raggiungere un maggior benessere attraverso la - Nutri
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NOTE INFORMATIVE RISERVATE AL CORPO PROFESSIONALE - LUGLIO ’07 SYLLABUM - © 2003-2013 NUTRI-WEST ITALIA SRL 3 INFORMAZIONI NUTRIZIONALI RAGGIUNGERE UN MAGGIOR BENESSERE ATTRAVERSO LA NUTRIZIONE Come possiamo migliorare il nostro benessere attraverso la nutrizione? Una ben nota sentenza afferma: “Siamo quello che mangiamo”, ma sarebbe meglio dire che “siamo quello che mangiamo ed assorbiamo”. Il cibo, per poter essere utilizzato dal nostro corpo e metterci a disposizione i necessari nutrienti e fattori indispensabili al nostro benessere, deve essere biodisponibile, cioè utilizzabile dal nostro organismo. Se volessimo suddividere gli stadi della nutrizione e collocarli in una giusta prospettiva, dovremmo classificarli in: 9 Apporto dietetico: non occorre essere esperti di nutrizione per capire che carenze nutrizionali generiche o specifiche possono creare insufficienze e, di conseguenza, malfunzionamenti nel nostro corpo. L’apporto nutrizionale non può essere considerato solo da un punto di vista calorico, o di bilancio fra amidi/grassi/proteine. La qualità di tali nutrienti, la presenza di specifici amminoacidi, siano essi fra gli essenziali o ramificati, l’apporto di enzimi, vitamine, co-fattori o acidi grassi poli-insaturi o essenziali, svolge un ruolo sempre più significativo nel mantenimento del benessere. 9 Digestione: anche se molte persone sottovalutano l’impatto che il processo digestivo assolve in un quadro di una corretta alimentazione, pensando che “digerire anche i sassi” o “non avere dolori di stomaco” sia un indicatore di un corretto funzionamento dell’apparato gastro-intestinale, il problema digestivo si rivela ogni giorno di più come un elemento limitante della nostra alimentazione. La progressiva diminuzione dell’acidità gastrica, dovuta all’età o a situazioni di stress, diventa un fattore predisponente a manifestazioni poliedriche nei sintomi e spesso misconosciute o confuse: intolleranze alimentari, manifestazioni asmatiche, problemi cutanei, stipsi o diarrea sono alcuni fra gli innumerevoli sintomi riconducibili ad un processo digestivo inefficace. La stessa patogenicità dell’Elicobacter Pylori, battere commensale saprofita presente comunemente nell’ambiente gastrico, è riconducibile ad una diminuita secrezione acida da parte dello stomaco. La mancanza di acido a livello gastrico causa una maggiore incidenza della proliferazione batterica, parassitaria e virale nei tratti a valle dello stomaco stesso oltre ad alterare il processo di assorbimento dei sali minerali che non sono catalizzati. Il luogo comune, alimentato anche da una certa pubblicistica medica, sostiene che il problema di gastrite ed ulcera sia dovuto all’eccessiva secrezione di acido all’interno dello stomaco ma l’ipercloridia primaria è un fenomeno piuttosto limitato. Spesso il vero problema è una diminuzione del film mucoso protettivo della parete dello stomaco, dovuto a fenomeni di stress: il risultato finale di tale processo, cioè del fenomeno stress – diminuzione della protezione della parete – dolore – stress – diminuzione dell’acidità gastrica, esacerbato spesso dall’uso indiscriminato di prodotti antiacidi, porta all’inevitabile carenza di sostanza che potrebbero combattere lo stress stesso, ovvero la causa. L’uso, poi, di alimenti raffinati induce alterazioni del profilo enzimatico sia a livello gastrico che duodeno-digiunale, compromettendo quel delicato sistema informazionale che è costituito dai neuropeptidi prodotti dall’apparato gastro-intestinale stesso, con ripercussioni non solo sul piano alimentare, ma anche su quello neurologico ed immunitario. 9 Assorbimento: l’integrità della parete digiuno-ileale è un fattore determinante per permettere un corretto assorbimento dei fattori nutritivi e prevenire fenomeni infiammatori, un quadro meglio riconosciuto come “Leaky Gut Syndrome”. La presenza contemporanea di co-fattori, sali minerali e sostanze nutritive, l’azione dei sali biliari coadiuvata dagli opportuni secreti enzimatici è un fattore fondamentale per permettere non solo l’assorbimento dei principi attivi dall’alimentazione, ma anche l’assorbimento proporzionato, ovvero la corretta ratio fra i singoli nutrienti. 9 Circolazione: non solo un’alterata circolazione impedisce una corretta distribuzione dei nutrienti, ma anche la mancanza di precursori dei carrier risulta deleteria per l’impossibilità di veicolare tali principi attivi nei siti di utilizzo, causando, talvolta, pericolosi fenomeni di accumulo. 9 Assimilazione cellulare: il trasporto endocellulare dei principi nutritivi è limitato da fenomeni locali, tossici o dalla carenza di sostanze facilitanti, oltre che da un’alterata ratio fra i singoli metaboliti. La supplementazione alimentare di singoli costituenti, non supportata da adeguati co-fattori che ne permettano l’utilizzo si rivela spesso inefficiente. La nutrizione specifica, finalizzata a colmare depauperamenti organici o carenze nutritizie, dovrebbe prendere in considerazione il concetto di nutrizione “core level”, intendendo per tale sigla una nutrizione finalizzata a creare le condizioni ottimali per l’utilizzo cellulare delle sostanze. 9 Eliminazione: l’incapacità del corpo, sia a livello generale sia a livello cellulare, di eliminare le scorie tossiche ed i sottoprodotti metabolici diventa essa stessa una tappa limitante del processo nutritivo. La mancanza di sostanze adeguate per svolgere i processi necessari all’eliminazione di tali tossine si rivela, talvolta, la principale causa di intossicazione e degenerazione corporea, in particolar modo oggi, vista l’enorme quantità di sostanze inquinanti e cancerogene cui siamo sottoposti. Le indicazioni presentate sono necessariamente limitate per motivi di estensione, richiedendo ognuna un ampio spazio di approfondimento. Non possiamo però astenerci dal suggerire alcune indicazioni specifiche per il miglioramento della salute attraverso l’uso di integratori nutrizionali mirati al miglioramento del funzionamento corporeo. Le carenze derivanti da un incompleto o limitato apporto dietetico sono troppo eterogenee per essere affrontate in questa sede, rinviando ad approfondimenti tematici la trattazione di questi argomenti; diverso è il discorso riguardo la possibilità di poter agire efficacemente sulla digestione degli alimenti e sull’assorbimento, partendo da indicazioni più generali che hanno una valenza globale. Il primo passo verso un miglior equilibrio e la salute è sicuramente una riattivazione dei processi digestivi. La digestione inefficace è spesso causata da cattive abitudini alimentari, fast-fooding (intendendo non solo il ricorso a cibi precotti, ma anche