Scarica il catalogo di Open Design Italia 2012

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Open Design Italia 2012 è una sezione di | is a section of
Venezia 2019
Salone Europeo della Cultura | European Culture Forum
www.venezia2019.eu
Open Design Italia 2012
a cura di | curated by
Elena Santi, Laura Succini
organizzato da | organised by
Nordesteuropa Editore
consulenza scientifica | scientific advisor
Valentina Croci
account&sponsorship
Alan D’Inca
Le fotografie e i testi sono stati forniti dai designer partecipanti a Open Design Italia 2012
e adattati dai curatori del catalogo per motivi editoriali.
Images and texts published in this catalogue were provided by the designers selected for
Open Design Italia 2012 and were edited by the curators for publishing reasons.
Progetto e impaginazione | Design and Layout
Pablo.it
Traduzioni | Translations
Denny Cobianchi
Titolari esclusivi di tutti i diritti d’autore delle foto, dei prodotti e dei testi, sono i relativi designer.
All copyrights of the images and all the rights of the products are held by the designers.
nordesteuropa editore srl
via N. Tommaseo 63/C
tel. 049 875789
35131 Padova
[email protected]
Stampato nel novembre 2012 da | First published in November 2012 by
Grafica Veneta
Autoproduzione:
istruzioni per l’uso
L’autoproduzione è una modalità progettuale
che va dall’ideazione alla produzione degli
oggetti di serie, in cui il designer è regista e
fautore in ogni fase del processo. Se sia un
possibile paradigma disciplinare o un modello di
business lo chiediamo al designer Paolo Ulian e
all’economista Stefano Micelli.
Quali sono i punti comuni tra autoproduzione
e il design per l’industria?
Paolo Ulian: Non ci sono molti punti in
comune se non che l’autoproduzione nasce
dall’estensione del tradizionale studio di
design. A livello di organizzazione strutturale,
autonomia creativa e di sperimentazione,
coinvolgimento nello sviluppo produttivo, tutto
è diverso.
Stefano Micelli: L’autoproduzione e il grande
design italiano hanno in comune l’urgenza del
cambiamento. Quarant’anni fa i nostri designer
hanno guidato un movimento che si opponeva
al grigiore della produzione fordista. Oggi
l’autoproduzione si oppone alla banalizzazione
del lavoro e alla riduzione della società a somma
di consumatori.
L’autoproduzione genera prodotti differenti?
P.U.: Poiché nell’autoproduzione ci sono
maggiori spazi per la ricerca personale, si
ottengono risultati diversi e progetti con
maggiore profondità e carattere.
S.M.: L’autoproduzione genera prodotti e,
soprattutto, relazioni sociali che mettono in
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moto una nuova società ed economia. Il prodotto
in sé conta fino a un certo punto. Quello che
conta davvero è il processo che si innesca a
partire dalla dinamica del fare.
Quali sono le potenzialità e i limiti del
processo produttivo?
P.U.: Le potenzialità risiedono in meccanismi
di produzione meno accentrati nelle mani di
pochi e più atomizzati in piccole realtà diffuse
sul territorio. Questo potrebbe avere un effetto
positivo anche sull’economia delle piccole
attività artigianali con le quali si collabora. Il
limite risiede nella distribuzione dei prodotti,
perché un designer non ha i mezzi, economici e
strutturali, per raggiungere mercati più ampi.
S.M.: L’autoproduzione può rappresentare un
motore straordinario per rilanciare la creatività
del made in Italy sfruttando le potenzialità del
commercio elettronico e diventando promotrice
di una stagione di ricerca a vantaggio
delle imprese già presenti sul mercato.
L’autoproduzione riflette tenenze profonde
della nostra società e prefigura trasformazioni
sostanziali nel nostro modo di organizzare
l’innovazione e l’economia.
Valentina Croci
Giornalista e consulente scientifica
Open Design Italia
Self-production: users’ toolkit
Self-production is a new approach to design ranging
from the ideation to the production of objects in
series, which sees the designer at the centre of each
phase of the production process. We asked designer
Paolo Ulian and economist Stefano Micelli whether
they believe self-production may become a new
disciplinary paradigm or a business model.
Do you believe self-production and industrial design
share any common features?
Paolo Ulian: I cannot see any common feature
between self- production and industrial design;
self-production derives from the traditional approach
to design, yet – if we think in terms of organisation,
autonomy in the creative and experimentation process
and the involvement in the productive development,
they are completely different.
Stefano Micelli: Self-production and the great Italian
tradition of design share the need to evolve and
change. During the last 40 years, our designers have
been at the forefront of a movement opposing fordist
production; nowadays, self-production is opposing
the trivialization of the concept of working and the
reduction of society to a mere sum of consumers.
Do you think self-production leads to different
products?
P.U.: Given that self-production ensures greater
freedom for research, what you get are projects
which are different, more complex, with a stronger
“character”.
S.M.: Self-production generates products and, most
of all, social connections aiming at pushing forward
a new form of society and economy. Products per se
have little importance: what is relevant here is the
process.
What is the potential and which are the limits in
production?
P.U.: Its biggest potential lies in the fact that
production is no longer managed by a few people, yet
it is atomized and scattered throughout the territory.
This could certainly have a positive effect on the
economy of the small activities cooperating with
producers. Distribution is the biggest challenge here,
since a designer has no financial and structural means
to reach broader markets.
S.M.: Self-production can be an extraordinary market
to promote the creativity of the so-called “made in
Italy” by building on the potential of e-commerce
and fostering research within the companies which
are already active in the market. Self-production is
a mirror of the tendencies in our societies and calls
for a profound redefinition of the way we consider
innovation and our economies in general.
Valentina Croci
Journalist and scientific advisor
Open Design Italia
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Autoproduzione:
traccia di una nuova mappa geografica
I designer che partecipano a Open Design Italia
dimostrano che l’autoproduzione sta creando una
nuova mappa geografica della produttività e della
creatività. Ogni oggetto ha la sua “carta d’identità”,
dove non si evidenzia solo il progetto del singolo,
ma artigiani e subfornitori, realtà locali artigiane o
piccole imprese nella creazione di oggetti dal forte
valore narrativo. I progetti pensati ed autoprodotti
provenienti da Europa, Asia, America portano
a sottolineare nuovi paradigmi progettuali che
mischiano alto artigianato con le tecnologie digitali
e disegnano dinamiche alternative di filiera, con un
forte accento sul fare con le mani.
L’autoproduzione sempre di più utilizza canali di
promozione diversi, recuperando il contatto con il
territorio, la sua identità e suoi mestieri, incentivando
a non disperdere le risorse.
La carta d’identità dell’oggetto richiesta ai designer
per l’edizione 2012 è il filo conduttore della mostra
e la nuova chiave di lettura che permette all’utente
finale che acquista il design autoprodotto e di piccola
serie di avere il riferimento delle radici culturali
delle arti e dei mestieri, nonché dei luoghi in cui gli
oggetti si originano. è nella tradizione del fare che si
ricerca la variazione tipologica e l’innovazione dei
materiali.
L’evento alla sua terza edizione evidenzia una
generazione di progettisti, designer, architetti e
creativi del design autoprodotto e piccola serie
che sta invadendo l’Europa, Asia, America e
non solo. Per questo l’evento non legandosi a un
Comune, Provincia, o Regione segna la svolta di
un nuovo modo di pensare ad una manifestazione
internazionale del design autoprodotto e piccola serie
senza confini.
Prima Modena, poi Bologna e quest’anno Venezia,
Open Design Italia vuole essere un esempio di
manifestazione culturale e del design che sottolinea
il dialogo delle creatività tra distretti produttivi, in
particolare quest’anno quelli dell’Emilia-Romagna e
del Veneto.
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Self-production:
tracing a new map
Designers participating in Open Design Italia
demonstrate how self-production is actually
defining a new productivity and creativity map.
Each object has its own “identity card”, which
highlights the work of individual designers,
craftsmen and sub-suppliers, local artisans
and small businesses in the creation of objects
with a strong narrative value. Designed and
self-produced projects coming from Europe,
Asia, America, confirm a tendency towards new
planning models and alternative productive
chains, with a strong emphasis on manual labour.
Self-production increasingly uses alternative
promotion channels, thus regaining contact with
local territories, their identities and crafts, in
order not to waste precious resources.
The identity card of each object, compiled by each
designer for this 2012 edition, is the central thread
of the exhibition and a new instrument allowing
final users and purchasers to be informed about
the cultural roots and the place of production of
the objects they will acquire, as well as about
other aspects such as typological variation and
material innovation.
The event, in its third edition, shows how a
generation of designers, architects and creative
artists on self-produced and small-series design
is actually invading Europe, Asia, America and
other areas. Hence this event, which is not bound
to a single municipality, province or region,
marks a turning point towards a new way of
considering an international event on design. First
it was Modena, then Bologna and now Venice:
Open Design Italia aims at becoming a concrete
example of how it is possible to foster a creative
dialogue between the industrial districts of the
regions of Emilia Romagna and Veneto through
culture and design.
Elena Santi e Laura Succini
Direttori artistici Open Design Italia
Art directors Open Design Italia
Open Design Italia:
nuove direzioni per la “cultura del fare” italiana
Il Salone Europeo della Cultura Venezia 2019 è lieto di
ospitare come una delle sue articolazioni fondamentali
Open Design Italia. La scelta maturata comunemente
con i promotori della mostra/mercato è stata quella
di affermare come principio fondamentale della
nuova cultura italiana l’idea che il fare manuale è
intrinsecamente produzione culturale.
Dopo anni nei quali alla cultura, e in genere ad ogni
attività sociale e produttiva, veniva attribuito valore
esclusivamente sulla base dell’apporto intellettuale, come
in un fiume carsico è tornato a galla il “saper fare”, uno
dei tratti caratterizzanti e universalmente riconosciuti
del made in Italy, il più importante fenomeno culturale
affermatosi sulla scena internazionale in questi anni
e mirabilmente esposto da Davide Rampello nella
rappresentazione del nostro Paese al Padiglione Italia alla
recente Expo di Shanghai.
Il merito della valorizzazione di questa riscoperta va
certamente a Stefano Micelli, che rielaborando tesi a
carattere più romantico di Richard Sennet, ha saputo
far emergere quello che lui chiama nel titolo del suo
volume il “Futuro artigiano” dell’economia e della cultura
dell’Italia.
Il fenomeno dei makers che Open Design Italia
rappresenta all’interno del Salone Europeo della Cultura
non è però solo fenomeno italiano, ma tendenza che
coinvolge giovani designer principalmente europei e oltre
Atlantico, che si ritrovano proprio a Venezia, che torna ad
essere, come nella sua migliore tradizione storica, cittàhub per collegarsi al mondo.
La forza e il destino di Venezia stanno infatti dentro la sua
chiave originaria: città di incontro, scambio, produzione
di merci, idee e saper fare. Le diverse anime che vivono
dentro il Salone Europeo della Cultura, di cui Open
Design Italia è tra quelle più innovative e per certi versi
“rivoluzionaria”, potranno dare un contributo a reinventare e ri-costruire la Venezia del domani.
Open Design Italia è certamente ancora solo ai suoi primi
passi e nel prossimo futuro, grazie alle collaborazioni
attivate con i diversi soggetti e in particolare con Fiera
di Vicenza, potrà crescere sia per dimensione che per
apertura nelle direzioni che il futuro richiederà.
Open Design Italian:
New directions for the Italian
“culture of doing”
Venezia 2019-European Culture Forum welcomes
Open Design Italia as one of the most relevant of
its four sections. The choice that we made jointly
with the promoters of this exhibition/market/contest
was to affirm as one of the major principles of
the new Italian culture the idea that manual work
is inherently cultural production. After years in
which culture – and in general any social and
productive activity – was valued solely on the
basis of its intellectual contribution, the Italian
know-how, which is recognized globally as one of
the distinctive features of our country, has returned
to the surface like an underground river. This is
the most important cultural development to raise
on the international scene in the last few years; a
phenomenon which was admirably represented by
Davide Rampello within the Italy Pavilion at the
Expo 2010 Shanghai China.
One should praise Stefano Micelli for recognizing
the value of such re-discovery; in re-elaborating
Richard Sennett’s thesis, he was capable of raising
the awareness on what he calls the “Artisan
Future” (as mentioned in the title of his book) of
the economy and culture of our country.
Within the European Culture Forum, Open Design
Italia shows that the phenomenon of the new
“makers” is not purely Italian, yet it gathers young
designers from Europe and the Americas. As in its
best historical tradition, the city of Venice is thus
regarded as a city-hub to connect to the world.
This is the inherent strength and fate of Venice:
a city to meet, exchange, produce goods, ideas
and know-how. That is why the different “souls”
animating the European Culture Forum – of which
Open Design Italy is among the most innovative
and somewhat “revolutionary” – may contribute to
re-invent and re-build the Venice of tomorrow.
Open Design Italia is now moving its first steps, yet
thanks to its network of collaborations and to the
partnership with the Fiera di Vicenza in particular,
it will certainly grow in size and trace the new
directions that the future will open.
Filiberto Zovico
Direttore Venezia 2019-Salone Europeo della Cultura
Director Venezia 2019-European Culture Forum
5
FIERA
DI VICENZA
OPEN TO
DESIGN
Sosteniamo il design contemporaneo,
il talento, il nuovo artigianato.
Fiera di Vicenza é una piattaforma produttrice
di contenuti ad alto valore creativo aggiunto.
Fiera di Vicenza, open to design,
open to creativity.
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We support contemporary design,
talent, and new handicraft.
Fiera di Vicenza is a platform
for production of creative contents.
Fiera di Vicenza, open to design,
open to creativity.
Indice | Table of contents
Introduzione | Introduction
p. 2 Autoproduzione:
istruzioni per l’uso
Self-production: users’ toolkit
Autoproduzione:
traccia di una nuova mappa geografica
Self-production:
p. 4 tracing a new map
Open Design Italia:
nuove direzioni per la “cultura del fare” italiana
Open Design Italian:
p. 5 New directions for the Italian
“culture of doing”
Piano terra | Ground Floor
p. 12 Sezioni speciali | Special sections
p. 13 Regione Veneto
Valore Artigiano
p. 15 Confartigianato, CNA Vicenza
Regione Emilia-Romagna
migliori designer
delle zone terremotate
p. 18
Mirco Bianchini
p. 19
Glenda Bonezzi
p. 20
Jacopo Contini
p. 21 Rudy Davi
p. 22
Alessandra Firrito
p. 23
Elisa Frassoldati
p. 24
Altrosguardo
p. 25
Federica Poggi
p. 26
Angela Pozzetti
p. 27
Laura Renna
p. 17
Comune di Bologna
incredibol!
p. 30
YOUTOOL//design out of the box
p. 31 D-Hand_Clara Giardina
p. 32
les libellules
p. 33
Elecktro-chic_Art you wear
p. 29 p. 35 p. 36
p. 38
p. 39
p. 40
p. 41
p. 42
p. 43
p. 44 p. 45 p. 46 Comune di Modena
Dab produzioni
fuori concorso | hors concours
Marco Porpora + Young Design
Tecnificio_makerfacility
Moran Barmaper
mostre | exhibitions
Bag Factor
Nuovi Intrecci
Analogico/Digitale
Unico Seriale
1° Piano | 1st Floor
p. 47
p. 49
p. 52 p. 53 p. 54
p. 55 p. 56 p. 57 p. 58 p. 59
p. 60
p. 61 p. 62
p. 63 p. 64 p. 65 p. 66 p. 67
p. 68 p. 69
p. 70 p. 71
p. 74 p. 75 p. 76 p. 77 p. 78 p. 79 p. 80 p. 81 p. 82
p. 83 p. 84 p. 85 p. 86 p. 87 p. 88 p. 72
p. 73
mostre | exhibitions
Under the Cover / Archivi Vivi
esposizione | selected designers
Andrea Branciforti Mondocubo
Studio Baag
Walter Giovanniello
Lauren Moreira
Paolo Rovere_prometeo lab
Diego Villa + Giulia Ancarani
Enrico Tonelli
Carlotta Modica Amore +
Martino Passalacqua
Andrea Soragni + Elisa Sperotto
Alessandro Campesi_NOVOTONO
Carmine Sessa Zero°
Federica Bubani
PA.mou
Andromachi Lykartsi
Alchemist
Cinquepiùdue
Alessandra Borzacchini
LineamentiDesign
Velezia
Laura Giovannardi
AriaFritta
Silvia Bisconti_raptusandrose
Federica Poggi
Giulia Ciuoli_pamphile
Pietro Baraldi + Matteo Vallini
Maria Carolina Semeghini
M.A.D.E. + Nicoletta Di Gaetano
Silvia Cetoretta
ALF Re-Creation
Valentina Abbruzzese
Patrizia Iacovazzi_perlamadredesign
Chiara Valentini
Michela Di Crescenzo
Stefania Bandinu
Simone Frabboni
Fabio Botta
2° Piano | 2nd Floor
p. 92
p. 94 p. 95 p. 96 p. 97
p. 98 p. 99 p. 93
p. 102 p. 103 p. 104 p. 105
p. 106 p. 107 p. 108
p. 109
p. 110
p. 111
p. 112
p. 113
p. 114
p. 115
p. 116
p. 117
p. 118
p. 119
p. 120
p. 121
p. 122
p. 123
p. 124
p. 100
p. 101
Emanuele Busato
Unbeldì
Valentina + Riccardo Sartori
Simone Farinazzo_dadi e bastoni
Piquattropunto
Caterina Tandello
Elisa Montanari
Marco Poletto
Andrea Pinardi
Matteo Buldini
Federico Bocci_24carati Monica Maraspin
Giulio Lilli
Federico Scagliarini
Stefano Padovani +
Fabrizio Corazza di Maron
Carlos Pambianchi + Harvest creatives
Mobilidinamici
Paolo Vallara
M.A.B.A.C.
Andrea Moro + Gianni Bordin
Marco Ferrarin
Raffaella Brunzin + Gaetano Di Gregorio
Elvira Muntoni
Monica Bettocchi
Alessandro Lai
Simona Bruzzi + Federico Piras_purquapà Francesco Guerra_doke design Indastria Design
Diana Biscaioli
Valentino D’Osualdo
Guadalupe Ciocchini
Andrea Zausa
Francesca Timpano
piano terra
ground floor
A Regione veneto - cna vicenza - confartigianato vicenza Valore artigiano
B
regione Emilia-Romagna migliori designer emiliani delle zone terremotate
Mirco Bianchini Modena
Italy
Glenda Bonezzi
Modena
Italy
Jacopo Contini
Reggio Emilia
Italy
Rudy Davi
Ferrara
Italy
Alessandra Firrito
Modena
Italy
Elisa Frassoldati
Modena
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Altrosguardo
Ferrara
Italy
Federica Poggi
Ferrara
Italy
Angela Pozzetti
Modena
Italy
Laura Renna
Modena
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Comune di bologna Incredibol!
YOUTOOL//design out of the box
D-Hand_Clara Giardina
les libellules
Elecktro-chic_Art you wear
Bologna
Bologna
Bologna
Bologna
Italy
Italy
Italy
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D Comune di MODENA - Mibac - GAI Dab produzioni
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FUORI CONCORSO
Marco Porpora + Young Design
Tecnificio_makerfacility
Moran Barmaper
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INFO POINT
Reggio Emilia
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MOSTRE
Bag Factor
Nuovi Intrecci
Analogico/Digitale
Unico Seriale
M bookshop edITRICe compositori
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entrance
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lato laguna
Laguna side
sezioni
speciali
special sections
valore artigiano
migliori designer emiliani delle zone terremotate
incredibol!
dab produzioni
Regione Veneto
Competenza, passione, idee, abilità, cultura e qualità del
lavoro rappresentano gli elementi chiave del successo
del nostro artigianato, che ci rende famosi in Italia e nel
mondo.
Anche in Veneto la crisi costringe a rivedere e aggiornare
la nostra struttura produttiva in prospettiva della
conquista di nuove frontiere nel mercato globale.
Innovazione, aggregazione, internazionalizzazione
sono gli elementi su cui dobbiamo puntare per vincere
questa sfida. L’artigianato orafo è attore importante di
questo processo di rinnovamento. E’ necessario partire
dall’esperienza acquisita e dalla tradizione consolidata,
per valorizzare la nostra storia reinventandola ed
innovandola con nuovi paradigmi adeguati alla situazione
attuale.
Il progetto Valore Artigiano va esattamente in questa
direzione: nasce infatti dall’idea di far incontrare la
freschezza di idee di giovani designer con la perizia e
l’abilità delle aziende artigiane di qualità, il progetto che
viene oggi valorizzato nell’importante vetrina di Venezia
2019-Salone Europeo della Cultura.
Si tratta di una prima tappa di un percorso che vedrà nel
2013 un ulteriore sviluppo con l’obiettivo di valorizzare
il “sistema artigianato” creativo e di qualità attraverso
nuove opportunità commerciali a livello internazionale.
La Regione del Veneto sostiene questo progetto, anche
sotto l’aspetto finanziario, proprio perché convinta che la
nostra economia, anche grazie ad iniziative come questa,
è in grado di saper mantenere e incrementare il ruolo di
eccellenza nel mercato italiano ed internazionale.
Competence, passion, ideas, skills, culture and
quality of work are the key elements for the
success of our craftsmanship, which makes us
famous in Italy and abroad.
Even the Veneto region, following the recent
economic crisis, has been forced to revise and
update its production facilities with a view to
opening up new frontiers in the global market.
Innovation, aggregation, internationalization
are the elements upon which we must base to
meet this challenge. Goldsmith’s craftsmanship
is an important actor in this renewal process:
it is indeed necessary to start from acquired
experiences and consolidated traditions to
enhance, reinvent, innovate and adjust our
history to the current situation.
Valore Artigiano (Artisan Value), the project
presented here, goes exactly in this direction,
arising from the opportunity to gather young
designers’ fresh ideas with the expertise and
skills of high-quality artisan businesses, on
the occasion of the important showcase of the
European Culture Forum in Venice.
This is a first step in a process that will see
further developments in 2013 with the aim
of enhancing the creative and high-quality
“handicraft system” through new international
business opportunities. The Veneto region is
supporting this project, also from a financial
point of view, since we are confident that our
economy, thanks to similar initiatives, will
be able to maintain and enhance its role of
excellence in the Italian and international
market.
Marialuisa Coppola
Assessore Regionale all’Economia e Sviluppo
Ricerca e Innovazione, Regione del Veneto
Regional Councillor for Economy and Development,
Research and Innovation, Regione del Veneto
13
valore
artigiano
Promosso da Cna Vicenza e Confartigianato Vicenza
In collaborazione con Regione Veneto - Assessorato all’Economia e
Sviluppo, Ricerca e Innovazione
Promoted by Cna Vicenza, Confartigianato Vicenza
In collaboration with Regione Veneto - Department for Economy and Development,
Research and Innovation
14
Confartigianato Vicenza + CNA Vicenza
Il saper fare artigianale è stato uno degli elementi chiave per il
successo del made in Italy sui mercati internazionali. La qualità
delle lavorazioni artigianali, assieme al design e alla comunicazione,
hanno permesso al prodotto italiano di ottenere una forte
connotazione e riconoscibilità da parte del consumatore finale.
Il saper fare artigianale è in sostanza il software che ha fatto girare la
nostra industria manifatturiera: il fattore AI, non in senso di Artificial
Intelligence ma di Artisanal Intelligence, l’intelligenza artigiana che
è in grado di trasformare tradizionali prodotti industriali in oggetti
unici, desiderati dai consumatori internazionali.
Oggi, questo software ha bisogno di un upgrade. Le ragioni di
questo aggiornamento sono riconducibili a profondi cambiamenti
del quadro competitivo a livello internazionale e locale.
In questi anni le Associazioni Artigiane di Vicenza, Confartigianato e
CNA, hanno sviluppato alcune iniziative sperimentali indirizzate ad
una valorizzazione in chiave innovativa della figura dell’artigiano.
In particolare alcuni progetti meritano di essere ricordati:
AAA Cercasi Nuovo Artigiano e Creativity in action di CNA Vicenza,
Design for all/Libero Accesso e Gioiello (in cerca) d’Autore di
Confartigianato Vicenza.
Tutte queste azioni sono state sviluppate nel periodo 2007/2011 e
hanno puntato sulla contaminazione delle competenze artigianali
con il mondo del design e della creatività a livello nazionale ed
internazionale.
I risultati di queste prime esperienze sono stati significativi e hanno
stimolato la progettazione di un percorso condiviso che, mettendo
insieme i punti di forza delle esperienze maturate possa generare un
format innovativo per promuovere e sostenere il mondo artigiano
del territorio.
Il progetto Valore Artigiano si propone di mettere le basi per far si che
il nostro territorio possa essere un punto di riferimento internazionale
per l’industria creativa sui temi del saper fare e dell’innovazione
accrescendo la consapevolezza sulla rilevanza della figura
dell’artigianato, favorendo la collaborazione sistematica tra mondo
della creatività internazionale e artigiani del territorio per provare a
indagare e testare nuove opportunità commerciali.
Il progetto si svilupperà in più step a partire da gennaio 2013 per
concludersi entro l’estate del 2014.
Il progetto vedrà la partecipazione attiva di imprese artigiane e di
giovani designer italiani e internazionali con interventi di esponenti
della cultura e della formazione.
CNA Vicenza Confartigianato Vicenza www.cnavicenza.it
www.confartigianatovicenza.it
Artisan value
Artisan know-how was one of the
key elements for the success of
Italian products in the international
market. The quality of artisanal
productions, along with design
and communication skills, allowed
Italian products to obtain a strong
connotation and image by final
consumers.
Such know-how is essentially the
software that has been moving
our manufacturing industry: the
AI factor, that is to say Artisanal
Intelligence rather than Artificial
Intelligence, the element that is able
to transform traditional industrial
products in unique objects desired
by international consumers.
However, such software now
needs an upgrade due to profound
changes in competitive markets
both internationally and locally.
Artisan Value aims at ensuring that
our territory may become a point
of reference for creative industry
on know-how and innovation
issues, by raising awareness on
the importance of handicrafts
and encouraging the systematic
collaboration between the world
of international creativity and
local craftsmen so as to investigate
and experiment new business
opportunities.
The project will be developed in
several steps, beginning in January
2013 and running until the summer
of 2014. It will see the active
participation of small businesses
and young Italian and international
design firms, with the contribution
of representatives from the fields of
culture and education.
15
migliori
designer
emiliani
delle zone
terremotate
Promosso da Regione Emilia-Romagna
In collaborazione con associazione Design Aperto e Giovani d’Arte
Comune di Modena
Promoted by Regione Emilia-Romagna
in collaboration with association Design Aperto and Giovani d’Arte
Comune di Modena
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Regione Emilia-Romagna
Capita spesso che la cultura sia vista unicamente
come un bene immateriale, utile a coltivare lo spirito
e la mente ma economicamente poco produttivo.
Stiamo invece, fortunatamente, assistendo a una fase
di espansione e trasformazione dell’industria e dei
servizi culturali-creativi, sempre più rilevanti nella
formazione della ricchezza e della competitività
nazionale.
Manifestazioni come Open Design Italia sono
indispensabili per dimostrare come la cultura sia una
componente fondamentale del nuovo welfare e possa
divenire fattore determinante per un nuovo progetto
di sviluppo.
Creatività fa rima con opportunità e, insieme,
costituiscono un binomio potente per favorire il
dialogo interculturale, per tessere una rete di contatti
e occasioni al fine di incentivare la crescita di un
territorio.
Lo sa bene l’Emilia-Romagna, in questo momento
particolare della sua storia, ancora una volta grata
protagonista e testimone di una solidarietà sincera e
costruttiva, che mai negli ultimi mesi è venuta meno.
Nella nostra regione si contano 30mila imprese
culturali e di servizi creativi, con impiegati 77mila
addetti, pari all’8% delle aziende e al 4,5% degli
operatori dell’intera economia regionale (dati ricerca
ERVET); sono cifre rilevanti, che non devono più
essere ignorate.
Anche per questa ragione la presenza a Open Design
Italia 2012 dei dieci designer provenienti dalle
aree colpite dal sisma costituisce una splendida
dimostrazione di come cultura e impresa sappiano
lavorare insieme portando avanti obiettivi comuni,
all’insegna dell’eccellenza e del desiderio di
rinascita.
Selected Emilian designers
from the earthquake areas
Culture is often seen as a mere intangible
asset, useful for cultivating minds but
economically unproductive.
However, we are now going through a phase
of expansion and transformation in cultural
industry and services, which are de facto
increasingly contributing to our national
wealth and competitiveness.
Events such as Open Design Italia are thus
fundamental to prove how culture can be a
key component in the realization of a new
development project.
