Novena di Maria Bambina - Suore di Maria Bambina

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Novena di Maria Bambina - Suore di Maria Bambina
NOVENA DI MARIA BAMBINA
NONO GIORNO – 7 settembre
Maria: VERGINE E MADRE DELL’EVANGELIZZAZIONE
Sono qui riportate - per ogni giorno della Novena - le
letture che sostituiscono il capitolo del Vespro e il
responsorio breve: a una breve lettura biblica segue un
testo di approfondimento e una preghiera corale in
sostituzione del responsorio.
Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo
popolo ed egli sarà il «Dio con loro». (Ap 21,3).
Maria sa riconoscere le orme dello Spirito di Dio nei grandi avvenimenti ed anche
in quelli che sembrano impercettibili. È contemplativa del mistero di Dio nel
mondo, nella storia e nella vita quotidiana di ciascuno e di tutti. È la donna orante
e lavoratrice a Nazareth, ed è anche nostra Signora della premura, colei che parte
dal suo villaggio per aiutare gli altri «senza indugio» (Lc 1,39). Questa dinamica di
giustizia e di tenerezza, di contemplazione e di cammino verso gli altri, è ciò che
fa di lei un modello ecclesiale per l’evangelizzazione. Con la sua preghiera
materna ci aiuti affinché la Chiesa diventi una casa per molti, una madre per tutti i
popoli e renda possibile la nascita di un mondo nuovo. (Evangelii Gaudium, 288)
Introduzione (per il primo giorno)
(dalla lettera di madre Angelamaria Campanile del 1984)
Anima della devozione a Maria Bambina è la spiritualità
dell’infanzia come momento ‘aurorale’ della redenzione;
la salvezza operata da Dio si esprime e ha il suo segno
nella semplicità, nell’abbandono, nell’umiltà stupita,
nella tenerezza della nuova creatura, che è nuova
perché si è fatta piccola, si è interamente ‘ricevuta’
dall’amore di Dio.
dopo breve silenzio
tutte:
Maria, Stella della nuova evangelizzazione,
aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione,
del servizio, della fede ardente e generosa,
della giustizia e dell’amore verso i poveri,
perché la gioia del Vangelo
La Novena di Maria Bambina, che questa sera
iniziamo, sia motivo di forte ripensamento per ciascuna di noi: accostando Maria, possiamo giungere a
soluzioni più evangeliche, a gesti più buoni, a scelte
più illuminate, a comportamenti più ricchi di amore di Dio e di coerenza d’amore
fraterno. A lei, piena di grazia, affidiamo il “benedetto Istituto” e “la casa comune”
che è il mondo.
giunga sino ai confini della terra
e nessuna periferia sia priva della sua luce.
Inizio della preghiera del Vespro
Madre del Vangelo vivente,
PRIMO GIORNO – 30 agosto
sorgente di gioia per i piccoli,
prega per noi.
