L`assistenza sanitaria agli anziani non autosufficienti in Italia
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L`assistenza sanitaria agli anziani non autosufficienti in Italia
L’assistenza sanitaria agli anziani non autosufficienti in Italia: un problema intergenerazionale? Cinzia Di Novi+ , Roberto Zanola‡ Nel corso degli ultimi decenni l’Italia ha sperimentato una caduta nel tasso di fertilità, cui si è accompagnata una crescente longevità, due fattori demografici che indicano come l’Italia sia ormai una nazione soggetta ad un progressivo invecchiamento della sua popolazione. Infatti, da una parte il un crescente calo delle nascite ha ridotto la consistenza delle coorti di giovani generazioni, dall’altra l’allungamento della speranza di vita ha posticipato il momento del decesso. Come conseguenza di questo processo la percentuale di over-64 in Italia è di circa il 22% della popolazione totale, percentuale che pone il nostro paese al primo posto tra i paesi europei con la più presenza di anziani (United Nation, 2003). Tuttavia, a rendere più acuto il problema dell’invecchiamento è la dinamica demografica attesa nei prossimi anni in Italia. L’Istat (2006) prevede un ribaltamento della piramide dell’età della popolazione, così come mostrato nel Grafico 1: la popolazione italiana invecchierà ulteriormente nei prossimi cinquanta anni e nel 2050 è previsto che un terzo degli italiani avrà più di 64 anni. Grafico 1. Piramide dell’età della popolazione in Italia. Confronto 2005-2050 + Università del Piemonte Orientale, Dipartimento di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive, C.E.Rc.A. Centro di Economia e RiCerca Applicata, Alessandria. e-mail: [email protected]. ° Università del Piemonte Orientale, Dipartimento di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive, C.E.Rc.A. Centro di Economia e RiCerca Applicata, Alessandria; Rimini Center for Economic Analysis (RCEA), Rimini. e-mail: [email protected] 1 L’invecchiamento della popolazione è associato a un progressivo deterioramento dello stato di salute degli anziani, che nei prossimi anni inciderà sensibilmente sulla spesa sanitaria (Pickard, 2008). Infatti, è verosimile che tra i bisogni sanitari degli anziani siano prevalenti patologie di tipo cronico-degenerativo rispetto a patologie acute, queste ultime più costose, ma di durata limitata nel tempo. Inoltre, esiste una categoria di bisogni specifici, non tanto legati alle patologie quanto alla non autosufficienza che tende a comparire dopo una certa età (Agenas, 2008). Fino ad oggi la forte solidarietà intra-generazionale ha garantito un’assistenza informale da parte delle generazioni più giovani nei confronti di quelle anziane più fragili. Ma quale scenario si delinea alla luce del processo di invecchiamento registrato in Italia? La dinamica demografica sembra metter in discussione questo modello di assistenza informale, con esiti, al momento, imprevedibili. Un recente tentativo di misurazione del fenomeno è stata offerta dal lavoro di Robin et al. (2007) che misurano per un significativo campione di paesi il cosiddetto Oldest Support Ratio (OSR), definito come rapporto tra la popolazione appartenente alla classe 50-74 anni e la classe over-85. Assumendo che gli anziani siano assistiti dai figli (meglio figlie), la ratio dell’indice è quella di fornire informazioni sul numero di persone potenzialmente in grado di garantire cure informali per ciascuna persona over-85. Il lavoro di Robin et al., tuttavia, utilizza dati aggregati per nazioni, da cui non è possibile evidenziare specificità regionali. Al fine di superare questo limite, in questa nota si è fatto ricorso ai dati regionali italiani. La tabella 1 riporta il valore dell’OSR per le regioni italiane confrontando il valore dell’indice per diversi anni. Tabella 1. OSR in Italia: confronto tra anni 50.00 1982 45.00 40.00 1990 2000 2007 35.00 30.00 25.00 20.00 15.00 10.00 5.00 0.00 PMN VDA LIG LOM TAA VEN FVG ERO MAR TOS UMB LAZ CAM ABR MOL PUG BAS CAL SIC SAR 2 La riduzione cui si assiste nel corso degli ultimi 25 anni è considerevole, tale da esprimere forte