Autodromo, il Comune rinuncia all`affitto
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Autodromo, il Comune rinuncia all`affitto
IL’INFORMAZIONE il DomaniI VENERDÌ 21 OTTOBRE 2011 CRONACA di IMOLA E-mail [email protected] ECONOMIA Nonostante la decisione della giunta il gestore ha i conti in rosso e il prossimo anno si potrebbe replicare Autodromo, il Comune rinuncia all’affitto L’Amministrazione “regala” 300mila euro a Formula Imola. E’ polemica Massimo Mongardi “Formula Imola” non pagherà l’affitto di 300mila euro per l’uso dell’autodromo al Comune per quest’anno. E’ la prima notizia uscita dalla commissione consiliare di ieri seguita subito da un’altra: con tutta probabilità non lo pagherà nemmeno per il prossimo anno. Ovvero, 600mila euro che non entreranno nelle casse comunali. «Come mai si rinuncia a risorse così importanti per la manutenzione di strade e altri interventi in un periodo difficile come questo?» ha chiesto irritato il capogruppo della lista civica Per Imola Giuseppe Palazzolo. La replica di Daniele Montroni, presidente del Con.Ami azionista di maggioranza di Formula Imola è stata che «quest’anno si è disputata una gara di Gp2, non prevista, di grande importanza e per il prossimo anno è già stato rinnovato il contratto triennale con le Superbike. Ricordiamoci che l’autodromo porta circa il 15% del fatturato degli alberghi del circondario creando un indotto per l’intero territorio». «La Gp2, per quanto mi risulta, ha Nel 2012 è previsto un ricco calendario di gare sul circuito del Santerno, tra cui il weekend di Superbike portato scarso pubblico e comunque, se Formula Imola non paga il canone per due anni - ha replicato Palazzolo questi soldi poi in qualche modo li devono tirare fuori dalle tasche i cittadini imolesi oppure verrà introdotta una tassa di soggiorno nella nostra città che non attirerebbe certamente il turismo. Intanto, si spendono 600mila euro per un museo dell’autodromo del quale nessuno sente il bisogno. In più, nonostante non paghi nessun canone, oggi Formula Imola ha confermato che chiuderà l’anno con il bilan- IL CASO Bocciata proposta del Pdl. Lunedì si vota Fucina, caos in commissione L’assemblea nega riunione con Ascom e Cna (M. M.) Burrascosa, come prevedibile, la commissione ieri in Provincia sull’emendamento proposto dal consigliere del Pd Gabriele Zaniboni di permettere al centro commerciale “La Fucina” di avere al suo interno 2500 mq di vendita di prodotti alimentari. La proposta del consigliere provinciale del Pdl Giovanni Leporati di rimandare la discussione e di convocare una sedu- ta alla presenza delle categorie economiche e delle associazioni dei commercianti di Imola non è stata approvata con il voto contrario del Pd e l'astensione di Fli. «Un investimento economico come quello de La Fucina pari a 100 milioni di euro, presuppone che tutto venga vagliato e condiviso con i portatori di interesse – sottolinea Lerporati -. Non è possibile che a Imola tra Comune, circondario e i portatori di interesse non si comunichi a dovere. Se Cna, Ascom e Confesercenti sono sul piede di guerra per l'emendamento sugli alimentari a La Fucina, significa che chi doveva informare non l'ha fatto o l'ha fatto male. E’ sconcertante che l’idea sia balenata solo nella mente del presentatore dell’emendamento Gabriele Zaniboni, qui manca il sindaco Manca». Per Maurizio Barelli, consigliere provinciale imolese del Pd, invece «si tratta solo di adottare un emendamento che poi seguirà un percorso partecipato prima dell’eventuale approvazione. In ogni caso, anche se verrà in seguito approvato, è solamente una possibilità data al Comune se arriverà una richiesta in tal senso dell’imprenditore (Cesi e altri, ndr). A quel punto, servirà un nuovo accordo. Dunque Leporati vuole perdere ulteriore tempo. Proprio lui che è del popolo della libertà vuole mettere freni alla libertà d’impresa non starà diventando “comunista»”. Resta il fatto che senza l’adozione dell’emendamento in Provincia lunedì 24, La Fucina perderebbe del tutto la possibilità di avere 2500 mq di superficie per alimentari. IN BREVE Ancora grave dopo frontale n CASTEL GUELFO E’ ancora in prognosi riservata al Maggiore la donna, M. M. di 35 anni, che mercoledì pomeriggio alla guida di un Suv Toyota Rav4, si è scontrata frontalmente con un pullman a Castel Guelfo. La