lo sfidiamoanche in Campania"

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lo sfidiamoanche in Campania"
Il capo della minoranza risponde
a Maria Rosaria Rossi, fedelissima dell'ex premier,
che lo aveva definito "alternativo a Forza Italia".
"Lei per me è zero, non rappresenta proprio nulla"
a ivi, k i xiita* suu al buic d u
lo sfidiamoanche in Campania"
CARMELO LOPAPA
«Forza Italia consumerà nella mia Pugli a il suo lungo, lento suicidio politico». Raffaele Fitto si ritira nella roccaforte leccese per ritagliarsi
una breve parentesi di festa
con la famiglia, ma anche, forse soprattutto, per guidare le
sue truppe dal luogo ormai simbolo della battaglia che si sta
consumando dentro il partito.
Battaglia ormai pianificata nei
dettagli e che oggi riprenderà
con un'escalation di attacchi a
quello che il leader dei "Ricostruttori" ha definito il «cupo
bunker costruito intorno a Silvio Berlusconi» governato dai
dirigenti «autonominati» che
dettano la linea e decidono
«epurazioni». Insomma i vari
Toti, Rossi, Bergamini.
«Io non sarò candidato alle
regionali contro Emiliano, lo
scenario adesso si è delineato»,
ha spiegato Fitto ai deputati e
senatori che lo hanno chiamato in questi giorni per gli auguri pasquali. «Francesco Schittulli, che ha rinunciato a Forza
Italia, è ormai il nostro candidato. Loro facciano quel che
preferiscono, la questione non
ci riguarda più». E incalza. «La
mia non è unavendetta-è andato ripetendo Fitto in questi
giorni in Puglia-ho solo preso
atto di una linea politica completamente sbagliata che Berlusconi ha portato avanti da un
anno a questa parte, per nulla
marcata in chiave anti Renzi».
La stessa strategia «suicida»
che avrebbe portato a «perderci per strada nove milioni di voti» in pochi anni. Ed elenca la
«totale mancanza di contenuti, l'organizzazione interna improvvisata e priva di qualsiasi
legittimazione, i falsi richiami
all'unitàdelpartito», ultimoda
parte dell'ex Cavaliere quello
di venerdì prima di Pasqua. E
«falsi» lo sarebbero perché pretendevano «il silenzio mentre i
miei uomini venivano fatti fuori inunaprovinciadietro l'altra
da una sorta di commissario
imposto». Quel Luigi Vitali,
berlusconiano di stretta osservanza.
Le strade ormai si dividono.
Ma Fitto nonvuole concedere il
vantaggio di togliere il disturbo. «Siano loro a cacciarmi», è
la sfida. Sebbene la tesoriera e
amministratrice unica, nonché plenipotenziaria su liste e
simbolo, abbia sentenziato domenica nell'intervista a Repubblica che il parlamentare
pugliese, con quel che dice,
«sembra essere ormai alternativo a Forza Italia». È l'avviso di
sfratto che il capo dei "Ricostrutturi" tuttavia non riconosce. «Lei non rappresenta nulla, per me è zero, priva di qualsiasi legittimazione» ha rassicurato i fedelissimi più preoccupati. Lei che - ricorda l'eurodeputato dopo aver riletto
quella minaccia- «non è stata
mai eletta dal comitato di presidenza, come richiede lo Statutointerno»edè unodegli «artefici di questo sfascio».
A questo punto, l'ipotesi che
l'eurodeputato considera più
probabile in Puglia è che i berlusconiani del commissario Vitali vadano con un loro candidato. Mentre l'ex governatore
guiderà (benché non incorsa)
una "Forza Puglia", o come altro si chiamerà, listone civico
destinato nelle mire dei "Ricostruttori" a imporsi nel centrodestra e relegare Forza Italia al
terzo posto in Regione (dopo il
centrosinistra di Emiliano e
l'asse Fitto-Alfano). Peggio, a
isolarla sotto l'8 per cento, impedendo così l'accesso ai seggi.
Fitto sogna la débacle dei berlusconiani del cerchio magico,
Fitto. E lo fa contando sul sodalizio con Fratelli d'Italia e perfino con l'Area popolare dell'ex
acerrimo nemico Angelino Alfano. Erano i due giovani dioscuri meridionali del leader,
presto entrati in contrapposizione, fino alla scissione del
2013: allora, proprio il deputa-
to pugliese spinse Berlusconi
allo strappo. Oggi, dopo una
probabile, imminente nuova
scissione che ha però come protagonista lo stesso Fitto, le strade dei due di oscuri di un tempo
tornano a correre parallele. Ma
solo nelle Regioni. A Roma l'ex
governatore resta anni luce
lontano dall'esecutivo Renzi. Il
sodalizio pogrebbe consolidarsi anche in Veneto: la pur sparuta pattuglia di simpatizzanti
fittiani sarebbe pronta a schierarsi con l'anti Salvini (e anti
Zaia) Flavio Tosi.
E non solo. «In Campania
quattro senatori e un deputato
sono schierati con noi, decideremo nelle prossime ore che fare», va ripetendo il parlamentare da 2 20 milavoti alle ultime
Europee. Come dire: il sostegno all'unico uscente forzista,
Stefano Caldoro, è tutt'altro
che scontato ancheinquellaregione.
Un piede fuori, ma un altro
pesantemente ancora dentro
Forza Italia. Gli oltre trenta tra
deputati e senatori che lo seguono attendono solo un suo
segnale per lasciare. Non è detto accada a breve, fa sapere lui
invitando alla calma. Si potrebbe attendere il cartellino rosso
del p artito o il day after delle regionali, atteso anche da Berlusconi per il repulisti e l a re sa dei
conti finale.
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Sono falsi gli appelli
all'unità. Io vedo
epurazioni, totale
vuoto di contenuti e
incarichi privi
di legittimazione
Andarmene? Siano
piuttosto loro a
cacciarmi. A Napoli
ho 4 senatori e un
deputato, vedremo
se stare con Caldoro
LO SFONDONE Di RAZZI
«Buona Pascuetta!». È l'augurio
che il senatore di Forza Italia
Antonio Razzi ha scritto ieri
mattina su Twitter per i suoi
follower. II cinguettio è
stato ritwittato oltre 600 volte e
il web si è scatenato con le prese
in giro per l'errore di ortografia.
Molti altri si sono invece
complimentati perquella che
viene definita una «trovata».