La libera circolazione dei malati nei Paesi Ue. L`offerta di alta
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La libera circolazione dei malati nei Paesi Ue. L`offerta di alta
GESTIONE La libera circolazione dei malati nei Paesi Ue. L’offerta di alta specializzazione degli Irccs San Donato e San Raffaele di Milano (terza parte) L e attività di eccellenza e di alta specializzazione dell’Ospedale San Raffaele di Milano. G. TESELEANU, L. RENZULLI, G. DE LEO, F. CAMMAROTA Società Italiana di Tecnica OspedalieraSITOSP MT. CUPPONE, F. RAMONDETTI, L. CARPINELLI, A. CERRI, S. CHIARELLA, M. JOVENITTI, N. ROSSETTI Irccs Policlinico San Donato S. SANCINI, S. MAZZITELLI, R. MAZZUCCONI Irccs Ospedale San Raffaele G. PELISSERO Irccs Policlinico San Donato, Irccs San Raffaele In un contesto di eccellenza l’obiettivo fondamentale dell’Irccs San Raffaele e della Casa di Cura San Raffaele Turro è l’introduzione e l’applicazione di attività innovative per il Ssn di cui si evidenziano le principali: • sostituzione valvolare aortica per via percutanea e tramite valvola Perceval; • riparazione percutanea della valvola mitralica con tecnica “edge to edge” (Mitraclip®); • impianto di sistemi di assistenza ventricolare sinistra a flusso continuo in pazienti con insufficienza cardiaca terminale non candidabili a trapianto di cuore; • chirurgia resettiva del fegato con approccio laparoscopico; • chirurgia robotica in ambito urologico; • Gamma Knife in Neurochirurgia; • cognitive remediation del deficit cognitivo della schizofrenia; • trattamento cronobiologico dei disturbi dell’umore; • attività trapiantologica: trapianto di midollo osseo, trapianto di cornea, trapianto di rene, rene-pancreas e isole pancreatiche; • Centri Regionali di Riferimento: sclerosi multipla, epilessia, malattie rare. Sostituzione percutanea di valvolare aortica Il trattamento mininvasivo delle valvulopatie in pazienti ad alto rischio consente la riduzione delle disabilità e il miglioramento della qualità e delle aspettative di vita attiva, specie in pazienti anziani e con condizioni precarie. Gli anziani appaiono in tal senso una sub-popolazione ideale per ricevere un trattamento mininvasivo come quello transcatetere. L’impianto avviene mediante inserimento di un sistema di rilascio che viene usato per inserire uno stent valvolato all’interno della valvola aortica stenotica; lo stent dilata la valvola nativa correggendo la stenosi, la valvola al suo interno impedisce il rigurgito. L’impianto può avvenire attraverso l’arteria femorale o attraverso l’apice del cuore. Presso l’Irccs San Raffaele sono state eseguite da novembre 2007 a oggi oltre 500 procedure di sostituzione valvolare aortica per via percutanea. In tutti i casi è stata valutata la performance emodinamica: il gradiente è stato annullato e il grado di insufficienza è risultato lieve o assente. Perceval (valvola aortica suturless) può essere impiantata in pazienti over 65 anni con stenosi o steno-insufficienza della valvola aortica. Oggi la stenosi aortica è la malattia cardiaca valvolare acquisita più comune nel mondo occidentale e l’insorgenza aumenta con l’invecchiamento della popolazione. La prognosi dei pazienti con stenosi aortica sintomatica grave è poco favorevole: se il paziente non viene sottoposto a trattamento subito dopo 54 TO NUMERO SEI - GIUGNO DUEMILA15 l’insorgenza dei sintomi la sopravvivenza media è breve (spesso 2-3 anni). Si può sostituire la valvola danneggiata con Perceval, che si ancora nel sito d’impianto grazie a un dispositivo di ancoraggio autoespandibile. Se prima la procedura di fissaggio richiedeva 30-40 minuti, oggi in 10 minuti si inserisce la valvola sutureless: la riduzione dei tempi operatori va a vantaggio del paziente e lascia al chirurgo più tempo per eventuali procedure associate. Riparazione percutanea di valvola mitralica Il concetto di riparazione percutanea con Mitraclip deriva dalla tecnica chirurgica sviluppata presso il San Raffaele mediante la creazione di un doppio orifizio; sono stati trattati con questa procedura oltre 13 mila pazienti. Sono disponibili i risultati di sicurezza ed efficacia a 5 anni dello studio