Creativity goes hand in hand with
opportunity and together they form a
powerful combination when it comes to
promoting intercultural dialogue, building
social networks and opportunities, and
encouraging territorial growth.
The Emilia Romagna Region is a direct
witness of such aspects, having received
sincere and constructive solidarity following
the tragic events that characterized its
recent history.
The region numbers 30.000 cultural
industries and creative services, with 77.000
employees, equal to 8% of the businesses
and 4.5% of the whole regional employees
(ERVET research data); these are significant
figures that should no longer be ignored.
That is why the participation to Open
Design Italia 2012 by ten designers coming
from the areas stroke by the earthquake in
May 2012 is a clear demonstration of how
culture and business can actually work
together to pursue common goals.
Massimo Mezzetti
Assessore Cultura e Sport, Regione Emilia-Romagna
Councillor for Culture and Sport, Regione Emilia Romagna
17
fashion design
Mirco Bianchini Modena | Italy
Originario di Mirandola, si laurea al master in
Architettura del paesaggio presso l’Università
IUAV di Venezia. Diventa co-designer dello studio
Disguincio&co, oltre ad essere collaboratore con
lo studio Rizoma architetture e il gruppo Co-de-iT.
Attualmente vive a Londra e lavora presso lo studio
Opensystems. Oggetti di arredo e gioielli nascono da
approcci di generative design e digital fabbrication,
quest’ultimo ha permesso di controllare gli spessori e le
geometrie complesse degli anelli.
www.disguincio800.com
>
accretion
anno di progettazione: materiali e provenienza: partner: processo produttivo: luogo di ideazione: luogo di produzione: 2009
argento, acciaio, bronzo
mirko daneluzzo
3d printing
mirandola (MO)
shapeways nl, netherlands
Accretion è un set di 5 anelli unisex generato attraverso la tecnologia
del 3D printing che ne permette l’esatta realizzazione in materiali
quali argento, acciaio, bronzo o plastica.
18
Born in Mirandola, he obtained a Master’s degree
in Landscape Architecture at IUAV University
Venice. He then worked as co-designer for
Disguincio&co and collaborated with Studio
Rizoma Architectures and group Co-de-iT. He
currently lives in London working for Studio
Opensystems. His knowledge of generative design
and digital processing allowed him to master
rings’ thickness and complex geometries which
he then applied to his decorative objects and
jewellery.
>
accretion
year of realization: materials and origins: partner: productive process: place of design:
place of production: 2009
silver, steel, bronze
mirko daneluzzo
3d printing
mirandola (modena)
shapeways nl,
netherlands
Accretion is a set of 5 unisex rings created through
3D printing technology, that allows their exact
reproduction in materials such as silver, steel, bronze
or plastic.
fashion design
Glenda Bonezzi Modena | Italy
Nata a Carpi, lavora come grafica pubblicitaria nel
settore della moda e della ceramica e, recentemente
nell’editoria. La passione per la grafica la porta verso
l’illustrazione, per la quale attività ha realizzato una
mostra a Sassuolo. Gli oggetti in autoproduzione
mantengono un chiaro riferimento alla grafica
e nel processo di trasformazione del progetto è
evidente il passaggio dall’idea in due dimensioni alla
realizzazione in tre.
3agbags.wix.com/home
>
glenda bag
anno di progettazione:2012
materiali e provenienza: materiali plastici nuovi o di recupero
partner: pietro baraldi, matteo vallini
processo produttivo: stampa digitale o taglio a fustella
luogo di produzione: finale emilia (MO), casumaro (FE)
Glenda Bag nasce da un foglio unico di materiale plastico
stampabile. Fustellato, si assembla a mano senza bisogno di ulteriori
processi di confezionamento.
Born in Carpi, she has been working as a graphic
designer in the fashion and ceramics industry
and, most recently, in publishing. She applied her
passion for graphics in realizing an exhibition in
Sassuolo. Graphics is indeed at the core of her
self-produced objects, and the shift from twodimensional design to a three-dimensional final
realization is evident in all her works.
>
glenda bag
year of realization: materials and origins: partners: productive process: place of production: 2012
new or salvaged
plastic materials
pietro baraldi,
matteo vallini
digital printing or steel rule cutting
finale emilia (modena), casumaro (ferrara)
Glenda Bag was created starting from a single sheet of
printable plastic material. Die-cuts assembled by hand
without any need for further packaging processes.
19
fashion design
Jacopo Contini Reggio Emilia | Italy
Studente in Fashion Design presso l’ISIA di Faenza,
si interessa di moda e di arti visive. Con i suoi capi
d’abbigliamento ha partecipato nel 2012 all’evento
di ISIA32. I suoi progetti rispecchiano uno studio dei
materiali, dei volumi e delle geometrie, ottenuti con
lo studio del taglio e con l’effetto materico dei tessuti.
Con la tecnica “recycle” capi tradizionali vengono
reintepretati nella morfologia e trovano nuovi contesti
d’uso. È il caso del pigiama presentato a Open Design
Italia.
[email protected]
>
oggi non sono io
anno di progettazione: materiali e provenienza: partner: processo produttivo: luogo di produzione: 2011/2012
pigiama maschile, mercatino capuccini
imola (BO)
stefania bertoni
sartoria
corso fashion design isia faenza
Oggi non sono io nasce dal classico pigiama maschile interpretato
con maniche allungate, prelevate dal pantalone. è un processo di
lavorazione facilmente serializzabile che consente di recuperare capi
dismessi.
20
A student in Fashion Design at the ISIA
Faenza, he is interested in fashion and the
visual arts. Earlier this year he presented his
items of clothing at ISIA32. His projects are
characterized by a particular attention to
materials, volumes and geometries which are
obtained by the analysis of cutting techniques
and textiles’ material effects. Using the “recycle”
technique, traditional items are reinterpreted and
inserted in different contexts, as is the case for
the pyjamas presented here.
>
oggi non sono io
year of realization: materials and origins: partner: productive process: place of production: 2011/2012
men’s pyjamas, capuccini market – imola (bologna)
stefania bertoni
tailoring
course in fashion design, faenza (ravenna)
Oggi non sono io (I don’t feel quite myself today) is
based on the design for traditional men’s pyjamas;
its sleeves are extended - taking some parts from
the pants. It is a process that can be easily massproduced, so as to salvage discarded items.
interior design
Rudy Davi Ferrara | Italy
Rudy Davi vive e lavora a Ferrara. Si laurea in Architettura
a Venezia. Dopo un’esperienza quadriennale in Olanda in
cui lavora per lo studio Snitker/Borst e Dok Architecten, nel
2009 fonda a Ferrara lo studio |dare-architettura|. Nel campo
del design inizia a sviluppare oggetti in cui nel linguaggio
emerge sempre un connubio tra forma e meccanica.
Partecipa a Open Design Italia e si classifica al terzo posto
nel concorso Beeh Design Contest con la lampada Pilastro.
Nel 2011 partecipa al Fuorisalone di Milano e all’evento
Open Design Italia Selected a Bologna. Nel 2012 è invitato
ad esporre all’evento Habitat a Ferrara sezione giovani
designer.
www.dare-architettura.net
>
archita
anno di progettazione:2011
materiali e provenienza: bronzo, acciaio inox, corda
partner: eurotubi srl - mantova, c.m.e. srl - ferrara
processo produttivo: taglio laser, tornitura, verniciatura
luogo di ideazione: ferrara
luogo di produzione: ferrara, mantova
Archita è una lampada realizzata con un tubo in acciaio con quattro
tagli verticali. La fonte luminosa è posta nel basamento. Un pistone in
bronzo-acciaio scorre all’interno del tubo per modulare manualmente
l’intensità luminosa.
Rudy Davi lives and works in Ferrara. He graduated in Architecture
in Venice. After a 4-year experience in the Netherlands, where he
worked for studios Snitker/Borst and Dok Architecten, in 2009 he
opened his own studio in Ferrara: | dare-architettura |. His objects
are characterized by a strong combination of forms and mechanics.
He already participated in Open Design Italia and ranked third in the
Beeh Design Contest with his lamp named Pilastro (pillar). In 2011
he participated in the Fuorisalone Milan and in Open Design Italia
Selected in Bologna. Earlier this year he was invited to exhibit his works
at the event Habitat in Ferrara within the section for young designers.
>
archita
year of realization: materials and origins: partners: productive process: place of design: place of production: 2011
bronze, stainless steel, rope
eurotubi llc - mantova, c.m.e. srl - ferrara
laser-cutting, turning, varnishing
ferrara
ferrara, mantova
Archita is a lamp made with a steel tube with four vertical cuts. The light source
is placed at the base. A bronze-steel piston sliding inside the tube allows to
modulate light intensity manually.
21
interior design
Alessandra Firrito Modena | Italy
Nata Ragusa ma residente a San Felice sul Panaro (MO)
si laurea in Architettura nel 1999 presso l’Università
di Firenze e dal 2004 esercita la libera professione. Ha
realizzato progetti di interior design per committenti
in Italia e in Belgio, stand per manifestazioni fieristiche
(Cersaie, Saie, Batimat Parigi, Rimini Wellness),
progettazioni di edifici civili e industriali. Dal 2011
ha realizzato lo showroom e il temporary store Puffla
per commercializzare una serie di sedute in cotone
elasticizzato.
www.puffla.it
>
puffla, the soft side of life
anno di progettazione: materiali e provenienza: partner: processo produttivo: luogo di produzione: 2011
imbottiture in materiale espanso san felice sul panaro (MO)
cerniere - modena
tessuti in cotone elasticizzato - carpi (MO)
edilteco spa
tessitura, tintoria, taglio del tessuto in base al modello, riempimento, confezionamento
san felice sul panaro (MO)
Puffla, The soft side of Life, sono sedute multiformi imbottite per uso
interno ed esterno in cotone elasticizzato e tessuti tecnici.
L’intero ciclo produttivo è made in Modena.
22
Born in Ragusa, she now lives in San Felice sul
Panaro (Modena). She graduated in Architecture
at the University of Florence in 1999, and since
2004 she has been working as a freelance. She
developed projects in the field of interior design
for several customers in Italy and Belgium, as well
as she curated the design of exhibition stands
(Cersaie, Saie, Batimat Paris, Rimini Wellness),
civil and industrial buildings. Since 2011 she has
been responsible for the realization of the
​​ Puffla
showroom and temporary store, marketing a series
of stretch cotton sofas created by
​​ textile companies
from Carpi.
>
puffla, the soft side of life
year of realization: materials and origins: partner: productive process: place of production: 2011
padding in expanded material - san felice sul panaro (modena)
zips - modena
stretch cotton textiles - carpi (modena)
edilteco spa
textile weaving, dyeing, model-based cutting, filling, packaging
san felice sul panaro
(modena)
Puffla, The Soft Side of Life, are multiform padded
seats for indoor and outdoor use in stretch cotton and
technical fabrics. The entire production cycle takes
place ​​in Modena.
fashion design
Elisa Frassoldati Modena | Italy
Nata a Mirandola, si diploma in Tecnologie per la
Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università di
Ferrara nel 2004. La passione per il restauro di manufatti
artistici la porta a Venezia dove, nel 2007, si diploma
all’Istituto Veneto per i Beni Culturali. Dal 2008 Elisa
alterna all’attività di restauratrice lo studio del recupero
di materiali cartacei, interesse che dal 2010 applica alla
produzione di gioielli eco-compatibili. Attraverso una
continua sperimentazione cerca di conciliare la perizia
manuale, propria del mondo artigianale, alla versatilità
applicativa del design, con particolare riguardo al tema
del riciclo e dell’eco-sostenibilità.
www.facebook.com/pages/Folding-news/452791411426703
>
folding news
anno di progettazione:2011
materiali e provenienza: carta pregiata e riciclata, filo di metallo, perle in vetro
processo produttivo: selezione, taglio, piegatura della
carta in moduli, plastificazione, ipermeabilizzazione, incollaggio
di essi inserimento moduli in struttura metallica
luogo di produzione: venezia
Folding News è una collana i cui ciondoli sono realizzati con
strisce di carta, tagliata e piegata a formare dei moduli a loro volta
plastificati e impermeabilizzati, infine inseriti in una struttura di
metallo.
Born in Mirandola, she graduated in Technologies
for the Conservation of Cultural Heritage at
the University of Ferrara in 2001. Following
her passion for the restoration of artistic
manufactures, she moved to Venice, where she
graduated at the Venetian Institute for Cultural
Heritage in 2007. In 2008 she also began to work
on the recovery of paper materials, applying such
interest to the production of eco-friendly jewellery.
Through continuous experimentations, she seeks
to conciliate manual skills and design versatility,
with a particular focus on recycling and ecosustainability.
>
folding news
year of realization: 2012
materials and origins: fine and recycled paper,
metal wire, glass beads
productive process: paper is selected, cut and folded in modules that
are laminated, waterproofed and pasted,
then inserted in a metal structure
place of production: venice
Folding News is a necklace whose pendants are made
with paper strips, cut and folded to form modules
which are then laminated, waterproofed and inserted
into a metal structure.
23
product design
Altrosguardo Ferrara | Italy
Altrosguardo nasce da un’idea di
Mara Melloncelli e Mattia Menegatti
per promuovere la filosofia del riuso
nell’ambito dell’arte e del design. La
ricerca comincia dal riscatto di plastiche
vintage, ma spazia in altri materiali
attraverso progetti di conversione,
rielaborazione e ri-contestualizzazione
di oggetti e forme. Dal 2009 a oggi,
Altrosguardo ha partecipato a importanti
iniziative tra cui il Salone del mobile e
Fuorisalone di Milano, Art Verona, Premio
Celeste, Premio Arte Laguna, Young
Designer Home, Artigiana Italiana.
www.altrosguardodesign.it
This project originated from the collaboration
between Mara Melloncelli and Mattia Menegatti
to promote an approach to reutilization in
art and design. Their research began with
the recovery of vintage plastic materials, to
extend afterwards to other materials through
conversion, revision and re-contextualization of
objects and shapes. Since 2009, Altrosguardo
has participated in important initiatives
including the Salone del Mobile and Fuorisalone
in Milan, Art Verona, Celeste Prize, Arte Laguna
Prize, Young Designer Home, Artigiana Italiana.
>
>
molly
anno di progettazione: materiali e provenienza: processo produttivo: luogo di produzione: 2011/2012
miscela cementizia, tubo
flessibile, materiale elettrico,
piedi in gomma
fissaggio tubo metallico a cassaforma in legno, colatura impasto nello stampo, rimozione cassaforma, rifiniture, inserimento piedini in gomma, cavo e portalampada
ferrara
Molly è una lampada con base portaoggetti realizzata con un tubo
metallico flessibile e una base in cemento dalla forma contenitiva.
24
molly
year of realization: 2011/2012
materials and origins: cement, flexible hoses, electrical equipment,
rubber feet
productive process: fixing of metal tube to wooden formwork, mixture pouring into
mould, formwork removal, finishing, rubber feet, cable and socket insertion
place of production: ferrara
Molly is a lamp equipped with an item-holding base.
It is made of
​​ a flexible metal pipe and a concrete
base.
interior design
Federica Poggi Ferrara | Italy
Laureata alla Facoltà di Architettura di Ferrara,
fonda lo studio Sigfrida per esplorare i mondi dello
spettacolo, dell’architettura di interni, della fotografia e
grafica, fino alla produzione di borse, gioielli e capi di
abbigliamento. Ciò che dà vita alle azioni è il concetto
di trasformazione e l’utilizzo di materiali e forme
trasferiti da ambiti diversi da quelli per i quali sono nati.
www.sigfrida.com
A graduate from the Faculty of Architecture in
Ferrara, she founded studio Sigfrida with an aim
to exploring the fields of entertainment, interior
design, photography and graphic design, as well
as handbags, jewellery and clothing production.
In her opinion, the concept of transformation and
the readjustment of materials and forms to new and
different functions are the spur for our actions.
>
>
siediti transitorio
anno di progettazione:2011/2012
materiali e provenienza: pezzi di ferro recuperati, lana della nonna Vilma
partner: fabbro
processo produttivo: recupero del ferro, pulitura, assemblaggio, smerigliatura dei nodi, verniciatura a spruzzo; realizzazione
di copertura per l’inverno con lana lavorata con telaio
luogo di produzione: ferrara
Siediti Transitorio nasce dal riuso di materiali vari e vicini
all’abbandono o racchiusi nello spazio del ricordo. Riassemblati per
trovare nuove forme e una nuova, transitoria, vita.
siediti transitorio
year of realization: 2011/2012
materials and origins: salvaged iron pieces, grandma Vilma’s wool
partner: blacksmith
productive process: iron recovery, cleaning, assembly, nodes grinding,
spray painting,
construction of a winter cover with loom knitting
place of production: ferrara
Siediti transitorio develops from the reuse of various
discarded materials that were reassembled and
assigned new forms and new temporary functions.
25
interior design
Angela Pozzetti Modena | Italy
Specializzata in Interior design presso
l’IDP Andrea Palladio di Verona, ha
partecipato a esposizioni collettive e
fiere di settore quali Artigiana Italiana e
il concorso designER – Giovani designer
in Emilia-Romagna. Collabora con
projectRoom, concorso promosso da
Bonfante, e realizza autoproduzioni
firmate NewIleDesign che riflettono sul
significato degli oggetti e i segni formali
condivisi.
www.newiledesign.wordpress.com
After taking a specialisation course in Interior
Design at the IDP Andrea Palladio Verona,
she participated in group exhibitions and
trade fairs such as Artigiana Italiana and the
contest designER - Young designers in EmiliaRomagna. She collaborates with projectRoom,
a contest promoted by Bonfante, and realizes
self-produced objects for NewIleDesign.
>
ceci n’est pas une chaise
materials and origins: old wooden chair, bright plexiglass vectorealism
productive process: chair: recycling, cutting and hand painting with water-
based acrylics;
seat: shape laser-
cutting
place of production: mirandola (modena)
>
ceci n’est pas une chaise
anno di progettazione: materiali e provenienza: processo produttivo: luogo di produzione: 2012
vecchia sedia di legno di recupero;
plexiglass lucido, vectorealism (on line)
sedia: recupero, taglio e verniciatura a
mano con acrilici ad acqua
seduta: taglio laser della sagoma
mirandola (MO)
Ceci n’est pas une chaise è una coppia di comodini realizzata con
una vecchia sedia di legno e una Tour Eiffel porta-gioie in plexiglass
tagliato a laser.
26
Ceci n’est pas une chaise (This is not a chair) is a
pair of bedside tables realized with an old wooden
chair and an Eiffel Tower “jewel case” in laser-cut
plexiglass.
product design
Laura Renna Modena | Italy
Nata nella provincia di Brindisi, vive e lavora a Ravarino
(MO). Dal 1992 è designer per l’azienda di rivestimenti
e pavimenti Mipa, per la quale ha realizzato molti
prodotti. svolge in parallelo un’attività di artista,
nel 2008 ha vinto il Premio Fondazione Arnaldo
Pomodoro e ha esposto alla Galleria Civica di Modena,
a Palazzo Ducale di Genova e alla Triennale Bovisa di
Milano. L’attenzione per la materia e la simbolicità del
gesto si riflettono anche nel lavoro di autoproduttrice.
Born in the province of Brindisi, she now lives
and works in Ravarino (Modena). Since 1992 she
has been working as a designer for Mipa, a wall
coverings and flooring company. Also an artistic
sculptor, she was awarded the Arnaldo Pomodoro
Foundation Prize in 2008 and exhibited her works
at the Galleria Civica in Modena, the Palazzo
Ducale in Genova and the Triennale Bovisa in
Milan. Her attention to material elements and
symbolism of gestures are evident in her activity as
a self-producer.
>
>
minimal fruit
anno di progettazione:2007
materiali e provenienza: collarino reggitubo in metallo verniciato
processo produttivo: handmade
luogo di produzione: ravarino (MO)
Il portafrutta Minimal Fruit non si limita alla semplice funzione
di contenimento ma riporta alla memoria il gesto della raccolta del
frutto dall’albero. È realizzato con comuni collarini fermatubo in
metallo che possono essere fissati alla parete in modo creativo.
minimal fruit
year of realization: 2007
materials and origins: tube clamp in coated metal
productive process: handmade
place of production: ravarino (modena)
The fruit bowl Minimal Fruit is not simply a container:
it echoes back to the act of picking fruit from trees. It
is made with standard metal tube clamps that can be
fixed to the wall in a creative way.
27
incredibol!
Promosso dal progetto Incredibol! Comune di Bologna
Promoted within the project Incredibol! Comune di Bologna
Comune di Bologna
Design?
Definizione dal dizionario Sabatini-Coletti della lingua
italiana:
«Progettazione di un oggetto che si propone di
sintetizzare funzionalità ed estetica».
Se il design funziona, non è possibile definire con
esattezza il confine tra funzionalità ed estetica.
Sempre di più, ai creativi produttori di oggetti si
affiancano processi innovativi di circolazione delle idee,
collaborazioni, ‘piattaforme’ virtuali o reali come nel
caso di Open Design Italia, che per scelta da qualche
anno si avventura sul terreno dell’autoproduzione e
della piccola serie, terreno fertile anche in Italia, ormai,
anche se mai abbastanza.
Un nuovo mercato, ma anche un nuovo modo di essere,
uno stile di vita che ha molto a che fare con una visione
proiettata nel futuro del made in Italy.
Incredibol!, rete emiliano-romagnola con base a
Bologna per il sostegno alle professioni creative,
presenta anche quest’anno una selezione di progetti
creativi, nella convinzione che la tenacia degli
organizzatori sarà ancora una volta vincente.
Design?
Dictionary definition taken from the
Sabatini-Coletti Dictionary of Italian
language:
“Realization of an object combining
functionality and aesthetics”.
When design works, the boundary
between functionality and aesthetics
cannot be precisely defined. Producers
increasingly have to coexist with
innovative processes of circulation of
ideas, collaborations, virtual and real
‘platforms’. This is the case of Open
Design Italia, that over the last years
has chosen to enter the field of self- and
small-series production.
A new market, a new way of being and
a lifestyle that look towards the future of
Italian production.
This year, Incredibol!, a network based
in Bologna aimed at supporting creative
professionals, will present a selection of
projects by creative artists in the belief
that the strong vocation shown by Open
Design Italia’s organizers will once again
prove to be successful.
Giorgia Boldrini
Responsabile progetto Incredibol!
Comune di Bologna
Project maneger Incredibol!
Comune di Bologna
29
interior design
YOUTOOL // design out of the box
Bologna | Italy
YOUTOOL // design out of the box è l’unico laboratorio
on-line che sviluppa processi creativi, attività di
problem solving, co-progettazione e dialogo libero
per offrire risultati produttivi competitivi. Attraverso
il metodo dei workshop on-line selezioniamo dal
web i migliori designer per sviluppare idee di qualità,
riducendo tempi e costi di realizzazione. In anteprima,
presentiamo una collezione di arredi disegnata dai
creativi iscritti a YOUTOOL e prodotta da Curti Metallo,
in vendita su youtool.it.
YOUTOOL // design out of the box is the only
online laboratory developing creative processes,
problem solving activities, co-design and free
dialogue with an aim to offering competitive
production results. Through online workshops, we
select the best designers to develop high-quality
ideas, thus reducing time and implementation
costs. Here we present a preview of a furniture
collection designed by artists who are members of
YOUTOOL and produced by Curti Metallo. Items
can be purchased online on youtool.it.
>
>
desk&chair
Desk & chair, prodotti da Curti Metallo: profili in acciaio accolgono
piani in metacrilato e ciliegio.
30
desk&chair
Desk & chair, produced by Curti Metallo: steel profiles
with metacrylate and cherry wood plains.
product design
D-Hand_Clara Giardina Bologna | Italy
Nata in Sicilia e vissuta in buona parte d’Italia,
Clara Giardina intende il design come un mezzo per
migliorare la nostra vita e per costruire lo scenario su
cui vorremmo si svolgesse la nostra storia.
Laureata al Politecnico di Milano lavora come
designer “a 360°” spaziando dal prodotto ai new
media, mentre coltiva la passione per il fatto a mano
e l’autoproduzione, scovando artigiani e antiche
tecniche.
Ha ideato D-Hand, una piattaforma che mette in
relazione artigiani di tecniche tradizionali e designer,
per creare prodotti ricchi di storia e allo stesso tempo
contemporanei e unici.
www.claragiardina.com
>
cunzata
La prima collezione autoprodotta ispirata alla campagna siciliana e
al mare, reinterpreta oggetti della memoria in forme contemporanee.
Clara Giardina was born in Sicily but lived in
several cities in Italy. She sees design as a way to
improve our lives and build the stage we would like
our histories to take place on.
A graduate from the Polytechnic of Milan, she is a
well-rounded designer whose works range between
production and new media, handmade and selfproduced items, which she keeps together through
the discovery of craftsmen and ancient techniques.
She created D-Hand_handmade design, a
platform bringing together traditional artisans
and designers in order to create products that are
rich in history, yet contemporary and unique at the
same time.
>
cunzata
Cunzata, the first self-produced collection inspired by
the Sicilian countryside and sea, reinterprets ancient
objects stored in our memories in contemporary forms.
31
fashion design
les libellules Bologna | Italy
les libellules è un marchio indipendente di
abbigliamento per bambini.
Creato nel marzo 2010 il progetto nasce
all’interno di una bottega storica nel centro
di Bologna dove i capi vengono ideati,
confezionati e venduti. Uno spazio creativo
nel quale l’atmosfera antica della sartoria si
unisce alla sperimentazione contemporanea
dell’atelier.
La linea sartoriale les libellules presenta
forme retrò e tagli di ispirazione
nipponica. I capi sono realizzati con
tessuti di alta qualità, in tirature limitate.
Oggi les libellules propone due collezioni
all’anno per il proprio negozio e per la
distribuzione, prodotte seguendo le
logiche artigianali.
www.leslibellules.it
les libellules is a children’s wear independent
brand.
The line, created in March 2010, is produced
inside a historic workshop in the centre of
Bologna, where garments are designed,
packaged and sold: a creative space where
ancient tailoring techniques combine with
contemporary experimentation.
les libellules is a tailoring line characterized
by vintage shapes and Japanese-inspired cuts.
Garments are made in small series with high
quality textiles.
Today les libellules develops two collections
a year for its store and for distribution, both
produced with hand-crafted methods.
>
blue/red matrix suit
>
completo matrix blu/rosso
A sweatshirt line with double-sided finishes, freely
using ironic shapes and peculiar volumes.
Linea di felperia con finiture double-face, giocata
sull’ironia delle forme e l’originalità dei volumi.
32
fashion design
Elecktro-chic_Art you wear
Bologna | Italy
Il cavo è un componente elettrico che consiste
in un fascio di più fili conduttori, chiamati
“tecnicamente” anime, rivestiti da uno strato di
materiale isolante.
Tale è l’essere umano: un fascio di pensieri,
sentimenti, emozioni rivestiti da una pelle, a
copertura delle proprie vulnerabilità... e come
il cavo, anche l’essere umano è conduttore di
ENERGIA.
Erika Morri, una radice nel passato ed un ramo
nel futuro, è un’art-designer bolognese che
crede fermamente nell’energia che ognuno di
noi comunica, e che ci permette di incontrare
il mondo; partendo dal concetto della luce
interiore, ha trovato nel cavo elettrico e nelle
sue “anime”, il conduttore ideale della sua
idea, creando Elecktro-Chic Art you wear, una
collezione di “gioielli e strutture corporee” in
cavi ed elementi elettrici, che re-interpretano
elementi della storia del costume. Gioca
con materiali tradizionalmente maschili,
trasformandoli in espressione di bellezza.
www.elecktrochic.com
Cables are electric components which consist in a
group of conductor wires technically called “souls”
encased by a layer of insulating material. Human
beings are just the same: a group of thoughts, feelings,
emotions, joy “encased” by skin covering their
own vulnerability. Like cables, human beings are
conductors of ENERGY.
>
cyborgsleeve
è un bracciale ispirato a Brunilde, una delle 9
valchirie, figura dell’epica nordica, in cavi elettrici
e mammut.
Erika Morri is an art-designer from Bologna
who firmly believes in the energy that each of us
communicates and that allows us to build new
relationships; starting from the concept of inner light,
she found in electric cables the central thread of her
ideas, creating ELECKTRO-CHIC Art you wear,
a jewellery and body structures collection made of
cables and electrical components that re-interpret
elements from the history of fashion design. The
artist plays with traditionally masculine materials,
transforming them into real beauty expressions.
>
cyborgsleeve
Is a bracelet made with mammoth and electric cables
inspired by Brünnhilde, one of the nine Valkyries in Norse
mythology.
