ttranquilli, , arriva nnatale

ARCIRAGAZZI VIA MICHELANGELO, 106 BRESCIA
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Sommario
PAG. 2
TRANQUILLI, ARRIVA NATALE
L’angolo
È Natale, bisogna essere più buoni…
dei libri
Quante volte l’avete sentito dire?
PAG. 3
Arcinotizie
PAG. 6
La Città
In tasca
PAG. 8
La Città
Giocosa
PAG. 11
L’angolo
della fiaba
PAG. 15
Filastrocche
PAG. 16
Laboratoriamo
PAG. 18
Tesseramento
PAG. 19
Come se si potesse essere cattivi tutto l’anno e poi trac, di colpo, pensando che è Natale, si diventa improvvisamente buoni.
Ho pensato “Bene, allora possiamo smettere di preoccuparci”.
Si perché quest’anno per chi come noi si occupa di diritti c’è stato poco da stare tranquilli:
abbiamo manifestato insieme ai lavoratori contro una legge che
voleva privarli dei loro diritti, e ascoltato chi diceva che era
per il loro bene;
abbiamo partecipato a marce, fiaccolate, manifestazioni per urlare il nostro NO ALLA GUERRA, e ascoltato chi ci diceva che
era giusta, e che la prossima sarà ancora più giusta;
abbiamo visto scuole crollare sulla testa degli studenti, e ascoltato chi ci prometteva che non sarebbe più accaduto, salvo poi
far rientrare gli studenti nelle stesse scuole pericolanti in cui
erano il giorno prima.
Abbiamo ascoltato anche chi diceva che cinque o seimila posti di
lavoro in meno non sono un problema, come se dietro a quei
numeri non ci fossero cinque o seimila persone con la loro vita, le
famiglie, i figli da nutrire o far studiare…
Beh, adesso ascoltate, cari signori: provateci voi, visto che è
Natale, ad essere più buoni.
Perché noi, questo Natale, siamo ancora più cattivi.
L’ angolo
dei giochi
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Mario Lodi
Cipì
La storia racconlibro fortunato è
cola scuola di camPiàdena, dove Mario
anni è stato protasperienza educativa
portanza.
libro
tata in questo
nata in una picpagna, a Vho di
Lodi per molti
gonista di un'edi centrale im-
Oltre i vetri dell'aula, il maestro e i ragazzi scoprono e annotano
una storia comune nel mondo della natura, ma non per questo meno
vera e significativa, meno ricca di poesia e di simboli: quella dei passerotto Cipí e della sua compagna Passerí, circondati da personaggi
di volta in volta buoni e cattivi: un gatto, un gufo, una margherita, ma
anche il sole, le nuvole, le stagioni. Seguendo le avventure di Cipí, identificandosi in lui, nelle sue difficoltà e nelle sue vittorie, i ragazzi hanno descritto la loro vita, le loro scoperte. « Cipí» è una favola
«vera» che nasce da una osservazione attenta e amorevole della realtà.
Mario Lodi, nato nei 1922 a Vho di Piàdena, insegna dal 1940, e fa
parte dei Movimento di Cooperazione Educativa.
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Cambiamo Nido!!!
Grandi novità in vista per Arciragazzi:
Cambiamo casa!!!
Proprio così, la sede di via Michelangelo comincia ad andarci
stretta: è ormai piccola, è difficile da raggiungere e al piano di
sotto c’è gente che ci abita (e questo, considerato che giocare in
silenzio non è nel nostro carattere, è un bel problema).
Così abbiamo cominciato a cercare un altro nido, e vola di qua e
vola di la siamo atterrati su un piccolo capannone in via Manara
(dalle parti di via Milano), abitato da due simpatici meccanici che
stanno per andare in pensione (quindi, se vi serve l’impianto a gas
sull’auto affrettatevi).
Ci è subito piaciuto: ha due piani: sotto ci possono stare l’ufficio
e il magazzino dove teniamo giochi e materiali, e sopra ci può stare
una ludo-laborat-biblio-musico-macello-confusio-teca: uno stanzone in cui insomma possiamo fare tutto quello che ci pare, dal corso