il mangiare di corsa), scarsa abitudine a masticare il cibo impedendone una corretta insalivazione e ricorrendo alla pratica di ingoiare. A queste Nessuna affermazione riportata sulla presente pubblicazione è finalizzata alla cura di malattie diagnosticate o ignote. Si consiglia sempre di riferire sintomi e disturbi al proprio medico curante e di informarlo d’eventuali integratori assunti per prevenire potenziali interazioni con farmaci. Nessuna delle affermazioni riportate, dei suggerimenti nutrizionali e delle ricerche riportate sono finalizzate alla diagnosi, alla cura o al trattamento di patologie e non dovrebbero essere considerate consiglio medico. informazioni nutrizionali a cura di VIA PESCHIERA, 25 – 41100 MODENA – ITALIA - tel. +39 0593981901 – fax. +39 0593981902 - mail: [email protected] - web site: WWW.NUTRIWEST.IT 4 NOTE INFORMATIVE RISERVATE AL CORPO PROFESSIONALE - LUGLIO ’07 SYLLABUM - © 2003-2013 NUTRI-WEST ITALIA SRL dannose inclinazioni si aggiunge spesso la tendenza all’areofagia, l’uso di medicamenti, una dieta che di sovente risulta squilibrata o paco adatta ai tempi dedicati al mangiare od alla attività cui ci accingiamo nel periodo postprandiale. La formazione di gas gastrico, con la formazione di eruttazioni, o intestinale per fenomeni fermentativi, dolori gastrici e pirosi (senso di bruciore), reflusso gastrico e rigurgiti acidi sono tutti indicatori di una cattiva digestione. Come già affermato, molte persone con difficoltà digestive o, per paradosso, fenomeni di acidità gastrica, reflusso esofageo o ernia iatale hanno, in realtà, scarse concentrazioni di acido cloridrico a livello dello stomaco: oltre a limitare l’azione chimico-meccanica digestiva, questa ipocloridria impedisce ai recettori nervosi di facilitare il transito del chimo gastrico verso il duodeno e inibisce la secrezione di enzimi pancreatici, favorendo fenomeni di fermentazione gastrica. La mancata digestione, inoltre, limita l’assorbimento di sostanze che fungono da molecole informazionali per il sistema nervoso, interferendo con il senso di sazietà che deriva dalla digestione degli alimenti e inducendo, pertanto, la necessità di introdurre cibo in quantità maggiori rispetto ai reali bisogni. Poiché, attraverso gli attuali metodi di stoccaggio e distribuzione degli alimenti, oltre che come conseguenza del processo di cottura degli alimenti, molti enzimi sono inattivati un apporto di enzimi esogeni risulta importante, soprattutto alla presenza di fenomeni allergici. Per aiutare l’organismo a ricreare un corretto processo digestivo, il ricorso a integratori a base di sostanze stimolanti la naturale produzione di acido da parte dello stomaco e/o di enzimi che facilitino il processo digestivo si rivela spesso un’arma vincente non solo sul miglioramento della sintomatologia locale ma anche sull’intero sistema corporeo. L’Hypo-D è un prodotto studiato per migliorare sia la fase gastrica che quella duodenale della digestione. Un processo unico è utilizzato per rivestire la compressa di due differenti strati di granulazioni che permettono una formulazione che consente una cessione programmata dei principi attivi: il risultato finale è che la Betaina HCl1, l’Ac. L-Glutammico HCl2, la Pepsina3 e la Papaina4 contenuti nel prodotto si dissolvono nello stomaco, incrementandone l’attività, mentre la Pancreatina5, l’Amilasi6, la Pancrealipasi7 e la Bromellina8, la Bile bovina9 e gli estratti di Parotide10 non vengono resi attivi fino al raggiungimento del duodeno, dove sono necessari per incrementare l’azione digestiva. La Betaina cloridrata è un prodotto di origine vegetale che aiuta la scomposizione e la digestione delle proteine, dei grassi e dei carboidrati a livello gastrico, attraverso la stimolazione della naturale produzione dell’acido cloridrico da parte dello stomaco favorendo la riduzione della colonizzazione batterica, parassitaria e virale dello stomaco. Attraverso la sua azione incrementa l’assorbimento dei sali minerali ed altri nutrienti, attivando gli enzimi chimotripsina e tripsina. Anche l’acido glutammico svolge una funzione similare, ma il vettore amminoacidico aiuta nel metabolismo degli zuccheri e dei grassi, svolgendo un’azione di disintossicazione dei tessuti dall’ammoniaca che viene convertita in glutammina, chesvolge un’azione riparatrice sulle membrane gastriche, facilitando il processo di guarigione delle ulcere peptiche. La glutammina è necessaria sia come fonte energetica a livello intestinale sia come precursore per i processi riparativi e rigenerativi dei villi intestinali, favorendo i processi assimilativi dei principi attivi. Pepsina e Papaina: sono enzimi proteolitici che incrementano la digestione delle proteine, agendo come anti-infiammatori, e svolgendo azione preventiva nei confronti dell’insorgenza delle allergie, della pirosi (bruciore di stomaco). La presenza di quantità adeguata di enzimi proteolitici è importante per prevenire fenomeni fermentativi e formazione di gas, corresponsabili della dilatazione gastrica. La papaina aiuta la digestione e rende inoffensivo il glutine nei malati di Morbo Celiaco. Pancreatina, amilasi e pancrelipasi sono una miscela di enzimi pancreatici che agiscono a livello duodenale garantendo la digestione di proteine, 1 Betaina HCl: (Trimetilglicina Cloridrata - C5H12NO2Cl): sorgente naturale di acido idrocloridrico, aiuta la scomposizione e la digestione delle proteine, dei grassi e dei carboidrati a livello gastrico; riduce la colonizzazione batterica, parassitaria e virale dello stomaco. Attraverso la sua azione chimica incrementa l’assorbimento dei sali minerali ed altri nutrienti. L’acido idrocloridrico attiva gli enzimi chimotripsina e tripsina. Esistono associazioni evidenti fra l’insorgenza di artriti reumatoidi e ipocloridria gastrica che fanno sospettare una relazione fra lo sviluppo di allergeni dovuto a cattiva digestione proteica e le patologie autoimmuni. La sua azione stimolante la funzionalità gastrica svolge un’azione positiva per l’organicazione del ferro alimentare e l’assorbimento della vitamina B12 e dell’Acido Folico, rivelandosi utile, pertanto, nei casi di anemie sideropeniche, ipocromiche o megaloblastiche: queste ultime sono infatti associate a glossite atrofica e gastriti croniche che ottengono miglioramenti significativi dal trattamento con betaina. L’aumento dell’acidità gastrica si rivela utile nel trattamento delle candidosi, febbre da fieno, alterazioni tiroidee ed infezioni dell’orecchio interno. La betaina svolge anche un’azione lipotrofica, prevenendo l’accumulo di sostanze grasse a livello epatico e favorendo i processi di detossificazione 2 Acido L-Glutammico HCl: la componente acida svolge le medesime funzioni della Betaina HCl; il vettore