Inventario e quadratura contabile (a cura di CENSIT)
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Inventario e quadratura contabile (a cura di CENSIT)
Palazzo delle Stelline – Milano 28 novembre ore 10,00 – 13,00 ATTI DEL SEMINARIO Inventario e quadratura contabile (a cura di CENSIT) Il seminario ha per oggetto lo studio dell’Inventario negli Enti locali attraverso l’analisi delle tecniche di redazione e delle relazioni con il consegnatario dei beni ed il conto del patrimonio. All’interno del seminario verranno descritti i metodi di realizzazione dell’inventario con particolare riferimento ai criteri di contabilizzazione delle poste patrimoniali e all’osservanza di una serie di adempimenti, relativi all’aggiornamento del conto del consegnatario dei beni, che spesso sono trascurati dagli operatori degli Enti locali e la cui inosservanza è fonte di responsabilità presso la Corte dei Conti. Durante il seminario, sarà anche descritta una soluzione per la realizzazione dell’inventario con la tecnologia RFID (Identificazione Automatica a Radiofrequenza). Sarà lasciato spazio per eventuali domande da parte dei partecipanti. Inoltre, presso lo stand di Censit, sarà possibile approfondire la conoscenza della tecnologia RFID e del suo utilizzo. INVENTARIO Materiale didattico D.ssa Elisabetta Civetta Inventario: definizione L’inventario è costituito dal complesso di operazioni di ricerca, interpretazione, rilevazione, valutazione e scritturazione degli elementi del patrimonio di un ente ad una certa data 1 Inventario: tenuta e aggiornamento - Art. 230 c. 7 Tuel: Gli enti locali provvedono annualmente all’aggiornamento degli inventari. L’aggiornamento è importante per TUTELARE IL PATRIMONIO: ricognizione del proprio patrimonio e valutare la relativa redditività; determinazione valore assicurativo Inventario-Conto del Patrimonio: valutazione secondo il Tuel Categoria Acquisiti prima del 18.5.1995 Acquisiti dopo il 18.5.1995 BENI DEMANIALI Residuo debito mutui Costo TERRENI Valore catastale rivalutato. Se non è possibile attribuire la rendita in base al debito residuo de mutui Costo FABBRICATI Valore catastale rivalutati Costo MOBILI Costo 2 InventarioInventario-Conto patrimonio: valutazione secondo i principi contabili Osservatorio (P.C. N. 3) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI (punto 111 P.C. n. 3) Costo sostenuto o di acquisizione comprensivo degli oneri accessori o di produzione, comprendente tutti i costi direttamente imputabili Il valore iscritto è rettificato degli ammortamenti, le cui quote sono rapportate al periodo di effettivo utilizzo, tenendo conto della residua possibilità possibilità di utilizzo IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (punto da 112 a 116 P.C. n. 3) ¾Sono suscettibili di amm. amm.to tutti i beni suscettibili di usura fisica o economica. I terreni non sono assoggettabili ad amm. amm.to ad eccezione dei terreni adibiti a cave e quelli sui quali è stato costruito un fabbricato il cui valore va a costituire l’l’importo complessivo da ammortizzare (p. 112) ¾Il valore da iscrivere, se i beni risultano acquisiti prima dell’ dell’entrata in vigore del D.Lgs D.Lgs.. 77/95, deve essere calcolato sono le disposizioni contenute nel medesimo decreto. Quelle acquisite successivamente al costo. Il COSTO è rappresentato dal prezzo effettivo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione. Se il bene non viene impiegato in un servizio non rilevante ai fini IVA, quest’ quest’ultima costituisce costo capitalizzabile (p. 113). InventarioInventario-Conto del patrimonio: valutazione secondo i principi contabili Osservatorio (P.C. N. 3) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (punto da 112 a 116 P.C. n. 3) ¾Se il bene è COSTRUITO IN ECONOMIA, ECONOMIA, il valore comprende tutti quei costi diretti che l’l’ente ha sostenuto per la realizzazione del bene. Se il bene realizzato in economia è disponibile sul mercato, la