Titolo procedura - Ospedale di Alessandria
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Titolo procedura - Ospedale di Alessandria
Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Pag. 1 Rif. sez. Manuale 7.5 Rev. 00 10/09/2009 Sommario 1. Introduzione 2. Scopo 3. Campo di applicazione 4. Riferimenti 5. Termini e definizioni 6. Modalità operative 7. Allegati REVISIONI N° REV. DATA STESURA DESCRIZIONE 00 10/09/2009 Prima emissione Firma Mod. SQ 001-00/01 Redazione data Rif. PARAGR. Verifica Firma data Firma Rif. PAGINA Approvazione data Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 2 Rev. 00 10/09/2009 IL GRUPPO DI LAVORO A cura gruppo di lavoro multidisciplinare dell’ Azienda Ospedaliera Nazionale di Alessandria composto da: • Andreis Marco: SC ORL • Bellingeri Paolo:Chirurgia Maxillo-facciale • Bellini Roberta: Sistema Qualità Aziendale • Besana Dante: SC Neuropsichiatria Infantile • Canepari Alessandro: Direzione Medica dei Presidi • Costantino Anna: SC Anestesia e Rianimazione Pediatrica • Ferretti Gabriele: SC Malattie dell’apparato respiratorio • Gilodi Roberta: SC Anestesia e Rianimazione Pediatrica • Grecu Lorenzo: SC Malattie dell’apparato respiratorio • Mantellini Ennio: SS dipartimentale riabilitazione cardio-respiratoria • Pesce Fernando: SC Pediatria • Racca Fabrizio: SC Anestesia e Rianimazione Pediatrica • Sorrentino Raffaele: SC ORL • Vaccarella Francesco: SC Chirurgia Pediatrica Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 3 Rev. 00 10/09/2009 1. Introduzione Le principali indicazioni agli interventi di tonsillectomia e/o adenoidectomia sono la sindrome dell’apnea ostruttiva del bambino (OSAS) con ipertrofia adenotonsillare e le forme severe di tonsillite ricorrente. L’OSAS è un disturbo della respirazione che si verifica durante il sonno ed è caratterizzato da un’ostruzione parziale prolungata (ipopnea) e/o da un’ostruzione intermittente completa (apnea) che altera la ventilazione, gli scambi respiratori gassosi e la struttura del sonno. L’intervento di adeno-tonsillectomia nei bambini con OSAS deve essere effettuato entro un tempo ragionevolmente breve per evitare conseguenze sullo sviluppo cognitivo del bambino. L’intervento di adeno-tonsillectomia è efficace nel risolvere i disturbi del sonno, migliorare le alterazioni della voce, le capacità cognitive/comportamentali e la qualità della vita con mantenimento dei risultati nel tempo. In una metanalisi la percentuale di bambini trattati con successo è risultata pari all’83%. La gravità dell’OSAS nei bambini è un fattore di rischio per le complicanze respiratorie (desaturazione O2 ed eventi ostruttivi) dopo la chirurgia tonsillare. La respirazione a pressione continua positiva (CPAP, Continuous Positive Airway Pressure) deve essere riservata ai casi non candidabili alla chirurgia o che non rispondano al trattamento chirurgico. Pertanto i bambini affetti da ipertrofia adeno-tonsillare associata ad OSAS richiedono un approccio multidisciplinare. In accordo con quanto proposto nelle linee guida ministeriali 2008 e con le raccomandazioni proposte dal gruppo di lavoro regionale per l’appropriatezza e la sicurezza degli interventi di adeno-tonsillectomia nei pazienti affetti da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) il gruppo di lavoro multidisciplinare dell’ Azienda Ospedaliera Nazionale di Alessandria propone un percorso diagnostico terapeutico aziendale. 2. Scopo Questo documento descrive le diverse fasi del percorso clinico assistenziale offerto ai Pazienti con Ipertrofia Adeno-tonsillare in età pediatrica complicata da sindrome delle apnee ostruttive (OSAS) all’interno dell’ AO “SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” con l’obiettivo generale di offrire un percorso integrato e di qualità per garantire la presa in carico assistenziale dei pazienti con diagnosi di sospetta o accertata di ipertrofia Adeno-tonsillare in età pediatrica complicata da OSAS nelle diverse fasi di conferma diagnostica e terapia, al fine di migliorare la continuità Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 4 Rev. 00 10/09/2009 dell’assistenza, in coerenza con le linee guida basate sulle prove di efficacia disponibili e con le più attuali linee di ricerca scientifica. Il percorso si prefigge inoltre, come obiettivi specifici, di: • migliorare i tempi di attesa dell’iter diagnostico terapeutico, fissando degli standard aziendali; • migliorare gli aspetti informativi e comunicativi con il paziente; • ottimizzare e monitorare i livelli di qualità delle cure prestate, attraverso l’identificazione di indicatori di processo e di esito e la messa a punto di un sistema di raccolta e analisi dei dati. 3. Campo di applicazione Pazienti affetti da Ipertrofia Adeno-tonsillare in età pediatrica complicata da sindrome delle apnee ostruttive (OSAS). 