(Evangelii Gaudium, 288)
Maria: SPERANZA E AURORA DI SALVEZZA
«Chi è costei che sorge come l’aurora, bella come la luna, fulgida come il sole,
terribile come un vessillo di guerra?». Io sono la madre del bell’amore e del timore,
della conoscenza e della santa speranza; in me ogni dono di vita e verità, in me
ogni speranza e virtù. (dalla liturgia ambrosiana dell’8 settembre, Ct 6,10; Sir 24,24)
L’apparizione della Madonna nel mondo è come l’arrivo dell’aurora che precede la
luce della salvezza, Cristo Gesù, come l’aprirsi sulla terra, tutta coperta dal fango
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del peccato, del più bel fiore che sia mai sbocciato nel devastato giardino
dell’umanità, la nascita cioè della creatura umana più pura, più innocente, più
perfetta, più degna della definizione che Dio stesso, creandolo, aveva dato
dell’uomo … Ciò che doveva in Eva apparire e svanire miseramente, per un
disegno d’infinita misericordia … Dio fece rivivere in Maria: Maria è nata, Maria è
nostra, Maria restituisce a noi la figura dell’umanità perfetta, nella sua immacolata
concezione umana, stupendamente corrispondente alla misteriosa concezione della
mente divina della creatura regina del mondo. E Maria … non ferma a Sé il nostro
sguardo se non per spingerlo a guardare più avanti, al miracolo di luce e di santità e
di vita, ch’Ella annuncia nascendo e recherà con Sé, Cristo Signore, il Figlio suo
Figlio di Dio, dal quale Ella stessa tutto riceve. (dall’omelia di Paolo VI, 1964)
dopo breve silenzio
tutte:
Maria, umile e alta più che creatura,
ci poniamo tutte sotto il tuo manto,
a Te riconsacriamo ogni momento della nostra vita
perché ci custodisca del male,
ci aiuti a fare il bene, e ci porti a Gesù. (cf madre A. Ghezzi, 1904)
SECONDO GIORNO – 31 agosto
Maria: VERGINE DI NAZARETH
L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret,
a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato
Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o
piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si
domandava che senso avesse un tale saluto. (Lc 1,26-29)
Oggi siamo di fronte ad una delle meraviglie del Signore: Maria! Una creatura umile
e debole come noi, scelta per essere Madre di Dio, Madre del suo Creatore.
…Questa è l’esperienza della Vergine Maria: davanti all’annuncio dell’Angelo, non
nasconde la sua meraviglia. È lo stupore di vedere che Dio, per farsi uomo, ha
scelto proprio lei, una semplice ragazza di Nazaret, che non vive nei palazzi del
potere e della ricchezza, che non ha compiuto imprese straordinarie, ma che è
aperta a Dio, sa fidarsi di Lui, anche se non comprende tutto…
Dio ci sorprende sempre, rompe i nostri schemi, mette in crisi i nostri progetti, e ci
dice: fidati di me, non avere paura, lasciati sorprendere, esci da te stesso e seguimi!
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tutte:
Maria, Madre del Signore,
che hai offerto la carne e il sangue a Gesù,
aiutaci ad aprire, sempre più, tutto il nostro essere
alla presenza di Cristo;
a seguirlo fedelmente, giorno per giorno,
sulle strade della nostra vita.
(cf Atti XXV CG, 26)
OTTAVO GIORNO – 6 settembre
Maria: VERGINE DELLA VEGLIA E DELLA GIOIA
Ora benedite il Dio dell'universo, che compie in ogni luogo grandi cose, che ha
esaltato i nostri giorni fino dalla nascita, che ha agito con noi secondo la sua
misericordia. Ci conceda la gioia del cuore e ci sia pace nei nostri giorni in Israele,
per tutti i giorni futuri. ... Beato chi mediterà queste cose; le fissi bene nel cuore e
diventerà saggio; se le metterà in pratica, sarà forte in tutto, perché la luce del
Signore è la sua strada. (Sir 50, 22-24.28-29)
Nella notte del sabato santo Maria ha vegliato. La sua fiammella, piccola ma
chiara, è stata accesa fino all’alba della Risurrezione; e quando le è giunta la voce
che il sepolcro era vuoto, nel suo cuore è dilagata la gioia della fede, la fede
cristiana nella morte e risurrezione di Gesù Cristo. Perché sempre la fede ci porta
alla gioia, e Lei è la Madre della gioia: che ci insegni ad andare per questa strada
della gioia e vivere questa gioia!...
L’incontro tra Gesù e Maria è il punto culminante del cammino della fede di Maria
e di tutta la Chiesa. (cf Papa Francesco, 12 ottobre 2013)
dopo breve silenzio
tutte:
Maria, insegnaci a vivere secondo il tuo stile,
nella prontezza dell’«eccomi»,
nell’abbandono del «fiat».
Tieni acceso il nostro lume
fino alla pienezza della luce,
quando si compirà il gesto dell’Amore.