randomizzato Everest, del registro americano di pazienti ad alto rischio (HRR) e a un anno del registro Europeo Access EU. Il registro europeo (564 pazienti arruolati) riporta mortalità a 30 giorni del 3,4% e sopravvivenza a un anno dell’82,7%. L’80% di questi pazienti è dimesso senza necessità di ausilio. I dati Osr evidenziano una mortalità a 30 giorni del 2,5%, una sopravvivenza a un anno dell’87,3% e una libertà da re-intervento del 97,2% a un anno, con notevole riduzione dei ricoveri per scompenso. Il San Raffaele è quindi centro di eccellenza nazionale per lo sviluppo di tale tecnica, con coinvolgimento come investigatori principali nello studio europeo prospettico randomizzato multicentrico Reshape che compara la terapia con Mitraclip rispetto alla sola terapia medica in pazienti con insufficienza mitralica e scompenso cardiaco. Chirurgia resettiva del fegato in laparoscopia L’approccio laparoscopico alla chirurgia resettiva epatica è di recente introduzione nella pratica clinica e non ha ancora raggiunto la diffusione e la standardizzazione di altri ambiti della chirurgia generale per le sue caratteristiche (difficoltà tecniche di mobilizzazione e transezione del fegato, complicanze emorragiche intraoperatorie). Tuttavia una recente meta-analisi (Mirnezami, HPB, 2013) ha affermato i vantaggi della chirurgia laparoscopica rispetto alla chirurgia open in termini di perdite ematiche intraoperatorie, degenza postoperatoria, morbilità complessiva; studi iniziali suggeriscono poi vantaggi economici (Abu Hidal, Surg Endoscopy, 2013). In questo contesto, l’Unità di Chirurgia Epatobiliare Osr ha un ruolo rilevante in ambito nazionale e internazionale. Gli elementi che caratterizzano questa leadership comprendono: la messa a punto di un’originale tecnica di transezione del fegato (Aldrighetti et al, The American Journal of Surgery 2008; 195: 270-272) e la prima applicazione al- 55 TO NUMERO SEI - GIUGNO DUEMILA15 GESTIONE le resezioni epatiche di una tecnica per l’ulteriore mini- stica (Orange II); invasività (tecnica single port) (Aldrighetti et al, Surg l’adesione dell’Unità di Chirurgia Epatobiliare Osr, con altri 5 centri europei, al pool didattico-formativo per la Endoscopy 2012; 26: 2016-2022); significativo contributo alla costruzione della letteratu- fellowship europea in Chirurgia Laparoscopica del Fegato, sotto l’egida dell’European HepatoPancreatoBiliara scientifica internazionale attraverso: • realizzazione dei primi studi clinici prospettici com- ry Association (Ehpba); l’attività di tutoring chirurgico svolta presso parativi che hanno mostrato il vantaggio dell’approccio laparoscopico in termini di Impianto di sistemi di altre istituzioni italiane ed europee, nonché dolore postoperatorio e degenza posto- assistenza ventricolare la realizzazione presso Osr di eventi formasinistra a flusso tivi specificatamente dedicati alla chirurgia peratoria (Aldrighetti et al, J Gastroincontinuo in pazienti epatica con approccio mininvasivo. test Surg 2008; 12: 457-462); con insufficienza • realizzazione della prima review sistecardiaca terminale non matica (Aldrighetti, Nature Clin Pract candidabili a trapianto di Chirurgia robotica in urologia Nell’ottica di una continua evoluzione della Gastroenterol Hepatol. 2008; 5:648-654) cuore chirurgia, presso il Dipartimento di Uroloche ha documentato i vantaggi della lahttp://www. tecnicaospedaliera. gia della Casa di Cura San Raffaele Turro è paroscopia; it/39508 stato introdotto il sistema robotico Da Vinci • contributo dei dati della serie Osr per in chirurgia prostatica per unire i vantaggi la realizzazione alla prima review sistedella laparoscopia (visione ottica magnifimatica mondiale (Nguyen, Ann Surg, cata e ridotti sanguinamenti) e quelli del2008); la visione 3D e la possibilità di un migliore • produzione di lavori scientifici (periomovimento nello spazio della strumentado 2008-2010) poi selezionati e usati per le meta-analisi internazionali che hanno mostrato i van- zione chirurgica con la riduzione/scomparsa dell’inevitaggi generali della chirurgia laparoscopica (Mirnezami, tabile tremore non intenzionale delle mani durante l’atHPB, 2013) e