Diario di bordo realizzato da Mara Cesari e Margherita Gasbarro

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Diario di bordo realizzato da Mara Cesari e Margherita Gasbarro
Cesari Mara – Gasbarro Margherita
ERASMUS MOBILITY – 01/10/16 – 09/10/16 Worcester
LOGBOOK
03 ottobre 2016
Lezione del prof. Don Newton, Senior Lecturer Mathematic Education, Birmingham City
University
L' approccio suggerito è del tipo “maths in action” intendendo che i bambini devono essere
coinvolti in situazioni di un “dover fare”, in cui siano i protagonisti. Di seguito le indicazioni
suggerite per rendere dinamica una lezione.
– Gli studenti non dovrebbero stare seduti per un'ora di continuo dietro il banco, ma sarebbe
fondamentale coinvolgerli in attività che li facciano muovere all'interno dell'aula o, ove
possibile, in giardino, anche solo per brevi momenti. Ad esempio, invece che farli parlare
dal posto, invitarli a scrivere o formulare le loro ipotesi o soluzioni creando uno spazio
idoneo e condiviso (carta bianca posta sui muri ove possano scrivere, post-it da attaccare
ovunque ecc.).
– Uno “stop” non previsto, che interrompa e sbalordisca i discenti sarebbe uno strumento
didattico utile per catturare l'attenzione ed accrescere la motivazione, finalizzato a proporre
un'attività ludica utile a raggiungere l'obiettivo prefissato.
– Si rivela molto utile l'uso di materiale strutturato, come i cubi colorati (MathLink cubes), e
di facile consumo riciclabile, come fogli di carta plastificata (Magic whiteboard, Sticky
notes) che aderiscono al muro e non cadono, simulando lavagne cancellabili su cui si scrive
con semplici pennarelli.
– E' preferibile che l'insegnante abbia gli occhi alla stessa altezza dei bambini, se loro sono
seduti l'insegnante non dovrebbe aver problemi a mettersi in ginocchio.
ESEMPI DI ATTIVITA'
– Tabellina del 2 e del 3. La tabellina del 2 viene associata al braccio destro e quella del 3 al
sinistro. L'insegnante dice un numero e i bambini alzano la mano destra, sinistra o entrambe,
in base al risultato delle tabelline, lo stesso si può fare con multipli e divisori o con qualsiasi
altra numerazione con livelli di difficoltà crescenti. Errore o incertezza comportano
l'esclusione dal gioco.
– Preparare alcuni bigliettini con operazioni ed altri con i risultati. Lanciali e farli cadere per
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terra. I bambini li raccoglieranno e ciascuno dovrà individuare il proprio compagno
(operazione = risultato). Le coppie formate possono essere utilizzate per altri giochi.
– Per avviare alla comprensione del concetto di misura della superficie di un'area, si potrebbe
partire da un oggetto: formulando le ipotesi, facendole scrivere ed infine condividerle per
poi scegliere la soluzione più idonea (l'oggetto potrebbe essere un'arancia e la soluzione,
approssimata, la misura delle mani che ne ricoprono completamente la superficie).
– Attività propedeutica all'avvio del concetto di probabilità. Nelle mani di due studenti
vengono poste due monete uguali, tutti gli altri ipotizzano la combinazione che verrà fuori
dal lancio delle due monete: mani sulla testa se entrambe le monete saranno “testa”, mani
sul corpo se entrambe le monete saranno “croce”, una mano sulla testa ed una sul corpo se le
monete saranno una “croce” e l'altra “testa”. Ad ogni lancio qualcuno viene escluso per
errore di ipotesi.
– Per individuare la regola che si nasconde dietro una successione di numeri si preparano
alcuni fogli con scritti i numeri da 1 al numero dei partecipanti. L'insegnante stabilisce la
sequenza dei primi tre o quattro numeri e i partecipanti si muovono per costruire l'intera
sequenza.
– Si possono proporre varie situazioni problematiche relative le frazioni ed invitare gli alunni
a lavorare in piccoli gruppi per la ricerca della soluzione:
– all'interno di una sequenza di frazioni, individuare le possibili combinazioni che portino
ad ottenere l'unità o che si avvicini ad essa il più possibile. (Per eccesso o per difetto).
– Usando i cubi mathlink e associando ad ogni colore un valore frazionario differente,
individuare la combinazione che consenta di ottenere un risultato dato, utile per costruire
ad esempio un dinosauro.