(madre A. Campanile, 1983)
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Credere in Gesù significa offrirgli la nostra carne, con l’umiltà e il coraggio di
Maria, perché Lui possa continuare ad abitare in mezzo agli uomini; significa
offrirgli le nostre mani per accarezzare i piccoli e i poveri; i nostri piedi per
camminare incontro ai fratelli; le nostre braccia per sostenere chi è debole e
lavorare nella vigna del Signore; la nostra mente per pensare e fare progetti alla
luce del Vangelo; e, soprattutto, offrire il nostro cuore per amare e prendere
decisioni secondo la volontà di Dio. (Papa Francesco, 12 ottobre 2013)
dopo breve silenzio
tutte: Maria, madre del Redentore,
insegnaci a concentrarci, con indiviso amore,
in Gesù Cristo nostro Signore;
a servire, come te, il mistero della redenzione e forti nel dolore,
a rimanere associate al Sacrifico del Figlio.
(cf madre A. Campanile, 1983)
SETTIMO GIORNO – 5 settembre
Maria: VERGINE DEL CAMMINO
Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la
risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i
pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima». (Lc 2,34-35)
Maria «ha camminato nel pellegrinaggio della fede» (LG, 58). Per questo lei ci
precede in questo pellegrinaggio, ci accompagna, ci sostiene.
…Tutta la sua vita è stata seguire il suo Figlio: Lui – Lui, Gesù, – è la via, Lui è il
cammino! Progredire nella fede, avanzare in questo pellegrinaggio spirituale che è
la fede, non è altro che seguire Gesù; ascoltarlo, lasciarsi guidare dalle sue
parole; vedere come Lui si comporta e mettere i nostri piedi nelle sue orme, avere
i suoi stessi sentimenti e atteggiamenti. … La via di Gesù è quella dell’amore
fedele fino alla fine, fino al sacrificio della vita, è la via della croce. Per questo il
cammino della fede passa attraverso la croce e Maria l’ha capito fin dall’inizio. ...
Quando è arrivata l’“ora” di Gesù, cioè l’ora della passione: allora la fede di Maria
è stata la fiammella nella notte, quella fiammella in piena notte.
… Dio ci sorprende con il suo amore, ma chiede fedeltà nel seguirlo. … Lui è “il
fedele” e chiede da noi la stessa fedeltà… (omelia di Papa Francesco, 13 ottobre 2013)
dopo breve silenzio
tutte:
Maria, che non ti sei sottratta alla novità di Dio,
intercedi per noi la tua stessa prontezza nel vivere,
conservandole nel cuore, le sorprese che il Signore
riserva a coloro che Egli lega a sé
con amore preferenziale.
(madre P. Mauri, 2007)
TERZO GIORNO – 1 settembre
Maria: VERGINE IN ASCOLTO
L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù… ». Allora Maria
disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose
l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà
con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di
Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un
figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: «nulla è
impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per
me secondo la tua parola». (Lc 1,30-37)
(Papa Francesco, 12 ottobre 2013)
Maria sa ascoltare Dio. … Non è un semplice udire, un udire superficiale, ma è
l’“ascolto” fatto di attenzione, di accoglienza, di disponibilità verso Dio. ... Maria è
attenta a Dio, ascolta Dio.
Ma Maria ascolta anche i fatti, legge cioè gli eventi della sua vita, è attenta alla realtà
concreta e non si ferma alla superficie, ma va nel profondo, per coglierne il significato.
… Questo vale anche nella nostra vita: ascolto di Dio che ci parla, e ascolto anche
della realtà quotidiana, attenzione alle persone, ai fatti perché il Signore è alla porta
della nostra vita e bussa in molti modi, pone segni nel nostro cammino; a noi dà la
capacità di vederli. Maria è la madre dell’ascolto, ascolto attento di Dio e ascolto
altrettanto attento degli avvenimenti della vita. (Papa Francesco, 31 maggio 2013)
dopo breve silenzio
dopo breve silenzio
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tutte:
Maria, prima discepola del tuo Figlio,
aiutaci a custodire l’attitudine dell’ascolto,
grembo nel quale la Parola diventa feconda
e ci fa comprendere che nulla è impossibile a Dio.
