FPW.IFN053 - Portal B2B FIAT
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Norma FPW.IFN053 MAIORANA GIOVANNI Classe: O1IF Edizione: 2 Data: 26/06/2012 Pagina: 1/17 1 SCOPO La presente norma si propone di definire metodologie e termini di applicazione per: Classificare il Prodotto ai fini di definirne il “part level” di appartenenza Classificare le Caratteristiche di Prodotto ed i Parametri di Processo al fine di garantire la producibilità e la soddisfazione del Cliente; Supervisore Gestore MAZZETTO SANDRA KEY CHARACTERISTICS DESIGNATION SYSTEM - KCDS 2 CAMPO DI APPLICAZIONE La presente norma si applica a tutti i nuovi prodotti (progetti / processi) e varianti su motori e trasmissioni per progetti interni o sviluppati con i Fornitori. Edizione 1 2 Data 05/05/2011 26/06/2012 Descrizione della modifica Prima emissione: annulla e sostituisce Procedura FPT.IFN053. Revisione a seguito di demerge documentale. Completamente rivista. Ente Supervisore Ente gestore Ente gestore del documento DESIGN CONCEPT & FEASIBILITY Approvazioni Rappresentante della Direzione M. Matullo M.&Q.S. __________________ S. Vallone _____________ In caso di stampa la copia è da ritenersi non controllata, pertanto, è necessario verificare l'aggiornamento nell'apposito Sito ORANGE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A. REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE Data: 26/06/2012 FPW.IFN053 Pagina: 2/17 INDICE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 SCOPO .......................................................................................................................................................... 1 CAMPO DI APPLICAZIONE ......................................................................................................................... 1 RIFERIMENTI NORMATIVI ........................................................................................................................... 3 ACRONIMI/DEFINIZIONI .............................................................................................................................. 3 4.1 ACRONIMI ...........................................................................................................................…………….3 4.2 DEFINIZIONI .......................................................................................................................................... 3 VARIABILITA’ DEL PROCESSO PRODUTTIVO .........................................................................................4 LINEE GUIDA PER LA CLASSIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI PROGETTO ...................... 5 6.1 STRUMENTI ........................................................................................................................................... 5 6.2 DEFINIZIONE DELLA CLASSIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI PROGETTO .................. 5 6.3 DEFINIZIONE DELL’IMPATTO DELLE CARATTERISTICHE DI PROGETTO ..................................... 5 6.4 METODOLOGIA PER LA CLASSIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI PROGETTO ............. 6 6.5 CASI PARTICOLARI .............................................................................................................................. 8 ABBINAMENTO TRA LA CLASSIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI PROGETTO ED IL TARGET DI CAPABILITY RICHIESTO ...................................................................................................... 10 7.1 GESTIONE DELLE “PQC-S / PQC / CPC” NON SOGGETTE A PRESCRIZIONI IN TERMINI DI CAPABILITY .......................................................................................................................................... 11 7.2 GESTIONE DELLE CARATTERISTICHE IMPORTANTI O CRITICHE PER QUOTE NON LAVORATE .......................................................................................................................................... 13 7.3 INDICAZIONE MATERIALE PARTICOLARI BUY................................................................................ 13 7.4 GESTIONE DELLE CARATTERISTICHE CRITICHE DI PROGETTO NEI PROCESSI DI MONTAGGIO ....................................................................................................................................... 13 7.4.1 COPPIE DI SERRAGGIO PER STABILIMENTI DI MECCANICA (vedi par. 6.4, tabella 2)….....13 7.4.2 GIOCHI, ALLINEAMENTI, ACCOPPIAMENTI A TENUTA………………………………………… 13 LINEA GUIDA PER LA CLASSIFICAZIONE DEI COMPONENTI (PART LEVEL) ................................... 13 8.1 STRUMENTI ......................................................................................................................................... 13 8.2 CLASSIFICAZIONE DEL COMPONENTE( PART LEVEL) ................................................................. 