rde news - Ruote D`Epoca Cherasco

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rde news - Ruote D`Epoca Cherasco
Ruote d’epoca
s
w
Cherasco
ne
Periodico d’informazione riservato ai soci del Club Ruote d’epoca Cherasco - Via San Pietro, 41 - 12062 Cherasco - Tel. 340 2911945
Cena di fine anno 2007
...e mostra mercato del 2 dicembre
Carissimi amici,
anche quest’anno volge al termine e, se dalle righe di questo
giornalino non ci siamo “sentiti” sovente come al solito, è
stato comunque un 2007 ricco
di eventi ed appuntamenti. Per
ricordarli tutti insieme e preparare quelli del 2008 abbiamo
organizzato la consueta CENA
DI FINE ANNO che si terrà
venerdì 7 Dicembre 2007 presso il Ristorante l’Allea di
Cherasco.
Vi invitiamo a partecipare
comunicando la Vostra adesione e quella dei Vostri amici o
familiari al numero 340
2911945.
Trascorreremo una bella serata
in compagnia.
L’occasione sarà propizia per lo
scambio degli auguri natalizi.
Volevamo anche ricordarvi che
Domenica 2 dicembre, in occasione della Mostra Mercato di
Cherasco, esporremo nella
“nostra” piazzetta, alcuni vei-
coli di particolare interesse storico.
Vi invitiamo ad esporre anche il
vostro o a venirci a trovare in
sede, saremo aperti per tutta la
giornata.
Per ulteriori informazioni potete contattare il numero telefonico del club.
L’angolo del presidente
Cari Soci ed amici,
dal nostro club sono state un
eccomi a scrivere l`ultimo articolo
altro successo, questo grazie al
di questo 2007 che volge al termidirettivo che ha, come sempre,
ne. Un altro anno è praticamente
lavorato in modo professionale e
terminato, ci manca per complesoprattutto a tutti voi che avete
tarlo la cena di fine anno che è
aderito alle iniziative che nel corso
prevista per il 7 dicembre, come
dell`anno vi abbiamo sottoposto.
leggete in altra parte del giornale.
Quest`anno per la prima volta
Nel tirare le somme di quanto
abbiamo sperimentato una nuova
accaduto nell`anno posso afferformula, per noi: quella dei raduni
mare che le attività sociali vissute
a tema organizzati in due giorni
n.14 - Novembre 2007
anziché nella classica formula
della gita domenicale.
Devo dire che, nonostante il brutto tempo che ha penalizzato la
prova a cronometro delle moto ed
anche delle auto c'è stata una
buona affluenza di partecipanti,
come dire, debutto bagnato
debutto fortunato.
La formula del raduno organizzato
in due giorni è stata un successo
ed in occasione della cena sociale di chiusura delle attività del
2007 verrà riproposta inserite alle
altre attività che prevediamo di
organizzare per il 2008.
Quello che mi preme comunque
sottolineare è che ho visto l`orgoglio di appartenere ad un club
come il nostro e condividere i
principi che ci distinguono da altri
club.
Quei principi che mettono tutti
sullo stesso piano e che danno il
diritto a tutti di essere appassionati di auto, moto e mezzi d'epoca.
Aperti a tutti, questo è il motto,
possessori di mezzi di valore o no
oppure semplici amanti delle cose
belle e con lo spirito di attuare e
promuovere tutto quanto rappresenta il nostro passato nel campo
del trasporto e della mobilità.
La passione, molte volte si trasforma in malattia, nel nostro
caso e nella maggior parte delle
volte risulta inguaribile e contagiosa, chi ha la “fortuna” di
esserne contagiato ha ben poche
speranze di guarigione.