33
dab
produzioni
Promosso da MiBAC, GAI
Realizzato da Giovani d’Arte Comune di Modena
Promoted by MiBAC, GAI
A project by Giovani d’Arte Comune di Modena
Comune di Modena
La partecipazione di Giovani d’Arte del Comune
di Modena a questa manifestazione veneziana
rappresenta la prosecuzione di un felice rapporto
di collaborazione, avviato nel 2009, tra il servizio
modenese e il gruppo promotore di Open Design
Italia.
Giovani d’Arte che da anni si dedica alla
promozione del giovane design in Italia e,
ultimamente promuove il concorso nazionale
DAB presentato anche in questa occasione,
ha seguito e sostenuto fin dall’inizio la
progettazione di questa manifestazione e la
realizzazione della sua prima edizione presso il
Foro Boario di Modena che ha riscosso notevoli
consensi sia di pubblico che di critica.
Questa collaborazione ha creato nel tempo
diverse iniziative e sempre nuove opportunità per
i designer, sia a livello nazionale che regionale.
Riguardo quest’ultimo ambito Giovani d’Arte,
dopo avere realizzato nel 2012 la seconda edizione
di designER - giovani designer in Emilia-Romagna
all’interno di Artigiana Italiana, presso la Fiera
di Modena, collabora anche con l’associazione
Design Aperto e la Regione Emilia-Romagna
alla realizzazione della ‘Sezione speciale
2012’. Mostra-concorso questa che prevede la
presentazione, all’interno della manifestazione
veneziana, di una rosa dei migliori designer
provenienti dalle zone colpite dal recente sisma.
Sinergie, progettazioni comuni e interrelazioni
fanno parte integrante del modus operandi sia
del servizio che dirigo che dell’associazione
promotrice di Open Design Italia, convinti come
siamo che solo in questo modo sia possibile
oggi, in un periodo di grave crisi economica
e di recessione, continuare ad operare per la
promozione del giovane design e del made in Italy
e proporre sempre nuove vetrine e occasioni di
visibilità a chi continua a operare con impegno e
professionalità.
The participation by the Giovani d’Arte (Art Youth)
Office of the Municipality of Modena to this event in
Venice represents the perpetuation of the successful
partnership started in 2009 between our service and
the founding group of Open Design Italia.
Giovani d’Arte has been committed for years to
the promotion of young designers in Italy, and has
recently begun to support the national contest DAB that will be presented on this occasion as well. Since
the very beginning, Giovani d’Arte has followed and
supported the planning of Open Design Italia and
the realization of its first edition at the Foro Boario
in Modena, an initiative that gained significant
appreciation from both critics and the audience.
Over time, this collaboration has given rise to
several initiatives and new opportunities for
designers, both at a national and at a regional level.
As for the latter, Giovani d’Arte has been acting on
multiple fronts: after realizing in 2012 the second
edition of designER - young designers in EmiliaRomagna on the occasion of Artigiana Italiana at
the Modena Fair, it is also collaborating with the
Design Aperto (Open Design) association and with
the Emilia-Romagna Region to the realization of
the ‘Special Section 2012’, an exhibition-contest
that will present, on the occasion of the European
Culture Forum in Venice, some of the best designers
coming from the areas stroke by the earthquake in
May 2012.
Synergies, common projects and interrelationships
are an integral part of both ours and Open Design
Italia’s modus operandi. We are sure that this
is the only way it is possible, in times of severe
economic crisis and recession, to keep working
on the promotion of young designers and Italian
production, as well as to offer new concrete
opportunities to those who continue to operate with
competence and commitment.
Ornella Corradini
Giovani d’Arte, Comune di Modena
Giovani d’Arte, Comune di Modena
35
dab produzioni
Presentazione dei vincitori del concorso per l’assegnazione
di contributi a designer di DAB per l’autoproduzione di merchandising museale
DAB – Design per Artshop e Bookshop è un progetto nato nel 2006, strutturato in concorso nazionale per giovani
designer, esposizione dei prototipi selezionati e incentivazione alla successiva produzione di una parte di questi,
finalizzata alla vendita negli spazi commerciali museali. Promosso dall’Associazione GAI e realizzato da Giovani
d’Arte del Comune di Modena, rientra nel Progetto DE.MO.- sostegno al nuovo design e alla mobilità, che vede
come partner il Ministero per i Beni e le Attività Culturali con le due Direzioni Generali per il Paesaggio, le
belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee (PaBAAC) e per la Valorizzazione del patrimonio culturale. Ha
come obiettivo quello di offrire a giovani designer ed artisti, opportunità per nuovi sbocchi occupazionali e la
creazione di nuove figure professionali. L’invito rivolto loro a progettare oggetti da destinare al merchandising
museale e l’apertura sempre più diffusa di spazi dedicati alla commercializzazione di oggettistica nei musei d’arte
contemporanea del nostro paese, sono gli elementi che con DAB si cerca di mettere in relazione e far dialogare.
Durante le tre edizioni biennali del concorso si sono realizzate esposizioni di prototipi alla Galleria Civica di
Modena, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, a Castel Sant’Elmo di Napoli, al Macef di Milano e presentazioni
dei prodotti alla Triennale di Milano e al Museum Expressions di Parigi.
Per incentivare la produzione, distribuzione e commercializzazione di oggetti di merchandising museale
progettati da giovani designer italiani, i promotori di DAB, sulla scia anche del successo di Open Design Italia,
hanno promosso un concorso per l’erogazione di contributi per l’autoproduzione, in piccola serie dei prototipi
selezionati in occasione delle tre edizioni del concorso e per la loro commercializzazione in negozi di design e
spazi commerciali museali.
Nella mostra DAB produzioni saranno pertanto presentati gli oggetti selezionati dalla commissione composta
da rappresentanti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’Associazione GAI e da esperti del settore,
valutati in base alla qualità e sostenibilità dei progetti, in termini produttivi, distributivi e commerciali.
I designer partecipanti avranno la possibilità di acquisire contributi economici per avviare la produzione,
commercializzazione e promozione dei loro prodotti, che saranno presentati sul mercato con il marchio DAB.
Open Design Italia offre loro, con questa prestigiosa vetrina veneziana, oltre ad una significativa occasione
di visibilità, anche l’opportunità di interazione con altri designer che operano in modo analogo, con esperti e
addetti del settore e con un pubblico interessato a questo tipo di produzione.
Commissione scientifica:
Maria Grazia Bellisario Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee, MiBAC
Luigi Ratclif Segretario Associazione GAI
Erminia Sciacchitano Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale MiBAC
Michele Zini ZPZ Partners
Organizzazione e coordinamento:
Ornella Corradini Giovani d’Arte, Comune di Modena
Promosso da:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale
Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee
www.pabaac.beniculturali.it
GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani
www.giovaniartisti.it
Curato da:
Comune di Modena - Giovani d’Arte
www.comune.modena.it/gioarte
36
Dab productions
Presentation of the winners of grants awarded to
DAB designers for the self-production of museum merchandising
A project launched in 2006, DAB - Artshop and Bookshop is structured in a national competition for young designers,
an exhibition of selected projects, and the granting of incentives for their subsequent production to be sold within
museum retail areas. Promoted by the GAI Association and realized by the Giovani D’Arte (Art Youth) Office within the
Municipality of Modena, DAB is part of the project DE.MO. - support to new design and mobility, with the partnership
of the Ministry for Cultural Heritage and Activities and of the two Directorates-General for environment, fine arts,
architecture and contemporary art (PaBAAC) and for the valorization of cultural heritage. Its aim is to give young
designers and artists new employment opportunities or chances for creating new vocational figures. The main elements
DAB is willing to interact and compare with are the invitation addressed to designers for the creation of objects destined
to museum merchandising, as well as the increasing opening of areas meant for the objects’ commercialization within
Italian contemporary art museums.
During the three biennial editions of the competition, projects’ displays were realized at the Galleria Civica in Modena,
at the Exhibition Palace of Rome, at Castel Sant’ Elmo in Naples, at Macef in Milan, while product presentations
occurred at the Triennial exhibition in Milan and at the Museum Expressions in Paris.
With the aim of enhancing production, distribution and marketing of museum merchandising items by young Italian
designers, DAB promoters - following the success of Open Design Italia - launched a competition granting funds for
the small-series self-production of those projects selected during the three previous editions of the contest and for their
marketing in design stores and museum retail spaces.
The exhibition DAB productions will therefore present objects selected by a committee composed of representatives from
the Ministry for Cultural Heritage and Activities, the GAI Association and experts. Exhibited items will be evaluated on
the basis of quality and sustainability of the projects, but also in terms of their production, distribution and commercial
potential.
Participating designers will have the chance to receive economic grants in order to produce, market and promote their
products, which will be launched on the market under the DAB brand.
Through its prestigious showcase in Venice, Open Design Italia provides them with significant visibility and gives
them the opportunity to interact with other designers, experts in the field and insiders, as well as with all those people
interested in this kind of productions.
Scientific committee:
Maria Grazia Bellisario Directorate-General for environment, fine arts, architecture and contemporary art, MiBAC
Luigi Ratclif Secretary GAI Association
Erminia Sciacchitano Directorate-General for the valorization of cultural heritage, MiBAC
Michele Zini ZPZ Partners
Organization and coordinating authority:
Ornella Corradini, Giovani d’Arte, Municipality of Modena
Promoted by
Ministry for Cultural Heritage and Activities
Directorate-General for environment, fine arts, architecture and contemporary art, MiBAC
www.pabaac.beniculturali.it
Directorate-General for the valorization of cultural heritage, MiBAC
www.valorizzazione.beniculturali.it
GAI Association for Young Italian Artists
www.giovaniartisti.it [email protected]
Giovani d’Arte, Municipality of Modena
www.comune.modena.it/gioarte
Curated by:
Comune di Modena - Giovani d’Arte
www.comune.modena.it/gioarte
37
fuori
concorso
hors concours
interior design
Marco Porpora + young design
Reggio Emilia | Italy
Marco Porpora, architetto, dopo svariate esperienze
nel campo della progettazione architettonica (ville,
mall, ristorazione) e nel retail (Ariostea, Iris, Mirage,
Max Mara, Zara, Guess, Max&Co e altri), apre un
proprio studio a Reggio Emilia nel 2010 per dedicarsi
attivamente alla progettazione in tutte le sue forme.
Simon Young, titolare dell’omonima Young Design,
conseguito il diploma di ebanista presso il prestigioso
Hooke Park College in Inghilterra, può vantare ad
oggi importanti collaborazioni con Petter Southall,
itre furniture, Smith and Nephew, Harrods, Sassoon
Bank, Max Mara, Zara, Museo del Mare di Genova e
altri.
Presentano insieme a Open Design Italia 2012
alcuni progetti che nascono dalla loro più recente
collaborazione di idee e prototipazioni, tra cui i progetti
Wodoo, Wave e altre piccole creazioni.
www.marcoporpora.it
An architect, after many experiences in the field of
architectural design (mansions, malls, restaurants)
and retail (Ariostea, Iris, Mirage, Max Mara,
Zara, Guess, Max&Co and others), he opened his
own studio in Reggio Emilia in 2010 to actively
engage in design in all its forms.
After obtaining a diploma as cabinet-maker from
the prestigious Hooke Park College in England,
Simon Young, owner of Young Design, began to
collaborate with important firms such as Petter
Southall, itre furniture, Smith and Nephew,
Harrods, Sassoon Bank, Max Mara, Zara, Museo
del Mare in Genova and many others.
Together, the two artists will exhibit some projects
from their latest collaboration: among these,
Wodoo, Wave and other small creations.
>
wodoo
>
wodoo
Wodoo table 240x120 cm - base structure made with
multilayer modular composition, and full body thin
ceramic tile.
Wodoo tavolo 240x120 cm – struttura portante
realizzata in composizione modulare di
multistrato, piano in ceramica sottile bianca tutta
massa.
39
maker facility
Tecnificio_maker facility Milano | Italy
>
triangolazioni
La tecnica della triangolazione permette di tracciare
maglie poligonali complesse che costituiscono lo scheletro
a tre dimensioni di piccoli oggetti multiformi, come quelli
raccolti in questa collezione, capaci di farci riflettere sulle
mille sfaccettature della quotidianità.
Fondato nel 2011 da Patrizia Bolzan e Marcello
Pirovano, Tecnificio si propone come maker facility:
una realtà multidisciplinare dove si coltivano progetti
auto-prodotti e sperimentali, come piccole serie,
allestimenti e identità visive. La sintesi progettuale
avviene attraverso macchine per la micro-scala e la
fabbricazione additiva, di cui le stampanti 3D opensource e il laser cutter sono i principali strumenti.
Questo processo mira a stabilire un dialogo virtuoso
e intergenerazionale tra i sempre più numerosi
appassionati di nuove tecnologie produttive,
coniugando la migliore tradizione artigiana con gli
slanci visionari dell’avanguardia maker.
www.tecnificio.com
40
Founded in 2011 by Patrizia Bolzan and Marcello
Pirovano, Tecnificio sets itself as a maker facility:
a multidisciplinary reality where self-produced and
experimental projects take place - such as small
series design, mountings and visual creations.
Design synthesis occurs through micro-scale
machines and additive manufacturing, thanks
to the use of open-source 3D printers and laser
cutters. This process aims at establishing a
virtuous and intergenerational dialogue between
the supporters of new production technologies, by
combining the best handcraft tradition with the
visionary impulses nurtured by vanguard makers.
>
triangolazioni
Through the triangulation technique it is possible to
draw complex polygonal meshes constituting the threedimensional skeleton of small multiform items, such as
those gathered in this collection, which makes us think
of the many facets of our everyday life.
interior design
Moran Barmaper Jerusalem | Israel
Moran crede nella “user experience”. Il suo obiettivo è
fornire all’utente una nuova esperienza del prodotto.
Lei ama i materiali, ama toccarli, giocare con loro.
Comprendere cos’è il materiale, conoscere i suoi limiti
e come superarli. Gioca con i materiali: in un attimo un
pezzo di metallo bidimensionale si può trasformare in
una struttura tridimensionale con un carattere efficace
e forte.
>
puff stool
Puff Stool è uno sgabello - fai da te - che viene fornito in una
confezione piatta e può essere gonfiato con una semplice
pompa da bicicletta creando un solido sgabello di metallo
e legno.
Il concetto del progetto puff è una esperienza... permettere a
chi lo compra di essere parte della sua creazione, un legame
emotivo per dare una nuova esperienza.
Moran believes in “user experience”. Her goal
is to give the user a new way of experiencing the
product. She loves materials, she loves to touch
materials, to play with materials. She loves to
understand the nature of such materials, to assess
their limits and how to break them.
She plays with materials: in the blink of an eye, a
two-dimensional piece of metal becomes a threedimensional structure with an efficient and strong
character.
>
puff stool
Puff Stool is a DIY stool that comes in a flat package
which the user can inflate using a simple bicycle pump
(without using glue or nails), thus creating a strong
stool of metal and wood.
The concept of the project is user experience... give
the user the chance to be part of the creation; an
emotional connection to foster a new experience.
41
mostre
exhibitions
Bag Factor
a cura di | curated by: Maria Luisa Frisa
La collaborazione fra Università IUAV di
Venezia, Bottega Veneta e Fondazione Rumor
Centro Produttività Veneto inizia nel 2011,
con il workshop Bag Factor: costruzione di
accessori al maschile e prosegue nel 2012
con il corso di Bag Design and Product
Development.
Le due esperienze sono un esperimento
innovativo e unico in cui la didattica
universitaria si confronta con la trasmissione
del sapere a diretto contatto con artigiani
e tecnici di Bottega Veneta, per fornire una
visione di tutti gli aspetti del design della
borsa di alta qualità e del suo sviluppo
realizzativo e produttivo.
The collaboration between IUAV University
Venice, Bottega Veneta and Fondazione Rumor
Centro Produttività Veneto began in 2011 with
the workshop “Bag Factor: manufacture of
men’s accessories” and continued throughout
2012 with the course in Bag Design and
Product Development. Both experiences are
innovative and unique experiments showing
the interaction between university education
and Bottega Veneta’s artisans’ and technicians’
traditional know-how, so as to provide an
overall vision of the design of high quality
bags, their realization and production.
43
Nuovi Intrecci
a cura di | curated by: Nicla Indrigo, Alessandra Pasetti, Alessandro Pedron, Marco Zito
L’uso di un materiale innovativo attraverso la tecnica
dell’intreccio, interpreta ed esplora nuove ipotesi di
autoproduzione di complementi d’arredo.
New Weavings
New approaches to self-production in furnishings are
explored here through the use of innovative materials and
weaving techniques.
44
Analogico/Digitale storie di making di artigiani + fabber + designer
a cura di | curated by: Stefano Maffei, Stefano Micelli
ANALOGICO/DIGITALE, un incontro tra
imprese artigianali, designer e fablab per
creare una cultura del making originale e
autoctona.
Nuove connessioni e nuovi modi di lavorare
che producono risultati sperimentali,
innervati di qualità manifatturiera,
conoscenza strumentale e spirito di scoperta
hacker.
Analogico/Digitale
tales of making by craftsmen +
fabbers + designers
ANALOGICO/DIGITALE, a meeting between
artisan businessess, designers and fablab to create a
culture of original and local making.
New connections and new ways of working
are producing experimental results, full of
manufacturing quality, savoir faire and hacker spirit
of discovery.
Featuring:
SUBALTERNO1
AA+ - Artisan Avant-garde: Berto Salotti,
FAS s.r.l., FDF Arredi, Fusaro Mario,
Galbiati Natale e figli, Rimal Cuoio,
Vallmar
APA Confartigianato Imprese
TECNIFICIO
Massimiliano Adami
Antonio Cos
Francesco Faccin
Andrea Gianni
Alessandro Marelli
Simone Simonelli
Paolo Ulian
45
Unico Seriale
l’artigianato tradizionale incontra la produzione 3D
a cura di | curated by: Marco Bettiol, Stefano Micelli
con il sostegno di | supported by: CNA Vicenza
Unico Seriale intende riflettere sull’incontro tra
artigianato e produzione digitale, esplorando modalità
originali di ibridazione tra manualità artigiana e le
nuove possibilità tecniche offerte dalla tecnologie
di stampa 3D. Il progetto, in particolare, si propone
di sperimentare nuovi modelli di produzione capaci
di combinare la flessibilità digitale con l’unicità del
lavoro artigiano. Unico Seriale è un progetto a cura di
Marco Bettiol e Stefano Micelli ed è promosso da CNA
Vicenza in collaborazione con Corart - Consorzio per la
promozione dell’artigianato.
Promosso da | Promoted by
CNA Vicenza
In collaborazione con | In collaboration with
Corart
Artigiani | Craftsmen
Sergio Paolin, Arbos - lavorazione carta | paper working
Gildo Sartori - lavorazione marmo | marble working
Pietro Viero, Myver - vetro soffiato | glass blowing
Arduino Zappaterra, Ardovari - oreficeria | goldsmithing
Produttori Digitali | Digital producers
EXNOVO 3D printing
ONEOFF prototipazione rapida | rapid prototyping
ROland DG Mid Europe
illustration by Tecnificio
46
Unique Serial
Traditional craftsmanship
meets 3D production
Unique Serial is a reflection on the relationship
between handicraft and digital production,
exploring original ways of interaction
between hand-crafted making and the new
technical possibilities offered by 3D printing
technologies. More specifically, the project aims
at experimenting new production models that
might combine digital flexibility and handiworks’
uniqueness.
Unique Serial is a project by Marco Bettiol
and Stefano Micelli, promoted by CNA Vicenza
in collaboration with Corart - Consortium for
handicraft promotion.
Under the Cover/Archivi Vivi
a cura di | curated by: Mario Lupano e Alessandra Vaccari
in collaborazione con | in collaboration with: Comune di Schio
Un progetto dedicato alla coperta, l’oggetto
simbolo di Lanerossi, che ha interpretato un
ruolo importante nella storia della produzione
tessile italiana dall’inizio del XIX fino alla
fine del XX. Questa storia e la sua eredità
sono oggi testimoniate dall’archivio aziendale
che gli studenti del corso di laurea in Design
della moda dell’Università Iuav di Venezia
hanno analizzato e interpretato nel corso di
un workshop. Il tema della coperta è stato
affrontato come storia culturale e come
ricerca progettuale. Gli esiti di questo lavoro
sono diventati una mostra che fa dialogare
i materiali dell’archivio e i progetti di 15
studenti.
Under the Cover si è sviluppato nell’ambito
di Archivi Vivi, un progetto sperimentale
open source, dedicato agli archivi della
moda, che nasce e cresce grazie all’impegno
e all’entusiasmo di un team costituito da
Comune di Schio, Soprintendenza archivistica
per il Veneto, Confindustria Veneto Sezione
Moda e Industria, Università IUAV di Venezia,
e Fuoribiennale.
Under the Cover/Live Archives
A project dedicated to covers, Lanerossi’s trademark,
which played an important role in the history of
Italian textile production from the early 19th to the
late 20th century. Its story and legacy, gathered in
a business archive, were analyzed and interpreted
during a workshop by students of the degree course
in Fashion Design from IUAV University Venice.
The subject was dealt with starting from its cultural
history and from design research; the results of
this work turned into an exhibition that now makes
available unique archive materials and original
projects by 15 students.
Under the cover was developed within the framework
of Live Archives, an open source experimental
project dedicated to fashion archives, which was
launched and implemented through the joint efforts
and enthusiasm of the Municipality of Schio, the
Archive Superintendence for the Region of Veneto,
Confindustria Veneto-Fashion and Industry section,
IUAV University Venice and Fuoribiennale.
47
10 numeri di grande lettura
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esposizione
selected designers
I 70 designer che espongono ai Magazzini Ligabue sono stati selezionati tramite bando di concorso
dallo staff di Open Design Italia. Durante l’esposizione una giuria internazionale selezionerà i tre
progetti vincitori.
Designers exhibiting their works at Magazzini Ligabue were selected through a call for applications by Open
Design Italia. During the exhibition an International jury will award three different projects.
Giuria | Jury:
Michele Capuani
Dean IED-Istituto Europeo di Design, consulente Ottagono
Dean European Design Institute, advisor for Ottagono
Managing director, DMY International Design Festival Berlin
Architect and professor Faculty of Design and Arts, IUAV University Venice
Aldo Cibic
Designer
Corrado Facco Direttore generale Fiera di Vicenza | General Director of Vicenza Fair
Stefano Micelli Economista | Economist
Alessandro Molinari Co-ideatore di Garagedesign | Co-creator of Garagedesign
Joerg Suermann Direttore, DMY International Design Festival Berlin Paolo Ulian
Marco Zito Designer
Architetto e professore Facoltà di Design e Arti, Università IUAV di Venezia
1° piano 1st Floor
N Under the Cover/Archivi Vivi
01 Andrea Branciforti Catania 02 Mondocubo
Berlin 03 Studio Baag
Milano 04 Walter Giovanniello
Bologna 05 Lauren Moreira
06 Paolo Rovere_prometeo lab
Udine 07 Diego Villa + Giulia Ancarani
Ravenna 08 Enrico Tonelli
Bologna 09 Carlotta Modica Amore + Martino Passalacqua
Andrea Soragni + Elisa Sperotto
Modena 10 Alessandro Campesi_NOVOTONO
Pavia 11 Carmine Sessa Padova 12 Zero°
Bergamo
13 Federica Bubani
Faenza 14 PA.MoU Bologna 15 Andromachi Lykartsi
16 Alchemist Hong Kong 17 Cinquepiùdue
Vicenza 18 Alessandra Borzacchini
Roma
19 LineamentiDesign
Bologna
20 Velezia
Venezia 21 Laura Giovannardi
Bologna 22 AriaFritta
Como
23 Silvia Bisconti_raptusandrose
Belluno
24 Federica Poggi
Ferrara
25 Giulia Ciuoli_pamphile
Bologna
26 Pietro Baraldi + Matteo Vallini
Ferrara
27 Maria Carolina Semeghini
Bologna
28 M.A.D.E. + Nicoletta Di Gaetano
29 Silvia Cetoretta
Bologna
30 ALF Re-Creation
Padova
31 Valentina Abbruzzese
Salerno
32 Patrizia Iacovazzi_perlamadredesign
Venezia
33 Chiara Valentini
Brescia
34 Michela Di Crescenzo
Bologna
35 Stefania Bandinu
Bologna
36 Simone Frabboni
Bologna
37 Fabio Botta
Como
Italy
Germany
Italy
Italy
Italy, Brasil
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
France, Burma
China
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Germany, Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
31
30
29
34
33
32
37
36
35
28
27
25
23
26
24
22
21
N
20
19
18
17
16
3
15
14
13
6
12
11
10
lato laguna
Laguna side
9
2
1
5
8
4
7
product design
01 Andrea Branciforti Catania | Italy
Nasce a Caltagirone nel 1971. Studia disegno
industriale alla Facoltà di Architettura di Palermo,
sviluppando una particolare attenzione per l’arte
ceramica e l’artigianato. Nel 2001 entra nell’azienda
di famiglia e nel 2007 presenta la nuova collezione
Improntabarre segnata dalla ricerca di innovazione
formale e trasposizione segnica, elementi che lo
caratterizzano. È stato più volte selezionato al
concorso Designin Craft Europe e nel 2008 presenta, in
occasione del Congresso Internazionale degli Architetti
a Torino, la collezione CeramicheContaminate. Nel
2011 presenta il progetto Art.in Tavola, selezionato per
la Biennale ed esposto al MIC di Faenza.
www.improntabarre.it
>
etna
anno di progettazione: materiali e provenienza: partner: processo produttivo:
luogo di produzione: 2005
terraglia bianca
argille di montelupo fiorentino
ceramiche branciforti
colaggio
caltagirone (CT)
Etna in terraglia bianca è una serie di piatti da portata impilabili con
ciotola sulla sommità. Uno scrigno che piatto dopo piatto si apre per
svelare il suo contenuto.
52
Born in Caltagirone in 1971, he studied industrial
design at the Faculty of Architecture in Palermo,
with a particular focus on art pottery and crafts.
In 2001 he joined the family business and in 2007
he presented the new Improntabarre collection,
marked by formal innovation and transposition of
signs, which became his distinctive features. He
was selected several times to join the Designing
Craft Europe contest and in 2008 he presented the
CeramicheContaminate collection on the occasion
of the International Congress of Architecture in
Turin. In 2011 he presented his project Art. in
Tavola, that was selected for the Biennale and
exhibited at the MIC (International Museum of
Ceramics) of Faenza.
>
etna
year of realization: 2005
materials and origins: white earthenware
montelupo fiorentino clay
partner: branciforti ceramic
productive process: pouring/casting
place of production: caltagirone (catania)
Etna is a series of plates which can be piled up and have
a bowl at the top, just like a like a treasure chest revealing
its content plate by plate.
product design
02 Mondocubo Berlin | Germany
Progetto nato a Berlino nel 2012 dall’architetto
Rossella Flammia e dal designer/musicista Paolo
Picone, Mondocubo è un marchio di autoproduzione
specializzato nella lavorazione della ceramica. Rossella
e Paolo si formano presso la Facoltà di Architettura di
Napoli e nel 2009 si trasferiscono a Berlino lavorando
per collettivi di artisti e studi d’arte, sviluppando la
propria manualità. Insieme progettano e realizzano
prodotti e complementi d’arredo di piccola serie.
www.mondocubo.it
The project Mondocubo was developed in Berlin in 2012 by
architect Rossella Flammia and designer/musician Paolo
Picone; it is a self-production brand specialized in ceramic
manufacturing. Rossella and Paolo studied at the Faculty of
Architecture in Naples and in 2009 they moved to Berlin to
work for artists’ collectives and art studios, developing their
manual skills. Together they designed and realized small-series
products and furnishings.
>
il pallottoliere
>
il pallottoliere
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: porcellana limoges - francia
processo produttivo:
tecnica per colaggio in stampi
in gesso realizzati a mano,
foratura, smerigliatura e assemblaggio a mano
luogo di ideazione: grottaminarda (AV), italia berlino, germania
luogo di produzione: berlino Il Pallottoliere è un sistema modulare di elementi sferici
in porcellana Limoges, assemblati su una tessitura
ortogonale di fili in rame. La plasticità della struttura
conferisce modellabilità e possibilità plastiche.
year of realization: 2012
materials and origins: limoges porcelain - france
productive process: liquid porcelain, casting technique in handmade chalk moulds, drilling, grinding and assembly
by hand
place of design: grottaminarda (avellino), italy
berlin, germany
place of production: berlin
Il Pallottoliere (The Abacus) is a modular system made of
spherical elements in Limoges porcelain, assembled on a
stainless steel wires orthogonal weaving. The structure’s
flexibility gives major moldability and plastic features.