14 IMPLICAZIONI DELLA CLASSIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI PROGETTO / PRODOTTO E DELL’ATTRIBUZIONE DEI PART LEVEL PER L’AREA MANUFACTURING ..................................... 15 PERIODO DI ARCHIVIAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE .................................................................. 16 CRITERI DI CONVERSIONE PER LE MODIFICHE APPORTATE SU DISEGNI ESISTENTI .................. 17 DISEGNI CON CLASSIFICAZIONE CARATTERISTICHE ANTECEDENTE ALLA PRESENTE NORMA17 COMPILAZIONE KCDS SU CARTIGLIO DISEGNI ................................................................................... 17 REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A. FPW.IFN053 3 Data: 26/06/2012 Pagina: 3/17 RIFERIMENTI NORMATIVI Manuale Qualità Cap.7 Manuale SPC AIAG FGA 01930 Vincoli legislativi – Componenti dell’autoveicolo soggetti a vincoli legislativi e quindi alla omologazione. FGA 9.01120 Caratteristiche Report - Individuazione, registrazione e conservazione dei controlli FPW.IFP057 Traceability FPW.MAP010 Controllo Del Processo In Produzione FPW.MEL002 Linee guida per la compilazione del control plan FPW.PEN016 Realizzazione DFMEA FPW.PEN053 Indicazione di CPC e PQC nei disegni FPW9.01102 Qualità delle forniture 4 4.1 ACRONIMI/DEFINIZIONI ACRONIMI A.I.A.G. A.R.O. C.P.C. D.F.M.E.A. E.M.S. K.C.C. M.R.O. P.F.M.E.A P.P.M. P.Q.C. P.Q.C.-S. S.P.C. 4.2 Automotive Industry Action Group Assembly Run Off Control Plan Characteristic Design Failure Modes Effects Analysis Evaluation Measurement System Key Control Characteristic Machine Run Off Process Failure Modes Effects Analysis Part Per Million Product Quality Characteristic Safety Product Quality Characteristic Statistical Process Control DEFINIZIONI Caratteristica di Progetto/ Prodotto: Entità indicate a disegno/modello 3D con valore nominale e tolleranza (anche unilaterale) misurabile e controllabile. Ad esempio: diametro, posizione, spessore, rugosità, livello di pulizia, ecc. Una prescrizione definita solo con un valore minimo, come ad esempio la durezza > 58 HRC, per poter essere considerata una Caratteristica di Progetto/Prodotto e quindi classificabile, deve essere corredata da ulteriori prescrizioni che ne vincolino il valore massimo, per esempio, la profondità di tempra 0,5 ÷ 0,7 mm (un pezzo con una durezza superficiale troppo elevata rispetto al richiesto non rientra nei limiti prescritti per la profondità). Parametri di Processo: I Parametri di Processo sono caratteristiche/grandezze fisiche la cui impostazione e controllo impattano sul raggiungimento e mantenimento delle caratteristiche di progetto. Es : pressione, temperatura, grado di umidità forni / magazzini, caratteristiche chimico fisiche di una soluzione detergente, ecc… REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A. Data: 26/06/2012 FPW.IFN053 Pagina: 4/17 Tipologia di caratteristiche in base alla misurabilità: Le caratteristiche di Progetto possono essere definite: per variabili: quella caratteristica misurabile, esprimibile cioè con un valore numerico e un’unità di misura; per attributi: quella caratteristica valutata con esito del tipo conforme/non conforme o con altre scale qualitative (estetica, …) 5 VARIABILITA’ DEL PROCESSO PRODUTTIVO Le distribuzioni delle misure delle varie caratteristiche, considerate nell’intorno del valore medio, si assume che siano approssimate ad una distribuzione Gaussiana se non diversamente specificato. L’indicatore di riferimento è la capability di processo (Vedere Manuale SPC AIAG). Le tolleranze devono essere definite a progetto in modo tale che la variabilità, all’interno dei valori prescritti, non pregiudichi la funzionalità e/o la sicurezza del componente, mantenendo comunque un corretto rapporto fra i costi ed i benefici. Come notazione statistica si ricorda che un processo con distribuzione normale e con Cp=Cpk=1, produce statisticamente 2700 ppm di parti fuori tolleranza; un processo con Cp e Cpk=1.33 produce statisticamente 63,4 ppm di parti fuori tolleranza: Intervallo delle tolleranze prescritte in termini di scarto tipo del processo: Tpre cp Corrispondenti parti per milione di componenti non conformi +/- 3 1 2.700 ppm +/- 4 1,33 63,4 ppm +/- 4,5 1,5 6,8 ppm +/- 5 1,67 0,574 ppm +/- 5,5 1,83 0,038 ppm +/- 6 2 0,00198 ppm Es: rif. quota 10 +/- 0,1 mm Cp=Cpk=1 Li Ls Xm-3s 2700 ppm Xm+3s Tnat Tpre = 0,2 Cp=Cpk=1.33 Li Ls Xm-3s Xm=10 63 ppm Xm+3s Tnat Tpre = 0,2 REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A. Data: 26/06/2012 FPW.IFN053 Pagina: 5/17 Distribuzione processo Funzione di perdita (risposta del sistema alla variabilità della caratteristica in oggetto in termini di perdita di funzionalità) Limite toll. superiore Figura 1 6 LINEE GUIDA PER LA CLASSIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI PROGETTO 6.1 STRUMENTI Gli strumenti che guidano la Progettazione