EdilMora srl - Parrocchia Madonna di Fatima

Transcript

EdilMora srl - Parrocchia Madonna di Fatima
SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO
ANNO XXVI N°16- 10 Maggio 2009
0.70
DOMENICA 10 MAGGIO 2009
Abbonamento annuo 30,00 - Abbonamento semestrale 15,00 Taxe parcue - Tassa riscossa Ufficio di AP
SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (Conv.in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 1 commerciale business Ascoli Piceno
Associato all’USPI
Giornata Nazionale Donazione e Trapianto di Organi
Ogni volta che ci accostiamo a
gesti di amore e di bontà, ogni
volta che il nostro cuore è
toccato dalla esperienza di una
carità che va oltre la morte,
sentiamo che la nostra umanità
si arricchisce e acquista nuova
luce. In questo spirito viene
celebrata la giornata, che il Santo
padre e l’intera Chiesa Cattolica
con la loro azione hanno presentato l’approfondimento dottrinale, l’insegnamento morale, il
sostegno e hanno profuso l’opera
pastorale per alimentare
un’autentica cultura della vita,
per educare i fedeli ad esprimere
la carità anche attraverso la
scelta di donare i propri organi.
Ecco perchè durante la Santa
Messa di domenica 10 maggio
viene recitata una preghiera
comunitaria per chi soffre in
attesa, un ringraziamento al
Signore per il dono di tanti
fratelli, viene proposta una
riflessione sul valore cristiano
della donazione degli organi.
Quest’anno l’iniziativa cade nel
giorno della Festa della Mamma,
che è simbolo di vita. Proprio ai
genitori che dopo il trapianto
sono riusciti a ritrovare
normalità di vita, realizzando
anche il loro desiderio di essere
genitori, sono dedicate le
iniziative 2009, che si esprimono
nel messaggio: “ Un donatore
moltiplica la vita”. Così il
significato vitale intrinsecamente
legato alla donazione di organi
trova ulteriore realtà e forza dai
tanti trapianti che sono potuti
diventar madri e padri felici. Ciò
a significare, anche a consolazione dei famigliari dei donatori,
che la donazione del proprio
corpo dopo la morte può non
Nel segno della speranza
di Andrea Marozzi
Tutti gli organi di informazione
hanno dato ampio rilievo alla
visita del Papa nelle zone colpite dal terremoto in Abruzzo, e
non hanno mancato di sottolineare il gesto di solidarietà, di
attenzione e di carità verso chi
sta soffrendo. Forse ai media, al
di sopra di questi aspetti, pur
significativi, è sfuggito il vero e
profondo senso di questa visita
che in qualche modo si pone in
un piano diverso dalla sollecita
presenza delle autorità istituzionali chiamate ad urgenti
interventi operativi. Il Papa, con
la sensibilità e la premura di un
Padre sembra voler entrare
nell’animo di quella gente, ed
essere vicino all’interrogativo
che tanti si sono posti: Dov’era
Dio nel tempo del terremoto?
Perchè è restato inerte davanti a
vite che venivano spezzate, a
gente che perdeva tutto? Egli,
prima di affrontare risposte,
vuole farsi vicino alle domande,
come a condividere il dolore,
l’incapacità di molti a trovare
luce, per aprire spazi di fede nel
dolore. Per questo, col suo stile
pagina 2
solo salvare molte vite minacciate o limitate da gravi malattie,
ma è un gesto che permette di
contribuire a dare un nuovo
impulso alla vita. Per tale
motivo, tra gli altri eventi, la
manifestazione principale di
quest’anno si concretizza con un
significativo raduno a Roma di
genitori trapiantati e loro figli.
La delegazione è composta da
50 a famiglie di trapiantati,
provenienti da tutte le Regioni
italiane. Queste persone incontrano per l’occasione il Presidente della Repubblica la
mattina di martedì 5 maggio e il
Santo Padre la mattinata di
mercoledì 6 maggio.
Anna Maria Bernasconi
A San Benedetto una tappa del
I ragazzi dai lunghi coltelli:
Campionato Italiano Endurance interventi educativi e pene severe Bruna Mistichelli
Anche quest’anno, sulla scia della
tappa dell’ultimo mondiale di
Offshore che ha visto tra i protagonisti il nostro motonauta
Marco Pennesi, torna nelle nostre
acque una tappa del campionato
italiano di Endurance. Una
Il cammino
del Sinodo
Diocesano
SPECIALE
PAGINA 5
competizione riservata ad imbarcazioni monocarena. L’annuncio
è stato dato nel corso di un’affollata conferenza stampa a cui
hanno partecipato i maggiori
responsabili nazionali, regionali e
locali della motonautica. A fare gli
Non passa giorno che i media non
ci informino di morti e feriti per
risse, spesso per futili motivi, dove
vengono estratti con grande
facilità coltelli che procurano lutti
e tragedie. E’ questo un dram-
pagina 2
matico fenomeno che si è intensificato negli ultimi tempi e che
coinvolge soprattutto i giovanissimi, che purtroppo si accoltellano
perfino sui banchi di scuola.
E’ proprio dell’altro giorno la
pagina 2
EdilMora srl
DITTA SPECIALIZZATA NELLA RISTRUTTURAZIONE E PITTURA ESTERNA DI EDIFICI, DEMOLIZIONI E RIFACIMENTO
DI IMPERMEABILIZZAZIONE E PAVIMENTAZIONE TERRAZZI, BONIFICA, RIMOZIONE E SMALTIMENTO AMIANTO
VIA MANARA,
136 - 63039 S. BENEDETTO T. (A.P.)
335/7491455
TEL. E FAX 0735/585128 - CELL.
GRUPPO MARCONI
Logistica integrata del freddo
Contrada Sgariglia
63039 - Porto D’Ascoli (AP)
Tel. 0735-75991 Fax 0735-759999
di
Web: www.gruppomarconi.it
Email: [email protected]
2
Anno XXVI
10 Maggio 2009
PAG
continua
continua
Campionato Italiano Endurance
I ragazzi dai lunghi coltelli: interventi educativi e pene severe
A San Benedetto una tappa del
onori di casa il Vice sindaco Antimo Di Francesco,
che si è mostrato soddisfatto per il ritorno in città di
questo evento sportivo di notevole spessore che ha
sempre suscitato interesse nei turisti e nei residenti.
“Continuiamo ad investire su questi avvenimenti – ha
poi concluso il vice sindaco – nonostante la crisi
economica in atto. Lo facciamo perché queste gare di
motonautica veicolano l’immagine della nostra città
nel mondo. E questo è quanto di meglio ci può
capitare”.
Con la tappa di San Benedetto del 13 e 14 Giugno
prenderà il via il Campionato italiano di endurance, le
altre tappe a Bellaria (27/28 giugno), Santa
Margherita Caorle (11 e 12 luglio) per concludersi a
Civitavecchia il 25 e 26 luglio).
Il Campionato Italiano Endurace offre la possibilità
agli equipaggi di confrontarsi su ogni tipo di acqua,
nel senso che i campi di gara sono variegati: si passa
dall’ambiente marino, con la difficoltà e la tensione
ma anche il divertimento di correre con mare
formato, all’ambiente lacustre, dove si possono
continua
sfruttare totalmente le doti velocistiche degli scafi e la
potenza dei motori, ingaggiando duelli a “tutta
manetta” con gli avversari.
Si tratta di momenti altamente spettacolari ed
emozionanti. Migliaia di cavalli si liberano nell’acqua
tra spruzzi bianchi altissimi e un’assordante rumore
di motori coinvolge tutti gli spettatori, poi subentra la
prima fase concitata della gara con le barche che si
avvicinano alle prime boe di virata e quindi inizia la
selezione, i più veloci si avvantaggiano e si forma una
lunga fila con sorpassi mozzafiato, fino al traguardo e
alla vittoria che premia sempre il migliore.
Il fiume Po offre la possibilità di cimentarsi in una tra
le gare senza dubbio più affascinanti e impegnative e
selettive per uomini e mezzi. Più di 400 kilometri di
percorso, sfidando mille insidie, dai pericolosi tronchi
affioranti trasportati dalla corrente, alle numerose
secche, sulle quali non è certamente consigliabile
atterrare a velocità sostenuta. E qui si dimostra tutto
il proprio valore.
E.Tì.
Nel segno della speranza
semplice e delicato, si è avvicinato al mistero di
Dio, affermando che il Dio è vicino a noi, che sa
patire con noi e per noi, e proprio così dà valore
alle nostre sofferenze. Nell’ora del terremoto
questo Dio crocifisso era là, con le vittime, accolte
nel suo grembo eterno.
Il Papa è venuto a testimoniare questo Dio vicino,
e proprio così conferma la fede della nostra gente.
Insieme a questo afflato di conforto cristiano, non
trascura di sottolineare il primato della carità, che
urge più che mai esercitare in questa dolorosa
prova, ma nello stesso tempo non esclude il corso
della giustizia, perchè non si ripetano simili
tragedie.
Pur in quest’ora tragica di morti e di distruzioni, al
Papa è apparsa la luce della fede umile del popolo
abruzzese, che ha lasciato trasparire dalle sue
parole e dai suoi atteggiamenti, e ha saputo
ritrovare il suo Dio: anche nel fondo della disperazione non sono mancate l’invocazione e la supplica
della voce del cuore “Gesù mio, misericordia!”.
La voce del Papa, il suo semplice esserci saranno
così un messaggio per tutti coloro che nella ferita
del terremoto si riconoscano chiamati ad una
nuova e più forte solidarietà nazionale verso chi
soffre.
notizia di gruppi di minori armati
di lame che si sono sfidati a
Roma, non in periferia ma nella
centralissima Via del Corso e in
pieno giorno. Uno scontro tra due
gruppi di ragazzini, figli di stimati
professionisti, che poteva finire in
tragedia, se non fosse stato per
l’intervento della Squadra Mobile
che ha sequestrato a un giovane di
sedici anni una lama di ventuno
centimetri.
A Varese in una lite per droga due
giovani uccidono un diciassettenne a colpi di coltello e di
fronte allo spaventoso racconto,
fatto alla Polizia, sono rimasti
impassibili, senza un barlume di
pentimento, né una lacrima.