valutazione è effettuata al minore tra il costo e il prezzo di mercato. L’ L’eventuale eccedenza di costo è svalutata nello stesso esercizio tra gli oneri straordinari alla voce “insussistenze dell’ dell’attivo” attivo” (p. 114) ¾Il valore originariamente iscritto è incrementato esclusivamente delle MANUTENZIONI STRAORDINARIE effettuate sul bene stesso. Sono straordinarie le manutenzioni che accrescono la vita utile del bene o che ne incrementano la capacità capacità, la produttività produttività o la sicurezza (p. 115) ¾Qualora si verifichi una perdita duratura di valore, valore, il bene va esposto al valore di presumibile ricuperabilità ricuperabilità, imputando l’eccedenza, quale svalutazione, tra gli oneri straordinari alla voce “insussistenze dell’ dell’attivo. Lo stesso trattamento contabile subiscono i beni destinati all’ all’alienazione, quelli obsoleti e quelli non utilizzabili, i quali vanno valutati al minore tra il valore netto contabile ed il valore netto di realizzo (p. 116). 3 InventarioInventario-Conto del patrimonio: valutazione secondo i principi contabili Osservatorio (P.C. N. 3) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (punto da 117 a 119 P.C. n. 3) Le PARTECIPAZIONI devono essere valutate secondo uno dei due criteri previsti dall’ dall’art. 2426 del c.c.: -Metodo del costo di acquisto -Metodo del patrimonio netto I CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA’ ESIGIBILITA’ sono i crediti per i quali vi sono elementi che fanno presupporre un difficile realizzo degli stessi. Sono crediti di dubbia esigibilità esigibilità i crediti per i quali contestualmente si verificano le seguenti circostanze: incapacità incapacità di riscuotere e mancata scadenza dei termini di prescrizione. Per tale categoria, in base agli elementi in possesso, l’l’ente deve: - o stralciarli dal conto del bilancio, trattandoli alla stregua dei crediti inesigibili - o tenerli nel conto del bilancio, presentando però il relativo fondo svalutazione crediti a detrazione. InventarioInventario-Conto del patrimonio: valutazione secondo i principi contabili Osservatorio (P.C. N. 3) IMMOBILIZZAZIONI ACQUISITE A TITOLO GRATUITO (punto 162 P.C. n. 3) Le OPERE ACQUISITE A SCOMPUTO DI ONERI DI URBANIZZAZIONE devono essere rilevate nell’ nell’attivo patrimoniale per un valore pari agli oneri non versati, iscrivendo contestualmente nel passivo “conferimenti” conferimenti” un uguale importo. Le IMMOBILIZZAZIONI ACQUISITE SENZA ESBORSO FINANZIARIO devono essere valutate al presumibile valore di mercato attribuibile alla data di acquisizione al netto delle spese da sostenere e sostenute, iscrivendo l’l’importo all’ all’attivo del conto del patrimonio e nella voce E23 del conto economico (sopravvenienze attive). 4 Inventario-Conto del patrimonio: valutazione AMMORTAMENTI Non vanno confusi con gli ammortamenti finanziari ex art. 167 Tuel. Tuel. ALIQUOTA: art. 229 del Tuel possono essere considerate come “aliquote ordinarie” ordinarie” assumendo carattere residuale le aliquote di amm. amm.to via via imposte da norme speciali (D.M. Finanza 31.12.1988) – Punto 92 P.C. n. 3 osservatorio DECORRENZA: l’amm. amm.to decorre dall’ dall’esercizio di idoneità idoneità all’ all’uso del bene (P.C n. 3 Osservatorio punto 92) Inventario-Conto del patrimonio: valutazione AMMORTAMENTI BENI MOBILI NON AMMORTIZZABILI Esempio di regolamento: Non si considerano ammortizzabili su più più esercizi i beni mobili non registrati, non compresi in universalità universalità di beni aventi un costo unitario di acquisto non superiore a 1.000 euro. Il loro costo deve essere imputato interamente al conto economico dell’ dell’anno di acquisto 5 Inventario: tenuta e aggiornamento BENI NON INVENTARIABILI Art. 230 c. 8 Tuel: Tuel: Il regolamento di contabilità contabilità definisce le categorie di beni mobili non inventariabili in ragione della natura di beni di facile consumo o del modico valore Esempio regolamento: Non