nel determinare la classificazione delle caratteristiche di progetto di un componente sono: - DFMEA - Norme di Progettazione - Capitolati di prodotto, specifiche di progetto, capitolati Cliente (es. FGA 9.01120, FGA 1930, etc. riportanti indicazioni sulle caratteristiche di sicurezza e legislative/di omologazione. - Disegni esistenti - Calcoli / Studi ( DMU, FEM, dimensionamento ingranaggi, WCA,…) 6.2 DEFINIZIONE DELLA CLASSIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI PROGETTO Si definiscono quattro tipologie di classificazione, in ordine di importanza: PQC-S= Product Quality Characteristic Safety PQC = Product Quality Characteristic CPC = Control Plan Characteristic STD : Standard Le prime tre sono contraddistinte da un apposito simbolo (vedi FPW.PEN053) da indicare a disegno. Per mezzo del simbolo “PQC-S” e “PQC” il Progettista richiede che le capability di processo, laddove prescritte, siano superiori a quelle delle caratteristiche classificate “Standard” (vedi tabelle cap. 7), e quindi che la probabilità di produrre caratteristiche fuori tolleranza sia statisticamente molto bassa. Per mezzo del simbolo “CPC” il Progettista, a parità di target di capability, richiede di eseguire dei controlli dimensionali più severi rispetto ad una caratteristica standard 6.3 DEFINIZIONE DELL’IMPATTO DELLE CARATTERISTICHE DI PROGETTO Si definisce impatto di una caratteristica di progetto, la perdita di funzionalità che si manifesta al variare dello scostamento dalla specifica indicata a disegno (nominale + tolleranza). REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A. Data: 26/06/2012 FPW.IFN053 Pagina: 6/17 Si definiscono tre livelli di impatto: Livello Simbolo ALTO A MEDIO M BASSO B Definizione Impatta maggiormente sulla funzione: lo scostamento dalla specifica prescritta a disegno può comportare un forte degrado ed al limite annullare la funzione. Impatta sulla funzione: lo scostamento dalla specifica prescritta a disegno determina un degrado più lento, ma non l’annullamento della funzione Impatto minimo sulla funzione: lo scostamento dal campo di tolleranza determina un degrado minimo o nullo della funzione. La perdita di funzionalità può essere rappresentata da una curva o da valori puntuali, sulla base di studi teorici (WCA statistici , FEM, ..) e/o del know how disponibile (norme di progetto, carry over, resi da rete, test sperimentali). Si ribadisce che la valutazione dell’impatto non può prescindere dal valore del campo di tolleranza prescritto a disegno, anche a parità di caratteristica. Ad esempio non è corretto valutare sempre ALTO l’impatto legato alla planarità di una flangia con tenuta piana che deve garantire la funzione della tenuta. Se il valore di planarità prescritto a disegno è molto preciso (es. 0,05 - robust design) e ben lontano dal limite funzionale imposto dalla guarnizione utilizzata (es.0,2) l’impatto può essere valutato come BASSO. Se invece a disegno il valore coincidesse con il limite funzionale della guarnizione, l’impatto sarebbe da valutarsi come ALTO. 6.4 METODOLOGIA PER LA CLASSIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI PROGETTO I passi metodologici per arrivare a definire una corretta ed il più possibile oggettivata classificazione sono: analisi funzionale del sistema, in cui si passa dalla funzione desiderata dal Cliente Finale alla funzione tecnica elementare valutazione della gravità dell’effetto percepita realmente dal Cliente Finale qualora la funzione in oggetto venga meno (vedere FPW.PEN016); individuazione della/e causa/e radice del modo di guasto associazione delle suddette cause a caratteristiche indicate a disegno valutazione dell’impatto della/e caratteristica/he sulla funzione considerata definizione della classificazione secondo le seguenti tabelle Gravità dell'effetto Impatto A M B 10 PQC-S PQC Standard 8÷9 PQC CPC Standard 6÷7 CPC Standard Standard 1÷5 Standard Standard Standard REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A. Data: 26/06/2012 FPW.IFN053 Pagina: 7/17 Tabella 1: classificazione delle caratteristiche di progetto Gravità dell'effetto Impatto 10 8÷9 6÷7 1÷5 A M B PQC-S PQC CPC ==> ==> ==> Classe A Classe A Classe B PQC CPC CPC ==> ==> ==> Classe A Classe B Classe B CPC CPC CPC ==> ==> ==> Classe B Classe B Classe B CPC STD STD ==> ==> ==> Classe B Classe C Classe C Tabella 2: classificazione delle coppie di serraggio (valida per stabilimenti di meccanica) Per gli stabilimenti di carrozzeria o per i fornitori, non si ha legame tra classificazione e la classe di serraggio, di conseguenza, vale la tabella 1 La scelta di legare la classificazione delle caratteristiche di progetto alla gravità dell’effetto ed alla perdita di funzionalita’ permette di concentrare gli investimenti laddove si provoca un maggiore grado di insoddisfazione del cliente o un problema safety / compliance