Sempre a Roma, al Quartiere
Ostiense, un ragazzo di quindici
anni ha inseguito insieme a degli
amici, alcuni ragazzi coetanei che
li avevano rapinati e si è ritrovato
con un coltello piantato nell’addome. E altri casi a Genova, a
Napoli e in altre città d’Italia,
dove spesso le conseguenze sono
state gravissime con morti e feriti
gravi.
Le lame dei coltelli chiudono nel
sangue banali liti tra giovanissimi: un apprezzamento a una
ragazza, una sigaretta non data,
una parola fuori posto provocano
con facilità accoltellamenti che
possono avere esiti tragici e
drammatici per intere famiglie.
Nelle periferie urbane alcol,
A Montefiore presso il Polo Museale San Francesco
L’ARTE AL CALABRESI:
La mostra, inaugurata lo scorso 13 dicembre ed inserita nel cartellone
di “SaggiPaesaggi”, il festival del paesaggio organizzato dalla Provincia,
s’inserisce nella ricca sequenza di iniziative organizzate negli anni dalla
città natale dell’artista e finalizzate a valorizzare il ricco patrimonio
legato alla figura di De Carolis.
Dopo le iniziative e le pubblicazioni degli anni passati dedicate a
diversi aspetti dell’arte del maestro, la mostra intende sottolineare il
ruolo di De Carolis come precursore del valore identitario della
produzione artistica minore. Le diverse sezioni della mostra trattano la
bellezza ricercata ed applicata non solo nella decorazione, che De
Carolis pone allo stesso livello delle tre arti maggiori, ma anche nella
ceramica, nei tessuti, nel mobilio, nelle piccole suppellettili ed intesa
come capacità dell’uomo di esprimersi in armonia con il proprio
quotidiano.
In relazione alla proroga dell’apertura della mostra, sarà tenuta in altra
data, da comunicarsi successivamente, la “lectio brevis” dal titolo
“Vivere con l‘arte, vivere nell‘arte" sul tema della bellezza e del
rapporto armonico di questa con la condizione dell'uomo, inizialmente
prevista per il 3 maggio in occasione della giornata conclusiva
dell’esposizione.
La mostra resterà aperta fino al 3 maggio tutti i giorni, tranne il lunedì,
dalle 15 alle19 (sabato, domenica e festivi dalle 10 alle12 e dalle 15 alle
19). Dopo il 3 maggio solo sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12 e
dalle 15 alle 19.
Per informazioni, Comune di Montefiore dell'Aso (tel. 0734.938743)
La mostra della realtà e del quotidiano, ospitata al Calabresi
dall’ 8 al 21 Aprile, ha fatto conoscere alla cittadina di San
Benedetto del Tronto gli artisti Miriam Pasquali e Giacomo
Cognigni.
Miriam Pasquali attraverso il mondo floreale esprime i propri
sentimenti: dipinge con gli acquerelli le sue emozioni. I tulipani
ne sono l’esempio, infatti nella loro corolla con i petali stretti,
incastrati l’uno nell’altro, racchiudono il significato di una
promessa. Paesaggi onirici e fogli fioriti, nell’occasione di
questa mostra, lasciano lo spazio ad un volto: “La Venere”, che
ha negli occhi una luce che cattura, che ammalia come un canto
di sirena, una ninfa che emerge dalle morbide onde del mare.
Giacomo Cognigni si dedica, invece, alla rappresentazione
figurativa olio su tela. I soggetti prediletti sono le nature morte,
che vivono attraverso il pennello e la spatola. Non mancano
scorci di marine, rimandi all’origine sanbenedettese e al duro
lavoro del marinaio rappresentati in “Ala la barca”.
Entrambi iscritti al catalogo degli artisti, della casa editrice
Elite New di Varese, contano di far conoscere la loro arte a
quanti la sappiano percepire ed apprezzare nella sua totalità.
Noi osservatori dobbiamo entrare in un clima onirico alla
ricerca di gioia e serenità per comprendere Miriam Pasquali e
percepire il dettaglio e la rifinitura artistica per scoprire il labor
Dina Maria Laurenzi
lime di Giacomo Cognigni.
“Adolfo de Carolis e la Miriam Pasquali e Giacomo
democrazia del bello” Cognini
droga, coltelli sono un cocktail
micidiale. Il coltello costituisce
un’arma bianca di facile reperimento, non ha bisogno di
permessi per portarla addosso e
un ragazzo forse per sicurezza o
per paura, sicuramente per
spavalderia, lo porta senza conoscerne le conseguenze.
Quando tanti giovanissimi, dopo
le aggressioni così violente,
vengono portati in caserma per
essere interrogati, la cosa più
logorante e sconvolgente è che, di
fronte al perché di questi comportamenti, non sanno dare risposta.
Si usa il coltello e basta, per una
bravata, per bullismo, forse
ottenebrati anche per l’assunzione
si alcol e droga.
Per comprendere quanta poca
importanza si dà a questi drammatici gesti e alle conseguenze
che ne derivano, un ragazzo dopo
aver accoltellato un coetaneo, alla
Polizia che lo aveva fermato ha
chiesto: “ Con questo precedente
posso arruolarmi lo stesso nell’esercito?”
Il problema c’è, è una realtà
agghiacciante con i suoi seicento
delitti all’anno per armi da taglio,
ma non si può parlare di allarme
sociale, anche se il fenomeno ci
mostra un vero imbarbarimento
dell’anima.
Ma perché tanta violenza? Perché
negli adolescenti si sviluppa
questo comportamento antisociale aggressivo? Le risposte
possono essere date dall’uso di
alcol e droga che si assumono
spesso in giovanissima età. Ma gli
psicologi e gli psichiatri spiegano
che per capire certi comportamenti bisogna risalire all’infanzia, alle dinamiche familiari,
all’interazione con l’ambiente
circostante come scuola e amici
per evitare le tendenze ad usare
E.Tì.Rettifica
Il Punto Giuridica ci invita a
rettificare alcune
inesattezze contenuta in
una nostra nota del 3/5,
cosa che facciamo,
scusandoci con gli
interessati.
L’avvocato Silvia Vitali non
è la segretaria del Punto,
ma il Presidente, così come
il dottor Stefano Oriente,
che non è avvocato, ne è il
Segretario; il costo fisso di
un parere legale veloce non
è di 47 euro, bensì di 43,20.
Tanto dovevamo per
correttezza e precisione.
atteggiamenti antisociali.
Di fronte a questo crescente
fenomeno sociale, quali misure
adottare ? Da una parte pene più
severe, dall’altra campagne di
sensibilizzazione, coinvolgimenti
educativi e controllo sia delle
famiglie che della scuola. Anche se
i genitori, ignari, rimangono
scioccati quando scoprono la
verità, quando ritrovano coltelli
tra le lenzuola dei figli.
Inoltre lo Stato e le Istituzioni
devono esaminare, studiare
progetti di interventi con una
politica di prevenzione e
promozione, di aiuto nella fase di
massima vulnerabilità, di
scompenso e disturbo della
condotta che sono legati anche e
molto spesso ad un forte disagio
psico-sociale.
Detto questo però si dovrebbe
richiedere un intervento
immediato del Governo per una
legge per la quale, chiunque voglia
portare con sé un’arma da taglio,
la deve denunciare alla Polizia.
SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO
Proprietà:
“Confraternita SS.mo
Sacramento e Cristo Morto”
Via Forte
San Benedetto del Tr. (AP)
REGISTRAZIONE
TRIBUNALE DI ASCOLI
PICENO N. 211 del 24/5/1984
DIR. RESPONSABILE
Andrea Marozzi
DIREZIONE REDAZIONE E
AMMINISTRAZIONE
63039
San Benedetto del Tr.(AP)
Via Forte 16
Tel. 579210
Fax 0735 594833
e-mail
[email protected]
C.C.P.N. 11886637
intestato a
“L’Ancora”
63039 San Benedetto Tr. (AP)
Via Forte
Stampa:
Linea Grafica - Tel. 0735
702910 - 0735 701966
Centobuchi (AP)
“Il Settimanale usufruisce dei
contributi statali diretti di cui
alla legge 7 agosto 1990,
n. 250”.
Il sito della Diocesi
www.diocesisbt.it
Anno XXVI
10 Maggio 2009
3
L’Ancora - Cultura
La Causa di beatificazione del
Servo di Dio Mons. Francesco
Antonio Marcucci
PAG
Enrico MATTEI nella fiction televisiva:
“L’uomo che guardava il futuro”
di Bruna Mistichelli
La diffusione della sua conoscenza nelle scuole di ogni ordine e grado
Insegnanti e studenti del V Liceo Scientifico “Orsini”, del V Ginnasio F. Stabili” e del IV Liceo della
Comunicazione “Maria Tecla Relucenti.
La causa di beatificazione del
Servo di Dio è in fase avanzata: i
teologi hanno riconosciuto l’eroicità delle sue virtù e il miracolo
attribuito alla sua intercessione ha
già superato vari ostacoli ed
attende il parere della consulta
medica che sarà presto nominata
dalla Congregazione per le cause
dei Santi.
Intanto si moltiplicano le iniziative per far conoscere agli studenti
la vita e l’opera del Vescovo ed
educatore Marcucci.
Domenica 19 aprile, nel teatrino
della Scuola delle Suore Concezioniste di Ascoli Piceno sono stati
premiati molti alunni delle Scuole
paritarie dell’Istituto, che avevano
partecipato al concorso intitolato
“Francesco Antonio Marcucci: dalla giovinezza alla maturità”.
Il ricco e festoso programma si è
aperto con l’Ave Maria di Gounod,
cantata dal mezzosoprano Angela
Crocetti, accompagnata al
pianoforte dalla prof. Maria Puca.
Si sono poi esibiti, con spontanea
e gioiosa eleganza, vari gruppi di
studenti, piccoli ai grandi. Il loro
ricco e vario repertorio di canti,
danze e suonatine di fluato, ha
Alunni di I media, Ascoli Piceno
intermezzato la consegna dei premi
e degli attestati; il tutto accompagnato da tanti sorrisi, applausi
ed emozioni.
Non sono mancati i saluti, i
rallegramenti e gli auguri delle
Autorità cittadine e la presenza
dolce ed incoraggiante della
Superiora generale, Madre Virgilia
Trasatti.
E per concludere, è stata offerta ai
numerosissimi partecipanti una
buona merenda, preparata con
amore dalla comunità e dalla
generosa superiora Suor Maria
Luigia.
