EdilMora srl - Parrocchia Madonna di Fatima
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EdilMora srl - Parrocchia Madonna di Fatima
SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO ANNO XXVI N°16- 10 Maggio 2009 0.70 DOMENICA 10 MAGGIO 2009 Abbonamento annuo 30,00 - Abbonamento semestrale 15,00 Taxe parcue - Tassa riscossa Ufficio di AP SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (Conv.in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 1 commerciale business Ascoli Piceno Associato all’USPI Giornata Nazionale Donazione e Trapianto di Organi Ogni volta che ci accostiamo a gesti di amore e di bontà, ogni volta che il nostro cuore è toccato dalla esperienza di una carità che va oltre la morte, sentiamo che la nostra umanità si arricchisce e acquista nuova luce. In questo spirito viene celebrata la giornata, che il Santo padre e l’intera Chiesa Cattolica con la loro azione hanno presentato l’approfondimento dottrinale, l’insegnamento morale, il sostegno e hanno profuso l’opera pastorale per alimentare un’autentica cultura della vita, per educare i fedeli ad esprimere la carità anche attraverso la scelta di donare i propri organi. Ecco perchè durante la Santa Messa di domenica 10 maggio viene recitata una preghiera comunitaria per chi soffre in attesa, un ringraziamento al Signore per il dono di tanti fratelli, viene proposta una riflessione sul valore cristiano della donazione degli organi. Quest’anno l’iniziativa cade nel giorno della Festa della Mamma, che è simbolo di vita. Proprio ai genitori che dopo il trapianto sono riusciti a ritrovare normalità di vita, realizzando anche il loro desiderio di essere genitori, sono dedicate le iniziative 2009, che si esprimono nel messaggio: “ Un donatore moltiplica la vita”. Così il significato vitale intrinsecamente legato alla donazione di organi trova ulteriore realtà e forza dai tanti trapianti che sono potuti diventar madri e padri felici. Ciò a significare, anche a consolazione dei famigliari dei donatori, che la donazione del proprio corpo dopo la morte può non Nel segno della speranza di Andrea Marozzi Tutti gli organi di informazione hanno dato ampio rilievo alla visita del Papa nelle zone colpite dal terremoto in Abruzzo, e non hanno mancato di sottolineare il gesto di solidarietà, di attenzione e di carità verso chi sta soffrendo. Forse ai media, al di sopra di questi aspetti, pur significativi, è sfuggito il vero e profondo senso di questa visita che in qualche modo si pone in un piano diverso dalla sollecita presenza delle autorità istituzionali chiamate ad urgenti interventi operativi. Il Papa, con la sensibilità e la premura di un Padre sembra voler entrare nell’animo di quella gente, ed essere vicino all’interrogativo che tanti si sono posti: Dov’era Dio nel tempo del terremoto? Perchè è restato inerte davanti a vite che venivano spezzate, a gente che perdeva tutto? Egli, prima di affrontare risposte, vuole farsi vicino alle domande, come a condividere il dolore, l’incapacità di molti a trovare luce, per aprire spazi di fede nel dolore. Per questo, col suo stile pagina 2 solo salvare molte vite minacciate o limitate da gravi malattie, ma è un gesto che permette di contribuire a dare un nuovo impulso alla vita. Per tale motivo, tra gli altri eventi, la manifestazione principale di quest’anno si concretizza con un significativo raduno a Roma di genitori trapiantati e loro figli. La delegazione è composta da 50 a famiglie di trapiantati, provenienti da tutte le Regioni italiane. Queste persone incontrano per l’occasione il Presidente della Repubblica la mattina di martedì 5 maggio e il Santo Padre la mattinata di mercoledì 6 maggio. Anna Maria Bernasconi A San Benedetto una tappa del I ragazzi dai lunghi coltelli: Campionato Italiano Endurance interventi educativi e pene severe Bruna Mistichelli Anche quest’anno, sulla scia della tappa dell’ultimo mondiale di Offshore che ha visto tra i protagonisti il nostro motonauta Marco Pennesi, torna nelle nostre acque una tappa del campionato italiano di Endurance. Una Il cammino del Sinodo Diocesano SPECIALE PAGINA 5 competizione riservata ad imbarcazioni monocarena. L’annuncio è stato dato nel corso di un’affollata conferenza stampa a cui hanno partecipato i maggiori responsabili nazionali, regionali e locali della motonautica. A fare gli Non passa giorno che i media non ci informino di morti e feriti per risse, spesso per futili motivi, dove vengono estratti con grande facilità coltelli che procurano lutti e tragedie. E’ questo un dram- pagina 2 matico fenomeno che si è intensificato negli ultimi tempi e che coinvolge soprattutto i giovanissimi, che purtroppo si accoltellano perfino sui banchi di scuola. E’ proprio dell’altro giorno la pagina 2 EdilMora srl DITTA SPECIALIZZATA NELLA RISTRUTTURAZIONE E PITTURA ESTERNA DI EDIFICI, DEMOLIZIONI E RIFACIMENTO DI IMPERMEABILIZZAZIONE E PAVIMENTAZIONE TERRAZZI, BONIFICA, RIMOZIONE E SMALTIMENTO AMIANTO VIA MANARA, 136 - 63039 S. BENEDETTO T. (A.P.) 335/7491455 TEL. E FAX 0735/585128 - CELL. GRUPPO MARCONI Logistica integrata del freddo Contrada Sgariglia 63039 - Porto D’Ascoli (AP) Tel. 0735-75991 Fax 0735-759999 di Web: www.gruppomarconi.it Email: [email protected] 2 Anno XXVI 10 Maggio 2009 PAG continua continua Campionato Italiano Endurance I ragazzi dai lunghi coltelli: interventi educativi e pene severe A San Benedetto una tappa del onori di casa il Vice sindaco Antimo Di Francesco, che si è mostrato soddisfatto per il ritorno in città di questo evento sportivo di notevole spessore che ha sempre suscitato interesse nei turisti e nei residenti. “Continuiamo ad investire su questi avvenimenti – ha poi concluso il vice sindaco – nonostante la crisi economica in atto. Lo facciamo perché queste gare di motonautica veicolano l’immagine della nostra città nel mondo. E questo è quanto di meglio ci può capitare”. Con la tappa di San Benedetto del 13 e 14 Giugno prenderà il via il Campionato italiano di endurance, le altre tappe a Bellaria (27/28 giugno), Santa Margherita Caorle (11 e 12 luglio) per concludersi a Civitavecchia il 25 e 26 luglio). Il Campionato Italiano Endurace offre la possibilità agli equipaggi di confrontarsi su ogni tipo di acqua, nel senso che i campi di gara sono variegati: si passa dall’ambiente marino, con la difficoltà e la tensione ma anche il divertimento di correre con mare formato, all’ambiente lacustre, dove si possono continua sfruttare totalmente le doti velocistiche degli scafi e la potenza dei motori, ingaggiando duelli a “tutta manetta” con gli avversari. Si tratta di momenti altamente spettacolari ed emozionanti. Migliaia di cavalli si liberano nell’acqua tra spruzzi bianchi altissimi e un’assordante rumore di motori coinvolge tutti gli spettatori, poi subentra la prima fase concitata della gara con le barche che si avvicinano alle prime boe di virata e quindi inizia la selezione, i più veloci si avvantaggiano e si forma una lunga fila con sorpassi mozzafiato, fino al traguardo e alla vittoria che premia sempre il migliore. Il fiume Po offre la possibilità di cimentarsi in una tra le gare senza dubbio più affascinanti e impegnative e selettive per uomini e mezzi. Più di 400 kilometri di percorso, sfidando mille insidie, dai pericolosi tronchi affioranti trasportati dalla corrente, alle numerose secche, sulle quali non è certamente consigliabile atterrare a velocità sostenuta. E qui si dimostra tutto il proprio valore. E.Tì. Nel segno della speranza semplice e delicato, si è avvicinato al mistero di Dio, affermando che il Dio è vicino a noi, che sa patire con noi e per noi, e proprio così dà valore alle nostre sofferenze. Nell’ora del terremoto questo Dio crocifisso era là, con le vittime, accolte nel suo grembo eterno. Il Papa è venuto a testimoniare questo Dio vicino, e proprio così conferma la fede della nostra gente. Insieme a questo afflato di conforto cristiano, non trascura di sottolineare il primato della carità, che urge più che mai esercitare in questa dolorosa prova, ma nello stesso tempo non esclude il corso della giustizia, perchè non si ripetano simili tragedie. Pur in quest’ora tragica di morti e di distruzioni, al Papa è apparsa la luce della fede umile del popolo abruzzese, che ha lasciato trasparire dalle sue parole e dai suoi atteggiamenti, e ha saputo ritrovare il suo Dio: anche nel fondo della disperazione non sono mancate l’invocazione e la supplica della voce del cuore “Gesù mio, misericordia!”