relevant. Infatti, in corrispondenza di una perdita di funzionalita’ anche marcata che non comporta però insoddisfazione del cliente (es. aspetto estetico su un particolare non in vista) è sufficiente una classificazione standard mentre per un degrado funzionale contenuto che comporta però insoddisfazione cliente è necessario prevedere una classificazione più severa. Si riportano di seguito alcuni esempi esplicativi (In giallo l’area sottesa dalla curva della perdita di funzionalità). Gli scarti cadono in corrispondenza di una perdita di funzionalità minima o ridotta Figura 2 – Gravità 8, Impatto B ==> Classificazione STD REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A. FPW.IFN053 Data: 26/06/2012 Pagina: 8/17 Gli scarti cadono in corrispondenza di un degrado di funzionalità contenuto Figura 3 – Gravità 8, Impatto M ==> Classificazione CPC Contenimento scarti in corrispondenza di un marcato degrado di funzionalità (al limite annullamento) Figura 4 – Gravità 8, Impatto A ==> Classificazione PQC (Riduzione scarti) La stabilità del processo ipotizzato e/o la non controllabilità di una caratteristica non devono avere alcun influenza sulla classificazione delle caratteristiche. Al fine di garantire quanto richiesto a disegno in particolare in termini di PQC e CPC, Manufacturing individuerà i parametri di processo critici, indicati come KCC. Le KCC non devono comparire sui disegni, ma definite ed indicate in sede di PFMEA devono poi trovare la conseguente indicazione e correlazione nei Control Plan (documentazione di processo a cura di Manufacturing). La gestione delle KCC implica un livello di attenzione maggiore che deve essere esplicitato tramite l’utilizzo di un modulo di registrazione che può essere per attributi o per variabili. 6.5 CASI PARTICOLARI Si evidenzia come caso particolare S=10, per il quale l’impatto è valutabile come M anche nel caso in cui si abbia un forte degrado funzionale ma l’effetto legato alla sicurezza si verifichi solo raggiunto un certo scostamento (s) dalla tolleranza prescritta (Tpres). Nel range di scostamento (s -Tpres), l’effetto generato dalla perdita di funzionalità è grave ma non safety relevant. Curva (o valori puntuali) di perdita di funzionalità Funzione “Garantire tenuta all’olio” REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A. FPW.IFN053 Data: 26/06/2012 Pagina: 9/17 La perdita di funzionalità è rilevante ma si manifesta come perdita olio (area gialla) Superato questo limite la perdita è tale da causare rischio incendio (area rossa) Figura 5 – Effetto: Rischio incendio, Gravità 10, Impatto M ==> Classificazione PQC. La distribuzione gaussiana della caratteristica di progetto è tale da garantire nessuno scarto oltre il valore s perché gli scarti si concentrano nell’intervallo (s -Tpres) in corrispondenza del quale è come se la mancata funzionalità generasse un effetto di gravità minore. REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A. Data: 26/06/2012 FPW.IFN053 Pagina: 10/17 7 ABBINAMENTO TRA LA CLASSIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI PROGETTO ED IL TARGET DI CAPABILITY RICHIESTO Per questo abbinamento, fare riferimento alle 3 tabelle sottostanti: Machine Acceptance ARO / MRO PPAP Requirement Pp ≥ 2 Ppk ≥ 1,83 Pp ≥ 2 Ppk ≥ 1,83 PQC Pp ≥ 2 Ppk ≥ 1.67 Pp ≥ 1.67 Ppk ≥ 1.5 Cpk ≥ 1.33 CPC Pp ≥ 1.67 Ppk ≥ 1.33 Pp ≥ 1.33 Ppk ≥ 1.33 Cpk ≥ 1 Standard (nessun simbolo) Pp ≥ 1.67 Ppk ≥ 1.33 In tolleranza In tolleranza Simbolo PQC-S Part Level S Current Production Cpk ≥ 1.67 Tabella 3: generale Simbolo Machine Acceptance ARO / MRO PPAP Requirement Current Production PQC o PQC-S Ppk ≥ 1 Ppk ≥ 1 Cpk ≥ 1 CPC Ppk ≥ 1 Ppk ≥ 1 In tolleranza Standard (nessun simbolo) Ppk ≥ 1 In tolleranza In tolleranza Tabella 4: per le rugosità Un titolo Simbolo Machine Acceptance ARO / MRO PPAP Requirement Current Production Ppk ≥ 1 Ppk ≥ 1 Cpk ≥ 1 Pp ≥ 2 Ppk ≥ 1.67 Pp ≥ 1.67 Ppk ≥ 1.5 Cpk ≥ 1,67 Ppk ≥ 1 Ppk ≥ 1 Cpk ≥ 1 Pp ≥ 1,67 Ppk ≥ 1.33 Pp ≥ 1.33 Ppk ≥ 1.33 Cpk ≥ 1,33 Al controllo PQC o PQC-S (classe A) Al serraggio Al controllo CPC (Classe B) Al serraggio Tabella 5: per le coppie di serraggio (vale solo per stabilimenti di meccanica) REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A. Data: 26/06/2012 FPW.IFN053 Pagina: 11/17 Per prodotti Make: Nel caso di superamento dei limiti di allarme (previsti nelle carte di controllo SPC), vedere il Manuale SPC AIAG Per le caratteristiche classificate PQC e CPC, gestire l’elaborazione delle capability secondo procedura FPW.MAP010. In generale, per tutte le caratteristiche, le frequenze di controllo sono regolate dalla linea guida FPW.MEL002 Per prodotti Buy: Nel caso di superamento dei limiti di allarme (previsti nelle carte di controllo SPC), vedere il Manuale SPC AIAG Per le caratteristiche classificate PQC e CPC, l’elaborazione delle capability deve essere gestita