04 ottobre 2016
Visita
alla Yarnfield
Primary
School
–
a
ninestiles Academy
http://www.yarnfieldprimary.org.uk/
Routine del giorno:
➢ Prima parte: dalle 10 alle 12 visita dei locali della scuola,
➢ Seconda parte: dalle 12 alle 13,15 pausa pranzo,
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in
Birmingham.
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➢ Terza parte: dalle 13,15 alle 13,40 assemblea di tutti i bambini e degli insegnanti,
➢ Quarta parte: dalle 13,45 alle 15 lezione di scienze in una classe quinta.
PRIMA PARTE
L'edificio della Yarnfield Primary School è stato costruito cinque anni fa ed emerge
immediatamente che la struttura risponde a parametri architettonici e di sicurezza all'avanguardia.
Nonostante si trovi in un quartiere residenziale molto povero ed accoglie bambini per lo più
stranieri e con problemi di diversa natura, è in grado di offrire un servizio per cui non emergono le
differenze sociali. La scuola accoglie seicento bambini con età compresa tra i tre e i dodici anni e
circa novanta persone che a vario titolo lavorano, di cui circa sessanta docenti.
Il tempo scuola è strutturato nel seguente modo: ingresso ore 8,45 – 9,00, alle ore 9,00 inizio
lezione, alle ore 10,30 breve pausa (15 min), alle ore 12 pausa pranzo e ricreazione, dalle ore 13,30
fino alle 15,00 lezione. Sono presenti alcuni casi particolari per cui è disposto un ingresso anticipato
fino ad un'ora.
Prima di entrare a scuola siamo state identificate con una foto digitale e ci è stato consegnanto un
badge. Il nostro gruppo, formato da sette docenti che insegnano nella scuola primaria, è stato
accolto dalla vice principal Lucy che ci ha accompagnato, dopo la reciproca presentazione, a
visitare gli spazi della scuola.
Abbiamo iniziato il nostro percorso dalla kindergarden, dal cortile attiguo, per poi procedere a
visitare le varie aule, dove si svolgevano le lezioni, e gli spazi comuni multifunzionali. Una palestra
molto grande è divisa con porte scorrevoli in tre spazi, uno adibito a cucina e due a palestra, di cui
una più grande e fornita di tre postazioni multimediali: due proiettori con il relativo schermo
gigante ed una postazione con PC collegato ad internet. La connessione internet di tipo wifi copre
interamente le esigenze di tutto l'edificio. La palestra è fornita di diverse attrezzature come
spalliere, tappetini, diverse ciclette di tipo professionale da palestra ed offre arredi impilabili
(seggiole e tavoli che all'ora di pranzo vengono posizionati e trasformano la palestra in refettorio.
All'occorrenza, come nel momento dell'assemblea, la palestra diventa una sala di ascolto e/o visione
e può contenere seicento persone. La palestra è dotata di numerose porte sia verso l'esterno, che
rivolte all'interno.
Gli spazi comuni, come gli androni, i sottoscala, i corridoi sono sfruttati per ospitare ulteriori angoli
che offrono diverse tipologie di servizio, come biblioteca, sala lettura, angoli giochi e movimento,
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postazioni di pc, sala accoglienza, spazio per il recupero. Per ogni classe lungo i corridoi si possono
vedere uno o più box per la custodia e la ricarica dei tablet.
Nella scuola sono presenti:
– la staff room ove i docenti trascorrono il tempo della pausa pranzo, arredata con tavolo,
sedie, divani, un angolo cottura con forno a microonde, frigorifero, macchina per il caffè,
lavandino.
– La stanza del pedagogista è corredata di un angolo per accogliere i bambini che hanno
bisogno di essere ascoltati. Una stanza attigua, provvista di piccoli spazi separati tra loro,
ospita invece, due assistenti ed accoglie in seconda istanza i bambini per riflettere su quanto
è accaduto e ritrovare il loro equilibrio.
– Le aule, ampie, luminose, sono particolarmente colorate e arredate con mobili moderni e
funzionali. Ciascuna è provvista di una postazione multimediale composta da una LIM, da
un piano luminoso collegato alla lim, da diversi punti presa e da mobili posizionati lungo
alcune pareti contenenti i vari materiali. Gli appendiabiti sono all'interno delle aule. Il
materiale scolastico (matite, colori, penne, quaderni, libri) è custodito interamente dalla
scuola per cui i bambini non portano a casa nulla. Non vengono assegnati compiti a casa,
perchè le condizioni sociali di molti bambini sono tali per cui non garantiscono un impegno
a domicilio. Viene richiesto esclusivamente di fare esercizi di spelling e di lettura. In
ciascuna sono presenti numerose linee dei numeri, le lettere dell'alfabeto, le cinque w, ecc.. e
numerosi pannelli realizzati con materiali poveri, che consentono di cambiare spesso i lavori
realizzati dai bambini. In ogni classe è presente un grande pannello personalizzato che
rafforza i valori che persegue la scuola: Co-operation, Communication, Respect,
Thoughtfulness, Enquiry, Resilience, Morality, Adaptability.