i vantaggi specifici nella chirurgia dell’e- to chirurgico. In sintesi, i possibili vantaggi per il paziente sono: patocarcinoma (Zhou, Dig Dis Sci, 2013); la casistica clinica, che consta di 218 interventi di chi- • ridotte perdite ematiche intraoperatorie e ridotto dorurgia epatica laparoscopica ed è la più ampia serie na- lore post operatorio; • degenza breve (2-4 giorni) con rapida ripresa dell’atzionale e tra le serie occidentali più rilevanti; la funzione di coordinamento e analisi svolta dall’Uni- tività lavorativa e di relazione sociale; tà di Chirurgia Epatobiliare Osr nell’ambito della prima • rapida ripresa della continenza urinaria e superiore Survey Nazionale di Chirurgia Mininvasiva del Fegato percentuale di recupero della potenza sessuale rispet(2012), che ha raccolto 1497 resezioni epatiche realiz- to alle altre tecniche chirurgiche. Con chirurgia robotica si sono eseguite dal 2005 oltre zate in 39 centri italiani; la realizzazione e il coordinamento del Registro Italia- 1200 procedure. Negli ultimi due anni le procedure sono prospettico delle resezione epatiche laparoscopiche, no state più di 350 l’anno; in particolare si tratta di ineffettuati dal responsabile dell’Uo, che è anche membro terventi per la cura di tumore della prostata, tumore del del board dell’Italian Group Of Minimally Liver Surge- rene e malattia del giunto pielo-ureterale. ry (I GO MILS) nonché presidente dell’omonima associazione nazionale; Cognitive remediation del deficit cognitivo la partecipazione dell’Unità di Chirurgia Epatobiliare della schizofrenia Osr a studi prospettici randomizzati multi-istituzionali Presso il Centro dei Disturbi Psicotici di San Raffale Turinternazionali per la definizione dei vantaggi clinici ed ro si applica un nuovo ed efficace trattamento del deficit economici della chirurga laparoscopica rispetto alla chi- cognitivo nei pazienti schizofrenici. Il trattamento preverurgia open condotta con protocolli fast-track (Eras) nel- de l’associazione dell’esercizio cognitivo informatizzato le resezioni minori (Orange II – Trial) e nelle resezioni con programma individuale di tipo “practice and drill” maggiori (Orange II Plus Trial), essendo sino a questo con interventi sia di gruppo sia individuali per migliorare momento il centro con maggiore arruolamento di casi- le capacità strategiche di uso delle funzioni cognitive e 56 TO NUMERO SEI - GIUGNO DUEMILA15 metacognitive. Questo intervento routinario ha ricadute sulla funzione cognitiva e anche sull’esito del programma riabilitativo, con miglioramenti della qualità di vita e del funzionamento quotidiano superiori a quelli ottenuti dalla sola riabilitazione psicosociale e cognitivo-comportamentale. Il nucleo responsabile di gran parte della disabilità cronica indotta dalla schizofrenia è costituito da deficit di funzionamento cognitivo sia elementare (per esempio, memoria, attenzione, funzioni esecutive) sia complesso (metacognitività e cognizione sociale). Tali deficit non risentono adeguatamente della riabilitazione convenzionale psicosociale e cognitivo-comportamentale ma la ostacolano, riducendo i benefici e aumentando i costi. Il percorso di strutturazione della tecnica è partito da uno studio finanziato dal Miur, cui si è aggiunta un’implementazione nell’ambito di uno studio finanziato dal Ministero della Salute. Il centro è stato pioniere ed è leader in Italia per l’applicazione dei programmi di cognitive remediation e ha pubblicato gran parte di lavori scientifici su riviste internazionali. Trattamento cronobiologico dei disturbi dell’umore Il Centro per i Disturbi dell’Umore dell’Ospedale San Raffaele-Turro di Milano svolge ricerche tese a definire la validità clinica delle tecniche antidepressive basate sulla manipolazione dei ritmi circadiani. Accade così che i risultati delle medesime ricerche effettuate dal gruppo vengano citati: • come cruciali per il progresso della psichiatria scientifica basata sulle neuroscienze in prestigiose riviste internazionali, come Science, come trend di lavoro per lo sviluppo di terapie psichiatriche sempre più avanzate da parte dell’International Society for Affective Disorders, che