Giovedì 23 aprile è stata la volta
degli studenti dei Licei cittadini i
quali, guidati dalle loro professoresse, hanno riflettuto su Francesco Antonio Marcucci illuminista cattolico.
Il concorso si proponeva di far
conoscere un illuminista del nostro
territorio attraverso i suoi scritti ed
i rapporti da lui intrecciati con
esponenti della cultura locale,
italiana ed europea del tempo.
Come pure di cogliere l’originalità
e la novità dell’Illuminismo marcucciano, che, nella conciliazione
di fede e ragione e tramite una
visione enciclopedica del sapere,
propone una formazione armonica
e globale della persona, volta al
raggiungimento della crescita
umana e spirituale di ciascuno.
L’incontro si è aperto con una
visita alla chiesa dell’Immacolata e
alla tomba del Servo di Dio per
affidargli l’impegno scolastico.
Gli studenti del Liceo della
Comunicazione hanno dato il
benvenuto con un canto ed una
danza. A turno, le tre scuole hanno
poi condiviso riflessioni ed
emozioni anche con proiezioni
multimediali. Suor M. Paola
Giobbi, coordinatrice del progetto,
ha ringraziato per la partecipazione
sentita e creativa ed ha augurato di
continuare il cammino intrapreso.
Gli alunni sono stati premiati
singolarmente con attestati e
quadretti raffiguranti il Servo di
Dio.
I lavori realizzati e le foto delle
cerimonie di premiazione sono
state pubblicate nel sito web:
www.francescoantoniomarcucci.co
m, nella voce eventi.
Che l’intercessione e l’amicizia del
Servo di Dio Francesco Antonio
Marcucci ci accompagni sempre e
renda sereno il cammino di tutti.
Maria Paola Giobbi
Di Enrico Mattei si era occupato
nel 1972 il regista Francesco Rosi
in un film che ebbe un grande
successo di pubblico e di critica e
che indagava, scavava, si
interrogava sulla vita e sulla morte
sospetta di questo uomo, una delle
figure più controverse del
dopoguerra. A impersonarlo sullo
schermo uno straordinario Gian
Maria Volonté, che ne diede
un’immagine intensa e drammatica e che rimane ancora
memorabile per la sua magistrale
interpretazione.
Dopo il film di Rosi, anche la TV;,
domenica 3 e lunedì 4 Maggio, in
prima serata su Rai Uno, ha
riproposto la vita avventurosa di
questo personaggio nella fiction
televisiva: “Enrico Mattei. L’uomo
che guardava il futuro.” Una
ricostruzione dell’esistenza di
questo grande imprenditore che il
regista Giorgio Capitani ha fatto,
avvalendosi di documenti e filmati
d’epoca provenienti dall’archivio
storico dell’’ENI, l’azienda da lui
fondata nel 1953.
Ma chi era Enrico Mattei? Definito
dalla stampa internazionale
“l’italiano più potente dopo
l’imperatore Augusto”, nacque ad
Acqualagna nel 1906 e visse la
prima giovinezza a Matelica nelle
Marche. A vent’anni si trasferì a
Milano dove aprì la fabbrica:
“Industria chimica lombarda
Grassi e Saponi”, dando lavoro a
vari operai. Alla fine degli anni
Trenta si avvicinò a Marcello
Boldrini, professore dell’Università Cattolica e intellettuale vicino
agli ambienti che contribuiranno
alla costituzione della Democrazia
Cristiana milanese. Questa
amicizia fu molto importante per
la sua formazione politica, tanto
da convincerlo alla scelta
antifascista allo scoppio del
secondo conflitto. Dopo la guerra
aderì alla Resistenza, divenendo il
rappresentante della DC nel
Comando Generale del Corpo
Volontari della Libertà. Catturato
dalla polizia della RSI, riuscì a
fuggire dal carcere di Como e
rientrare a Milano. Fu tra i
protagonisti delle convulse
giornate insurrezionali e il 25
Aprile 1945 sfilò tra i capi partigiani nella città liberata.
Marito affettuoso di Greta, una
bellissima austriaca che aveva
conosciuto durante uno spettacolo, fu padre mancato, dopo la
perdita dell’unico figlio, e questo
lo addolorò moltissimo.
Nel dopoguerra in un’Italia
distrutta, piena di macerie e
povera, fu chiamato da De Gasperi
che gli chiese se aveva voglia di
fare qualcosa per il proprio Paese
e lo nominò “Commissario
liquidatore dell’AGIP”. Da qui
inizia quell’iter impensato e
quanto mai geniale che porterà il
ragioniere di Matelica a divenire
uno degli uomini più importanti
d’Italia e più conosciuto nel
mondo.
Non solo non accettò di liquidare
l’AGIP, ma la gestì in modo tale da
segnare una svolta per tutto il
settore degli idrocarburi in Italia e
iniziare quella politica energetica
che sarebbe utile e importante
ancora oggi.
Fu un instancabile e spregiudicato
manager di Stato (sua è la celebre
battuta: “uso i partiti come i taxi:
salgo, pago la corsa, scendo”). Era
un visionario e sognatore, ma
pragmatico. Anticipava i tempi,
ma si metteva troppo avanti ai
suoi contemporanei che non
riuscivano a capire i suoi piani.
Sicuramente è stata una delle
figure-chiave della ricostruzione
italiana del dopoguerra. Comprese
che l’Italia poteva avere possibilità
di progresso economico e
industriale solo se aveva una sua
capacità autonoma per quanto
riguardava l’energia. Il nostro
Paese, oggi, deve molto a Mattei
per via delle scelte del gas metano.
Infatti il petrolio rinvenuto nel
maggiore
giacimento
di
Cortemaggiore servì soprattutto
per motivi “pubblicitari”, il metano invece era abbondante e si
pensò subito che poteva essere
venduto alle industrie con buoni
ricavi. Con una fitta rete di
metanodotti si favorì l’uso
industriale del metano, che fu
utilizzato anche per impieghi
domestici.
I metodi audaci e discutibili di
Mattei lo resero leggendario e noto
in tutto il mondo: strinse rapporti
con la Persia, il Medio Oriente, la
Russia, la Cina e come tutti i
personaggi potenti, fu amato e
odiato. Molti furono i suoi nemici:
dagli americani, alle “Sette
Sorelle”, grandi Compagnie petrolifere che vedevano quest’uomo
dinamico e pieno di idee geniali
come un fastidioso inciampo alla
loro corsa verso la supremazia nel
campo energetico.
Fu osteggiato anche all’interno,
dagli uomini politici ai Sindacati,
dai giornalisti ad alcuni poteri
periferici. A un certo punto si sentì
isolato e qualcuno disse che era
come un morto che camminava.
Quando il 27 Ottobre 1962 il suo
aereo cadde a Bascapé, mentre si
trovava in volo dalla Sicilia per
raggiungere Milano, si parlò
subito di attentato. Due sono state
le inchieste su questo incidente,
che però hanno lasciato i dubbi
iniziali.
La fiction televisiva, che sposa la
tesi dell’omicidio, é stata interpretata da Massimo Ghini nel
ruolo di Mattei e Vittoria
Belvedere in quello di Greta, oltre
ad altri bravi attori, come Franco
Castellano e Giacomo Piperno. E’
bene che la TV riproponga al
grosso pubblico la vita di questi
grandi uomini che sono stati
protagonisti della nostra storia
recente e che hanno operato per il
bene dell’Italia. Infatti Enrico
Mattei è stato sì uno spregiudicato
manager di Stato, ma ha operato
non per avere vantaggi personali e
arricchimenti, ma la sua idea fissa
era quella di agire per il bene del
Paese, di creare ricchezza e lavoro
per tutti.
Concludiamo con una frase che
ripeteva spesso: “ Non mi interessa di essere ricco in un Paese
povero”.
Ce ne fossero ancora di uomini così !
4
L’Ancora - Pastorale
L’ ANNO PAOLINO : LETTERE DI P AOLO , N . 48
PAG
1 Corinzi 11,17 - 34
LA CENA DEL SIGNORE LE SUE ESIGENZE
La comunità di Corinto
celebrava l’Eucaristia “ogni
primo giorno della settimana”
(cf 16,2), cioè ogni domenica;
ma non con le dovute disposizioni morali. Paolo ne è preoccupato; per questo rimprovera
ed esorta.
1. Il rimprovero. 17 E mentre vi
do queste istruzioni, non posso
lodarvi per le vostre riunioni
che non si svolgono per il
meglio, ma per il peggio.
Innanzi tutto sento dire che,
quando vi radunate in assemblea, vi sono divisioni tra voi, e
in parte lo credo. (…). Quando
dunque vi radunate insieme, il
vostro non è più un mangiare
la cena del Signore. Ciascuno infatti, quando siete a
tavola, incomincia a prendere il
proprio pasto e così uno ha
fame, l’altro è ubriaco. Non
avete forse le vostre case per
mangiare e per bere? O volete
gettare il disprezzo sulla
chiesa di Dio e far
vergognare chi non ha niente?
Che devo dirvi? Lodarvi? In
questo non vi lodo!(11,17-22)
I fedeli si riuniscono “in assemblea” (en ekklesía), “insieme”, in
uno stesso luogo prefissato. E’
l’assemblea liturgica, che rende
visibile la chiesa locale e che si
ripete, per motivo di fede, ogni
settimana. Lo scopo dell’assemblea è “mangiare la cena del
Signore”, cioè partecipare alla
Messa e alla comunione. A
Corinto tale celebrazione era
preceduta da un pasto in
comune, reso possibile da quei
benestanti che potevano portare
per sé e per i non abbienti. Ma la
cosa si svolgeva in modo diverso
dal desiderato, cioè senza la
necessaria condivisione; per cui
“uno ha fame e l’altro è ubriaco”.
A questo punto parte il
rimprovero di Paolo: mangiate
nelle vostre case; non gettate
disprezzo “sulla chiesa di Dio”;
non fate vergognare chi è
presente e “non ha niente”.
Paolo passa alla squalifica più
radicale: “il vostro [comportamento egoistico] non è [più,
manca nel greco] un mangiare
la cena del Signore”; non merita
cioè di essere chiamato “la cena
del Signore”. La mancanza di
amore distrugge la celebrazione.