. La voce del Papa, il suo semplice esserci saranno così un messaggio per tutti coloro che nella ferita del terremoto si riconoscano chiamati ad una nuova e più forte solidarietà nazionale verso chi soffre. notizia di gruppi di minori armati di lame che si sono sfidati a Roma, non in periferia ma nella centralissima Via del Corso e in pieno giorno. Uno scontro tra due gruppi di ragazzini, figli di stimati professionisti, che poteva finire in tragedia, se non fosse stato per l’intervento della Squadra Mobile che ha sequestrato a un giovane di sedici anni una lama di ventuno centimetri. A Varese in una lite per droga due giovani uccidono un diciassettenne a colpi di coltello e di fronte allo spaventoso racconto, fatto alla Polizia, sono rimasti impassibili, senza un barlume di pentimento, né una lacrima. Sempre a Roma, al Quartiere Ostiense, un ragazzo di quindici anni ha inseguito insieme a degli amici, alcuni ragazzi coetanei che li avevano rapinati e si è ritrovato con un coltello piantato nell’addome. E altri casi a Genova, a Napoli e in altre città d’Italia, dove spesso le conseguenze sono state gravissime con morti e feriti gravi. Le lame dei coltelli chiudono nel sangue banali liti tra giovanissimi: un apprezzamento a una ragazza, una sigaretta non data, una parola fuori posto provocano con facilità accoltellamenti che possono avere esiti tragici e drammatici per intere famiglie. Nelle periferie urbane alcol, A Montefiore presso il Polo Museale San Francesco L’ARTE AL CALABRESI: La mostra, inaugurata lo scorso 13 dicembre ed inserita nel cartellone di “SaggiPaesaggi”, il festival del paesaggio organizzato dalla Provincia, s’inserisce nella ricca sequenza di iniziative organizzate negli anni dalla città natale dell’artista e finalizzate a valorizzare il ricco patrimonio legato alla figura di De Carolis. Dopo le iniziative e le pubblicazioni degli anni passati dedicate a diversi aspetti dell’arte del maestro, la mostra intende sottolineare il ruolo di De Carolis come precursore del valore identitario della produzione artistica minore. Le diverse sezioni della mostra trattano la bellezza ricercata ed applicata non solo nella decorazione, che De Carolis pone allo stesso livello delle tre arti maggiori, ma anche nella ceramica, nei tessuti, nel mobilio, nelle piccole suppellettili ed intesa come capacità dell’uomo di esprimersi in armonia con il proprio quotidiano. In relazione alla proroga dell’apertura della mostra, sarà tenuta in altra data, da comunicarsi successivamente, la “lectio brevis” dal titolo “Vivere con l‘arte, vivere nell‘arte" sul tema della bellezza e del rapporto armonico di questa con la condizione dell'uomo, inizialmente prevista per il 3 maggio in occasione della giornata conclusiva dell’esposizione. La mostra resterà aperta fino al 3 maggio tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 15 alle19 (sabato, domenica e festivi dalle 10 alle12 e dalle 15 alle 19). Dopo il 3 maggio solo sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Per informazioni, Comune di Montefiore dell'Aso (tel. 0734.938743) La mostra della realtà e del quotidiano, ospitata al Calabresi dall’ 8 al 21 Aprile, ha fatto conoscere alla cittadina di San Benedetto del Tronto gli artisti Miriam Pasquali e Giacomo Cognigni. Miriam Pasquali attraverso il mondo floreale esprime i propri sentimenti: dipinge con gli acquerelli le sue emozioni. I tulipani ne sono l’esempio, infatti nella loro corolla con i petali stretti, incastrati l’uno nell’altro, racchiudono il significato di una promessa. Paesaggi onirici e fogli fioriti, nell’occasione di questa mostra, lasciano lo spazio ad un volto: “La Venere”, che ha negli occhi una luce che cattura, che ammalia come un canto di sirena, una ninfa che emerge dalle morbide onde del mare. Giacomo Cognigni si dedica, invece, alla rappresentazione figurativa olio su tela. I soggetti prediletti sono le nature morte, che vivono attraverso il pennello e la spatola. Non mancano scorci di marine, rimandi all’origine sanbenedettese e al duro lavoro del marinaio rappresentati in “Ala la barca”. Entrambi iscritti al catalogo degli artisti, della casa editrice Elite New di Varese, contano di far conoscere la loro arte a quanti la sappiano percepire ed apprezzare nella sua totalità. Noi osservatori dobbiamo entrare in un clima onirico alla ricerca di gioia e serenità per comprendere Miriam Pasquali e percepire il dettaglio e la rifinitura artistica per scoprire il labor Dina Maria Laurenzi lime di Giacomo Cognigni. “Adolfo de Carolis e la Miriam Pasquali e Giacomo democrazia del bello” Cognini droga, coltelli sono un cocktail micidiale. Il coltello costituisce un’arma bianca di facile reperimento, non ha bisogno di permessi per portarla addosso e un ragazzo forse per sicurezza o per paura, sicuramente per spavalderia, lo porta senza conoscerne le conseguenze. Quando tanti giovanissimi, dopo le aggressioni così violente, vengono portati in caserma per essere interrogati, la cosa più logorante e sconvolgente è che, di fronte al perché di questi comportamenti, non sanno dare risposta. Si usa il coltello e basta, per una bravata, per bullismo, forse ottenebrati anche per l’assunzione si alcol e droga. Per comprendere quanta poca importanza si dà a questi drammatici gesti e alle conseguenze che ne derivano, un ragazzo dopo aver accoltellato un coetaneo, alla Polizia che lo aveva fermato ha chiesto: “ Con questo precedente posso arruolarmi lo stesso nell’esercito?” Il problema c’è, è una realtà agghiacciante con i suoi seicento delitti all’anno per armi da taglio, ma non si può parlare di allarme sociale, anche se il fenomeno ci mostra un vero imbarbarimento dell’anima. Ma perché tanta violenza? Perché negli adolescenti si sviluppa questo comportamento antisociale aggressivo? Le risposte possono essere date dall’uso di alcol e droga che si assumono spesso in giovanissima età. Ma gli psicologi e gli psichiatri spiegano che per capire certi comportamenti bisogna risalire all’infanzia, alle dinamiche familiari, all’interazione con l’ambiente circostante come scuola e amici per evitare le tendenze ad usare E.Tì.Rettifica Il Punto Giuridica ci invita a rettificare alcune inesattezze contenuta in una nostra nota del 3/5, cosa che facciamo, scusandoci con gli interessati. L’avvocato Silvia Vitali non è la segretaria del Punto, ma il Presidente, così come il dottor Stefano Oriente, che non è avvocato, ne è il Segretario; il costo fisso di un parere legale veloce non è di 47 euro, bensì di 43,20. Tanto dovevamo per correttezza e precisione. atteggiamenti antisociali. Di fronte a questo crescente fenomeno sociale, quali misure adottare ? Da una parte pene più severe, dall’altra campagne di sensibilizzazione, coinvolgimenti educativi e controllo sia delle famiglie che della scuola. Anche se i genitori, ignari, rimangono scioccati quando scoprono la verità, quando ritrovano coltelli tra le lenzuola dei figli. Inoltre lo Stato e le Istituzioni devono esaminare, studiare progetti di interventi con una politica di prevenzione e promozione, di aiuto nella fase di massima vulnerabilità, di scompenso e disturbo della condotta che sono legati anche e molto spesso ad un forte disagio psico-sociale. Detto questo però si dovrebbe richiedere un intervento immediato del Governo per una legge per la quale, chiunque voglia portare con sé un’arma da taglio, la deve denunciare alla Polizia. SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO Proprietà: “Confraternita SS.mo Sacramento e Cristo Morto” Via Forte San Benedetto del Tr. (AP) REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ASCOLI PICENO N. 211 del 24/5/1984 DIR. RESPONSABILE Andrea Marozzi DIREZIONE REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE 63039 San Benedetto del Tr.(AP) Via Forte 16 Tel. 579210 Fax 0735 594833 e-mail [email protected] C.C.P.N. 11886637 intestato a “L’Ancora” 63039 San Benedetto Tr. (AP) Via Forte Stampa: Linea Grafica - Tel. 0735 702910 - 0735 701966 Centobuchi (AP) “Il Settimanale usufruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250”. Il sito della Diocesi www.diocesisbt.it Anno XXVI 10 Maggio 2009 3 L’Ancora - Cultura La Causa di beatificazione del Servo di Dio Mons. Francesco Antonio Marcucci PAG Enrico MATTEI nella fiction televisiva: “L’uomo che guardava il futuro” di Bruna Mistichelli La diffusione della sua conoscenza nelle scuole di ogni ordine e grado Insegnanti e studenti del V Liceo Scientifico “Orsini”, del V Ginnasio F. Stabili” e del IV Liceo della Comunicazione “Maria Tecla Relucenti. La causa di beatificazione del Servo di Dio è in fase avanzata: i teologi hanno riconosciuto l’eroicità delle sue virtù e il miracolo attribuito alla sua intercessione ha già superato vari ostacoli ed attende il parere della consulta medica che sarà presto nominata dalla Congregazione per le cause dei Santi. Intanto si moltiplicano le iniziative per far conoscere agli studenti la vita e l’opera del Vescovo ed educatore Marcucci. Domenica 19 aprile, nel teatrino della Scuola delle Suore Concezioniste di Ascoli Piceno sono stati premiati molti alunni delle Scuole paritarie dell’Istituto, che avevano partecipato al concorso intitolato “Francesco Antonio Marcucci: dalla giovinezza alla maturità”. Il ricco e festoso programma