53
product design
03 Studio BAAG Milano | Italy
Fondato nel 2011 dalla designer svedese Caroline
Bauer e dall’architetto italiano Pier Francesco
Galuppini, Studio BAAG è a Milano e affronta
progetti di architettura e design con lo scopo di fondere
funzionalità ed estetica con particolare attenzione alla
natura.
Le linee nette e la razionalità espressiva presente nei
loro progetti non mancano di un forte linguaggio
emozionale.
www.studiobaag.com
>
skull light
anno di progettazione: 2011
materiali e provenienza: rete metallica, rame e cemento
processo produttivo: modellazione rete metallica e getto di cemento per provini utilizzati in edilizia
luogo di produzione: milano
Skull light ha una forte identità emozionale utilizzando una comune
rete metallica modellata a mano, tubi in rame e cemento in provini edili.
54
Founded in 2011 by Swedish designer Caroline
Bauer and Italian architect Pier Francesco
Galuppini, Studio BAAG is located in Milan
and deals with architecture and design projects
blending functionality and aesthetics, new
materials and technologies. The clean lines and
the expressive rationality of their projects do not
lack in a strong emotional language.
>
skull light
year of realization: materials and origins: productive process: place of production: 2011
wire mesh, copper
and concrete
modeling of wire mesh
and concrete
milan
Skull light has a strong emotional identity which uses a
common wire mesh shaped by hand, copper pipes and
concrete.
product design
04 Walter Giovanniello Bologna | Italy
>
quotidiana
anno di progettazione: materiali e provenienza: partner: processo produttivo: luogo di ideazione: luogo di produzione: 2011
ceramica, alluminio
bhumi ceramica
tazza prodotta per calibratura,
chiavetta realizzata in microfusione
milano
forino (AV)
Quotidiana sono tazzine da caffè in ceramica con manico
in microfusione di alluminio a forma di molla.
Nato nel 1984 a Trevico (AV), è appassionato di prodotto con una ricerca che spazia dall’artigianato
all’industria, dalla ceramica allo stampaggio a iniezione, dall’intreccio di vimini all’ingegneria
meccanica, e frequenta dai laboratori e botteghe agli studi di design. Si forma in Disegno Industriale
presso l’Università di Architettura di Firenze e svolge stage con Claudio Bellini, Odoardo Fioravanti,
Materioteca e Francesco Castiglione Morelli. Nel 2010 intraprende una strada più industriale
specializzandosi in “Design, materie plastiche e tecnologie di stampaggio ad iniezione” presso
PROPLAST - Plastics Innovation Pole - Politecnico di Torino. Collabora presso Guala Closures Group
come designer area R&D e FastDesign Engineering per lo sviluppo di prototipi per Tetrapak Italia.
www.waltergiovanniello.com
Born in 1984 in Trevico (Avellino), his research ranges from crafts to industry, from ceramic to injection moulding,
from the interweaving of wicker to mechanical engineering. He worked in laboratories, workshops and design
studios. After studying Industrial Design at the University of Architecture in Florence, he worked as an intern with
Claudio Bellini, Odoardo Fioravanti, Materioteca and Francesco Castiglione Morelli. In 2010 he embarked on a
more industrial path specializing in “Design, plastic materials and injection moulding technologies” at PROPLAST Plastics Innovation Pole - Polytechnic of Turin. He collaborates with Guala Closures Group as a designer within the
R&D sector and with FastDesign Engineering for the development of prototypes for Tetrapak Italy.
>
quotidiana
year of realization: 2011
materials and origins: ceramic, aluminum
Partner: bhumi ceramic
productive process: cup made by calibration, key made by investment casting
place of design: milan
place of production: forino (avellino)
Quotidiana (Dailies) are ceramic cups with a spring-shaped aluminum investment casting handle.
55
product design
05 Lauren Moreira Italy | Brasil
Ceramista professionista, dal 2000 è istruttrice
ceramista presso il laboratorio della riabilitazione
psichiatrica del Dipartimento Salute Mentale di
Pordenone. Ha seguito il corso di Raku Dolce di
Giovanni Cimatti e quello di Raku Nudo di David
Roberts al Centro Internazionale d’Arte Ceramica
La Meridiana. Nel 2010 presenta il progetto Pot aux
fous, Pentole folli al convegno “Esperienze di impresa
sociale in ambito agroalimentare”, all’interno di Terra
Madre - Salone del Gusto, promosso da Slow Food.
[email protected]
A professional potter, since 2000 she has been a
pottery instructor at the laboratory for psychiatric
rehabilitation of the Department of Mental
Health in Pordenone. She followed a technical
course in “Raku Dolce” held by Giovanni
Cimatti and in “Raku Nudo” by David Roberts
at the International Centre of Ceramic Arts “La
Meridiana”. In 2010 she presented her project
“Pot aux fous – Pentole folli” (Crazy pans) at the
conference on “Experiences of social enterprises
in agricultural activity programs”, within Terra
Madre-Salone del Gusto, promoted by Slow Food.
>
>
pot-aux-fous, pentole folli
anno di progettazione: materiali e provenienza: partner: processo produttivo: luogo di ideazione: luogo di produzione: 2010
argilla da fiamma, bassano del grappa (VI)
pazienti psichiatrici del dsm di pordenone
tecnica del colombino, cottura in biscotto, smalto all’interno, uso di engobbi autoprodotti all’esterno, cottura 1150°C
frisanco (PN)
coop noncello - roveredo in piano (PN)
Realizzato con un gruppo di pazienti psichiatrici del DSM di
Pordenone, Pot-aux-fous, Pentole folli è una collezione realizzata
interamente a mano con la tecnica del colombino per il fattore
terapeutico della manipolazione dell’argilla.
56
pot-aux-fous, pentole folli
year of realization: 2010
materials and origins: stoneware clay, bassano
del grappa (vicenza)
partner: a group of psychiatric patients
productive process: coiling technique, biscuit firing, foodsafe glazing application inside, external coating of self-made engobes, firing at 1150°C
place of design: frisanco (pordenone)
place of production: noncello cooperative
roveredo in piano (pordenone)
Produced by a group of psychiatric patients from the
Department of Mental Health in Pordenone,
Pot-aux-fous, Pentole folli (Crazy pans) is an
entirely handmade collection built by coiling, a
useful technique for the therapeutic effect of clay
manipulation.
productdesign
06 Paolo Rovere_prometeo lAB
Udine | Italy
>
brida
anno di progettazione: materiali e provenienza: processo produttivo: luogo di produzione: 2011
fascette raccogli cavo
fatto a mano
magnano in riviera (ud)
Brida è una lampada da tavolo con sorgente a led
composta da fascette raccogli cavo su supporto in
legno tornito.
Friulano, Paolo Rovere è radicato nel suo territorio di origine. Svolge un’attività di falegnameria
realizzando mobili su misura dal 2005 (Prometeolab) che sconfina nella progettazione e nella
sperimentazione artistica e scultorea. Il legno non è l’unico suo mezzo di espressione. Ha lavorato
come apprendista presso la galleria d’arte Sergio Colussa a Udine.
www.prometeolab.com
Paolo Rovere is deeply rooted in his homeland of Friuli Venezia Giulia. Since 2005 he has worked as a carpenter
at Prometeolab, which creates custom-made furniture, thus combining design and artistic and sculptural
experimentation. Wood is one of his means of expression. He also worked as an apprentice at the Sergio Colussa art
gallery in Udine.
>
brida
year of realization: materials and origins: productive process: place of production: 2011
cable tie strips
handmade
magnano in riviera (udine)
Brida is a table lamp with a led source consisting of cable tie strips on a turned wood support.
57
product design
07 Diego Villa + Giulia Ancarani
Ravenna | Italy
Classe 1980, Diego si specializza nell’eco-design e
nell’innovazione di prodotto approfondendo tematiche
legate alla progettazione sostenibile e all’LCD (life
cycle design). Con Giulia sviluppa il progetto Con
un filo di Gas, una linea di arredi, oggetti funzionali
e allestimenti con materiali di scarto e componenti di
riuso quali l’appendino, il portaoggetti e le lampade.
Partecipano a numerose manifestazioni contest di
creatività, dal Macef a designER Emilia-Romagna ad
ArtigianaDesign, perseguendo la sostenibilità come
obiettivo principale di progetto.
www.conunfilodigas.it
>
con un filo di gas
anno di progettazione: 2011
materiali e provenienza: materiali di scarto aziendale
centro remida bologna_terre d’acqua
processo produttivo:
inserimento di lamella di alluminio all’interno del tubo flessibile, modellazione degli oggetti,
assemblaggio delle parti
luogo di produzione: imola (BO)
Con un filo di Gas si può fare un appendino che riutilizza più
componenti di scarto aziendale: dal tubo flessibile in poliuretano,
al rocchetto in polipropilene alla lamella in alluminio proveniente
da sistemi di copertura, ricavata dall’operazione di sbordatura
delle lastre.
58
Born in 1980, Diego specialised in eco-design
and product innovation studying issues related to
sustainable design and LCD (life cycle design).
Together with Giulia he developed projects like
Con un Filo di Gas (With a gas thread), a line of
furnishings and fittings made with waste materials
and re-used components, such as clothes hangers,
glove boxes or lamps. Together they participated
in several events and creativity contests, such
as Macef, designER Emilia-Romagna and
ArtigianaDesign, pursuing sustainability as the
main objective of their work.
>
con un filo di gas
year of realization: 2011
materials and origins: discarded commercial products, remida centre bologna_terre d’acqua
productive process: insertion of thin plates inside the flexible hose, objects modelling, parts assembly
place of production: imola (bologna)
Con un Filo di Gas is a hanger created with waste
components from factories: a polyurethane flexible
hose, a polypropylene reel, and an aluminium blade
from roofing systems recovered from the edging of
plates.
product design
08 Enrico Tonelli Bologna | Italy
Nato nel 1980. Dalla sua grande
passione per l’arredamento e i
materiali decide di mettersi da subito
in proprio e sviluppare un’attività
sia progettuale che imprenditoriale.
Nasce nel 2003 Bologna Design Shop,
un concept shop, atelier e spazio
di vendita dove sviluppare oggetti
autoprodotti, ma anche in cerca di
autore. Tonelli, infatti, insegue sia le
piccole serie dal carattere più artistico
che la produzione di massa. Coinvolge
nella realizzazione piccole realtà
artigianali rendendosi regista di filiere
territoriali. L’amore per i materiali e
la ricerca lo portano a sperimentarne
i più diversi che trovano forma in
oggetti dagli usi più svariati.
www.bolognadesign.it
Born in 1980, following his great passion for
interior decoration and materials he decided
to start working on his own developing a
conceptual and entrepreneurial activity. As
a result, in 2003 he created Bologna Design
Shop, a concept shop, workshop and retail
space in which to develop both self-produced
and ready-for-sale objects. He has always
focused on small-series artistic items as
well as on mass production, involving small
artisan businesses in their creation and
development. His love for materials and
research led him to try out many different
objects with revisited purposes.
>
foglia
anno di progettazione:
materiali e provenienza: partner: luogo di ideazione: luogo di produzione: >
2011
ferro
artigiani
bologna
emilia-romagna
Foglia sono semplici e intuitivi oggetti in metallo che completano i vasi con nuove funzioni. In un connubio tra natura e spazio
antropizzato.
foglia
year of realization: 2011
materials and origins:iron
partner: craftsmen
place of design: bologna
place of production: emilia-romagna region
Foglia (Leaf) are simple and intuitive metal
objects that complete pots by adding new
functions, in a combination between nature and
man-made space.
59
product design
09Carlotta Modica Amore +
Martino Passalacqua + Andrea Soragni + Elisa Sperotto Modena | Italy
Carlotta Modica Amore, Martino Passalacqua, Andrea
Soragni ed Elisa Sperotto provengono da diverse
regioni dell’Italia e si sono conosciuti nel 2010
all’Istituto Europeo di Design di Milano, dove tuttora
frequentano il corso di Product Design.
Nonostante la giovane età e il percorso formativo
ancora in atto, il gruppo si cimenta in progettazioni
in cui sperimentano materie e tipologie di prodotto
nell’ambito dell’autoproduzione.
[email protected]
Carlotta Modica Amore, Martino Passalacqua, Andrea Soragni
and Elisa Sperotto come from different regions in Italy; they met
in 2010 at the European Institute of Design Milan, where they
are currently following a course in Product Design. Despite
their young age and the fact that their study careers are still in
progress, the group is involved in the experimentation of new
materials and product types within the field of self-production.
>
estia
year of realization: 2012
materials and origins: koto wood and steel
partner: european institute of design (ied) - milan
productive process: laser cutting, bending, arching, welding
place of design: milan
place of production: modena, milan
Estia is a multifunctional object with a structure in Koto wood and
steel elements that can be torn off and assembled through holes – with
an angle of 30 degrees - in the wood. Users can thus choose the final
composition.
>
estia
anno di progettazione:
materiali e provenienza: partner: processo produttivo: luogo di ideazione: luogo di produzione: 2012
acciaio e legno di koto
ied milano – product design
taglio laser, piegatura, fresatura, saldatura
milano
modena, milano
Estia è un oggetto multifunzionale con struttura in legno di Koto ed
elementi acciaio staccabili e liberamente assemblabili tramite fori
passanti a 30° nel legno. Al fruitore la composizione finale.
60
product design
10 Alessandro Campesi_NOVOTONO
Pavia | Italy
Novotono nasce a gennaio 2012 presso Garlasco.
È un marchio di complementi di arredo dal design
essenziale e con particolare attenzione alla relazione
tra verde e ambiente abitato, sia in interno che in
esterno. L’idea dominante è dare un tocco di poeticità
a piccoli oggetti d’uso domestico che spesso non
ricevono molta attenzione. Vasi e mensole che
utilizzano materiali innovativi abbinati a materie di
recupero, come resine acriliche di ultima generazione
combinate a granulati di recupero da scarti lapidei.
www.novotono.it
>
tasca
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: pietra ricostruita con
granulati di recupero
processo produtivo: progetto 3d, realizzazione
prototipo, stampo in gomma siliconica, produzione per colata
luogo di produzione: garlasco (PV)
Novotono was founded in January 2012 in
Garlasco. It is an essential design furnishing
trademark paying particular attention to the
relationship between nature and living space,
both indoors and outdoors. Its prevailing idea
is to add a touch of poetry to small household
items that often do not get much attention, such as
vases and shelves that use innovative materials in
conjunction with salvaged products, namely latest
generation acrylic resins combined with salvaged
granules taken from stone waste.
>
tasca
year of realization: 2012
materials and origins: stone rebuilt with recovery particles
productive process: 3d project, prototype realisation, silicone rubber mould, production by casting
place of production: garlasco (pavia)
The vase Tasca (Pocket), realized by Novotono, is made
of salvaged granules reconstructed stone produced on
silicone moulds.
Il vaso Tasca, realizzato da Novotono, è composto da pietra
ricostituita con granulati di recupero, prodotta su stampi in silicone.
61
product design
11 Carmine Sessa Padova | Italy
Laureato in Architettura all’Università
di Napoli, svolge nel 2007 un tirocinio
presso lo studio Canapè di Sergio Fortini a
Ferrara focalizzandosi sull’arredo urbano
in un progetto per il Comune di Ferrara.
Nel 2008 collabora presso l’architetto
Angela Pardi di Ferrara, mentre dal 2011 al
2012 si occupa dello studio dell’immagine
coordinata per l’International Conference
of the Infrared and Raman User Group
di Barcellona. Persegue l’idea di una
metodologia progettuale a tutto tondo,
realizzando progetti dall’interior al product
design come autoproduttore.
www.lalineaditerra.wordpress.com
A graduate in Architecture at the University
of Naples, in 2007 he worked as an intern at
Sergio Fortini’s Canapè studio in Ferrara,
where he focused on urban design in a project
for the municipality of Ferrara; in 2008 he
collaborated with architect Angela Pardi in
Ferrara. From 2011 to 2012 he worked on
the study of the coordinated image for the
International conference of the Infrared and
Raman User Group of Barcelona. He pursues
the idea of an all-round design methodology,
realizing projects as a self-producer in interior
and product design.
>
haiku
year of realization: 2012
materials and origins: plywood fsc,
water-painting, illumination system
productive process: plywood cutting and pasting, lamp socket wiring
place of production: padua
Haiku is a table lamp designed according to the
formal principles of Japanese poetry. It is made
of FSC-certified plywood so as to grant easy
processing, tactility and warmth in the light it
reflects.
62
>
haiku
anno di progettazione:
materiali e provenienza: processo produttivo: luogo di produzione: 2012
legno compensato fsc, vernice ad acqua, sistema di illuminazione
taglio e incollaggio del compensato, cablaggio del portalampada
padova
Haiku è una lampada da tavolo progettata secondo
i principi formali dell’antica poesia giapponese. Il
materiale usato è il legno compensato FSC scelto per
leggerezza, facilità di lavorazione e tonalità di luce che
riflette.
product design
12 Zero° Bergamo | Italy
>
zero° collection
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: magliette in cotone fiammato - italia
partner: stamperia/serigrafia
processo produttivo: stampaggio grafica su cotone
luogo di produzione: bergamo
Zero° Collection è la prima collezione di t-shirt con grafica di
ricerca, attrattiva e in continua evoluzione - stay tuned.
Il marchio di oggetti e accessori autoprodotti Zero° nasce da due designer bergamasche, Giulia Laura
Bombardieri e Milena Severgnini, che si conoscono durante uno stage in uno studio di progettazione.
La prima, nata nel 1987, si laurea in Interior Design presso lo IED, mentre la seconda, nata nel 1988,
si laurea in Fashion Design presso il Politecnico di Milano e frequenta il Corso di Alta Formazione in
Design del gioiello.
www.zerogradidesign.com
Zero° - a brand of self-produced items and accessories - was founded by two designers from Bergamo, Giulia Laura
Bombardieri and Milena Severgnini, who met each other during an internship in a design studio. The former, born
in 1987, graduated in Interior Design from the European Institute of Design (IED), while the latter, born in 1988,
got her degree in Fashion Design at the Polytechnic of Milan and then attended an Advanced Training Course in
Jewellery Design.
>
zero° collection
year of realization: materials and origins: partner: productive process: place of production: 2012
flamed cotton t-shirts - italy
print shop, screen printing
graphic printing on cotton
bergamo
Zero° Collection is their first t-shirt collection inspired by attractive and continuously evolving research graphics. Stay tuned.
63
product design
13 Federica Bubani Faenza | Italy
Nata a Faenza nel 1981, si diploma in ceramica e
nel 2003 apre il suo studio-negozio dove produce
e vende le sue opere in ceramica e non solo.
Sono molte le lampade e gli oggetti che rivelano
un uso inconsueto del materiale e delle sue
texture, monocrome e dettagliate, che spesso si
contrappongono a materiali grezzi come il legno. Ha
partecipato a varie mostre di settore e nel 2011, dopo
un anno di pausa, è tornata con un nuovo linguaggio
e design.
www.federicabubani.it
>
nordic lamp
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: argilla bianca refrattaria, legno
processo produttivo: tornitura a mano
luogo di produzione: faenza (RA)
Nordic Lamp è una lampada da tavolo a luce diretta e diffusa con
base in argilla bianca refrattaria, struttura con bracci in legno e
bulloni a farfalla. Cavo in tessuto grigio scuro.
64
Born in Faenza in 1981, a graduate in ceramics,
in 2003 she opened her own atelier-shop where
she produces and sells ceramic works and other
objects. Many among her lamps and objects
reveal an unusual use of the material and of its
monochrome and detailed textures, often opposed
to raw materials such as wood. She joined various
trade exhibitions and in 2011, after taking a year
off, she came back with a new artistic language
and design technique.
>
nordic lamp
year of realization: materials and origins: productive process: place of production: 2012
white fireclay, wood
hand turning
faenza (ravenna)
Nordic Lamp is a direct and diffuse light desk lamp
with a base in white fireclay, wooden arms, a toggle
bolts structure and a cable in dark grey textile.
product design
14 PA.MOU Bologna | Italy
Un duo bolognese che trae spunto dalle esperienze
individuali e dalle passioni per la fotografia, il cinema
e le arti visive in generale. Insieme hanno realizzato
due progetti: Lucidro e Transfilm. Emanuele inizia un
processo formativo in Biologia che poi interrompe
per approfondire la passione per la fotografia con un
master in reportage. Sara, dopo una laurea al DAMS di
Bologna, si trasferisce a Parigi per lavorare nel cinema
underground e nell’arte contemporanea e torna in Italia
per una seconda laurea all’Università IUAV di Venezia in
progettazione e produzione delle arti visive alla Facoltà
di Arte e Design.
www.lucidro.it
A duo from Bologna, they are inspired by their personal
experiences and passion in photography, film and visual arts in
general. They carried out two projects together: Lucidro and
Transfilm. Emanuele started his university career in Biology, yet
he later decided to deepen his passion for photography through
a MA degree in Reportage. Sara, after graduating from DAMS
in Bologna, moved to Paris to work in underground cinema and
contemporary art, and then returned to Italy for a second degree
in Design and Production of Visual Arts at the Faculty of Arts
and Design, IUAV University Venice.
>
lucidro
year of realization: 2012
materials and origins: pe-x pipe and joints
productive process: hand bending, assembly and hand-wiring
place of production: bologna
Lucidro is a ready-made lamp that uses a pe-x pipe and fittings from the
plumbing industry. The material is resistant to twisting and not prone to
stretch marks, thus allowing to obtain various and self-supporting forms
thanks to the balance of forces it creates.
>
lucidro
anno di progettazione: materiali e provenienza: processo produttivo: luogo di produzione: 2012
tubo pe-x e suoi raccordi
piegatura, assemblaggio,
cablaggio manuale
bologna
Lucidro è una lampada ready made che utilizza un tubo pe-x e
raccordi del settore idraulico. Il materiale è resistente alle torsioni e
non soggetto a smagliature da lavorazione consentendo di ottenere
forme varie e autoreggenti grazie al bilanciamento di forze.
65
product design
15 Andromachi Lykartsi France | Burma
Designer freelance di grafica e di
prodotto, Andromachi Lykartsi è
francese ma di origine greca, con
differenti radici culturali. Dopo diversi
anni passati in Congo, Andromachi vive
attualmente in Myanmar (Birmania).
La diversità culturale è infatti uno dei
valori che persegue nel suo progetto,
unitamente all’utilizzo di materiali
naturali e rinnovabili. Ama lo scambio
diretto con gli artigiani locali che ricerca
in tutto il mondo, per consentire il
trasferimento di saperi e la progressione
del progetto.
makhidesign.wordpress.com
A freelance graphic and product designer,
Andromachi Lykartsi is French but has Greek
origins and different cultural roots. After some
years spent in Congo, Andromachi currently
lives in Myanmar (Burma). Cultural diversity
is indeed one of the values she pursues in
her project, together with the use of natural
and renewable materials. She seeks to have a
direct exchange with local artisans throughout
the world, in order to enhance transfer of
know-how and project development.
>
©nom ve (versione 3)
year of realization:
materials and origins: partner: productive process: place of production: 2009/2010
metal, creeper
leonard mampouya, republic of congo; zaw myo htike, union of myanmar
metal structure realization, creeper weaving
republic of congo, union of myanmar
©NOM VE (versione 3) is a collection of organicshaped metal objects with creeper weaving, which
are woven by artisan Leonard Mampouya from
Congo and Zaw Myo Htike from Myanmar.
66
©nom ve (versione 3)
>
anno di progettazione: 2009/2010
materiali e provenienza: metallo, liana
partners: leonard mampouya, repubblica congo;
zaw myo htike, unione del myanmar
processo produttivo: realizzazione struttura in metallo, tessitura in liana
luogo di produzione: repubblica del congo, unione del myanmar
©NOM VE (versione 3) è una collezione di oggetti dalle forme
organiche, realizzati in metallo e tessitura in liana intrecciata
dall’artigiano Leonard Mampouya del Congo e Zaw Myo Htike from
del Myanmar.
product design
16 Alchemist Hong Kong | China
>
can-time series
anno di progettazione:
materiali e provenienza: processo produttivo: luogo di produzione: 2012
materiali ecologici:
lattine, vera pelle ritagliata
da una borsa
artigianale
hong kong
Can-Time Series è una serie di orologi realizzati partendo
dal recupero delle lattine di alluminio. Il cinturino in pelle
viene dal riuso di scarti dell’industria degli imbottiti.
Fondato da tre membri Ling Ching
Yin Kat, Ho Chun Kin Kenneth e
Siu Tien Sum Samuel che si sono
incontrati al Politecnico di Hong Kong,
Alchemist utilizza lattine di alluminio
che vengono modificate e trasformate,
perseguendo un processo sostenibile
e donando una seconda vita al rifiuto.
Alchemist, dunque, si focalizza
sull’intero ciclo produttivo a partire
dalla fonte di approvvigionamento, che
coinvolge anche organizzazioni locali
e non governative come la St. James
Settlement the Christian Family Service
Centre (CFSC). Dalle lattine sono nate
luci, accessori e oggetti di arredo.
www.wix.com/alchemist_design/hk
Founded by three members - Ling Ching
Yin Kat, Ho Chun Kin Kenneth and Siu Tien
Sum Samuel - who met each other at the
Polytechnic of Hong Kong, Alchemist changes
and transforms aluminium cans with the
objective of pursuing a sustainable process
of giving waste a second life. Alchemist thus
focuses on the entire production cycle starting
from the supply source, which also involves
local and non-governmental organizations
such as the St. James Settlement and the
Christian Family Service Centre (CFSC).
Following this process, cans give birth to
lights, accessories or furnishings.
>
can-time series
year of project: materials and sources: productive process: place of production: 2012
eco material: soda cans, cut off
geniue leather from handbag factory
handcraft
hong kong
Can-Time Series is a series of watches derived
from the recovery of aluminium cans. The leather
strap also comes from the reuse of waste from
upholstery industries.
67
product design
17 Cinquepiùdue Vicenza | Italy
È l’incontro di Leonardo Bastianelli e Giulia Filippi
che nel nome, cinque le dita e due le teste,
sottolinea l’approccio pragmatico al progetto a
fronte di una metodologia che vuole investigare
materiali e tipologie d’oggetti. Leonardo nasce a
Foligno nel 1975 ed è un artigiano con particolare
abilità nella lavorazione del legno e la scultura
della luce. Giulia nasce a Vicenza nel 1982 ed è
laureata all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Dal 2007 collabora con la Collezione Peggy
Guggenheim.
www.cinquepiudue.com
Blossomed from the encounter between Leonardo
Bastianelli and Giulia Filippi, Cinquepiùdue (five fingers
and two heads) recalls a pragmatic approach to the project
combined with a methodology that aims at investigating
different materials and objects. Leonardo was born in
Foligno in 1975 and works as a craftsman with a specific
focus on woodworking and light sculptures. Giulia
was born in Vicenza in 1982 and graduated from the
Academy of Fine Arts in Venice. Since 2007 she has been
collaborating with the Peggy Guggenheim Collection.
>
heureka
year of realization: 2012
materials and origins: exhausting incandescent lamp, metal lamp socket, led, battery, button switch
productive process: self- produced
place of production: foligno (perugia), vicenza
Heureka is a lamp composed of an “exhausted” light bulb, a
metal lamp holder, high-performance led, and a button battery:
a tribute to the history of light.
>
heureka
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: lampadina ad incandescenza esausta, portalampada in metallo, led, batteria, interruttore a bottone
processo produttivo: autoprodotto
luogo di produzione: foligno (PG), vicenza
Heureka è una lampada composta da una lampadina a
incandescenza “esausta”, portalampada in metallo, led ad alto
rendimento, batteria a bottone. Un omaggio alla storia della luce.
68
product design
18 Alessandra Borzacchini Roma | Italy
Nasce a Terni nel 1959. Il Giappone è il suo riferimento
estetico e culturale. Si laurea in lingua giapponese
e nel 2007 propone piccole serie di complementi di
arredo autoprodotti. Tutt’oggi unisce a quest’attività
quella di decoratrice di interni, accostando alle antiche
tecniche decorative quali la pittura su tavola e su
porcellana, il finto marmo o la doratura, materiali
diversi sintetici e tridimensionali. Alessandra svolge
dunque una ricerca indipendente nel riuso e recupero
di pezzi di mobilio riassemblati in oggetti unici. Per
un’idea personalizzabile e da sviluppare a seconda dei
contesti.
www.ornaments-design.com
She was born in Terni in 1959. Japan is her
aesthetic and cultural reference. She graduated
in Japanese language and in 2007 she presented
a small series of self-produced furnishings. She
also works as interior decorator, combining
ancient decorative techniques such as painting on
wood and porcelain, faux marble or gilding, with
various synthetic and three-dimensional materials.
