Nell`ospedale dove lotta Caterina "I nazi

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Nell`ospedale dove lotta Caterina "I nazi
Inteivista alla ragazza attaccata sul web
Caterina: lotto per la vita
nonmifermeranno
gli insulti nazi-animalisti
L
v
..
La studentessa malata che ha fatto esplodere la
polemica sui test di laboratorio (' 'Sono ancora
qui grazie a chi li ha condotti ") si è aggravata
prima di Natale ed èricoverataa Padova
Sulla sua pagina Facebook decine di insulti
ma anche tanti che le hanno scritto per farle
coraggio. ComeilsegretariopdRenzi: "Voglio
dirlo con tutta la miaforza: io sto con lei "
Nell'ospedale dove lotta Caterina
"I nazi-animalisti nonmi fermeranno
lamiaèunabattagliaperlavita"
UALNUSIKU INVIA IU
LUIGI SPEZIA
PADOVA
ON sono sola acombattere questa battaglia», dice in un soffio
Caterina Simonsen ricoverata
quassù al decimo piano del Policlinico di Padova. Il palazzone
che chiamano monoblocco e
che in questi giorni di festa è semideserto. Una camera nel reparto di Pneumologia è l'oasi di
salvezza della ragazza insultata
su Internet fino ad augurarle di
morire per aver difeso la sperimentazione sugli animali, l'angolo dove si rifugiapervincere le
crisi ricorrenti della sua rara
malattia genetica. I medici impediscono di passare: il lungo
corridoio ordinalissimo è bloccato da una catenella. «La paziente è in terapia, vuol rimanere da sola». Non è in isolamento,
ma l'infezione ai polmoni stavoltasièpresentatainformapiù
grave rispetto alle tante altre crisi superate in passato: «Non mi
hanno fatto incontrare nemmeno le zie che sono venute a trovarmi», dice al cellulare, parlando a fatica con la maschera dell'ossigeno premuta sulla bocca,
al di là di una vetrata insuperabile. «Stanno usando antibiotici
più potenti del solito, la mia
guerra con i batteri è in pieno
corso: vogliono proteggermi».
Caterina, studentessa di Veterinaria a Bologna, non combatte soltanto contro i batteri
mentre è stesa sul lettino d'ospedale e può comunicare con
l'esterno tramite Facebook o il
telefono. «È un momento difficile — dice la madre — e certo
questa vicenda non facilita le
cose». Dopo l'attacco degli animalisti estremisti aTeletlion, lei
ha postato una foto-manifesto
sul sito "A favore della sperimentazione animale", per difendere la ricerca che le ha permesso di non morire da bambina, avere una adolescenza, vivere seppure a fatica fino a 25 anni. E per risposta ha ricevuto sul
web minacce di morte e insulti
da animalisti estremisti, da
quelli che lei chiama «nazi-animalisti». Ma ha ricevuto anche
migliaiadimessaggidiamicizia,
di auguri, di elogio del suo coraggio. Edi speranza, persino da
Herat, Afghanistan, daun italiano in missione: «Mi ha fatto male leggere della tua storia—scri-
ve Giuseppe Sanna — e la cattiveria che ti è stata scaricata addosso... non ti vorrei lasciare,
vorrei farti dimenticare quelle
brutte parole, ma mi chiamano
al dovere». Caterina in risposta
alle minacce, alle incomprensioni, alle volgarità («potevi morire a 9 anni, altro che esperimenti sugli animali»), ha postato un video in cui si è commossa
mentre diceva che era stata ricoverata quattro volte in rianimazione «e imedicinon capivano come mai fossi ancora viva,
malo ero grazie ai medici, ai farmaci e anche agli animali sacrificati per testare quei farmaci».
Il video l'ha visto anche Matteo
Renzi che ha rilanciato su Twitter: «Voglio dirlo con tutta la mia
forza: tfiostoconcaterìna». Un
hashtag creato proprio da lei. E
ancora Renzi, su Facebook:
«Guardate la sua forza, la sua
bellezza».
Caterina, di nuovo in ospedale. Le hanno detto quanto
dovrà rimanere stavolta?
«Sono stata male di nuovo
prima di Natale, mi sono curata
a casa, ma gli antibiotici non
hanno fatto effetto. Così mi
hanno ricoverata, mi curano
con antibiotici più potenti, perché i batteri sono diventati resistenti a quelli che usavo. Sono
farmaci che si trovano solo in
ospedale, la cosa è un po' piùseria del solito. I medici dicono
che dovrò rimanere per due o tre
settimane. Passerò il Capodanno in ospedale».
Che cosa pensa di chi le ha rivolto minacce dimorte per aver
detto di essere ancora viva grazie alla sperimentazione sugli
animali?
«Penso che siano persone
ignoranti. Non intendo ignoranti nel senso di imbecilli, no.
Ignoranti nel senso che ignoranolarealtà.leleggieanchequello che prendono».
Le medicine, intende dire?
«Sì, le medicine. Ma da dove
vengono queste persone? Sono
animalisti, ma se non curi il tuo
cane quando starnale, chi sei? E
tuo figlio? Non curi tuo figlio
quando sta male? Ma se non curi tuo figlio si va in galera, lo sanno? Mancano di buon senso,
non sanno accettare vie di uscita, ma allora alme no si impegnino a fare un altro genere di ricerca, ma vera. Sì, c'è molta ignoranza, al liceo biologia si studia
solo un anno, bisognerebbe studiarla per cinque anni. Bisogna
combattere l'ignoranza».
Le minacce le hanno fatto
male?
«Dopo aver postato la foto
con quelmessaggio che senzala
ricerca sarei morta a 9 anni,
vabbè, potevo aspettarmelo.
Ma dopo i miei video sul web in
cui rispondevo alle minacce, ho
pensato che non erano persone
razionali, che non erano capaci
di empatia, di mettersi nei panni dell 'altro. Ma se non ci arrivano, abbiamo unserio problema,
forse hanno bisogno di psicologi».
Lei chiama queste persone
estremisti e «nazi-animalisti».
«Sì, ci sono varie sfumature in
quel mondo, possono essere
più o meno radicali. Ma ci sono
anche questi che vorrebbero
rinchiudere tutti i malati in un
recinto e farli fuori piuttosto che
curarli grazie anche alla ricerca.
Mi ricordano qualche personaggio del secolo scorso. Tutti i
farmaci sono testati ed è ipocrita prendersela con chi sperimenta. Basterebbe che l'agenzia del farmaco mettesse sulle
confezioni che il tale farmaco è
testato sugli animali e così
ognuno porrà essere consapevole e decidere di usarlo oppure
no».
Da che cosa le è nata questa
spinta a intervenire così decisamente in questa questione?
«Non possono infangare Telethon, che fa ricerca sulle malattie genetiche, come hafatto il
Partito animalista europeo.
Questo mi ha spinto a intervenire. Io credo nellaricerca, mentre
ci sono persone come per esempio Davide Vannoni di Stamina,
che richiamano le masse, ma
senza risultati scientifici. Io faccio fatica a parlare di questi argomenti, ma altri lo possono fare, anche nellamiafacoltà diBologna. Non sono sola a combattere questabattaglia».
Le finalità d e g l i e s p e r i m e n t i
s u c a v i e d e l l a Uè
33%
31%
Medicina umana
e vetrinaria
12%
Medicina umana
e odontoiatria
Medicina
veterinaria
8%
8%
- Altro
Studi tossicologici
Animali usati
per fini scientifici
o sperimentali
Topi
553.817
Ratti
200
Porcellini
d'India
12.!