si è aperto con l’Ave Maria di Gounod, cantata dal mezzosoprano Angela Crocetti, accompagnata al pianoforte dalla prof. Maria Puca. Si sono poi esibiti, con spontanea e gioiosa eleganza, vari gruppi di studenti, piccoli ai grandi. Il loro ricco e vario repertorio di canti, danze e suonatine di fluato, ha Alunni di I media, Ascoli Piceno intermezzato la consegna dei premi e degli attestati; il tutto accompagnato da tanti sorrisi, applausi ed emozioni. Non sono mancati i saluti, i rallegramenti e gli auguri delle Autorità cittadine e la presenza dolce ed incoraggiante della Superiora generale, Madre Virgilia Trasatti. E per concludere, è stata offerta ai numerosissimi partecipanti una buona merenda, preparata con amore dalla comunità e dalla generosa superiora Suor Maria Luigia. Giovedì 23 aprile è stata la volta degli studenti dei Licei cittadini i quali, guidati dalle loro professoresse, hanno riflettuto su Francesco Antonio Marcucci illuminista cattolico. Il concorso si proponeva di far conoscere un illuminista del nostro territorio attraverso i suoi scritti ed i rapporti da lui intrecciati con esponenti della cultura locale, italiana ed europea del tempo. Come pure di cogliere l’originalità e la novità dell’Illuminismo marcucciano, che, nella conciliazione di fede e ragione e tramite una visione enciclopedica del sapere, propone una formazione armonica e globale della persona, volta al raggiungimento della crescita umana e spirituale di ciascuno. L’incontro si è aperto con una visita alla chiesa dell’Immacolata e alla tomba del Servo di Dio per affidargli l’impegno scolastico. Gli studenti del Liceo della Comunicazione hanno dato il benvenuto con un canto ed una danza. A turno, le tre scuole hanno poi condiviso riflessioni ed emozioni anche con proiezioni multimediali. Suor M. Paola Giobbi, coordinatrice del progetto, ha ringraziato per la partecipazione sentita e creativa ed ha augurato di continuare il cammino intrapreso. Gli alunni sono stati premiati singolarmente con attestati e quadretti raffiguranti il Servo di Dio. I lavori realizzati e le foto delle cerimonie di premiazione sono state pubblicate nel sito web: www.francescoantoniomarcucci.co m, nella voce eventi. Che l’intercessione e l’amicizia del Servo di Dio Francesco Antonio Marcucci ci accompagni sempre e renda sereno il cammino di tutti. Maria Paola Giobbi Di Enrico Mattei si era occupato nel 1972 il regista Francesco Rosi in un film che ebbe un grande successo di pubblico e di critica e che indagava, scavava, si interrogava sulla vita e sulla morte sospetta di questo uomo, una delle figure più controverse del dopoguerra. A impersonarlo sullo schermo uno straordinario Gian Maria Volonté, che ne diede un’immagine intensa e drammatica e che rimane ancora memorabile per la sua magistrale interpretazione. Dopo il film di Rosi, anche la TV;, domenica 3 e lunedì 4 Maggio, in prima serata su Rai Uno, ha riproposto la vita avventurosa di questo personaggio nella fiction televisiva: “Enrico Mattei. L’uomo che guardava il futuro.” Una ricostruzione dell’esistenza di questo grande imprenditore che il regista Giorgio Capitani ha fatto, avvalendosi di documenti e filmati d’epoca provenienti dall’archivio storico dell’’ENI, l’azienda da lui fondata nel 1953. Ma chi era Enrico Mattei? Definito dalla stampa internazionale “l’italiano più potente dopo l’imperatore Augusto”, nacque ad Acqualagna nel 1906 e visse la prima giovinezza a Matelica nelle Marche. A vent’anni si trasferì a Milano dove aprì la fabbrica: “Industria chimica lombarda Grassi e Saponi”, dando lavoro a vari operai. Alla fine degli anni Trenta si avvicinò a Marcello Boldrini, professore dell’Università Cattolica e intellettuale vicino agli ambienti che contribuiranno alla costituzione della Democrazia Cristiana milanese. Questa amicizia fu molto importante per la sua formazione politica, tanto da convincerlo alla scelta antifascista allo scoppio del secondo conflitto. Dopo la guerra aderì alla Resistenza, divenendo il rappresentante della DC nel Comando Generale del Corpo Volontari della Libertà. Catturato dalla polizia della RSI, riuscì a fuggire dal carcere di Como e rientrare a Milano. Fu tra i protagonisti delle convulse giornate insurrezionali e il 25 Aprile 1945 sfilò tra i capi partigiani nella città liberata. Marito affettuoso di Greta, una bellissima austriaca che aveva conosciuto durante uno spettacolo, fu padre mancato, dopo la perdita dell’unico figlio, e questo lo addolorò moltissimo. Nel dopoguerra in un’Italia distrutta, piena di macerie e povera, fu chiamato da De Gasperi che gli chiese se aveva voglia di fare qualcosa per il proprio Paese e lo nominò “Commissario liquidatore dell’AGIP”. Da qui inizia quell’iter impensato e quanto mai geniale che porterà il ragioniere di Matelica a divenire uno degli uomini più importanti d’Italia e più conosciuto nel mondo. Non solo non accettò di liquidare l’AGIP, ma la gestì in modo tale da segnare una svolta per tutto il settore degli idrocarburi in Italia e iniziare quella politica energetica che sarebbe utile e importante ancora oggi. Fu un instancabile e spregiudicato manager di Stato (sua è la celebre battuta: “uso i partiti come i taxi: salgo, pago la corsa, scendo”). Era un visionario e sognatore, ma pragmatico. Anticipava i tempi, ma si metteva troppo avanti ai suoi contemporanei che non riuscivano a capire i suoi piani. Sicuramente è stata una delle figure-chiave della ricostruzione italiana del dopoguerra. Comprese che l’Italia poteva avere possibilità di progresso economico e industriale solo se aveva una sua capacità autonoma per quanto riguardava l’energia. Il nostro Paese, oggi, deve molto a Mattei per via delle scelte del gas metano. Infatti il petrolio rinvenuto nel maggiore giacimento di Cortemaggiore servì soprattutto per motivi “pubblicitari”, il metano invece era abbondante e si pensò subito che poteva essere venduto alle industrie con buoni ricavi. Con una fitta rete di metanodotti si favorì l’uso industriale del metano, che fu utilizzato anche per impieghi domestici. I metodi audaci e discutibili di Mattei lo resero leggendario e noto in tutto il mondo: strinse rapporti con la Persia, il Medio Oriente, la Russia, la Cina e come tutti i personaggi potenti, fu amato e odiato. Molti furono i suoi nemici: dagli americani, alle “Sette Sorelle”, grandi Compagnie petrolifere che vedevano quest’uomo dinamico e pieno di idee geniali come un fastidioso inciampo alla loro corsa verso la supremazia nel campo energetico. Fu osteggiato anche all’interno, dagli uomini politici ai Sindacati, dai giornalisti ad alcuni poteri periferici. A un certo punto si sentì isolato e qualcuno disse che era come un morto che camminava. Quando il 27 Ottobre 1962 il suo aereo cadde a Bascapé, mentre si trovava in volo dalla Sicilia per raggiungere Milano, si parlò subito di attentato. Due sono state le inchieste su questo incidente, che però hanno lasciato i dubbi iniziali. La fiction televisiva, che sposa la tesi dell’omicidio, é stata interpretata da Massimo Ghini nel ruolo di Mattei e Vittoria Belvedere in quello di Greta, oltre ad altri bravi attori, come Franco Castellano e Giacomo Piperno. E’ bene che la TV riproponga al grosso pubblico la vita di questi grandi uomini che sono stati protagonisti della nostra storia recente e che hanno operato per il bene dell’Italia. Infatti Enrico Mattei è stato sì uno spregiudicato manager di Stato, ma ha operato non per avere vantaggi personali e arricchimenti, ma la sua idea fissa era quella di agire per il bene del Paese, di creare ricchezza e lavoro per tutti. Concludiamo con una frase che ripeteva spesso: “ Non mi interessa di essere ricco in un Paese povero”. Ce ne fossero ancora di uomini così ! 4 L’Ancora - Pastorale L’ ANNO PAOLINO : LETTERE DI P AOLO , N . 48 PAG 1 Corinzi 11,17 - 34 LA CENA DEL SIGNORE LE SUE ESIGENZE La comunità di Corinto celebrava l’Eucaristia “ogni primo giorno della settimana” (cf 16,2), cioè ogni domenica; ma non con le dovute disposizioni morali. Paolo ne è preoccupato; per questo rimprovera ed esorta. 1. Il rimprovero. 17 E mentre vi do queste istruzioni, non posso lodarvi per le vostre riunioni che non si svolgono per il meglio, ma per il peggio. Innanzi tutto sento dire che, quando vi radunate in assemblea, vi sono divisioni tra voi, e in parte lo credo. (…). Quando dunque vi radunate insieme, il vostro non è più un mangiare la cena del Signore. Ciascuno infatti, quando siete a tavola, incomincia a prendere il proprio pasto e così uno ha fame, l’altro è ubriaco. Non avete forse le vostre case per mangiare e per bere? O volete gettare il disprezzo sulla chiesa di Dio e far vergognare chi non ha niente? Che devo dirvi? Lodarvi? In questo non vi lodo!