Alessandra carries out independent research on
the reuse and recovery of furniture, which she
reassembles to create unique objects. Her purpose
is to offer customizable ideas to be developed
depending on the context.
>
pianeti
year of realization: materials and origins: partner: productive process: place of production: 2012
iron and aluminium
local artisan businesses
cutting, welding, smoothing and painting of aluminium sheets; welding, assembly and powder coating of stems and iron bases
ostia lido (rome)
Pianeti (Planets) is a collection of indirect light, floor
and table lamps, consisting of natural or coloured
aluminium disks which can be applied to powdercoated iron stems.
>
pianeti
anno di progettazione: materiali e provenienza: partner: processo produttivo: luogo di produzione: 2012
ferro e alluminio
aziende artigianali locali
taglio, saldatura delle parti, levigatura, verniciatura delle lamiere di alluminio; saldatura, assemblaggio e verniciatura a polveri degli steli e delle basi in ferro
lido di ostia (RM)
Pianeti è una serie di lampade a luce indiretta, da terra
e da tavolo, a libera composizione. Costituita da dischi
di alluminio, verniciato o naturale, applicabili su uno
stelo in ferro verniciato a polveri.
69
interior design
19 LineamentiDesign Bologna | Italy
LineamentiDesign nasce nel 2011 dal sodalizio
creativo tra Elisa Manelli e Francesco Valenti e dal
comune desiderio di produrre oggetti di design
muovendosi in equilibrio sul confine tra artigianalità
e prodotti industriali in piccola serie.
LineamentiDesign lavora ponendosi idealmente
nell’oggetto e plasmandone la forma a partire dalle
stesse caratteristiche dei materiali - legno, ferro, vetro,
ma anche materiali primitivi e nobili - scelti di volta in
volta come origine della sfida creativa
www.lineamentidesign.it
>
banco
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: rovere massello - francia
metallo - italia
partner:
falegnameria graziani
crn di calzolari e pellegrini snc
processo produttivo: piano: refilatura e piallatura tavole,
composizione a massello;
gambe: costruzione di ponti con sistema lamellare; pigmentazione con acido e finitura a vernice, assemblaggio con sistema di estensione a vite senza fine
luogo di ideazione: bologna
luogo di produzione: torrita di siena (SN)
Banco è una rivisitazione del classico tavolo da falegname. È
estendibile grazie alle quattro morse che allentano la struttura e
consentono l’inserimento nel piano di due elementi aggiuntivi da 40
cm ciascuno.
70
LineamentiDesign was born in 2011 from
the collaboration between Elisa Manelli and
Francesco Valenti and by their common wish to
merge craft and small-series industrial production.
LineamentiDesign is characterized by a particular
attention to the use of natural materials – wood,
iron, glass, but also basic and noble materials which are then worked and moulded according to
their distinguishing features.
>
banco
year of realization: materials and origins: partners: productive process: place of design: place of production: 2012
solid oak - france
metal - italy
graziani carpentry
cnr by calzolari and pellegrini snc
top: boards trimming and smoothing, solid composition legs: building of bridges through lamellar system; acid pigmentation and paint finishing, assembly with endless screw mechanism
bologna
torrita di siena (siena)
Banco (Workbench) is a remake of the traditional
carpenter table. It can be extended thanks to four
clamps that loosen the structure and allow two
additional elements (40 cm each) to be inserted in the
worktop.
product design
20 Velezia Venezia | Italy
Gli oggetti firmati Velezia sono ideati e realizzati da
Giuseppina Scavuzzo, architetto siciliano, e Manuela
Cattaneo della Volta, giornalista milanese. La prima
collezione nasce dal connubio tra il materiale delle
vele e la città in cui hanno scelto di vivere, Venezia.
Alla versatilità tecnica del tessuto velico di scarto
si unisce la ricerca di design e grafiche originali,
dagli echi culturali precisi, e la volontà di segnare,
attraverso i dettagli ricamati, l’impronta di unicità di
ciò che è fatto con le mani.
www.velezia.it
Velezia is a label designed and developed by Giuseppina
Scavuzzo, a Sicilian architect, and Manuela Cattaneo della
Volta, a journalist from Milan. Their first collection stemmed
from the combination between the material of sails and Venice,
the town they chose to live in. The technical versatility of the
waste sail fabric merges with research in design, graphics,
and their references to specific cultural echoes. The collection
is embellished with embroidered details and with the unique
footprint of a handmade work.
>
americane velezia
year of realization: 2012
materials and origins: discarded sailing textile from Italian sailmakers
productive process: plot printing on sail, hand-cutting, packaging with sewing machine, hand embroidery
place of production: venice
Velezia placemats with original design and hand embroidery:
Albero (Tree), with a leaf suspended in mid-air; Mappa (Map),
inspired by an ancient map of the town of Venice. The light sailing
textile makes them practical for outdoor lunches: in the garden, on
the beach, on a boat.
>
americane velezia
anno di progettazione:
materiali e provenienza: processo produttivo: luogo di produzione: 2012
tessuto velico di scarto del tipo per spinnaker proveniente da velerie italiane
stampa con plotter su vela, taglio a mano, confezionamento con macchina per cucire, ricamo a mano
venezia
Tovagliette americane Velezia con disegni originali: Albero, con una foglia sospesa;
Mappa, ispirata a un’antica pianta di Venezia. Dettagli ricamati a mano. Il leggero
tessuto velico le rende pratiche per il giardino, la spiaggia, la barca.
71
fashion design
21 Laura Giovannardi Bologna | Italy
Laureata all’Accademia delle Belle Arti di Bologna
e in Psicologia, partecipa a numerosi concorsi,
classificandosi al secondo posto ad Ortofabbrica 2012
(2° contest di creatività sostenibile - Macef di Milano).
Nel 2008 e 2010 è invitata ad esporre al Premio
Valcellina (concorso internazionale di arte tessile
contemporanea).
È nell’espressività della materia tessile che Laura
trova il proprio codice espressivo. La sua ricerca si
concentra sull’analisi del dettaglio, della struttura
primaria e dell’essenza delle cose. Attratta da ciò che
resiste allo scorrere veloce del quotidiano, persegue
la dimensione ludica, fantastica, tipica dell’infanzia,
spesso presente nelle sue opere.
[email protected]
>
collezione borsa O
anno di progettazione: 2011
materiali e provenienza: lana merinos
processo produttivo: feltro lavorato a mano
luogo di produzione: bologna
La borsa presenta un morbido manico avvolgente e protettivo. Fa
parte di O, una collezione di borse/scultura in pura lana di pecora
merinos, lavorata con un antico procedimento manuale.
72
A graduate from the Academy of Fine Arts in
Bologna and in Psychology, she participated
in many competitions and ranked second at
Ortofabbrica 2012 (2nd contest on sustainable
creativity - Macef Milan). In 2008 and 2010 she
was invited to exhibit her works at the Valcellina
Prize, an international contest on contemporary
textile art. Laura finds her artistic code in the
expressiveness of textile material: her research
focuses on the analysis of details, primary
structures and the essence of things. She is
attracted to those things that resist the rushing
rhythms of everyday life and she pursues a playful
and fantastic dimension - that typical of childhood
- that can often be found in her works.
>
collezione borsa O
year of realization: 2011
materials and origins: merino wool
productive process: hand-worked felt
place of production: bologna
The bag has a soft handle to wrap and protect the bag.
It is part of O, a collection of bags/sculptures made of
​​
pure Merino wool which is processed through an old
manual method.
fashion design
22 AriaFritta
Como | Italy
Nasce dalla voglia di fare di Francesca Sassi e Lisa
Colagrossi, entrambe provenienti da una formazione
tecnica tessile (ITIS di Setificio, Como) e laureate al
Politecnico di Milano in Industrial Design.
Il marchio/laboratorio presenta una forte connotazione
artigianale in cui il prodotto scaturisce dal materiale:
pelli e tessuti di qualità fatti in Italia, recupero di scarti
e oggetti vintage. Francesca lavora da diversi anni come
stylist per aziende del settore dell’arredo e della moda
per le quali realizza allestimenti, mentre Lisa si occupa
di graphic design applicato a diversi ambiti.
www.aria-fritta.it
>
ariafritta bags and scarves
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: pellami e tessuti del distretto comasco e milanese, dettagli di recupero da vecchi accessori o di destinazione diversa dal fashion
processo produttivo: tagli e cuciture realizzati a mano
inserzione dei particolari con
la collaborazione di artigiani locali
luogo di produzione: como
Ariafritta bags & scarves è una collezione di borse e sciarpe
realizzata interamente a mano. L’ideazione del prodotto nasce dal
materiale e dal recupero di scarti. Il dettaglio è invece frutto della
ricerca in settori inusuai.
This brand was founded by Francesca Sassi and
Lisa Colagrossi, both coming from a technical
textiles background (ITIS Setificio, Como) and
graduated in industrial design at the Polytechnic
of Milan. The brand/workshop holds a strong
artisanal connotation: leather and high-quality
fabrics are made in
​​ Italy, waste materials and
vintage items are recovered. For several years
Francesca has worked as a stylist for furniture
and fashion companies designing showrooms,
while Lisa has been dealing with graphic design in
different fields of application.
>
ariafritta bags and scarves
year of realization: 2012
materials and origins: hides and tissues from como and milan, salvaged details from old accessories
productive process: handmade cuts and seams, details insertion thanks to the collaboration with local craftsmen
place of production: como
Ariafritta bags & scarves is a collection of handmade
bags and scarves​. The product is made with discarded
materials. Research in unusual fields is evident in the
details.
73
fashion design
23 Silvia Bisconti_RAPTUSANDROSE
Belluno | Italy
Appassionata di moda e non solo, Silvia fa delle sue
passioni la sua vita: studia all’Istituto Marangoni per
la Moda e il Costume di Milano e lavora con Romeo
Gigli. Tale esperienza le consente di aprire uno studio
di consulenze creative a Milano. Per firme italiane
ed estere, svolge attività diverse: dall’organizzazione
di eventi e sfilate, al coordinamento, all’immagine
e negozi, al design di capi ed accessori e la
commercializzazione in Italia e all’estero. Nel 2009
apre l’Atelier Raptus&Rose a Belluno dove progetta
e produce abiti su misura e costumi per il teatro. E
dal 2000 è direttore creativo e stilista per il marchio
Malìparmi.
www.silviabisconti.it
www.raptusandrose.com
>
raptus & rose
anno di progettazione: 2009
materiali e provenienza: tessuti vintage e preziosi provenienti
da tutto il mondo
processo produttivo: ricerca dei tessuti, confezione su misura dell’abito
luogo di ideazione: agnona
luogo di produzione: belluno
Raptus&Rose è una collezione di abbigliamento che recupera
tessuti vintage e preziosi da tutto il mondo. L’atelier confeziona
abiti su misura.
74
Fond of fashion and much more, Silvia made
a life out of her passions: after studying at the
Marangoni Institute for Fashion and Design in
Milan, she started working with Romeo Gigli.
Such experience gave her the opportunity to open
a studio for creative consulting in Milan. She has
worked in different fields of activity for Italian
and foreign firms: events and fashion shows
organization, coordinated image, garment and
accessories design, marketing. In 2009 she opened
her Raptus&Rose Atelier in Belluno, where she
designs and produces tailor-made clothes and
theatrical costumes. Since 2000 she has been
creative director and stylist for Malìparmi.
raptus & rose
>
year of realization: 2009
materials and origins: vintage and precious textiles from all over the world
productive process: research on tissues, tailoring
place of design: agnona
place of production: belluno
Raptus&Rose is a clothing collection that reuses
vintage and precious textiles from all over the world.
The atelier is specialised in tailor-made clothing.
fashion design
24 Federica Poggi Ferrara | Italy
Classe 1972 è architetto dello studio Sigfrida. Ha
realizzato progetti di interni quali lo showroom
Lavinia Turra a Milano, il circolo Zuni a Ferrara ma
anche progetti di arredo e riqualificazione urbana
come piazza Moro a Correggio (Reggio Emilia) e
prototipi per l’azienda di illuminotecnica Viabizzuno.
La fotografia è più che una passione, partecipa a
mostre come Foto nell’abbandono a Zuni (FE), e
concorsi come SHOWstudio_designrevolution UK. È
responsabile fotografica del festival Internazionale a
Ferrara.
www.sigfrida.com
>
MM_2bags
anno di progettazione: materiali e provenienza: processo produttivo: luogo di produzione:
2009
gomma beige, borchie, catena negozi specializzati ferrara
taglio, bucatura, borchiaggio, inserimento catena, tutto a mano
ferrara
MM_2bags prende forma dalla trasformazione di un abito,
spezzato in due parti e cucito anche nel lato inferiore. Utilizzando
gomma beige, borchie e catena nascono così due borse .
Born in 1972, she works as an architect at studio
Sigfrida. She developed indoor projects - like
the showroom Lavinia Turra in Milan and the
Zuni club in Ferrara – as well as furnishing
and urban requalification projects such as
square Moro in Correggio (Reggio Emilia) and
prototypes for Viabizzuno, a company specialised
in illuminating engineering. Photography is more
than a passion to her: to this end, she took part
in several exhibitions and competitions such
as “Foto nell’abbandono” in Zuni (Ferrara)
and SHOWstudio_designrevolution UK. She is
photo director of the festival “Internazionale” in
Ferrara.
>
MM_2bags
year of realization: 2009
materials and origins: beige rubber, studs and chains; specialized shops in ferrara
productive process: handmade cutting, punching, stud and chain insertion
place of production: ferrara
MM_2bags collection takes shape from the processing
of a dress, which is split in two and stitched along the
lower side too. Two bags can thus be realized by using
beige rubber, studs and chains.
75
fashion design
25 Giulia Ciuoli_PAMPHILE
Bologna | Italy
Macchina vs tessitura manuale, oggetto di serie vs
prodotto artigianale. La designer di tessuti Giulia
Ciuoli oscilla tra questi due estremi, tra il master
in Ecodesign&Ecoinnovazione della Facoltà di
Architettura dell’Università di Firenze e gli stage
presso laboratori tessili in Italia e in Giappone. Grazie
a riconoscimenti sulla piccola imprenditoria, nel
gennaio 2010 fonda il suo laboratorio Pamphile,
incentrato sulla tessitura manuale, la progettazione
tessile, la ricerca e la didattica di settore. Le
realizzazioni del laboratorio dimostrano attenzione
verso l’impatto ambientale e sociale dei prodotti.
www.pamphile.it
>
memorie
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: ordito: lana sarda - nule (SS),
tintura naturale - tintoria savoldo,atzara (NU) lana zerasca - lunigiana (SP), lino;
trama: tessuti scampoli e scarti di lavorazione (riciclo post-consumo)
processo di produzione: tessitura manuale con telai a licci
luogo di produzione: bologna
Memorie è una collezione di tessuti che rivisita l’antica tecnica del
“pezzotto valtellinese”. La peculiarità è il riutilizzo di tessuti ridotti a
strisce e utilizzati come trame.
76
Machine vs. hand weaving, mass production
vs. handmade creation: Giulia Ciuoli, a textile
designer, has always ranged between such opposite
sides. After a Master’s degree in Eco-design &
Eco-innovation from the Faculty of Architecture
in Camerino, she worked as an intern in textile
workshops in Italy and Japan. After obtaining some
awards in the small-business sector, in January
2010 she opened her own laboratory (Pamphile)
focusing on hand weaving, textile design, research
and teaching. She pays particular attention to the
environmental and social impact of the products
used in her creations.
>
memorie
year of realization: 2012
materials and origins: warp: sardinian wool-
nule (sassari),
natural dye - atzara (nuoro)
zerasca wool - lunigiana (la spezia), linen; weft: remnants and production waste
productive process: hand weaving on heddle looms
place of production: bologna
Memorie (Memoirs) is a textiles collection revisiting
the ancient technique of pezzotto valtellinese. Its
peculiarity is the reuse of striped fabric which is then
applied as wefts.
product design
26 Pietro Baraldi + Matteo Vallini
Ferrara | Italy
Pietro Baraldi, nasce nel 1978 a Bondeno (FE) e si
laurea in Architettura presso l’Università di Ferrara.
Nel suo studio-atelier di Casumaro si occupa di design
e architettura civile ed industriale con una speciale
attenzione ai progetti per l’infanzia, maturata dalla
sua esperienza come maestro supplente di scuola
elementare. A Open Design Italia espone con Matteo
Vallini, classe 1972 di Finale Emilia (MO), esperto di
grafica 2 e 3D, di prototipizzazione rapida con modelli
di carta, programmatore e web designer.
www.pietrobaraldi.it
www.mindsaws.com
http://3agbags.wix.com/home
>
ROAaaaR
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: legno, scarto di lavorazione
processo produttivo: taglio al laser
luogo di produzione: casumaro (fe), camposanto (mo)
Dichiarata citazione del lavoro di Enzo Mari per Danese, ROAaaaR
è un puzzle a incastro in legno tagliato al laser che impiega la
tecnologia reactivision, l’interazione fra il giocatore e lo schermo,
amplia le variabili di gioco.
Pietro Baraldi was born in 1978 in Bondeno
(Ferrara) and graduated in Architecture from the
University of Ferrara. In his atelier-workshop
in Casumaro he deals with design and civil and
industrial architecture with a special focus on
projects for children, following his experience as
a temporary primary school teacher. Baraldi will
exhibit his work together with Matteo Vallini, born
in 1972 in Finale Emilia (Modena), a 2D and 3D
graphics expert, programmer and web designer,
specialised in rapid prototyping with paper models.
>
ROAaaaR
year of realization: 2012
materials and origins: wood, production waste
productive process: laser cutting
place of production: casumaro (ferrara)
camposanto (modena)
A declared quote of Enzo Mari’s work for Danese,
ROAaaaR is a snap-fit laser-cut wooden puzzle that,
through the so-called “reactivision” technology (the
interaction between player and display), aims at
extending game variables.
77
fashion design
27 Maria Carolina Semeghini Bologna | Italy
Classe 1983, si laurea in Architettura e Urbanistica
presso la Pontifícia Universidade Católica do Paraná
- PUC-PR (Brasile). In Italia segue il master in
Architettura digitale “Lo spazio IN-forme” presso
l’INARCH-Istituto Nazionale degli Architetti (Roma).
Dal 2008 lavora come architetto responsabile dei
punti vendita del franchising di ristoranti giapponesi
SoSushi e con altri progetti del gruppo You Can Group
(Bologna). Nel 2011 crea il marchio mr.nico insieme ai
suoi colleghi Daniel Pagans, Valentina Preti e Marcella
Mattesini.
www.mrnico.com
>
facets
anno di progettazione: 2011
materiali e provenienza: legno di betulla, tinta all’acqua,
tessuto - italia;
accessori metallici - cina
partner: l’ artista del legno
processo produttivo: taglio al laser, pittura, assemblaggio
luogo di produzione: fano (PU)
I bracciali Facets sono realizzati in legno di betulla tagliato a laser
e trattato con vernice protettiva all’acqua. Tutti i pezzi vengono
verniciati ed assemblati a mano.
78
Born in 1983, she graduated in Architecture and
Urban Planning at the Pontifícia Universidade
Católica do Paraná (Brazil). In Italy she attended
the Master in digital architecture Lo spazio
IN-forme (The shapeless space) at the National
Institute of Architects Rome). Since 2008 she has
been working as chief architect in the franchising
chain of Japanese restaurants Sosushi and in other
projects for You Can Group, Bologna. In 2011
she created the brand mr.nico together with her
colleagues Daniel Pagans, Valentina Preti and
Marcella Mattesini.
>
facets
year of realization: 2011
materials and origins: birch wood, water tint, fabric - italy;
metal accessories - china
partner: l’artista del legno (the wood artist)
productive process: laser cutting, painting, assembly
place of production: fano (pesaro urbino)
Facets are bracelets made of birch wood which is laser
cut and treated with water-resistant varnish. All parts
are hand-painted and hand-assembled.
fashion design
28 M.A.D.E. + Nicoletta Di Gaetano
Germany | Italy
La collaborazione tra Nicoletta di Gaetano e M.A.D.E.
(Eva Bode, Parwana Kath, Dana Kirchner, Annette
Zacharias) è nata durante la scorsa edizione di Open
Design Italia. L’idea è quella di unire le forme, la grafica
e le illustrazioni con il disegno tecnico del tessuto e la
tessitura a mano, offrendo infinite possibilità di creare
pezzi unici. Abbiamo bisogno di cose reali realizzate
manualmente, come un disegno o un tessuto fatto al
telaio. Questo ci riporta ad una dimensione temporale
più lenta, sdrammatizzando con illustrazioni
divertenti, per non dimenticare la nostra infanzia e la
scoperta dei materiali attraverso il tatto e la vista.
>
woven
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: cotone organico e di recupero, puro lino e canapa in parte filata a mano in italia negli anni ‘40, il resto proviene dal linificio e canapificio italiano
processo produttivo: progettazione tessile e tessitura su telaio a mano di 8 licci, illustrazioni, confezioni
luogo produzione: braunschweig - germania
modena - italia
Woven - design intelligente per gente divertente, è una collezione
che unisce l’illustrazione per l’infanzia e la grafica con la
progettazione tessile e la tessitura a mano. I tessuti sono stati
realizzati a mano con differenti filati: cotone, lino e canapa, in
parte filata a mano negli anni ‘40.
The collaboration between Nicoletta di Gaetano
and M.A.D.E. (Eva Bode, Parwana Kath, Dana
Kirchner, Annette Zacharias) started during the
past edition of Open Design Italia. The idea is
to join forms, graphics and illustrations with the
technical drawing on textiles and hand weaving
work, offering endless possibilities to create
unique pieces. There is a need for real things made
by manual labour, like drawing or loom-weaving:
funny illustrations can bring us back to a slower
temporal dimension, so as not to forget our
childhood and the discovery of materials through
touch and sight.
>
woven
year of realization: materials and origins: productive process: place of production: 2012
organic and recovered cotton, pure linen and hemp partially woven in Italy during the 1940s, the rest comes from the “linificio e canapificio italiano”
textile design and weaving on 8 shafts handloom, illustrations, tailoring
braunschweig - germany
modena - italy
Woven - smart design for nice people is a collection
combining children’s illustrations with hand weaving
and textile design. Hand-woven yarns are made of
cotton, pure linen and hemp, partially woven in Italy
during the 1940s.
79
interior design
29 Silvia Cetoretta Bologna | Italy
Designer marchigiana, si laurea in Disegno Industriale
presso il Politecnico di Milano. Ha recentemente
collaborato con Antonio Lanzillo Design Studio
e Palomba+Serafini Associati per poi trasferirsi a
Bologna. L’esperienza in product e grafic design si
riversa nel suo lavoro come progettista indipendente
nel campo del design tessile.
[email protected]
>
parole libere
anno di progettazione: materiali e provenienza: processo produttivo: luogo di produzione: 2012
tessuto in cotone (bianco) - provincia di macerata; colori ad acqua per tessuti
taglio del tessuto esecuzione disegno,
illustrazione a mano su tessuto, stiratura
e cucitura
abitazione privata
Parole libere è una collezione di cuscini con disegni realizzati a mano
su cotone che esprimono situazioni o stati d’animo caratteristici della
nostra vita. Si tratta di messaggi di positività.
80
A designer from the Marche region, she graduated
in Industrial Design at the Polytechnic of Milan.
She collaborated with Antonio Lanzillo Design
Studio and with Palomba+Serafini Associati and
then moved to Bologna. Her experience in product
and graphic design is reflected in her work as an
independent designer in the field of textile design.
>
parole libere
year of realization: 2012
materials and origins: white cotton textile - province of Macerata; watercolours for textiles
productive process: fabric cutting, hand drawing on fabric, ironing and sewing
place of production: private house
Parole libere (Free words) is a handmade drawings
pillow collection on cotton expressing characteristic
situations or typical moods of our everyday lives. The
idea is to convey positive messages.
fashion design
30 ALF Re-Creation Padova | Italy
È un piccolo brand con sede a Padova, nato nel 2008
da tre giovani padovani: Andrea, Luca e Federico,
da cui l’acronimo del nome. Andrea è studente in
ingegneria, Luca è architetto e Federico è studente
in architettura. La loro idea è ridare vita a materiali
dismessi facendo nascere dalle caratteristiche del
materiale oggetti unici e irripetibili. ALF ha creato
cinture e borse e partecipato a concorsi ed eventi nel
fashion design.
www.alfrecreation.com
>
metrica belt
anno di progettazione: 2010
materiali e provenienza: metri da sarta - italia; scarti di feltro colorato - aziende di vicenza e padova;
vecchie camere d’aria
processo produttivo: cucitura del metro con scarti di feltro e camere d’aria
luogo di produzione: tombolo (PD)
Metrica Belt impiega il metro da sarta, assemblato e cucito
assieme a scarti di feltro colorato e vecchie camere d’aria di cicli,
conferendogli un nuovo significato.
A small brand founded in Padua in 2008 by three
young friends: Andrea, Luca and Federico –
hence the acronym ALF. Andrea is a student in
engineering, Luca is an architect and Federico
is studying architecture. Their idea is to give new
life to discarded materials thus giving rise to
unique objects. ALF created belts and bags and
participated in competitions and events in fashion
design.
>
metrica belt
year of realization: materials and origins: productive process: place of production: 2010
tape measure - italy;
coloured felt scraps -
companies from Vicenza and Padua; old inner tubes
tape sewing with felt scraps and inner tubes
tombolo (padova)
Metrica Belt uses a tape measure, and then assembles
and sews it with old scraps of coloured felt and old
bicycles’ inner tubes, giving them a new meaning.
81
fashion design
31 Valentina Abbruzzese Salerno | Italy
Nasce ad Agropoli (SA) nel 1971. Dopo un
percorso formativo a Roma, presso l’Istituto
Europeo di Design e l’Accademia Koefia
(1994-1996) si specializza come modellista
con il metodo di taglio “Guarino”. Dunque
si concentra nel settore della moda e nel
particolare ambito degli abiti da sposa. Capi
dal taglio romantico e tradizionale, con
raffinate lavorazioni artigianali, richiamano
la natura senza essere ridondanti di
particolari, risultando moderni e senza
tempo.
www.lampcouture.com
She was born in Agropoli (Salerno) in 1971.
After a training course at the European Institute
of Design in Rome and at the Koefia Academy
(1994-1996) she became a fashion designer using
the “Guarino” cutting technique. She then focused
on fashion industry and in particular on wedding
dresses. Her romantic – and traditional – cut
dresses, with refined hand-crafted makings, recall
nature in a modern and timeless way, without
using excessive details.
>
lamp couture
year of realization: materials and origins: productive process: place of production: 2011-2012
silk, linen and cotton textiles from Italian providers
tailoring techniques
agropoli (salerno)
Lamp Couture is a tailor-made silk, linen and cotton
lamp collection inspired by natural elements.
>
lamp couture
anno di progettazione: 2011/2012
materiali e provenienza: tessuti di seta, lino e cotone fornitori italiani
processo produttivo: con tecniche esclusivamente sartoriali
luogo di produzione: agropoli (sa)
Lamp Couture è una collezione di lampade in
tessuto di seta, lino e cotone, ispirate alle forme
naturali, lavorate con tecniche sartoriali.
82
fashion design
32 Patrizia Iacovazzi_PERLAMADREDESIGN
Venezia | Italy
Linea di gioielli in vetro, Perlamadredesign nasce
dalla collaborazione tra Patrizia Iacovazzi, artigiana
salentina, ed Evelina Pescarolo, architetto veneziano.
Venezia incontra il Salento: le trasparenze delicate ed
i riflessi dell’acqua armonizzano con i colori intensi
e puri del nostro Sud. Esperienze e visioni diverse
che trasmigrano nell’attenzione alla ricerca, al riuso
ed nella sperimentazione della materia. Dietro
ogni perla lavorata a lume c’è tradizione, ricerca
cromatica e delle potenzialità espressive. Le perle
sono accostate al cuoio, elementi in lava vulcanica e
altri materiali naturali e riciclabili in gioielli dal gusto
contemporaneo.
www.perlamadredesign.com
>
butterfly collection
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: vetro di murano
partner: evelina pescarolo
processo produttivo: lavorazione artigianale con la tecnica del lume
luogo di ideazione: venezia
luogo di produzione: murano (ve)
Butterfly collection sono gioielli caratterizzati da piccoli moduli
a diversa grandezza che mostrano, da un lato, la purezza del
vetro, dall’altro il segno della lavorazione, lasciandovi impresse le
tracce delle pinze di metallo. Questi moduli nascono dallo studio e
dall’elaborazione di una vecchia perla anni ‘30.