2. L’egoismo dei corinzi e
l’infinito altruismo di Gesù nel
Sacramento. “Io, infatti, ho
ricevuto dal Signore quello che
a mia volta vi ho trasmesso: il
Signore Gesù, nella notte in cui
veniva tradito, prese del pane
e, dopo aver reso grazie, lo
spezzò e disse: ‘Questo è il mio
corpo, che è per voi; fate
questo in memoria di me’. Allo
stesso modo, dopo aver cenato,
prese anche il calice, dicendo:
«Questo calice è la nuova
alleanza nel mio sangue;
fate questo, ogni volta che ne
bevete, in memoria di me’. Ogni
volta infatti che mangiate di
questo pane e bevete di questo
calice, voi annunziate la morte
del Signore finché egli venga
(11,23-26).
Paolo vuole rimproverare in
modo forte l’egoismo dei corinzi;
per questo presenta l’altruismo
di Gesù nell’Eucaristia. Così ci
regala il racconto dell’istituzione
eucaristica, il quarto, dopo quelli
di Matteo, Marco e Luca. Il
rimprovero è nella natura delle
cose: Gesù si dona nel Sacramento la notte in cui “veniva
tradito”, nel momento, umanamente parlando, meno adatto; si
dona totalmente, corpo e
sangue; chiede che si ripeta
quanto ha fatto non solo sul
piano rituale, ma anche su
quello esistenziale; ripetizione
che accompagna la Chiesa “fino
a che egli venga” nella parusìa a
concludere la storia della salvezza. Ancor più, nel Sacramento egli diventa grazia per
realizzare quanto chiede.
3. Paolo conclude richiamando il
rispetto che è dovuto a Gesù nella comunione eucaristica. 27
Perciò chiunque in modo
indegno mangia il pane o beve
il calice del Signore, sarà reo
del corpo e del sangue del
Signore. 28 Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi
mangi di questo pane e beva di
questo calice; 29 perché chi
mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna (11,27-29).
Facendo proprio il pensiero e il
comportamento del Signore,
Paolo dice che la celebrazione
eucaristica ci deve portare ad
amare gli altri come Gesù ama
noi.
Giuseppe Crocetti
Parola del Signore
QUINTA DOMENICA DI
PASQUA - ANNO B
A TE LA MIA LODE O
SIGNORE
DAL VANGELO secondo
GIOVANNI
Io sono la vera vite e il Padre
mio è il vignaiolo. Ogni
tralcio che in me non porta
frutto, lo toglie e ogni tralcio
che porta frutto, lo pota
perché porti più frutto. Voi
siete già mondi, per la parola
che vi ho annunziato.
Rimanete in me e io in voi.
Come il tralcio non può far
frutto da se stesso se non
rimane nella vite, così anche
voi se non rimanete in me. Io
sono la vite, voi i tralci. Chi
rimane in me e io in lui, fa
molto frutto, perché senza di
me non potete far nulla. Chi
non rimane in me viene
gettato via come il tralcio e si
secca, e poi lo raccolgono e lo
gettano nel fuoco e lo
bruciano. Se rimanete in me
e le mie parole rimangono in
voi, chiedete quel che volete
e vi sarà dato. In questo è
glorificato il Padre mio: che
portiate molto frutto e
diventiate miei discepoli
(GIOVANNI 15,1-8)
Il brano evangelico di oggi
vuole evidenziare l’intimo
rapporto esistente tra Cristo
e i suoi discepoli. Un
rapporto così stretto da
essere da Gesù evidenziato
come un rapporto vitale, da
cui dipende la nostra stessa
vita, così come l’esistenza del
tralcio dipende dalla vite. La
separazione dalla vite
(Cristo) diventa per il tralcio
(noi) sinonimo di morte. Il
battesimo ricevuto ci innesta
nella vita divina di Cristo,
senza
alcun
nostro
intervento, senza nessun
nostro merito. Da quel
momento il compito di
“rimanere ” uniti a Cristo,
tocca a noi, certamente con il
suo aiuto, ma “rimanere in
Lui” entra a far parte dei
nostri compiti, è nostro
dovere se non vogliamo
disseccare, se non vogliamo
morire a quella vita di grazia
che il Signore a così alto
prezzo (la sua croce) ci ha
conquistato.
D’altra parte chi ha la forza,
la fede necessarie per
rimanere innestati a Cristo
riceve grazie su grazie per
collaborare all’espansione del
Regno di Dio, tanto che Gesù
promette
che
questi
porteranno molto frutto e
diventeranno suoi veri
discepoli. Gesù fa risaltare
con il suo discorso i passaggi
della vita cristiana, Egli ci
dice che l’innesto in Lui lo
riceviamo nel battesimo e
attraverso l’annunzio della
sua Parola, che questo dono
ci viene fatto gratuitamente,
così come quello della fede,
ma noi abbiamo il compito di
alimentarci in Lui (vitetralci) con i sacramenti, con
la preghiera, con le opere
della carità, per poter
crescere, rafforzarci e portare
molto frutto.
Il frutto che ogni cristiano
deve portare è la testimonianza del suo amore a Cristo
e ai fratelli, frutto che
possiamo e dobbiamo identificare con le opere della fede,
della speranza e della carità.
San Paolo apostolo li chiamerebbe frutti dello Spirito,
proprio perché evidenziano
l’attaccamento al Signore e
l’amore per Lui. Inoltre
attraverso queste opere
manifestiamo il nostro
essere discepoli di Cristo.
Infatti non è attraverso il
battesimo che diventiamo
discepoli, ma solo attraverso
la sequela di Cristo, il
battesimo (l’innesto alla
vite), fa di noi solo dei
cristiani in germe che
devono confermare la loro
appartenenza a Cristo giorno
dopo giorno, attraverso il
seguire Cristo e il suo
insegnamento, infatti Gesù
ci raccomanda: chi vuole
venire dietro a me, prenda la
sua croce ogni giorno e mi
segua.
Signore ti preghiamo perché
quando sarà il nostro momento di essere travolti,
schiacciati dalla croce
troviamo te a farci da
cireneo.
RICCARDO
SAGGEZZA PER PENSARCI
SU:
RESTARE NELLA CARITA’,
PER RIMANERE IN DIO
(GIOVANNI XXIII)
MIO DIO, SE VOI SIETE
OVUNQUE, COM’E’ POSSIBILE CHE IO SIA TANTO
SPESSO ALTROVE (MADELEINE DELBREl)
Anno XXVI
10 Maggio 2009
Incontri Pastorali del Vescovo
DURANTE LA SETTIMANA
Domenica 10 maggio
Ore 11.00 Martinsicuro - Parrocchia S. Cuore: S. Messa, con S.
Cresima
Ore 17.30 - S. Benedetto Tr. - Parrocchia S. Giuseppe: S. Messa,
con S. Cresima
Martedì 12 maggio
Venegono - Celebrazione al Seminario Arcivescovile di Milano
Mercoledì 13 maggio
Ore 16.00 Loreto - S. Messa per gli studenti dell’I.T.C.
“Capriotti”
Giovedì 14 maggio
Ore 10.00 Grottammare - Oasi: Incontro mensile del Clero
Ore 18.00 S. Benedetto Tr. Casa S. Gemma: S. Messa
Venerdì 15 maggio
Ore 21.15 - Grottammare - Casa S. Francesco: S. Messa di inizio
della Veglia vocazionale
Sabato 16 maggio
Ore 09.30 - S. Benedetto Tr. - Suore Concezioniste: Lezione ai
responsabili dei Centri Estivi del C.S.I.
Ore 12.00 - S. Benedetto Tr. - Inaugurazione della Filiale della
BCC di Ripatransone
Ore 16.30 - Grottammare - Inaugurazione dell’ANFASS
Ore 18.00 - Grottammare - Parrocchia Gran Madre di Dio: S.
Messa, con S. Cresima
Domenica 17 maggio
Ore 09.00 - Villa Rosa - S. Messa, con S. Cresima
Ore 11.00 - S. Benedetto Tr. - Parrocchia S. Pio X: S. Messa, con
S. Cresima
Ore 18.30 - S. Benedetto Tr. - S. Filippo Neri: Convocazione
diocesana del R.n.S.- S. Messa
UN LIBRO DI GIUSEPPE DE CARLI ED ELENA BALESTRI
EDITO DA RAIERI E VELAR
La Bibbia giorno e notte, i millevolti
di una esperienza indimenticabile
Il racconto attraverso immagini fotografiche e un documentario
televisivo della settimana di lettura continua ed integrale della
Sacra Scrittura trasmessa in diretta dalla Rai.
E’ in libreria un originalissimo
volume dal titolo: La Bibbia
giorno e notte. I mille volti di
un esperienza indimenticabile, opera di due note firme
della Radiotelevisione Italiana, il
vaticanista e direttore di Rai Vaticano, Giuseppe De Carli, ed Elena
Balestri. Edito da Velar e da
RaiEri, offre la sequenza di 500
ritratti fotografici delle persone vip, gente comune, ecclesiastici,
sportivi, politici, suore, militari che hanno prestato il loro volto e
la propria voce per proclamare la
parola di Dio, nel corso della
famosa no-stop della lettura
integrale della Scrittura trasmessa
in diretta dalla televisione pubblica e da un pool di emittenti del
mondo cattolico. Un programma
che ha ottenuto un successo di
consenso e di ascolti a livello
mondiale, pur essendo la più
radicale delle proposte (“Bibbia
sine glossa”) e la più “antitelevisiva”. Palentaria è stata l’utenza
del programma, essendo stato
diffuso da RaiSat, Rai Educational,
internet, Telepace, Sat2000 e dal
circuito Radioinblu. La Bibbia
giorno e notte, evento ideato e
condotto da Giuseppe De Carli ed
Elena Balestri, ha meritato l’Oscar
Speciale TV per il miglior programma culturale del 2008.
Premio che viene assegnato da una
giuria di addetti ai lavori, direttori
delle grandi testate giornalistiche e
dei network. Allegato al volume
viene distribuito un DVD cn tutti
i 2000 ritratti singoli e di
gruppo dei lettori e dei cori,
che hanno animato gli intervalli
musicali, e con un documentario di 35 minuti per la regia
di Gaia Valerio Rosa, che
racconta l’evento con il backstage.
Sinodo Diocesano: Tempo di Ascolto
Anno XXVI
10 Maggio 2009
L’Ancora - Speciale Sinodo Diocesano
Le realtà ecclesiali diocesane in Sinodo: Équipes Notre Dame
A Parigi, in una sera del 25 Febbraio
1939 ci fu una riunione importante.