Interessante è l'assenza totale del gesso e la presenza, invece, di lavagne bianche lavabili
plastificate su cui viene scritta la data del giorno e viene registrata, con degli smile,
l'emozione che ha caratterizzato la giornata di qualche bambino.
Alcune strategie e metodi osservati
– Strategia per insegnare a fare la fila. I bambini della scuola dell'infanzia si muovono fra i
vari ambienti uno dietro l'altro, in fila indiana, tenendo una cordicella in mano come punto
di riferimento. Questo sistema è usato anche per salire ordinatamente le scale.
– l'organizzazione del quaderno. Il quaderno viene usato esclusivamente per l'inglese e per la
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matematica e viene lasciato in classe. Per le altre discipline si utilizzano cartelloni, post-it e
il lavoro viene documentato dall'insegnante attraverso una o due foto. Con le foto
l'insegnante costruisce un “libro di classe” con la tecnica delllo scrapbooking. Ogni lezione
termina con una autovalutazione consistente nello spuntare gli obiettivi declinati in una
scheda adesiva e raggiunti. La valutazione del docente, il quale usa strettamente una penna
verde e non rossa, consiste non solo nel confermare o meno l'autovalutazione del bambino
ma nell'esplicitare le parti precise poco comprese. In ogni caso nel quaderno non compaiono
valutazioni attraverso voti numerici o sintetici.
Le competenze dei bambini vengono valutate con prove in ingresso, in itinere e finali.
– comportamento assemblea e premio con adesivo per la disciplina. Ogni lunedì è previsto,
subito dopo il pranzo, un momento assembleare durante il quale tutte le classi, un totale di
600 alunni circa, si ritrovano nella palestra che viene usata come sala di proiezione. Di volta
in volta viene affrontata una tematica, con proiezioni o piccole drammatizzazioni da parte
dei bambini, che ha a che fare con i valori morali individuati, come caratterizzanti l'istituto.
La cosa straordinaria osservata è che nonostante il numero cospicuo di bambini presenti,
questi erano dotati di un forte autocontrollo e il silenzio consentiva alla vice principal di
parlare senza bisogno del microfono o di alzare la voce. Questo risultato sembra che si
ottenga ricorrendo ad una prassi, che premia i buoni comportamenti, attraverso la consegna
di bagde. Il cumulo dei badge al termine dell'anno scolastico consente di stilare una
graduatoria dei bambini più meritevoli in fatto di disciplina, tanto da essere fotografati ed
inseriti in appositi cartelloni, che vengono esposti nell'atrio. Gli stessi bambini sono oggetto
di una vera e propria celebrazione festosa.
– classi numerose ma con più insegnanti. Le classi a volte sono molto numerose, anche fino a
30 alunni, ma l'insegnante di disciplina è supportata oltre che dalle eventuali insegnanti di
sostegno anche da assistenti, persone addette ad offrire un supporto al docente che tiene la
lezione. Gli insegnanti di inglese e di matematica possono, inoltre, contare sulla presenza gli
ultimi 15 minuti della lezione di un catch con l'incarico di seguire le esercitazioni sugli
argomenti presentati o di favorire il recupero di gruppo ben individuati e con materiali
strutturati.
– sorveglianza mensa e autonomia dei bambini. La sorveglianza dei bambini durante la
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ricreazione e la mensa è affidata a personale apposito, non insegnante. I bambini, tuttavia, in
piena autonomia riorganizzano gli spazi e durante il pranzo si servono le pietanze da soli
secondo la logica del self-service.
– modalità di reclutamento personale docente e motivazione degli insegnanti. Confrontandoci,
durante la pausa pranzo con alcune insegnanti, abbiamo appreso che il personale insegnante
viene reclutato non in base a graduatorie, ma in base ai propri curriculum e rispondendo ad
inserzioni che vengono pubblicate su apposite riviste (una tipologia da noi usata solo negli
istituti privati).
05 ottobre 2016
Secondo giorno di visita alla stessa scuola primaria.