amminoacidico però (l’ac. Glutammico) aiuta nel metabolismo degli zuccheri e dei grassi, svolgendo un’azione di disintossicazione dei tessuti dall’ammoniaca che viene convertita in glutammina. La glutammina svolge un’azione riparatrice sulle membrane gastriche (Toohey ed al, Clinical Application and Clinical Research, Ft. Collins, CO: HealthQuest Publishing, 1995; Lininger S, Wrightj, Austin S, Brown D, Gaby A, The Natural Pharmacy, Rocklin, CA: Prima Health, 1998:104), facilitando il processo di guarigione delle ulcere peptiche. La glutammina è necessaria sia come fonte energetica a livello intestinale sia come precursore per i processi riparativi e rigenerativi dei villi intestinali, favorendo i processi assimilativi dei principi attivi. Svolge un’azione protettiva della flora microbica saprofitaria contro l’avvelenamento da alcolici; Passwater ha rilevato che la presenza di glucosammina riduce il desiderio di zuccheri e alcolici, che sono notoriamente tossici nei confronti della flora batterica intestinale (Chaitow, 1988: 79-80). Rientra come componente dell’ac. Folico e del GTF (fattore di tolleranza al glucosio) (Lininger S, Wrightj, Austin S, Brown D, Gaby A, The Natural Pharmacy, Rocklin, CA: Prima Health, 1998:166; Balch&Balch, 1997:38-9). 3 Pepsina: enzima proteolitico che incrementa la digestione delle proteine, agendo come anti-infiammatorio, e svolgendo azione preventiva nei confronti dell’insorgenza delle allergie. La presenza di quantità adeguata di enzimi proteolitici è importante per prevenire fenomeni fermentativi e formazione di gas, corresponsabili della dilatazione gastrica; la sua azione è di supporto fondamentale ai processi digestivi in caso d’insufficienza pancreatica. I virus a rivestimento proteico possono essere distrutti dagli enzimi proteolitici, causando l’inattivazione del virus stesso. 4 Papaina: aiuta il processo digestivo delle proteine e ha un’azione lenitiva sullo stomaco. L’apporto di enzimi proteolitici svolge un’azione preventiva sui sintomi quali cattiva digestione e pirosi, migliorando il processo stomatico e favorendo l’assorbimento dei nutrienti. La papaina aiuta la digestione e rende inoffensivo il glutine nei malati di Morbo Celiaco. Gli enzimi proteolitici sono in grado di incrementare l’azione immunitaria, specialmente nei soggetti affetti da Herpes Zoster (Lininger S, Wrightj, Austin S, Brown D, Gaby A, The Natural Pharmacy, Rocklin, CA: Prima Health, 1998:156-7; Burton Goldberg, 1995:221). 5 Pancreatina: per pancreatina s’intende una miscela di enzimi pancreatici quali amilasi, lipasi, tripsina e chimotripsina che agiscono a livello duodenale garantendo la digestione di proteine, carboidrati e grassi. (Lininger S, Wrightj, Austin S, Brown D, Gaby A, The Natural Pharmacy, Rocklin, CA: Prima Health, 1998:157). 6 Amilasi: miscela di enzimi che digeriscono i carboidrati. 7 Pancrealipasi: enzima lipolitico che trasforma i grassi in acidi grassi e gliceroli; l’apporto alimentare di enzimi aumentano la capacità d’assorbimento degli acidi grassi essenziali (The Burton Goldberg Group, 1995: 215-6). 8 Bromellina: enzima proteolitico, parzialmente assorbito dal corpo, che oltre all’azione digestiva svolge un’azione anti-infiammatoria e ed anticoagulante (Lininger S, Wrightj, Austin S, Brown D, Gaby A, The Natural Pharmacy, Rocklin, CA: Prima Health, 1998:156) 9 Bile bovina: donatore di acidi e sali biliari che aiutano l’emulsificazione dei grassi facilitandone la digestione e svolgendo un’azione ipocolesterolemizzante e preventiva sulla formazione di calcoli biliari. Facilita i processi di disintossicazione epatica. 10 Parotide: i concentrati di tessuto parotideo stimolano l’attività delle ghiandole salivari. La saliva contiene enzimi digestivi, spesso sottovalutati, che iniziano il processo di scissione degli amidi e favoriscono l’insalivazione. Nella saliva è contenuta la lattoferrina che ha un’azione preventiva sui processi di perossidazione, facilita l’assorbimento e l’utilizzazione del ferro e favorisce lo sviluppo di una sana flora batterica intestinale. Le defensine contenute nella saliva svolgono un'azione di stimolazione del sistema immunitario e un’azione antibatterica e antivirale. (Levay PF, Viljeon M, “Lactoferrin: a general review”, Haemotologica 1995; 80:252-67). Nessuna affermazione riportata sulla presente pubblicazione è finalizzata alla cura di malattie diagnosticate o ignote. Si consiglia sempre di riferire sintomi e disturbi al proprio medico curante e di informarlo d’eventuali integratori assunti per prevenire potenziali interazioni con farmaci. Nessuna delle affermazioni riportate, dei suggerimenti nutrizionali e delle ricerche riportate sono finalizzate alla diagnosi, alla cura o al trattamento di patologie e non dovrebbero essere considerate consiglio medico. informazioni nutrizionali a cura di VIA PESCHIERA, 25 – 41100 MODENA – ITALIA - tel. +39 0593981901 – fax. +39 0593981902 - mail: [email protected] - web site: WWW.NUTRIWEST.IT NOTE INFORMATIVE RISERVATE AL CORPO PROFESSIONALE - LUGLIO ’07 SYLLABUM - © 2003-2013 NUTRI-WEST ITALIA SRL 5 carboidrati e grassi. La Bromellina è un’enzima proteolitico, parzialmente assorbito dal corpo, che oltre all’azione digestiva svolge un’azione anti-infiammatoria. Un prodotto analogo, utilizzabile quando è presente una sufficiente o eccessiva secrezione di acido a livello gastrico è l’Hyper-D, caratterizzato dalle stesse peculiarità enzimatiche, ma senza la stimolazione della fase acida. Se l’obiettivo del trattamento enzimatico è, viceversa, orientato ad incrementare l’azione delle secrezioni pancreatiche a livello dell’intestino tenue, è possibile utilizzare l’Enzyme Forte, un prodotto ad elevata concentrazione di Pancreatina formulato in una compressa gastro-resistente che permette l’azione mirata degli enzimi nel sito d’azione, agendo anche come anti-infiammatorio. Il cibo, prima di essere aggredito dagli acidi ed enzimi gastrici, può rimanere anche più di un’ora nella porzione superiore dello stomaco, l’uso di enzimi con un range di azione scarsamente influenzato dal pH (come quelli vegetali) possono facilitare il processo digestivo, accelerando la possibiltà di utilizzare prontamente i nutrienti. Total Enzymes è un prodotto costituito da una miscela di enzimi di origine vegetale, caratterizzati dalla peculiarità di agire in qualsiasi ambito di pH. Aattraverso gli attuali metodi di conservazione, distribuzione degli alimenti e come conseguenza del processo di cottura, molti enzimi sono inattivati un apporto di enzimi esogeni risulta importante, soprattutto alla presenza di fenomeni allergici. Total Enzymes contiene non solo proteasi, amilasi e lipasi, ma anche cellulasi11, disaccaridasi12, invertasi13, e lattasi14: l’intolleranza