donna era rimasta incastrata nell’abitacolo e uno dei vigili del fuoco intervenuto per liberarla dalle lamiere è stato colto da un malore dovuto probabilmente allo sforzo. Anche il pompiere è stato ricoverato in ospedale. Travolti da un tir mentre dormono Incidente pericoloso nella corsia nord dell’A14 vicino a Imola all’1,30 di mercoledì notte. Una coppia di giovani romeni di 24 e 22 anni, che si erano fermati a dormire in auto a lato della carreggiata, è stata travolta e quindi svegliata di soprassalto da un Tir che, dopo aver sbandato, li ha tamponati. Nonostante il forte impatto, le tre persone coinvolte non sono ferite in modo grave. L’inciedente ha creato lunghe code. cio in rosso quando invece aveva previsto un pareggio». Furioso il consigliere comunale del Pdl Simone Carapia: «Se questi sconti della giunta agli amici verranno fatti proporrò ricorso avanti la Procura Generale presso la Corte dei Conti al fine che s’indaghi per verificare se si sarà causato un danno patrimoniale al Comune». Altro argomento delicato trattato in commissione è stato quello delle barriere antirumore che, secondo quanto dichiarato da Formula Imola, saranno realizzate nei prossimi 3-4 anni in quattro zone cominciando da via Malsicura. La società di gestione del circuito vorrebbe però un accordo preventivo al comitato autodromo, composto da cittadini residenti nelle vicinanze e non, affinché non creino più problemi. Alla seduta era presente, come uditore, Paolo Palmonari del comitato: «Sono assai poco convinto. Intanto sarebbero barriere in ruggine alte circa 7 metri che potrebbero deturpare il paesaggio e, stando a quanto detto dalla stessa Formula Imola, ridurrebbero l’impatto acustico solamente dal 7 al 14%. E se si superano i limiti come già accaduto quest’anno dovremmo pure stare zitti? Non sono d’accordo, ma ne discuteremo tutti insieme prima di prendere una decisione comune». IL DATO Analisi di Confartigianato: in Vallata difficoltà maggiori Ecatombe di aziende edili Rispetto a tre anni fa sono 206 in meno. Problema credito (M. M.) Dal 2008 ai primi 6 mesi di quest’anno sono 206 le imprese in meno nel territorio imolese, per lo più partite Iva nel comparto edile. Se si considera il saldo fra le aziende nate e quelle morte, il circondario va peggio del resto della provincia con un –1,6% rispetto al -0,6% dell’intera provincia e un calo pesante in particolare a Dozza, Castel del Rio e Fontanelice dove si raggiunge addirittura un –7%, mentre si salvano Castel San Pietro e Castel Guelfo a circa –0,6%. I dati forniti ieri dall’osservatorio di Confartigianato sono preoccupanti soprattutto se si pensa che quest’anno ai Comuni del Circondario, dallo Stato, arriveranno 3,5 milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno. Due i punti dolenti. Il primo, come ha spiegato il neopresidente di Confartigianato Tiziano Poggipollini è che «non riusciamo ad avere un euro dalle banche e ciò crea forti problemi al rinnovamento tecnologico in quanto così gli investimenti spesso non sono possibili». A piangere è soprattutto il settore dell’edilizia, dove si prevede un 2012 ancora a tinte fosche, delle costruzioni, del legno mentre positivo si è dimostrato in molti casi il ruolo dei consorzi di garanzia fidi con «Unifidi che, ha annunciato il segretario di Confartigianato Amilcare Renzi, solo per Imola ha deliberato di assistere finanziamenti nei primi 9 mesi di quest’anno per un ammontare di 80 mi- lioni». Il secondo è il turismo per il quale il vicepresidente dell’as so ci az io ne Gianfranco Montanari ha chiesto «più collaborazione fra gli operatori i quali devono capire che devono impegnarsi anche finanziariamente per portare eventi a Imola. La Strada dei vini e dei sapori e il turismo termale a Castel San Pietro non sono decollati perché gli operatori finora non hanno compreso che devono fare rete fra loro». Infine, il presidente del Circondario Daniele Manca ha invocato «un patto unitario fra imprese, istituzioni, banche, mondo del sociale per superare la crisi. Per ora la disoccupazione nel circondario è al 4,7%, ma mi preoccupa quella giovanile. Da parte nostra, dobbiamo aggregare le funzioni dei Comuni su base circondariale. Entro il mese di ottobre presenteremo il Psc (Piano strutturale comunale, una specie di Prg dei 10 Comuni) per discuterlo con i cittadini».