Il titolo del manifesto diceva:
“Première soirée du groupe NotreDame de toute joie”.
Un gruppo di coppie, con la guida di
Padre Caffarel, oggi in fase di
beatificazione, decise che la ricerca
spirituale e l’umanità andavano
condivise, per ritrovare la piena
fiducia nel presente e nel divenire,
per ricostruire dal basso la società
secondo i valori del Vangelo:
solidarietà,
partecipazione,
condivisione. Il gruppo iniziò ad
incontrarsi mensilmente, mettendo
in comune le reciproche esperienze
di coppia e famiglia: le piccole o
grandi problematiche, le occasioni di
gioia, i dubbi, le speranze, i bisogni,
sia all’interno del vincolo
matrimoniale che nella propria
individuale interiorità. Padre
Caffarel condivideva con loro il
confronto, alla luce del significato
evangelico.
Pochi anni dopo Parigi, come tutte le
capitali e città d’Europa, si ritrovò
alle prese con la ricostruzione del
dopoguerra, con la povertà e lo
smarrimento tipici dei periodi bui.
Fu indubbiamente il periodo che,
mettendo alla prova la resistenza
psicologica e la fede, rafforzò la
convinzione e la determinazione
necessarie per andare avanti. Le
poche coppie iniziali aumentarono,
dando vita a piccoli gruppi, ben
raccordati tra loro e coerenti nella
tipologia
degli
incontri.
Gradualmente, questo continuo
mettere in comune le esperienze del
quotidiano e della fede, generò un
metodo che è quello oggi universalmente adottato dal Movimento
END (Equipe Notre Dame), un
organismo vivo, ricco di umanità e
spiritualità, con ben 60 anni di
storia ed esperienze. In questi
decenni il Movimento si è diffuso in
molte nazioni, all’interno delle quali
si divide in Regioni, Settori e tanti
piccoli gruppi, per rispettare la
formula originaria che vuole un
numero limitato di coppie per ogni
equipe. Nel mondo ci sono oltre
10.000 gruppi di coppie che seguono
il metodo. In Italia il Movimento si è
diffuso a partire dal 1959 e conta
almeno 700 équipes, distribuite in
quasi tutte le regioni.
Cenni sul metodo
END vuol significare, nell’essenza,
“Movimento di Formazione in
continuo movimento”. Non ci sono
ruoli fissi, non c’è carriera interna e
tutti, nel corso della loro
permanenza, assumeranno ruoli di
“servizio”, ovvero i particolari incarichi necessari alla funzionalità della
vita della singola équipe, in seno al
Movimento nella sua ampiezza
territoriale, nazionale ed internazionale. Nella vita d’équipe si
esperimenta che “camminando
s’apre il cammino”. Nulla è statico,
men che mai il senso della fede,
della vita, della comunione tra
persone. Gli équipiers sono
5
consapevoli che il loro cammino è di
“conversione
permanente”.
Incontrarsi e seguire un metodo
aiuta nell’impresa.
Il metodo non ha per obiettivo
l’omologazione delle coscienze, ma
al contrario tende ad un reale
pluralismo. Si crede al confronto in
termini di ricchezza delle differenze,
viene dato risalto all’individualità ed
al senso di responsabilità personale.
Ogni gruppo conta un numero
medio di cinque coppie, oltre al
Consigliere Spirituale che condivide
come tutti ogni momento dell’incontro, aiutando a cogliere nelle
esperienze esposte il segno di Dio, il
significato profondo dell’essere
coppia, genitori e famiglia.
Ogni équipe si riunisce una volta al
mese, con pausa estiva. Gli incontri
avvengono nelle case dei componenti, a rotazione. Questa scelta, che
è parte del metodo, non vuole
escludere la possibilità di utilizzare i
locali delle parrocchie, ma piuttosto
vuole aggiungere valore alle
famiglie. La coppia ospitante rende
“chiesa” la propria casa. Il luogo
dove si vive è anche il luogo dove la
presenza di Cristo deve essere
visibile.
Segue sempre, a fine riunione, un
pasto semplice, offerto dalla coppia
ospitante. Il momento del pasto è
fortemente simbolico, oltre che
aggregante. Con-dividere il pane,
oltre a ciò che gli ospitanti vorranno
offrire (non mancano occasioni di
banchetti che stimolano l’appetito al
più restio degli inappetenti),
contribuisce concretamente ad uno
spirito di semplicità e di fratellanza
solidale, come suggerisce anche la
celebre frase “lo riconobbero nello
spezzare il pane”.
Gli incontri durano circa tre ore,
oltre al pasto.
Vengono condivisi con gli “amici”
dell’équipe gli episodi che nell’arco
del mese trascorso sono risultati i
più significativi a livello personale
e/o di coppia. E’ un momento
importante perché matura la
consapevolezza di poter contare
sulla comprensione e sull’accettazione degli altri nei propri
confronti. Reciprocamente si
esperimenta la propria capacità di
aprirsi, di dare e ricevere fiducia. Si
approfondisce l’introspezione. Si
percepisce chiaramente di essere tra
amici che sempre rispetteranno ciò
che ascoltano. Questa fase viene
chiamata “messa in comune”.
Ci sono altri momenti significativi
che caratterizzano l’incontro, come
l’interpretazione di un passo delle
scritture con il contributo del sacerdote, la cui presenza è di fondamentale importanza per non
dimenticare che l’incontro, pur laico
e condotto da laici, avviene nel nome
di Cristo. Il sacerdote è anch’egli
“equipier”, è un uomo che vive la sua
quotidianità, i suoi impegni con i
tanti momenti di infinite sfumature.
Tanto l’elevazione dello spirito,
quanto le difficoltà di ogni giorno,
fanno parte del suo essere sacerdote:
anche questo viene condiviso.
Il momento della “preghiera” parte
con la lettura e le riflessioni sulla
Parola di Cristo, per approdare alle
intenzioni di preghiera.
Il metodo comprende lo studio di un
testo, autonomamente scelto dalla
équipe di appartenenza. Gli
équipiers sanno bene come il
cosiddetto “tema di studio” è
qualcosa di coinvolgente. Ognuno
riesce, specchiando il proprio modo
di essere, ad estrapolare quei
significati e quelle riflessioni che,
scambiate reciprocamente, contribuiscono ad una ricchezza di sensibilità notevole.
Viene chiesto alla coppia di leggere
in modo approfondito il tema di
studio nelle settimane antecedenti la
riunione, in modo da “relazionare”
le proprie riflessioni.
Durante il mese, tra una riunione e
l’altra, ogni coppia ha alcuni
impegni: il pregare insieme, ad
esempio; l’ascoltarsi reciprocamente
(chiamato dovere di sedersi)
imparando a non obiettare, ma a
comprendere ciò che il coniuge
percepisce di noi e della relazione di
coppia. Un altro aspetto degli
impegni del mese è quello di darsi
una regola di vita, in autonomia.
Ognuno si da’ la regola che pensa sia
giusta in quel periodo della vita, in
quella fase della relazione.
Cenni sulla vita nella nostra
diocesi
Le singole équipes fanno parte di
raggruppamenti più ampi che vanno
oltre i confini diocesani. Vengono
chiamati settori.
Nella nostra regione Marche ci sono
due settori, Marche A e Marche B.
Il raggruppamento A comprende le
équipes che vivono, sostanzialmente, lungo la vallata del Tronto
con due grandi poli: Centobuchi e
Ascoli Piceno.
Il raggruppamento B va da S.
Benedetto del Tronto fino ad
Urbino, con una maggiore presenza
proprio a San Benedetto.
In tutte le Marche la nostra Diocesi è
quella che ha la maggiore concentrazione di équipes Notre Dame, sia
considerando il settore A che quello
B.
In ambito diocesano, il movimento
collabora con le altre realtà
diocesane dedicate alla famiglia, in
particolare con la Pastorale Familiare. Diverse coppie di équipiers
partecipano nei corsi per fidanzati.
PAG
AZIONE CATTOLICA ITALIANA
“AC – una storia, 140 anni di cammino”
“La nostra grande famiglia
associativa compie centoquaranta anni, ed ha vissuto sempre
con fedeltà il suo servizio alla
Chiesa. E’ una famiglia carica di
storia: in questa storia vogliamo
riscoprire le radici del nostro
futuro.
Non ci siamo tirati indietro, mai.
Nelle parrocchie e nelle città,
nelle aule e nelle università, sui
luoghi di lavoro, nella società
civile e nelle istituzioni democratiche, il popolo dell’Azione
Cattolica ha sempre cercato di
offrire il suo servizio disinteressato per l’annuncio del
Vangelo e la crescita del Paese…”
Queste brevi frasi, riprese dal
“Manifesto al Paese” redatto
dalla Presidenza Nazionale, in
occasione delle celebrazioni per
il 140°, sembrano sintetizzare al
meglio il percorso della nostra
Associazione.
Perché la lunga storia dell’Azione Cattolica Italiana parte
da lontano: esattamente dal
1867, attraverso la felice
intuizione di due giovani laici,
Mario Fani e Giovanni Acquaderni, con il primo nucleo
dell’allora “Società della
Gioventù Cattolica Italiana”, per
dipanarsi tra due guerre
mondiali, attraverso il prezioso
contributo dato, nel secondo
dopoguerra, alla redazione della
Carta Costituzionale ed
all’edificazione di una nuova
società civile, il far proprio
l’evento conciliare del Vaticano
II°, gli anni della “Scelta
Religiosa”, vissuta non come
ripiegamento su sé stessi, ma
quale fucina di rinnovato
impegno laicale, l’ACR e la
“catechesi esperienziale”, fino
all’alba del nuovo millennio che
ci vede ancora al servizio della
Chiesa, capaci di leggere con
sapienza il momento storico che
siamo chiamati a vivere.
Siamo fondamentalmente un’associazione di laici impegnati a
vivere, ciascuno “a propria
misura” ed in forma comunitaria, l’esperienza di fede,
l’annuncio del Vangelo e la
chiamata alla santità nel nostro
quotidiano. Crediamo che sia
doveroso e possibile educarci
reciprocamente alla respon-
sabilità, in un cammino personale e comunitario di
formazione umana e cristiana;
vogliamo, dunque, essere attenti
alla crescita delle persone che
incontriamo nel nostro vivere e
che ci sono state affidate.