sono inventariabili i beni mobili di valore unitario non superiore a 200 euro, esclusi quelli contenuti in universalità universalità Inventario - Agenti contabili: i consegnatari di beni E’ affidata la conservazione, manutenzione e gestione dei beni e dei magazzini in cui gli stessi beni sono ricoverati per essere concessi in uso agli utilizzatori finali o per essere distribuiti ad altri agenti responsabili 6 Inventario -Agenti contabili: i consegnatari e gli utilizzatori dei beni Il D.P.R. 254/2002 distingue Consegnatario = Consegnatario del debito di custodia i quali sono tenuti alla resa del conto giudiziale Utilizzatore = Consegnatario del debito di vigilanza i quali devono gestire i beni secondo le regole del buon senso e con la diligenza del buon padre di famiglia Esempio: attrezzature del comune per il taglio erba. Consegnatario è il responsabile ufficio tecnico e utilizzatore gli operai Inventario - Agenti contabili: i consegnatari e gli utilizzatori dei beni Corte dei Conti – Sezione giurisdizionale per la Sicilia n. 320/Resp del 3.11.1997 L’obbligo della resa del conto giudiziale sussiste solo per il consegnatario per debito di custodia e non anche per quello per debito di vigilanza 7 Inventario - Agenti contabili: i consegnatari e gli utilizzatori di beni Strutture affidate a terzi (esempio scuole o altri edifici dati in uso a soggetti esterni all’amministrazione): è meglio prevedere la possibilità nei regolamenti comunali e negli atti convenzionali/contrattuali la nomina del sub-agente in capo all’utilizzatore Inventario - Agenti contabili: un po’ di giurisprudenza CONSEGNATARI – Corte dei conti, Sezione giurisdizionale per l’l’Abruzzo n. 280 del 15.4.1999 Sentenza: il consegnatario che accetta senza verifiche i beni senza procedere alla ricognizione dei beni e degli inventari, non può eccepire la mancanza dei beni stessi la cui esistenza risulti dagli inventari,cosicch è si assume la responsabilità inventari,cosicchè responsabilità di deficienze ed ammanchi ove non possa dimostrare che la perdita sia ricollegabile ad eventi eccezionali o anomali; né né può addurre come esimente il disordine amministrativo che peraltro può costituire elemento per la riduzione dell’ dell’addebito 8 Inventario - Agenti contabili: un po’ di giurisprudenza CONSEGNATARI – Corte dei conti, Sezione giurisdizionale per l’Umbria n. 625/L del 29.6.1998 Sentenza: al fine della determinazione del danno derivante dalla perdita di beni inventariati, il giudice contabile non è vincolato dai coefficienti di ammortamento di cui alla circolare del ministero del tesoro 28.12.1994, n. 88 né né dal valore di inventario azzerato dopo cinque anni di ammortamento ai sensi dell’ dell’art. 17, c. 20 L. 15.5.1997, n. 157 per le apparecchiature informatiche, atteso che, in assenza di provvedimenti formali di fuori uso o di discarico contabile, può supporsi che detti beni siano ancora suscettibili di utilizzazione e che quindi conservino ancora un certo valore da determinarsi peraltro in via equitativa, equitativa, in applicazione dell’ dell’art. 1226 c.c. 9 Conto della gestione del consegnatario dei beni – Modello n. 3 COMUNE DI _______________ Provincia di _______________ CONTO DELLA GESTIONE DEL CONSEGNATARIO DI BENI Esercizio _______________ CONTO DELLA GESTIONE DEL CONSEGNATARIO DI BENI SIG. ____________________________________ ANNO _______ N. DESCRIZIONE ORDINE BENE ESTREMI CONSISTENZA AL INVENTARIO 1° GENNAIO CAT. N. UNITÀ MISURA QUANTITÀ VALORE TOTALE CARICO DATA QUANTITÀ CONSISTENZA AL SCARICO VALORE DATA QUANTITÀ 31 DICEMBRE VALORE QUANTITÀ VALORE TOTALE IL CONSEGNATARIO ___________________ ................................................................, lì.................................... VISTO DI REGOLARITÀ IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO ____________________________________ ................................................................, lì.................................... Timbro