secondo le procedure compliance ISO TS interne del fornitore stesso e condivise con l’SQE oppure secondo la procedura FPW.MAP010. Per tutte le caratteristiche, le frequenze di controllo devono essere condivise con l’SQE. 7.1 GESTIONE DELLE “PQC-S / PQC / CPC” NON SOGGETTE A PRESCRIZIONI IN TERMINI DI CAPABILITY La non controllabilità (fattibilità del controllo) di una caratteristica non preclude la classificazione della stessa in termini di “PQC”, “CPC” o “standard”. Nei casi di: o controlli distruttivi o impossibilità di accesso per l’esecuzione della misura se non con controllo distruttivo (es. ortogonalità piano appoggio iniettore testa FP Diesel 4 v) o tempi elevati di controllo (superiori a 1 ora per singola caratteristica) non è richiesta l’elaborazione statistica periodica in termini di capability, ma dovrà essere prescritto sul Control Plan: o controllo diretto sul prodotto con frequenza coerente alla particolare tipologia del controllo e registrazione su apposito modulo o controllo indiretto sul processo, tramite “KCC”, definendo frequenza e carta di controllo, o eventuale controllo al 100%, e registrazione su apposito modulo Tabella 6: Tabella di Correlazione fra caratteristiche con condizioni speciali con vincolo di “PQC-S”, “PQC” o “CPC” non soggette a prescrizioni in termini di capability CURRENT PRODUCTION PRODOTTO/PROCESSO ARO / MRO / EMS PPAP KCC Trattamenti termici (Durezza superficiale e durezza a cuore, profondità di indurimento, struttura e posizione) 10 pezzi (simulati, anche non definitivi) misurati conformi 1 pezzo per carica misurato conforme Prodotto: controllo in frequenza (vedi control Plan) Processo: Controllo al 100% delle KCC Temperatura forno Grado di umidità Gas Composizione e regolazione dei gas Temperatura olio di tempra Portata metano e ammoniaca Pallinatura 5 pezzi, simulati, anche non definitivi, misurati conformi (per metodologia vedi M.R.O) 1 pezzo a inizio e fine lotto misurato conforme Prodotto: controllo settimanale con difrattometro Processo: Controllo giornaliero delle KCC Intensità ALMEN % copertura REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A. Data: 26/06/2012 FPW.IFN053 Pagina: 12/17 CURRENT PRODUCTION PRODOTTO/PROCESSO ARO / MRO / EMS PPAP KCC Saldatura 5 pezzi misurati conformi (per metodologia vedi M.R.O) 1 pezzo a inizio e fine lotto misurato conforme Prodotto: Controllo al 100% con ultrasuoni e/o controlli giornalieri su particolari secondo control Plan Processo: Controllo al 100% delle KCC nel caso di impossibilità ad eseguire controlli al 100% con ultrasuoni. Controllo parametri macchina da stabilire nella PFMEA Pulizia Vedi norma FPW.MAN050 Vedi norma FPW.MAN050 Prodotto: Controllo in frequenza (vedi control Plan) Controlli a frequenza di messa a punto (temperatura, pressione, controllo fisico chimico detergente…) Rugosità particolari (piano sede iniettore, non accessibile, Rwk e Rpk con canne cilindro) Conformità su 5 pezzi Conformità su 1 pezzo Prodotto: Controllo in frequenza (vedi control Plan) Controllo in autocertificazione dell’ utensile Angoli /dimensioni se richiesto impiego di apparecchiature complesse es: profilometro rotondimetro (angolo tenuta su sede valvola, angolo smusso vite corona) Pp su 50 pezzi Pp su 50 pezzi Prodotto: controllo in frequenza (vedi control Plan) Controllo in autocertificazione dell’ utensile Piantaggi Cg e Cgk >= 1,33 Prova tipo 1A 30 rilievi con cella di carico master 1 pezzo a inizio e fine lotto misurato conforme Prodotto: Controllo in frequenza (vedi control Plan) Controllo con apposite apparecchiature del carico e della corsa. (se PQC: corsa/carico Se CPC: carico) Integrità Materiale Componenti MAKE Accettazione apparecchiatura controllo secondo EMS e verifica particolari al 100% in automatico Controllo particolari al 100% in automatico con apposita apparecchiatura Prodotto: Controllo particolari al 100% in automatico con apparecchiatura apposita Controllo parametri macchina da stabilire nella PFMEA Integrità e conformità Materiale (Analisi chimica, prova trazione, etc.) Componenti BUY - Vedi external PPAP Prodotto: Vedi control plan Fornitore, condiviso con SQE Da specificare su control plan Carico o coppia di rottura, adesione tessuto di rivestimento, resistenza del dente allo strappo) Componenti BUY - Vedi external PPAP Prodotto: Vedi control plan Fornitore, condiviso con SQE Da specificare su control plan Processo: Controllo in autocertificazione dell’ utensile Nota: ulteriori casi devono essere discussi in fase di Simultaneous e, se approvati, dovranno essere inseriti nella tabella sopradescritta. Per i Fornitori le eccezioni dovranno essere condivise in sede di approvazione del control plan, con l’SQE. REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A. FPW.IFN053 Data: 26/06/2012 Pagina: 13/17 7.2 GESTIONE DELLE CARATTERISTICHE IMPORTANTI O CRITICHE PER QUOTE NON LAVORATE Le informazioni sulle caratteristiche critiche non lavorate (tolleranze, materiali, zone critiche) devono essere indicate da P.E. nella messa in tavola del disegno del finito. M.E. avrà la responsabilità di verificare che tali informazioni siano trasferite sul disegno messa in tavola del grezzo. In caso di discordanze, farà fede il disegno della messa in tavola di P.E. che dovrà sempre essere richiamato nel disegno del grezzo. La realizzazione delle caratteristiche in oggetto non è di responsabilità di M.E. o Stabilimento, ma del Fornitore. 