei gruppi di continuità da 1500VA. Ad
ogni punto rete installato nelle aule sarà collegata una postazione multimediale completa composta da
un PC una LIM e relativo proiettore.
Ad ogni piano saranno installati due hot spot wi-fi, per dare una copertura dati aggiuntiva. Il sistema
wi-fi sarà controllato e gestito attraverso un “controller”. E’ previsto il rifacimento delle prese elettriche
nelle aule, con quadro di piano completo di interruttori di protezione.
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ARCHITETTURA DELLA INFRASTRUTTURA DI COMUNICAZIONE
GENERALITÀ - L’obiettivo del sistema di cablaggio strutturato incluso nella presente specifica è di
realizzare un'infrastruttura di rete LAN Ethernet per le applicazioni informatiche a supporto della
didattica. Il sistema da installare dovrà assicurare la connettività fisica per lo scambio di dati fra tutte
le postazioni di lavoro situate nel locale del laboratorio multimediale, garantendo nel frattempo la
necessaria ridondanza e flessibilità per far fronte alle esigenze future. Le componenti della fornitura,
da installare ed attivare sono le seguenti:
realizzazione delle canalizzazioni per l’alloggiamento dei cavi;
fornitura di un armadio di centro stella 19”, 42HU, contenente i pannelli di permutazione dei cavi in
rame e gli apparati attivi;
adeguamento dei rack esistenti con la fornitura in opera di patch panel, pannelli passacavi, patch cord
e multiprese di alimentazione elettrica da rack e della riconnettorizzazione dei cavi esistenti
fornitura di gruppi di continuità da 1500VA (uno per ogni rack);
realizzazione di una rete dati, costituita da cavi in rame, incluso patch panel e pach cord, sia lato
armadio che lato prese dati, comprensivo di certifichi, per un totale di: o n. 30 Posti di Lavoro (PdL)
ciascuno costituito da n. 1 presa doppia, o n. 2 uplink di collegamento verso i rack esistenti o n. 2 link
di collegamento verso la palestra; o n. 8 punti rete per collegamento hot spot wifi 1.6. attivazione delle
utenze dati
fornitura e messa in opera di apparati attivi per LAN;
fornitura e messa in opera di otto hot spot wi fi. Il sistema di cablaggio strutturato e l’apparato attivo di
rete locale dovrà consentire la creazione di sottoreti logicamente distinte all’interno dell’unica rete
fisica di cablaggio. Pertanto l’impianto dovrà soddisfare i seguenti requisiti generali: - conformità agli
standard internazionali riguardo ai componenti installati; - utilizzo di protocolli standard di
comunicazione fra gli apparati; - economia di esercizio; - flessibilità a mutate esigenze architetturali
e/o operative; - facilità ed economia di gestione. In particolare dovranno essere rispettate le seguenti
normative: - ISO 9000:2008 e successive riguardo alla qualità dei componenti installati, sia attivi sia
passivi; - EIA/TIA 568, ISO/IEC 11801 ed EN 50173 relativamente al cablaggio passivo; 89/336/CEE, 92/31/CEE relativamente alla compatibilità elettromagnetica dei componenti; - Legge
37/08 relativamente alla parte elettrica dell’impianto; - DPR 447/91 per quanto concerne la corretta
installazione del sistema. La fornitura dovrà comprendere tutto l’hardware, software, materiale e
manualistica necessaria per la messa in opera del cablaggio strutturato, conformemente alla
normativa EN50173, ed il corretto funzionamento della rete LAN Ethernet (comprendente funzioni di
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segmentazione e switching).
L’architettura della rete telematica installata dovrà consentire
un'adeguata connettività alle postazioni di lavoro, in particolare in termini di velocità di risposta alle
richieste. I componenti installati dovranno realizzare un sistema aperto a future espansioni nonché
presentare particolari caratteristiche di qualità ed adeguatezza tecnologica, al fine di garantire la
salvaguardia dell’investimento da parte dell’Amministrazione. I punti rete da attivare non dovranno
essere inferiori a trenta (30).
APPARATI ATTIVI - Gli apparati attivi richiesti per questa gara sono apparati di primaria marca,
ancora in produzione, nuovi di fabbrica e costruiti utilizzando parti nuove. Il produttore degli apparati
deve essere una primaria marca. Le principali caratteristiche dell’apparato attivo devono essere le
seguenti: - switching con almeno 48 porte 10/100 Base TX RJ45 per desktop - almeno 4 porte per
uplink in rame e/o fibre ottiche (1000BaseSX e 1000BaseLX) con velocità non inferiori a 1GbEthernet
- switch di workgroup stackable - predisposizione per l’integrazione voce-dati - facilità di impiego
grazie ad un management web-based I *
11 di 29 Lo switch deve supportare, come minimo, i
protocolli 802.1p (priorità dei vari tipi di traffico), 802.3x (controllo del flusso), IGMP (Internet Group
Management Protocol). Le interfacce Ethernet devono essere conformi agli standard IEEE 802.3,
802.3u, 802.3z. Lo switch deve essere capace di eseguire una classificazione dei flussi di traffico
basandosi su 802.1p. Con più livelli si priorità, lo switch deve essere capace di gestire traffici a
priorità. Ciò si presta molto bene per l’integrazione di servizi voce e dati in un’unica rete. Lo switch
deve supportare VLANs definite in base alle porte ed in conformità a 802.1Q. Lo switch deve avere la
capacità di prevenire i broadcast storms, limitando la trasmissione di broadcast frame agli edge della
rete. Il prodotto ridurrà l’impatto del traffico multicast sulle stazioni che non richiedono l’appartenenza
ad un gruppo multicast. Lo switch intercetta i messaggi IGMP delle stazioni e invia di conseguenza il
traffico multicast solo alle stazioni che lo richiedono. Per rendere il prodotto altamente efficiente e
sicuro è preferibile avere apparati con la predisposizione di un alimentatore esterno addizionale. Tali
apparati dovranno essere gestiti dal software di management della rete, incluso nella fornitura.
L’apparato deve consentire un supporto completo di SNMP, RMON II, e di management web-based. Il
software di management deve possedere una graphical user interface (GUI) che include un set di
applicazioni di network management per la configurazione dei dispositivi di rete, gestione degli
switches, monitoraggio e acquisizione di informazioni. Gli switch devono essere dotati di opportuni
moduli di up-link per cavi in rame e/o in fibra ottica, in tecnologia Gigabit Ethernet. Se si opta di offrire i
moduli di up-link per fibra ottica sarà necessario prevedere la connessione in fibra ottica multimodale
fra il rack di centro stella ed i rack dei laboratori; se si opta di offrire i moduli di up-link in rame sarà
necessario prevedere la connessione in rame fra il rack di centro stella ed i rack dei laboratori. Gli
apparati attivi sono dotati di attacco standard per rack 19’’, al fine di poter essere inseriti nell’armadio
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di concentrazione. Nella documentazione tecnica presentata dovranno essere specificate tutte le
caratteristiche tecniche degli apparati attivi proposti. Al fine di dare ai concorrenti un riferimento
preciso nell’ambito delle innumerevoli soluzioni oggi disponibili viene indicato un modello di apparato
attivo che soddisfa le caratteristiche richieste: si tratta del prodotto Alcatel Lucent 6250. Il numero
degli apparati attivi è pari ad 3.