L’Azione Cattolica fin da
principio ha scelto, poi, di
rispondere alla vocazione
missionaria, mettendosi a
servizio nelle singole Chiese
locali, stando ed operando in
maniera corresponsabile nelle
Diocesi e nelle parrocchie.
Una scelta ed un servizio svolti,
ancora oggi, in maniera vitale e
responsabile, seguendo le tre
grandi consegne che Giovanni
Paolo II° ha voluto donare
all’Associazione tutta, nel
Settembre 2004 al termine del
Pellegrinaggio Nazionale a
Loreto:
“Carissimi vi invito a
rinnovare il vostro Sì e vi
affido
tre
consegne.
La prima è contemplazione:
impegnatevi a camminare
sulla strada della santità,
tenendo fisso lo sguardo su
Gesù, unico Maestro e
Salvatore di tutti. La seconda consegna è comunione: cercate di promuovere la spiritualità dell’unità con i Pastori della Chiesa,
con tutti i fratelli di fede e
con le altre aggregazioni
ecclesiali. Siate allora
fermento di dialogo con
tutti gli uomini di buona
volontà. La terza consegna è
missione: portate da laici il
fermento del Vangelo nelle
case e nelle scuole, nei
luoghi del lavoro e del
tempo libero. Il Vangelo è
parola di speranza e di
salvezza per il mondo. La
dolce Madonna di Loreto vi
ottenga la fedeltà alla vostra
vocazione, la generosità nell’adempimento del dovere
quotidiano, l’entusiasmo
nel dedicarvi alla missione
che la Chiesa vi affida!”.
Ed è proprio su queste basi che
poggia il nostro essere parte
attiva della vita della Diocesi.
Una presenza costante, attenta
alle diverse età della vita, magari
spesso non appariscente, ma che
ci porta ad impegnarci per la
crescita e la maturazione umana
e cristiana di Ragazzi, Giovani ed
Adulti, uniti nel percorso
associativo.
Ma, soprattutto, una presenza
attiva ed in tal senso ricordiamo,
tra l’altro, gli incontri di
approfondimento ed anche i
momenti di festa per ragazzi e
giovanissimi, “Le notti di
Nicodemo” per giovani, le Lectio
su S. Paolo e le occasioni di
confronto per gli Adulti.
Vorremmo, infine, chiedervi la
vicinanza nella preghiera ed
invitarvi a conoscere od a
riscoprire la nostra realtà
associativa, perché tutti insieme
si possa crescere umanamente e
cristianamente, realizzando
quell’Azione Cattolica che, così
bene, ebbe modo di definire
l’allora Presidente Nazionale,
Vittorio Bachelet:”Che cosa è
l’Azione Cattolica? Ne abbiamo
parlato molto, ma mi pare che
sia soprattutto una realtà di
cristiani radicati nel loro
territorio e nelle loro parrocchie
che si conoscono, che si vogliono
bene, che lavorano assieme nel
nome del Signore, che sono
amici; e questa rete di uomini e
donne che lavorano in tutte le
diocesi, e di giovani, e di adulti, e
di ragazzi e di fanciulli, che in
tutta la Chiesa italiana con
concordia, con uno spirito
comune, senza troppe strutture
organizzative, ma veramente
essendo sempre più un cuor solo
e un’ anima sola cercano di
servire la Chiesa. E questa è la
grande cosa. Perché noi
serviamo l’AC non perché ci
interessa di fare grande l’AC; noi
serviamo l’AC perché ci interessa
di rendere nella Chiesa il servizio
che ci è chiesto per tutti i
fratelli.”
www.azionecattolicasbt.it
6
PAG
D
A
S.B
E N E D E T T O
D E L
T
Anno XXVI
10 Maggio 2009
L’Ancora - Cronaca
R O N T O
Aperti Corsi per animatori turistici
La stagione turistica é ormai
alle porte. E a tal proposito
nascono e prolificano i tentativi di renderla sempre più
interessante e professionale.
Per cui spuntano come funghi
associazioni e cooperative
gruppi di lavoro per la
formazione del personale. E’
di ieri la presentazione dell’ITV per la valorizzazione
della stagione turistica 2009.
Il tutto nasce dalla volontà di
qualificarne il personale..
Selecta Group, che ha la sede
in via Giovanelli 42, avrà il
ruolo di formare il personale
addetto all’animazione turistica e a trovargli una successiva collocazione nei vari
chalet. Perché oggi è importante che l’accoglienza venga
fatta da personale idoneo e
qualificato ed è per questo che
organizza Corsi ad hoc.
I corsi, tenuti da esperti ed
idonei docenti e basati sulla
comunicazione, a cui verranno
ammessi non più di 16 elementi pre-selezionati, dovranno preparare giovani in grado
di organizzare eventi riservati
a bambini e anziani. L’intenzione è quella di rendere piacevole il soggiorno e fidelizzare
il cliente. Selecta offre questa
ulteriore opportunità di lavoro
in tempi in cui è sempre più
difficile trovarne.
Il Corso di animazione si
svolgerebbe in due fasi: per
Animatori e per Coordinatori.
Avrà la durata di 240 ore ed
inizierà il prossimo 4 maggio.
Ricci, il presidente dei
concessionari di spiaggia, dice
che il turismo ha bisogno di
continuità, ecco per cui è nata
l’ITV che vuol essere la
risposta a questa domanda di
professionalità e nel contempo
protagonista della stagione. “Il
Corso – aggiunge – è la parte
più positiva di questa iniziativa
per sopperire alle carenze di
accoglienza e intrattenimento
mostrata dall’amministrazione
comunale. Si spera sempre di
coinvolgere la totalità delle
strutture turistiche e ciò anche
per dare una mano all’occupazione e all’economia in
generale”.
Ricci ha poi relazionato sui
guasti dell’ultima mareggiata
che ha messo a disagio i concessionari che s’erano preparati al meglio per accogliere
i primi turisti di maggio. Il suo
è stato il legittimo sfogo di chi
vede vanificati tutti gli sforzi
compiuti alla prima mareggiata, solo perché chi di dovere
non ha provveduto a trovare le
risorse per ripascere di sabbia
la battigia.
E.Tì.
Ce l’ha fatta, finalmente, la
Samb a conquistare i tre punti,
ma che fatica ragazzi. Al termine dei canonici novanta
minuti, persino noi tifosi, sugli
spalti del Riviera, eravamo
stremati per la tensione. E
questa non è una buona medicina per i malati di . . . cuore e
di tifo. Persino Rumignani,
stanco dalla tensione della
gara, verso la fine dell’incontro
s’è seduto sui cartelloni lasciando mano libera a
Chimenti.
E’ andata che Morini ha indovinato una zuccata delle sue
e la Samb è passata in vantaggio su un ordinato Legnano
che ha provato a reagire, ma
che non ha trovato dalla sua
parte neanche un pizzico di
fortuna.
Ora la Samb non è più all’ul-
timo posto, che ha lasciato al
Venezia, reduce da un meritato
pareggio (2 a 2) a Verona, ma
deve affrontare negli ultimi
due incontri la Pro Patria, a
Busto Arsizio, sempre prima
nonostante il dichiarato fallimento societario e successivamente in casa, la Reggiana.
Entrambe in lotta per il vertice
della classifica. Nonostante
tutto la Samb torna a sperare.
La Samb oggi ha meritato la
vittoria, soprattutto per le
tante palle gol confezionate,
specie nel primo tempo, con
Palladini, Cammarata e Morini. Il gol decisivo è arrivato al
20’ allorché Magnani ha
servito l’accorrente ala sinistra
rossoblu che di testa infila la
porta di Ioime. Un gol che la
Samb aspettava da gennaio,
quando superò il Verona.
Pochi minuti dopo Ferrini ha
la palla del raddoppio, ma
l’estremo difensore lombardo
non si fa sorprendere.
Gli ospiti non stanno a guardare e nel secondo tempo le
provano tutte. E così la Samb
rischia il peggio al 22, allorché
l’incornata di Virdis, respinta
da Marconato, finisce sulla
traversa. Ma la paura non
finisce qui. Sugli sviluppi
dell’azione l’arbitro fischia
una punizione a due in area,
che per fortuna Nizzetto
spreca malamente. Poi più
nulla fino alla fine, in cui non
sono mancati gli applausi per
tutti, ospiti compresi.
Ora “Tutti a Busto Arsizio” il
nuovo cartellone che ha
sostituito quello di “Tutti a
Venezia”. Pare che porti buoE.Tì.
no. Non si sa mai.
Sambenedettese - Legnano 1 - 0
Crescendo in Musica
E’ la manifestazione musicale che
l’Assessorato alla cultura di San
Benedetto del Tronto organizza
con l’Istituto Musicale “Vivaldi”,
con il Complesso Bandistico cittadino, con la Scuola media
“Sacconi-Manzoni” e con la
Direzione Didattica del III Circolo,
nel periodo che va dal 6 Maggio al
7 Giugno al Teatro Concordia.
Nove spettacoli ad ingresso libero,
ad eccezione dei tre (29/30/31)
del Musical, al costo di 10 euro,
posto unico non numerato.
“La musica – dice l’assessore alla
cultura, dottoressa Margherita
Sorge nel presentare la manifestazione – è al centro del nostro
esistere, infatti ci accompagna in
tutti i passaggi fondamentali della
vita e coordina e scandisce il ritmo
dei processi lavorativi. Ecco
perché la musica ha un grande
significato nella storia dell’uomo e
nella vita di tutti i giorni.
Importante quindi dare alle donne
e agli uomini di domani il dono
della coscienza sonora e musicale
da sin. Voltattorni e
Rumignani (allenatore),
Spina (nuovo Presidente),
Spadoni ds) e Tassotti
(referente). Foto di
SECONDO CAPRIOTTI :
Samb e dintorni
La nuova proprietà ha mobilitato le scuole, quelle tradizionali e quelle di calcio, per riportare
tifosi al Riviera. Circa 600 le adesioni. Spera così di motivare i giocatori a dare l’anima in campo
per superare l’avversario di turno e sperare così di poter disputare i play out, quale ultima
possibilità per evitare l’immediata retrocessione e salvare una stagione particolarmente
disastrosa.
Ma un’altra tegola sta per cadere sulla testa di questa squadra, come la classica spada di Damocle.