Un caro saluto, un augurio cari
soci per il nuovo anno, che porti a
tutti voi la serenità e tranquillità
che meritate. Alla prossima,
Mariano Costamagna
Ruote d’epoca news - 2
Iscrizioni per il 2008
Quote di iscrizione al club Ruote d'Epoca Cherasco per l’anno 2008:
Tipo Socio
Nuovo
Nuovo tramite CCP
Rinnovo
Rinnovo tramite CCP
ORDINARIO
30,00
28,00
25,00
23,00
JUNIOR
15,00
13,00
12,00
10,00
SOSTENITORE 60,00
58,00
60,00
58,00
L’iscrizione può avvenire direttamente in sede durante le normali aperture o in occasione di uno degli
avvenimenti previsti nel calendario riportato a fianco.
E' possibile eseguire i pagamenti anche tramite l’allegato bollino di Conto Corrente Postale n. 45102738
intestato a Ruote d'epoca Cherasco, indicando sulla causale “iscrizione 2007”. Con il bollettino si otterrà uno sconto sull’iscrizione.
L'iscrizione offre anche innumerevoli vantaggi:
• un simpatico omaggio utile per il veicolo da ritirare con il bollino 2008 presso la sede,
• esclusive condizioni per assicurare i propri mezzi storici con la compagnia assicuratrice del Club,
• possibilità di usufruire dei prestigiosi locali della sede,
• accesso alla biblioteca del Club,
• possibilità di partecipare GRATUITAMENTE come espositore alla Mostra Scambio,
• abbonamento al giornalino "Ruote d’epoca News" con notizie sulle attività del Club e
dal mondo dei veicoli d’epoca.
Visita il sito
www.ruotedepocacherasco.it
potrai trovare informazioni sul club
e vedere tutte le foto delle nostre
manifestazioni
Orario di apertura
della sede
Il club Ruote d’epoca
Cherasco comunica che
la sede è aperta tutte le
domeniche
dalle 10,30 alle 12,30.
La sede resterà chiusa
durante le festività natalizie
Ruote d’epoca news - 3
La Macchinina: un ricordo d’infanzia di Franco Cravero
Questo articolo parla di un mezzo
piuttosto particolare che risale ai
primi anni 60.
Mio padre, prima di entrare alla
FIAT, aveva lavorato per qualche
anno da fabbro, acquisendo una
bella esperienza nella lavorazione
della lamiera; il suo hobby, era il
“bricolage” come si direbbe adesso;
per noi Papà andava sotto la tettoia,
dove si era allestito un piccolo laboratorio, e faceva cose che, per me,
erano prodigi.
Il suo “capolavoro” in materia è
stata quella che la nostra famiglia è
stata “La macchinina” .
Mi ricordo di vederlo intento a fare
dei disegni, sul tavolo della cucina,
mentre mia madre scuoteva il capo;
stava disegnando una piccola auto,
con tanto di motore a scoppio, per
noi bambini.
Ricordo ancora il giorno che se ne
arrivò trionfante dal “Balon”
(Storico mercato dell'usato di
Torino, a Porta Palazzo) con un
motore di un Cucciolo Ducati; ricordo l'espressione disperata di mia
madre; ma per me era una cosa bellissima, perché la Mamma si preoccupava?
Poi, pezzo per pezzo, mio padre,
praticamente da solo, assemblò “la
Macchinina” .
Nel suo piccolo era un gioiello; la
linea ricordava quella delle ammiraglie dell'epoca, con tanto di calandra anteriore cromata, e coda con le
pinne.
I fari erano ricavati dai fanalini della
500, le coppe delle ruote della
Vespa, e tutto il resto, artigianale. Il
colore, ovviamente, rosso fiammante!
Viaggiava rigorosamente a passo
d'uomo, dato che la trasmissione,
fortemente demoltiplicata, se da
una parte mi evitava eccessi di velocità, dall'altra permetteva una guida
agevole anche ad un bimbo di 5
anni quale ero io all'epoca.
Quel periodo eravamo sovente dai
miei nonni a Cavallermaggiore e la
Macchinina venne trasportata lì; ero
fierissimo di girare per il paese,
ovviamente sotto l'occhio vigile dei
miei genitori, che, finalmente, potevano passeggiare senza spingere la
carrozzina, almeno era la scusa ufficiale.