di batteria e cornamusa alle gare di urlo disperato senza disturbare nessuno perché non ci sono case vicino.
In più c’è un bel cortile fuori, e le idee per utilizzarlo non mancheranno.
Vista della stanza al piano superiore
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(Continua da pagina 3)
Abbiamo fatto due conti per vedere se potevamo permetterci di
comprarlo, e abbiamo visto che non potevamo, così l’abbiamo comprato…
Si, beh, più o meno è così, ma se nella vita non si rischia per cercare di far avverare i propri sogni e realizzare le cose in cui si crede, allora cosa bisogna fare?
L’idea di costruire un centro di
aggregazione in cui si possano incontrare e giocare bambini e ragazzi, genitori e nonni, una casa
del diritto al gioco e
all’espressione per tutti, era troppo grande per lasciare al suo posto
un’officina.
E allora via, si parte in
quest’impresa, certo impegnativa
perché non solo bisogna acquistare
il capannone, ma anche trasformarlo da officina in centro di aggregazione.
Questo si può fare in due modi:
con la bacchetta magica o con un
sacco di soldi.
Il primo disegno realizzato da Petra
Abbiamo provato nel primo mo- con i Soli Mattone
do, chiamando qualche mago: Merlino ci ha risposto che non si occupa di pavimenti e la fata Turchina
è in vacanza chissà dove. Maga Magò ha la scopa ingessata e non può
venire, così ci ha spedito la sua bacchetta; non sapendola usare abbiamo trasformato il Ludobus in una zucca, Beppe in una sirena e abbiamo trecentocinquanta conigli in ludoteca, così, prima di fare altri
danni, l’abbiamo mandata indietro.
Ora proviamo con il sacco di soldi…
Chiediamo a chiunque creda nella validità della nostra azione di
contribuire a raccogliere i fondi necessari all’acquisto e alla sistemazione del Centro.
La nostra campagna di raccolta fondi si chiama
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“Un Sol… Mattone”,
un po’ perché il sole è il nostro
simbolo, forse perché siamo un po’
matti a lanciarci in quest’opera,
ma soprattutto perché ci interessa poter avere il contributo di
tutti, grandi e piccoli, da chi può
dare un intero muro a chi può dare…
un Sol mattone!
Ci sono molte possibilità di aiutarci:
- la prima è il contributo, di quanto vorrai tu, e a ricordo del quale
ti regaleremo un bellissimo disegno che potrai scegliere tra quelli
a fianco;
- la seconda è il prestito, in cui ci
Il secondo disegno di Petra: l’originale prestate dei soldi e noi ve li restituiamo quando ce li chiedete
è addirittura in rilievo.
(almeno dopo due anni);
- la terza è coinvolgere amici,
parenti e conoscenti e diffondere loro questo invito.
Se poi voi, i vostri genitori, zii
o fratelli foste abili muratori,
elettricisti, idraulici o simile, o
comunque aveste voglia di faticare in cambio di pane e salame,
ma per costruire qualcosa di anche vostro, chiamateci.
Abbiamo e avremo bisogno di
voi.
Contatta Arciragazzi per avere
maggiori informazioni.
Il terzo disegno, realizzato con i pastelli a cera.
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Ecco una bellissima iniziativa organizzata dalla Terza Circoscrizione del Comune di Brescia insieme ad Arciragazzi.
“… uno spazio…un gioco…” sono percorsi di gioco e di incontro tra
bambini (3-12 anni), ragazzi, mamme, papà, nonni, zii, …
Insomma, tutti quelli dai 3 ai 93 anni che avessero voglia di giocare, non dovranno far altro che recarsi presso la sala seminterrato
della Terza Circoscrizione in via G.B. da Farfengo 69 a Brescia
(zona S. Anna) nelle date e negli orari sotto indicati. Quando?
Dalle ore 15.00 alle ore 18.00 delle seguenti domeniche:

1 e 15 dicembre 2002

12 e 26 gennaio 2003

9 e 23 febbraio 2003

9 e 23 marzo 2003

6 e 13 aprile 2003

4 e 25 maggio 2003
L’ iniziativa, naturalmente, è completamente gratuita.
“Ogni bambina
e ogni bambino
ha diritto a
riposarsi, divertirsi,
Giocare”
(art. 31 Convenzione internazionale per i Diritti dei Bambini)
Ogni adulto è stato bambino.
Informazioni presso Arciragazzi o Segreteria Terza Circoscrizione (030/318007).
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La Base Arciragazzi di Lamarmora
organizza degli incontri di gioco per
bambine e bambini tutti i sabati pomeriggio dalle 15 alle 18,30 presso il salone seminterrato della sede della sesta
circoscrizione, in via Lottieri 6.
Andate a trovarli...
Sabato 11 gennaio 2003
Alle ore 15.00
È convocata presso la sede
di Arciragazzi in via Michelangelo 106
Arciragazzi ha aperto un
conto corrente postale, che
sarà comodissimo per pagare
le tessere o le vacanze e
scambi.
Sarà sufficiente andare in
un ufficio postale e fare un
versamento sul C/C n°123
intestato ad Arciragazzi
Brescia, specificando i vostri
dati nella causale del versamento.
Vi arrivano due copie della
Zanzara?
A qualcuno non arriva?
Segnalatecelo, e ci aiuterete a
offrirvi un servizio migliore.
L’ASSEMBLEA
DEGLI
ISCRITTI
Per presentare tutte le iniziative per l’acquisto e la sistemazione della nuova sede.
Siete tutti invitati a partecipare.
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. “LA CITTA’ IN TASCA”
Progettazione Partecipata
Partecipare per costruire il proprio futuro.
Quando un'associazione fortemente connotata, come lo è
l’Arciragazzi, è presente su un determinato territorio da molti anni,
deve essere riconoscibile per i contenuti e le metodologie che propone. Questa visibilità le è data dalla capacità che ha di proporre e
realizzare progetti che richiamino costantemente quei contenuti e
quelle metodologie.
Da questa considerazione, di per sé semplice ma indispensabile
per l’affermazione della propria identità, matura nell’Arciragazzi di
Brescia l’idea di cominciare a lavorare ad un piccolo progetto di
riqualificazione di spazi urbani, utilizzando la “strategia della partecipazione” propria della metodologia denominata “La città in tasca”.
La strategia della partecipazione, infatti, consente di creare un
processo nel quale i bambini attivamente sperimentino, utilizzando
quanti più media possibile, la loro capacità di esprimersi, di proporre,
di domandare e costruire futuri possibili; consente di dare una
dimensione tangibile e visibile agli slogan Arciragazzi che rivendicano anche per i bambini il diritto ad esprimersi, il diritto di cittadinanza, in sostanza il diritto ad avere diritti.
Con la metodologia che le è propria, dunque, “La città in tasca”,
che s’incentra sulla valorizzazione del rapporto tra il bambino - cittadino e il suo ambiente di vita, permette di sviluppare un’attività col
futuro in testa, un’attività che può essere condivisa da tutti, ma che
dà particolarmente ai bambini la dimensione di quell’autonomia che
non sempre è concessa loro di esercitare. Il processo di partecipazione espandendo la coscienza critica e la consapevolezza va a incidere di conseguenza sulle scelte reali e produce cambiamenti: i bambini diventano protagonisti e innovatori culturali in una società in cui
le loro voci e le loro parole, troppo spesso ignorate, sono altrettanto
valide di quelle degli adulti.
L’Arciragazzi di Brescia ha lavorato ai progetti con la convinzione
che i bambini, anche insieme agli adulti possano crescere, imparare
ma anche divertirsi lavorando in armonia alla trasformazione di
almeno un pezzo di mondo che interessa la loro vita - l’utopia più
prossima che si possa coltivare.
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PROGETTI ARCIRAGAZZI
PER
“CITTÀ IN
TASCA”

Progetto area giochi “Parco Castelli” degli alunni della
scuola elementare Cesare Arici anno 1995/96.

Progetto percorso casa-scuola con la classe terza C della
scuola elementare Cesare Arici anno scolastico 1996/97.

Progetto cortile scolastico con le classi prime elementari
Valdadige nell’anno scolastico 1997/98.

Progetto biennale 98-99 / 99-00 con la scuola elementare
Rodari con 6 classi del primo ciclo e del secondo ciclo interessate sul percorso casa-scuola, cortile scolastico.

Progetto percorso casa-scuola, progetto parco Nikolayefka
con gli alunni della scuola elementare statale Quasimodo,
Dante, Arici, scuola media statale Virgilio . Anno scolastico
2000/01.

Progetto del parco pubblico del villaggio Belvedere con la
scuola elementare statale Sauro. Anno scolastico 2000/01.