verso i disaccaridi, fenomeno sempre più frequente, si manifesta quando un’insufficiente attività enzimatica provoca fenomeni di malassorbimento intestinale. La deficienza di lattasi è un fenomeno molto diffuso, creando intolleranza al lattosio. La presenza di invertasi favorisce l’assimilazione e l’utilizzazione del glucosio, migliorando il metabolismo gastro-duodenale, riducendo lo stress cellulare e favorisce un precoce senso di sazietà. Quando si rende necessario abbinare all’azione digestiva degli enzimi un’incisiva attività antinfiammatoria e favorire la rimozione delle mucosità presenti nel tratto gastro-intestinale, favorendo pertanto un corretto assorbimento dei nutrienti, il prodotto di elezione può essere considerato il Cln-Zym. La sinergia ottenuta dagli enzimi come Pepsina e Bromellina con tessuti concentrati di Stomaco e Duodeno, favorisce l’attività digestiva e ormonale del complesso gastro-intestinale, mentre gli estratti di Abelmosco15, Aloe Vera16, Cavolo Cappuccio17 e Olmo18 svolgono un’azione lenitiva, anti-infiammatoria e riparatrice sulle membrane mucose dello stomaco e dell’intestino; la Liquirizia Deglicirrizinata (DGL)19 contenuta aumenta l’integrità del film mucoso che riveste le pareti gastro-duodenali, favorendo la riparazione di eventuali tessuti ulcerosi. Un’azione simile è svolta dal Total Upper GI, dal contenuto simile, ma che si differenzia per la presenza di N-Acetil Glucosammina (NAG)20, cui sono state riconosciute caratteristiche protettive sull’epitelio intestinale, ed Acido Folico, la cui azione essenziale per la rigenerazione cellulare nei tessuti ad alta replicazione è ben nota. Una corretta funzionalità della parte superiore del sistema gastro-enterico è sicuramente un elemento fondamentale per l’equilibrio del tratto ileale dell’intestino; gli squilibri possono indurre quella che viene ormai comunemente definita la “Leaky Gut Sindrome” o Sindrome dell’intestino Permeabile. Tale quadro ormai viene associato a manifestazioni che spaziano dalle intolleranze alimentari all’asma, dalle forme autoimmuni (includendo fra queste le manifestazioni di artrite reumatoide) a disturbi dell’intestino (quali Rettocolite Ulcerosa e Morbo di Chron), passando attraverso manifestazioni di stanchezza cronica, fibromialgia, febbricole aspecifiche ed innumerevoli altri sintomi. La barriera intestinale non svolge semplicemente un’azione passiva di filtraggio degli alimenti, ma sviluppa un’azione di sbarramento, delimitando il contenuto intestinale con le sue sostanze potenzialmente patogene dal “self” corporeo, svolgendo un’azione di filtro attivo sull’assorbimento delle sostanze: quando la sua integrità viene a meno, l’intestino diventa permeabile ad innumerevoli sostanze potenzialmente tossiche, favorendo fenomeni di superinfezione batterica, infestazioni parassitarie o virali, assorbimento di tossine, pesticidi, metalli pesanti o altre sostanze dannose per l’organismo. L’uso abituale di Aspirina, Ibuprofene o altri FANS è, ad esempio, uno degli innumerevoli fenomeni che possono condurre all’insorgenza di tale stato, anche sono innumerevoli le sostanze ritenute responsabili dell’insorgenza di tale sindrome. Total Leaky Gut è un prodotto studiato per favorire la rigenerazione dell’integrità di barriera dell’intestino; l’azione combinata di sostanze quali Glutamina21, NAG, DGL, estratti di Olmo, di Topinambur22 e di Uncaria Tormentosa23 favorisce la riparazione delle membrane, 11 Cellulasi: un insieme di enzimi che idrolizzano I legami glicosidici ß-(1,4) presenti nella cellulosa. Non sono prodotte dal corpo umano, ma favoriscono la catalisi delle matrici vegetali, favorendo la biodisponibilità dei nutrienti d’origine vegetale, aumentando il valore nutritivo della frutta e della verdura. 12 Invertasi: forma concentrata di disaccaridasi che favoriscono la trasformazione del saccarosio in glucosio e fruttosio, riducendo lo stress digestivo. 13 Malto Diastasi: favoriscono la scissione dell’amido in maltosio ed in glucosio, permettendone un più rapido assorbimento e riducendo i fenomeni d’intolleranza. 14 Lattasi: la mancanza di lattasi è un fenomeno piuttosto diffuso vista la riduzione o scomparsa di questi enzimi nella vita adulta; risulta essere una delle principali cause dell’intolleranza al lattosio o ai carboidrati. La mancanza di quest’enzima rende impossibile la digestione del latte o di sostanze contenenti lattosio. 15 Abelmosco (Hibiscus Esculenta - Okra): Svolge un’azione simile a quella dell’Olmo grazie alle sostanze mucillaginose contenute nel suo succo. 16 Aloe Vera (Aloe Barbadiensis): contiene acemannani che svolgono un’azione cicatrizzante (rapidissimo cicatrizzante nella colite ulcerosa), antinfiammatoria, battericida, immunomodulante e citoprotettrice Attiva la produzione umana in IL-1, TNF-A, IL-6 (di qui probabilmente la sua azione di riparazione delle ulcere). In studi ancora in corso si è dimostrata l’azione immunostimolante nell’AIDS, FIV, NDV, mentre l’effetto antitumorale è stato dimostrato in applicazioni sugli animali. Le viene attribuita un’azione stimolante le interleuchine e l’interferone. Risulta attiva nel trattamento di alcune parassitosi (Leishmaniosi), batterica (Bacillo di Koch, Stafilococchi) e virale. Svolge un’azione colagoga. 17 Cavolo Cappuccio (Brassica Oelacea - Cabigen): Studi recenti hanno confermato che le crucifere contengono alti livelli di antiossidanti che sono stati associati con una ridotta incidenza di tumori e malattie degenerative. Antianemico, cicatrizzante, emolliente, diuretico, depurativo, vermifugo. Viene spessa definito “Vitamina U” per la sua azione antiulcerosa. 18 Olmo (Ulmus Fulva – Slippery Elm): gli estratti d’Olmo svolgono un’azione lenitiva, emolliente e protettiva sulle mucose intestinali. L’azione calmante si esplica a livello delle mucose infiammate del tratto gastro-intestinale (Balch JF, Prescription for Nutritional Healing, 1990, Garden City, NY). L’azione si esplica attraverso la mucillagine che stimola la secrezione del filmante muco-bicarbonatico da parte delle pareti, con azione preventiva e protettiva nei confronti delle ulcerazioni. 19 Liquirizia Deglicirrizinata (DGL): aumenta l’integrità delle cellule mucose, migliorando la funzione protettiva e l’apporto ematico nei tessuti (Glick L., Lancet ii: 817, 1982) Ha potenti effetti cicatrizzanti (Kassir ZA, Irish Med J, 78:153-56, 1985). Svolge inoltre un’azione inibitoria sull’Elicobacter Pylori, svolgendo un’azione preventiva sulle gastriti, ulcere ed il cancro gastrico (“DGL may inhibit Helicobacter Pylori”, Am J of Nat Med. 1995; 2(10):16). 20 N-Acetil Glucosammina (NAG): svolge un’azione di sostegno per i tessuti di supporto all’intestino. Possiede la caratteristica di ridurre i leganti delle lecitine e prevenire il danno di parete intestinale (Int. J. Parasitol, 1991; 1-2(8):941-944). La tendenza delle proteine del grano, quali la gliadina, di creare una mimicità con antigeni dei tessuti collageni è ridotta alla presenza di questa sostanza. 21 Glutammina: esistono notevoli evidenze cliniche che la glutammina può incrementare le funzioni di barriera nei confronti di virus, batteri o antigeni (Br J Surg, 1996; 83(3):305-312), oltre ad essere il principale substrato per il mantenimento e la riparazione delle cellule intestinali. Nessuna affermazione riportata sulla presente pubblicazione è finalizzata alla cura di malattie diagnosticate o ignote. Si consiglia sempre di riferire sintomi e disturbi al proprio medico curante e di informarlo d’eventuali integratori assunti per prevenire potenziali interazioni con farmaci. Nessuna delle affermazioni riportate, dei suggerimenti nutrizionali e delle ricerche riportate sono finalizzate alla diagnosi, alla cura o al trattamento di patologie e non dovrebbero essere considerate consiglio medico. informazioni nutrizionali a cura di VIA PESCHIERA, 25 – 41100 MODENA – ITALIA - tel. +39 0593981901 – fax. +39 0593981902 - mail: [email protected] - web site: WWW.NUTRIWEST.IT 6 NOTE INFORMATIVE RISERVATE AL CORPO PROFESSIONALE - LUGLIO ’07 24 SYLLABUM - © 2003-2013 NUTRI-WEST ITALIA SRL 25 mentre la presenza di estratti di Palma Sago , Ginko Biloba , Zinco e Acido Alfa-Lipoico26 proteggono i tessuti dai danni perossidativi e favoriscono i processi rigenerativi degli epiteli. La presenza di Lactobacillus Bifidus favorisce la ricolonizzazione dell’intestino da parte dei batteri saprofiti, contrastando le superinfezioni da batteri patogeni, lieviti o candida. Il terzo passo per un miglioramento delle condizioni generali di benessere è intervenire sulle endo ed esotossine presenti nel corpo, favorendo un processo di detossificazione quotidiana o intervenendo in maniera massiccia, qualora se ne presenti la necessità. L’accumulo di tossine è incrementale e dipende dall’integrità delle naturali vie di disintossicazione del nostro corpo, vie che tendono a perdere efficacia con l’invecchiamento, lo stress e il surmenage. Le fonti di tossine nel nostro corpo sono molteplici e, talvolta, inconsuete. Basti pensare, per esempio che l’Accademia Nazionale delle Scienze stima che un Americano medio ingerisce attraverso l’alimentazione, circa 40 mg di DDT, anche se questa sostanza è stata da lungo tempo bandita dagli USA: la produzione distribuita degli alimenti, conseguente alla globalizzazione, ci impedisce spesso di avere un reale controllo sulle sostanze che ingeriamo. Anche la scelta dei cosiddetti “cibi biologici” si rivela una falsa soluzione, conferendo un eccessivo senso di sicurezza nei consumatori, in quanto gli inquinanti contaminano gli alimenti continuamente. Alle fonti alimentari si aggiungono poi gli inquinanti atmosferici o quelli dell’acqua, tanto per citare le fonti più evidenti. Di grande importanza risulta, pertanto, innescare processi di disintossicazione sicuri e adeguati, per evitare di creare sovraccarichi di tossine nell’organismo. Occorre fornire al corpo non solo le sostanze che permettono la rimozione dai tessuti di tali veleni, ma fornire i veicolanti e i depuranti preposti al trasporto ed all’eliminazione delle sostanze tossiche, al fine di evitare che si ridepositino nell’organismo stesso (come avviene, ad esempio, durante il digiuno). Risulta determinante, inoltre, fornire i precursori e le sostanze necessarie affinché tutte le vie organiche di detossificazione siano attivate contestualmente. Ovviamente, durante il processo di detossificazione risulta ugualmente importante ridurre il carico di tossine esogene per permettere al corpo di sfruttare appieno le proprie capacità di eliminazione dei residui tossici. Total Sistemic D-Tox è un prodotto formulato specificamente per intervenire nel processo di riattivazione delle vie metaboliche preposte all’eliminazione delle tossine, favorendone l’eliminazione tramite il fegato, i polmoni, l’intestino, i reni, la pelle, il sistema linfatico e il sangue. Spesso si può rivelare utile il ricorso a TotalLiver D-Tox come integratore del metabolismo e delle vie di detossificazione epatiche o Total Mitochondria, per ottimizzare i processi energetici a livello cellulare. L’ultimo passo necessario in un trattamento mirato al riequilibrio corporeo per ottimizzare la salute attraverso la nutrizione è la ricreazione o il bilanciamento della flora batterica saprofita a livello intestinale. Molti fattori, infatti, intervengono a mutarne la qualità e a ridurre, di conseguenza, l’aiuto che questi microrganismi simbionti offrono al nostro organismo. La produzione di vitamine, la scissione di sostanze che il nostro corpo non è in grado di digerire e tante altre funzioni sono svolte continuamente dalla flora batterica intestinale. L’azione protettiva svolta dai microrganismi intestinali si esplica anche attraverso la prevenzione di superinfezioni da batteri patogeni, parassiti o virus o dall’azione antagonista che svolgono verso alcuni batteri simbionti in grado di produrre tossine che influenzano il nostro sistema immunitario quali Stafilococchi o Streptococchi. Total Multimune, ad azione equilibrante sul sistema immunitario o ISB Formula, un multivitaminico preparato per incrementare l’attività del sistema immunitario; Total Para, studiato per antagonizzare i parassiti intestinali; Total Probiotics, una miscela equilibrata di batteri simbionti volti a normalizzare gli intestini; Total Virx, una combinazione di nutrienti attivi nel ridurre la proliferazione virale; Total Yst Redux, per il trattamento delle proliferazioni fungine o di lieviti; sono tutti prodotti che possono essere utilizzati singolarmente o di concerto per favorire un maggior equilibrio del tratto gastro-intestinale e migliorare la salute dell’individuo. Occorre tener presente che, anche se molte sostanze presenti in natura hanno un’azione protettiva, non sempre l’uso di una singola sostanza, per quanto efficace, è la miglior strategia in un’azione di riattivazione. Spesso la miglior soluzione è quella di abbinare i vari principi attivi in modo tale da minimizzare la quantità di ogni singolo principio attivo (riducendone, quindi anche gli eventuali effetti collaterali indesiderati) e massimizzare l’effetto che si desidera conseguire, amplificando gli aspetti sinergici. Un esempio in tal senso è il Total Multimune: fra i vari principi attivi che lo compongono, troviamo l’inositolo esafosfato27, l’acido ellagico28 proveniente dal Melograno, il licopene29, colostro30, astralago31, maitake32, estratti di tè verde33. Singolarmente, 22 Topinambur (Helianthus Tuberosus – Jerusalem Artichoke): ricchissimo d’inulina, inibisce la proliferazione di bacilli dannosi, è dotato di proprietà antitumorali e anticolesterolo. Sembra stimoli in parte il sistema immunitario, migliorando i sistemi di difesa poiché accelera i movimenti delle cellule verso le zone colpite da infezione. 