La realtà era che mio padre aveva
voluto regalarci una cosa fatta da
lui, che all'epoca non era nemmeno
pensabile; un automobilina per
bambini, a motore; e per lui, seguirci, magari in bicicletta, doveva essere una soddisfazione unica.
Ero gelosissimo; facevo salire, talvolta altri bambini, ma non li lasciavo guidare. Tutto sommato non era
da tutti guidare un mezzo con 2
marce, e tanto di cambio al volante!
L'unica eccezione fu per il figlio di
un amico di mio padre, dove fui
costretto, mio malgrado, a cedere i
comandi, con la scusa che Luciano
(così si chiamava il ragazzino,
attualmente professionista di fama
nel cuneese) era più grande di me, e
sarebbe stato capace a guidare; il
giro finì contro il muro della chiesa
di San Michele, col cofano ammaccato, ed io che piangevo a dirotto!
Ma anche qui, mio padre, in mezza
giornata di lavoro riportò a nuovo il
mezzo.
Un altro momento in cui mi sentivo
particolarmente grande, era quando
andavo a fare “il pieno” al distributore di mio zio Biagio, che aveva un
distributore sulla piazza centrale di
Cavallermaggiore.
E poi c'erano i giri lunghi, magari
anche fino da Biraghi a prendere il
gelato (ndr, circa 1 km).
Era un attrazione notevole, dato che
Chicco e Mattel cominceranno a
motorizzare i bambini almeno 10
anni dopo.
Poi, come tante cose, la Macchinina,
passò di moda; noi figli, crescendo,
non ci stavamo più, e finì, purtroppo, demolita.
Recentemente ho trovato delle foto,
ed ho pensato di far conoscere agli
amici di Ruote d'Epoca questo piccolo capolavoro di mio padre; il bricolage era il suo hobby; era normale, nelle varie occasioni, regalarli
attrezzi per questa sua attività.
Sicuramente non è una macchina
famosa, ma il parlarne mi ha fatto
rivivere dei momenti della mia
infanzia, e forse anche a qualche
nostro Socio, dato che anche a
Cavallermaggiore ne abbiamo.
Franco al Volante! Pericolo costante.
Le prime riparazioni
Ruote d’epoca news - 4
I miti della Formula 1: Gilles Villeneuve
Dopo la monografia dedicata al nostro caro amico Andrea de Adamich, continua la rubrica dedicata ai grandi piloti che
hanno fatto la storia della formula 1 e dell’automobile in generale. E’ la volta di: Gilles Villeneuve (tratto da http://www.formula1news.it/miti/villeneuve.htm)
G i l l e s
Villeneuve
nasce
in
Quebec il
18 gennaio
1 9 5 0 .
Cresce tra
gare
di
Formula
Atlantic e di
motoslitta.
... Nel 1976
domina il campionato di Formula
Atlantic con un team canadese così
povero che è costretto a seguire la gara
di Mosport da semplice spettatore. Ma
le sue impressionanti prestazioni gli forniscono una certa fama ed un posto alla
McLaren. La sua prima gara in Formula
1 è a Silverstone nel 1977 come compagno di James Hunt e Jochen Mass La
sua prestazione in prova è impressionante e si qualifica decimo con una vettura vecchia di due anni. La cosa non
sfuggì ad Enzo Ferrari che, dopo l'abbandono di Lauda, lo chiama per per
correre le ultime due gare della stagione.
Enzo Ferrari disse che quando incontrò
per la prima volta il piccolo canadese,
questi gli ricordò immediatamente il
grande Nuvolari. L’ovvio interesse di
Ferrari per Villeneuve fa si che Gilles
inizi la sua corta ma mirabolante carriera in Ferrari. Nella gara di Mosport deve
lasciare la corsa a causa di una perdita
di olio. La gara successiva, al Fuji, lo
vede nuovamente fuori, ma questa
volta in modo più drammatico, a causa
dell’investimento di alcuni spettatori.
Nonostante questi insuccessi, dichiara
che "Se qualcuno mi dicesse che ho tre
Villeneuve - Arnoux, Digione1979
desideri, il primo sarebbe quello di poter
correre, il secondo di essere in Formula
1 ed il terzo di guidare per la Ferrari...."