ha incluso il nostro gruppo nel Committee for Chronotherapeutics; • come fonte di miglioramento delle cure e riduzione della spesa farmaceutica e ospedalizzazione psichiatrica su giornali d’informazione generale di rilievo come il Financial Times. • La competenza scientifica internazionale del gruppo ha permesso di realizzare un workshop internazionale sulle terapie cronobiologiche presso il San Raffaele, cui hanno partecipato i massimi esperti internazionali del settore, e la pubblicazione di oltre 30 articoli scientifici indexati che rendono il Centro il primo in Europa nel settore. La cronoterapia è un settore in via di sviluppo in cui trovano posto trattamenti non farmacologici, in- novativi e tuttavia ben testati come la terapia della luce, le tecniche di avanzamento di fase e la deprivazione di sonno parziale e totale, che trovano il razionale del loro sviluppo nelle evidenze prodotte dalle ricerche scientifiche condotte nel campo della cronobiologia (Wirz-justice et al 2005). La depressione maggiore ricorrente presenta una prevalenza compresa tra il 5-25%, un’età di esordio tra 25 e 40 anni; la distimia una prevalenza del 2,3% circa e un’età di esordio tra 18 e 45 anni; il disturbo bipolare una prevalenza compresa tra 0,5-1,2% e un’età di esordio tra 18 e 30 anni. Un’ampia letteratura dimostra l’efficacia terapeutica della deprivazione totale di sonno nei pazienti con disturbo bipolare durante un episodio depressivo (Wu e Bunney, 1990; Elsenga, 1992; Barbini et al., 1998). Rivelare l’alterazione di un ritmo biologico come quello del sonno e della veglia può avere ricadute cliniche e terapeutiche, oltre che speculative. Si usano diversi metodi: deprivazione di sonno, terapia con la luce, avanzamento di fase associati o meno a farmaci antidepressivi, litio o pindololo. Le alterazioni dei ritmi circadiani che si manifestano nei pazienti con disturbo dell’umore sono da tempo note come fenomeni caratterizzanti il disturbo. Cicliche variazioni dell’umore, circadiane, infradiane e ultradiane, disturbi del sonno come risvegli anticipati sono solo le più evidenti manifestazioni di un’alterata funzione dell’orologio biologico. Il principale zeitgeber (sincronizzatore) dell’orolo57 TO NUMERO SEI - GIUGNO DUEMILA15 GESTIONE gio circadiano è la luce ed è proprio la terapia della luce a essere stata adottata con maggiore successo nel trattamento della depressione invernale e ad aver trovato, più di recente, promettenti applicazioni nel trattamento della depressione maggiore non stagionale, sia in monoterapia sia associata a somministrazioni di antidepressivi inibitori selettivi del reupatke della serotonina (Ssri). finizione o riabilitazione dei deficit cognitivi associati alla malattia. Per i casi più complessi, o per la fase diagnostica iniziale, vi sono 16 posti letto nella Divisione di Neurologia, seguiti da neurologi e infermiere dedicati da molti anni alla cura e all’assistenza dei pazienti affetti da questa malattia. Il centro è inoltre il fulcro dell’attività di ricerca clinica e sperimentale sulla sclerosi multipla cui afferiscono le diverse unità di ricerca Centri di riferimento dell’Istituto di Neurologia Sperimentale (Inspe) con Il Centro Sclerosi Multipla dell’Osr da più di 30 anni è in particolare riferimento al centro di analisi dei bioseItalia il Centro di Riferimento per la diagnosi e il tratta- gnali e l’Unità di Neuroimmunologia clinica e sperimento della sclerosi multipla e delle malattie infiamma- mentale. Afferisce al Centro anche l’Uo di Riabilitaziotorie del sistema nervoso centrale. Il Centro SM negli ne Specialistica A (neuroriabilitazione) offre 42 letti (4 anni ha accumulato esperienza e attrattività tali da con- in stanza singola) per pazienti che necessitano di riasentire di allargare sempre più il suo bacino d’utenza a bilitazione intensiva neurologica, di questi 18 sono a tutta Italia. Esso è pertanto divenuto punto di riferimen- disposizione di pazienti con SM provenienti dal Reparto sia per chi è alla ricerca di una conferma o una veri- to neurologico o dopo valutazione ambulatoriale presfica della recente diagnosi sia per chi si aspetta una pro- so il