23 Uncaria Tormentosa (Cat’s Claw): contiene vari alcaloidi, polifenoli, flavonoidi, quercitina, catechine, tannini e mucillagini. Sono gli alcaloidi i componenti più importanti farmacologicamente per determinare le proprietà terapeutiche di una specie. Dotata di proprietà immunostimolanti unita alla mancanza di tossicità, la rende particolarmente adatta ad un utilizzo in tempi lunghi in pazienti in cui sia necessario uno stimolo prolungato del sistema immunitario. Svolge anche un’azione di purificare e favorire la rigenerazione dell’intero tratto gastro-intestinale (Davis B, DC Well Adv, Feb 1995; 5(1):1-4) 24 Palma Sago (Cycas Revoluta): sostanza ricca di vitamina C tamponata e disponibile per l’organismo. È stato dimostrato che la Vitamina C stimola il sistema immunitario incrementando la produzione dell’interferone, che svolge una azione antivirale (Gerber, et al, “Effect of ascorbic acid, sodium salicylate, and caffeine on serum interferon level in response to viral infection,” Pharmacology 1975;13:228). Carenze di questa vitamina producono rallentamento del tempo di cicatrizzazione, gengive sanguinanti, tendenze emorragiche sottocutanee, debolezza, aumentata sensibilità alle infezioni, cattiva digestione, perdita dei denti. La Vitamina C è essenziale per la rigenerazione dei tessuti e la funzione surrenalica; ci sono dati che confermano la sua importanza nella produzione degli ormoni dello stress, oltre che nello svolgere una azione preventiva nei confronti del cancro. (Balch & Balch, 1998: 18-19). Vitamin C enhances the activities of vitamin E. Vitamin C, with other free-radical scavengers, is reported to protect against cancer and to protect against cancer-causing nitrosamines (Mindell, 1991:43). 25 Ginko Biloba: L'impiego tradizionale del Ginkgo biloba è legato alle sue note proprietà vasoattive, specialmente nei confronti della microcircolazione cerebrale. Recentemente si è scoperto che l'attività farmacologica è legata all'azione anti-PAF (Platelet Activating Factor). I derivati terpenici, ginkolidi, si sono dimostrati, infatti, dei potenti antagonisti del PAF, inibendone il legame con i recettori specifici. Il PAF è 1000 volte più potente dell'istamina nel favorire la liberazione di leucotrieni ed altri fattori pro-infiammatori da parte degli eosinofili: tali sostanze, favorendo l’aggregazione piastrinica, sono responsabili della broncocostrizione asmatica, della vasocostrizione coronarica e sono implicati nella genesi d’affezioni quali l'aterosclerosi e le trombosi arteriose. Il Ginkgo Biloba apporta un notevole sollievo nel trattamento delle allergie. Contribuiscono notevolmente a queste azioni anche la presenza di flavonoidi, capaci di proteggere l'endotelio vasale, di favorire il drenaggio biliare riducendo così l'ipercolesterolemia e di aumentare il rilascio d’insulina da parte del pancreas favorendo l'utilizzazione del glucosio ematico. I bioflavonoidi hanno inoltre la capacità di bloccare la perossidazione lipidica e i radicali liberi. 26 Acido Alfa-Lipoico: componente essenziale come co-fattore nei processi di produzione dell’energia, svolge un’azione di depurazione sia sulle endo che sulle esotossine, legandosi a loro e facilitandone l’eliminazione. La sua struttura lipofila e idrofila gli conferisce caratteristiche uniche a livello delle membrane cellulari. 27 IP6 (Inositolo Esafosfato): esistono conferme sperimentali che sia in grado di stimolare le cellule natural killer del sistema immunitario, svolgendo inoltre un’azione antiossidante. La sua azione si manifesta attraverso l’interazione sulle prostaglandine, riducendo la tendenza alla formazione di trombi e l’adesività piastrinica. Riduce ipercolesterolemia e l’eccesso di acidi grassi a livello ematico, avendo un’azione mobilizzante sui grassi epatici e favorendone l’utilizzo. Previene la formazione di calcoli renali. Studi effettuati sulle popolazioni che consumano elevati livelli dietetici di IP6, mostrano una ridotta incidenza di cancro al colon, al seno ed alla prostata. La supplementazione alimentare con IP6 in combinazione con l’inositolo si è dimostrata in grado di indurre segni visibili di regressione tumorale (Pirisi, A, “Health Brief, IP6, This potent antioxidant can help your body fend off cancer and heart disease,” Natural Health March 1999: 138). 28 Melograno (Punica Granatum - radice): l’Acido Ellagico è il maggior costituente fitochimico della radice di Melograno; la sua importanza deriva dalle proprietà antimutagene, anticancerogene e nel ruolo protettivo che svolge nei confronti dei tumori indotti da mutageni chimici. Induce la produzione dell’enzima glutatione S-transferasi, che aiuta la detossificazione dei carcinogeni e riduce la carcinogenesi, prevenendo il danneggiamento del DNA. Alcuni studi hanno dimostrato una riduzione variante fra il 44 e il 75% della massa tumorale in topi trattati con Acido Ellagico, alla presenza di tumori del fegato, della pelle e dell’esofago. Infatti, l’Acido Ellagico sembra svolgere il ruolo di Nessuna affermazione riportata sulla presente pubblicazione è finalizzata alla cura di malattie diagnosticate o ignote. Si consiglia sempre di riferire sintomi e disturbi al proprio medico curante e di informarlo d’eventuali integratori assunti per prevenire potenziali interazioni con farmaci. Nessuna delle affermazioni riportate, dei suggerimenti nutrizionali e delle ricerche riportate sono finalizzate alla diagnosi, alla cura o al trattamento di patologie e non dovrebbero essere considerate consiglio medico. informazioni nutrizionali a cura di VIA PESCHIERA, 25 – 41100 MODENA – ITALIA - tel. +39 0593981901 – fax. +39 0593981902 - mail: [email protected] - web site: WWW.NUTRIWEST.IT NOTE INFORMATIVE RISERVATE AL CORPO PROFESSIONALE - LUGLIO ’07 SYLLABUM - © 2003-2013 NUTRI-WEST ITALIA SRL 7 ognuno dei componenti del prodotto è in grado di incrementare l’attività immunitaria, ma, normalmente sono necessari dosaggi elevati per poter ottenre un significativo effetto farmacologico. La contestuale presenza, ad esempio, di Vitamina C e Vitamina E permette non solo un’amplificazione dell’effetto antiossidante espletato da quest’ultima, ma favorisce l’attivazione di vie metaboliche che richiedono la presenza di entrambe le vitamine; il magnesio, presente nella formulazione, permette l’attività delle singole funzioni enzimentiche in cui è coinvolto assieme alle due Vitamine, garantendo una migliore performance del sistema immunitario