7.3 INDICAZIONE MATERIALE PARTICOLARI BUY Il materiale è in auto-certificazione da parte del Fornitore, pertanto il controllo della lega è a cura dello stesso ed i dati devono essere mantenuti per 15 anni se trattasi di una PQC con part level S. Tutti i componenti che presentano la classificazione PQC con part level S sul materiale (composizione chimica, durezza, esame micrografico, ecc.) devono avere una marcatura che identifichi il lotto di fusione oppure la rintracciabilità temporale della colata oppure un altro sistema equivalente. I componenti saranno di part level “T”, Traceability e “S”, Safety. 7.4 GESTIONE DELLE CARATTERISTICHE CRITICHE DI PROGETTO NEI PROCESSI DI MONTAGGIO 7.4.1 COPPIE DI SERRAGGIO PER STABILIMENTI DI MECCANICA (vedi par. 6.4, tabella 2) Le coppie di serraggio PQC e/o PQC-S sono di classe A, Questi serraggi devono avvenire tramite l’impiego di avvitatori elettrici e/o chiavi dinamometriche elettroniche con controllo di coppia / angolo. Deve sempre essere possibile ricavare i valori delle chiusure per poter generare l’SPC attraverso strumenti manuali o automatici. Le coppie di serraggio CPC sono di classe B e devono avvenire tramite l’impiego di avvitatori elettrici con controllo di coppia, avvitatori pneumatici con controllo elettronico e avvitatori pneumatici con l’ausilio di chiavi dinamometriche soggetti a taratura periodica. Deve essere eseguita una elaborazione statistica semestrale sul prodotto, tramite SPC manuale o automatico. Le coppie di serraggio standard sono di classe C sono caratteristiche Standard e devono avvenire tramite l’impiego di avvitatori o chiavi dinamometriche soggetti a taratura periodica. Per le classi “A” e “B” è richiesta la gestione delle caratteristiche e l’elaborazione statistica delle stesse come riportato nel paragrafo 7. Per Classi B e C, è sufficiente l’indicazione del nominale e della classe di serraggio sulla norma di produzione o, qualora sia presente, sul disegno del complessivo. Per Classi A ,classificate PQC, è sufficiente l’indicazione del nominale e della classe di serraggio sulla norma di produzione o, qualora sia presente, sul disegno del complessivo. Per classi A classificate PQC-S, è invece obbligatoria l’indicazione PQC-S sulla norma di produzione e, qualora sia presente, sul disegno del complessivo. 7.4.2 GIOCHI, ALLINEAMENTI, ACCOPPIAMENTI A TENUTA Vedi i Functional Check al cap. 8. 8 LINEA GUIDA PER LA CLASSIFICAZIONE DEI COMPONENTI (PART LEVEL) In aggiunta alla classificazione delle caratteristiche di progetto esiste una classificazione del componente che viene definita “Part Level”. 8.1 STRUMENTI Gli strumenti che guidano la Progettazione nel determinare il Part Level di un componente, sono DFMEA Norme di Progettazione REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A. FPW.IFN053 Data: 26/06/2012 Pagina: 14/17 Capitolati di prodotto, specifiche di progetto, capitolati Cliente (es. FGA 9.01120, FGA 1930, etc. riportanti indicazioni sulle caratteristiche di sicurezza e legislative/di omologazione. Disegni esistenti 8.2 CLASSIFICAZIONE DEL COMPONENTE( PART LEVEL) Si definiscono 5 tipologie di part level: o Safety (Sicurezza) o Compliance (Omologazione) o Functional Check (Funzionalità) o Traceability (Tracciabilità§) o Component Handling (Imballaggi) I Part Level devono essere indicati nel campo “KCDS Part level requirement /Functional Checks” del cartiglio del disegno elemento. Safety (S) Applicabile ai componenti di sicurezza del motore / trasmissione . Vengono classificati “Safety” i componenti che hanno implicazione sulla sicurezza. Si tratta dell’equivalente della “classe funzionale” FGA CF1D. Per i dettagli vedere punto “Legame con le Classi Funzionali (CF)”. Per i dettagli fare riferimento alla norma FPW.PEN053. È condizione necessaria e sufficiente avere almeno una caratteristica classificata PQC-S, affinché il componente sia a sua volta classificato Safety. Non vale necessariamente il contrario, ossia un componente potrebbe essere Safety pur senza PQC-S. Compliance (C) Applicabile ai componenti contenenti una o più dimensioni che, solo se modificate, richiedono la riomologazione del motore / trasmissione. Sostituiscono le caratteristiche ex FGA identificate con il simbolo L’indicazione di una C nella documentazione