centro SM. Il percorso riabilitativo della durata di posta terapeutica scientificamente valida e aggiornata. circa 3 settimane inizia con una riunione multidisciIl Centro è una certezza per chi, dopo anni di malattia, plinare in cui più figure professionali partecipano (neuvive le incognite del futuro e richiede una decisione sul- rologo, fisioterapista, caposala, psicologo, assistente la prosecuzione della terapia o sulla necessità di un cam- sociale) per progettare un piano riabilitativo individuabiamento, alla luce delle più aggiornate conoscenze e le che tenga presente tutte le necessità riabilitative innovazioni terapeutiche. Oggi è il punto di riferimento (motorie, cognitive, psicologiche, occupazionali) del per circa 4 mila malati con SM, mentre per alcune altre paziente; tale lavoro viene monitorato durante il ricomigliaia di pazienti esso è il punto d’appoggio per con- vero mediante valutazioni con scale clinico-riabilitatisigli o supporti occasionali. Oltre a un ambulatorio per ve internazionalmente riconosciute e sottoposto a vevisite, aperto 6 giorni la settimana, dispone di una se- rifica collegiale nelle riunioni multidisciplinari (2/ greteria, punto d’incontro per i pazienti esterni e orga- settimana). Nel progetto riabilitativo, per i pazienti che nizzativo per la pianificazione delle diverse attività cli- presentano le caratteristiche cliniche adeguate, rientra inoltre l’attivazione di tecniche riabiniche e di ricerca presso il Centro. Inoltre, Gamma knife in litative innovative come l’uso della tossiin questa sede, vengono effettuate somneurochirurgia na botulinica anche per attività motorie ministrazioni in regime di degenza giorhttp://www. attive (per esempio, deambulazione) e la naliera di farmaci endovena (cortisonici), tecnicaospedaliera. stimolazione magnetica transcranica ceper il trattamento delle ricadute, o per la it/49679 rebrale, grazie alla collaborazione con l’Uprevenzione della possibile attività di manità di Neurofisiologia e del centro Malattia (immunosoppressori). Un gruppo di gics. L’uso di tali metodiche è fonte anche infermiere assiste i pazienti nell’insegnadi attività di ricerca clinica. Nell’Unità si mento delle tecniche di autosomministrastudiano inoltre nuovi farmaci sintomazione dei farmaci preventivi, nell’esecuzione di prelievi o esami, ai suggerimenti su come tici per migliorare la spasticità, la motilità e la sensaattenuare gli effetti collaterali alla somministrazione di zione di fatica (cannabinoidi, fampridina) e i meccaniimmunosoppressori o farmaci sperimentali. Un gruppo smi neurobiologici della plasticità cerebrale (fenomeno di psicologhe segue i malati che lo richiedono, fornendo indispensabile per il recupero neurologico) e il ruolo sostegno nell’affrontare le problematiche inerenti le di- della neuroriabilitazione su tali meccanismi grazie alverse fasi della malattia, dall’acquisizione di strategie di la collaborazione con il Centro Analisi Biosegnali. Inadattamento alla malattia (particolarmente importanti fine nell’Unità vengono seguiti con uno stretto follownel periodo post diagnosi), alle tecniche d’indagine, de- up clinico e riabilitativo pazienti gravi che necessitano 58 TO NUMERO SEI - GIUGNO DUEMILA15 di terapie immunosoppressive particolarmente impe- no una documentata o presunta origine genetica. Esse gnative o pazienti che partecipano a programmi di te- sono spesso croniche e pericolose per la vita dei pazienrapia con cellule staminali. L’Osr è sede del Centro Re- ti che ne sono affetti. Benché rare come singole malatg iona le per l’Epi lessia che, nel l’a mbito del tie, si stima che in Europa oltre 30 milioni di persone Dipartimento Neurologico, ha una strutturazione au- soffrano di una malattia rara. Poiché le malattie rare sotonoma che comprende anche quel setno poco conosciute e spesso prive di teraL’attività trapiantologica tore della Neurofisiologia che si occupa pia specifica, il Ssn ha previsto particolahttp://www. degli esami che hanno come base di vari forme di tutela per i pazienti affetti da tecnicaospedaliera. lutazione la registrazione Eeg. Il data baqueste condizioni cliniche, ivi incluso il it/85439 se