Intervento su progetto di agenda 21, nella scuola media
statale Foscolo, per intervenire sul cortile scolastico. Anno
scolastico 2001/2002 .
Nei prossimi numeri presenteremo più dettagliatamente i singoli
progetti.
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LA PENTOLA
DELL’ISOLA DI SANNTRAIGH
N
ella piccola isola di Sanntraigh, a sud di Barra, viveva la
moglie di un pastore che possedeva una bella pentola nera. Ogni giorno
dal poggio vicino veniva a farle visita una sith: entrava in casa e, senza un
saluto o una parola, si impossessava della bella pentola nera e se ne
andava via. Ma ogni volta la padrona di casa le diceva:
“ Il fabbro sa come rendere ardente
il freddo ferro col carbone.
Il compenso della marmitta siano le ossa,
e che torni indietro tutta intera.”
Così la sith era costretta a tornare ogni sera con la marmitta piena di carne e di ossa. Ci fu un giorno, però che la padrona di casa doveva andare col traghetto a Baile Castle.
-“Se ripeterai alle sith quello che ti dirò” disse al marito “andrò a
Baile Castle.”
-“Ma sì! Lo dirò, sta’ tranquilla.”
L’uomo stava intrecciando una corda d’erica per legare le ramaglie
del tetto, quando vide venire una donna, e un’ombra allungarsi dal suo
piede; ne ebbe tanta paura che lasciò il lavoro e si chiuse dentro casa. Così, quando la sith arrivò, non trovò la porta aperta, e lui non
gliela aprì. Allora lei raggiunse con un salto lo sfiatatoio nel centro
del letto, chiamò con voce acuta, la pentola diede due balzi e, al terzo, saltò fuori.
Scese la notte, e la marmitta non era tornata. Dal traghetto tornò
invece la moglie. Non vedendo neanche l’ombra della pentola sul fuoco, chiese dove mai fosse finita.
-“Non lo so, e non me ne importa”, rispose il marito. “Non mi sono mai
preso uno spavento simile. Ho chiuso la porta, e lei non è più tornata.”
“Miserabile buono a nulla, cosa hai fatto! Dovremo pentircene tutti
e due, tu ed io.”
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“Tornerà domani!”
“No non tornerà” gridò la moglie.
Andò via in tutta fretta e raggiunse il tumolo: sembrava che dentro
non ci fosse nessuno. Era dopo cena, e il popolo fatato doveva essere
fuori nel grembo della notte. La donna entrò, trovò la pentola piena
di buone ossa e di carne e la prese decisa a portarsela via. Ma
l’aveva appena sollevata, quando dal nulla si fece sentire una voce
dai toni acutissimi:
“A bean balbh, a bean balbh,
donna silenziosa, donna silenziosa,
venisti dalla terra della caccia.
Tu, sulla superficie del brugh,
sciogli il nero, libera il Feroce!”
Sulla cima del poggio si vide allora un’ombra indistinta sguinzagliare due enormi cani neri. La donna non si era allontanata di molto che
li sentì arrivare con un gran fracasso; allora mise lesta la mano dentro la pentola e buttò alle bestie un quarto di quel che c’era dentro.
Quelle rimasero occupate per un po’, ma poi ripresero la corsa.
Quando furono troppo vicine, la donna gettò al suolo un altro boccone, e continuò a fuggire più in fretta che poteva. Come poi fu in vista della fattoria, rovesciò verso terra la bocca della pentola e la
lasciò agli inseguitori i resti del cibo. Gli animali fatati si fermarono,
e tutti i cani del villaggio proruppero in un furioso latrato.
La sith non tornò più a cercare la pentola nera.
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laboratorio
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LA PACE
Ogni giorno nel mondo,
Bello e rotondo,
Milioni di bambini,
Bianchi, gialli e ricciolini,
fanno insieme un girotondo:
Sia lo snello che ill rotondo,
In gran gioia e allegria
In tanta pace e armonia
E così sempre sia!
Filastrocca scritta da Roberta C. della scuola Crispi in un laboratorio sulla pace. Sui prossimi numeri ne pubblicheremo altre.
Il disegno è della autrice
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LA FORZA
Questa volta proviamo a fare degli esperimenti per misurare la
forza del nostro corpo in diverse situazioni.
L’esperimento diventa più interessante se a farlo si è due o più ragazzi.
Il materiale necessario è un pesapersone da camera, un foglio, una
matita.
Prova a pesarti normalmente con la bilancia per terra, segna sul foglio il tuo peso e quello degli altri ragazzi.