A line of glass jewellery, Perlamadredesign
developed from the collaboration between
Patrizia Iacovazzi, an artisan from Salento, and
Evelina Pescarolo, a Venetian architect. Venice
meets Salento: delicate transparencies and water
reflections blend with the pure and intense colours
of Southern Italy. Such different experiences and
views shift towards careful research, reuse and
material experimentation: behind every lampwork
pearl, there are tradition, chromatic research
and communicative potential. Pearls combine
with leather, elements in volcanic lava and other
natural materials that can be recycled to create
contemporary-style jewellery.
>
butterfly collection
year of realization: materials and origins: partner: productive process: place of design: place of production: 2012
murano glass
evelina pescarolo
handcraft using lume technique (typical of murano)
venice
murano (venice)
Butterfly collection are jewels characterized by
different-sized modules showing the purity of glass on
one side and the manufacturing mark, with the imprint
from metal pincers, on the other. These modules were
designed from the elaboration and manufacturing of
an old pearl dating back to the 1930s.
83
product design
33 Chiara Valentini Brescia | Italy
La bresciana Chiara Valentini si specializza nella
lavorazione del vetro e spinge la sua ricerca al confine
tra l’arte e gli oggetti d’uso dal carattere decorativo.
Apre un laboratorio di vetrofusione a Brescia nel 2002
a fronte della collaborazione con il laboratorio d’arte
di Martino Vertova. Ma il vetro non è il solo materiale
con cui si è cimentata: argilla, terracotta e materiali
di recupero per svilupparne l’espressività artistica
attraverso la manualità creativa.
www.chiara-valentini.it
>
acquatica
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: vetro per vetrofusione - ditta tgk
processo produttivo: vetrofusione
luogo di produzione: brescia
Acquatica è un set di piatti tondi di diversi diametri ispirati alla sezione
di una goccia d’acqua. Una palette di azzurri, celesti e blu si staglia
sullo sfondo bianco opalino. Realizzati in vetro per vetrofusione.
84
Chiara Valentini, from Brescia, is specialized in
glass processing. Her research ranges between art
and everyday objects with a decorative character.
Following her collaboration with Martino
Vertova’s art workshop, in 2002 she opened a
glass-fusing workshop in Brescia. Besides glass,
she has also worked with other materials such as
clay, earthenware and discarded products.
>
acquatica
year of realization: 2012
materials and origins: fused glass - tgk company
productive process: glass fusing
place of production: brescia
Acquatica (Aquatic) is a set of different-sized round
plates inspired by the section of a water drop. A blue,
light blue and sky blue palette stands out against an
opaline white background. Plates are made of glass
for fusing.
fashion design
34 Michela Di Crescenzo Bologna | Italy
Nasce a L’Aquila nel 1974. Arriva alla moda dopo
un’infanzia trascorsa tra la biancheria per la casa
venduta dai nonni paterni e i ricami, gli uncinetti e
i tessuti fatti a mano della nonna materna. Studia a
Roma in una scuola di moda e, dopo esperienze come
fashion designer presso aziende nel settore, dal 2009
si dedica interamente al suo marchio Mani, le cui
collezioni sono realizzate interamente a mano.
La scelta del naming e della filosofia di questo
marchio, ispirata all’artista tedesco Joseph Boys,
celebrano con forza l’immenso potere creativo
umano che si unisce al gusto estetico innovatore.
Un appeal tutto contemporaneo che conquista per
la sua prorompente identità, lontana dagli standard
tradizionali.
www.mani-hm.it
>
mani
anno di progettazione: materiali e provenienza: partner: processo produttivo: luogo di produzione: 2009
tessuti elastici (rimanenze/scampoli)
sarta
handmade
bologna
Di Mani 100% Handmade - Unique piece & Limited Edition - una
collezione di abbigliamento minimal che nasce dallo studio dei
volumi. Il tessuto è ricercato, fresco e confortevole.
Born in L’Aquila in 1974, she entered the world
of fashion after spending her childhood between
the household linens sold by her paternal
grandparents and embroideries, crochet-hooks
and hand-woven fabrics made by her maternal
grandmother. She attended a fashion school in
Rome and, after a few experiences as a fashion
designer in specialized companies, since 2009 she
has been dealing exclusively with her brand: Mani,
an entirely handmade collection. The brand’s name
and philosophy, inspired by German artist Joseph
Boys, are a celebration of the enormous human
creative potential combined with an innovative
aesthetic taste. Its contemporary appeal will charm
you through its strong and unconventional identity.
>
mani
year of realization: 2009
materials and origins: elastic textiles
(rests, remnants)
partner: tailor
productive process: handmade
place of production: bologna
Di Mani 100% Handmade - Unique piece & Limited
Edition - is a minimal clothing collection whose
concept derives from the study of volumes. The textile
is refined, cool and comfortable.
85
fashion design
35 Stefania Bandinu Bologna | Italy
Nasce a Oristano nel 1980 ma si trasferisce a Bologna
per studiare pittura all’Accademia di Belle Arti e
Storia dell’Arte all’Università, senza mai sradicarsi
dalla sua terra di origine. La passione per le arti
applicate e per il racconto si trasferiscono nelle serie
limitate di gioielli realizzati con carta e materiali
poveri. Grafiche, segni di paesi lontani e cartine
geografiche sono incastonati nei monili come tracce
di memoria. Nel 2008 partecipa alla fondazione del
gruppo Mentelocale, che opera all’interno dell’arte
contemporanea con progetti di arte pubblica e
partecipativa.
www.stefaniabandinu.blogspot.it
>
travel memoirs #1
amelia earhart
anno di progettazione: 2011
materiali e provenienza: carta stampata, rame, ottone, alluminio
le stampe provengono da archivio personale
processo produttivo: ritaglio di immagini e forme in metallo, fissaggio tra i materiali e laccatura
luogo di ideazione: sanalvò (OT)
luogo di produzione: bologna
Travel Memoirs #1 Amelia Earhart è una serie di gioielli in carta
stampata, rame, ottone, alluminio che si ispirano agli itinerari di
viaggio di Amelia Earhart.
86
Born in Oristano in 1980, she moved to Bologna
to study painting at the Academy of Fine Arts
and History of Art at the University. Her passion
for applied arts and narrative found concrete
application in a limited series of jewellery made
with paper and poor materials. Graphics, signs
of distant countries and maps are set in jewels
as mnemonic traces. In 2008 she joined the
foundation of Mentelocale, a group working within
the field of contemporary art through public and
participatory art projects.
>
travel memoirs #1
amelia earhart
year of realization: materials and origins: productive process: place of design: place of production: 2011
printed paper, copper,
brass, aluminium.
prints come from her
personal archive
cutting of images and metal forms, fastening of materials and lacquering
sanalvò (otranto) bologna
Travel Memoirs #1 Amelia Earhart is part of a
jewellery collection made of printed paper, copper,
brass and aluminium, inspired by Amelia Earhart’s
wanderings.
fashion design
36 Simone Frabboni Bologna | Italy
Restauratore e creativo bolognese, il legno è il suo
mezzo espressivo. Alla creatività unisce l’esperienza e il
rigore del restauro, realizzando gioielli e complementi
d’arredo. Autoproduzioni integrali ad esemplare
unico o in piccole serie, di cui copre l’intero processo
produttivo dalla scelta della materia prima al progetto,
alla sua realizzazione. Il design si fonde con il sapere
artigiano, il risultato sono gioielli pensati come
sculture, creazioni ecologiche e legate al territorio,
grazie all’uso di essenze locali non commerciabili su
larga scala che rendono unica ogni creazione.
www.simonefrabboni.com
A restorer and creative from Bologna, his means
of expression is wood. He produces jewellery and
furnishings, combining creativity, experience and
rigour in restoration. Frabboni covers the whole
productions process of his entirely self-produced
items, in single unit or in small series, from the
selection of raw materials to the project up to
its production. Design merges with his artisan
know-how, resulting in jewellery that are designed
as sculptures and ecological creations which are
linked to the territory, thanks to the broad use
of non-marketable local essences making each
creation unique.
>
>
wooden puzzle
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: legno chiaro di acero, frassino,
betulla di provenienza dell’appennino tosco-emiliano
processo produttivo: ricerca, tornitura, pirografia,
lucidatura acrilica ecologica del legno, stagionatura e tornitura a taglio trasversale
luogo di produzione: bologna
I bracciali Wooden Puzzle in legno chiaro d’acero, frassino e
betulla di provenienza dall’appennino tosco-emiliano nascono dal
desiderio di creare una linea elegante ma ironica, un gioco.
wooden puzzle
year of realization: materials and origins: productive process: place of production: 2012
maple, ash, birch light wood from the Tuscan-
Emilian Apennines
research, wood ecological turning, pyrography and acrylic polishing; wood seasoning and cross-sectional turning
bologna
The bracelets Wooden Puzzle in light maple, ash and
birch from the Tuscan-Emilian Apennines are the result
of the artist’s desire to create an elegant but ironic and
playful collection.
87
fashion design
37 Fabio Botta Como | Italy
Fabio Botta nasce a Como nel 1978, è orafo e si
formato al corso del Centro Regionale A.C.A.I di Como
e poi, come incastonatore, presso l’istituto Foral di
Valenza Po. Ha esposto in varie mostre internazionali,
ultime alla Fondazione Antonio Ratti e alla
manifestazione Open Design Italia. Progetta e realizza
preziosi su commissione di stilisti e designer, e in
maniera autonoma. Ama esplorare i confini artistici
della professione, approfondire le caratteristiche dei
materiali unendo vetri, resina e metalli preziosi.
www.fabiobotta.com
>
accommodate design
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: ottone, resina, elementi grafici
partner: ester castelnuovo
processo produttivo: il disegno viene posto su supporto
di ottone e ricoperto con resina trasparente
luogo di ideazione:como
luogo di produzione: lurago marinone (co)
Accommodate Design è un progetto che traduce disegni, incisioni e
fotografie su un supporto d’ottone ricoperto in resina, incastonati da
un orafo per crearne orecchi, girocollo, anelli o spille. In questo caso i
disegni sono di Ester Castelnuovo.
88
Fabio Botta was born in Como in 1978. He was
trained as a goldsmith at the ACAI Regional
Centre Como and then as a setter at the Foral
Institute of Valenza Po. He exhibited his works in
several international exhibitions - more recently at
the Antonio Ratti Foundation and at Open Design
Italia. He designs and manufactures jewels both
on commission by stylists and designers, as well
as independently. He loves to explore the artistic
boundaries of his profession combining materials
such as glass, resin and precious metals to
examine their distinctive features.
>
accommodate design
year of realization: 2012
materials and origins: brass, resin, graphical elements
partner: ester castelnuovo
productive process: drawings are put on a brass support and covered with transparent resin
place of design: como
place of production: lurago marinone (como)
Accommodate Design is a project that transfers
drawings, carvings and photographs on a brass
support covered with resin, set by a goldsmith to create
earrings, necklaces, rings or brooches. Drawings by
Ester Castelnuovo.
Atelier+webshop for upcoming
designers & pro-active consumers
GARAGEDESIGN
Tortonaspazionovi Via Novi 1 (zona Tortona)20144 Milano
2° piano 2nd floor
38 Emanuele Busato
39 Unbeldì
40 Valentina + Riccaro Sartori_lacrime d’arte
41 Simone Farinazzo_dadi e bastoni
42 Piquattropunto
43 Caterina Tandello
44 Elisa Montanari
45 Marco Poletto
46 Andrea Pinardi
47 Matteo Buldini
48 Federico Bocci_24carati
49 Monica Maraspin
50 Giulio Lilli
51 Federico Scagliarini
52 Stefano Padovani + Fabrizio Corazza Di Maron
53 Carlos Pambianchi + harvest creatives
54 Mobilidinamici
55 Paolo Vallara
56 M.A.B.A.C.
57 Andrea Moro + Gianni Bordin
58 Marco Ferrarin
59 Raffaella Brunzin + Gaetano Di Gregorio
60 Elvira Muntoni
61 Monica Bettocchi
62 Alessandro Lai
63 Simona Bruzzi + Federico Piras_purquapà
64 Francesco Guerra_doke design
65 Indastria Design
66 Diana Biscaioli
67 Valentino D’Osualdo
68 Guadalupe Ciocchini
69 Andrea Zausa
70 Francesca Timpano
Padova
Ferrara
Mantova
Verona
Ascoli Piceno
Bologna
Bologna
Pordenone
Bologna
Bologna
Livorno
Trieste
Firenze
Bologna
Treviso
Bologna
Ferrara
Lecco
Bologna-Faenza
Belluno
Bolzano
Venezia
Firenze
Bologna
Bologna
Bologna
Pesaro-Urbino
Vicenza
Viterbo
Bologna
Còrdoba
Venezia
Reggio Calabria
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Italy
Argentine
Italy
Italy
66
68
65
64
63
59
67
62
61
58
70
56
53
60
57
69
55
54
48
51
39
38
41
40
49
52
47
50
46
45
44
lato laguna
Laguna side
43
42
interior design
38 Emanuele Busato Padova | Italy
Architetto diplomato a Venezia nel 1996. Emanuele
Busato si specializza con la Marzotto in allestimenti
e concept per negozi. Dal 2002 svolge la libera
professione. A fianco della progettazione d’interni,
showroom ed elementi espositivi in ambito
commerciale, Emanuele Busato autoproduce gioielli e
complementi d’arredo in piccola serie. Selezionato per
la manifestazione Open Design Italia 2010 e 2011.
www.emanuelebusato.it
>
il colletto del prete
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: pannelli in policarbinato
partner: azienda di fornitura e lavorazione materiale plastico
processo produttivo:
taglio pannelli e assemblaggio a mano
luogo di produzione: cervarese santa croce (pd)
Il colletto del prete è un porta tablet portatile e dal funzionamento
semplice e intuitivo. Le due lastre in policarbonato intagliato e forato
scompaiono quando chiuse.
92
An architect graduated in Venice in 1996,
Emanuele Busato specialised with Marzotto in the
field of display and concept design for shops. A
freelance since 2002, alongside his commercial
activity in interior, showroom and elements display
design, Emanuele Busato self-produces jewellery
and furniture in small series. He was selected for
the 2010 and the 2011 editions of Open Design
Italia.
>
il colletto del prete
year of realization: 2012
materials and origins: polycarbonate panels
partner: company for the supply and cutting of materials
productive process: panels cutting,
hand assembly
place of production: cervarese santa croce (padova)
Il colletto del prete (The clerical collar) is a portable
tablet holder working in a simple and intuitive way. Its
two sheets of carved and perforated
polycarbonate disappear when closed.
interior design
39 Unbeldì Ferrara | Italy
Unbeldì è un marchio che nasce dall’incontro di
artigiani, artisti, designer, architetti, ed è finalizzato
alla progettazione, realizzazione e installazione di
architetture, scenografie, allestimenti e arredi su
misura. L’idea nasce da Giuseppe Marchi, Nevina Falchi
e Riccardo Catozzi, specializzati nella progettazione
e recupero di mobili e fabbricazione su misura.
Hanno partecipato a numerose fiere e iniziative tra
cui Milano-Discovering e al Fuorisalone di Milano nel
2012.
www.unbeldi.it
>
flavour
anno di progettazione: 2007
materiali e provenienza: legno, metallo, vetro
processo produttivo: assemblaggio e verniciatura di elementi di legno di recupero, inserimento ferramenta
luogo di produzione: ferrara
Unbeldì is a brand founded by a group of craftsmen,
artists, designers and architects aiming at designing,
constructing and installing custom-made structures,
sceneries, fittings and furnishings. The idea comes
from Giuseppe Marchi, Nevina Falchi and Riccardo
Catozzi, experts in furniture design and recovery and
in custom-made manufacturing. Together they took
part in several exhibitions and initiatives including
Milano-Discovering and Fuorisalone in Milan, 2011.
>
flavour
year of realization: materials and origins: productive process: place of production: 2007
wood, metal, glass
assembly and varnishing of recovered wooden elements, ironware insertion
ferrara
Flavour is an extendable table made of pallets that are
disassembled, planed and reassembled to simulate the
shutter of an old door, with a sheet of tempered glass
on its top. The removable shelf is covered in fabric with
painted floral patterns.
Flavour è un tavolo allungabile che utilizza tavole di pallet
smontate, piallate e ricomposte, a simulare l’anta di una
vecchia porta, con una lastra di vetro temperato al di sopra.
Il ripiano estraibile è rivestito in tessuto con motivo floreale
verniciato.
93
interior design
40 Valentina e Riccardo Sartori
LACRIME D’ARTE Mantova | Italy
L’esperienza artistica dei fratelli Riccardo e Valentina
Sartori rappresenta un punto di incontro tra manualità,
design e arte. Punto di partenza è il lavoro nella
falegnameria di famiglia, fonte di conoscenza della
lavorazione del legno. L’esperienza acquisita è
riversata nella costruzione artigianale delle opere.
A guidare il processo creativo è una comune ricerca
dell’eleganza attraverso il contrasto nelle forme, nei
colori e nei materiali. Materia principe è il legno, le
tecniche sono varie: oltre alle necessarie lavorazioni
manuali, si utilizzano anche macchinari evoluti guidati
dall’esperienza e dalla mente.
www.lacrimedarte.com
>
music&color
anno di progettazione: materiali e provenienza: processo produttivo: luogo di produzione: 2011
pianoforte degli anni 20
pennellatura e areografo
birbesi di guidizzolo (mn)
Music&Color è un re-made di un antico pianoforte di produzione
tedesca. La tastiera è stata integrata con tasti colorati, mantenendo la
funzione del pianoforte.
94
The artistic skills of brothers Riccardo and
Valentina Sartori combine manual labour, design
and art: the experience acquired by working within
the family carpentry allowed them to learn wood
processing techniques and apply them into the
artisanal creation of their works. They are both
guided by the research of elegance through the
use of contrasting shapes, colours and materials.
Their preferred element is wood and several are the
techniques they apply, from manual processing to
the use of advanced machinery.
>
music&color
year of realization: 2011
materials and origins: restyling of a 1920s piano
productive process: hand-working, hand-
painting, airbrushed keys
place of production: birbesi di guidizzolo (mantova)
Music&Color is a re-made of an old piano produced in
Germany. The keyboard was integrated with coloured
keys, thus maintaining its function as a musical
instrument.
interior design
41 Simone Farinazzo_dadi e bastoni Verona | Italy
Vive e lavora a Salizzole in provincia di Verona.
Laureato in Architettura a Firenze, dal 2009 avvia
l’attività in proprio nella falegnameria del padre.
Progetta e realizza mobili e sculture, ha ideato uno
speciale giunto, Dadi e Bastoni, che gli ha consentito
di sperimentare una serie di arredi particolarmente
adatto all’autoproduzione.
www.dadiebastoni.com
>
dadi e bastoni-libreria
anno di progettazione: materiali e provenienza: processo produttivo: luogo di produzione: 2012
legno, mdf e stoffa
artigianato di falegnameria
salizzole (vr)
La libreria Dadi e Bastoni è costituita da due serie di moduli
con ripiani appoggiati, fianchi reggilibri in tessuto e cassettoni
scorrevoli. E’ possibile comporre la libreria in diverse
conformazioni grazie al particolare giunto.
He lives and works in Salizzole (Verona). He
graduated in architecture in Florence and since
2009 he has been working on his own in his
father’s carpentry. He has designed and built
furniture and sculpture and also created a special
joint, “Dadi e Bastoni” (dice and sticks), that
allowed him to try out a range of furniture which is
particularly suitable for self-production.
>
dadi e bastoni-bookcase
year of realization: materials and origins: productive process: place of production: 2012
wood, medium density fibreboard, fabric
woodworking
salizzole (verona)
The bookcase Dadi e Bastoni (dice and sticks) is
constituted by two custom-made series of modules.
It is made of lean shelves, textile bookends on the
sides, and sliding drawers.
95
interior design
42 Piquattropunto Ascoli Piceno | Italy
Piquattropunto è un luogo di convergenza di
energie: quattro architetti e designer con percorsi
formativi ed esperienze diverse, dall’industrial design
all’architettura di grande scala. Filo conduttore della
progettazione è la sintesi tra sostenibilità ambientale
e ricerca, formale e tecnologica, tra innovazione e
tradizione. Nel gruppo trovano forza e strategia per
comprendere gli obiettivi e interpretare le esigenze
delle aziende a cui si rivolgono, proponendo valori
che vanno oltre il grado estetico.
www.piquattropunto.it
>
case volanti
anno di progettazione: materiali e provenienza: partner: processo produttivo: luogo di ideazione: luogo di produzione:
2010
ceramica di castelli (TE); cartone
franco di simone e antonietta faiani
modellato e smaltato a mano
san benedetto del tronto (AP)
castelli (TE)
Case Volanti reinterpreta le casette per gli uccelli in chiave
concettuale, rimembranze di vita all’aria aperta e rilettura di oggetti
semplici e naturali. Completamente realizzate in ceramica smaltata.
96
Piquattropunto is a place where energies
converge: four architects and designers coming
from different backgrounds and experiences, from
industrial design to large-scale architecture. The
underlying theme of their design is the synthesis
between environmental sustainability and formal
and technological research, between innovation
and tradition. The group gives them strength and
strategy to understand objectives and needs of the
company through values that
​​
go beyond the mere
aesthetic level.
>
case volanti
year of realization: materials and origins: partners: productive process: place of design: place of production: 2010
ceramic from castelli -
teramo; cardboard
franco di simone, antonietta faiani
hand modelling and glazing
san benedetto del tronto (ascoli piceno)
castelli (teramo)
Case Volanti (Flying Houses) reinterprets bird houses
in a conceptual way, as memories of outdoor life and
reinterpretations of simple and natural objects. It is
completely made of
​​ glazed ceramic.
interior design
43 Caterina Tandello Bologna | Italy
Art director e graphic designer, nasce a Verona nel
1975. Si laurea in Design Industriale e si specializza
con un MBC al Politecnico di Milano. Dopo la palestra
formativa di Euro Rscg Milano e l’esperienza come
direttore creativo di Nice Communication, apre
la propria agenzia mamaLab nel 2007 a Bologna
per applicare la sua visione olistica del designer/
artigiano al mondo della comunicazione. Coltiva
anche progetti personali che si basano sul riuso di
oggetti, componenti, prodotti che trovano nuova
vita attraverso il loro re-design. www.mamalab.eu
>
esther
anno di progettazione: 2009
materiali e provenienza: annaffiatoio in latta, fibra ottica, lampada dicroica, connettore per alimentazione fibre
partner: neon king
processo produttivo: verniciatura epossidica annaffiatoio, foratura per ventilazione, infilaggio manuale fibra ottica, assemblaggio
connettore e lampada
luogo di ideazione: bologna
luogo di produzione: modena
Inside out - outside in: Esther porta il giardino dentro le mura
di casa. Una pioggia di luce personalizzabile in lunghezza e
luminosità: a partire dalla fibra ottica è infatti possibile creare
punti luce intermedi semplicemente pizzicando la fibra.
An art director and graphic designer, she was born
in Verona in 1975. She graduated in Industrial
Design and then obtained a Master in Brand
Communication at the Polytechnic of Milan. After
an experience at Euro RSCG Milano and at Nice
Communication in Bologna as a creative director,
she opened her own agency mamaLab in 2007 in
Bologna to apply her holistic view as designer/
craftswoman in the world of communication.
She also develops personal projects based on the
reuse of objects, components, products that can be
transformed through re-design.
>
esther
year of realization: 2009
materials and origins: tinplate watering can, optical fibre, dichroic lamp, fibres power supply connector
partner: neon king
productive process: watering can varnishing over epoxy, drilling, manual optical fibre threading, connector and lamp assembly
place of design: bologna
place of production: modena
Inside out - outside in: Esther brings the garden
inside the house through a downpour that can be
customizable in length and brightness. The optical
fibre can be tweaked, creating midway lighting
effects.
97
interior design
44 Elisa Montanari Bologna | Italy
Vive e lavora a Bologna dopo essersi
laureata in architettura presso l’Università
di Firenze. Ha collaborato con il celebre
designer Giancarlo Piretti alla realizzazione
della poltrona Casentina. Sin dall’inizio si
occupa di design autoprodotto e re-design,
con particolare attenzione ai materiali e
alle sensazioni materiche e visive da essi
generate. Da poco ha avviato “Da cosa nasce
cosa”, un laboratorio con esposizione dei suoi
lavori a Bologna.
www.dacosanascecosa-design.it
A graduate in Architecture at the University of
Florence, she now lives and works in Bologna. She
worked with renowned designer Giancarlo Piretti,
contributing to the realization of the chair Casentina.
From the very beginning of her career she has been
dealing with self-produced design and re-design,
paying particular attention to materials and to
the tactile and visual sensations they produce. She
recently opened Da cosa nasce cosa (One thing leads
to another), her laboratory in Bologna where her
works are exhibited.
>
>
casentina
anno di progettazione:
2011
materiali e provenienza: panno casentino, produzione tradizionale della provincia di arezzo
partner: giancarlo piretti, brevetto di invenzione del meccanismo di molleggio; intermobel per le parti metalliche - vicenza ; sivan 2 per le tappezzerie - castelfranco emilia (MO); bertoncelli per le sagome a pantografo delle gomme piume - castelfranco emilia (MO)
processo produttivo: prevalentemente manuale, senza impiego di stampi per le gommepiume
luogo di ideazione: bologna
luogo di produzione: bologna, vicenza
castelfranco emilia (mo)
Casentina è una poltrona rivestita in panno casentino, tessuto
medievale toscano, con un meccanismo di molleggio di tipo Torsion,
mutuato da Giancarlo Piretti, e poggia testa asportabile.
98
casentina
year of realization: 2011
materials and origins: “casentino” cloth, a traditional production from the province of arezzo
partners: giancarlo piretti, patent for springing mechanism; intermobel for metal parts,
vicenza;
silvan 2 for wall coverings, castelfranco emilia (modena); bertoncelli for foam rubbers pantograph shapes, castelfranco emilia (modena)
productive process: mainly manual (without use of moulds for foam rubbers)
place of design: bologna
place of production: bologna, vicenza
castelfranco emilia (modena)
Casentina is an armchair covered in “Casentino” cloth,
a medieval textile from Tuscany, with a Torsion springing
mechanism, borrowed from Giancarlo Piretti, and a
removable headrest.
interior design
45 Marco Poletto Pordenone | Italy
Classe 1980, nel 2000 diviene tecnico elettronico e
delle telecomunicazioni, presso l’istituto professionale
IPSIA. Questa caratterizzazione “tecnica” si riversa
nelle aziende in cui ha lavorato. Dal 2002, l’esperienza
nelle componenti industriali si sposa con un’attività
di carattere artigianale all’interno della Tappezzeria
Dorino Poletto che produce piccole serie di divani,
poltrone, letti e tende. Unendo queste competenze,
Marco segue una linea di prodotti come designer
autoproduttore.
www.tappezzeriapoletto.com
>
divano zero8cinque
anno di progettazione: materiali e provenienza: processo produttivo:
luogo di produzione: 2011
pelle bovina e lana - italia
realizzazione telaio in legno, modellazione poliuretano espanso per imbottitura, realizzazione fodera di rivestimento
laboratorio di tappezzeria poletto
Il divano Zero8cinque ha un disegno geometrico, minimale e
un’accurata attenzione ai materiali: quali lana, pelle bovina, e
trapuntatura leggera in filo di canapa.
Born in 1980, in 2000 he became an electronics
and telecommunications engineer after studying
at the professional institute IPSIA. He then
applied this “technical” characterization within
the companies he worked for. Since 2002, his
experience in industrial components has combined
with that of artisan within the Dorino Poletto
Upholstery - producing small series of sofas,
armchairs, beds and tents. Marco follows a line of
products as a self-producer designer combining all
these skills.
>
divano zero8cinque
year of realization: 2011
materials and origins: cowhide and wool - italy
productive process: wooden frame making, expanded polyurethane modelling, covering realization
place of production: poletto upholstery laboratory
The sofa Zero8cinque (Zero, eight, five) has a geometric
and minimal design and pays particular attention to the
use of materials such as wool, cowhide and a hemp thread
light quilting.
99
urban design
46 Andrea Pinardi Bologna | Italy
Formato alla facoltà di Architettura di Firenze
con indirizzo disegno industriale, Andrea
Pinardi si specializza in progettazione grafica
e disegno in ambito architettonico e design.
Lavora come disegnatore e grafico freelance
e collabora con studi di progettazione
architettonica.
[email protected]
After studying Industrial Design at the Faculty
of Architecture in Florence, Andrea Pinardi
specialized in graphic design and drawing in
architecture and design: he now works as a
freelance drawer and graphic designer and
collaborates with several architectural firms.