La prima delle sei vittorie di Villeneuve
arriva l’anno successivo, ed in modo
molto combattuto, in Canada.
A proposito di vittorie, tutti dicono che
ha vinto solo sei Gran Premi.
Occorre però ricordare che 1979 arriva
secondo nel Campionato del Mondo
dietro al suo compagno di squadra Jody
Scheckter, per il quale oggi c’è meno
considerazione di quanta se ne abbia
per Gilles. Aiutò Jody a conquistare il
titolo con la promessa che l'anno successivo sarebbe stato lui a vincere.La
qualità delle macchine guidate da
Villeneuve, però, è sempre stata scadente. Il suo modo di guidare non teneva in nessun conto la conservazione
della vettura, altro particolare che ha
contribuito alla scarsità di vittorie. Era
difficile vedere una gara nella quale non
faceva letteralmente decollare la sua
Ferrari. Ma la gara che porta Gilles nella
leggenda, è il Gran Premio di Francia
del 1979 a Digione, la Renault e JeanPierre Jabouille segnano la prima vittoria con una moderna macchina turbo. A
Rene Arnoux basta non fare errori per
poter arrivare al secondo posto e fare
una doppietta Renault. Ma Villeneuve
si fa valere ingaggiando un duello a
colpi di pneumatici, derappate e sgommate con Arnoux che non è facile da
dimenticare. La folle insistenza di
Villeneuve, che la sua meno potente
Ferrari vuole a tutti i costi battere la più
veloce Renault di Arnoux, viene ricompensata e finisce la gara davanti al francese. Si può sicuramente dire che questa fu la battaglia per la seconda posi-
zione più eccitante nella storia della
Formula 1. Come certi altri grandi piloti, e citiamo solo due dei più grandi,
Clark e Senna, Villeneuve aveva due
personalità completamente opposte.
Lauda scrisse di lui "E’ stato il più pazzo
diavolo che io abbia mai incontrato in
Formula 1... la cosa strana è che, sceso
dalla vettura, aveva un carattere amabile e sensibile; ma quando si infilava il
casco diventava tutt’altra persona.". E'
stato un temerario di enormi proporzioni. Tuttavia sulla pista era scrupolosamente corretto e non faceva mai nulla
per mettere in pericolo la sicurezza di
qualcun altro. Questa combinazione di
caratteristiche lo fanno diventare estremamente popolare e benvoluto non
solo dai fans ma anche dai suoi avversari. Rimane tuttora uno dei piloti più
amati in Canada, in Italia e nel resto del
mondo della Formula 1. La rottura dell’amicizia con il suo migliore amico può
aver contribuito alla sua tragica e prematura scomparsa. Nel giro finale del
Gran Premio di Imola del 1982, che
domina fin dal principio, rallenta sapendo di avere ormai la gara in pugno. Ma
viene inaspettatamente sorpassato a
tradimento dal suo compagno di squadra Pironi il quale gli ruba letteralmente
la vittoria. Villeneuve è furioso nonostante il suo carattere pacato. Con la
ferita che brucia ancora si presenta, due
settimane più tardi, al Gran Premio di
Zolder. Durante le qualifiche del sabato,
mentre fa il giro veloce, arriva dietro la
più lenta March pilotata da Mass. Gilles
tenta il tutto per tutto sperando che
Mass si sposti ma non sarà così.
L'impatto fra le due ruote, fà letteralmente decollare la Ferrari che si disintegra, scagliando il pilota canadese contro
le reti di protezione. La sfortuna vuole
che il pilota Ferrari vada a colpire il palo
tra una rete e l’altra. Villeneuve viene
soccorso subito ma le sue ferite risultano mortali. Muore nell’ospedale locale
la sera stessa. La sua morte ha lasciato
una profondissima tristezza che aleggia
tuttora nel mondo delle corse. Anche
Arnoux, il suo avversario nello scontro
epico di Digione ed in molte altre occasioni, ha confessato di aver pianto il
giorno in cui Gilles è morto...