Appoggia la bilancia sul tavolo e prova ad appoggiare le mani e
spingere verso il basso registrando il peso segnato.
La terza posizione è quella di posizionare la bilancia contro il muro
all’altezza delle spalle e spingere con le mani contro la bilancia registrando il peso massimo raggiunto.
Infine appoggia la bilancia in piedi contro lo stipite della porta, avendo cura di mettere uno straccio tra la bilancia e lo stipite per non
rovinarlo, siediti di fronte alla bilancia, in modo di spingerla con i piedi, mentre le spalle sono appoggiate contro l’altro stipite.
Registra sul foglio il peso massimo raggiunto.
Ci sono molti altri modi di fare forza contro la bilancia, prova ad
inventarne qualcuno e cerca di dare delle risposte ai risultati cosi
diversi da una prova all’altra.
Puoi inviare le tue osservazioni al giornalino per metterle a disposizione di tutti e confrontarle con quelle degli altri.
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Presentano
CALENDARIO GITE 2002
19 maggio
IN BICI
LUNGO IL FIUME
Escursione treno più bici da Peschiera alla scoperta dei bellissimi
paesaggi che scorrono lungo gli argini del fiume Mincio.
Incluso pranzo in ristorante o pizzeria e biglietto ferroviario per
passeggeri e bici.
È previsto l’uso di biciclette proprie.
Quota di partecipazione € 30,00
9 giugno
PARCO NATURA VIVA
E PARCO SAFARI
Nel parco faunistico sono ospitati esemplari rari e poco conosciuti, oltre a specie in via di estinzione. L’itinerario si snoda
all’interno di una splendida passeggiata di querceti e piante secolari, nel parco dei Dinosauri è possibile ammirare incredibili riproduzioni a grandezza naturale di nove specie di rettili terribili.
Il Safari offre l’occasione unica di osservare da vicino gli animali
della savana.
Quota di partecipazione € 32,00
14 settembre
LA DILIGENZA SUL PO
BUSSETO COLORNO
Dal porto di Polesine si raggiungono in bicicletta Busseto e i luoghi Verdini. Nei boschi Maria Luigia ci si può rilassare nel parco
di 40.000 mq attrezzato con ristorante, piscina, giochi per bambini e campi da pallavolo. Inoltre con la bici è possibile percorrere tutto l’argine maestro fino a Colorno con la magnifica Reggia
Quota di partecipazione € 39,00 incluso noleggio bici.
Troverete altre informazioni sul volantino allegato alla Zanzara.
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Tesseratevi ad AR C I R AG AZ Z I
Diventare soci
dell'Arciragazzi
significa contribuire a sostenere le nostre
iniziative
e stare
dalla parte di
Bambini
e bambine.
Significa riconoscere i bambini soggetti di
diritti, considerarli cittadini a tutti gli
effetti e trattarli di conseguenza.
Significa creare le condizioni affinché possano
pensare, fare, dire la propria opinione, essere
protetti e poter essere utili.
Essere soci Arciragazzi fa bene a tutti,
grandi e piccini. Provate anche voi.
È disponibile la tessera 2002, che presenta il
paracadute dell’Arciragazzi di Brescia.
Cosa state aspettando a farla?
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Ecco un altro gioco “di una volta”:
Fiofì
Lo scopo del gioco è di raggiungere Fiofì.
Per prima cosa si prendono dei bigliettini sui quali si scrive:
1)
Fiofì
2)
Soldato che lega
3)
Re che comanda
4
)
5
)
gioco
Regina che perdona
Bastone che batte
Al via i bibuttati per
prendono
gliettini vengono presi e
aria, e i più svelti ne
uno.
Svolgimento
del gioco:
1)
chi trova il bigliettino con scritto ”Fiofì” deve fuggire;
2)
Chi trova la scritta”Soldato che lega” deve rincorrere e catturare Fiofì;
3)
Se ci riesce lo conduce dal bambino col biglietto “Re che comanda”;
4)
Il “Re che comanda” decide una penitenza;
5)
La “Regina che perdona” ha il potere di addolcire la penitenza
decisa dal Re;
6)
Fiofì domanda alla Regina: “olio, sale o pepe?”. Se la Regina
dice olio la penitenza sarà leggera, se dice sale sarà
più pesante, se dice pepe saranno guai…
7)
Chi trova il biglietto con “Bastone che batte” esegue la penitenza al povero Fiofì.
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Arrivederci al prossimo
numero de
La Zanzara e…
CIAO A TUTTI!!!
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