(Atti XXVI CG, p 29)
QUARTO GIORNO – 2 settembre
Maria: VERGINE DELLA DECISIONE E DELL’AZIONE
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una
città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. (Lc 1,39-45)
Maria non vive “di fretta”, con affanno …ma solo quando è necessario “va in fretta”.
Maria non si lascia trascinare dagli eventi, non evita la fatica della decisione. E
questo avviene sia nella scelta fondamentale che cambierà la sua vita, sia nelle
scelte più quotidiane, ma ricche anch’esse di significato. ...
Nella preghiera, davanti a Dio che parla, nel riflettere e meditare sui fatti della sua
vita, Maria non ha fretta, non si lascia prendere dal momento, non si lascia
trascinare dagli eventi. Ma quando ha chiaro che cosa Dio le chiede, ciò che deve
fare, non indugia, non ritarda, ma va “in fretta” ... L’agire di Maria è una conseguenza
della sua obbedienza alle parole dell’Angelo, ma unita alla carità: va da Elisabetta per
rendersi utile; e in questo uscire dalla sua casa, da se stessa, per amore, porta
quanto ha di più prezioso: Gesù; porta il Figlio. (Papa Francesco, 31 maggio 2013)
chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo
temono. (Lc 1,46-50)
Maria ha detto il suo “sì” a Dio, un “sì” che ha sconvolto la sua umile esistenza di
Nazaret, ma non è stato l’unico, anzi è stato solo il primo di tanti “sì” pronunciati
nel suo cuore nei suoi momenti gioiosi, come pure in quelli di dolore, tanti “sì”
culminati in quello sotto la Croce. … La fede è fedeltà definitiva, come quella di
Maria. Dopo l’Annunciazione, le prime parole che pronuncia sono: “L’anima mia
magnifica il Signore”, cioè un canto di lode e di ringraziamento a Dio non solo per
quello che ha operato in lei, ma per la sua azione in tutta la storia della salvezza.
Tutto è suo dono. Lui è la nostra forza!. (omelia di Papa Francesco, 13 ottobre 2013)
dopo breve silenzio
tutte:
Maria, discepola fedele,
ravviva in noi lo slancio di una rinnovata offerta
che renda più intima e vissuta
la nostra adesione a Cristo.
(cf madre A. Campanile,1971)
SESTO GIORNO – 4 settembre
dopo breve silenzio
Maria: VERGINE DELL’AMORE INCARNATO
tutte:
In quel tempo mentre Gesù stava parlando, una donna alzò la voce di mezzo alla
folla e disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!»
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la
osservano!». (Lc 11,27-28)
Maria, fanciulla generatrice di Dio,
aiutaci a discernere secondo la parola di Dio;
Tu che hai imparato a custodirla, a comprenderla a poco a poco,
e a riconoscere nelle diverse circostanze il bisogno del prossimo,
sostieni la nostra piena disponibilità ad accogliere
ciò che Dio vuole e ciò che è a Dio conforme.
(cf madre C. Kersbamer, 1987)
QUINTO GIORNO – 3 settembre
Maria: VERGINE FEDELE
L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi
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La fede di Maria dà carne umana a Gesù. Dice il Concilio: «Per la sua fede e la
sua obbedienza Ella generò sulla terra lo stesso Figlio del Padre, senza
conoscere uomo, ma sotto l’ombra dello Spirito Santo» (LG, 63). …
Ma quello che è avvenuto nella Vergine Madre in modo unico, accade a livello
spirituale anche in noi quando accogliamo la Parola di Dio con cuore buono e
sincero e la mettiamo in pratica. … Egli viene ad abitare in noi, perché prende
dimora in coloro che lo amano e osservano la sua Parola. …
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