Commento flash_Dexia Crediop 14112011
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Commento Flash Crediop: gli ultimi sviluppi 14 novembre 2011 I rating delle agenzie. In data 10 novembre 2011 Moody’s ha ridotto il rating di Dexia Crediop di tre livelli a Ba3 da Baa3, portandolo, quindi, al di sotto della categoria cosiddetta Investment Grade; l’emittente resta ancora sotto osservazione per possibili riduzioni di rating (downgrade). Come si può vedere dalla tabella, il rating attuale di Moody’s è più basso di quello assegnato dalle altre due agenzie, S&P e Fitch, che ancora mantengono valutazioni in area Investment Grade. Tutti i rating sono sotto osservazione con implicazioni negative (Negative Credit Watch). Dexia Crediop: la valutazione del merito di credito da parte delle agenzie di rating Dexia Crediop Rating Prospettive Data ultima revisione Standard & Poor's BBB+ Negative Credit Watch ott-11 Moody's Ba3 Negative Credit Watch nov-11 Fitch A Negative Credit Watch feb-10 Fonte: Agenzie di rating Le motivazioni del downgrade. Moody’s ha chiarito in un comunicato pubblicato il 10 novembre che la decisione è da attribuire a una pluralità di fattori: 1) l’elevata dipendenza di Dexia Crediop dalla controllante francese Dexia Credit Local, a sua volta oggetto di un recente downgrade (a A3/Negative Credit Watch), per il reperimento di finanziamenti a lungo termine; 2) la concentrazione dei rischi del portafoglio titoli e prestiti; 3) il livello di leverage, che, per quanto in flessione, è ancora molto elevato (patrimonio netto di 1,2 miliardi di euro a fronte di attivi totali di 42,2 miliardi; dati aggiornati al 30 giugno 2011); 4) il forte ridimensionamento del core business della banca, rappresentato dal finanziamento agli enti pubblici territoriali italiani. Con riferimento al problema del finanziamento (funding), Moody’s asserisce che senza il supporto di DCL, Dexia Crediop si troverebbe in difficoltà nell’affrontare le scadenze dei prossimi 12 mesi. La crisi finanziaria ha, infatti, reso sempre più critico il reperimento di fondi a mediolungo termine che Dexia Crediop storicamente effettuava attraverso l’emissione di bond che venivano collocati attraverso le reti delle più importanti banche italiane. La situazione è ulteriormente peggiorata nelle ultime settimane, a fronte delle crescenti pressioni sul sistema bancario europeo. Inoltre occorre tenere conto che il gruppo Dexia è oggetto di un complesso processo di ristrutturazione, avviato a inizio ottobre, con il coinvolgimento dei governi di Francia, Belgio e Lussemburgo. In questo senso anche il supporto che Dexia Credit Local potrà garantire alle sue controllate appare, sempre secondo l’opinione dell’agenzia, in diminuzione. In conclusione, l’agenzia di rating ipotizza in caso di necessità un supporto, sia pure con probabilità moderata, da parte della casa madre francese; ciò si traduce in un aumento del rating autonomo di Dexia Crediop di due gradini da B2 a Ba3. Le incertezze sul futuro assetto di Crediop. Nella Relazione di Moody’s non vi è alcun accenno in merito al fatto che nell’ambito del “primo”piano di ristrutturazione, concordato nel 2008 con la Commissione Europea, la casa madre Dexia si è impegnata a cedere, entro il 31 ottobre 2012, la propria partecipazione in Dexia Crediop. Nel corso di una recente conferenza stampa (intorno a metà ottobre), l’amministratore delegato di Dexia, Pierre Mariani, aveva dichiarato che non erano previste a breve cessioni per Dexia Crediop. I tempi per la vendita di Dexia Crediop non sembrerebbero quindi imminenti, ma resta il fatto che tra meno di un anno l’assetto proprietario della controllata italiana è destinato a cambiare. La rinuncia al rating. In un comunicato diffuso l’11 novembre Dexia Crediop ha dichiarato che intende rinunciare al rating di Moody’s e che tale decisione interessa anche il programma di Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche Ricerca per Investitori privati e PMI Serena Marchesi Analista Finanziario Commento flash 14 novembre 2011 emissioni a medio lungo termine (Euro Medium Term Note o EMTN)1 La società ritiene che la valutazione di credito espressa dall’agenzia non risulti coerente con la reale situazione patrimoniale e di liquidità del Gruppo. Più in dettaglio, Dexia Crediop specifica che nel periodo 2009-2011 il finanziamento a lungo termine è avvenuto su base autonoma (per un importo complessivo di 3,5 miliardi di euro) attraverso il ricorso al mercato e senza interventi della capogruppo; per le esigenze a breve, il finanziamento della Banca Centrale Europea (BCE) si è ridotto di 7,5 miliardi di euro rispetto al picco massimo del 2008. Non è però fornito alcun dato sull’attuale finanziamento in BCE. Sempre nel comunicato Dexia Crediop precisa che in un “orizzonte temporale significativo” (ma anche qui non indicato precisamente) vi è un eccesso di riserve stanziabili disponibili rispetto al fabbisogno di liquidità. Tra l’altro a partire dal 1° luglio una serie di finanziamenti non stanziabili in BCE (per un importo di 2,3 miliardi di euro) sono stati trasformati in un titolo a tasso fisso quotato alla Borsa di Lussemburgo e risultano pertanto utilizzabili per operazioni di finanziamento della BCE (si cfr. Relazione Semestrale disponibile sul sito di Dexia Crediop, pag. 28). 1 Lo strumento dell’EMTN è costituito da una serie di documenti contrattuali che definiscono il quadro normativo e regolamentare per ciascuna emissione di titoli che vorrà essere realizzata da un emittente nell’ambito di tale programma. Il programma consente quindi alla società di beneficiare con maggiore flessibilità e tempestività delle potenziali opportunità di finanziamento offerte dai mercati dei capitali. Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 2 Commento flash 14 novembre 2011 Avvertenza generale Il presente documento è una ricerca in materia di investimenti preparata e distribuita da Intesa Sanpaolo SpA, banca di diritto italiano autorizzata alla prestazione dei servizi di investimento dalla Banca d’Italia, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Il presente documento è anche distribuito da Banca IMI, banca autorizzata in Italia e soggetta al controllo di Banca d’Italia e Consob per lo svolgimento dell’attività di investimento, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute affidabili e in buona fede, tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione del presente documento, e non vi è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime qui contenute. Qualsiasi informazione contenuta nel presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesimo, essere oggetto di qualsiasi modifica o aggiornamento da parte di Intesa Sanpaolo, senza alcun obbligo da parte di Intesa Sanpaolo di comunicare tali modifiche o aggiornamenti a coloro ai quali tale documento sia stato in precedenza distribuito. I dati citati nel presente documento sono pubblici e resi disponibili dalle principali agenzie di stampa (Bloomberg, Thomson Reuters). Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, il presente documento non è, né intende costituire, né potrà essere interpretato, come un documento d’offerta di vendita o sottoscrizione, ovvero come un documento per la sollecitazione di richieste d’acquisto o sottoscrizione, di alcun tipo di strumento finanziario. Nessuna società del Gruppo Intesa Sanpaolo, né alcuno dei suoi amministratori, rappresentanti o dipendenti assume alcun tipo di responsabilità (per colpa o diversamente) derivante da danni indiretti eventualmente determinati dall’utilizzo del presente documento o dal suo contenuto o comunque derivante in relazione con il presente documento e nessuna responsabilità in riferimento a quanto sopra potrà conseguentemente essere attribuita agli stessi. Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli Analisti Finanziari e di coloro che collaborano alla predisposizione della ricerca) e/o le rispettive famiglie possono detenere posizioni lunghe o corte in qualsiasi strumento finanziario menzionato nel presente documento ed effettuare, in qualsiasi momento, vendite o acquisti sul mercato aperto o altrimenti. I suddetti possono inoltre effettuare, aver effettuato, o essere in procinto di effettuare vendite e/o acquisti, ovvero offerte di compravendita relative a qualsiasi strumento di volta in volta disponibile sul mercato aperto o altrimenti. Il presente documento è pubblicato con cadenza giornaliera. Il presente documento è distribuito da Banca IMI e Intesa Sanpaolo, a partire dallo stesso giorno del suo deposito presso Consob, esclusivamente a soggetti residenti in Italia e verrà messo a disposizione del pubblico indistinto attraverso il sito internet di Banca IMI (http://retailhub.bancaimi.com/retailhub/COMMENTI-E-ANALISI.html). Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 3 Commento flash 14 novembre 2011 Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse Ai sensi del Regolamento adottato con delibera Consob n. 11971 del 14.05.1999 e successive modificazioni ed integrazioni, Intesa Sanpaolo ha posto in essere idonei meccanismi organizzativi e amministrativi (information barriers), al fine di prevenire ed evitare conflitti di interesse in rapporto alle raccomandazioni prodotte. Per maggiori informazioni si rinvia al documento “Policy per studi e ricerche” e all’estratto del “Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse” a disposizione sul sito internet di Intesa Sanpaolo (www.intesasanpaolo.com). Certificazione dell’analista L’analista che ha predisposto la presente ricerca in materia di investimenti, il cui nome e ruolo sono riportati in calce al commento, dichiara che: (a) le opinioni espresse sulle Società citate nel documento riflettono accuratamente l’opinione personale, obiettiva, indipendente, equa ed equilibrata dell’analista; (b) non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse. Altre indicazioni 1. Né l’analista né qualsiasi altra persona della sua famiglia hanno interessi finanziari nei titoli delle Società citate nel documento. 2. Né l’analista né qualsiasi altra persona della sua famiglia operano come funzionari, direttori o membri del Consiglio d’Amministrazione nelle Società citate nel documento. 3. L’analista che ha predisposto la presente raccomandazione non riceve bonus, stipendi o qualsiasi altra forma di compensazione basati su specifiche operazioni di investment banking. Il presente documento è per esclusivo uso del soggetto cui esso è consegnato da Banca IMI e Intesa Sanpaolo e non potrà essere riprodotto, ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo consenso espresso da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Il copyright ed ogni diritto di proprietà intellettuale sui dati, informazioni, opinioni e valutazioni di cui alla presente scheda informativa è di esclusiva pertinenza del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, salvo diversamente indicato. Tali dati, informazioni, opinioni e valutazioni non possono essere oggetto di ulteriore distribuzione ovvero riproduzione, in qualsiasi forma e secondo qualsiasi tecnica ed anche parzialmente, se non con espresso consenso per iscritto da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Chi riceve il presente documento è obbligato ad uniformarsi alle indicazioni sopra riportate. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice Responsabile Retail Research Paolo Guida Analista Azionario Ester Brizzolara Laura Carozza Piero Toia Research Assistant Cecilia Barazzetta Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche Analista Obbligazionario Serena Marchesi Fulvia Risso Analista Valute e Materie prime Mario Romani 4