tecnica, non implica necessariamente un controllo aggiuntivo. Per i dettagli fare riferimento alla norma FPW.PEN053. Functional Checks (F/C) I test funzionali e/o prestazionali su componenti/complessivi (es. prove tenuta, prove rotolamento, giochi assiali, banchi prova a freddo, etc.) da eseguire al 100% vengono classificati F/C. Per eccezione , anche le caratteristiche definite per attributi che si intendono garantire al 100%, come ad esempio la presenza o meno di un setto divisorio o di un foro, l’orientamento di un fascetta (sopra o sotto), vengono classificate F/C, in questo caso il Progettista richiede o un controllo al 100% o di prevedere un sistema di processo error proofing. Per i dettagli fare riferimento alla norma FPW.PEN053. Nel disegno verranno descritte le modalità e gli obiettivi dei test funzionali con relative tolleranze o il riferimento al Capitolato specifico. Nel caso di controlli su giochi è ammessa l’indicazione del solo valore minimo o massimo senza tolleranza (es. luce min 0,2 mm). In questo caso si richiede un controllo passa / non passa al 100%. Nota Per casi particolari i Functional check possono non essere previsti al 100% (prove distruttive quali carico di sfilamento, prove a caldo, …). REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A. FPW.IFN053 Data: 26/06/2012 Pagina: 15/17 Product Traceability (T) Da impiegare per i componenti per i quali è richiesto il vincolo di rintracciabilità e quindi la registrazione presso lo stabilimento ed il conseguente impariglio con il relativo gruppo di appartenenza (motore, trasmissione). Vd FPW.IFP057. Attenzione,in alcuni casi il bar code ha la sola funzione di evitare errori al montaggio ma non garantisce TRACEABILITY. In questo caso non è da considerarsi come Part Level T. Component Handling (C/H) Per i componenti che richiedono sul disegno particolari attenzioni durante il trasporto (protezioni, inclinazioni massime ammesse, temperature di stoccaggio…), attenzioni per mantenere dei livelli di pulizia richiesti (tappi protettivi, indicazioni sull’imballo, …), prescrizioni di attenzione durante la movimentazione in Stabilimento e particolari indicazioni per il montaggio (es. rimozione tappi,….). La classificazione del componente puo’ esistere : da sola, ossia senza che nessuna delle caratteristiche di progetto del componente sia classificata come critica, per definire una tipologia di prova/controllo/consevazione dati da raccomandare sul componente (e s. F/C, T) o un punto di attenzione (C, C/H). in concomitanza ad una caratteristica di progetto classificata come critica ove la caratteristica viene controllata secondo le regole associate al il livello di classificazione definito (CPC, PQC, PQC-S) , ma può avere ulteriori vincoli anche a livello componente (es. C, vincoli di omologazione). Legame con le Classi Funzionali (CF) La C.F. è indispensabile nel caso di prodotti che devono soddisfare ad un Capitolato generale (ad esempio i fucinati in acciaio – Cap. 9.50206, i getti in ghisa – Cap. 9.50250, i getti in alluminio – Cap. 9.50305 ecc.) quando in questo Capitolato, le classi di importanza per le caratteristiche di qualità del prodotto ed i limiti di accettabilità per alcuni difetti, sono funzione della C.F. attribuita al prodotto. Esistono tre tipi di Classi Funzionali: CF1= appartengono a questa classe tutti quei componenti la cui perdita di funzionalità può compromettere la sicurezza del cliente finale. I CF1D sono una sottoclasse della CF1 e comprendono i componenti che hanno part level S CF2= appartengono a questa classe tutti quei componenti la cui perdita di funzionalità non ha impatti sulla sicurezza. CF3= appartengono a questa classe tutti quei componenti la cui perdita di funzionalità può dare origine ad inconvenienti di piccola entità È quindi possibile definire una sola correlazione, quella tra la part level “S” e la classe funzionale CF1D. 9 IMPLICAZIONI DELLA CLASSIFICAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI PROGETTO / PRODOTTO E DELL’ATTRIBUZIONE DEI PART LEVEL PER L’AREA MANUFACTURING Gli investimenti nello sviluppo del processo produttivo devono essere definiti in funzione dell’importanza delle caratteristiche e dell’attribuzione dei Part Level. A fronte della classificazione delle caratteristiche di Progetto / Prodotto e dell’attribuzione dei Part Level effettuati dal Progettista (PQC, CPC e Part Level), Manufacturing provvederà ad inserire nella PFMEA e a control plan le caratteristiche indicate e a valutare gli investimenti necessari per l’acquisto dei macchinari / impianti / mezzi di controllo utili a soddisfare i requisiti richiesti. In particolare per soddisfare i requisiti delle PQC è quindi indispensabile che Manufacturing provveda a: individuare i parametri critici di processo legati al prodotto; prevedere l’impiego di mezzi di controllo della classe