La società, (quella nuova o quella vecchia) non avrebbe provveduto a versare, entro la data del 30
Aprile, i contributi Enpals ed Irpef. Il rischio è che la Covisoc possa deferire la Samb, facendole
rischiare una penalizzazione. Ci mancava anche questa. Come si vede nessuno è senza peccato.
Matteo Troilo
frequentano i corsi di pianoforte,
chitarra, flauto, oboe, tromba,
violino, violoncello, fisarmonica
dell’Istituto Musicale “Vivaldi”
Martedì 19 Maggio, ore 21,00
ancora “Vivaldi in Concerto”. Si
esibiranno gruppi Pop, Rock,
Blues e Jazz dei Corsi di musica
moderna dell’Istituto Musicale
“Vivaldi”.
Mercoledì 20 Maggio, ore 21,00
“Concertando”, esibizione degli
alunni del Laboratorio “Musica
d’insieme” della scuola media Sacconi- Manzoni, in collaborazione
con L’Istituto Musicale “Vivaldi” e
il Complesso Bandistico cittadino.
29,30,31 Maggio, ore 21,00 “Mi
vida es un tango”, spettacolo
realizzato dagli allievi della Scuola
di Musical dell’Istituto Musicale “
Vivaldi”. Ingresso 10 euro. La
manifestazione si concluderà
domenica 7 Giugno, ore 21,00 con
“L’Albero dell’alfabeto”, spettacolo
realizzato dagli alllievi del Corso di
Propedeutica Musicale dell’Istituto Musicale “Vivaldi”. E.Tì.
Scultura Viva apre a Cina e Turchia
La favola di Scultura Viva continua per merito del suo artefice,
l’architetto Cocchiaro che ha già
scelto gli otto scultori che parteciperanno al Simposio internazionale di
quest’anno. Sono stati 28 gli artisti
che da ogni parte del mondo hanno
chiesto di partecipare alla prossima
edizione della Manifestazione che si
terrà, come sempre, sulla passeggiata del Molo Sud di San
Benedetto, completamente ristrutturata dopo le mareggiate di quest’inverno e restituita alla fruibilità del
pubblico.
Quest’anno la Manifestazione, che
raggiungerà la bella cifra di 103
sculture, ha imposto un’attenta
selezione che ha portato alla scelta
di quattro scultori stranieri ed
altrettanti italiani.
D
Chimenti (vice-allenatori),
a partire da subito e dalla scuola”.
Al termine ringrazia i dirigenti
scolastici e i docenti che si sono
prodigati per la buona riuscita
dell’iniziativa e rivolge un plauso
ai giovani, con la speranza che la
musica contribuisca alla loro
formazione, rendendola sicuramente migliore.
Si inizia Mercoledì 6 Maggio, ore
21,00 in occasione della Settimana
nazionale della musica. La
Direzione Didattica del III Circolo
presenta “Coro in . . . canto”, a
seguire il Concerto Bandistico
cittadino, diretto dal maestro
Luigi Franco eseguirà musiche di
Spina-Flaiano (Nuttate de luna) di
Mameli (Inno nazionale) e La
Marcia Sinfonica (Terra mia).
Venerdì 15 Maggio, ore 11,00 e
21,00 “La Danza delle molecole”
esperienza di teatro delle scienze
matematiche. Attori del sapere gli
alunni della Sacconi-Manzoni.
Lunedì 18 Maggio, ore 21,00
“Vivaldi in Concerto”. Si
esibiranno i giovani allievi che
A
G
Per la Sezione Artisti internazionali sono stati invitati
Evrim Kilic (Turchia), Blanka
Bernasconi (Svizzera), Domenico A. Di Guglielmo (Canada), Emil Adamec (originario
della Repubblica Ceca, ma residente
ad Hong Kong) e gli italiani
Emanuele Rubini e Maurizio
Perron.
Per la Sezione Artista Giovane:
Francesca Bianconi. Per la
Sezione Artista locale: Francesco De Angelis.
Per la prima volta, dalla nascita di
Scultura Viva, parteciperanno artisti
in rappresentanza della Svizzera,
Cina e Turchia. Molto importante la
partecipazione di Perron e Rubini, i
due artisti italiani conosciuti oltre i
confini d’Italia. Il primo per aver
partecipato ai più importanti
simposi di scultura del mondo e il
secondo per aver partecipato con
successo ad una delle ultime edizioni
della Biennale di Venezia.
Anche questa edizione sarà curata
interamente dall’Associazione
l’AltrArte e si avvarrà dei contributi
dell’Amministrazione Comunale,
della Fondazione Carisap e
dall’Assessorato alla cultura di
Ascoli Piceno. Importante e determinante l’apporto dell’Associazione
Albergatori che sin dalla prima
edizione ospita a proprie spese tutti
gli artisti e della Ditta Elettropneumatica che mette a disposizione,
gratuitamente, le apparecchiature di
aria compressa indispensabili per il
lavoro degli artisti.
E.Tì.
R O T T A M M A R E
“Un sorriso per l’Abruzzo”, spettacolo di
cabaret al Teatro delle Energie.
L’iniziativa è stato un momento di incontro tra la comunità locale e gli ospiti aquilani.
Le barzellette di Lando &
Dino e le gags di ‘Nduccio,
“orchestrate” da Antonella
Ciocca, con la presenza dell’ospite d’onore Terenzio
Traisci, vincitore insieme a i
“Coppini Freski” dell’ultia
edizione di Cabaret amore mio,
al posto di Vigilante indisponibile, hanno deliziato il
numeroso pubblico accorso al
Teatro delle Energie per lo
spettacolo di cabaret “Un
sorriso per l’Abruzzo”.
Iniziativa dell’associazione Lido
degli Aranci che così ha risposto
all’invito inoltrato alle realtà
locali di raccogliere fondi per la
ricostruzione dei luoghi colpiti
dal sisma del 6 aprile.
Come annunciato dagli organizzatori la scorsa settimana, il
ricavato della vendita dell’intero
incasso è andato a beneficio del
fondo di solidarietà cittadina,
attivato con delibera di giunta
comunale presso l’agenzia locale
della Cassa di Risparmio di
Ascoli Piceno (e che è comunque
aperto a tutti quelli che
volessero
contribuire
autonomamente – IBAN: IT 29
B
06080
69472
000000021786). La proposta
è stata immediatamente recepita
dai protagonisti dello spettacolo,
che hanno accettato di buon
grado di partecipare a titolo
completamente gratuito.
La serata è stata anche momento
di incontro tra la comunità
locale e quella aquilana ospite
delle strutture alberghiere
grottammaresi, invitata dal
sindaco Luigi Merli e dall’assessore Ada Tassella a prendervi
parte: “Questo invito vuole
essere sia un momento di svago,
sia, e soprattutto, un’ occasione
per conoscerci e avviare nuove
amicizie – dichiarano i due
amministratori -, affinché
questa convivenza, malgrado
tutto, possa essere un vero aiuto
per superare momenti così
difficili e ritrovare quanto prima
la serenità”.
Anno XXVI
10 Maggio 2009
L’Ancora - Cronaca
Mese di Maggio: devozione mariana XI Settimana della cultura:
diffusa nel territorio
753 visite nei musei
D
A
R
I P A T R A N S O N E
A Ripatransone, in città e nel
territorio, dedicate alla
Madonna sono numerose le
chiese, le cappelle, le edicole e
le statue innalzate dall’anno
1400 fino ai giorni nostri. A
dare il "benvenuto” a chi entra
nel centro storico, sono due
chiese a Lei intitolate e due
monumenti a Lei innalzati con
le contribuzioni dei Ripani; a
chi proviene dalla costa
adriatica, sono la chiesa di
S.Maria della Valle ed il
monumento innalzato lungo il
Viale Leopardi (per iniziativa di
P. Davide De Angelis), a
ricordo dell’anno mariano 1954
(la statua in marmo di Carrara
proviene da Pietra santa); a
salutare chi proviene dai paesi
dell'entroterra sono la chiesa
della SS.ma Annunziata ed il
monumento innalzato all'incrocio della S.P. “Cuprense” con
Via Uno Gera (per iniziativa di
Don Antonio Capriotti), a
ricordo dell'Anno Santo della
Redenzione 1983-84 e dell'Anno
Mariano 1987-88 (la statua in
bronzo è dello scultore
Ubaldo Ferretti). Sono queste
testimonianze concrete della
secolare devozione dei Ripani
alla Madonna, praticata e
tramandata dai "padri",
devozione che è ancora viva nel
capoluogo e nel vasto territorio
comunale. Infatti, la pia pratica
del “mese di maggio" per
quest’anno (recita del rosario e
delle litanie lauretane, momento
di meditazione e di riflessione,
seguito in qualche chiesa dalla
celebrazione eucaristica), si
svolge nei luoghi e con gli orari
seguenti chiesa di S. Maria
della Valle, ore 17; chiesa di San
Filippo, ore 17, 30 (ai piedi
dell'artistica statua dell’Immacolata, opera del 1843 del
maceratese Fedele Bianchini,
discepolo del Canova); DuomoBasilica, ore 18,30 (ai piedi della
statua della Madonna di San
Giovanni, opera del 1620 del
camerte Sebastiano Sebastiani);
chiesa Madonna del Carmine,
ore 21; chiesa di S.Maria della
Petrella, ore 21,30; famiglie
residenti nelle Contrade San
Rustico e Colle del diavolo, ore
21 (tre sere per ogni abitazione,
dinanzi alla piccola statua
“pellegrina” della Madonna di
Loreto, abitualmente venerata
nella chiesa della Valle);
parrocchia di San Savino, ore
20, incontri zonali di famiglie;
chiesa parrocchiale della
Madonna di Fatima in Valtesino,
ore 18,30 (domenica 31 Maggio,
il "mese" si concluderà alle ore
21 con una fiaccolata).
Parrocchiani volenterosi e pii
collaborano attivamente con i
parroci Don Domenico Vitelli,
Don Antonio Capriotti, Don
Lanfranco Jachetti, Padre Luis
Sandoval.
A.G.
Valtesino: festeggiamenti in onore
della Madonna di Fatima
La parrocchia istituita in Valtesino con decreto dell' 8 Settembre 1961 del vescovo di
Montalto e Ripatransone Mons.