SECONDA PARTE
Mattinata: lezione di matematica in classe V - docente Miss Sheely
All'inizio l'insegnante ha utilizzato, come tecnica warm up, alcune semplici domande sul valore
posizionale delle cifre. I bambini, che si sono distinti nelle risposte, sono stati premiati assegnando
sul registro Dojo un badge.
Argomento del giorno: la proprietà associativa e dissociativa dell'addizione. Utilizzo di materiale
strutturato, drammatizzazione (distribuzione di gettoni 1 – 10 – 100 e simulazione della somma).
Presentazione di vari strategie di calcolo mentale. Assegnazione di cinque addizioni da eseguire con
un metodo a scelta in 5 minuti.
Durata della lezione un'ora circa, lezione effettiva senza interruzioni e con il massimo silenzio degli
alunni. In classe era presente “un'assistente del docente” che ha seguito solamente un'alunna. Ad
alcuni bambini, probabilmente in difficoltà, l'insegnante ha fornito i gettoni di cui sopra per
svolgere il calcolo. L'assegnazione dell'esercizio da svolgere in classe è stato fornito attraverso la
proiezione alla lim. Ad ogni bambino è stata consegnata una griglia per l'autovalutazione e la
valutazione del docente (stampata su carta adesiva).
L'orario giornaliero è strutturato in modo da garantire nella mattinata l'insegnamento di sole due
discipline: lingua e matematica. Tutte le altre discipline, secondo un orario prestabilito, ruotano
durante i pomeriggi della settimana. Il venerdì pomeriggio è riservato a piccole drammatizzazioni,
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musica e canto e Information Tecnology.
Pomeriggio: lezione di lingua, drama e circle time – docente …..
Visione di un breve video di 6 minuti (The boy who cried wolf) stando seduti in gruppo per terra. Al
termine l'insegnante ha formulato delle domande sulla comprensione del video. Lo ha riproposto in
piccole sequenze e durante l'interruzione del video poneva domande mirate alla comprensione della
storia. Al termine ha chiesto ai bambini di costituire un circle time “quickly” che i bambini, con
ordine ed in pochissimo tempo, hanno realizzato.
Individuati i protagonisti della storia (lupo, pastore e 4 persone del villaggio) l'insegnante ha fatto
scegliere ai bambini quale personaggio volessero interpretare, subito dopo ha assegnato la
leadership ad ogni gruppo e fissato il termine per individuare le frasi importanti da dire durante
l'animazione della storia in dieci minuti. Scaduto il termine i bambini si sono ricomposti in cerchio,
un gruppo ha recitato la storia e l'insegnante ha assegnato le stelline di merito. Successivamente è
stato proposto un semplice canto The Gummy bear song che i bambini hanno eseguito imitando i
movimenti che gli venivano proposti.
Al termine della lezione i bambini hanno ascoltato una musica rilassante, sdraiati a terra, con gli
occhi chiusi, mentre l'insegnante leggeva una parte di un libro. Abbiamo appreso che questa è una
consuetudine quotidiana, ogni lezione termina con un canto gioioso.
06/10/2016
Incontro con Don Newton - Applicazioni pratiche delle strategie e metodi presentati il 3
ottobre.
07 ottobre 2016
Lezione di Don Newton presso l'Università di Birmingham
Ci siamo recati all'università di Birmingham, dove insegna il prof Don Newton, ove siamo stati
accolti dal gruppo dei trainee maths teachers, a cui ciascun docente della mobility è stato affidato.
Abbiamo partecipato ad una lezione sulla didattica della matematica, durante la quale il professore
interagiva con gli studenti, invitandoli a vere e proprie simulazioni di tecniche per richiamare
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l'attenzione, ottenere l'ascolto, pretendere il silenzio, ecc … Alcuni di loro hanno proiettato delle
slide con nuove idee per l'insegnamento della matematica, in riferimento, in particolare, alle
tecniche di calcolo del minimo comune multiplo e massimo comune divisore. Tra le altre idee
presentate: “Numeracy Ninja”, “Operation countdown”.
Nella seconda parte della mattinata il professore ha riproposto alcuni dei giochi matematici
presentati nelle due giornate di workshop: “new ideas for teaching maths” insieme ai suoi studenti
coinvolgendoci, strutturando delle sfide simpatiche tra i due gruppi.
La giornata di formazione si è conclusa con una caccia al tesoro “matematica” in un piccolo teatro
dove sui muri e su alcuni banchi erano distribuiti dei quesiti; con la risoluzione di ognuno si entrava
in possesso di una lettera e alla fine “knowledge exists to be shared!”
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