e riducendo il rischio derivante dalla formazione di metaboliti intermedi, potenzialmente tossici. Nei processi d’ossidazione per generare energia vitale, si formano molecole altamente reattive ed instabili che si legano molto facilmente e rapidamente ad altre sostanze, dando origine a reazioni indesiderate e spesso lesive per le cellule. Quando l'ossigeno si combina con l'idrogeno, forma un composto stabile, ma in altri processi di combinazione rimane spesso una molecola con un elettrone spaiato, che tende a combinarsi con altri metaboliti: questa molecola con un elettrone spaiato, è chiamato radicale libero ed innesca una serie di reazioni a catena, che tende a produrre altri radicali liberi o superossidi, altamente reattivi. Denham Harman ha avanzato per primo nel 1956 la teoria dei radicali liberi, secondo la quale con il passare degli anni si accumulerebbero e svolgerebbero una potente azione ossidante, dannosa per quasi tutti i costituenti dell'organismo. Sono molecole (gruppi di atomi legati tra loro) instabili, cioè molecole cui "manca qualcosa", pronte a reagire con altre molecole, in quanto hanno un elettrone disponibile ("spaiato"). Gli agenti ossidativi chiamati ROTS (Reactive Oxygen Toxic Species), comunemente definiti radicali liberi, possono interagire con i componenti cellulari, producendo danni ai tessuti organici. Nell'organismo umano i radicali liberi reagiscono con qualsiasi struttura molecolare che incontrano. I radicali liberi si formano all'interno delle nostre cellule (nei mitocondri), dove l'ossigeno è utilizzato per produrre energia. Non tutto l'ossigeno viene consumato ma in parte va a formare queste molecole che contengono uno o più atomi d’ossigeno. Questa forma di lesione ossidativa è stata relazionata ad almeno 60 malattie degenerative, fra cui arteriosclerosi, infarto, trombosi, ma anche artriti ed insenilimento cellulare. Una loro caratteristica tipica è quella di generarsi laddove esiste una ridotta perfusione vascolare o fenomeni infiammatori. Anche se la loro eziologia ed i meccanismi con cui agiscono non sono ancora conosciuti, sotto certi punti di vista, questi pericolosi killers sono già piuttosto esaminati, visti gli effetti che vengono ascritti alla loro presenza: in genere sono molecole o frammenti di molecole dotati di grande reattività chimica a causa della presenza di almeno un elettrone libero (cioè non impegnato da legami), che si possono formare anche per perossidazione di quei lipidi fisiologici presenti nel rivestimento cellulare (lipoperossidi) o nelle normali reazioni metaboliche. Le sorgenti di radicali liberi includono la respirazione cellulare, gli inquinanti chimici derivati dal cibo, dall’acqua e dall’aria, quelli derivati dal consumo di sostanze alcoliche, quelli derivati dall’esposizione ai raggi solari, alle radiazioni ionizzanti, ai raggi-X, ma anche quelli che si formano per l’interazione con metalli pesanti come il mercurio, il cadmio, il piombo o che sono generati dal fumo di sigaretta, ma anche antibiotici o alcuni farmaci, oltre che dal normale processo d’invecchiamento. La ridotta esposizione alle potenziali sorgenti e l’aumento dell’apporto nutrizionale di alimenti ad azione protettiva (quali gli antiossidanti e i cosiddetti fito-ormoni) possono ridurre significativamente il rischio ossidativi connesso alla presenza dei radicali liberi, attraverso l’attivazione di meccanismi di protezione della cellula, neutralizzando i danni perossidativi ed incrementando l’aumento della capacità difensiva del sistema immunitario. Le cellule sono in grado di difendersi dall'attacco dei radicali liberi con l'aiuto di sostanze antiossidanti, quali l'enzima superossido-dismutasi, capaci di neutralizzare l'azione dei radicali d’ossigeno e di riparare i danni molecolari. Molte vitamine, sali minerali, co-fattori nutrizionali o sostanze fito-chimiche, sia individualmente, sia in combinazione, possono ridurre l’effetto dei radicali liberi ed incrementare la funzionalità del sistema immunitario e promuovere un miglior livello di salute e benessere: molte sostanze fitochimiche non sono state ancora classificate fra i nutrienti essenziali per la vita, ma sono stati identificate come elementi in grado di svolgere un ruolo preventivo importante nei meccanismi di prevenzione “spazzino” nei confronti dei radicali liberi prodotti dal fumo, dagli additivi alimentari e dalle sostanze petroleose. Alcuni studi dimostrano la capacità dell’acido ellagico e degli ellagitannini di inibire la replicazione di virus immunosoppressivi nell’uomo. (HIV) (Asanaka et al., 1988; Take et al., 1989). La sua azione si esprime anche nel controllare i fenomeni emorragici e favorire una diminuzione dell’ipertensione (Stoner, GD, Hasan, M, “Polyphenols as cancer chemopreventive agents,” J of Cell Biochem 1995:22:169180; Maass, JL, Galletta, GL, “Ellagic acid, an anticarcinogen in fruits: A review,” a reprint from Hortscience January 1991; 26(1):N.P.). presenta inoltre potenti effetti antiossidanti (Cozzi, R, et al, “Taurine and ellagic acid: two differently acting natural antioxidants,” Environ Mol Mutagen 1995; 26(3):248-54). 29 Licopene: membro della famiglia dei carotenoidi è un potente antiossidante; in studi effettuati dall’Università di Harvard si è rilevata una relazione diretta fra il contenuto di licopeni nella dieta e la ridotta incidenza di cancro prostata. La sua azione inibitoria sulle cellule cancerose risulta maggiore rispetto agli altri carotenoidi. (Giovannucci, E, et al, “Intake of carotenoids and retinol in relation to risk of prostate cancer,” JNCI 1995; 87: 1767-76; Francesci, S, et al, “Tomatoes and the risk of digestive tract cancers,” Int J Cancer 1994;59:181-84). 30 Colostro: prodotto per I primi tre giorni dopo il parto dai mammiferi, contiene sostanze che incoraggiano lo sviluppo del sistema immunitario e ne regolano l’attività, incrementandone l’azione in caso di soppressione o modulandone la funzione se in iperattività. La supplementazione negli adulti ha un’azione protettiva nei confronti di microrganismi patogeni: contiene vitamine, minerali, enzimi e fattori immunitari, quali, ad esempio la lattoferrina (Ley, BM, Colostrum: Nature’s Gift to the Immune System. Donatello, Aliso Viejo, CA: BL Publications, 1997). 