del Centro conta attualmente la prediritto all’esenzione dalla partecipazione senza di 3820 pazienti. Il 30% circa è al costo di tutte le prestazioni sanitarie stato valutato ambulatorialmente almenecessarie per la diagnosi e il trattamenno una volta nell’ultimo anno. A questi to. Per tutelare ulteriormente tali pazienvanno aggiunti i pazienti con problemi ti è stata inoltre creata una rete di presidi epilettologici che vengono ricoverati sanitari dotati di personale e strutture ad (quasi esclusivamente in urgenza) nell’ambito di pato- alta specializzazione, che coordinano la sorveglianza, la logie neurologiche acute o come complicanza di even- diagnosi, la cura e l’assistenza dei soggetti con malattie ti neurologici pregressi. Il monitoraggio seriato neuro- rare. La rete è costituita da presidi accreditati, apposifisiologico dei pazienti del Centro prevede la tamente individuati dalle Regioni, quali centri abilitati possibilità di eseguire i diversi aspetti dell’esame elet- a erogare prestazioni finalizzate alla diagnosi e al trattroencefalografico su bambini e adulti, compresa l’ef- tamento delle malattie rare, secondo protocolli clinici fettuazione di video Eeg prolungata ed Eeg dinamico concordati. Ogni presidio richiede quindi alla Regione per la registrazione delle crisi. Il Centro si avvale inol- di riferimento specifici accreditamenti per ciascuna matre della completa possibilità di ottenere esami di dia- lattia rara curata presso la propria sede. L’Ospedale San gnostica per immagini sia di Neuroradiologia e di Me- Raffaele è uno dei presidi della Rete Regionale Lombardicina Nucleare sia di un team multidisciplinare che da per le malattie rare ed è accreditato per la diagnosi permette di approcciare il problema in modo integra- e cura di oltre 140 malattie rare. All’Osr si trovano speto, valutandone l’aspetto clinico, neurofisiologico e neu- cialisti esperti nella diagnosi e gestione clinica dei maropsicologico nell’ambito di riunioni apposite finalizza- lati ed eccellenze assolute e riconosciute a livello interte a rilevare la concordanza dei dati disponibili con nazionale nell’ambito della ricerca per queste malattie. quelli che derivano dalla diagnostica per immagini. L’Osr offre tutti gli strumenti di diagnostica molecolare, L’attività del Centro per l’Epilessia è strettamente cor- genetica, biochimica e per immagini che occorrono per relata all’unità di ricerca del dipartimento di neuro- formulare una diagnosi adeguata. L’intensa e continua scienze denominata “Unità per gli eventi parossistici”: relazione tra medici clinici e ricercatori dell’Istituto tra i risultati più immediatamente applicabile alla cli- Scientifico San Raffaele permette l’applicazione delle più nica è stato perseguito lo sviluppo di un sistema di re- recenti acquisizioni scientifiche nella cura di queste magistrazione Eeg con analisi automatica delle crisi e pos- lattie, come anche testimoniato dai recenti risultati desibilità di connessione attraverso reti informatiche (in gli sperimentazioni cliniche di terapia genica che sono collaborazione con Micromed e Telbios). L’ipotesi di ap- stati in grado di sconfiggere malattie considerate incuplicazione della telemedicina con automatizzazione al- rabili. L’Osr offre inoltre agli ammalati di malattie rare meno parziale dell’analisi dei tracciati consentirebbe le più avanzate opzioni terapeutiche disponibili, spesso una razionalizzazione e condivisione delle risorse. Le mediante l’impiego di terapie compassionevoli o off lamalattie rare sono un gruppo eterogeneo di malattie (ol- bel, in stretta collaborazione con le autorità sanitarie lotre 6 mila), caratterizzate da prevalenza estremamente cali. Per facilitare l’accesso ai servizi offerti ai pazienti bassa nella popolazione generale. Secondo la definizio- con malattie rare l’Osr ha attivato un call center dedine dell’Ue, una malattia o condizione è definita rara cato affinché questi possano ottenere le informazioni e quando colpisce meno di 5 su 10.000 persone della po- l’assistenza necessari. polazione generale. Oltre l’80% delle malattie rare han■ © RIPRODUZIONE RISERVATA 59 TO NUMERO SEI - GIUGNO DUEMILA15