SU NEW YORK - Luciano Bobba
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SU NEW YORK - Luciano Bobba
SCELTE DI CLASS Mostre la belle epoque si espone a Barletta La collezione del Petit Palais di Parigi, dopo diverse tappe in varie città del mondo, è approdata a Barletta, al Palazzo della Marra, sede della Pinacoteca De Nittis, e vi rimarrà fino 20 luglio: un’occasione per ripercorrere un’epoca di grandi cambiamenti storici e culturali, attraverso 130 opere tra pitture, sculture, gioielli, arredi, fotografie, ceramiche e opere grafiche (www.pinacotecadenittis.it). Parigi 1900, curata da Gilles Chazal, direttore del Petit Palais, considerato uno dei più prestigiosi musei francesi, offre un quadro suggestivo della capitale francese a cavallo tra Ottocento e Novecento rivelando stili di vita, spirito di innovazione, atmosfere, luoghi, costumi e scenari più oscuri e meno noti. Il percorso mette in luce gli aspetti di una stagione artistica memorabile come la Belle Epoque, l’Esposizione Universale e l’Art Nouveau, ma, oltre alla vita di una borghesia mondana e creativa, svela l’altra faccia della città con i sobborghi industriali, espressione del disagio sociale. È uno spaccato della Parigi capitale d’adozione e fonte d’ispirazione del maestro impressionista barlettano Giuseppe De Nittis. 3 riflessioni su new york Alla Galerie Celal di Parigi, un viaggio fotografico tra superfici riflettenti ed esposizioni multiple. Per rivelare l’essenza segreta della megalopoli in scatti unici senza manipolazione di ANNA NARDO N Petit PALAIS / ROGER-Viollet 1 2 on ci sono barriere nella New York contemporanea di Luciano Bobba, in mostra alla Galerie Celal a Parigi dal 16 maggio al 3 giugno (galeriecelal.com). In un viaggio fotografico all’interno della Grande Mela, il suo obiettivo punta sulle superfici riflettenti dei pannelli pubblicitari, un osservatorio ideale per cogliere i molteplici scenari di vita quotidiana e per creare un gioco di quinte sovrapposte. Una storia nella storia. «I riflessi e le esposizioni multiple non sono certo una novità e nel mio lavoro uso sia macchi- ne analogiche che digitali», spiega l’artista. Ma l’originalità sta nel fatto che ogni singola opera è uno scatto unico senza manipolazione al computer. Ideazione e composizione sono immediate, percepite al volo dall’occhio dell’autore e poi cesellate nella cura minuziosa di luci e ombre. E da qui emerge l’essenza segreta della megalopoli. Alla scoperta dell’anima di altre grandi città, Luciano Bobba ha esteso il suo progetto anche a Parigi, Milano, Hanoi e Saigon, in esposizione a Milano nello spazio Revel scalo d’Isola fino al 9 maggio (www.thaonderevel3.com). 1. Madame Louis Singer, 1884, olio su tela di Paul Baudry. 2-3. Da sinistra, Around for somebody, 2006, e The warriors, 2006, di Luciano Bobba. (Le fotografie sono in tiratura limitata su tela o su carta cotone). 212 Class maggio 2008