adeguata a misurare le caratteristiche “per variabili“; REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A. FPW.IFN053 Data: 26/06/2012 Pagina: 16/17 richiedere in fase di ordinazione macchinario l’accettazione da parte del Fornitore a soddisfare i requisiti di qualità indicati sulle specifiche tecniche (MRO – ARO – EMS); monitorare continuamente il processo seguendo le regole dell’SPC o registrazione dati, ove previsto; predisporre la macchina e il relativo mezzo di controllo alla raccolta dati (se in automatico prevedere uscita per l’analizzatore di statistica tipo QS-Stat). monitorare il processo attraverso carte di registrazione per variabili ed eseguire controlli statistici come previsto dalla FPW.MAP010. N.B.: Nel caso di controlli automatici al 100% (alternativi all’SPC) nella fase di produzione, i limiti di allarme devono essere impostati secondo manuale SPC Aiag e non è richiesto il monitoraggio del processo mediante SPC. - Per soddisfare i requisiti delle CPC è quindi indispensabile: individuare i parametri critici di processo legati al prodotto; prevedere l’impiego di mezzi di controllo della classe adeguata a misurare le caratteristiche “per variabili“; richiedere in fase di ordinazione macchinario l’accettazione da parte del Fornitore a soddisfare i requisiti di qualità indicati sulle specifiche tecniche (MRO – ARO – EMS); monitorare il processo attraverso carte di registrazione per variabili ed eseguire controlli statistici come previsto dalla FPW.MAP010; - Per soddisfare i requisiti del Part Level “T” , vedere Linea Guida FPW.IFL057 - Per soddisfare i requisiti del Part Level “S”, vedere regole per soddisfare i requisiti delle PQC-S e verificare richiesta obiettivi di capability - Per soddisfare i requisiti del Part Level “C”, vedere regola della classificazione associata alla dimensione per la quale il componente ha part level “C. Per quanto riguarda i Dati Tecnici (Dati riassuntivi) che determinano la “C”, si specifica che sono da prevedere controlli solo se abbinati ad un F/C. Altrimenti sta esclusivamente a significare che prima di modificare questi dati, la progettazione deve consultare l’ente di omologazione. - Per soddisfare i requisiti del Part Level F/C, prevedere un controllo al 100% , o con frequenza stabilita, o un sistema di processo Error Proofing. - Per soddisfare i requisiti del Part Level C/H prevedere contenitori specifici idonei e/o dispositivi di protezione nel caso di particolari con condotti, tubazioni bocchettoni, etc. (esempio tappi di protezione). 10 PERIODO DI ARCHIVIAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE Per fornitori esterni di FP fare riferimento al capitolato FPW9.01102 “Qualità delle forniture” par. 4.12. Per Stabilimenti FP fare riferimento alla procedura FPW.MAP010 “Controllo del processo di produzione” cap.5.1.5. REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A. FPW.IFN053 Data: 26/06/2012 Pagina: 17/17 11 CRITERI DI CONVERSIONE PER LE MODIFICHE APPORTATE SU DISEGNI ESISTENTI Le modifiche a disegno per l’aggiornamento dell’indicazione delle caratteristiche critiche di Progetto non dovranno avvenire automaticamente, ma dovranno essere concordate con Manufacturing e Qualità. FGA Cap. 9.01120, Norma 01930 e Norma Prod. Mecc. 25100/00 Denominazione simbolo simbolo Denominazione Componente di Part level C + indicazione della caratteristica coinvolta nel campo “rational” del cartiglio, a fianco del campo Compliance OMOLOGAZIONE PQC-S Legata a part level S REPORT CRITICHE Ottica Cliente FP FPW.IFN053 H non classificate (nessun simbolo) sicurezza PQC , CPC o Standard Standard o CPC La decisione circa la nuova classificazione sarà presa dal Team di Progettazione sulla base di quanto indicato al cap. 6, coinvolgendo gli Enti Qualità e Tecnologie. I valori di capability sono quelli dello “standard origine” richiamato nella tabella CPC/PQC. . 12 DISEGNI CON CLASSIFICAZIONE CARATTERISTICHE ANTECEDENTE ALLA PRESENTE NORMA Nel caso ci siano, disegni da modificare che contengono i vecchi simboli di classificazione,: Questi, saranno comunque emessi coerentemente con le indicazioni contenute nella presente norma; qualora non cambi il numero di disegno, nell’area ”modifica” del disegno dovrà essere segnalata che è stata eseguita la conversione della classificazione di tutte le caratteristiche; la conversione dovrà essere segnalata nel CRF (se previsto) e successivamente recepita nell’ ODM per consentire eventuali valutazioni da parte di Manufacturing e Cost Engineerign . 13 COMPILAZIONE KCDS SU CARTIGLIO DISEGNI Per la compilazione delle tabelle KCDS sul cartiglio disegni, fare riferimento alla norma FPW.PEN053 REALIZZAZIONE EDITORIALE A CURA DI SATIZ – NORMAZIONE RISERVATO: Il presente documento non può essere riprodotto né portato a conoscenza di terzi senza autorizzazione scritta di Fiat Powertrain S.p.A.