>
cippetto
year of realization: 2012
materials and origins: cedar wood planks, steel, bolts
partner: blacksmith
productive process: single axes shape cutting, steel-base
design, bolting
place of production: campolo, grizzana morandi (bologna)
Cippetto is a street furniture object: a stump you can sit
on just like on a small stool.
>
cippetto
anno di progettazione:
materiali e provenienza: partner: processo produttivo:
luogo di ideazione: 2012
assi di legno di castagno, acciao, bullonerie
fabbro
taglio a sagoma delle assi, realizzazione di base di acciaio, bullonature
campolo, grizzana morandi (bo)
Cippetto è un oggetto di arredo urbano. Un cippo: elemento di confine,
che permette la seduta a mo’ di piccolo sgabello.
100
urban design
47 Matteo Buldini Bologna | Italy
Nasce a Budrio (BO) nel 1980. Si laurea alla Facoltà
di Architettura di Ferrara, collabora con Antonio
Ravalli architetti di Ferrara e EMD architects di
Dublino. Si trasferisce nuovamente in Italia nel 2007
per lavorare con Tasca architetti associati e Corrado
Scagliarini architetto di Bologna. Non solo architettura,
Matteo Buldini si occupa di design di arredo come
autoproduttore.
www.ec2.it/matteobuldini
Born in Budrio (Bologna) in 1980, he graduated
from the Faculty of Architecture in Ferrara. After
collaborating with “Antonio Ravalli architects”
in Ferrara and “EMD architects” in Dublin,
he moved back to Italy in 2007 to work with
“Tasca associated architects” and with Corrado
Scagliarini in Bologna. Matteo Buldini does not
deal with architecture only, but also with furniture
design as a self-producer.
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totem
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: blocchi in calcestruzzo con armatura in fibra di vetro, piano di finitura in multistrato di okumè - i materiali provengono da aziende
dell’emilia-romagna
partner: cemeform srl - bologna
processo produttivo:
getto del calcestruzzo in casseforme, asciugatura in stampo, trattamento con oli disarmanti, asciugatura
luogo di produzione: bologna
year of realization: materials and origins: partner: productive process: place of production: Totem è un arredo per esterni formato da blocchi in calcestruzzo per
un peso di 40 kg, prodotti in quattro tipologie. Un incastro consente
la sovrapposizione dei blocchi.
Totem is an outdoor furniture formed by concrete
blocks weighing 40 kg, which are produced in four
types. A joint allows blocks to overlap.
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totem
2012
concrete blocks with reinforcing glass fibre, floor finishing in okumè multilayer - materials come from companies based in the emilia romagna region
cemeform srl - bologna
concrete casting in formworks, mould drying, treatment with release oils, final drying
bologna
101
interior design
48 Federico Bocci_24CARATI Livorno | Italy
Nato nel 1974 a Livorno, lavora come artigiano
sperimentale indipendente con uno spiccato
interesse nel modernariato d’arte e di design.
Negli anni novanta inizia a occuparsi anche
di interior design e arredamento, per il quale
fa ricerca nelle più importanti fiere di settore.
Il principale modello e riferimento resta la
sperimentazione del Dutch Design quale
riflessione pragmatica e artistica su oggetti
del quotidiano. Espone dal 2010 al MIAAO,
Arts &Crafts supermarket di Torino e nel 2011
a Artieri Domani, all’interno di Torino 150°
Esperienza Italia.
www.24carati.it
Born in 1974 in Livorno, he works as an independent
experimental craftsman with a keen interest towards
modernism in art and design. During the 1990s
he also started working in interior design and
furnishings, doing research in the major trade fairs.
Dutch Design is his main reference and model, which
he considers as a pragmatic and artistic reflection
on everyday objects. Since 2010 he has exhibited his
works in MIAAO, Arts & Crafts supermarket in Turin,
and in 2011 in Artieri Domani on the occasion of 150°
- Esperienza Italia in Turin.
>
tavolo tripode i.s.o
year of realization: 2010
materials and origins: perforated iron bars + methacrylate
productive process: welding, chrome plating, powder coating
place of design/production: livorno
I.S.O. is a tripod table created upon the rules of Sacred
Geometry. The railing bars constitute the structural and
aesthetic part, while the circular top is in methacrylate.
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tavolo tripode i.s.o
anno di progettazione:
materiali e provenienza: processo produttivo: luogo di produzione:
102
2010
barre forate in ferro + metacrilato
saldatura, cromatura, verniciatura a polvere
livorno
Tavolo tripode I.S.O. nasce con proporzioni ottenute con calcoli
di Geometria Sacra. Handmade, barre femmina da inferriata ne
compongono la parte strutturale ed estetica, matrice di sè stesso, con top
circolare in metacrilato.
interior design
49 Monica Maraspin Trieste | Italy
Nata a Trieste nel 1982, si laurea in Architettura e
sviluppa un interesse interdisciplinare: dall’ambito
museografico e archeologico a quello delle nuove
tecnologie applicate alla progettazione. È una freelance
con un’attività volta alla sperimentazione da cui è
nata Phen Collection, una serie di oggetti modulari e
componibili che vedono l’applicazione di bio-resine.
Dal primo prototipo Phen Light sono nati contenitori,
tavolini, vasi, sedute per l’in e l’out-door, fino a proposte
per l’arredo urbano, quali vertical garden e urban design.
La continua volontà di sperimentare i limiti e la ricerca
unita alla libertà creativa è ciò che rappresenta il suo fare
architettura e design.
monicamaraspin.wordpress.com
>
Sit.ME
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: acciaio cor-ten e finiture a richiesta (inox, verniciati, ecc.) friuli venezia giulia
processo produttivo: taglio lastra, piegature, lavorazione di finitura, trattamento materiale
luogo di ideazione: trieste
luogo di produzione: friuli venezia giulia
Sit.ME è una seduta multifunzione in acciaio, nata da una posizione
ed adattabile a molteplici “stare temporanei”. Accessoriata da pouf
utilizzabili nei vari modi dello stare seduti o come piani d’appoggio e
dotata di tasche e vani che diventano porta-riviste e/o posa-oggetti .
Born in Trieste in 1982, she graduated in
Architecture and developed an interdisciplinary
interest ranging from the field of archaeology and
museology to new design-applied technologies.
She is a freelance particularly prone to
experimentation: she created Phen Collection,
a series of modular objects realized through the
application of bio-resins. The first Phen Light
prototype led to the realization of containers,
tables, vases, in and outdoor seats, as well as
projects for street furniture, such as vertical
gardens or urban design. Her approach to
architecture and design is characterized by a
constant willingness to test her limits and by the
union between research and creative freedom.
>
Sit.ME
year of realization: 2012
materials and origins: cor-ten steel and finishings on request (steel, varnishings, etc.)
friuli venezia giulia
productive process: sheet cutting, bending, finishing, material treatment
place of design: trieste
place of production: friuli venezia giulia
Sit.ME is a multifunctional steel seat that can be
adapted to several “temporary sitting positions”. It is
endowed with poufs that adjust to different positions or
can be used just as a support base; they are equipped
with pockets and compartments that can become
holders and/or magazine racks.
103
interior design
50 Giulio Lilli Firenze | Italy
Nasce a Firenze nel 1971. Inizia a lavorare nell’ambito
del teatro come tecnico modellista. Si apre poi alla
grafica pubblicitaria e alla comunicazione multimediale
che consolida con la partecipazione a un seminario
di progetto in “design corporate vision” alla Domus
Academy di Milano. Collabora con le società fiorentine
di servizi integrati di comunicazione CEG Maxicom,
Studio Rovai Weber Design e lo studio FM Milano. Dal
2004 svolge attività lavorativa autonoma dedicandosi
anche all’autoproduzione.
[email protected]
>
freccia
anno di progettazione: materiali e provenienza: processo produttivo: luogo di produzione: 1999
alluminio, tondino di ferro
carpentiere
località vicchio, montespertoli (FI)
Il tavolino Freccia in alluminio e tondino di ferro fa esplicito
richiamo alla segnaletica stradale, qui decontestualizzata.
104
He was born in Florence in 1971, where he
began to work in the theatrical field as a pattern
maker. He then approached graphic design and
multimedia communication by participating in a
workshop on “corporate vision design” at Domus
Academy Milan. He collaborated with CEG
Maxicom and Studio Rovai Weber Design, two
companies of integrated communication services
based in Florence, and with studio FM Milano.
Since 2004 he has worked autonomously in the
field of self-production.
>
freccia
year of realization: materials and origins: productive process: place of production: 1999
aluminium, iron rod
carpenter
vicchio, montespertoli (firenze)
The table Freccia (Arrow), made of aluminium and
iron rod, explicitly refers to road signs, which are here
deprived of their original context.
interior design
51 Federico Scagliarini Bologna | Italy
Architetto, dal 1995 si occupa di progettazione dal design
al progetto urbano e di direzione lavori. Dal 2006 al 2011
è professore a contratto di Progettazione architettonica
presso la Facoltà di Architettura di Ferrara. Per i suoi
progetti, pubblicati in diverse riviste di settore nazionali
e internazionali, ha vinto premi e riconoscimenti. È socio
fondatore di Tasca studio architetti associati con Cristina
Tartari e del gruppo internazionale acces_SOS.
www.tascastudio.it
A graduate in architecture, since 1995 he has been focusing on
planning, ranging from design to urban projects. From 2006 to
2011 he taught Architectural Design at the Faculty of Architecture
in Ferrara. He received several awards for his projects which have
been included in national and international magazines. He is senior
partner at TASCA studio architetti associati with Cristina Tartari
and is one of the founders of the international professional group
acces_SOS.
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tasca bookcase
year of realization: 2012
materials and origins: wine box, poplar plywood
partner: giacomo cossio (artist)
productive process: modules assembled with
self-tapping screws
place of production: bologna
The Tasca (Pocket) bookcase is a rough poplar plywood box, taken from
those used to contain wine bottles in industrial production. You can selfassemble multiple boxes in different shapes, using four self-tapping screws
and a standard screwdriver. Some boxes are painted by artist Giacomo
Cossio: ready made seriality and art preciosity for a unique self-made
prototype.
>
libreria tasca
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: cassetta da vino, multistrato di pioppo
partner: giacomo cossio (artista)
processo produttivo: assemblaggio dei moduli tramite viti autofilettanti
luogo di produzione: bologna
La libreria Tasca è una scatola in multistrato di pioppo grezzo, ready
made di quelle per le bottiglie di vino di produzione industriale. È
possibile auto assemblare in conformazioni differenti più scatole,
utilizzando quattro viti autofilettanti e un semplice avvitatore a
uso domestico. Alcune scatole sono interessate da un intervento
dell’artista Giacomo Cossio: l’unione tra serialità del ready made e
preziosità dell’arte rende unico il prototipo autocostruito.
105
interior design
52 Stefano Padovani +
Fabrizio Corazza Di Maron Treviso | Italy
Nato nel 1962, Fabrizio Corazza di Maron sino
dagli inizi della carriera svolge un’attività tra la
teoria e la pratica, l’industria meccanica e il lavoro
manuale con macchine utensili. Dopo il diploma in
disegno industriale e come tecnico per l’industria
meccanica, è sia tornitore, sia progettista presso una
multinazionale di carpenteria ingegneristica per
grandi strutture. Lavora anche nel settore del mobile
e dell’interior design come curatore di immagine.
Stefano Padovani nasce nel 1965 e consegue il
diploma di congegnatore meccanico. Anch’egli unisce
alla carriera di progettista per aziende di attrezzature
e stampi per iniezione e pressofusione un’attività
manuale di tornitore e fresatore. È interior designer
per aziende del settore del mobile.
www.eurekaitalia.it
Born in 1962, since the beginning of his career
Fabrizio Corazza di Maron has combined theory
and practice, working in engineering industry
and manually practicing with machine tools. After
graduating in industrial design, he worked as
technical adviser in the engineering industry. He
now works both as a turner and as a designer in a
multinational specialised in structural engineering.
He also works in the field of furniture and interior
design as an image consultant.
Stefano Padovani was born in 1965 and obtained
a diploma in maintenance mechanics. Just like
Fabrizio, he works both as a designer for tooling
companies specialised in equipment, injection
moulding and die casting, and is involved in
manual activities as lathe turner and miller. He is
an interior designer for companies working in the
furniture industry.
>
>
biblò
anno di progettazione: 2010
materiali e provenienza: tecnopolimero
processo produttivo: stampaggio con macchine a iniezione
luogo di produzione: italia
Biblò, in tecnopolimero, è un prodotto brevettato: un reggimensola
leggero e colorato, realizzato in tre differenti profondità, stampato in
svariate tinte.
106
biblò
year of realization: 2010
materials and origins: techno polymer
productive process: injection moulding machine
place of production: italy
Biblò, in techno polymers, is a patented item: a light
and coloured shelf bracket, realized in three different
sizes and printed in several colours.
interior design
53 Carlos Pambianchi+Harvest Creatives
Bologna | Italy
Bolognese, nato del 1979, architetto e designer,
Carlos Pambianchi nel 2011 ha fondato con Lorenzo
Pireddu la Harvest Creatives, marchio di progettazione,
prototipazione, produzione su ordinativo e vendita
di oggetti di design d’arredo autoprodotti. Coltiva
parallelamente la passione per la letteratura per ragazzi:
per con-fine Edizioni ha scritto e illustrato la collana
“Gli Stranimali”.
www.harvestcreatives.com
www.con-fine.com
>
sedute rever-so e rever-sa
anno di progettazione: 2011
materiali e provenienza: acciaio laminato decappato
partner: o.a.s.s. di mauro gherardi monteveglio (BO)
processo produttivo: taglio, piegatura, saldatura, verniciatura
a polvere di acciaio laminato
luogo di ideazione: bologna
luogo di produzione: officine o.a.s.s. - monteveglio (BO)
Born in Bologna in 1979, Carlos is an architect and
designer. In 2011, together with Lorenzo Pireddu,
he founded Harvest Creatives, a brand of design,
consulting and sale of self-produced decorative
objects. Following his passion for kids’ literature, he
wrote and illustrated “Gli Stranimali” (contraction
of the words “strange” and “animals”), a series of
children’s books edited by Con-fine.
>
rever-so + rever-sa seats
year of realization: materials and origins: partner: productive process: place of design: place of production: 2011
rolled pickled steel
o.a.s.s. by mauro gherardi monteveglio (bologna)
rolled steel cutting, bending, welding, powder coating
bologna
o.a.s.s. - monteveglio (bologna)
The Rever-So Rever-Sa seats are symmetrical and
reversible steel origami, created for an informal sitting
(“one leg up-one leg down”). Geometry and symmetry
guarantee their full reversibility.
Le sedute nelle versioni Rever-So e Rever-Sa sono origami d’acciaio,
simmetrici e reversibili, creati per una posa informale “una gamba
su – una gamba giù”. Geometria e simmetria ne garantiscono la
reversibilità totale.
107
interior design
54 Mobilidinamici Ferrara | Italy
Mobilidinamici nasce dall’incontro di Federica
Casetti e Simone Nerini. Federica nata a Ferrara,
fabbro per tradizione di famiglia, si laurea a Venezia
in Architettura. Nel 2008 dopo un internship presso
lo Studio Asymptote di New York rientra a Venezia
come assistente nel corso di Architettura degli Interni.
Simone nato a Sermide, esperto di design digitale ed
animazione, si laurea in Architettura a Ferrara e opera
tra Venezia e Bologna. Nel 2003 fonda e dirige lo
ZeroTrenta CortoFestival.
Hanno partecipato a Studi Aperti Ferrara evento del
Salone del Restauro ed esposto alla MLB home gallery.
www.mobilidinamici.it
>
sc02
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: ferro, vetro - ferrara
partner: f.lli casetti s.r.l
processo produttivo: artigianale
luogo di produzione: ferrara
Il tavolo-carrello SC02 è in ferro naturale e vetro sabbiato. La
struttura fissa a ponte supporta i meccanismi di movimento e i rami
del gelsomino. La parte mobile è azionabile tramite una manovella e
una cremagliera.
108
Mobilidinamici developed from the collaboration
between Federica Casetti and Simone Nerini.
Federica, born in Ferrara, began her career as
a metal worker following family traditions. She
then moved to Venice, where she graduated in
Architecture. In 2008, after an internship at Studio
Asymptote in New York, she returned to Venice and
started working as assistant professor in Interior
Design.
Simone, born in Sermide (Mantova), is an expert
in digital design and animation. A graduate in
Architecture from the University of Ferrara, he
now works between Venice and Bologna. In 2003
he founded – and currently heads - the ZeroTrenta
Corto Festival.
Together they took part in Studi Aperti Ferrara, an
event organized within the Salone del Restauro and
exhibited at the MLB gallery in Ferrara.
>
sc02
year of realization: 2012
materials and origins: iron, glass - ferrara
partner: casetti brothers llc
productive process: hand-crafted
place of production: ferrara
The SC02 table-cart is made of natural iron and
sand glass. Its fixed bridge structure supports moving
mechanisms and jasmine branches. Its movable part
can be activated by means of a crank and a rack.
communication design
55 Paolo Vallara Lecco | Italy
Residente nella provinca di Lecco, ha un’esperienza
nel settore del design industriale, legato alla grafica e
al packaging di prodotto, con Acutil Fosforo, Iodosan,
Novartis, Collistar e Manetti&Roberts. Progetta
anche le nuove cartotecn. e pack 00/07 per Nesté.
Ha seguito anche, tra gli altri progetti, il logotipo
Mipharm (Novartis), il progetto grafico del libro
Alinghi America’s Cup e la campagna direct mailing
per Club Med. Nonostante l’impronta prevalente
di graphic designer, sperimenta anche nell’ambito
dell’autoproduzione.
www.animagrigia.com
>
anima grigia
anno di progettazione: 2009
materiali e provenienza: cartone grigio da legatoria, carta, cotone, elastici, materiali di recupero
partner: bianca panzeri, maira pia galli,
amina legrottaglie
processo produttivo: taglio e cordonatura in cartotecnica, assemblaggio in tipografia e sartoria, stampa digitale
luogo di produzione: lecco, brianza
AnimaGrigia impiega il cartone utilizzato dai legatori/cartotecnici
come “anima” nelle copertine cartonate dei libri. Dall’uso di questo
materiale nasce una serie molto varia di oggetti, dai taccuini ai
calendari, alle lampade.
Paolo Vallara, from the province of Lecco, gained
experienced in the field of industrial design,
graphics and product packaging thanks to his
collaboration with Acutil Fosforo, Iodosan,
Novartis, Collistar and Manetti & Roberts. He
also designed the new 00/07 carton and packaging
for Nestlé and he designed, among other projects,
the logo for Mipharm (Novartis), the graphic
design of the book Alinghi America’s Cup and the
direct mailing campaign for Club Med. Despite his
prevailing background as graphic designer, he is
also involved in self-production.
>
anima grigia
year of realization: 2009
materials and origins: cardboard, paper, cotton, rubber bands, salvaged materials
partners: bianca panzeri, maria pia galli, amina legrottaglie
productive process: cutting and paper processing, assembly and digital printing
place of production: lecco, brianza
AnimaGrigia (Grey Soul) uses the cardboard of
bookbinders/stationeries as the “core” of paperboard
covers for books. The use of this material allows
the creation of a series of very different objects, like
notebooks or lamps.
109
product design
56 M.A.B.A.C. Bologna-Faenza | Italy
Marcella Borghi Cavazza e Alberto Antonellini, architetti
di professione, amano ritagliarsi dello spazio per creare
oggetti ed elementi di arredo utilizzando materiale di
recupero. Fino a ora tutte le creazioni sono rimaste
nelle case di amici e parenti, ma oggi hanno provato a
confrontarsi con la realtà esterna.
L’interesse per la ricerca di oggetti ormai dismessi
ed inutilizzati e la volontà di dar nuova vita alle “cose
dimenticate” li ha uniti per sperimentare insieme nuovi
orizzonti.
[email protected]
>
non si può frullare!
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza:
calciatori calcio balilla, legno di recupero, luci
processo produttivo: smontaggio delle stecche del calcio balilla, smontaggio dei “calciatori ”e verniciatura, assemblaggio parti elettriche, montaggio
luogo di ideazione: bologna, faenza
luogo di produzione: bologna
La collezione di lampade Non si può frullare! è realizzata con pezzi di
recupero e punta sull’ironia della trasposizione dell’oggetto. I calciatori
del Calcio Balilla provengono dal reparto smaltimento dell’azienda
produttrice.
110
Marcella Borghi Cavazza and Alberto Antonellini
are two architects who create and experiment
different objects and furnishings through the use
of recycled materials. So far their creations were
only designed for friends and relatives, but they
are now ready to start a real business. They are
driven by a deep interest in abandoned and unused
objects, combined with the desire to give new life to
forgotten items.
>
non si può frullare!
year of realization: 2012
materials and origins: table football players, salvaged wood and lights
productive process: dismantling of table football’s splints, “players” dismantling and painting, assembly of electric components, final composition
place of design: bologna, faenza
place of production: bologna
The Non si può frullare! (No spinning allowed!)
lamp collection is made with salvaged materials;
the transposition of the object is made in an ironic
way. Table football players come from the disposal
department within their manufacturing company.
urban design
57 Andrea Moro + Gianni Bordin
Belluno | Italy
Andrea Moro, laureato in Architettura all’Università
IUAV di Venezia, collabora con designer e aziende
artigianali nel settore dell’interior design. La sua
formazione professionale e la sua attività è influenzata
dal pensiero aaltiano e dalla cultura nordica. Nel corso
degli anni si avvicina all’arte pittorica, sviluppando
una ricerca materica legata alla natura, da cui nascono
narrazioni, sogni e memorie.
Gianni Bordin nasce a Feltre dove vive e lavora,
dedicandosi allo studio della musica e della pittura.
Tecnico meccanico si appassiona al design industriale
contaminandosi con l’arte. Per questo ricerca
l’approccio emotivo agli oggetti che sviluppa in una
simbiosi tra scienza, arte e artigianato.
[email protected]
>
nucleo
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: polistirolo espanso resinato liscio,
con finitura a “cubicatura”
partner: amr srl azienda artigiana
lavorazione polistirolo
processo produttivo: stampaggio polistirolo espanso protezione resinata e finitura con cubicatura
luogo di ideazione: val belluna - dolomiti
luogo di produzione: provincia di belluno
Nucleo è una seduta per esterni in polistirolo espanso resinato liscio
con finitura a “cubicatura”; l’ appoggio puntuale a terra, permette
di ottenere la seduta orizzontale e in equilibrio, con un sistema a
baricentro differenziato.
Andrea Moro, a graduate in architecture from
IUAV University Venice, collaborates with
designers and artisan companies in the field of
interior design. His professional training and
activity is influenced by the thought of Alvar Aalto
and the culture of Northern Europe. Over the years
he gradually approached painting, developing a
research on materials connected to nature in order
to create stories, dreams and memories.
Gianni Bordin was born in Feltre, where he now
lives, works and dedicates himself to the study of
music and painting. He is a mechanical technician
fond of industrial design and art, who pursues an
emotional approach to the objects he develops
through the interaction of science, arts and crafts.
>
nucleo
year of realization: 2012
materials and origins: smooth resin expanded polystyrene with cubicature finishings
partner: amr llc handcraft company for polystyrene processing
productive process: expanded polystyrene printing, resin covering, cubicature finishings
place of design: val belluna – dolomites
place of production: province of belluno
Nucleo (Core) is a patio chair made of a smooth resin
expanded polystyrene with cubicature finishings. The
seat is kept balanced and in horizontal position thanks
to a differed barycentrical system.
111
interior design
58 Marco Ferrarin Bolzano | Italy
Fonda il suo studio per investigare il progetto a
diversa scala, applicando dalle tecnologie della
stampa tridimensionale alle lavorazioni più
tradizionali del legno. Nel suo territorio di origine,
il Trentino Alto Adige, ha proposto interventi di
riprogettazione di aree esterne pubbliche, dall’arredo
urbano alle installazioni artistiche. Nel design
industriale ha sviluppato due brevetti: per l’elemento
componibile ECCM e un piano cottura (sviluppato
con l’architetto Enrico Vucemillo). Nel campo
dell’arredo ha sviluppato una serie di sedute in legno
multistrato. Tutto in autoproduzione.
www.lingedesign.it
>
AXX
anno di progettazione: 2010
materiali e provenienza: pannelli multistrato e cuscino imbottito - partner: fine line - cortaccia (BZ)
processo produttivo: taglio a controllo numerico dei pannelli multistrato, realizzazione del cuscino, assemblaggio ad incastro dei pannelli
luogo di produzione: bolzano
AXX è una seduta caratterizzata dall’assenza di elementi di fissaggio
metallici. La stabilità è garantita dall’incastro delle tre lettere A,
X e X realizzate in pannello multistrato. Un cuscino prismatico
garantisce una comoda posizione seduta. Sfilando la lettera A si
realizza uno sgabello.
112
He set up his studio with the objective of
examining projects in their overall development,
applying both 3D printing systems and more
traditional wood processing techniques.
In his homeland of Trentino Alto Adige, he
proposed redesign projects of public outdoor
areas such as urban design or art installations.
In the field of industrial design he developed two
patents: the modular element ECCM and a hob
(in collaboration with Enrico Vucemillo), while
in the field of furniture he developed a series of
plywood seats, all self-produced.
>
AXX
year of realization:
2010
materials and origins: plywood and stuffed cushion
partner: fine line - cortaccia
bolzano productive process: numerical control plywood cutting, cushion design, interlocking assembly of panels
place of design/production: bolzano
AXX is a seat characterized by the absence of metal
fastening elements. Its stability is guaranteed by
the interlocking of three letters made in multilayer
panels: A, X and X. A prismatic cushion ensures a
comfortable sitting position; the seat becomes a stool
just by removing the letter A.
interior design
59 Raffaella Brunzin +
Gaetano Di Gregorio Venezia | Italy
Raffaella Brunzin nasce a Venezia e si laurea in
Architettura. Dal 2006 collabora con il Corso di
Laurea in Design della Moda dell’Università IUAV
di Venezia e coniuga l’attività didattica a quella di
designer indipendente. Oltre alla ricerca nell’ambito
dell’autoproduzione partecipa a iniziative di design
sociale come il progetto Design in Gabbia, promosso
dalla cooperativa sociale Rio Terà dei Pensieri a favore
dei detenuti.
Gaetano di Gregorio nasce in Sicilia e si forma a
Venezia, dove abita lavorando come architetto,
ceramista e designer. Ha fondato nel 2003
l’associazione culturale Spiazzi che opera a Venezia nel
campo delle arti visive e del design. Particolarmente
incline a un design di piccola serie, ha esposto a
Milano e all’estero.
www.raffaellabrunzin.it
www.gaetanodigregorio.com
>
elastable
anno di progettazione: materiali e provenienza: partner: processo produttivo: luogo di produzione: 2012
multistrato di betulla, finlandia;
corda elastica, italia
octopus di d.w. donato
falegnameria
venezia
Elastable è un tavolo in cui la struttura si mostra in tutta la sua
purezza e si fa componente estetica, rivisita il principio dei piani
su cavalletti. Ha uno sviluppo modulare in cui piano e cavalletto si
legano attraverso corde elastiche.
Raffaella Brunzin was born in Venice where she
graduated in Architecture. Since 2006 she has been
collaborating with the BA in Fashion Design at
IUAV University Venice, combining teaching with
her work as an independent designer. In addition
to researching in the field of self-production, she
is involved in social design initiatives such as
the project “Design in gabbia”, promoted by the
cooperative Rio Terà dei Pensieri in support of
prisoners.
Gaetano di Gregorio was born in Sicily and was
trained in Venice, where he now lives and works
as an architect, ceramist and designer. In 2003 he
founded the cultural association Spiazzi, which is
actively involved in Venice in the field of visual arts
and design. He exhibited his works in Milan and
abroad and he is particularly focused on smallseries design.
>
elastable
year of realization: 2012
materials and origins: birch multi-layer (finland),
elastic rope (italy)
partner: octopus by d.w. donato
productive process: carpentry
place of production: venice
Elastable is a table in which the structure is shown
in all its purity and becomes an aesthetic component,
redefining the idea of trestles plans. It has a modular
development where top and trestle are linked by elastic
ropes.
113
product design
60 Elvira Muntoni Firenze | Italy
Sarda di origine, vive a Firenze dove si è laureata in
Architettura. Ha lavorato in vari studi di architettura
tra Barcellona e Bruxelles e, a New York, come
assistente dell’artista Tom Sachs. Oltre all’attività
di progettista, autoproduce quaderni fatti a mano,
pezzi unici in feltro, filo e carta, sotto il nome di E4.