4. Riferimenti • “Appropriatezza e sicurezza degli interventi di tonsillectomia e/o adenoidectomia Sistema nazionale per le linee guida (SNLG)”. Documento15 marzo 2008 • “Raccomandazioni regionali per l’appropriatezza e sicurezza degli interventi di tonsillectomia e/o adenoidectomia in età pediatrica” presentate e discusse il 5.12.2008. Direzione Sanità regione Piemonte 5. Termini e Definizioni AR, Anestesista Rianimatore; DRS, Disturbi Respiratori del Sonno; NPI, Neuropsichiatra Infantile; ORL, Otorinolaringoiatra; OSAS, sindrome delle apnee ostruttive; PLS, pediatra di libera scelta 6. Modalità Operative Si dettaglia di seguito il percorso del paziente Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria NOTA 1 PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) ACCESSO DA TERRITORIO (MMG-PLS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 5 Rev. 00 10/09/2009 MEDICO OSPEDALIERO GESTIONE MULTIDISCIPLINARE (ORL – Pediatra Competente- Esperto Disturbi respiratori del sonno – AR – Chirurgo pediatra – NPI – Chirurgo maxillo/facciale) Pediatra Competente Valutazione per conferma Esperto DRS delle condizioni in ingresso ORL no NOTA 2 Altro percorso si T ut t i Valutazione co-morbosità in NOTA 3 grado di contribuire all’OSAS ORL AR Mod. SQ 002-00/01 Prenotazione intervento chirurgico NOTA 4 Visita anestesiologica preoperatoria Titolo PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria DVA 03 Pag. 6 Rev. 00 10/09/2009 NOTA 5 Pz alto rischio? AR Codice Rif. sez. Manuale 7.5 NO SI AR Prenotazione TI per il post- Programmazione ricovero con operatorio modalità di one-day surgery ORL Effettuazione adeno- AR/ORL tonsillectomia Ricovero in TI Pediatrica Ricovero in reparto ORL Pediatrico NOTA 6 Dimissione Pediatra Competente Follow-up NOTA 7 NOTA 8 Esperto DRS ORL Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Pediatra competente/AR DVA 03 Pag. 7 Rev. 00 10/09/2009 Persistenza OSAS SI CPAP notturna con poligrafia di controllo T ut t i Codice Rif. sez. Manuale 7.5 NO Invio al PLS Valutazione e trattamento dell’eventuale co-morbosità Inserimento nel follow up di Ventilo terapia domiciliare AR e nella Rete Regionale ventilazione domiciliare nell’età evolutiva Invio al PLS Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 8 Rev. 00 10/09/2009 NOTA 1: hanno accesso al percorso, e quindi alla valutazione multidisciplinare, i bambini con sospetta OSAS e sospetta ipertrofia adeno-tonsillare clinicamente significativa. NOTA 2: L’ORL definisce, attraverso valutazione oro-faringoscopica ed eventualmente fibroendoscopia del rinofaringe, che l’ostruzione è clinicamente significativa (grado III o IV di ipertrofia adenotonsillare) Il pediatra competente/esperto disturbi respiratori del sonno: o Conferma l’indicazione alla pulsossimetria notturna/poligrafia domiciliare/ polisonnografia o Pone diagnosi di OSAS attraverso l’esame pulsossimetria notturna/ poligrafia domiciliare / polisonnografia NOTA 3: Comorbosità significative in grado di contribuire all’OSAS Asma, Obesità, Malattie Neuromuscolari, Paralisi cerebrale, S. di Down, Anomalie craniofacciali, Infezioni ricorrenti alte vie aeree, Ostruzione fosse nasali, Malformazioni ortodontiche, macroglossia, malattie genetiche e metaboliche da accumulo (ad esempio mucopolisaccaridosi) NOTA 4: il paziente viene prenotato in classe B (salvo urgenze) con effettuazione dell’intervento nelle ore ante-meridiane NOTA 5: Paziente ad alto rischio: • Desaturazioni <= 80% e/o • AHI > 5 e/o • OSAS in < 3 anni e/o • OSA + patologia associata (Asma, Obesità, Malattie Neuromuscolari, S. di Down, Anomalie craniofacciali, Infezioni alte vie aeree in corso, anemia falciforme) N.B. Il rischio aumenta se il paziente è di età < a 2 anni o con patologie associate N.B.2: viene acquisito il consenso informato all’atto chirurgico (ORL) e all’anestesia generale (A-R). I genitori vengono informati dall’A-R e dall’ORL dei benefici (alta probabilità di risoluzione del problema apnea ostruttiva) e dei rischi (complicanze dell’atto chirurgico e dell’anestesia generale) connessi all’intervento. In particolare i genitori vengono informati che l’OSAS espone il figlio al rischio di insufficienza respiratoria acuta nel post-operatorio, per cui nei pazienti a rischio più elevato è previsto uno stretto monitoraggio cardio-respiratorio nelle prime 24 ore dopo la tonsillectomia. Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 9 Rev. 00 10/09/2009 NOTA 6: le complicanze che possono prolungare in ricovero sono: • Sanguinamento • Insufficienza respiratoria • Infezioni NOTA 7: La dimissione avviene usualmente dal reparto di ORL salvo per i pazienti in assistenza ventilatoria domiciliare che vengono dimessi direttamente dalla anestesia e rianimazione pediatrica NOTA 8: • deve essere previsto un controllo post-operatorio specialistico-chirurgico 7-10 gg dopo l’intervento • rivalutazione dell’OSAS: o clinica e strumentale (poligrafia/polisonnografia) a 2-3 mesi salvo diversa indicazione clinica Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 10 Rev. 00 10/09/2009 7. Allegati ALLEGATO 1 Criteri di inclusione nell’iter diagnostico – terapeutico: La presentazione clinica della OSA non è specifica e richiede un alto indice di sospetto per il Pediatra di Famiglia che nelle visite routinarie deve includere domande relative al sonno del bambino ed in particolare la presenza e l’entità di russa mento (l’assenza di russamento rende la OSA molto improbabile mentre la sua presenza per più di tre notti alla settimana richiede accertamenti), la presenza di ovvi episodi di apnea ostruttiva (movimenti inspiratori del torace e dell’addome in assenza di passaggio di aria), il sonno agitato con frequenti risvegli, la respirazione orale, voce nasale, enuresi (> i 4 anni),scarsa attenzione durante il giorno ,iperattività e sonnolenza e storia famigliare di OSA. Tabella 1 Pazienti che presentano comorbidità che comportano un alto rischio di OSA: 1) Anomalie cranio facciali (Acondroplasia, Sdr di Crouzon, sdr di Apert, Sdr di Beckwith-Wiedemann, Teacher-Collins, Sequenza di Pierre Robin,ecc ) 2) Sdr di Down 3) Paralisi cerebrale 4) Disordini neuromuscolari 5) Malattia polmonare cronica 6) Obesità (BMI > al 95% : tavole BMI su http://www.cdc.gov/growthcharts ) 7) Falcemia 8) Sindromi con ipoventilazione centrale 9) Malattie genetiche e metaboliche da accumulo (Mucopolisaccaridosi) Tabella 2 Segni e sintomi di sospetta OSA nei bambini altrimenti considerati sani: 1) Russamento frequente (più di tre notti alla settimana anche fuori da episodi flogistici acuti delle vie respiratorie superiori), 2) Respiro affannoso, sbuffi nel sonno (spontanea espirazione a pressione positiva) e apnee ostruttive (atti inspiratori senza passaggio di aria), 3) Posizioni anomale durante il sonno (con iperestensione del collo, posizione fetale) 4) Cefalee mattutine, 5) Astenia e irritabilità con problemi comportamentali, Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria 6) PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 11 Rev. 00 10/09/2009 Scarsa crescita. Va tuttavia ricordato che anche nei casi in cui l’anamnesi è condotta da uno specialista del sonno questa ha una scarsa sensibilità e specificità (50-60%) nel distinguere una OSA da un russamento benigno. In uno studio condotto in Italia su 1200 bambini è stata evidenziata un prevalenza del russamento abituale nel 4.9% e del 1,8% per l’OSA. Il picco di incidenza è fra i 2 e gli 8 anni In questi pazienti vanno escluse cause rimovibili come allergie, cause ambientali (fumo di sigaretta, abitazioni malsane), corpi estranei. Mod. SQ 002-00/01 Titolo PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 12 Rev. 00 10/09/2009 Algoritmo per il Pediatra di Fiducia per l’invio all’ambulatorio specialistico: Informarsi sulla caratteristiche del sonno del paziente durante visite di controllo e nella visita porre Presenta sintomi suggestivi di OSA? no si E’ un paziente complesso ad alto rischio? ( Tab 1) Continuare screening ai controlli si Inviare no allo Vi è evidenza di insufficienza no cardiorespiratoria/ipertrofia adeno specialista tonsillare clin signif? si Esistono cause rimovibili? Inviare al ricovero urgente in no si ambiente adeguato Rimuovere le cause e/o provare un ciclo di terapia topica nasale con steroidi (box 1) Inviare all’ambulatorio polispecialistico per l’OSA Persistenza / recidiva dei sintomi? si Mod. SQ 002-00/01 no Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 13 Rev. 00 10/09/2009 BOX 1 * Caratteristicheche inducono il sospetto di OSA: Storia : 1. 2. 3. 4. Russa abitualmente con respirazione difficoltosa Osservate apnee ostruttive nel sonno Dorme senza riposare Anomalie del comportamento diurno o sonnolenza Esame fisico: 1. Scarsa crescita, 2. Segni di ostruzione nasale (facies adenoidea, ipertrofia tonsillare, voce nasale) 3. Aumento dell’intensità del 2° tono sulla polmonare, 4. La visita può essere del tutto normale. BOX 2 In età pediatrica un ciclo di terapia con cortisonici topici nasali è stato dimostrato come efficace nel ridurre la sintomatologia di OSA nelle forme di lieve-media entità non associate a comorbidità e la necessità di dover ricorrere alla adenotonsillectomia (AT) (1- 4-5-6- ). Si consiglia il seguente ciclo terapeutico utilizzabile dal 4° anno di età : Fluticasone spray nasale: un “ puff “da 50 mcg per narice mattino e sera per una settimana e poi solo alla sera per altre 5 settimane. Dal 6° anno si può utilizzare: Budesonide spray nasale : un “ puff “da 50 mcg per narice alla sera per 6 settimane Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 14 Rev. 00 10/09/2009 ALLEGATO 2 Valutazione per accertamento di ipertrofia adeno-tonsillare clinicamente significativa Nel sospetto di bambino con disturbi respiratori del sonno (DRS), allo specialista ORL è richiesto un approccio diagnostico integrato, primariamente clinico, in cui l'interrogatorio dei genitori assume valenza primaria, e secondariamente strumentale. Spesso giungono all'attenzione dello specialista ORL bambini affetti da russamento, inviati dal pediatra di base o da altri specialisti per una valutazione