Vincenzo Radicioni in un
primo tempo fu intitolata a San
Michele Arcangelo e fu
nominato primo parroco Don
Ezio Fausti; nel 1987, l’allora
parroco Don Vincenzo Catani
propose ed ottenne dal vescovo
Mons. Giuseppe Chiaretti
che la parrocchia venisse
intitolata alla Madonna di
Fatima venerata nella zona sin
dal 1946, anno in cui vi “giunse”
dal Portoqallo la statua, che nel
1987 fu collocata sull’altare dove
ancora oggi è venerata, e che il 7
Giugno 2008 è stata incoronata
dal vescovo Mons. Gervasio
Gestori. Ed in onore della
Madonna di Fatima, annualmente in Valtesino di Ripatransone dalparroco Padre Luis e
da un apposito comitato si
organizzano nel mese di Maggio
dei festeggiamenti. Il programma religioso prevede: da
lunedì 4 a martedi 12 Maggio,
novena in onore della Vergine,
con rosario alle ore 18,30 e
messa alle 19 (quella di sabato 9
sarà seguita da una fiaccolata con
la statua della Madonna);
domenica 10 Maggio, le messe
saranno celebrate alle ore 8,30,
10,30 (seguita dalla processione
animata dal Corpo Bandistico
"Città di Ripatransone”, diretto
dal maestro Roberto Vespasiani),
alle 18,30; mercoledì 13 Maggio
(novantaduesimo anniversario
della prima apparizione a
Fatima), alle 19,45 ci sarà una
seconda fiaccolata con l’immagine della Madonna.
Il programma ricreativo
prevede: venerdi 8 Maggio, alle
ore 21,15, in chiesa, concerto
polifonico della Corale ripana
“Madonna di San Giovanni”,
che nella prima parte eseguirà
canti mariani in onore della
Titolare della parrocchia;
direttore ed organista il Prof.
Nazzareno Fanesi; sabato 9
Maggio, nel piazzale della
chiesa, ore 20,30, apertura dello
stand gastronomico; alle ore 21,
“serata” in compagnia di Fabrizio
e Raffaella; domenica 10
Maggio: ore 10 intrattenimento
del Corpo Bandistico di
Ripatransone; dalle ore 16, stand
gastronomico e giochi popolari;
alle ore 17, esibizione dell'
orchestraspettacolo "Tropicana”;
mercoledi 13 Maggio, dalle
ore 20,30, "serata di festa" in
parrocchia.
Tra gli sponsors, la Banca di
Ripatransone di Credito
Cooperativo, gli istituti scolastici
paritari "Scuola Domani", con
sede in Contrada San Rustico, n.
35.
A.G.
L'avvio del “tour” di Luca Carboni
Come hanno fatto qualche anno fa altri
cantanti, quali Cristicchi e Mietta, anche
il cantautore bolognese Luca Carboni ha
"preparato" il "tour" estivo al Palazzetto
dello Sport "Cav. Claudio Perazzoli" di
Ripatransone, dove, dopo tre giorni di
prove, si è esibito alle ore 21,30 di giovedi
23 Aprile, presentando ovviamente le
canzoni del suo “Musiche Ribelli Tour”
2009, appartenenti sia al proprio
repertorio, sia a quello di altri artisti,
quali Guccini, De Gregori, Lolli. Notevole
la presenza al concerto di giovani,
provenienti anche da diverse località
delle province di Ascoli Piceno e di
Fermo: dimostrazione questa che la
musica degli anni settanta arriva al cuore
anche delle nuove generazioni.
L'amministrazione comunale di
Ripatransone, promotrice dell'iniziativa,
era presente con il sindaco Paolo
D'Erasmo e con alcuni assessori e
consiglieri. Il cantante Luca Carboni (che
il 25 Aprile si è esibito a Caserta) e la sua
"troupe" hanno ringraziato autorità e
cittadini ripani, per la calorosa
accoglienza e per la "bontà del cibo".
A.G.
7
PAG
Con lo slogan “La cultura è di
tutti: partecipa anche tu", il
Ministero per i beni e le Attività
Culturali ha programmato l' XI
Settimana della Cultura, che gi
è svolta in tutta Italia da sabato
18 a Donenica 26 Aprile 2009.
Nei nove giorni, nei Musei di
Ripatransone (pubblici e privati) sono state registrate 753
visite, così distribuite:
1) Museo Civico Archeologico
“Cesare Cellini": 179; Museo e
Bottega delle Sculture in legno
(privato di Ines Cataldi): 176; 3)
Pinacoteca Civica-Gipsoteca
"Uno Geravi e Museo StoricoEtnografico: 133; 4) Museo-
Mostra permanente delle
“Barbie”: 115; 5) Museo Vescovile di Arte Sacra: 115; 6)
Museo della Civiltà Contadina
ed Artigiana del medio Piceno:
61; due coniugi di Colli del
Tronto, venuti appositamente
per visitare questo museo, ha
promesso di cedere un attrezzo
agricolo di loro proprietà (anni
'50 del XX secolo), che non è
esposto nella raccolta ripana.
Tra i gruppi più consistenti si
ricordano: quello dei caperisti
provenienti dal centro Italia e
dalla Lombardia; gli iscritti
all'Associazione Culturale
"Amici del Liceo Scientifico
Statale “F.Masci” di Chieti , con
la presidentessa Prof.ssa Marta
Albanese, nipote del compositore Guido Albanese (Ortona,
1893 - Roma, 1967), autore, fra
l'altro, del celebre canto folkloristico "Vola, vola, vola".
Tra i visitatori marchigiani, ip i ù
numerosi sono stati quelli
provenienti dalla provincia di
Macerata.
Alcuni genitori ed insegnanti
hanno chiesto materiale
illustrativo della civiltà picezia,
di cui il museo archeologico è
ricco di reperti (secoliIX-III
a.C.).
A.G.
Ideato e presieduto dalla
Dott.ssa Giuditta Castelli, sociologa, poetessa e giornalista, è
giunto alla XIX edizione
l’HELIOS FESTIVAI, Rassegna
internazionale "Piccolo Poeta"
a cui, da qualche anno, fa da
corollario la Settimana dell’amicizia fra i popoli”.
L'edizione 2009 si è svolta in
quattro giorni ed in tre sedi: i
primi due dedicati particolarmente ai “piccoli poeti" ,
venerdi 24 e sabato 25 Aprile, si
sono tenuti a Ripatransone, con
la partecipazione di circa 150
persone, fra concorrenti (circa
cento) ed accompagnatori
(insegnanti e genitori),
provenienti prevalentemente
dalle Marche; da Recanati
hanno partecipato alunni di tre
istituti scolastici. Venerdi 24,
nella mattinata, nell’aula magna
dell'Istituto Comprensivo, c'è
stato un corso di formazione
per docenti (aperto ai genitori
ed agli operatori socioculturali),
sul tema: "Obiettivo scuola
comunità educante”. Dopo
l'introduzione della Dott.ssa
Giuditta Castelli, ci sono stati gli
interventi delle dirigenti
scolastiche Laura D'Ignazi ed
Elisa Vita e di altri esperti. Al
pomeriggio, nell'auditorium
"Sant'Agostino" si è svolta la
prima parte della XIX Rassegna
"Piccolo poeta" e sono stati
assegnati i premi "Trofeo Helios
2009". Tra i presenti sono stati
notati l'assessore comunale alle
politiche sociali e giovanili
Maurizio De Angelis, il comandante della locale stazione dei
carabinieri maresciallo Domenico Princigalli, il vicedirigente vicario dell' I.S.C.
ripano Dott.ssa Rosella
Mozzoni. La seconda parte della
XIX Rassegna si è tenuta nello
stesso
auditorium
nel
pomeriggio di sabato 25 Aprile;
inoltre è stato assegnato il
premio nazionale "Emidio
Consorti" , trofeo "Maestro
d'Italia”, presieduto dal Prof.
Edmondo Coccia del CIAS di
Roma (Centro Internaziona le
Amici della Scuola). Per il
Comune di Ripatransone i premi
sono stati consegnati dall'assessore Maurizio De Angelis.
Il 28 Aprile il XIX HELIOS
FESTIVAL si è spostato ad
Acquaviva Picena con il meeting
nazionale "Giornalisti per i
diritti umani" , ed il 2 Maggio a
San Benedetto del Tronto con
"Musicarte Helios Planet 2009".
Ha presentato Patrizio Viozzi;
direzione artistica di Albert
Corradetti; musiche di Patrizio Paci.
A.G.
A Ripatransone, dopo le
prime venti edizioni
organizzate ininterrottamente dal Gruppo dei
“Pasquellari” quest'anno la
Festa della Terza Età è stata
organizzata dal Centro
Sociale Anziani "Belvedere
del Piceno" e si è svolta
Domenica 26 Aprile 2009,
con la partecipazione di
circa cento persone. Alle ore
11, nel Duomo Basilica,
hanno partecipato alla
messa celebrata dal parroco
Don Domenico Vitelli, che
prima di dare l'avvio al
sacro rito, ha salutato
calorosamente i partecipanti. All'uscita dal Duomo,
gli anziani sono stati accolti
festosamente dal Corpo
Bandistico "Città di
Ripatransone" che diretto
dal maestro Roberto
Vespasiani, in loro onore ha
eseguito brillanti marcette.
Alle ore 13, si sono ritrovati
tutti nel ristorante dell'
Hotel ROMANO, dove è
stato servito uno squisito
pranzo. Alla conclusione del
momento conviviale, sono
stati estratti i venti premi
della ricca lotteria, offerti
da ditte ed imprenditori
locali. Inoltre il presidente
del centro Prof. Nicolino
Vespasiani ha invitato i
presenti a prenotarsi per la
merenda di venerdì primo
Maggio. Tra le autorità che
vi hanno partecipato sono
stati notati il sindaco Paolo
D'Erasmo ed il maresciallo
Domenico Princigalli,
comandante della stazione
dei Carabinieri di Ripatransone-Cossignano. Dal 18 al
26 Aprile, in un locale (g.c.)
di Piazza Matteotti, il
Centro ha allestito una
mostramercato
di
manufatti (ricami e lavori a
maglia) realizzati dalla
sezione femminile negli
appositi corsi che si
svolgono annualmente nella
sede; il ricavato è destinato
alle attività umanitarie
promosse dall’amministrazione comunale.
A.G.
XIX Helios Festival
XXI Edizione della Festa della Terza Età
8
PAG
Anno XXVI
10 Maggio 2009