dell’ente Riferimenti normativi: D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, art. 233 CONTI DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI NOTE – Conto della gestione del consegnatario di azioni – Modello n. 5 COMUNE DI _______________ Provincia di _______________ CONTO DELLA GESTIONE DELL’AGENTE CONTABILE CONSEGNATARIO DI AZIONI Esercizio _______________ CONTO DELLA GESTIONE DI TITOLI AZIONARI DELL’AGENTE CONTABILE SIG. ____________________________________ ANNO _______ DESCRIZIONE TITOLI AZIONARI CONSISTENZA AL 1° GENNAIO QUANTITÀ TOTALE L’AGENTE CONTABILE ___________________ VALORE CONSISTENZA AL 31 DICEMBRE QUANTITÀ VALORE MOTIVI DELLE VARIAZIONI TOTALE Timbro dell’ente ................................................................, lì.................................... VISTO DI REGOLARITÀ IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO ________________________________ ................................................................, lì.................................... Riferimenti normativi: D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, art. 233 CONTI DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI CONTO DEL PATRIMONIO 31/12/2002 IMPORTI CONSISTENZA PARZIALI INIZIALE VARIAZIONI DA C/FINANZIARIO + A) - IMMOBILIZZAZIONI I) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 1) Costi pluriennali capitalizzati (relativo fondo di ammortamento in detrazione) Totale II) - - - - - - - - - - - - - - - IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 1) Beni demaniali (relativo f.do amm.to in detraz.) 2) Terreni (patrimonio indisponibile) 3) Terreni (patrimonio disponibile) 4) Fabbricati (patrimonio indisponibile) 5) Fabbricati (patrimonio disponibile) 6) Macchinari, attrezzature e impianti 7) Attrezzature e sistemi informatici 8) Automezzi e motomezzi 9) Mobili e macchine d'ufficio (relativo fondo di ammortamento in detrazione) (relativo fondo di ammortamento in detrazione) (relativo fondo di ammortamento in detrazione) (relativo fondo di ammortamento in detrazione) (relativo fondo di ammortamento in detrazione) (relativo fondo di ammortamento in detrazione) 10) Universalità di beni (patrimonio indisponibile) (relativo fondo di ammortamento in detrazione) 11) Universalità di beni (patrimonio disponibile) (relativo fondo di ammortamento in detrazione) 12) Diritti reali su beni di terzi 13) Immobilizzazioni in corso Totale III) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 1) Partecipazioni in: a) imprese controllate b) imprese collegate c) altre imprese 2) Crediti verso a) imprese controllate b) imprese collegate c) altre imprese 3) Titoli (investimenti a medio e lungo termine) 4) Crediti di dubbia esigibilità 5) Crediti per depositi cauzionali (detratto il fondo svalutazione crediti) Totale TOTALE IMMOBILIZZAZIONI B) ATTIVO CIRCOLANTE I) RIMANENZE II) CREDITI Totale 1) Verso contribuenti 2) Verso enti del sett. pubblico allargato a) Stato - correnti - capitale b) Regione - correnti c) Altri - correnti - capitale - capitale 3) Verso debitori diversi a) verso utenti di servizi pubblici b) verso utenti di beni patrimoniali c) verso altri - correnti - capitale d) da alienazioni patrimoniali e) per somme corrisposte c/terzi 4) Crediti per Iva 5) Per depositi a) banche b) Cassa Depositi e Prestiti Totale III) - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ATTIVITA' FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZI 1) Titoli Totale IV) DISPONIBILITA' LIQUIDE 1) Fondo di cassa 2) Depositi bancari Totale TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE C) RATEI E RISCONTI I) II) Ratei attivi Risconti attivi TOTALE RATEI E RISCONTI TOTALE DELL'ATTIVO (A + B + C) CONTI D'ORDINE D) OPERE DA REALIZZARE E) BENI CONFERITI IN AZIENDE SPECIALI F) BENI DI TERZI TOTALE CONTI D'ORDINE O ( ATTIVO) VARIAZIONI DA CONSISTENZA ALTRE CAUSE + FINALE - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -