Scarica la scheda della Cavia

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La Cavia:
Originaria del Sud America, la cavia è anche conosciuta come “porcellino d’India”. Questo nome
deriva dalla convinzione di Cristoforo Colombo di esser sbarcato nelle Indie, quando invece, avendo
scoperto l’America, si imbatté in questi simpatici roditori che molto presto vennero esportati in Europa,
dove furono subito ben accolti come animali da compagnia e sono tutt’oggi molto diffusi.
Caratteristiche:
Ne esistono 3 razze diverse, distinte in base alla tipologia del pelo: l’Inglese possiede un pelo liscio e
corto, la Peruviana (o d’Angora) ha invece un pelo liscio ma lungo e l’Abissina, caratterizzata da un
tipico pelo ruvido disposto a rosette.
Il colore può variare ampiamente, possono essere monocolori, bicolori o addirittura tricolori.
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Una delle caratteristiche che rende la cavia così simpatica è il corpo tozzo, dovuto ad un collo
particolarmente corto, alle piccole zampe (peculiari, dotate di 4 dita anteriori e 3 posteriori) e
all’assenza della coda. Il peso medio di un maschio si aggira intorno al chilo ed è generalmente
maggiore della femmina. Il dimorfismo sessuale è difficilmente apprezzabile, è utile guardare i genitali
esterni ma bisogna fare attenzione perché potrebbero sembrare uguali ad una prima occhiata;
applicando una leggera pressione sulla zona pelvica del maschio si vedrà uscire il pene, ai lati del
quale sono visibili due rigonfiamenti, i testicoli. Una semplice fessura a forma di “Y” identifica invece la
femmina.
La vita media va dai 5 agli 8 anni.
Habitat casalingo:
Iniziando con alcuni consigli di base, è da evidenziare l’importanza della posizione e delle dimensioni
della gabbia. E’ fondamentale tenerla in un luogo privo di correnti d’aria ma allo stesso tempo deve
essere sufficientemente aperta da garantirne il ricircolo (le pareti devono avere barre in metallo,
sconsigliato il plexiglass poiché tende a creare un “effetto serra”); deve essere posizionata in un posto
tranquillo, non esposto a rumori improvvisi e, soprattutto, a temperatura controllata: sono animali che
soffrono molto le temperature estreme, in particolare quelle alte, avendo un corpo molto compatto e
scarse ghiandole sudoripare. Le dimensioni minime per un singolo individuo sono di 80x40cm, tuttavia
sarà necessario fare uscire la cavia per favorire l’attività fisica ed evitare eventuali problematiche di
sovrappeso o, in alternativa, inserire giochi come ruote, cilindri e tubi. Come prima ricordato, la zampe
sono piccole in proporzione alla massa corporea, il fondo della gabbia deve quindi essere il più solido
possibile per evitarne lesioni; vanno bene lettiere specifiche per roditori (in pellet di tutolo di mais o
carta riciclata), evitando però quelle in segatura che possono contenere scaglie di legno pericolose e
favorire la formazione di muffe. Può essere aggiunta della lettiera in fieno a condizione che non sia
troppo polverosa.
Indispensabile accessorio è la casetta: sono animali molto timidi ed è fondamentale fornire dei
possibili nascondigli; questo eviterà lo stress e gli permetterà di avere un rifugio dove andare a
dormire di notte. Un consiglio è quello di utilizzare recipienti per il mangime non troppo larghi e leggeri,
perché le cavie hanno la tendenza a rovesciarli, entrare e defecarci dentro; le rastrelliere sono la
scelta più comoda. Gli abbeveratoi migliori, per garantire un’acqua sempre pulita, sono quelli a goccia.
Ultimo, ma non meno importante, è il fattore solitudine: le cavie in natura sono animali gregari, vivono
in gruppi e hanno un fisiologico bisogno di compagnia anche in cattività; se non è possibile dedicarvi
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molto tempo e attenzioni sarebbe da valutare l’adozione di un compagno della stessa specie. Più
femmine possono convivere tra loro senza problemi e lo stesso vale per i maschi sterilizzati.
Alimentazione:
La dieta deve essere possibilmente priva di variazioni: essendo animali molto abitudinari anche nel
cibo, possono addirittura rifiutarlo se non conosciuto in precedenza. La cavia è un erbivoro stretto, si
nutre esclusivamente di vegetali. Il fieno deve essere sempre a disposizione e integrato da pellet
specifico per cavie, verdura e frutta fresca ben lavate. Data l’impossibilità di sintetizzare la vitamina C,
caso unico fra i roditori, sono da privilegiare gli alimenti che ne sono ricchi: cavoli, verze, broccoli,
peperoni, tarassaco, dente di leone, coste, radicchio, indivia, finocchio e tutti gli agrumi in genere.
Un’alimentazione equilibrata fornisce la quantità richiesta di vitamina C, ma se si rende necessaria
un’integrazione si può somministrare un prodotto in gocce (direttamente in bocca o aggiunto in acqua
o cibo). Le cavie hanno denti a crescita continua e può essere utile fornire materiali duri da
rosicchiare, così da permettere il consumo di molari e premolari ed evitare ascessi e altre
problematiche dentali.
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Alimenti da evitare sono: miscele di semi (troppo grassi e carenti di fibre, specialmente di girasole),
frutta secca, parti verdi di patate e pomodori (foglie comprese), avocado, cereali, carboidrati, dolciumi,
cioccolata, prodotti contenenti latte (non tollerano il lattosio) e tutti gli snack commerciali per cavie
(melasse, biscottini, barrette di cereali, bastoncini di semi ecc.).
Come i conigli, anche le cavie sono coprofagiche: questo significa che mangiano le loro feci
(cecotropi) appena prodotte direttamente dall’ano, garantendosi l’approvvigionamento di vitamine,
proteine e fibra.
Riproduzione:
I maschi raggiungono la maturità sessuale intorno ai 3-4 mesi, le femmine sono più precoci e sono
pronte già a 2 mesi. Tuttavia, queste dovrebbero accoppiarsi non prima dei 4 mesi d’età (non essendo
ancora abbastanza robuste) e non dopo gli 8, quando le ossa del pube tendono a calcificare e
diventare quindi meno mobili dando problemi al parto.
Le cavie si riproducono per tutto l’anno, potendo portare a termine fino a 5 nidiate annuali da 1 a 6
cuccioli. La gestazione dura 63-70 giorni e già due giorni dopo il parto la femmina è pronta per
accoppiarsi nuovamente. Non è necessario separare la cavia gravida dagli altri compagni di gabbia, a
meno che ci siano altre cucciolate i cui piccoli potrebbero consumare il latte e privarne i nuovi nati. A
differenza di molti altri roditori, i maschi non disturbano i piccoli (e non devono essere per forza
spostati dalla gabbia) e la femmina non costruisce il nido, ma sfrutta la casetta che ha sempre avuto a
disposizione. La futura madre non richiede particolari attenzioni se non cibo in abbondanza,
soprattutto verdure e frutta fresca per l’aumentato fabbisogno di vitamina C; è importante non
sottoporla a nessun tipo di stress. Il parto è molto veloce, circa 30 minuti, e i nuovi nati sono molto
precoci: nascono coperti di pelo, con gli occhi aperti e perfettamente in grado di camminare; iniziano a
mangiare cibo solido entro pochi giorni. A circa 12 giorni sono già autonomi ma è preferibile lasciarli
con la madre fino a 21 giorni, per una ottimale assunzione del latte materno (anche se ha solo due
mammelle, la cavia non ha difficoltà ad allevare un numero di piccoli maggiore, perché questi fanno a
turno per succhiare il latte).
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Necessità sanitarie:
Non sono previste vaccinazioni obbligatorie, è tuttavia consigliabile un controllo semestrale delle
condizioni generali e dei denti. Nelle femmine è fondamentale la sterilizzazione che comunque è
consigliata anche nel maschio. E’ importante regolare le unghie che crescendo troppo potrebbero
danneggiare le zampe e portare a ulteriori complicazioni, per le prime volte potrebbe essere utile
chiedere al medico veterinario.
Quando preoccuparmi:
Ci sono alcuni segni che, come proprietario, ci devono fare suonare un campanello d’allarme:
-Rifiuto del cibo o difficoltà ad alimentarsi
-Mento e gola imbrattati di saliva
-Diarrea
-Dimagramento
-Apatia
-Prurito intenso
In questo caso è consigliato contattare al più presto il vostro medico referente!
Perché adottarne uno:
Sono animali molto sociali e dolcissimi, una volta vinta la timidezza iniziale si affezionano molto al
proprietario. Amano farsi coccolare e ricambiano con tantissimo affetto. Sono animali poco aggressivi
anche con i conspecifici e si riesce a far convivere in colonia molti soggetti dello stesso sesso (raro tra
i roditori).
Non emanano odore sgradevole, sono animali molto puliti e loro stesse feci, essendo strettamente
erbivori, non puzzano particolarmente.
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Perché non adottarlo:
Sono animali molto timidi e tendono a spaventarsi per qualsiasi cosa, questo implica il fatto che non
amino cambiamenti e novità nella loro routine, stressandosi molto facilmente.
Hanno bisogno di molte attenzioni e contatto fisico, non amano la solitudine e per questo motivo è
sconsigliato tenerli da soli.
Curiosità:
Le femmine possono portare avanti due gravidanze contemporaneamente (partorendo i piccoli a
distanza di 15-20 giorni).
I maschi hanno gli anelli inguinali aperti: questo conferisce loro la capacità di far rientrare i testicoli
nell’addome.
I cuccioli, per procurarsi i batteri intestinali benefici che di norma colonizzano il loro apparato
digerente, mangiano le feci della madre per i primi giorni di vita.
Scheda di
Emanuela Cutroneo
E Barbara Bellomo
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