(11,17-22) I fedeli si riuniscono “in assemblea” (en ekklesía), “insieme”, in uno stesso luogo prefissato. E’ l’assemblea liturgica, che rende visibile la chiesa locale e che si ripete, per motivo di fede, ogni settimana. Lo scopo dell’assemblea è “mangiare la cena del Signore”, cioè partecipare alla Messa e alla comunione. A Corinto tale celebrazione era preceduta da un pasto in comune, reso possibile da quei benestanti che potevano portare per sé e per i non abbienti. Ma la cosa si svolgeva in modo diverso dal desiderato, cioè senza la necessaria condivisione; per cui “uno ha fame e l’altro è ubriaco”. A questo punto parte il rimprovero di Paolo: mangiate nelle vostre case; non gettate disprezzo “sulla chiesa di Dio”; non fate vergognare chi è presente e “non ha niente”. Paolo passa alla squalifica più radicale: “il vostro [comportamento egoistico] non è [più, manca nel greco] un mangiare la cena del Signore”; non merita cioè di essere chiamato “la cena del Signore”. La mancanza di amore distrugge la celebrazione. 2. L’egoismo dei corinzi e l’infinito altruismo di Gesù nel Sacramento. “Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: ‘Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me’. Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me’. Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga (11,23-26). Paolo vuole rimproverare in modo forte l’egoismo dei corinzi; per questo presenta l’altruismo di Gesù nell’Eucaristia. Così ci regala il racconto dell’istituzione eucaristica, il quarto, dopo quelli di Matteo, Marco e Luca. Il rimprovero è nella natura delle cose: Gesù si dona nel Sacramento la notte in cui “veniva tradito”, nel momento, umanamente parlando, meno adatto; si dona totalmente, corpo e sangue; chiede che si ripeta quanto ha fatto non solo sul piano rituale, ma anche su quello esistenziale; ripetizione che accompagna la Chiesa “fino a che egli venga” nella parusìa a concludere la storia della salvezza. Ancor più, nel Sacramento egli diventa grazia per realizzare quanto chiede. 3. Paolo conclude richiamando il rispetto che è dovuto a Gesù nella comunione eucaristica. 27 Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. 28 Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; 29 perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna (11,27-29). Facendo proprio il pensiero e il comportamento del Signore, Paolo dice che la celebrazione eucaristica ci deve portare ad amare gli altri come Gesù ama noi. Giuseppe Crocetti Parola del Signore QUINTA DOMENICA DI PASQUA - ANNO B A TE LA MIA LODE O SIGNORE DAL VANGELO secondo GIOVANNI Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli (GIOVANNI 15,1-8) Il brano evangelico di oggi vuole evidenziare l’intimo rapporto esistente tra Cristo e i suoi discepoli. Un rapporto così stretto da essere da Gesù evidenziato come un rapporto vitale, da cui dipende la nostra stessa vita, così come l’esistenza del tralcio dipende dalla vite. La separazione dalla vite (Cristo) diventa per il tralcio (noi) sinonimo di morte. Il battesimo ricevuto ci innesta nella vita divina di Cristo, senza alcun nostro intervento, senza nessun nostro merito. Da quel momento il compito di “rimanere ” uniti a Cristo, tocca a noi, certamente con il suo aiuto, ma “rimanere in Lui” entra a far parte dei nostri compiti, è nostro dovere se non vogliamo disseccare, se non vogliamo morire a quella vita di grazia che il Signore a così alto prezzo (la sua croce) ci ha conquistato. D’altra parte chi ha la forza, la fede necessarie per rimanere innestati a Cristo riceve grazie su grazie per collaborare all’espansione del Regno di Dio, tanto che Gesù promette che questi porteranno molto frutto e diventeranno suoi veri discepoli. Gesù fa risaltare con il suo discorso i passaggi della vita cristiana, Egli ci dice che l’innesto in Lui lo riceviamo nel battesimo e attraverso l’annunzio della sua Parola, che questo dono ci viene fatto gratuitamente, così come quello della fede, ma noi abbiamo il compito di alimentarci in Lui (vitetralci) con i sacramenti, con la preghiera, con le opere della carità, per poter crescere, rafforzarci e portare molto frutto. Il frutto che ogni cristiano deve portare è la testimonianza del suo amore a Cristo e ai fratelli, frutto che possiamo e dobbiamo identificare con le opere della fede, della speranza e della carità. San Paolo apostolo li chiamerebbe frutti dello Spirito, proprio perché evidenziano l’attaccamento al Signore e l’amore per Lui. Inoltre attraverso queste opere manifestiamo il nostro essere discepoli di Cristo. Infatti non è attraverso il battesimo che diventiamo discepoli, ma solo attraverso la sequela di Cristo, il battesimo (l’innesto alla vite), fa di noi solo dei cristiani in germe che devono confermare la loro appartenenza a Cristo giorno dopo giorno, attraverso il seguire Cristo e il suo insegnamento, infatti Gesù ci raccomanda: chi vuole venire dietro a me, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Signore ti preghiamo perché quando sarà il nostro momento di essere travolti, schiacciati dalla croce troviamo te a farci da cireneo. RICCARDO SAGGEZZA PER PENSARCI SU: RESTARE NELLA CARITA’, PER RIMANERE IN DIO (GIOVANNI XXIII) MIO DIO, SE VOI SIETE OVUNQUE, COM’E’ POSSIBILE CHE IO SIA TANTO SPESSO ALTROVE (MADELEINE DELBREl) Anno XXVI 10 Maggio 2009 Incontri Pastorali del Vescovo DURANTE LA SETTIMANA Domenica 10 maggio Ore 11.00 Martinsicuro - Parrocchia S. Cuore: S. Messa, con S. Cresima Ore 17.30 - S. Benedetto Tr. - Parrocchia S. Giuseppe: S. Messa, con S. Cresima Martedì 12 maggio Venegono - Celebrazione al Seminario Arcivescovile di Milano Mercoledì 13 maggio Ore 16.00 Loreto - S. Messa per gli studenti dell’I.T.C. “Capriotti” Giovedì 14 maggio Ore 10.00 Grottammare - Oasi: Incontro mensile del Clero Ore 18.00 S. Benedetto Tr. Casa S. Gemma: S. Messa Venerdì 15 maggio Ore 21.15 - Grottammare - Casa S. Francesco: S. Messa di inizio della Veglia vocazionale Sabato 16 maggio Ore 09.30 - S. Benedetto Tr. - Suore Concezioniste: Lezione ai responsabili dei Centri Estivi del C.S.I. Ore 12.00 - S. Benedetto Tr. - Inaugurazione della Filiale della BCC di Ripatransone Ore 16.30 - Grottammare - Inaugurazione dell’ANFASS Ore 18.00 - Grottammare - Parrocchia Gran Madre di Dio: S. Messa, con S. Cresima Domenica 17 maggio Ore 09.00 - Villa Rosa - S. Messa, con S. Cresima Ore 11.00 - S. Benedetto Tr. - Parrocchia S. Pio X: S. Messa, con S. Cresima Ore 18.30 - S. Benedetto Tr. - S. Filippo Neri: Convocazione diocesana del R.n.S.- S. Messa UN LIBRO DI GIUSEPPE DE CARLI ED ELENA BALESTRI EDITO DA RAIERI E VELAR La Bibbia giorno e notte, i millevolti di una esperienza indimenticabile Il racconto attraverso immagini fotografiche e un documentario televisivo della settimana di lettura continua ed integrale della Sacra Scrittura trasmessa in diretta dalla Rai. E’ in libreria un originalissimo volume dal titolo: La Bibbia giorno e notte. I mille volti di un esperienza indimenticabile, opera di due note firme della Radiotelevisione Italiana, il vaticanista e direttore di Rai Vaticano, Giuseppe De Carli, ed Elena Balestri. Edito da Velar e da RaiEri, offre la sequenza di 500 ritratti fotografici delle persone vip, gente comune, ecclesiastici, sportivi, politici, suore, militari che hanno prestato il loro volto e la propria voce per proclamare la parola di Dio, nel corso della famosa no-stop della lettura integrale della Scrittura trasmessa in diretta dalla televisione pubblica e da un pool di emittenti del mondo cattolico. Un programma che ha ottenuto un successo di consenso e di ascolti a livello mondiale, pur essendo la più radicale delle proposte (“Bibbia sine glossa”) e la più “antitelevisiva”. Palentaria è stata l’utenza del programma, essendo stato diffuso da RaiSat, Rai Educational, internet, Telepace, Sat2000 e dal circuito Radioinblu. La Bibbia giorno e notte, evento ideato e condotto da Giuseppe De Carli ed Elena Balestri, ha meritato l’Oscar Speciale TV per il miglior programma culturale del 2008. Premio che viene assegnato da una giuria di addetti ai lavori, direttori delle grandi testate giornalistiche e dei network. Allegato al volume viene distribuito un DVD cn tutti i 2000 ritratti singoli e di gruppo dei lettori e dei cori, che hanno animato gli intervalli musicali, e con un documentario di 35 minuti per la regia di Gaia Valerio Rosa, che racconta l’evento con il backstage. Sinodo Diocesano: Tempo di Ascolto Anno XXVI 10 Maggio 2009 L’Ancora - Speciale Sinodo Diocesano Le realtà ecclesiali diocesane in Sinodo: Équipes Notre Dame A Parigi, in una sera del 25 Febbraio 1939 ci fu una riunione importante. Il titolo del manifesto diceva: “Première soirée du groupe NotreDame de toute joie”. Un gruppo di coppie, con la guida di Padre Caffarel, oggi in fase di beatificazione, decise che la ricerca spirituale e l’umanità andavano condivise, per ritrovare la piena fiducia nel presente e nel divenire, per ricostruire dal basso la società secondo i valori del Vangelo: solidarietà, partecipazione, condivisione. Il gruppo iniziò ad incontrarsi mensilmente, mettendo in comune le reciproche esperienze di coppia e famiglia: le piccole o grandi problematiche, le occasioni di gioia, i dubbi, le speranze, i bisogni, sia all’interno del vincolo matrimoniale che nella propria individuale interiorità. Padre Caffarel condivideva con loro il confronto, alla luce del significato evangelico. Pochi anni dopo Parigi, come tutte le capitali e città d’Europa, si ritrovò alle prese con la ricostruzione del dopoguerra, con la povertà e lo smarrimento tipici dei periodi bui. Fu indubbiamente il periodo che, mettendo alla prova la resistenza psicologica e la fede, rafforzò la convinzione e la determinazione necessarie per andare avanti. Le poche coppie iniziali aumentarono, dando vita a piccoli gruppi, ben raccordati tra loro e coerenti nella tipologia degli incontri. Gradualmente, questo continuo mettere in comune le esperienze del quotidiano e della fede, generò un metodo che è quello oggi universalmente adottato dal Movimento END (Equipe Notre Dame), un organismo vivo, ricco di umanità e spiritualità, con ben 60 anni di storia ed esperienze. In questi decenni il Movimento si è diffuso in molte nazioni, all’interno delle quali si divide in Regioni, Settori e tanti piccoli gruppi, per rispettare la formula originaria che vuole un numero limitato di coppie per ogni equipe. Nel mondo ci sono oltre 10.000 gruppi di coppie che seguono il metodo. In Italia il Movimento si è diffuso a partire dal 1959 e conta almeno 700 équipes, distribuite in quasi tutte le regioni. Cenni sul metodo END vuol significare, nell’essenza, “Movimento di Formazione in continuo movimento”. Non ci sono ruoli fissi, non c’è carriera interna e tutti, nel corso della loro permanenza, assumeranno ruoli di “servizio”, ovvero i particolari incarichi necessari alla funzionalità della vita della singola équipe, in seno al Movimento nella sua ampiezza territoriale, nazionale ed internazionale. Nella vita d’équipe si esperimenta che “camminando s’apre il cammino”. Nulla è statico, men che mai il senso della fede, della vita, della comunione tra persone. Gli équipiers sono 5 consapevoli che il loro cammino è di “conversione permanente”. Incontrarsi e seguire un metodo aiuta nell’impresa. Il metodo non ha per obiettivo l’omologazione delle coscienze, ma al contrario tende ad un reale pluralismo. Si crede al confronto in termini di ricchezza delle differenze, viene dato risalto all’individualità ed al senso di responsabilità personale. Ogni gruppo conta un numero medio di cinque coppie, oltre al Consigliere Spirituale che condivide come tutti ogni momento dell’incontro, aiutando a cogliere nelle esperienze esposte il segno di Dio, il significato profondo dell’essere coppia, genitori e famiglia. Ogni équipe si riunisce una volta al mese, con pausa estiva. Gli incontri avvengono nelle case dei componenti, a rotazione. Questa scelta, che è parte del metodo, non vuole escludere la possibilità di utilizzare i locali delle parrocchie, ma piuttosto vuole aggiungere valore alle famiglie. La coppia ospitante rende “chiesa” la propria casa. Il luogo dove si vive è anche il luogo dove la presenza di Cristo deve essere visibile. Segue sempre, a fine riunione, un pasto semplice, offerto dalla coppia ospitante. Il momento del pasto è fortemente simbolico, oltre che aggregante. Con-dividere il pane, oltre a ciò che gli ospitanti vorranno offrire (non mancano occasioni di banchetti che stimolano l’appetito al più restio degli inappetenti), contribuisce concretamente ad uno spirito di semplicità e di fratellanza solidale, come suggerisce anche la celebre frase “lo riconobbero nello spezzare il pane”. Gli incontri durano circa tre ore, oltre al pasto. Vengono condivisi con gli “amici” dell’équipe gli episodi che nell’arco del mese trascorso sono risultati i più significativi a livello personale e/o di coppia. E’ un momento importante perché matura la consapevolezza di poter contare sulla comprensione e sull’accettazione degli altri nei propri confronti. Reciprocamente si esperimenta la propria capacità di aprirsi, di dare e ricevere fiducia. Si approfondisce l’introspezione. Si percepisce chiaramente di essere tra amici che sempre rispetteranno ciò che ascoltano. Questa fase viene chiamata “messa in comune”. Ci sono altri momenti significativi che caratterizzano l’incontro, come l’interpretazione di un passo delle scritture con il contributo del sacerdote, la cui presenza è di fondamentale importanza per non dimenticare che l’incontro, pur laico e condotto da laici, avviene nel nome di Cristo. Il sacerdote è anch’egli “equipier”, è un uomo che vive la sua quotidianità, i suoi impegni con i tanti momenti di infinite sfumature. Tanto l’elevazione dello spirito, quanto le difficoltà di ogni giorno, fanno parte del suo essere sacerdote: anche questo viene condiviso. Il momento della “preghiera” parte con la lettura e le riflessioni sulla Parola di Cristo, per approdare alle intenzioni di preghiera. Il metodo comprende lo studio di un testo, autonomamente scelto dalla équipe di appartenenza. Gli équipiers sanno bene come il cosiddetto “tema di studio” è qualcosa di coinvolgente. Ognuno riesce, specchiando il proprio modo di essere, ad estrapolare quei significati e quelle riflessioni che, scambiate reciprocamente, contribuiscono ad una ricchezza di sensibilità notevole. Viene chiesto alla coppia di leggere in modo approfondito il tema di studio nelle settimane antecedenti la riunione, in modo da “relazionare” le proprie riflessioni. Durante il mese, tra una riunione e l’altra, ogni coppia ha alcuni impegni: il pregare insieme, ad esempio; l’ascoltarsi reciprocamente (chiamato dovere di sedersi) imparando a non obiettare, ma a comprendere ciò che il coniuge percepisce di noi e della relazione di coppia. Un altro aspetto degli impegni del mese è quello di darsi una regola di vita, in autonomia. Ognuno si da’ la regola che pensa sia giusta in quel periodo della vita, in quella fase della relazione. Cenni sulla vita nella nostra diocesi Le singole équipes fanno parte di raggruppamenti più ampi che vanno oltre i confini diocesani. Vengono chiamati settori. Nella nostra regione Marche ci sono due settori, Marche A e Marche B. Il raggruppamento A comprende le équipes che vivono, sostanzialmente, lungo la vallata del Tronto con due grandi poli: Centobuchi e Ascoli Piceno. Il raggruppamento B va da S. Benedetto del Tronto fino ad Urbino, con una maggiore presenza proprio a San Benedetto. In tutte le Marche la nostra Diocesi è quella che ha la maggiore concentrazione di équipes Notre Dame, sia considerando il settore A che quello B. In ambito diocesano, il movimento collabora con le altre realtà diocesane dedicate alla famiglia, in particolare con la Pastorale Familiare. Diverse coppie di équipiers partecipano nei corsi per fidanzati. PAG AZIONE CATTOLICA ITALIANA “AC – una storia, 140 anni di cammino” “La nostra grande famiglia associativa compie centoquaranta anni, ed ha vissuto sempre con fedeltà il suo servizio alla Chiesa. E’ una famiglia carica di storia: in questa storia vogliamo riscoprire le radici del nostro futuro. Non ci siamo tirati indietro, mai. Nelle parrocchie e nelle città, nelle aule e nelle università, sui luoghi di lavoro, nella società civile e nelle istituzioni democratiche, il popolo dell’Azione Cattolica ha sempre cercato di offrire il suo servizio disinteressato per l’annuncio del Vangelo e la crescita del Paese…” Queste brevi frasi, riprese dal “Manifesto al Paese” redatto dalla Presidenza Nazionale, in occasione delle celebrazioni per il 140°, sembrano sintetizzare al meglio il percorso della nostra Associazione. Perché la lunga storia dell’Azione Cattolica Italiana parte da lontano: esattamente dal 1867, attraverso la felice intuizione di due giovani laici, Mario Fani e Giovanni Acquaderni, con il primo nucleo dell’allora “Società della Gioventù Cattolica Italiana”, per dipanarsi tra due guerre mondiali, attraverso il prezioso contributo dato, nel secondo dopoguerra, alla redazione della Carta Costituzionale ed all’edificazione di una nuova società civile, il far proprio l’evento conciliare del Vaticano II°, gli anni della “Scelta Religiosa”, vissuta non come ripiegamento su sé stessi, ma quale fucina di rinnovato impegno laicale, l’ACR e la “catechesi esperienziale”, fino all’alba del nuovo millennio che ci vede ancora al servizio della Chiesa, capaci di leggere con sapienza il momento storico che siamo chiamati a vivere. Siamo fondamentalmente un’associazione di laici impegnati a vivere, ciascuno “a propria misura” ed in forma comunitaria, l’esperienza di fede, l’annuncio del Vangelo e la chiamata alla santità nel nostro quotidiano. Crediamo che sia doveroso e possibile educarci reciprocamente alla respon- sabilità, in un cammino personale e comunitario di formazione umana e cristiana; vogliamo, dunque, essere attenti alla crescita delle persone che incontriamo nel nostro vivere e che ci sono state affidate. L’Azione Cattolica fin da principio ha scelto, poi, di rispondere alla vocazione missionaria, mettendosi a servizio nelle singole Chiese locali, stando ed operando in maniera corresponsabile nelle Diocesi e nelle parrocchie. Una scelta ed un servizio svolti, ancora oggi, in maniera vitale e responsabile, seguendo le tre grandi consegne che Giovanni Paolo II° ha voluto donare all’Associazione tutta, nel Settembre 2004 al termine del Pellegrinaggio Nazionale a Loreto: “Carissimi vi invito a rinnovare il vostro Sì e vi affido tre consegne. La prima è contemplazione: impegnatevi a camminare sulla strada della santità, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, unico Maestro e Salvatore di tutti. La seconda consegna è comunione: cercate di promuovere la spiritualità dell’unità con i Pastori della Chiesa, con tutti i fratelli di fede e con le altre aggregazioni ecclesiali. Siate allora fermento di dialogo con tutti gli uomini di buona volontà. La terza consegna è missione: portate da laici il fermento del Vangelo nelle case e nelle scuole, nei luoghi del lavoro e del tempo libero. Il Vangelo è parola di speranza e di salvezza per il mondo. La dolce Madonna di Loreto vi ottenga la fedeltà alla vostra vocazione, la generosità nell’adempimento del dovere quotidiano, l’entusiasmo nel dedicarvi alla missione che la Chiesa vi affida!”. Ed è proprio su queste basi che poggia il nostro essere parte attiva della vita della Diocesi. Una presenza costante, attenta alle diverse età della vita, magari spesso non appariscente, ma che ci porta ad impegnarci per la crescita e la maturazione umana e cristiana di Ragazzi, Giovani ed Adulti, uniti nel percorso associativo. Ma, soprattutto, una presenza attiva ed in tal senso ricordiamo, tra l’altro, gli incontri di approfondimento ed anche i momenti di festa per ragazzi e giovanissimi, “Le notti di Nicodemo” per giovani, le Lectio su S. Paolo e le occasioni di confronto per gli Adulti. Vorremmo, infine, chiedervi la vicinanza nella preghiera ed invitarvi a conoscere od a riscoprire la nostra realtà associativa, perché tutti insieme si possa crescere umanamente e cristianamente, realizzando quell’Azione Cattolica che, così bene, ebbe modo di definire l’allora Presidente Nazionale, Vittorio Bachelet:”Che cosa è l’Azione Cattolica? Ne abbiamo parlato molto, ma mi pare che sia soprattutto una realtà di cristiani radicati nel loro territorio e nelle loro parrocchie che si conoscono, che si vogliono bene, che lavorano assieme nel nome del Signore, che sono amici; e questa rete di uomini e donne che lavorano in tutte le diocesi, e di giovani, e di adulti, e di ragazzi e di fanciulli, che in tutta la Chiesa italiana con concordia, con uno spirito comune, senza troppe strutture organizzative, ma veramente essendo sempre più un cuor solo e un’ anima sola cercano di servire la Chiesa. E questa è la grande cosa. Perché noi serviamo l’AC non perché ci interessa di fare grande l’AC; noi serviamo l’AC perché ci interessa di rendere nella Chiesa il servizio che ci è chiesto per tutti i fratelli.” www.azionecattolicasbt.it 6 PAG D A S.B E N E D E T T O D E L T Anno XXVI 10 Maggio 2009 L’Ancora - Cronaca R O N T O Aperti Corsi per animatori turistici La stagione turistica é ormai alle porte. E a tal proposito nascono e prolificano i tentativi di renderla sempre più interessante e professionale. Per cui spuntano come funghi associazioni e cooperative gruppi di lavoro per la formazione del personale. E’ di ieri la presentazione dell’ITV per la valorizzazione della stagione turistica 2009. Il tutto nasce dalla volontà di qualificarne il personale.. Selecta Group, che ha la sede in via Giovanelli 42, avrà il ruolo di formare il personale addetto all’animazione turistica e a trovargli una successiva collocazione nei vari chalet. Perché oggi è importante che l’accoglienza venga fatta da personale idoneo e qualificato ed è per questo che organizza Corsi ad hoc. I corsi, tenuti da esperti ed idonei docenti e basati sulla comunicazione, a cui verranno ammessi non più di 16 elementi pre-selezionati, dovranno preparare giovani in grado di organizzare eventi riservati a bambini e anziani. L’intenzione è quella di rendere piacevole il soggiorno e fidelizzare il cliente. Selecta offre questa ulteriore opportunità di lavoro in tempi in cui è sempre più difficile trovarne. Il Corso di animazione si svolgerebbe in due fasi: per Animatori e per Coordinatori. Avrà la durata di 240 ore ed inizierà il prossimo 4 maggio. Ricci, il presidente dei concessionari di spiaggia, dice che il turismo ha bisogno di continuità, ecco per cui è nata l’ITV che vuol essere la risposta a questa domanda di professionalità e nel contempo protagonista della stagione. “Il Corso – aggiunge – è la parte più positiva di questa iniziativa per sopperire alle carenze di accoglienza e intrattenimento mostrata dall’amministrazione comunale. Si spera sempre di coinvolgere la totalità delle strutture turistiche e ciò anche per dare una mano all’occupazione e all’economia in generale”. Ricci ha poi relazionato sui guasti dell’ultima mareggiata che ha messo a disagio i concessionari che s’erano preparati al meglio per accogliere i primi turisti di maggio. Il suo è stato il legittimo sfogo di chi vede vanificati tutti gli sforzi compiuti alla prima mareggiata, solo perché chi di dovere non ha provveduto a trovare le risorse per ripascere di sabbia la battigia. E.Tì. Ce l’ha fatta, finalmente, la Samb a conquistare i tre punti, ma che fatica ragazzi. Al termine dei canonici novanta minuti, persino noi tifosi, sugli spalti del Riviera, eravamo stremati per la tensione. E questa non è una buona medicina per i malati di . . . cuore e di tifo. Persino Rumignani, stanco dalla tensione della gara, verso la fine dell’incontro s’è seduto sui cartelloni lasciando mano libera a Chimenti. E’ andata che Morini ha indovinato una zuccata delle sue e la Samb è passata in vantaggio su un ordinato Legnano che ha provato a reagire, ma che non ha trovato dalla sua parte neanche un pizzico di fortuna. Ora la Samb non è più all’ul- timo posto, che ha lasciato al Venezia, reduce da un meritato pareggio (2 a 2) a Verona, ma deve affrontare negli ultimi due incontri la Pro Patria, a Busto Arsizio, sempre prima nonostante il dichiarato fallimento societario e successivamente in casa, la Reggiana. Entrambe in lotta per il vertice della classifica. Nonostante tutto la Samb torna a sperare. La Samb oggi ha meritato la vittoria, soprattutto per le tante palle gol confezionate, specie nel primo tempo, con Palladini, Cammarata e Morini. Il gol decisivo è arrivato al 20’ allorché Magnani ha servito l’accorrente ala sinistra rossoblu che di testa infila la porta di Ioime. Un gol che la Samb aspettava da gennaio, quando superò il Verona. Pochi minuti dopo Ferrini ha la palla del raddoppio, ma l’estremo difensore lombardo non si fa sorprendere. Gli ospiti non stanno a guardare e nel secondo tempo le provano tutte. E così la Samb rischia il peggio al 22, allorché l’incornata di Virdis, respinta da Marconato, finisce sulla traversa. Ma la paura non finisce qui. Sugli sviluppi dell’azione l’arbitro fischia una punizione a due in area, che per fortuna Nizzetto spreca malamente. Poi più nulla fino alla fine, in cui non sono mancati gli applausi per tutti, ospiti compresi. Ora “Tutti a Busto Arsizio” il nuovo cartellone che ha sostituito quello di “Tutti a Venezia”. Pare che porti buoE.Tì. no. Non si sa mai. Sambenedettese - Legnano 1 - 0 Crescendo in Musica E’ la manifestazione musicale che l’Assessorato alla cultura di San Benedetto del Tronto organizza con l’Istituto Musicale “Vivaldi”, con il Complesso Bandistico cittadino, con la Scuola media “Sacconi-Manzoni” e con la Direzione Didattica del III Circolo, nel periodo che va dal 6 Maggio al 7 Giugno al Teatro Concordia. Nove spettacoli ad ingresso libero, ad eccezione dei tre (29/30/31) del Musical, al costo di 10 euro, posto unico non numerato. “La musica – dice l’assessore alla cultura, dottoressa Margherita Sorge nel presentare la manifestazione – è al centro del nostro esistere, infatti ci accompagna in tutti i passaggi fondamentali della vita e coordina e scandisce il ritmo dei processi lavorativi. Ecco perché la musica ha un grande significato nella storia dell’uomo e nella vita di tutti i giorni. Importante quindi dare alle donne e agli uomini di domani il dono della coscienza sonora e musicale da sin. Voltattorni e Rumignani (allenatore), Spina (nuovo Presidente), Spadoni ds) e Tassotti (referente). Foto di SECONDO CAPRIOTTI : Samb e dintorni La nuova proprietà ha mobilitato le scuole, quelle tradizionali e quelle di calcio, per riportare tifosi al Riviera. Circa 600 le adesioni. Spera così di motivare i giocatori a dare l’anima in campo per superare l’avversario di turno e sperare così di poter disputare i play out, quale ultima possibilità per evitare l’immediata retrocessione e salvare una stagione particolarmente disastrosa. Ma un’altra tegola sta per cadere sulla testa di questa squadra, come la classica spada di Damocle. La società, (quella nuova o quella vecchia) non avrebbe provveduto a versare, entro la data del 30 Aprile, i contributi Enpals ed Irpef. Il rischio è che la Covisoc possa deferire la Samb, facendole rischiare una penalizzazione. Ci mancava anche questa. Come si vede nessuno è senza peccato. Matteo Troilo frequentano i corsi di pianoforte, chitarra, flauto, oboe, tromba, violino, violoncello, fisarmonica dell’Istituto Musicale “Vivaldi” Martedì 19 Maggio, ore 21,00 ancora “Vivaldi in Concerto”. Si esibiranno gruppi Pop, Rock, Blues e Jazz dei Corsi di musica moderna dell’Istituto Musicale “Vivaldi”. Mercoledì 20 Maggio, ore 21,00 “Concertando”, esibizione degli alunni del Laboratorio “Musica d’insieme” della scuola media Sacconi- Manzoni, in collaborazione con L’Istituto Musicale “Vivaldi” e il Complesso Bandistico cittadino. 29,30,31 Maggio, ore 21,00 “Mi vida es un tango”, spettacolo realizzato dagli allievi della Scuola di Musical dell’Istituto Musicale “ Vivaldi”. Ingresso 10 euro. La manifestazione si concluderà domenica 7 Giugno, ore 21,00 con “L’Albero dell’alfabeto”, spettacolo realizzato dagli alllievi del Corso di Propedeutica Musicale dell’Istituto Musicale “Vivaldi”. E.Tì. Scultura Viva apre a Cina e Turchia La favola di Scultura Viva continua per merito del suo artefice, l’architetto Cocchiaro che ha già scelto gli otto scultori che parteciperanno al Simposio internazionale di quest’anno. Sono stati 28 gli artisti che da ogni parte del mondo hanno chiesto di partecipare alla prossima edizione della Manifestazione che si terrà, come sempre, sulla passeggiata del Molo Sud di San Benedetto, completamente ristrutturata dopo le mareggiate di quest’inverno e restituita alla fruibilità del pubblico. Quest’anno la Manifestazione, che raggiungerà la bella cifra di 103 sculture, ha imposto un’attenta selezione che ha portato alla scelta di quattro scultori stranieri ed altrettanti italiani. D Chimenti (vice-allenatori), a partire da subito e dalla scuola”. Al termine ringrazia i dirigenti scolastici e i docenti che si sono prodigati per la buona riuscita dell’iniziativa e rivolge un plauso ai giovani, con la speranza che la musica contribuisca alla loro formazione, rendendola sicuramente migliore. Si inizia Mercoledì 6 Maggio, ore 21,00 in occasione della Settimana nazionale della musica. La Direzione Didattica del III Circolo presenta “Coro in . . . canto”, a seguire il Concerto Bandistico cittadino, diretto dal maestro Luigi Franco eseguirà musiche di Spina-Flaiano (Nuttate de luna) di Mameli (Inno nazionale) e La Marcia Sinfonica (Terra mia). Venerdì 15 Maggio, ore 11,00 e 21,00 “La Danza delle molecole” esperienza di teatro delle scienze matematiche. Attori del sapere gli alunni della Sacconi-Manzoni. Lunedì 18 Maggio, ore 21,00 “Vivaldi in Concerto”. Si esibiranno i giovani allievi che A G Per la Sezione Artisti internazionali sono stati invitati Evrim Kilic (Turchia), Blanka Bernasconi (Svizzera), Domenico A. Di Guglielmo (Canada), Emil Adamec (originario della Repubblica Ceca, ma residente ad Hong Kong) e gli italiani Emanuele Rubini e Maurizio Perron. Per la Sezione Artista Giovane: Francesca Bianconi. Per la Sezione Artista locale: Francesco De Angelis. Per la prima volta, dalla nascita di Scultura Viva, parteciperanno artisti in rappresentanza della Svizzera, Cina e Turchia. Molto importante la partecipazione di Perron e Rubini, i due artisti italiani conosciuti oltre i confini d’Italia. Il primo per aver partecipato ai più importanti simposi di scultura del mondo e il secondo per aver partecipato con successo ad una delle ultime edizioni della Biennale di Venezia. Anche questa edizione sarà curata interamente dall’Associazione l’AltrArte e si avvarrà dei contributi dell’Amministrazione Comunale, della Fondazione Carisap e dall’Assessorato alla cultura di Ascoli Piceno. Importante e determinante l’apporto dell’Associazione Albergatori che sin dalla prima edizione ospita a proprie spese tutti gli artisti e della Ditta Elettropneumatica che mette a disposizione, gratuitamente, le apparecchiature di aria compressa indispensabili per il lavoro degli artisti. E.Tì. R O T T A M M A R E “Un sorriso per l’Abruzzo”, spettacolo di cabaret al Teatro delle Energie. L’iniziativa è stato un momento di incontro tra la comunità locale e gli ospiti aquilani. Le barzellette di Lando & Dino e le gags di ‘Nduccio, “orchestrate” da Antonella Ciocca, con la presenza dell’ospite d’onore Terenzio Traisci, vincitore insieme a i “Coppini Freski” dell’ultia edizione di Cabaret amore mio, al posto di Vigilante indisponibile, hanno deliziato il numeroso pubblico accorso al Teatro delle Energie per lo spettacolo di cabaret “Un sorriso per l’Abruzzo”. Iniziativa dell’associazione Lido degli Aranci che così ha risposto all’invito inoltrato alle realtà locali di raccogliere fondi per la ricostruzione dei luoghi colpiti dal sisma del 6 aprile. Come annunciato dagli organizzatori la scorsa settimana, il ricavato della vendita dell’intero incasso è andato a beneficio del fondo di solidarietà cittadina, attivato con delibera di giunta comunale presso l’agenzia locale della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno (e che è comunque aperto a tutti quelli che volessero contribuire autonomamente – IBAN: IT 29 B 06080 69472 000000021786). La proposta è stata immediatamente recepita dai protagonisti dello spettacolo, che hanno accettato di buon grado di partecipare a titolo completamente gratuito. La serata è stata anche momento di incontro tra la comunità locale e quella aquilana ospite delle strutture alberghiere grottammaresi, invitata dal sindaco Luigi Merli e dall’assessore Ada Tassella a prendervi parte: “Questo invito vuole essere sia un momento di svago, sia, e soprattutto, un’ occasione per conoscerci e avviare nuove amicizie – dichiarano i due amministratori -, affinché questa convivenza, malgrado tutto, possa essere un vero aiuto per superare momenti così difficili e ritrovare quanto prima la serenità”. Anno XXVI 10 Maggio 2009 L’Ancora - Cronaca Mese di Maggio: devozione mariana XI Settimana della cultura: diffusa nel territorio 753 visite nei musei D A R I P A T R A N S O N E A Ripatransone, in città e nel territorio, dedicate alla Madonna sono numerose le chiese, le cappelle, le edicole e le statue innalzate dall’anno 1400 fino ai giorni nostri. A dare il "benvenuto” a chi entra nel centro storico, sono due chiese a Lei intitolate e due monumenti a Lei innalzati con le contribuzioni dei Ripani; a chi proviene dalla costa adriatica, sono la chiesa di S.Maria della Valle ed il monumento innalzato lungo il Viale Leopardi (per iniziativa di P. Davide De Angelis), a ricordo dell’anno mariano 1954 (la statua in marmo di Carrara proviene da Pietra santa); a salutare chi proviene dai paesi dell'entroterra sono la chiesa della SS.ma Annunziata ed il monumento innalzato all'incrocio della S.P. “Cuprense” con Via Uno Gera (per iniziativa di Don Antonio Capriotti), a ricordo dell'Anno Santo della Redenzione 1983-84 e dell'Anno Mariano 1987-88 (la statua in bronzo è dello scultore Ubaldo Ferretti). Sono queste testimonianze concrete della secolare devozione dei Ripani alla Madonna, praticata e tramandata dai "padri", devozione che è ancora viva nel capoluogo e nel vasto territorio comunale. Infatti, la pia pratica del “mese di maggio" per quest’anno (recita del rosario e delle litanie lauretane, momento di meditazione e di riflessione, seguito in qualche chiesa dalla celebrazione eucaristica), si svolge nei luoghi e con gli orari seguenti chiesa di S. Maria della Valle, ore 17; chiesa di San Filippo, ore 17, 30 (ai piedi dell'artistica statua dell’Immacolata, opera del 1843 del maceratese Fedele Bianchini, discepolo del Canova); DuomoBasilica, ore 18,30 (ai piedi della statua della Madonna di San Giovanni, opera del 1620 del camerte Sebastiano Sebastiani); chiesa Madonna del Carmine, ore 21; chiesa di S.Maria della Petrella, ore 21,30; famiglie residenti nelle Contrade San Rustico e Colle del diavolo, ore 21 (tre sere per ogni abitazione, dinanzi alla piccola statua “pellegrina” della Madonna di Loreto, abitualmente venerata nella chiesa della Valle); parrocchia di San Savino, ore 20, incontri zonali di famiglie; chiesa parrocchiale della Madonna di Fatima in Valtesino, ore 18,30 (domenica 31 Maggio, il "mese" si concluderà alle ore 21 con una fiaccolata). Parrocchiani volenterosi e pii collaborano attivamente con i parroci Don Domenico Vitelli, Don Antonio Capriotti, Don Lanfranco