di un'eventuale ipertrofia adenotonsillare. Va ricordato che il russamento nel bambino può essere considerato fenomeno parafisiologico; tuttavia il bambino che russa va studiato attentamente, al fine di riconoscere i veri casi di DRS e di OSAS (prevalenza in età pediatrica di quest'ultima del 2-3%), la cui diagnosi non è sempre semplice. L'ORL suole basarsi su alcuni semplici dati, in primo luogo desumibili dall'interrogatorio dei genitori. Elementi fondamentali da ricercare all'anamnesi dei genitori, data la loro criticità, sono: • segni notturni: 1. russamento abituale 2. difficoltà respiratorie durante il sonno 3. pause respiratorie 4. agitazione 5. sensazione di soffocamento manifestati dal bambino 6. pavor nocturnus 7. risvegli 8. sudorazione 9. enuresi notturna 10. respirazione prevalentemente orale 11. il bambino tende a dormire seduto 12. il bambino tende a dormire con la testa iperestesa 13. il bambino manifesta tirage soprasternale ed intercostale • segni diurni: 1. respirazione orale anche a riposo 2. sonnolenza diurna (seppure più tipica dell'adulto) 3. disturbi del comportamento (agitazione o iperattività) 4. difficoltà scolastiche Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria 5. PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 15 Rev. 00 10/09/2009 scarso appetito Vanno infine attentamente considerati ritardo nella crescita e i casi di flogosi ricorrenti delle alte vie respiratorie. Successivamente l'ORL passa alla valutazione obiettiva, che ha lo scopo di stabilire se sussiste ipertrofia critica di adenoidi e tonsille (un'ipertrofia adenoidea isolata anche importante non è unanimemente considerata significativa per OSAS): 1. tramite semplice ispezione definisce, se presenti, i caratteri della long face syndrome effettuando con abbassalingua e luce frontale l'orofaringoscopia, valuta quindi il grado di ipertrofia tonsillare, definendo critici i gradi: III: le tonsille palatine occupano meno del 75% dello spazio trasversale dell'orofaringe, ma più del 50% IV: le tonsille palatine occupano il 75% o più dello spazio trasversale dell'orofaringe 2. tramite fibroscopia del cavo rinofaringeo, effettuata con l'utilizzo del fibroscopio flessibile collegato a fonte di luce fredda, esclude innanzitutto coesistenza di cause parallele di ostruzione nasale quali: 1. polipi 2. deviazioni del setto nasale stenosanti (quali lussazioni...) 3. ipertrofia dei turbinati 4. rinosinusiti infettive e allergiche 5. atresia coanale Infine stabilisce il grado di ipertrofia adenoidea (sono considerati critici i gradi 3 e 4). Il criterio di inclusione nel percorso nasce dalla valutazione critica, definita caso per caso, del ruolo svolto da ognuna delle anomalie riscontrate. Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 16 Rev. 00 10/09/2009 ALLEGATO 3 Valutazione strumentale per accertamento OSAS La sindrome dell’apnea ostruttiva (OSAS) è un disturbo della respirazione che si verifica durante il sonno ed è caratterizzato da un’ostruzione parziale prolungata (ipopnea) e/o da un’ostruzione intermittente completa (apnea) che altera la ventilazione, gli scambi respiratori gassosi e la struttura del sonno. I disturbi respiratori del sonno consistono in uno spettro continuo di gravità che include il russamento primario, la sindrome delle aumentate resistenze delle vie aeree superiori (sintomi di OSAS con reperti strumentali negativi) e l’OSAS. Le manifestazioni cliniche in età pediatrica comprendono: russamento, respirazione prevalentemente orale, sonnolenza diurna, deficit di attenzione e iperattività, enuresi notturna, disturbi neuro-cognitivi e comportamentali, problemi di rendimento scolastico e ritardo della crescita. La diagnosi è strumentale: un evento respiratorio si intende significativo quando genera una desaturazione ≥ 4%; per cluster si intendono 5 o più desaturazioni che si verificano in un periodo di 10-30 minuti; la diagnosi di OSAS si pone quando sono presenti 3 clusters di desaturazioni ≥ 4% più 3 desaturazioni con valore di SpO2 < 90% (criteri di Brouillette). Per una più precisa valutazione degli eventi respiratori quali ipopnee e limitazione di flusso è utile l’impiego della cannula nasale quale sensore di flusso e delle fasce pletismografiche per il rilevamento delle escursioni toraco-addominali eventualmente abbinati ad altri sensori (microfono, posizione del corpo etc) con una registrazione che viene definita poligrafica . L’indice di apnea-ipopnea (AHI, Apnoea-Hypopnoea Index o indice di disturbo respiratorio), che corrisponde al numero di eventi ostruttivi per ora di sonno, è la misura polisonnografica più utilizzata: in età pediatrica un valore > 1 è considerato non fisiologico, mentre un valore > 5 è francamente patologico. Il progetto della nostra Azienda prevede che, in caso di sospetto clinico di OSAS, il bambino venga sottoposto a poligrafia utilizzando i seguenti canali: pulsossimetria, pletismografia (se possibile 1 fascia per torace ed 1 per addome), cannule nasali, posizione del corpo, microfono, riservando la pulsossimetria notturna alle situazioni in cui i tempi di attesa non siano accettabili rispetto alla situazione clinica del bambino. Nel caso in cui persista discrepanza tra i dati clinici di sospetta OSAS ed una registrazione poligrafica non significativa sarà necessario valutare l’architettura del sonno con una registrazione polisonnografica completa. Viene sistematicamente monitorata la percentuale di bambini sottoposti ad adenotonsillectomia dopo diagnosi strumentale di OSAS ottenuta utilizzando pulsossimetria e/o monitoraggio cardiorespiratorio poligrafico. Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 17 Rev. 00 10/09/2009 Allegato 4 Attività anestesiologica-rianimatoria pre, intra, post-operatoria La gestione peri-operatoria dei bambini con OSAS sottoposti a adeno tonsillectomia riassunta in tab. 1. Tabella 1. Gestione perioperatoria dei bambini con OSAS sottoposti a adeno tonsillectomia Valutazione pre-operatoria Premedicazione Pomata anestetica per il posizionamento della linea venosa nei bambini 1 ora. Midazolam 250 μg/kg sublinguale 15 minuti prima dell’ingresso in S.O. Antibiotico short term SI Pre-induzione: Fentanile 1-2 μg/kg per via endovenosa oppure Alfentanile 5-10 μg/kg per via endovenosa Induzione farmaci somministrati per via endovenosa (tiopentone 5-7 mg/Kg o sopra i 2 anni propofol 2,5-3,5 mg/kg), oppure Anestesia inalatoria (sevoflurane) Intubazione con miorilassante (mivacurium 0,2-0,25 mg/kg) o senza (con anestesia locale faringo-laringea) in previsione di un intubazione difficile Desametasone 0,5-1 mg/kg (massimo di 8 mg) oppure Betametasone 0,1-0,2 mg/Kg (max 4 mg) dopo l’induzione Paracetamolo + codeina (lonarid bambini) per via rettale 2/3 supposta se < 2 anni; 1 supposta se > 2 anni subito dopo l’intubazione Mantenimento in fase intra-operatoria: ossigeno/aria oppure ossigeno/protossido di azoto + anestesia inalatoria (sevoflurane) oppure anestesia endovenosa (propofol 15-7 mg/Kg/h + remifentanil 0,25-0,5 gamma/Kg/minuto) in caso di pazienti a rischio di ipertermia maligna Fluidi: 10 ml/kg ringer lattato Profilassi antiemetica No Uso di morfina No Analgesia postoperatoria: dopo 6 h Paracetamolo ev ( 7,5 mg/kg se < 10 Kg ; 15 mg/Kg se > 10 Kg e < 50 Kg ogni 6-8 ore) oppure Paracetamolo rettale 15-20 mg/kg ogni 6 ore. Se non sufficiente Paracetamolo + codeina (lonarid bambini) per via rettale (2/3supposta se < 2 anni; 1 supposta se > 2 anni) Antiemesi postoperatoria: ondansetron 20-40 μg/kg per via endovenosa Monitoraggio cardio-respiratorio post-operatorio per 24 ore presso la Terapia Intensiva Pediatrica nel paziente ad alto rischio 4.1. Valutazione pre-operatoria Va effettuata un’attenta anamnesi familiare e personale per patologia emorragica. Vanno ricercate le comorbidità in grado di in grado di contribuire in modo significativo all’OSAS (Asma, Obesità, Malattie Neuromuscolari, S. di Down, Anomalie craniofaciali, Infezioni ricorrenti vie aeree superiori,Ostruzione fosse nasali, Malformazioni ortodontiche, macroglossia). Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 18 Rev. 00 10/09/2009 Sono previsti i seguenti esami pre-operatori: emocromo + formula, PT, PTT, glicemia, creatininemia, azotemia, elettroliti, AST, ALT, CPK, LDH, pseudocolinesterasi plasmatiche, Numero di Dubucaina, PCR, ECG. In caso di alterazione dei test della coagulazione o di anamnesi positiva per patologia emorragica è necessario inviare i pazienti presso il Centro emostasi e trombosi della SC di Ematologia dell’ASO di Alessandria dove vengono eseguite indagini di secondo livello (dosaggio dei singoli fattori della coagulazione e anticorpi). Bisogna valutare se è prevedibile un’intubazione difficile (vedi criteri predittivi di intubazione difficile: Linee Guida Nazionali SIAARTI- SARNEPI) Nel paziente ad alto rischio va programmato il monitoraggio post-operatorio per 24 ore presso la Terapia Intensiva Pediatrica. Sono considerati pazienti ad alto rischio i pazienti che rispondono ai seguenti criteri : desaturazioni < 80% e/o AHI > 5 episodi/ora e/o OSAS in < 3 anni e/o OSAS con patologia associata (asma, obesità, malattie neuromuscolari, S. di Down, anomalie cranio-faciali, infezioni ricorrenti alte vie aeree, ostruzione fosse nasali, malformazioni ortodontiche). 