CABLAGGIO STRUTTURATO
Generalità - L’intero sistema di cablaggio strutturato dovrà essere conforme alle normative
internazionali ISO/IEC 11801, EN 50173 ed EIA/TIA 568, con l’utilizzo di componentistica di categoria
5e o superiore. Tutti i componenti del sistema di cablaggio proposti dovranno essere di un unico
fornitore onde garantire omogeneità di impianto e condizioni di garanzia. Tutti i componenti del
sistema di cablaggio proposti dovranno essere di primari produttori, individuati fra Tyco AMP, Panduit,
Ortronics, LG o Krone onde garantire omogeneità di impianto e condizioni di garanzia. Tutti i
componenti utilizzati dovranno essere conformi alle normative di qualità ISO 9000 e successive. La
posa in opera dovrà avvenire a regola d’arte, nel rispetto delle normative vigenti e secondo quanto
riportato nel seguito. La ditta a garanzia della capacità tecnica è invitata a produrre certificato di
Installatore Autorizzato, in corso di validità rilasciato dal produttore: tale certificazione sarà elemento di
valutazione preferenziale; la ditta dovrà produrre la certificazione ventennale sul cablaggio strutturato
rilasciata dal produttore.
Cavi - Per la distribuzione orizzontale, e quindi l’interconnessione tra le prese telematiche di utente ed
i pannelli di permutazione posti nell’armadio di concentrazione, dovranno essere usati cavi UTP (non
schermati) a 4 coppie twistate di classe D o superiore, con le seguenti caratteristiche minime: Conduttori di rame diametro 24 AWG (0.4 – 0.65 mm); - Impedenza 100 Ohm15; - Risposta in
frequenza fino a 100 MHz; - Attenuazione massima 22 dB/100 mt alla frequenza di 100 MHz; - Bassa
emissione di fumi tossici, non propaganti fiamma e privi di alogeni (LSZH) in conformità alle seguenti
norme: 1. CEI 20 - 22 2. CEI 20 – 35 3. CEI 20 – 37.
Per i collegamenti dati di dorsale, tra gli armadi di concentrazione di edificio, potranno essere utilizzati
cavi ottici a 6 fibre, del tipo Loose Tube antiroditore.
Viste le ridotte distanze di interconnessione sono ammessi anche collegamenti in rame, con cavo UTP
cat 6, ma tali da garantire comunque un collegamento di dorsale in GbEthernet.
Canalizzazioni - La totalità dei cavi di distribuzione orizzontale e verticale, dovrà essere posto in
adeguata canalizzazione, secondo quanto riportato nel seguito, nonché provvisti di sistemi di
etichettatura. Le canalizzazioni occorrenti per i cavi di distribuzione orizzontale e/o verticale dovranno
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essere rispondenti alle norme CEI, in PVC e dimensionate opportunamente. Per dimensionamento
opportuno si intende il fatto che dovrà essere lasciato vuoto uno spazio utile all’interno di circa il 30%
rispetto allo spazio necessario al passaggio dei cavi previsti dal presente capitolato tecnico. La
tipologia delle canalizzazioni adottate dovrà essere riportata nell’offerta, specificandone le dimensioni
e le caratteristiche.
Prese telematiche - Tutte le prese telematiche, conformi alla normativa EN 50173, dovranno essere
equipaggiate con connettori RJ45 categoria 5e o superiore, montati su placca portafrutto e fissati a
parete o su montante verticale, su scatola CEI tipo 503. Ad ogni connettore dovrà essere attestato un
singolo cavo UTP ed inoltre tutta la componentistica utilizzata per le prese, ad eccezione della scatola
503, dovrà essere fornita da un unico produttore. Il produttore deve essere lo stesso utilizzato per i
pannelli di permutazione riportati nel seguito. La placca portafrutta dovrà essere dotata di finestrella
apposita per l’indicazione del numero della presa telematica installata.
Ogni presa telematica attiva (lato utente) dovrà essere completata con n. 1 bretella, tipo patch cord
costituita da cavo UTP categoria 5e o superiore e connettori RJ45 maschi alle estremità, di lunghezza
3 metri, realizzata dal produttore presso gli stabilimenti di produzione: non sono ammesse patch cord
realizzate a mano. Il cavo UTP utilizzato per i patch cord dovrà essere dotato delle stesse
caratteristiche di quello installato per la distribuzione orizzontale, in particolare di tipo LSZH e
categoria 5e o superiore. 3.3e Pannelli di permutazione I pannelli di permutazione per i cavi in rame
installati negli armadi di concentrazione dovranno essere del tipo patch panel, in numero dipendente
dalle esigenze, con connettori RJ45 femmina di categoria 5e o superiore. Il produttore dei patch panel
e dei connettori RJ45 dovrà essere lo stesso delle prese telematiche a muro. I patch panel dovranno
essere a standard rack 19’’, di altezza massima 2 unità. Ogni permutatore dovrà essere dotato di un
sistema di etichettatura univoca e congruente con quello delle prese telematiche. I pannelli saranno
conformi alle norme EMI per la protezione elettromagnetica. La fornitura prevederà inoltre un numero
di bretelle di permutazione tipo patch cord (lato armadio) pari al numero di prese telematiche rese
attive, delle stesse caratteristiche (categoria 5e o superiore, LSZH) di quelle utilizzate per collegare le
postazioni di lavoro alle prese telematiche, di lunghezza non inferiore a 1.5 metri, realizzata dal
produttore presso gli stabilimenti di produzione: non sono ammesse patch cord realizzate a mano. Le
bretelle dovranno essere dotate alle estremità di connettori RJ45 maschi per la completa connessione
delle 4 coppie. 3.3f Armadio di concentrazione Nel locale tecnico individuato per ospitare l’armadio di
centro stella dovrà essere installato un armadio 19”, completo di accessori, e di altezza 42hu.
L’armadio rack 19’’ da pavimento 42hu deve essere in lamiera d’acciaio, corredato di due montanti
laterali perforate con passo 1 unità. L’armadio ospita i pannelli di permutazione, i passacavi, l’apparato
attivo ed il relativo UPS.
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L’armadio deve essere dotato di porta in plexiglass o vetro onde consentire l’osservazione visiva dei
led di segnalazione dell’apparato attivo, provvisto inoltre di chiusura a chiave con n. 2 chiavi in metallo
con meccanismo di chiusura multiplo (centro/alto/basso). Le dimensioni dell’armadio da utilizzare
saranno tali che, ad allestimento effettuato, si abbia libero almeno il 30% dello spazio utile, per
consentire l’aggiunta successiva di ulteriori apparati. Completa la fornitura dell’armadio una striscia di
alimentazione elettrica con almeno n. 5 prese UNEL ed interruttore magnetotermico-differenziale, di
tipo bipolare da 16 Ampere e corrente differenziale 30mA, nonché due ventole di raffreddamento
dotate di una portata minima complessiva di 10 metri cubi/ora ciascuna e filtri con guarnizione di
tenuta. Ad allestimento effettuato nell’armadio, dovranno esserci almeno 2 prese elettriche libere.
L’armadio deve inoltre essere: - dotato di opportune feritoie laterali per facilitare la ventilazione
naturale e forzata; - completo di kit di montaggio. Deve essere prevista la possibilità di arretrare i
montanti di supporto per ottimizzare il posizionamento degli apparati e dei pannelli di permutazione.
Devono poi poter essere montati ripiani per sostenere apparati attivi sprovvisti delle alette di fissaggio
a standard 19’’. In fase di realizzazione dovranno essere realizzate le necessarie connessioni
elettriche per l’alimentazione dell’armadio in cui sono installati l’apparato attivo ed il dispositivo UPS,
fino al quadro elettrico di piano. L’armadio dovrà essere messo a terra elettricamente. Il numero di
rack è pari ad 1.
Etichettatura e numerazione - Tutto il sistema di cablaggio strutturato dovrà rispettare le normative
vigenti riguardo l’etichettatura e la numerazione, in particolare la EIA/TIA 606. Al riguardo ogni presa
utente dovrà essere contrassegnata da un numero, univoco per tutto il sistema, che dovrà avere
corrispondenza sul relativo pannello di permutazione. Ogni singolo cavo UTP dovrà essere anch’esso
etichettato alle due estremità, in prossimità delle connessioni, con lo stesso numero univoco utilizzato
per la corrispondente presa utente. In conclusione, si dovrà provvedere la numerazione univoca e
l’etichettatura di: 1. armadio di concentrazione, 2. cablaggio di area (patch panel, posti di lavoro e cavi
di distribuzione orizzontale). 3. cablaggio di dorsale (cavi di distribuzione dorsale).
GRUPPI DI CONTINUITÀ - Sono da fornire gruppi di continuità (UPS) da 1500VA da installare nei
rack dove sono presenti gli apparati attivi. Gli UPS, da 1500VA, devo essere da rack, monofase con
tecnologia On Line a doppia conversione (VFI). Il carico viene sempre alimentato dall’inverter che
fornisce una tensione sinusoidale, filtrata e stabilizzata in tensione, forma e frequenza, inoltre i filtri di
ingresso e uscita aumentano notevolmente l’immunità del carico contro i disturbi di rete e i fulmini con
moduli batteria. I gruppi di continuità devono rispondere alle seguenti caratteristiche: - Tensione
filtrata, stabilizzata ed affidabile (tecnologia On Line a doppia conversione (VFI secondo normativa
EN50091-3) con filtri per la soppressione dei disturbi atmosferici); - Sovraccarichi elevati (fino al
150%) - Auto restart automatico al ritorno rete (programmabile) - Rifasamento del carico (fattore di
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potenza di ingresso dell’UPS prossimo a 1) - Ampia tolleranza sulla tensione di ingresso (da 110V a
300V) senza intervento della batteria - Protezione per rete telefonica e informatica contro
sovratensioni su connettore RJ45-RJ11 - Possibilità di estensione dell’autonomia fino a svariate ore Selezione via software dei parametri di funzionamento - Timer per spegnimento temporizzato
(programmabile via software) - Elevata affidabilità delle batterie (test batterie automatico e attivabile
manualmente) - Elevata affidabilità dell’UPS (controllo totale a microprocessore) - Basso impatto su
rete (assorbimento sinusoidale) - Protezione di ingresso ripristinabile. COMUNICAZIONE EVOLUTA Comunicazione evoluta, multipiattaforma, per tutti i sistemi operativi e ambienti di rete: software di
supervisione e shut-down Powershield3 incluso, con agente SNMP, per sistemi operativi Windows,
Linux, Mac OS X, Sun Solaris, Novell e altri sistemi operativi Unix; - Software di configurazione UPS
Tools incluso; - Contatto ESD (Emergency Switching Device) per spegnimento UPS da pulsante
remoto di emergenza; - Porta seriale RS232; - Slot per scheda di comunicazione; INGRESSO Tensione nominale 220-230-240 Vac - Tolleranza minima di tensine /120V dal 60% al 70% di carico Tolleranza massima di tensione 300 V - Frequenza nominale 50/60 Hz ±5Hz - Corrente nominale (A)
6.8 - Fattore di potenza > 0.97 BY PASS - Tolleranza di tensione statica ± 1.5% - Tolleranza di
frequenza ±5Hz.
STAZIONI DI LAVORO LIM
GENERALITÀ Ad ogni punto rete installato nelle aule sarà collegata una postazione multimediale
completa composta da un PC una LIM e relativo proiettore. Di seguito le caratteristiche minime
previste per la postazione di lavoro multimediale. Il KIT LIM (lavagna – videoproiettore - armadietto
PC - PC) deve essere dotato di staffe per il montaggio a parete per l’intero KIT. La struttura di
supporto del videoproiettore deve essere posizionata nella parte superiore della LIM a distanza idonea
per una visualizzazione corretta dell’immagine proiettata: l’immagine deve essere perfettamente a
fuoco e coprire esattamente la superficie attiva della LIM, senza produrre l’effetto trapezio, nonostante
il videoproiettore sia collocato a distanza ravvicinata. La LIM non deve essere installata troppo in alto
in posizione tale da non essere utilizzabile dagli studenti.
LIM - Per lavagna Interattiva Multimediale (LIM) si intende una superficie che consente di visualizzare
ed interagire con applicazioni software e contenuti in formato digitale quali testi, immagini, animazioni,
video, ecc.
La LIM necessita, per il suo funzionamento, di essere collegata almeno ad un computer e ad un
videoproiettore. La superficie interattiva, sulla quale è proiettata l’immagine generata dal computer,
permette la gestione delle applicazioni e dei contenuti digitali attraverso l’uso di appositi dispositivi
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(puntatori, penne, ecc.). Contenuti e applicazioni visualizzati sulla superficie interattiva sono gestibili
esattamente come sul computer ad essa collegato. La lavagna deve poter comunicare con il personal
computer che abbia uno tra i seguenti sistemi operativi: Linux, Mac, Microsoft. Dato il contesto di
utilizzo previsto, le dotazioni tecnologiche dovranno prevedere la massima possibilità di integrazione
tra tutti gli elementi che compongono il Kit quali la lavagna interattiva, il proiettore, il braccio di
sostegno del proiettore, le staffe di fissaggio al muro, i cavi di connessione ed i diffusori audio,
l’armadietto per PC. In particolare il braccio di sostegno del proiettore non dovrà costituire un semplice
corpo aggiunto, ma essere un elemento testato, con certificazione specifiche, ed utilizzato
direttamente dal produttore specificatamente per la LIM offerta, deve essere posizionato nella parte
superiore della stessa ad una distanza sufficiente per la corretta visualizzazione dell’immagine
proiettata su tutta superficie attiva.
Le apparecchiature devono essere in possesso delle certificazioni riconosciute dall’Unione Europea
ed essere conformi alle norme relative alla compatibilità elettromagnetica.
Per dimensione la LIM deve essere paragonabile alle attuali lavagne in ardesia. Questa grandezza
viene identificata in una diagonale di almeno 92 pollici (formato 4:3). Si scrive sulla lavagna con un
dispositivo di puntamento, penna, che sia poco costoso (la fornitura deve comprendere minimo due
dotazioni, la dotazione base più una dotazione aggiuntiva di ricambio), semplice da gestire e da
ricaricare, ergonomico e leggero. Per la manipolazione degli oggetti digitali si considera titolo
preferenziale la possibilità di utilizzare la penna, alimentata da normali batterie e di basso costo,
ricaricabili, e, considerato che il contesto di apprendimento vuole essere collaborativo, si valuta
necessario che la LIM sia almeno dualboard1 (per l’intera superficie attiva). La lavagna dovrà operare
con tecnologia elettromagnetica, che eviti accuratamente l’acquisizione di falsi tocchi con la mano e
deve essere richiesta una velocità minima di trascinamento della penna sulla superficie della lavagna
di almeno 10 m/sec per consentire un corretto utilizzo della LIM. La superficie deve essere dura,
resistente ai graffi e colpi, antiriflesso, devono essere previsti dei tasti funzione hardware per
semplificare le funzionalità penna gomma, e passaggio pagine (precedente e successiva). A supporto
di un progetto decennale e di prospettiva, deve costituire momento di attenta valutazione il fatto che
un oggetto come la LIM viene inserito in contesto scolastico dove potrebbero verificarsi atti di
vandalismo. La Ras pur garantendo soluzioni software di tipo CLOUD, tali da garantire una più
completa interoperabilità dei diversi formati, considerato che il presente progetto è focalizzato sulla
produzione di 1 Dualboard si intende l’utilizzo (scrittura) contemporaneo di due persone. Il software
deve avere una interfaccia semplice che garantisca un facile uso da parte dei docenti; compatibile con
i sistemi operativi più diffusi (in base al sistema operativo scelto per il pc potrà essere Windows, Linux,
Mac), disponibile anche in versione CLOUD e liberamente installabile nei pc dei docenti e degli
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studenti e tale da esportare i file nel formato dello standard europeo, il produttore nella sua offerta
deve inoltre dichiarare quali altri software autore sono compatibili con la lim.
VIDEOPROIETTORE - Poiché il videoproiettore viene inserito in un ambiente didattico che ne
prevede un uso intensivo e continuativo, è consigliato l’uso della tecnologia 3LCD, deve inoltre avere
una durata della lampada di almeno 10000 ore in modalità standard, e almeno 5000 ore in modalità
ad alta resa. Al fine di ridurre la fastidiosa ombra che si viene a creare fra il fascio di luce proiettato e
la presenza del docente o del discente nel cono di proiezione il videoproiettore deve essere a focale
ultracorta con una distanza non superiore ai 60 cm, dove tale misura si intende presa dalla superficie
attiva della LIM fino al punto di emissione del fascio di luce (punto di proiezione della lampada) per
una LIM avente la dimensione attiva (diagonale) di 92 pollici. Il proiettore deve essere posizionato in
maniera tale che disti dalla superficie attiva della LIM a non più di 30 cm e sia posizionato con un
braccio certificato ai carichi di rottura. In base al principio della trasparenza della tecnologia,
considerato che questa non deve mutare le condizioni di piena luce in cui si svolge normalmente la
lezione, oltre che opportuni accorgimenti in sede di installazione, rivestono primaria importanza il
numero di ansi lumen e il rapporto di contrasto di cui deve godere il videoproiettore e non deve essere
inferiore ai 3000 lumen. Inoltre, trattandosi di un oggetto di supporto alla lavagna, il videoproiettore
deve essere abbinato in maniera adeguata alla LIM in modo da rispettarne le stesse proporzioni dello
schermo e tale che la superficie attiva della stessa LIM ( sia che la si scelga a 4:3 o a 16.9) possa
essere utilizzata in maniera ottimale. L’immagine proiettata deve quindi essere perfettamente a fuoco
e deve ricoprire l’intera superficie attiva della LIM almeno per una configurazione. Si può considerare
elemento meritevole di preferenza il fatto che il videoproiettore sia interattivo. Tramite questa
funzionalità, in caso di guasto della LIM, la citata funzionalità del proiettore, unita alla penna di cui
viene dotato, realizza un utile sistema di backup o di sostituzione temporaneo del malfunzionamento
della LIM stessa.
COMPUTER FISSO - Il computer connesso alla LIM, poiché sovrintende a tutte le operazioni del
sistema autore e della rete wireless della classe, deve essere adeguato dal punto di vista delle
prestazioni. Da esso dipendono infatti la velocità di tracciamento del dispositivo di puntamento e la
possibilità di installare un eventuale server di classe che funga da repository dei contenuti o qualsiasi
altro sistema client /server (pc docente collegato alla LIM) necessario per future attività didattiche.. Se
il docente ha bisogno di contenuti personalizzati utilizzerà la rete o un chiavetta USB le cui porte
devono essere facilmente raggiungibili. Il computer deve essere dotato di adeguata scheda audio, che
consenta sia una buona riproduzione audio sia una buona registrazione dei file sonori. Questo al fine
di consentire moduli di didattica a distanza o la registrazione in audio della lezione per eventuali
podcasting. Il pc va connesso alla rete dati (ove possibile con la rete cablata attraverso le PDL di rete
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delle aule) e converserà con il computer degli studenti per il tramite della scheda Wi-Fi. La
riproduzione dei file multimediali richiede che la scheda audio sia connessa ad una coppia di
altoparlanti stereofonici amplificati senza subwoofer con potenza minima di 20 W RMS per singolo
canale, sistemati in modo da raggiungere correttamente tutta l’aula e installati in modo frontale e fisso
su piani d’appoggio modulari integrati nella struttura dell’armadio stesso. In virtù del citato principio di
trasparenza o non prevalenza della tecnologia sulla didattica, si ritiene che il pc desktop fisso della
LIM debba essere di piccolo ingombro(massimo 3,8 litri, peso massimo 3Kg), in modo da poter essere
posizionato all’interno dell’armadietto PC. Il PC deve essere dotato di: • un software preinstallato per il
ripristino della configurazione in fase di riavvio; • deve garantire un processore di ultima generazione
(almeno Intel I3 o superiore); • memoria ram di almeno 4GB espandibile fino ad 8 GB, • hard disk di
almeno 320 GB con 7200 rpm; • sheda video con risoluzione fino a 2560 X 1600; • controller video in
grado di riprodurre flussi Full HD; • controller audio per collegamenti casse e microfono; • almeno 4
porte USB frontali con almeno due porte con USB 3.0; • un lettore multicard (SD, MMC,MS); • un
uscita video VGA e una HDMI con supporto dual display; • lettore/masterizzatore DVD +/-RW dual
layer; • interfaccia Lan Gigabit LAN; • scheda rete wireless IEE 802.11b/g/n; • Sistema Oprativo Win 7
Professional edition; • rumorosità inferiore a 30 db con test mode 3D mark 95W/65W; • tastiera e
mouse wireless funzionanti ad una distanza di oltre 4 m; Repubblica Italiana pag. 13/27 • cavi e
collegamenti necessari al completo funzionamento dell’intero sistema;
ARMADIETTO PC - Per avere una perfetta collocazione nell’aula di lezione in maniera che si eviti il
passaggio di cavi volanti non conformi alle caratteristiche di sicurezza la fornitura deve prevedere un
armadio con struttura metallica dotato di scompartimenti e canale per il passaggio dei cavi (non deve
essere visibile nessun cavo di collegamento esterno al di fuori del cavo di alimentazione e del cavo di
rete ethernet tipo RJ45). La fornitura deve inoltre garantire, considerato che alcuni oggetti sono
facilmente
asportabili
(mouse
wireless,
penna,
telecomando
videoproiettore),
almeno
un
compartimento in metallo dotato di serratura meccanica, in grado di contenere gli oggetti indicati.
Ulteriormente l’armadio dovrà consentire l’accesso al lettore ottico del pc, al pulsante di accensione e
spegnimento, porte USB e lettore memory card previa apertura sportello con chiave. Nel caso la LIM
preveda una penna che ha di serie un caricatore sul quale riporre la stessa, si richiede che questo
venga posizionato all’interno del compartimento dotato di chiave. L’armadietto PC deve essere
collocato nella parte posteriore della LIM in modo da costituire un blocco unico testato, con prove di
carico e certificazioni, conforme agli standard Europei (non sono ammesse soluzioni artigianali non
testate).