Ama spaziare tra diverse discipline come la grafica,
l’illustrazione, il design e il bricolage artistico.
www.e-4.it
She comes from the region of Sardinia but
now lives in Florence where she graduated in
Architecture. She worked in various architectural
firms in Barcelona, Brussels and New York as
an assistant to artist Tom Sachs. Besides her
activity as designer, she also produces handmade
notebooks with unique felt pieces, thread and
paper, called E4. She loves to range among
different disciplines such as graphic design,
illustration, design and do-it-yourself.
DozNoz Blankez
(dots&notes blankets)
>
year of realization: materials and origins: productive process: place of design: place of production: 2010
felt, perforated paper, thread, rubber band
hand-crafted
new york
florence
DozNoz Blankez are handmade squares in A4, A5 and
A6 size, made of felt, paper, thread and elastic. Unique
pieces for precious writing.
DozNoz Blankez
(dots&notes blankets)
>
anno di progettazione: 2010
materiali e provenienza: feltro, carta forata, filo, elastico
processo produttivo: artigianale
luogo di ideazione: new york
luogo di produzione: firenze
DozNoz Blankez sono quaderni interamente prodotti
a mano in formato A4, A5 e A6, realizzati in feltro,
carta, filo ed elastico. Pezzi unici, per rendere
preziosa la scrittura.
114
interior design
61 Monica Bettocchi Bologna | Italy
Laureata presso la Facoltà di Architettura di Ferrara,
dal 2004 svolge la libera professione di architetto
tra Ferrara e Bologna per clienti privati ed enti
pubblici. Nell’ambito del design ha progettato alcuni
oggetti, gadget e complementi d’arredo. Mentre nel
settore della grafica e degli allestimenti ha ideato e
realizzato espositori e librerie, depliant, manifesti,
pannelli illustrativi, occupandosi anche dell’immagine
coordinata. Nel 2011 ha progettato un’importante
scultura luminosa.
[email protected]; [email protected]
>
mc-magnetic change
anno di progettazione: 2011
materiali e provenienza: metacrilato satinato e magneti - italia
processo produttivo: taglio lastre di metacrilato, incollaggio
lastre, inserimento magneti in ogni elemento
luogo di ideazione: ferrara
luogo di produzione: rioveggio (bo)
MC-Magnetic change è un sistema modulare con il quale è possibile
realizzare sedute, tavoli, vetrine per musei in metacrilato satinato.
Ogni singolo modulo è giuntato agli altri con quattro magneti su due
facce opposte che consentono di modificarne la configurazione.
A graduate from the Faculty of Architecture in
Ferrara, since 2004 she has been working as an
architect for private clients and public institutions
in Ferrara and Bologna. As a designer she has
created and produced several objects, gadgets
and furnishings, while in the field of graphics
and installations she has realized display racks
and bookcases, brochures, posters and illustrated
panels, also focusing on coordinated image. In
2011, she was engaged in the realization of an
important luminous sculpture.
>
mc-magnetic change
year of realization: 2011
materials and origins: satinized methacrylate and magnets - italy
productive process: methacrylate sheets cutting, sheets bonding, magnets insertion in each element
place of design: ferrara
place of production: rioveggio (bologna)
MC-Magnetic change is a modular system used to
create seats, tables or windows-display racks in
satinized metacrylate. Each module is joined with the
others through four magnets on two opposite sides,
that allow to modify its shape.
115
interior design
62 Alessandro Lai Bologna | Italy
Classe 1977, si laurea in Architettura all’Università
di Ferrara. Si radica nel territorio bolognese
collaborando come modellatore 3D e progettista
presso lo Studio di Design Freschi Design e poi
presso WayEI (gruppo Termal veicoli eco-compatibili).
L’attenzione al product design lo porta a spaziare
nelle tipologie di oggetti. Così dal 2008 al 2011
collabora con l’azienda di arredo per outdoor Corradi.
Esperienze che lo hanno portato a fondare il proprio
studio Lai The Sign come designer, sviluppatore e
consulente.
www.laithesign.com
>
ruotella
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: multistrato di faggio, plexiglass,
acciaio inox, dibond e o-ring di gomma
partner: giovanna olmetti
processo produttivo: falegnameria fornitrice: fresatura
a pantografo
fatto a amano: stondatura dei pezzi con fresatrice manuale, stuccatura, foratura,
verniciatura con realizzazione opera
pittorica (di giovanna olmetti), montaggio perni a scomparsa, assemblaggio finale
luogo di produzione: bologna
Ruotella è una sedia/quadro/scultura double face. Può essere appesa
o aperta in due sensi, mostrando una grafica/opera pittorica diversa.
Realizzata con multistrato di faggio, supporto a parete in plexiglass,
acciaio inox, dibond e o-ring di gomma.
116
Born in 1977, he graduated in Architecture at the
University of Ferrara. He began his professional
career as a 3D modeller and designer at “Freschi
Design” studio and then at WayEI. His attention
to product design led him to range over different
types of objects. From 2008 to 2011 he worked
for the outdoor furniture company Corradi. These
experiences led him to establish his own studio as a
designer, developer and consultant: Lai The Sign.
>
ruotella
year of realization: materials and origins: partner: productive process: place of production: 2012
beech plywood, plexiglas, stainless steel, dibond and rubber o-ring
giovanna olmetti
supplying carpentry: pantograph milling; handmade: rounding of parts through manual milling machine, filling, varnishing and painting (drawings by Giovanna olmetti), rollaway pivots assembling, final assembly
bologna
Ruotella is a double face chair/painting/sculpture.
It can be hung up or opened in both directions, showing
a different graphic/pictorial work. It is made from beech
plywood, plexiglass, stainless steel, dibond and rubber
o-ring.
interior design
63 Simona Bruzzi + Federico Piras PURQUAPà Bologna | Italy
PURQUAPà è l’unione di due architetti ed esperienze
diverse. Federico Piras si occupa di progettazione
architettonica e soluzioni d’arredo per interni. Ha
collaborato con istituzioni pubbliche nell’ambito della
tutela del patrimonio culturale e della comunicazione.
Simona Bruzzi lavora in Italia e all’estero
specializzandosi nella progettazione di concept
aziendali. Nel 2011 Purquapà viene pubblicato con due
progetti nel catalogo Design For.
www.purquapa.com
>
kamo!
anno di progettazione: 2011
materiali e provenienza: caffettiere moka usate, italia
processo produttivo: ideazione, realizzazione, verniciatura, assemblaggio in laboratorio
luogo di produzione: bologna
Purquapà developed from the collaboration
between two architects with different experiences.
Federico Piras works in the field of architecture
and interior design. He collaborated with public
institutions in the conservation of cultural heritage
and communication. Simona Bruzzi has worked in
Italy and abroad specializing in business concept
design. In 2011 they published two projects of their
Purquapà collection within the catalogue ‘Design
For’.
>
kamo!
year of realization: 2011
materials and origins: used moka pots, italy
productive process: design, creation, painting, assembly
place of production: bologna
Kamo! is an upside-down coffee pot containing a
lamp. Due to the force of gravity, the lid stays in a
vertical position and directs the light beam.
Kamo! è una caffettiera a testa in giù con all’interno una lampada.
Il coperchio, per la forza di gravità, rimane in verticale e indirizza il
fascio luminoso.
117
interior design
64 Francesco Guerra_DOKE DESIGN
Pesaro - Urbino | Italy
Nato a Fano, Francesco Guerra si diploma in Interior
Design nella stessa città. La ricerca nelle diverse
espressioni artistiche – grafica, pittura e fotografia
– lo portano a fondare nel 2006 lo studio, Doke
Design, specializzato nello store design. Francesco
Guerra progetta dagli arredi su disegno ai concept di
negozi. Tali conoscenze e la gestione sia del processo
produttivo che delle maestranze lo hanno traghettato
nel settore dell’autoproduzione. Dal 2010 realizza e
distribuisce sul territorio nazionale la linea di arredi
Nature design, finalizzata all’utilizzo più sostenibile dei
materiali naturali. Forme semplici e buona manifattura
per la massima funzionalità.
www.nature-design.it
>
n-way
anno di progettazione: materiali e provenienza: partner: processo produttivo: luogo di ideazione: luogo di produzione: 2012
multistrato di betulla,
massello di pino - italia
g-arredamenti
lavorazione a pantografo e verniciatura cerata della struttura in legno
laccatura dei fronti e gambe assemblate ad incastro
fano (pu)
ancona
I mobili contenitori N-Way, in multistrato di betulla e massello di pino, si
ispirano alle forme geometriche presenti in natura tradotte in geometrie
variabili che diventano trame, tessuti e legami.
118
Francesco Guerra was born in Fano, where
he graduated in Interior Design. His passion
for graphics, painting and photography led
him to establish his own studio - Doke Design,
specialized in store design - in 2006. His design
skills - ranging from furniture design to concept
stores - and his command of both production
processes and working techniques led him to
the field of self-production. Since 2010, he has
produced and distributed on a national level his
furniture collection Nature design, aimed at a more
sustainable use of natural materials through simple
shapes and good manufacture so to attain the
greatest functionality.
>
n-way
year of realization: 2012
materials and origins: birch plywood, solid pine italy
partner: g-arredamenti (furnishings company)
productive process: pantograph processing, waxed varnishing of wooden structure, lacquering and assembly of the legs
place of design: fano (pesaro urbino)
place of production: ancona
The furniture N-Way, in birch plywood and solid pine,
is inspired by the geometric shapes that can be found
in nature which are then converted into variable
geometries to become textures, fabrics and ties.
interior design
65 Indastria Design
Vicenza | Italy
Un’idea dell’interior designer Claudio Girardi, un gruppo
di lavoro con esperienze di design, interni, architettura,
installazioni e grafica e la filosofia Miesiana del “less is
more”: queste sono le basi che nel 2003 fanno nascere
Indastria Design.
L’autoproduzione ne rappresenta l’evoluzione ed è
finalizzata alla realizzazione di mobili personalizzabili
fatti secondo un’etica volta all’utilizzo intelligente dei
materiali e del processo produttivo.
www.indastriadesign.it
Indastria Design was created in 2003 from an idea
by interior designer Claudio Girardi supported by
a teamwork with previous experiences in interior
design, architecture, installations and graphics.
They all shared Mies Van der Rohe’s belief that
“less is more”.
The studio then began to move towards selfproduction with an aim to realizing personalized
furnishings through the smart use of materials and
productive processes.
>
tasche bucate
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: multistrato di betulla, acciaio satinato
partner: demar falegnameria di gaspari diego, nadia fabris graphic designer
processo produttivo: multistrato di betulla lavorato con
pantografo, tubo in acciaio finitura
satinata
luogo di ideazione: calvene (vi)
luogo di produzione: carrè (vi)
year of realization: 2012
materials and origins: birch plywood
brushed steel
partners: demar carpentry by gaspari diego;
nadia fabris graphics designer
productive process: birch plywood worked with pantograph, brushed steel tube
place of design: calvene (vicenza)
place of production: carrè (vicenza)
Tasche Bucate, in multistrato di betulla e acciaio satinato, è una
libreria a configurazione multipla caratterizzata da due facce piene
e due con apertura centrale “a giorno”. Sei fori posizionati nelle
facce permettono il passaggio di un tubo metallico che ha funzione
di unire e bloccare gli elementi.
Tasche Bucate (Holed pockets), in birch plywood and
brushed steel, is a bookshelf characterized by two full
and two open sides: the six holes on the sides allow
to insert a metal pipe that is used to join and block all
the pieces.
>
tasche bucate
119
interior design
66 Diana Biscaioli Viterbo | Italy
Dopo gli studi artistici e in Scienze della
Comunicazione, lavora nella redazione di Colors,
Time Out e Olis e partecipa a progetti di sviluppo
su web quali programma NOW, Romacivica, T6.
Si specializza in arteterapia e propone attività
espressive e laboratoriali in ambito didattico e
terapeutico. Lavora il feltro da due anni e, dopo un
periodo di sperimentazione, espone a Feltrosa 2012.
Diana Biscaioli è interessata a sviluppare quest’arte
antichissima ma in continua evoluzione.
http://diarte.wordpress.com
>
vestivaso
anno di progettazione: 2012
materiali e provenienza: lana oropa - biella; filato d’angora, bergschaf - germania; seta in tops, merino - prato
processo produttivo: artigianale
luogo di produzione: viterbo
I Vestivaso in feltro rivestono i vasi in plastica in modo divertente.
Sono leggeri, pratici da trasportare e versatili: si adattano a varie
piante grasse e non solo .
120
120
After studying Art and Communication Sciences,
she worked for Colors, Time Out and Olis and
participated in web development projects such
as NOW, Romacivica, T6. She specialized in art
therapy and expressive activities and organized
teaching and therapy workshops and lab activities.
For two years she has been working felt and,
after a period of experimentation, she exhibited
her works at Feltrosa 2012. She is interested in
developing felt processing techniques, that she
considers an ancient but evolving art.
>
vestivaso
year of realization: materials and origins: productive process: place of production: 2012
oropa wool (biella), angora yarn, bergschaf- germany, tops silk, merino wool - prato
hand-crafted
viterbo
I Vestivaso are felt covers for plastic vases. Felt is
processed with a layer of fish glue that makes it rigid
and water-resistant.
interior design
67 Valentino D’Osualdo Bologna | Italy
Giovane progettista, nasce nel 1981 e si
laurea in Architettura presso l’Università
IUAV di Venezia. Da sempre unisce l’attività
di architetto a una ricerca in ambito artistico
e multidisciplinare che lo ha portato non
solo alla realizzazione di piccole serie, ma
anche ad Artefiera Off e numerose altre
mostre con progetti artistici. Parallelamente
si occupa di progettazione e direzione dei
lavori presso lo studio Iosa Ghini Associati
di Bologna.
www.valentinodosualdo.it
A young designer born in 1981 and a graduate in
architecture at the IUAV University Venice, he has
always combined his job as an architect to a multidisciplinary and artistic research. This led him to
the production of small-series items and to several
exhibitions and art projects such as Artefiera Off.
He also deals with design and work supervision at
Studio Iosa Ghini Associati in Bologna.
>
“gabriele” chair
year of realization: 2009
materials and origins: wood - italy
partner: meneghetti carpentry snc
productive process: hand-crafted cutting and assembly
place of design: padua
place of production: torreglia (padova)
“Gabriele” is a chair composed of a cubical base
containing an arc-shaped backrest with constant
radius, fixed by means of two chromatically
highlighted points.
>
sedia “gabriele”
anno di progettazione: 2009
materiali e provenienza: legno - italia
partner: falegnameria meneghetti s.n.c
processo produttivo: taglio ed assemblaggio interamente
artigianale
luogo di ideazione: padova
luogo di produzione: torreglia (pd)
La sedia “Gabriele” è caratterizzata da un basamento
cubico nel quale si inserisce lo schienale a forma di arco
con raggiatura costante, fissato per mezzo di due soli punti
cromaticamente evidenziati.
121
interior design
68 Guadalupe Ciocchini Córdoba | Argentina
Diplomata in Industrial design all’Università di
Architettura di Córdoba (Argentina) mantiene
un’impronta legata al design industriale e dei
trasporti – il triciclo per città, progetto di tesi, è stato
registrato dall’INPI-Istituto Nazionale per la Proprietà
Industriale. Lo stesso prodotto è stato presentato a
conferenze internazionali e ha partecipato al Braun
Prize nel 2007. Ha svolto libera attività professionale
per studi di architettura ed enti pubblici comunali. Si
è occupata del reparto vendite dei marchi argentini
Occhipinti e Stell&Glass. Nell’ambito del graphic
design, ha diretto l’iniziativa Bluered Studio. Ha
fondato Escarabajo Muebles che produce varie linee di
arredi che spaziano dalla casa, all’ufficio, ai prodotti
per bambini.
www.guadacio.blogspot.com
>
olive table
anno di progettazione: materiali e provenienza: processo produttivo: luogo di produzione: 2012
mdf e legno massello in rovere naturale guatambú
legno tagliato a macchina, levigato, colorato e laccato ed assemblato a mano
córdoba
Olive table nasce dalla contrapposizione tra due forme geometriche
(il contenitore e la struttura di supporto). Il contenitore è in mdf
mentre le gambe in legno massello di Guatambú.
122
A graduate in Industrial Design from the
University of Architecture in Córdoba (Argentina),
she specifically focuses on industrial and
transportation design: “The urban tricycle”,
her thesis project, was registered at the National
Institute of Industrial Property. The same product
was presented at several international conferences
and at the Braun Prize in 2007. Ciocchini worked
as a freelance professional for architectural firms
and municipal government agencies and she was
responsible for the sales department of Argentinian
brands Occhipinti and Steel & Glass. In the
field of graphic design, she directed the Bluered
Studio initiative. She is the founder of Escarabajo
Muebles that produces various lines ranging from
home to office and children furniture.
>
olive table
year of realization: 2012
materials and origins: mdf and mdf sheet veneered in natural guatambú wood
productive process: wood is machine-cut, smoothed, stained, lacquered and hand-
assembled
place of production: córdoba
The concept for Olive table originates from the
contrast between the two geometric shapes of the top
container and support structure. The top is made of
Mdf while its legs are in Guatambú solid wood.
interior design
69 Andrea Zausa Venezia | Italy
Classe 1972, si laurea in architettura all’Università IUAV
di Venezia ed è stato visiting student presso Sciarc di
Los Angeles. Da piccolo va a curiosare nella bottega
del padre falegname. Ed è in tale ambiente che matura
l’amore e l’interesse per i materiali e la loro lavorazione
artigianale. Per diversi anni è macchinista teatrale,
direttore tecnico di allestimenti alla Biennale dell’Arte
e dell’Architettura di Venezia. Il suo background
architettonico ma anche artigianale si trasferisce
nell’ambito dell’autoproduzione.
www.penola.eu
>
pénola
anno di progettazione: materiali e provenienza: partner: processo produttivo: luogo di ideazione: luogo di produzione: 2012
paperstone® 100% riciclato - stati uniti,
siberpan - siberia; larice e mdf - italia
revo design srl
struttura portante lavorata a pantografo
a cnc, cunei di legno sezionati a
macchina e rifiniti a mano
padova, mestre (VE)
revo design srl
PéNOLA, in dialettoveneto “cuneo di legno”, può creare oggetti di
arredo di tipologie e dimensioni diverse: dalle panche alle sedie, dalle
librerie ai tavoli. Utilizza il paperstone 100% riciclato (Stati Uniti), il
SIBERpan (Siberia) e il larice di provenienza italiana.
Born in 1972, he graduated in architecture at
IUAV University Venice and was visiting student at
Sciarc Los Angeles. As a child he used to observe
his father working as a carpenter, and in that
environment he developed his love and interest
for materials and hand-crafted products. For
several years he worked as stage technician and
technical director for the exhibitions of the Venice
Art and Architecture Biennale. His background in
architecture and craftsmanship also moved him
towards the field of self-production.
>
pénola
year of realization: materials and origins: partner: productive process: place of design: place of production: 2012
100% recycled paperstone united states; siberpan -
siberia and larch - italy
revo design srl
cnc pantograph treatment on structure; wedges of wood are machine-cut and hand-finished
padova, mestre (venezia)
revo design srl
PéNOLA (“wedge of wood” in Veneto regional
dialect) can create decorative objects of different
types and sizes: benches, chairs, libraries, tables. It is
100% made of recycled paperstone (United States),
SIBERpan (Siberia) and larch of Italian origins.
123
interior design
70 Francesca Timpano Reggio Calabria | Italy
Cofondatrice del laboratorio multimediale per
giovani creativi a Reggio Calabria nel 2006, freelance
dal 2012, Francesca si forma in industrial design
presso la Facoltà di Architettura La Sapienza di Roma
grazie alla quale, in seguito al progetto di laurea
sulla modellizzazione nautica, sviluppa un duplice
interesse: da un lato, la modellizzazione 3D e l’interior
design, dall’altro la grafica e la comunicazione
multimediale e pubblicitaria. è tra i fondatori anche
dell’Associazione Multiculturale Mammalucco.
www.maybedesign.it
>
seduta may
anno di progettazione:2005
materiali e provenienza: legno multistrato rovere
partner: falegname
processo produttivo: taglio del legno, incollaggio, impiallacciatura rovere e verniciatura ad acqua
luogo di ideazione: roma
luogo di produzione: falegnameria taurianova (rc)
Seduta May in multistrato di rovere gioca sulle linee e la spigolosità
della forma. Nasce dalla piegatura di un foglio di carta ed è parte del
progetto may+be.
124
The co-founder of a media lab for young creative
artists in Reggio Calabria (2006), and a freelance
since 2012, Francesca Timpano studied Industrial
Design at the Faculty of Architecture La Sapienza
Rome. Following her thesis project on nautical
modeling, she developed a double interest: 3D
modeling and interior design on the one side,
and graphics and multimedia communications
and advertising on the other. She also joined
the foundation of the Multicultural Association
Mammalucco.
>
seduta may
year of realization: 2005
materials and origins: oak plywood
partner: carpentry
productive process: wood cutting, sticking, oak veneer and water painting
place of design: rome
place of production: taurianova carpentry (reggio calabria)
Seduta May (Seat May), in oak plywood, was
conceived starting by the folding of a paper sheet and
plays on the lines and angularity of its form. It is part
of the may+be project.
Un progetto per
Promosso da
Main partners
Sponsors
VENEZIA#BERLIN
23-24-25
Novembre 2012
www.venezia2019.eu
Media partners
Main supporters
Open Design Italia
Elena Santi
Laura Succini
Art director and creator
Art director
Direttore artistico e ideatrice
Consegue la laurea in Architettura
presso l’Università di Ferrara.
Architetto e designer è vincitrice
del concorso regionale dei giovani
designer nel 2007 della città di
Modena, con la realizzazione della
nuova shopper per il bookshop della
Galleria Civica. A Bologna collabora
fino al 2009 con importanti studi come
Pan Studio e Iosa Ghini Associati.
Dal 2003 partecipa a numerosi
concorsi nazionali ed internazionali.
Espone in varie mostre da Roma
a Lipsia. Vincitrice del concorso a
Modena per giovani creativi, nel 2010
inaugura l’atelier “Ideamqventisei”
uno spazio polifunzionale dedicato al
design.
È ideatrice, direttore artistico
dell’Open Design Italia,
manifestazione di design autoprodotto.
She graduated in Architecture from the
University of Ferrara in 2003. She works as
an architect and designer; in 2007 she won
the Modena Young Designers competition
with a project for a new shopping bag
designed for the bookshop of the Galleria
Civica in Modena.
Until 2009 she cooperated with several
studios such as Pan Studio and Iosa Ghini
in Bologna.
Since 2003 she has participated in
several national and international design/
architecture competitions.
She has taken part in several exhibitions
from Rome to Leipzig.
The winner of the competition for
young creative people in Modena in
2010, she inaugurated the workshop
“Ideamqventisei” a multi-functional space
dedicated to design. She is the creator and
artistic director of Open Design Italia, a
showcase for self-produced design.
126
Direttore artistico
Nel 2003 consegue la
laurea in Architettura
presso l’Università
di Ferrara. Dal 2003
ad oggi collabora
professionalmente con
lo studio di architettura
Vincenzi occupandosi
di progettazione
paesaggistica, allestimenti
museali, edilizia
residenziale e design.
Dal 2010 inaugura il
proprio studio.
E’ coordinatore e cocuratore di Open Design
Italia, manifestazione sul
design autoprodotto.
She graduated in Architecture
from the University of Ferrara
in 2003. Since then, she has
been cooperating with the
architecture studio Vincenzi in
Bologna, working on projects
for residential architecture,
museums and exhibitions
design and layouts, as well
as landscape planning. She
inaugurated her own atelier
in 2010.
She is the project coordinator
and co-curator of Open
Design Italia, a showcase for
self-produced design.
Alan D’Inca’
Account&Sponsorship
Dopo la laurea con un
BA in Scienze politiche
(orientamento delle
relazioni internazionali)
presso l’Università
di Bologna nel 1998,
ha lavorato con
numerose grandi
aziende specializzate
in animazione e nuovi
eventi. Vive e lavora a
Bologna.
Dal marzo del 2011, si
occupa del marketing
per Open Design Italia.
After graduating with a BA
in Political Sciences and
International Relations at
the University of Bologna
in 1998, he worked with a
number of large companies
specializing in new
entertainment and events.
He lives and works in
Bologna.
Since March 2011, he
has been busy with the
accounting and marketing
relations for Open Design
Italia.
Nordesteuropa Editore
Valentina Croci
Consulenza scientifica
Scientific advisor
Giornalista freelance dal 2001, è
docente a contratto in Storia del
Design presso lo IED e la NABA
di Milano. Si è laureata presso
l’Università IUAV di Venezia. Nel
2001 ha conseguito il Master in
Architectural History presso la
Bartlett School of Architecture di
Londra e, nel 2007, il dottorato
in Scienze del Design presso
la Facoltà di Design e Arti
dell’Università IUAV. Per la Giunti
ha co-curato l’allegato di Arte
Dossier sul design italiano (2008)
e la collana “Repertori_Design”
di Arte Dossier (2012), per
Skira la monografia aziendale
“Gruppo Euromobil, un’impresa
di Design tra Arte e Sport”
(premio Mediastars per il progetto
di Corporate Identity, 2009) e,
con Porzia Bergamasco e Aldo
Colonetti, il volume “Design in
Italia. L’esperienza del quotidiano”
(Giunti/Ottagono 2010).
A freelance journalist since 2001 and
adjunct professor in History of design
at the European Design Institute and
NABA Milan, she graduated from the
IUAV University Venice. In 2001 she
obtained her Masters in Architectural history at the Bartlett School of
Architecture in London, and in 2007
a PhD in Design at the Faculty of Arts
and Design IUAV University. She
co-curated the annex of the Art Dossier
on Italian design (Giunti, 2008), the
company monography on Gruppo Euromobil (Skira, which was awarded the
2009 Mediastars Prize for Corporate
Identity), and the book Design in Italia.
L’esperienza del quotidiano (Giunti/
Ottagono, 2010), in collaboration with
Porzia Bergamasco and Aldo Colonetti.
Nordesteuropa Editore, organizzata giuridicamente come
srl unipersonale, è un progetto frutto di una collaborazione
tra oltre 300 soggetti privati, associativi ed istituzionali del
territorio del Nordest. Si propone come luogo di dibattito
politico-culturale sulla metropoli Nordest, convogliando e
mettendo in comunicazione il meglio della cultura industriale,
politica, scientifica e finanziaria che gravita attorno alle
problematiche del territorio.
Nasce nel 2004 a Padova con la pubblicazione del mensile
Nordesteuropa.it. Nel gennaio 2011 alla rivista si aggiunge
il quotidiano on line della sera ilnordest.eu. Nordesteuropa
promuove e gestisce circa 50 eventi e appuntamenti annuali,
in collaborazione con diversi enti ed istituzioni: tra questi, il
Meeting delle nuove classi dirigenti del Nordest, il Festival
Città Impresa (www.festivalcittaimpresa.it), la Notte Verde
del Nordest (www.notteverdenordest.it), Trieste Next-Salone
Europeo dell’Innovazione e della Ricerca Scientifica (www.
triestenext.it), e Venezia 2019-Salone Europeo della Cultura
(www.venezia2019.eu).
Nel 2009, Nordesteuropa ha lanciato il progetto di candidatura
di Venezia/Nordest a Capitale Europea della Cultura 2019,
iniziativa che tuttora sostiene e promuove a livello locale,
nazionale e internazionale attraverso le proprie iniziative.
Legally a one-person limited liability company, Nordesteuropa Editore
is the result of the collaboration between more than 300 individuals,
associations and institutions in the area of Northeastern Italy. It aims at
favouring the political and cultural debate in the Northeastern metropolis,
gathering and networking the most renowned representatives of the industrial, political, scientific and financial culture of the territory.
It was founded in 2004 in Padua with the publication of the first issue of
the monthly magazine Nordesteuropa.it, to be followed, in January 2011,
by the online evening newspaper ilnordest.eu. In partnership with several
institutions and private subjects, Nordesteuropa promotes and manages
nearly 50 events and meetings yearly: among them, the Meeting of the
New Ruling Classes of Northeastern Italy, the Festival of Enterprise
Cities (www.festivalcittaimpresa.it), the Green Night of Northeastern
Italy (www.notteverdenordest.it), Trieste Next-European Innovation and
Science Research Forum (www.triestenext.it) and Venezia 2019-European
Culture Forum (www.venezia2019.eu).
In 2009, Nordesteuropa launched the proposal to candidate Venice and
Northeastern Italy as European Capital of Culture in 2019, an initiative
which it still supports and promotes on a local, national and international
level through its initiatives.
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