4.2 Gestione intra-operatoria e post-operatoria Si raccomanda l’effettuazione dell’intervento nelle ore antimeridiane. L’anestesia generale viene indicata come unica opzione per la chirurgia tonsillare, perché più sicura in termini di controllo delle vie aeree. In ragione della maggiore sicurezza per il paziente e dell’accessibilità chirurgica, l’intubazione tracheale appare preferibile rispetto all’impiego della maschera laringea E’ preferibile un’intubazione senza l’ausilio di miorilassanti se si prospetta un’intubazione difficile. In questo caso è utile, previa adeguata preossigenazione, sedare il paziente con propofol (induzione: 2,5-3,5 mg/kg; mantenimento: 6mg/kg/h) mantenendo l’ autonomia respiratoria e successivamente eseguire anestesia topica faringo/laringo/tracheale. L’intubazione in anestesia con sevoflurane costituisce una soddisfacente alternativa. La scelta della combinazione più appropriata di farmaci anestetici/analgesici è a discrezione dell’anestesista, dopo la valutazione dei diversi parametri clinici, strumentali e di laboratorio. L’anestesia totalmente endovenosa con propofol comporta un recupero meno rapido dello stato di coscienza. L’ anestesia inalatoria consente un risveglio rapido, ma più agitato. Comunque i diversi tempi di risveglio post anestesia non influenzano i tempi di dimissione. L’agitazione al risveglio con sevoflurane/desflurane può essere prevenuta con l’impiego intra-operatorio di analgesici oppioidi. Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 19 Rev. 00 10/09/2009 L’uso degli oppioidi induce peraltro nausea e vomito e può causare depressione e arresto respiratorio nelle forme gravi di sindrome dell’apnea ostruttiva. Gli analgesici non oppioidi possono essere impiegati con pari efficacia per la profilassi peri-operatoria del dolore, in particolare il paracetamolo (vedi sotto profilassi e trattamento del dolore postoperatorio). La ventilazione polmonare controllata offre maggiori garanzie di sicurezza per i pazienti, in termini di scambio dei gas respiratori e di stabilità emodinamica. Prevenzione dell’insufficienza respiratoria postoperatoria. I bambini con OSAS grave sono particolarmente a rischio. E’ previsto a tal fine il monitoraggio post-operatorio per 24 ore presso la Terapia Intensiva Pediatrica nel paziente ad alto rischio (vedi sopra indicazioni) Profilassi e trattamento del dolore postoperatorio. Il desametasone somministrato per via endovenosa subito prima della tonsillectomia nel ridurre il dolore postoperatorio nei bambini. L’utilizzo dei FANS determina un rischio maggiore di reintervento per sanguinamento dopo la tonsillectomia. Il paracetamolo è utile nel controllo del dolore postoperatorio nei bambini, da solo o in combinazione con codeina. Il tramadolo (1 mg/kg ogni 8 ore) per via endovenosa sembra avere un’efficacia equivalente alla morfina o alla meperidina per il controllo del dolore dopo tonsillectomia e minori effetti collaterali nei bambini. Si consiglia l’uso postoperatorio di paracetamolo ev o rett eventualmente associato a codeina (vedi sopra indicazioni dosaggi). Inoltre si sconsiglia l’uso routinario dei FANS per la prevenzione e il controllo del dolore postoperatorio a causa del maggior rischio di sanguinamento. Inoltre si raccomanda di non utilizzare, dopo la chirurgia adenotonsillare, farmaci a base di acido acetilsalicilico (aspirina) per il rischio sia di sanguinamento sia di insorgenza della sindrome di Reye nei bambini. L’infiltrazione postoperatoria di anestetici locali a livello della regione peritonsillare non è consigliabile. Profilassi e trattamento del vomito postoperatorio. Si raccomanda la somministrazione di desametasone (vedi sopra). Vari farmaci anti serotoninergici (ondansetron, granisetron, tropisetron, dolasetron, ramosetron) e, con effetto minore la metoclopramide e la perfenazina possono essere usati nella profilassi antiemetica nei bambini sottoposti a tonsillectomia. Profilassi infettiva. L’uso perioperatorio di antibiotici è indicato per ridurre alcune manifestazioni della morbosità postoperatoria (febbre e alitosi) e ridurre i tempi di recupero e di ripresa della normale alimentazione dopo intervento di tonsillectomia. Si suggerisce la somministrazione short term, a dosaggio terapeutico, di amoxicillina associata o meno ad acido clavulanico o di altro antibiotico con spettro di azione analogo e costo non Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 20 Rev. 00 10/09/2009 superiore (macrolidi in caso di allergia alle penicilline), in concomitanza con l’intervento di tonsillectomia. Prevenzione e trattamento della disidratazione postoperatoria. Per prevenire la disidratazione postoperatoria è opportuno che nei bambini il digiuno preoperatorio duri non più di 4 ore per i liquidi “chiari”. Per il trattamento dell’eventuale disidratazione postoperatoria si raccomanda una terapia infusionale con soluzioni elettrolitiche normotoniche, sconsigliando l’impiego delle soluzioni glucosate prive di apporto sodico. Non si ritiene necessario il mantenimento della terapia idratante oltre le prime 3-4 ore; viene, però, mantenuto pervio l’accesso venoso sino alla dimissione. Prevenzione dell’emorragia. L’emorragia rappresenta la complicanza più temibile dopo la tonsillectomia. Si distingue l’emorragia primaria, che si verifica entro le prime 24 ore dopo l’intervento, da quella secondaria, che si manifesta entro due settimane e più spesso tra la 5a e la 10a giornata postoperatoria. L’incidenza dell’emorragia post tonsillectomia dipende dalla tecnica chirurgica impiegata, dall’età e dal genere. L’incidenza di emorragia è stata pari a 1,9% nei bambini di età inferiore a 5 anni e a 4,9% sopra i 16 anni. Il rischio di emorragia è risultato minore con la dissezione “a freddo” rispetto alle tecniche “a caldo”. Il rischio è inferiore per le femmine. Non è necessario l’utilizzo routinario degli antifibrinolitici. Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 21 Rev. 00 10/09/2009 4.3 Indicatori della gestione anestesiologica e rianimatoria intra-operatoria e post-operatoria Allo scopo di valutare l’implementazione del percorso e la pratica clinica per un miglioramento della cura dei pazienti con diagnosi di sospetta o accertata di ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da OSAS, si individuano i seguenti indicatori di processo e di risultato che verranno periodicamente verificati. Indicatore Proporzione di bambini operati di adenotonsillectomia non sottoposti a Rx torace preoperatoriamente proporzione di bambini operati di adenotonsillectomia con buon controllo dolore postoperatorio * proporzione di bambini con OSAS operati di adenotonsillectomia di età inferiore a 3 anni ricoverati in TIP proporzione di bambini operati di adenotonsillectomia ricoverati in TIP con degenza totale inferiore a 3 gg Algoritmo Valore std Valore limite Fonte di informazione operati Rx pretotale operati 100% 95% Analisi Cartella clinica Bambini operati A-T senza dolore postoperat./totale bambini operati di A-T Bambini con OSAS operati A-T < 3 aa Ricoverati in TIP post-operat. / totale bambini operati di A-T< 3 aa 100% 95% Rilevazione scala del dolore adatta per età** 100% 95% Analisi SDO (ricovero in TIP) Se non ricoverati in TIP dall’analisi cartella clinica Bambini operati A-T ricoverati in TIP con degenza totale < 3 gg/ totale bambini opearati A-T ricoverati in TIP 100% 95% Analisi SDO Bambini A-T senza operat / bambini A-T Respons. raccolta dati Infermiere di reparto Resp. valutaz. Interpretaz. Resp. SC anestesia e rianimazione Frequenza rilevazione Trimestrale Infermiere di reparto o di terapia intensiva pediatrica Ref. SDO Resp. SC anestesia e rianimazione Trimestrale Resp. SC anestesia e rianimazione Trimestrale Ref. SDO Resp. SC anestesia e rianimazione Trimestrale * Buon controllo dolore post-operatorio definito come assenza di dolore o dolore di intensità da 1 a 3 rilevato con una Scala del dolore adatta per età. ** Scala del dolore adatta per età • Scala CHIPPS se < 5 anni o non si esprimono verbalmente • Scala Wong Baker (scala faccette) se > |5 anni • Scala Numerica se > 10 anni Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 22 Rev. 00 10/09/2009 ALLEGATO 5 Attività chirurgica ORL (pre, intra, post-operatorio) Gestione preoperatoria (integrazione al paragrafo 4.1 dell’allegato 4): La programmazione della data del ricovero e degli esami preoperatori avvengono a cura della S.C. ORL pediatrica dell’A.O. Riferendoci alle linee guida fornite dalla commissione regionale si propongono i seguenti criteri: Esami preoperatori: si ritiene utile eseguire di routine emocromo con formula, pt, ptt, glicemia, creatininemia, azotemia, elettroliti, AST, ALT, CPK, LDH, pseudocolinesterasi, numero di dibucaina, PCR, ECG. Il presupposto per l’appropriatezza della fase preoperatoria è rappresentato da un’accurata visita ORL ed anestesiologica antecedente all’intervento mirata ad escludere la presenza di fattori di rischio che, qualora presenti, prevedono ulteriori approfondimenti. In presenza di alterazione dei tests della coagulazione o di anamnesi positiva per patologia emorragica si rende necessario inviare i pazienti presso i centri di riferimento per le patologie coagulative. Gestione operatoria: Gli interventi di adenotonsillectomia si effettuano in condizioni di sicurezza con modalità di ricovero one day surgery (1 pernottamento) presso la SOC ORL pediatrica dell’AO. Può essere tuttavia richiesto il ricovero ordinario, che si attua in caso di: complicanze post-operatorie; paziente a rischio di complicanze post-operatorie; necessità di monitoraggio post-operatorio (nel paziente ad alto rischio va programmato il monitoraggio post-operatorio per 24 ore presso la Terapia Intensiva Pediatrica. Sono considerati pazienti ad alto rischio i pazienti che rispondono ai seguenti criteri: desaturazioni inferiori o uguali all’80 per cento e/o AHI superiore o uguale a 5 episodi/ora e/o OSAS in bambini inferiori ai tre anni di età e/o OSAS con patologia associata -asma, obesità, malattie neuromuscolari, S. di Down, anomalie cranio-facciali, infezioni ricorrenti alte vie aeree, ostruzione fosse nasali, malformazioni ortodontiche); problemi di natura logistica. L’anestesia generale con intubazione orotracheale è la modalità di scelta per l’effettuazione della adenotonsillectomia perché garantisce un migliore controllo delle vie aeree. Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 23 Rev. 00 10/09/2009 IL SNLG 2008 si raccomanda di utilizzare le tecniche di dissezione “a freddo” limitando la diatermia bipolare al solo controllo dell’emostasi a fronte del maggiore rischio di emorragia e di dolore postoperatorio. Gestione post-operatoria (integrazione al paragrafo 4.2 dell’allegato 4) Dopo due ore dall’intervento: valutazione generale: criteri - sudorazione - pallore - tachicardia - dispnea - irrequietezza - torpore obnubilamento - epistassi - emoftoe - vomito ematico valutazione specialistica ORL orofaringoscopica: criteri - loggia verniciata o coagulo a velo - coagulo occupante la loggia in toto o buona parte di essa - coaguli a livello delle fosse nasali e del rinofaringe - emorragia in atto Comportamento da tenere a due ore dall’intervento: se nulla da rilevare: nuova valutazione dopo 6 ore se nulla da rilevare a 6 ore: rivalutazione a 24 ore se nulla da rilevare a 24 ore: DIMISSIONI se sussistono complicanze: trattamento generale: - monitoraggio attento - sostegno del circolo (con soluzione fisiologica 10-20 ml/kg/ora per una-due ore durante il processo decisionale per l’eventuale trattamento locale) e/o emotrasfusione Mod. SQ 002-00/01 verifica crasi ematica (emocromo ed eventuali esami coagulazione) Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) - eventuale trasfusione (per valori di Hb inferiori a 7,5 gr/dl) - laddove necessario: Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 24 Rev. 00 o intervento specialistico (coagulopatia?) o intervento rianimatorio (stabilizzazione e mantenimento pervietà vie aeree) 10/09/2009 trattamento locale ORL: - monitoraggio ravvicinato della loggia fino a stabilizzazione - se non avviene la stabilizzazione: rivalutazione del paziente in sala medicazione e rimozione del coagulo - se persiste sanguinamento: rivalutazione in sala medicazione e rimozione dei coaguli ed eventuale posizionamento di tampone nasofaringeo - se persiste sanguinamento: trattamento di necessità in sala operatoria In generale sono da prendere in considerazione: Terapia antibiotica: si suggerisce l’uso di antibiotici short term per ridurre la febbre, l’alitosi e per ridurre i tempi di recupero della normale alimentazione; Terapia antalgica: preferibilmente paracetamolo eventualmente associato a codeina; Profilassi del sanguinamento: non vi sono evidenze cliniche sulla prevenzione del sanguinamento da parti di agenti anti-fibrinolitici, riservando il loro uso caso per caso; Prevenzione e trattamento della disidratazione post-operatoria: non si ritiene necessario il mantenimento di una terapia idratante oltre le 3-4 ore dopo l’intervento se non in casi specifici. La terapia deve prevedere soluzioni elettrolitiche normotoniche, evitando l’uso esclusivo di soluzioni glucosate prive di apporto sodico; Monitoraggio post-operatorio dei bambini con OSAS (presso la Terapia Intensiva Pediatrica): necessario per 24 ore nei bambini ad alto rischio (cfr paragrafo precedente); Controllo post-operatorio specialistico ambulatoriale ORL dopo 7-10 gg dall’intervento. Mod. SQ 002-00/01 Titolo Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria PERCORSO Ipertrofia Adenotonsillare in età pediatrica complicata da Sindrome delle Apnee Ostruttive (OSAS) Codice DVA 03 Rif. sez. Manuale 7.5 Pag. 25 Rev. 00 10/09/2009 Allegato 6 Gestione della persistenza post-operatoria dell’OSAS In caso di pazienti che non rispondono al trattamento chirurgico e quindi in caso di persistenza dell’OSAS dopo l’intervento è indicato l’utilizzo della CPAP notturna (mediante maschera nasale o facciale e previa titolazione della CPAP), il controllo poligrafico notturno durante CPAP e la valutazione multispecialistica e l’eventuale trattamento delle co-morbosità in grado di contribuire all’OSAS (Asma, Obesità, Malattie Neuromuscolari, S. di Down, Anomalie cranio-facciali, Infezioni ricorrenti alte vie aeree, Ostruzione fosse nasali, Malformazioni ortodontiche, macroglossia, infezioni ricorrenti delle prime vie aeree). In questo caso il paziente viene inserito nel follow up di Ventilo terapia domiciliare della SC di Anestesia e Rianimazione pediatrica dell’ASO di Alessandria e nella Rete Regionale della ventilazione domiciliare nell’età evolutiva. Titolazione della CPAP Il trattamento con CPAP richiede la sua titolazione cioè la ricerca della pressione ottimale per la correzione degli eventi ostruttivi respiratori. La titolazione del valore terapeutico di CPAP viene eseguita con le seguenti modalità: 1. Pulsossimetria durante terapia con CPAP fissa il cui valore sia stato ottenuto sulla base di dati estrapolati da dispositivo auto-CPAP in precedenti registrazioni notturne utili anche per adattare il bambino al trattamento 2. Monitoraggio cardiorespiratorio durante terapia con CPAP fissa il cui valore sia stato ottenuto sulla base di dati estrapolati da dispositivo auto-CPAP in precedenti registrazioni notturne utili anche per adattare il bambino al trattamento 3. Indagine polisonnografica completa eseguita durante terapia con CPAP fissa il cui valore sia stato ottenuto sulla base di dati estrapolati da dispositivo auto-CPAP in precedenti registrazioni notturne. Mod. SQ 002-00/01 Titolo