ALIMENTAZIONE DELLE STAZIONI DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI IN GENERE - In fase di
realizzazione dovrà essere: o predisporre le necessarie connessioni elettriche per le alimentazioni
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delle prese elettriche di tutte classe; o installare un interruttore magnetotermico differenziale,
contenuto in un piccolo quadro elettrico, per la protezione dell’alimentazione delle prese elettriche di
classe, o predisporre le necessarie connessioni elettriche degli interruttori a protezione delle prese in
ogni classe fino al primo quadro elettrico esistente, incluso l’interruttore di protezione Il
dimensionamento degli interruttori differenziale ad alta sensibilità magnetotermici bipolari, di adatto
amperaggio, in base alla potenza delle postazioni di lavoro da alimentare e proteggere, resta a carico
del proponente. Ogni interruttore avrà singolarmente caratteristiche idonee al punto di installazione
(Ics pari alla corrente di c.c.).. Il differenziale è idoneo alle correnti pulsanti ed unidirezionali, selettivi
AS Classe di interruzione 3 (CEI EN 60898). La tipologia di cavi utilizzati è del tipo previsto dalla
normativa vigente mirante a minimizzare l’emissione di gas e fumi in caso di incendio onde consentire
una ordinata evacuazione in situazioni di emergenza. Le linee, opportunamente dimensionate per
contenere la temperatura superficiale, saranno del tipo:FG7R, 2+1, per la alimentazione generale
dalla rete. Conduttore di rame rosso ricotto o stagnato, a corda flessibile o rigida. FG7OR - Condizioni
di impiego più comuni: Per trasporto di energia e trasmissione segnali in ambienti interni o esterni
anche bagnati. Per posa fissa in aria libera, in tubo o canaletta, su muratura e strutture metalliche o
sospesa. Adatti anche per posa interrata diretta o indiretta. Isolamento in HEPR (gomma vulcanizzata
etilenpropilenica) di qualità G7 Riempitivo in materiale non fibroso e non igroscopico Guaina PVC
qualità RZ. Per l’individuazione delle sezioni dei cavi è, in ogni caso, prescritto il rispetto dei valori
reciproci di Ib, In, Iz di cui alla Normativa CEI 64.8. Indipendentemente dai risultati dei calcoli, per i
cavi saranno adottate le seguenti sezioni minime: 2,5 mmq. I * 21 di 29 La caduta di tensione
massima ammessa all'utenza finale per i circuiti di forza motrice (F.M.), utilizzazioni apparati e varie
sarà del 3%. I cavi impiegati saranno conformi alle norme CEI-UNEL e provvisti di Marchio Italiano di
Qualità (IMQ). La posa avverrà prevalentemente all'interno di canalizzazioni o tubi rigidi in PVC, posati
lungo le pareti. Le colorazioni delle anime saranno corrispondenti a quanto previsto nelle tabelle di
unificazione CEI-UNEL. L’altezza di installazione massima rispetterà i valori stabiliti dal D.P.R. n.503
del 24.07.1996 (Regolamento recante norme per la eliminazione delle barriere architettoniche negli
edifici, spazi e servizi pubblici). Ogni PDL sarà realizzata con una cassetta 503, all’interno della quale
saranno ospitate tre prese bipasso 10/16A (in figura indicate con il numero 1). Per la realizzazione del
quadro elettrico e delle linee di alimentazione ed i rispettivi collegamenti devono essere seguite tutte
le norme vigenti in materia di impianti elettrici. Al termine dei lavori la ditta esecutrice deve rilasciare il
certificato di conformità, ai sensi delle legge 37/2008.
PERIFERICHE MULTIMEDIALI
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IMPIANTO AMPLIFICAZIONE composta da 2 + 1 moduli sospesi a soffitto, sistema in line per un
ottima distribuzione del suono e della potenza, ad angolo di inclinazione variabile. Qualità sonora e
tenuta in potenza elevata, integrazione del sistema con 1 subwoofer a pavimento - Potenza
complessiva 400 watt nominali, 800 watt musicali, comprensivo di sistema a crociera per installazione
a parete o soffitto delle casse.
MIXER AUDIO 6 canali mono + 2 stereo con 2 microfoni dinamici per voce e relativi radiomicrofoni
completi di ricevitori
VIDEOPROIETTORE ad alta definizione con caratteristiche di luminosità a 2000 lumen, risoluzione
SXRD 1920x1080 p. a 24 fps, indicato per proiezioni. Ultraluminoso, contrasto 70.000:1 (con
diaframma), grande resa del bianco, connessione alla rete dei pc RJ45 oltre a tutti gli altri ingressi
video disponibili (dvi, hdmi, component, rgb, bnc, svideo). Rumorosità 22 dB. Durata lampada
2000/3000 ore, connessione dati proiettore in switch remote. Dotato di sistema di fissaggio proiettore
a soffitto e switch audio / video con processore dolby sourround integrato
LETTORE DVD BLUE-RAY
ARREDI MENSA
Scaffalature, armadiature e carrelli
Le scaffalature, in metallo verniciato, possono essere solo aperte. Possono appartenere ad un
sistema modulare ed essere aggregabili in orizzontale. Tutti i moduli delle scaffalature, privi di fiancate
e schienali, devono essere dotati per ogni ripiano di elementi orizzontali posteriori e laterali con
funzione di contenimento del carico. Le scaffalature potranno essere offerte con struttura intermedia di
supporto per i ripiani di due moduli contigui.
La scaffalatura deve essere autoportante, ovvero non ancorata o fissata alla struttura dell’edificio;
dovrà essere pertanto completa di idoneo sistema di controventatura e deve inoltre prevedere
eventuali fissaggi all’edificio. I montanti verticali degli scaffali e i fianchi degli armadi devono essere in
metallo e dotati di riferimenti a passo costante per l’aggancio dei ripiani. Devono inoltre disporre di
idoneo elemento di appoggio a pavimento. Inoltre esse devono disporre, a pavimento, di idonei
elementi di registrazione del livello. I ripiani devono essere spostabili singolarmente con passo
costante, e devono essere realizzati in lamiera metallica verniciata. I ripiani devono essere protetti
contro la rimozione non intenzionale.
Il sistema di aggancio dei ripiani deve essere del tipo ad aggancio diretto, il sistema deve consentire
aggancio e sgancio di ogni singolo ripiano indipendentemente dagli altri. Ogni scaffalatura metallica,
dovrà essere dotata di istruzioni di installazione in lingua italiana contenente:
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NTERVENTI DI TIPO NON STRUTTURALE (previsti all’art. 4 punti B.2, B.3, B.4 e B.5 dell’Avviso Pubblico)
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- avvertenza di pericolo in caso di installazione non corretta; - installazione da eseguire unicamente
da personale competente;
- schema di posizionamento dei dispositivi di fissaggio necessari. Le istruzioni di installazione sono
finalizzate a consentire successive riconfigurazioni delle scaffalature fornite in opera. Il montaggio è
compreso nella fornitura.
Sedie per mensa
Sedie da lavoro per ufficio caratterizzate da seduta girevole imbottita e rivestita, basamento a cinque
razze con ruote piroettanti ed autofrenanti. Le sedute dovranno essere fornite nella tipologia con
braccioli. La seduta da lavoro dovrà essere conforme al tipo A ovvero al tipo B come meglio definito
dalla UNI EN 1335-1. Tale conformità dovrà essere comprovata attraverso il possesso della
certificazione UNE EN 1335-1 relativo al modello offerto, che dovrà obbligatoriamente essere
presentata al momento della consegna del prodotto, e pertanto, entro il medesimo termine previsto
per la consegna stessa.
Il sedile deve essere elevabile in altezza per mezzo di colonna con pistone a gas. Lo schienale deve
essere regolabile in altezza, o in alternativa regolazione in altezza del sostegno lombare. Inoltre esso
deve essere regolabile in inclinazione e dotato di meccanismo di oscillazione del tipo “contatto
permanente” con variatore di forza per consentire la regolazione del meccanismo in funzione del peso
corporeo, completo di bloccaggio manuale in più posizioni e di dispositivo antishock per impedire il
ritorno violento dello schienale stesso. In alternativa lo schienale potrà essere dotato di meccanismo
di oscillazione del tipo syncron, con variatore di forza, completo di bloccaggio in più posizioni e di
dispositivo antishock per impedirne il ritorno violento. Dimensioni della seduta e campi di regolazione
dei movimenti meccanici delle sedute devono essere conformi al disposto della UNI EN 1335-1
Appendice A. Le sedute dovranno essere certificate in classe di reazione al fuoco 1 IM. Le sedute
dovranno soddisfare tutti i requisiti di sicurezza indicati nelle norme UNI EN 1335-2 + UNI EN 1335-3.
Ogni sedia fornita dovrà essere corredata delle istruzioni indicate dalla norma UNI EN 1335-2. Le
sedute dovranno essere fornite con ruote dotate di battistrada morbido (ruote tipo W) per pavimenti in
pietra, legno, piastrelle, in conformità alla UNI EN 1335-2 punto 3.
Tavoli da mensa
Tavolo a 4 o 6 posti con piano di lavoro realizzato in pannelli derivati del legno rivestiti su entrambe le
facce antigraffio e facilmente lavabile ed opportunamente bordato, secondo le caratterizzati ammessa
dalle norme relative in vigore in materia di somministrazione alimentare. Struttura portante in legno o
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metallo. Spessore minimo del piano di appoggio di 3 cm. La forma dei tavoli dovrà essere tale da
evitare rischi di danno agli utilizzatori, gli elementi di sostegno non dovranno essere posti laddove
possano provocare restrizioni ai movimenti.
Ogni tavolo fornito dovrà essere accompagnato dalle informazioni sui prodotti da utilizzare per la
pulizia e per la manutenzione. Il tavolo deve essere realizzato secondo le specifiche tecnicoprestazionali e deve rispettare i requisiti minimi evidenziati nelle norme UNI e UNI EN in vigore.
Deve essere sempre garantita la complanarità dei piani accostati e lo squadro tra i piani contigui.
ARREDI SALA MULTIMEDIALE
Sedie per visitatori fisse a 4 gambe e ribaltina
Sedie per ufficio/visitatori con telaio a 4 gambe metalliche (soluzione preferibile per le sedute previste
nella zona bar) o a slitta struttura portante metallica di vario genere. Le sedute ufficio/visitatori devono
rispettare i seguenti requisiti dimensionali, misurati secondo il metodo stabilito dalla UNI EN 1335-1:
-
altezza del sedile: compresa tra 400 e 500 mm; -
profondità del sedile: minimo 380 mm; -
larghezza del sedile: minimo 400 mm; - distanza tra i braccioli: minimo 460 mm. Sedute
imbottite e rivestite in tessuto ignifugo classe 1, peso minimo 248 g/m2. Sedute non imbottite con
scocche realizzate integralmente in materiale plastico ad iniezione o in legno multistrato, con
opportune sagomature in modo da conferire alla seduta adeguate caratteristiche ergonomiche e di
comfort.
I bordi del sedile, dello schienale e dei braccioli che sono in contatto con l’utilizzatore seduto sono
arrotondati con un raggio di curvatura minimo di 2 mm, tutti gli altri bordi sono senza bave e
arrotondati o smussati, le estremità dei componenti cavi devono essere chiusi o tappati. Le sedute
imbottite dovranno essere certificate come reazione al fuoco in classe 1 IM; quelle non imbottite,
almeno in classe 2.
Le sedute dovranno soddisfare tutti i requisiti di sicurezza indicati nelle norme UNI EN 1335-2 e UNI
EN 1335-3. Ogni sedia fornita dovrà essere corredata delle istruzioni indicate dalla norma UNI EN
1335-2.
Scrivanie
Scrivanie con piano di lavoro realizzato in pannelli derivati del legno rivestiti su entrambe le facce ed
opportunamente bordati, spessore minimo del piano di lavoro 2,5 cm. L’altezza della superficie di
lavoro deve essere 720 mm ± 15 mm. Le scrivanie potranno essere non regolabili in altezza (con
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altezza della superficie di lavoro di 720 mm ± 15 mm.) o regolabili in altezza (in questo secondo caso,
dovranno avere escursione minima da cm. 68 a cm. 76).
Le scrivanie a L devono avere il piano principale profondo cm 80, il piano di servizio profondo cm 60. I
due lati devono essere raccordati internamente con sagomatura del piano ad andamento curvilineo.
Le scrivanie devono essere realizzate tenendo conto della sicurezza dell’utente e cioè: - i componenti
o le parti delle scrivanie con i quali l’utente potrebbe venire a contatto durante il
normale uso non devono avere bave e/o spigoli vivi, né devono avere tubi ad estremità aperta; - i bordi
e gli angoli delle superfici superiori del piano di lavoro devono essere arrotondati con
raggio di curvatura minimo di 2 mm; -
tutte le parti mobili accessibili durante il normale uso devono
avere distanze di sicurezza < 8 mm
o > 25 mm in qualsiasi posizione durante il movimento. Ciò si applica a due elementi che si muovono
relativamente tra loro, con l’eccezione di porte (comprese le cerniere), ante a ribalta (comprese le
cerniere) ed elementi allungabili (comprese le guide), ma si applica alle maniglie;
-
i sistemi di regolazione, qualora presenti, sono di facile uso, e posizionati in modo da evitare
azionamenti accidentali;
-
eventuali componenti lignei soddisfano i requisiti minimi della norma UNI EN 717-2 (Emissione
di formaldeide).
Tutte le scrivanie sono da intendersi per utilizzo con videoterminale, ed essere pertanto conformi al
disposto del D.Lgs. 626/94, integrato con modifiche dal D.Lgs. 242/96. La struttura deve essere
predisposta per il cablaggio sia in senso verticale che in senso orizzontale in modo da consentire
l’alloggiamento dei cavi e delle loro eccedenze; il sistema di cablaggio adottato deve consentire
l’alloggiamento sottopiano di prese elettriche, telefoniche, trasmissione dati, e deve inoltre garantire
l’idonea fuoriuscita dei cavi sul piano di lavoro attraverso lo stesso piano; tutte le canalizzazioni
devono essere ispezionabili. Tutti i componenti del sistema di predisposizione al cablaggio devono
essere compresi nella fornitura. Sono esclusi dalla fornitura elementi di impianti quali cavi conduttori,
cavi telefonici, cavi di rete, ecc.
Deve essere sempre garantita la complanarità dei piani accostati e lo squadro tra i piani contigui, e la
continuità del sistema di elettrificazione.
Tende
Tende di varie tipologie. Si potranno proporre prodotti di diverse tipologie, realizzati con diversi tipi di
tecnologie e materiali. Tuttavia, nell’ambito di tale procedura si richiede la fornitura di tende
motorizzate oscuranti a rullo verticali, orizzontali o inclinate, per finestre delle dimensioni di cm 120 x
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300 e cm 200 x 300. Esse devono essere complete di cassonetti per rulli avvolgitori e guida in
alluminio verniciatura poliestere, nonché dispositivo di arresto per fine corsa.
Possibilità di variare la quantità di luce, con possibilità di fermo in posizioni intermedie, oltre alle
posizioni “chiusa” e “aperta”. Nel caso di luci ampie da oscurare, inserimento di costolature di rinforzo,
zavorramento del bordo inferiore, rinforzo di molle, guide e dispositivi di scorrimento. Comando
elettrico motore/i da disporre nella collocazione più idonea, in apposita teca con antina a vetro chiusa
a chiave.
I tessuti ammissibili sono i seguenti e nelle seguenti percentuali di composizione: 100% fibra di vetro;
100% poliestere; fibra di vetro e acrilico; fibra di vetro e pvc, o in altro materiale, purchè con
omologazione in classe < 1. Per tutti i prodotti il tessuto dovrà essere regolare, uniforme, esente da
difetti di lavorazione, e conforme a norme UNI per stabilità dimensionale al lavaggio, candeggio,
qualità tinte, appretto.
I prodotti dovranno disporre di etichettatura di manutenzione mediante segni grafici.
Tende - Caratteristiche tecnico-prestazionali
Di seguito sono riportati i requisiti fondamentali delle tende oggetto della fornitura.
In Italia sono in vigore i seguenti Decreti prevenzione incendi per le seguenti tipologie di edifici: Edifici di civile abitazione (DM 16.05.87); - Pubblico spettacolo (DM 19.08.1996); - Alberghi e turismo
(DM 09.04.94 + DM 06.10.03);
- Musei, edifici storici, gallerie, esposizioni e fiere (DM 569 20.05.92); - Edifici di interesse storicoartistico destinati a biblioteche e archivi (DPR 418 30.06.95); - Edifici scolastici (DM 26.08.92); Impianti sportivi (DM 18.03.96); - Ospedali e case di cura (DM 18.09.02); - Uffici (DM 22.02.06). In tutti
questi decreti è richiesta la classe 1 di reazione a fuoco per i materiali suscettibili di prendere fuoco su
entrambe le facce (tendaggi). Conseguentemente, è indispensabile per tutte le tende l’omologazione
in classe < 1. Classificazione materiali e prodotti D.M. 26.06.84 (+ D.M. 03.10.01) per le tende
secondo le norme: - UNI 8456 “Materiali combustibili suscettibili di essere investiti dalla fiamma su
entrambe le
facce. Reazione al fuoco mediante applicazione di una piccola fiamma”; - UNI 9174 e UNI 9174/A1
“Reazione al fuoco dei materiali sottoposti all’azione di un fiamma
d’innesco in presenza di calore radiante”.
I componenti delle tende non devono contenere materiali che possano sprigionare gas tossici in caso
di incendio. I materiali usati devono essere conformi alle norme di impiego e agli standard di
produzione del settore e con le caratteristiche indicate dalle relative norme UNI. Requisiti principali,
sono quelli delle tende conformi alle seguenti norme UNI:
- UNI
EN 12216:2005, Chiusure oscuranti, tende interne ed esterne;
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-
UNI EN 13527:2001, Chiusure oscuranti e tende - Misurazione dello sforzo di manovra Metodi di
prova. In particolare, dovranno essere assicurate:
-
Buona resistenza chimica ai vari prodotti di uso comune, compresi detersivi, disinfettanti ed
insetticidi;
-
temperatura di distorsione non < 70 C°. Assenza di fragilità alle normali temperature; - elettrostaticità
per strofinio minima, non di disturbo comunque per gli utenti;
-
ottima stabilità dimensionale;
-
inalterabilità dei colori anche dopo lunghe esposizioni alla luce;
-
caratteristiche di resistenza delle finiture superficiali: prodotti verniciati applicabili mediante cicli
speciali, su superfici metalliche; rivestimenti galvanici (cromature, nichelature, ecc.) secondo le
relative norme indicate nelle tabelle corrispondenti.
Inoltre, per quanto riguarda i materiali tessili, dovranno essere indicate le prestazioni dei manufatti, in
base alle norme UNI, UNI EN o UNI ISO attualmente in vigore.
COLLAUDO E DOCUMENTAZIONE
Il sistema offerto deve possedere tassativamente i requisiti costruttivi che lo rendano pienamente
conforme alle disposizioni in materia di Conformità Elettromagnetica, così come disposto dalla
direttiva CEE 89/336, recepita dal D.L. 476 del 4 Dicembre 1992
CERTIFICAZIONI - Al termine dei lavori, con riferimento a quanto previsto dalle normative ISO/IEC
11801 ed EN50173, ogni singola tratta in rame ed in fibra dovrà essere certificata da apposita misura
strumentale, per verificare la rispondenza alle caratteristiche richieste. Di ogni certificazione dovrà
essere rilasciata la stampa originale prodotta dallo strumento di misura utilizzato. Relativamente alle
tratte in rame, ogni singolo collegamento dovrà essere testato con apposito strumento in categoria
5e/6, del tipo adeguato per misure fino a 300 MHz, da cui devono risultare i seguenti parametri minimi:
- nome dell’azienda certificatrice; - nome dell’operatore addetto alle misure; - tipologia, numero di
serie e revisione software dell’apparecchio utilizzato per le misure; - numero identificativo della tratta
testata; - tipo di test effettuato (link di classe D); - continuità dei collegamenti; - lunghezza della tratta
per ogni singola coppia; - impedenza della tratta per ogni singola coppia; - resistenza della tratta per
ogni singola coppia; - capacità della tratta per ogni singola coppia; - attenuazione massima della tratta
per ogni singola coppia e frequenza del test; - valore massimo di cross-talk per ogni combinazione di
coppie; - valore minimo di ACR per ogni combinazione di coppie. Per quanto concerne la tratta in fibra
ottica, dovranno essere effettuate misure con strumento OTDR ad alta precisione in grado di fornire le
seguenti caratteristiche minime per singola fibra: - nominativo dell’azienda certificatrice; - nominativo
dell’operatore; - tipologia, numero di serie e revisione software dello strumento utilizzato; - numero
identificativo della tratta testata; - lunghezza d’onda utilizzata; - attenuazione della tratta; - lunghezza
PROGETTO ESECUTIVO: Disciplinare Tecnico delle attrezzature
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INTERVENTI DI TIPO NON STRUTTURALE (previsti all’art. 4 punti B.2, B.3, B.4 e B.5 dell’Avviso Pubblico)
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della tratta; - return loss; - curva di attenuazione. Le misure descritte andranno effettuate alle
lunghezze d’onda di 850 e 1300 nm. Al termine dei lavori la ditta appaltatrice rilascerà apposita
dichiarazione di fine lavori. Entro 20 giorni naturali e consecutivi dalla data di comunicazione di
ultimazione dei lavori, e comunque prima della seduta di collaudo, la Ditta aggiudicataria dovrà fornire
i seguenti documenti:
- dichiarazione di conformità alla regola d’arte, secondo quanto previsto per le installazioni dal DPR
447/91; - dichiarazione di conformità alla legge n. 37/2008 sottoscritta dal legale rappresentante; conformità alle direttive di compatibilità elettromagnetica CEE 89/336 (marchio CE) relativamente ai
componenti attivi e passivi installati; - conformità alla direttiva europea 2002/95/EC, detta direttiva
RoHS; - descrizione della struttura della rete, incluso l’elenco dei prodotti utilizzati; - planimetrie1 con
sopra riportato il posizionamento di ogni componente messo in opera; - percorsi utilizzati, colonne
montanti, dislocazione di ogni componente e loro numerazione effettiva; - disegno particolareggiato
dell’equipaggiamento dell’armadio con numerazione identificativa di ogni componente; - tabella
riassuntiva di attestazione di ogni singolo punto, riportando tutte le diciture identificative utilizzate per
le connettorizzazioni dei cavi (sia in rame sia in fibra ottica), dalla presa di utente all’armadio di
concentrazione, indicando tutti i componenti del cablaggio e della rete; - allegati tecnici e manuali di
ogni componente (attivo e passivo) installato; - misure sulle tratte in rame/fibra ottica. Tutta la
documentazione, in lingua italiana, sopra elencata, ad eccezione degli allegati tecnici, dovrà essere
fornita sia in forma cartacea sia su CD-ROM (o su dischetti da 3,5”) nei formati MS Word, MS Excel o
Autocad.
COLLAUDO - L’Istituto effettuerà il collaudo dell’impianto entro 20 giorni naturali e consecutivi dalla
data di fine lavori. Tale collaudo seguirà il piano di test predisposto dalla Ditta fornitrice e sottoposto
per l’approvazione da parte dell’Istituto, almeno 20 giorni prima della data fissata per il collaudo. Tale
attività dovrà, tra l’altro, certificare ogni singola tratta, in cavo 4cp U.T.P. cat. 5e o superiore, per
attestarne la rispondenza alle caratteristiche minime della normativa stessa. Si dovrà, altresì,
verificare il corretto funzionamento di tutti i dispositivi oggetto della fornitura. Il collaudo sarà eseguito
dall’esperto esterno nominato dall’Istituto e da personale competente messo a disposizione dalla ditta
appaltatrice per tutta la durata del collaudo. La ditta appaltatrice dovrà altresì mettere a disposizione
dell’Amministrazione gli strumenti utilizzati per le misure (al fine di consentire controlli a campione
sulla rispondenza di quanto dichiarato), nonché eventuali strumenti hardware e software necessari per
le prove. 1 Fornite in allegato e disponibili in formato Acad. In caso di esito negativo del collaudo la
ditta appaltatrice dovrà porre rimedio agli eventuali malfunzionamenti entro il termine indicato
dall’esperto esterno dell’Istituto, non inferiore in ogni caso a giorni 15 dall’esito negativo del collaudo.
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NTERVENTI DI TIPO NON STRUTTURALE (previsti all’art. 4 punti B.2, B.3, B.4 e B.5 dell’Avviso Pubblico)
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Allo scadere del termine si procederà ad un nuovo collaudo. Alle parti interessate sarà rilasciata copia
del verbale di collaudo.
ESECUZIONE DEI LAVORI
L’offerta dovrà contenere un piano dettagliato di esecuzione dei lavori, con preciso riferimento ai tempi
di realizzazione (diagramma di Gantt) e al personale utilizzato. Tale piano dovrà essere approvato da
parte dell’Istituto. A completamento delle indicazioni riportate nel presente documento potranno
essere precisate, dall’Istituto, ulteriori indicazioni in corso d’opera, anche tramite disegni di particolari
esecutivi, al fine dell’esatta interpretazione del progetto e dei dettagli costruttivi. La messa in opera
dell’impianto dovrà essere eseguita rispettando le leggi e le normative attualmente in vigore, in
particolare: - DPR 547/55 e 224/88 in materia antinfortunistica, nonché leggi 186/68 e 297/77; - Norme
CEI 64/8 per gli aspetti di sicurezza degli impianti elettrici; - Legge 37/08. Sono a carico dell’impresa
appaltatrice tutti i lavori e materiali necessari alla corretta installazione di quanto previsto nel presente
capitolato, anche se non esplicitamente riportato. In particolare le opere ed i materiali di consumo (viti,
fisher, raccordi ecc.) per la posa in opera delle canalizzazioni ed il passaggio dei cavi, nonché
eventuali opere edili per la foratura di pareti ed il loro ripristino all’aspetto originario. Il trasporto di tutti i
componenti ed apparati, nonché le eventuali spese di vitto ed alloggio per i tecnici sono a totale carico
dell’appaltatore. Sono altresì a carico della ditta appaltatrice il trasporto dei materiali di scarto, in
eccesso e detriti, al fine di riportare l’edificio al suo aspetto antecedente all’installazione. Tutte le
spese occorrenti per quanto appena esposto sono a totale carico della ditta appaltatrice, senza alcun
addebito per l’Istituto. Compito ulteriore dell’appaltatore sarà quello di dotarsi di tutti gli attrezzi per il
montaggio dei componenti e della strumentazione di misura per i test sull’impianto. Detti strumenti
dovranno essere messi a disposizione dell’ Istituto per tutta la durata del collaudo. Particolare cura
dovrà essere posta nell’installazione dei cavi in rame, evitando, per quanto possibile, stress eccessivi
ai conduttori. Tutti i materiali sono da considerarsi sotto il controllo della ditta appaltatrice fino al
collaudo e definitiva accettazione da parte dell’ Istituto. L’appaltatore avrà l’obbligo di nominare un
Responsabile dei Lavori, che dovrà riferire ai referenti dell’ Istituto sullo stato di avanzamento lavori e
su eventuali problematiche connesse alla messa in opera dell’impianto.
ADDESTRAMENTO
La ditta appaltatrice avrà l’obbligo di tenere corsi di addestramento sulla gestione e
manutenzione della rete e delle postazioni di lavoro LIM ed in genere di tutto quanto installato
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al/ai responsabili nominati dall’ Istituto e, per un periodo non inferiore a 8 (otto) ore. Detto
corso dovrà essere tenuto presso la sede dell’ Istituto senza alcun costo aggiuntivo; la durata
giornaliera dei corsi non deve superare le 4 (quattro) ore, con orario indicativo 9.00 – 13.00,
nei giorni dal lunedì al venerdì. Farà parte integrante del corso di formazione il rilascio della
documentazione tecnica necessaria. Il corso, di tipo teorico/pratico, dovrà prevedere i
seguenti argomenti: - funzionalità degli apparati attivi installati; - gestione e manutenzione di
reti LAN; - hardware e software della fornitura; - la postazione del tutor; - l’uso della LIM. Del
materiale utilizzato per il corso dovrà essere rilasciata una copia ad ogni partecipante. Il
materiale utilizzato per il corso dovrà essere fornito sia in formato cartaceo sia elettronico
(ove possibile).
ASSISTENZA E MANUTENZIONE
Durante la fase di collaudo e di avviamento dell’impianto la ditta appaltatrice metterà a
disposizione proprio personale specializzato come supporto tecnico, in misura non inferiore
ad 12 ore/uomo. L’assistenza in garanzia dovrà essere garantita entro le 8 ore lavorative
dalla segnalazione del guasto, da inviare a cura dell’Istituto a mezzo fax , e l’eliminazione del
gusto deve avvenire entro 24 ore dall’intervento. Nel caso in cui il componente o l’apparato
guasto non sia riparabile entro tale termine, l’appaltatore è tenuto a sostituirlo con uno di
caratteristiche e prestazioni similari per ripristinare la corretta funzionalità dell’impianto. Il
periodo di garanzia sulle componenti attive non sarà inferiore a 12 mesi dalla data della fine
del collaudo, e sulle componenti passive non inferiore a 15 anni a partire dalla stessa data.
Durante il periodo di garanzia la ditta appaltatrice si impegna, a proprio carico, a riportare
l’impianto in perfetta condizione di funzionamento e di conformità alle specifiche tecniche
riportate nel capitolato e nel contratto. Inoltre, per tutta la durata del periodo di garanzia,
l’appaltatore si impegna ad effettuare verifiche trimestrali sullo stato d’uso del sistema e con
particolarmente riferimento alle parti soggette ad usura, nonché una analisi sulle prestazioni
complessive del sistema. Nell’offerta, su documento a parte, deve essere riportato anche il
costo annuo per il servizio di manutenzione (almeno alle stesse condizioni di cui sopra) per il
periodo successivo a quello di garanzia. Tale offerta NON rientra nella gara in espletamento
ma risulta comunque vincolante per la società, nel caso in cui l’Istituto, con propri fondi,
intenda attivare tale servizio al termine del periodo di garanzia.
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