preoccupazione per gli effetti sui costi dell’assistenza per anziani non autosufficienti dal momento che tale dinamica è destinata continuare. In altri termini, nella misura in cui il numero di anziani (popolazione 50-74) in grado di farsi carico di quelli più anziani (>84 anni) è destinato progressivamente a ridursi, il costo di tale assistenza informale ricadrà in parte sulle famiglie stesse (badanti) e in parte sul sistema sanitario pubblico. Un altro elemento importante che emerge dall’analisi della Tabella 1 è rappresentato dalla forte eterogeneità regionale. In un contesto nazionale di generale invecchiamento della popolazione, mentre il valore dell’OSR sembra essere omogeneo nelle regioni del Centro, resta ampio il divario tra regioni del Sud e regioni del Nord, che ad accezione del Piemonte, si presenta come un Nord più “vecchio”: in particolare, il valore minimo dell’OSR si registra in Liguria. Sul versante opposto, il valore maggiore, che esprime la maggiore giovinezza e vitalità demografica, emerge in Campania. L’OSR calcolato sul totale della popolazione, tuttavia, non è in grado di registrare un fenomeno peculiare della realtà nazionale, e non solo. L’OSR misura il numero di individui potenzialmente in grado di assistere una persona di età superiore agli 84 anni, implicitamente considerata non autosufficiente. In realtà, la presenza di donne è preponderante tra coloro che si fanno direttamente carico di persone molto anziane: molti caregiver presentano legami familiari con l’anziano assistito ed in particolare si tratta della consorte/partner dell’anziano o della figlia. In questo senso, un utile esercizio è calcolare l’OSR inserendo tra la popolazione 50-74 anni solo le donne. La Tabella 2 riporta l’OSR relativo al 2007 in cui entrambi gli indici (quello standard e quello relativo alla sola componente femminile) sono stati rappresentati. Tabella 2. Confronto tra differenti definizioni di OSR (2007) 20.00 OSR_tot 18.00 OSR_donne 16.00 14.00 12.00 10.00 8.00 6.00 4.00 2.00 0.00 PMN VDA LIG LOM TAA VEN FVG ERO MAR TOS UMB LAZ CAM ABR MOL PUG BAS CAL SIC SAR nota:OSR_tot : pop. tot. 50-74/ pop. tot. 85+ ; OSR_donne: pop. donne 50-74 / pop. tot. 85+ 3 Le donne italiane residenti nel nostro Paese sono oltre 30 milioni (Istat, 2006). In Liguria vive la percentuale più elevata di donne anziane over-85, in Campania la percentuale più elevata di donne giovani .Come emerge dalla Tabella 2, è ancora la Liguria a presentare l’OSR meno elevato e la Campania quello più alto. L’applicazione dell’oldest support ratio all’Italia ha evidenziato un preoccupante declino dello stesso nel corso degli ultimi 25 anni, con prevedibili implicazioni sul fronte della spesa sanitaria per gli anziani non autosufficienti che non potranno più ricevere cure informali da parte dei propri familiari. Lo scenario che emerge, tuttavia, appare fortemente eterogeneo, da cui la necessità di strutturare interventi di policy differenziati sul territorio nazionale. Un richiamo esplicito ad un’applicazione autentica del federalismo in ambito sanitario? Almeno un forte richiamo. Bibliografia [1] Age.na.s. (2008), Monitor - Anno 2008. [2] Istat (2006), "Previsioni Demografiche Nazionali 1° gennaio 2005-1° gennaio 2050". [3] Murray, A. (2008), Growing old gracefully. How to ease population ageing in Europe, Pamphlet, Centre for European Reform. [4] Pickard L (2008a) Informal Care for Younger Adults in England: Current Provision and Issues in Future Supply, England 2005-2041, Report to the Strategy Unit (Cabinet Office) and the Department of Health, PSSRU Discussion Paper 2513, London. [5] Pickard L (2008b) Informal Care for Older People Provided by their Adult Children: Projections of Supply and Demand to 2041 in England, Report to the Strategy Unit (Cabinet Office) and the Department of Health, PSSRU Discussion Paper 2515, London. [6] J. M.Robine, J.P.Michel and F. R. Herrmann (2007), "Who Will Care for the Oldest People in Our Ageing Society?" BMJ, 334:570-571 [7] United Nations, Population Division (2003). World Population Prospectus: The 2002 Revision. New York, United Nations. 4