31 Astralago (Astralagus Membranaceus - Huang Qi): contiene numerosi fitochimici che includono flavonoidi, polisaccaridi glicosidi triterpenici e oligoelementi (Shuy, HY, Oriental Materia Medica: A Concise Guide, Palos Verdes, CA: Oriental Healing Arts Press, 1992: 27-33). Si riporta abbia un’azione immunostimolante: secondo ricerche condotte presso l'Anderson Hospital in Houston, Texas, l’astralago riporta il numero delle cellule-T a valori normali in pazienti affetti da alcune tipologie di tumori(Lininger, 1998: 234). Sembra attivo nei casi d’infezioni virali, chemioterapia e Morbo d’Alzheimer (Lininger, 1998:233). Shen Nong, il fondatore della Medicina Erboristica cinese, nel suo trattato Shen Nong Pen Tsao Ching, A.D., circa 100, classifica l’astralago come un’erba superiore dalle proprietà toniche: in medicina cinese viene utilizzato per trattare la deficienza di wei chi (energia difensiva), nei casi di fatica, debolezza, perdita di appetito, diarrea, sudori notturni (Foster, S, Chongxi, Y, Herbal Emissaries: Bringing Chinese Herbs to the West, Rochester, VT: Healing Arts Press, 1992:27-33). 32 Maitake (Grifola Frondosa): contiene 1,3 beta D-glucani, che costituiscono il 10-50% del suo peso secco. Kurashige, SY, et al, (1997) and Okasaki, et al, (1995) hanno dimostrato che i beta glucani stimolano la produzione delle citochine dai macrofagi attivando e stimolando la risposta immunitaria (“Effects of Lentius edodes, Grifola frondosa and Pleurotus ostreatus administration on cancer outbreak, and activities of macrophages and lymphocytes in mice treated with a carcinogen, N-butyl-N-butanolnitrosamine,” J of Immunopharm and Immunotox May 1997;1902:175-183; “Structure-activity relationship of (1-3) beta-D-glucans in the induction of cytokine production from macrophages in vitro,” Biol & Pharm Bull Oct 1995; 18(10):1320-7). Molti studi giapponesi dimostrano che alcuni componenti del maitake mostrano un’attività antitumorale diretta specialmente nel cancro al seno o nel cancro colon-rettale, ma anche a livello epatico, polmonare. I polisaccaridi della famiglia dei beta-glucani stimolano la produzione di TNF (Tumor Necrosis Factor), ed hanno un’attività ipoglicemizzante e moderatrice sulla glicemia. Al momento sono condotti studi per l’applicazione dei pazienti affetti da HIV (Stamets, P, Wu Yao, D, “Mycomedicinals, Information on medicinal mushrooms,” Townsend LfD&P June 1998; 151-69). Si conoscono effetti positivi come supporto al trattamento chemioterapico o in caso d’immunodepressione (Lininger, 1998:288, 72, 25). 33 Té Verde: stimola la produzione di cellule immunitarie ed ha proprietà antibatteriche (Stoner, GD, Mukhtar, H, “Polyphenols as cancer therapeutic agents,” J Cell Bioch 1995; 22: 169-80; Hamilton-Miller, JM, “Antimicrobial properties of tea (amellia sinensis L.),” Antimicrob Ag Chemo 1995; 39(11):2375-77). Il tè verde contiene oli volatili, vitamine, minerali, caffeina, ma gli ingredienti attivi sono i polifenoli, in particolar modo la classe delle catechine chiamate epigallocatechine gallate. Si ritiene che queste sostanze siano responsabili degli effetti salutari dl tè verde, agendo sul profilo colesterolemico, avendo azione antiaggregante piastrinica ed ipotensivante, oltre a stimolare direttamente le cellule del sistema immunitario ed avere proprietà antibatteriche (Graham, HN, “Green tea composition, consumption, and polyphenol chemistry,” Prev Med 1992; 21:334-50; Yamguchi, Y, et al, “Preventive effects of green tea extract on lipid abnormalities in serum, liver, and aorta of mice fed an atherogenic diet,” Nip Yak Zas 1991; 97(6):329-37; Stensvold, I, et al, “Tea consumption. Relationship to cholesterol, blood pressure, and coronary and total mortality,” Prev Med 1992; 21:546-53; Hamilton-Miller, JM, “Antimicrobial properties of tea (Camellia sinensis L.), Antimicro Ag Chemo 1995; 39(11): 2375-77). Nessuna affermazione riportata sulla presente pubblicazione è finalizzata alla cura di malattie diagnosticate o ignote. Si consiglia sempre di riferire sintomi e disturbi al proprio medico curante e di informarlo d’eventuali integratori assunti per prevenire potenziali interazioni con farmaci. Nessuna delle affermazioni riportate, dei suggerimenti nutrizionali e delle ricerche riportate sono finalizzate alla diagnosi, alla cura o al trattamento di patologie e non dovrebbero essere considerate consiglio medico. informazioni nutrizionali a cura di VIA PESCHIERA, 25 – 41100 MODENA – ITALIA - tel. +39 0593981901 – fax. +39 0593981902 - mail: [email protected] - web site: WWW.NUTRIWEST.IT 8 NOTE INFORMATIVE RISERVATE AL CORPO PROFESSIONALE - LUGLIO ’07 SYLLABUM - © 2003-2013 NUTRI-WEST ITALIA SRL delle malattie. Tali principi sono stati correlati, ad esempio, con la profilassi od il trattamento di almeno quattro fra le principali cause di morte negli Stati Uniti: malattie cardio-vascolari, ipertensione, diabete e cancro. L'importanza degli antiossidanti per combattere i radicali liberi è ormai universalmente riconosciuta ed è importante sottolineare che i diversi tipi di antiossidanti, idrosolubili o liposolubili, svolgono un'azione sinergica in diversi distretti cellulari: le sostanze idrosolubili lavorano a livello del citoplasma e vengono poi escrete, mentre quelle liposolubili si situano nei lipidi della membrana cellulare fornendo uno schermo protettivo nei confronti dei radicali. Le sostanze fitochimiche contenute nel Total Multimune coadiuvano l’azione delle vitamine, migliorando, nella loro sinergia la funzionalità del sistema immunitario. Riferimenti Bibliografici 9 Balch JF, and PA Balch, Prescription for Nutritional Healing, 2nd Edition: Avery, 1997 9 The Burton Goldberg Group, Alternative Medicine, The Definitive Guide, Fife, Washington: Future Medicine Publishing, Inc, 1995 9 Lininger S, Wrightj, Austin S, Brown D, Gaby A, The Natural Pharmacy, Rocklin, CA: Prima Health, 1998 9 The Merck Manual, 16th Edition, R Berkow, editor in chief, et al, Rathway, NJ: Merck research Laboratories, 1992 9 Schwimmer S, Source Book of Food Enzymology, Westport, CT: The AVI Publishing Company, 1981 9 Mindell E, Earl Mindell’s Vitamin Bible, New York: Warner Books, 1991. 9 Rector-Page, L, How to be Your Own Herbal Pharmacist, An Herbal Formula Reference, N.G., 1991. 9 Stoner GD, et al, “The dietary anticancer agent ellagic acid is a potent inhibitor of DNA topoisomerases in vitro,” Nutr Cancer 1995; 3(2):121-30. 9 Tierra M, The Way of Herbs, With the Latest Developments in Herbal Science, New York: Pocket Books, 1990. Nessuna affermazione riportata sulla presente pubblicazione è finalizzata alla cura di malattie diagnosticate o ignote. Si consiglia sempre di riferire sintomi e disturbi al proprio medico curante e di informarlo d’eventuali integratori assunti per prevenire potenziali interazioni con farmaci. Nessuna delle affermazioni riportate, dei suggerimenti nutrizionali e delle ricerche riportate sono finalizzate alla diagnosi, alla cura o al trattamento di patologie e non dovrebbero essere considerate consiglio medico. informazioni nutrizionali a cura di VIA PESCHIERA, 25 – 41100 MODENA – ITALIA - tel. +39 0593981901 – fax. +39 0593981902 - mail: [email protected] - web site: WWW.NUTRIWEST.IT