Jachetti, Padre Luis Sandoval. A.G. Valtesino: festeggiamenti in onore della Madonna di Fatima La parrocchia istituita in Valtesino con decreto dell' 8 Settembre 1961 del vescovo di Montalto e Ripatransone Mons. Vincenzo Radicioni in un primo tempo fu intitolata a San Michele Arcangelo e fu nominato primo parroco Don Ezio Fausti; nel 1987, l’allora parroco Don Vincenzo Catani propose ed ottenne dal vescovo Mons. Giuseppe Chiaretti che la parrocchia venisse intitolata alla Madonna di Fatima venerata nella zona sin dal 1946, anno in cui vi “giunse” dal Portoqallo la statua, che nel 1987 fu collocata sull’altare dove ancora oggi è venerata, e che il 7 Giugno 2008 è stata incoronata dal vescovo Mons. Gervasio Gestori. Ed in onore della Madonna di Fatima, annualmente in Valtesino di Ripatransone dalparroco Padre Luis e da un apposito comitato si organizzano nel mese di Maggio dei festeggiamenti. Il programma religioso prevede: da lunedì 4 a martedi 12 Maggio, novena in onore della Vergine, con rosario alle ore 18,30 e messa alle 19 (quella di sabato 9 sarà seguita da una fiaccolata con la statua della Madonna); domenica 10 Maggio, le messe saranno celebrate alle ore 8,30, 10,30 (seguita dalla processione animata dal Corpo Bandistico "Città di Ripatransone”, diretto dal maestro Roberto Vespasiani), alle 18,30; mercoledì 13 Maggio (novantaduesimo anniversario della prima apparizione a Fatima), alle 19,45 ci sarà una seconda fiaccolata con l’immagine della Madonna. Il programma ricreativo prevede: venerdi 8 Maggio, alle ore 21,15, in chiesa, concerto polifonico della Corale ripana “Madonna di San Giovanni”, che nella prima parte eseguirà canti mariani in onore della Titolare della parrocchia; direttore ed organista il Prof. Nazzareno Fanesi; sabato 9 Maggio, nel piazzale della chiesa, ore 20,30, apertura dello stand gastronomico; alle ore 21, “serata” in compagnia di Fabrizio e Raffaella; domenica 10 Maggio: ore 10 intrattenimento del Corpo Bandistico di Ripatransone; dalle ore 16, stand gastronomico e giochi popolari; alle ore 17, esibizione dell' orchestraspettacolo "Tropicana”; mercoledi 13 Maggio, dalle ore 20,30, "serata di festa" in parrocchia. Tra gli sponsors, la Banca di Ripatransone di Credito Cooperativo, gli istituti scolastici paritari "Scuola Domani", con sede in Contrada San Rustico, n. 35. A.G. L'avvio del “tour” di Luca Carboni Come hanno fatto qualche anno fa altri cantanti, quali Cristicchi e Mietta, anche il cantautore bolognese Luca Carboni ha "preparato" il "tour" estivo al Palazzetto dello Sport "Cav. Claudio Perazzoli" di Ripatransone, dove, dopo tre giorni di prove, si è esibito alle ore 21,30 di giovedi 23 Aprile, presentando ovviamente le canzoni del suo “Musiche Ribelli Tour” 2009, appartenenti sia al proprio repertorio, sia a quello di altri artisti, quali Guccini, De Gregori, Lolli. Notevole la presenza al concerto di giovani, provenienti anche da diverse località delle province di Ascoli Piceno e di Fermo: dimostrazione questa che la musica degli anni settanta arriva al cuore anche delle nuove generazioni. L'amministrazione comunale di Ripatransone, promotrice dell'iniziativa, era presente con il sindaco Paolo D'Erasmo e con alcuni assessori e consiglieri. Il cantante Luca Carboni (che il 25 Aprile si è esibito a Caserta) e la sua "troupe" hanno ringraziato autorità e cittadini ripani, per la calorosa accoglienza e per la "bontà del cibo". A.G. 7 PAG Con lo slogan “La cultura è di tutti: partecipa anche tu", il Ministero per i beni e le Attività Culturali ha programmato l' XI Settimana della Cultura, che gi è svolta in tutta Italia da sabato 18 a Donenica 26 Aprile 2009. Nei nove giorni, nei Musei di Ripatransone (pubblici e privati) sono state registrate 753 visite, così distribuite: 1) Museo Civico Archeologico “Cesare Cellini": 179; Museo e Bottega delle Sculture in legno (privato di Ines Cataldi): 176; 3) Pinacoteca Civica-Gipsoteca "Uno Geravi e Museo StoricoEtnografico: 133; 4) Museo- Mostra permanente delle “Barbie”: 115; 5) Museo Vescovile di Arte Sacra: 115; 6) Museo della Civiltà Contadina ed Artigiana del medio Piceno: 61; due coniugi di Colli del Tronto, venuti appositamente per visitare questo museo, ha promesso di cedere un attrezzo agricolo di loro proprietà (anni '50 del XX secolo), che non è esposto nella raccolta ripana. Tra i gruppi più consistenti si ricordano: quello dei caperisti provenienti dal centro Italia e dalla Lombardia; gli iscritti all'Associazione Culturale "Amici del Liceo Scientifico Statale “F.Masci” di Chieti , con la presidentessa Prof.ssa Marta Albanese, nipote del compositore Guido Albanese (Ortona, 1893 - Roma, 1967), autore, fra l'altro, del celebre canto folkloristico "Vola, vola, vola". Tra i visitatori marchigiani, ip i ù numerosi sono stati quelli provenienti dalla provincia di Macerata. Alcuni genitori ed insegnanti hanno chiesto materiale illustrativo della civiltà picezia, di cui il museo archeologico è ricco di reperti (secoliIX-III a.C.). A.G. Ideato e presieduto dalla Dott.ssa Giuditta Castelli, sociologa, poetessa e giornalista, è giunto alla XIX edizione l’HELIOS FESTIVAI, Rassegna internazionale "Piccolo Poeta" a cui, da qualche anno, fa da corollario la Settimana dell’amicizia fra i popoli”. L'edizione 2009 si è svolta in quattro giorni ed in tre sedi: i primi due dedicati particolarmente ai “piccoli poeti" , venerdi 24 e sabato 25 Aprile, si sono tenuti a Ripatransone, con la partecipazione di circa 150 persone, fra concorrenti (circa cento) ed accompagnatori (insegnanti e genitori), provenienti prevalentemente dalle Marche; da Recanati hanno partecipato alunni di tre istituti scolastici. Venerdi 24, nella mattinata, nell’aula magna dell'Istituto Comprensivo, c'è stato un corso di formazione per docenti (aperto ai genitori ed agli operatori socioculturali), sul tema: "Obiettivo scuola comunità educante”. Dopo l'introduzione della Dott.ssa Giuditta Castelli, ci sono stati gli interventi delle dirigenti scolastiche Laura D'Ignazi ed Elisa Vita e di altri esperti. Al pomeriggio, nell'auditorium "Sant'Agostino" si è svolta la prima parte della XIX Rassegna "Piccolo poeta" e sono stati assegnati i premi "Trofeo Helios 2009". Tra i presenti sono stati notati l'assessore comunale alle politiche sociali e giovanili Maurizio De Angelis, il comandante della locale stazione dei carabinieri maresciallo Domenico Princigalli, il vicedirigente vicario dell' I.S.C. ripano Dott.ssa Rosella Mozzoni. La seconda parte della XIX Rassegna si è tenuta nello stesso auditorium nel pomeriggio di sabato 25 Aprile; inoltre è stato assegnato il premio nazionale "Emidio Consorti" , trofeo "Maestro d'Italia”, presieduto dal Prof. Edmondo Coccia del CIAS di Roma (Centro Internaziona le Amici della Scuola). Per il Comune di Ripatransone i premi sono stati consegnati dall'assessore Maurizio De Angelis. Il 28 Aprile il XIX HELIOS FESTIVAL si è spostato ad Acquaviva Picena con il meeting nazionale "Giornalisti per i diritti umani" , ed il 2 Maggio a San Benedetto del Tronto con "Musicarte Helios Planet 2009". Ha presentato Patrizio Viozzi; direzione artistica di Albert Corradetti; musiche di Patrizio Paci. A.G. A Ripatransone, dopo le prime venti edizioni organizzate ininterrottamente dal Gruppo dei “Pasquellari” quest'anno la Festa della Terza Età è stata organizzata dal Centro Sociale Anziani "Belvedere del Piceno" e si è svolta Domenica 26 Aprile 2009, con la partecipazione di circa cento persone. Alle ore 11, nel Duomo Basilica, hanno partecipato alla messa celebrata dal parroco Don Domenico Vitelli, che prima di dare l'avvio al sacro rito, ha salutato calorosamente i partecipanti. All'uscita dal Duomo, gli anziani sono stati accolti festosamente dal Corpo Bandistico "Città di Ripatransone" che diretto dal maestro Roberto Vespasiani, in loro onore ha eseguito brillanti marcette. Alle ore 13, si sono ritrovati tutti nel ristorante dell' Hotel ROMANO, dove è stato servito uno squisito pranzo. Alla conclusione del momento conviviale, sono stati estratti i venti premi della ricca lotteria, offerti da ditte ed imprenditori locali. Inoltre il presidente del centro Prof. Nicolino Vespasiani ha invitato i presenti a prenotarsi per la merenda di venerdì primo Maggio. Tra le autorità che vi hanno partecipato sono stati notati il sindaco Paolo D'Erasmo ed il maresciallo Domenico Princigalli, comandante della stazione dei Carabinieri di Ripatransone-Cossignano. Dal 18 al 26 Aprile, in un locale (g.c.) di Piazza Matteotti, il Centro ha allestito una mostramercato di manufatti (ricami e lavori a maglia) realizzati dalla sezione femminile negli appositi corsi che si svolgono annualmente nella sede; il ricavato è destinato alle attività umanitarie promosse dall’amministrazione comunale. A.G. XIX Helios Festival XXI Edizione della Festa della Terza Età 8 PAG Anno XXVI 10 Maggio 2009