\\Lolita\strata bunker\30-DORIA\10

Transcript

\\Lolita\strata bunker\30-DORIA\10
PROGETTAZIONE OSPEDALIERA INTEGRATA
ARCH. MAURO STRATA
REALIZZAZIONE DI PIASTRA AMBULATORIALE VAL BISAGNO E VAL TREBBIA
PROGETTO DEFINITIVO
componente architettonica
RELAZIONE GENERALE
Indice
Indice ......................................................................................................................................... 1
Premessa ................................................................................................................................... 2
Lo stato di fatto ....................................................................................................................... 3
I criteri informatori ................................................................................................................... 4
Sintesi degli interventi previsti ................................................................................................. 4
PROGETTO DEFINITIVO ARCHITETTONICO ......................................................................... 5
Elenco dei documenti ............................................................................................................. 5
Elenco degli elaborati grafici ................................................................................................... 5
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE PROGETTUALE .............................................................. 7
Le funzioni .............................................................................................................................. 7
Le quantità .............................................................................................................................. 8
Sintesi delle opere previste ..................................................................................................... 8
Gli accessi .............................................................................................................................. 9
Il colore ................................................................................................................................. 10
Indicazioni riguardo la scelta dei materiali............................................................................. 11
ASL3 Realizzazione Piastra ambulatoriale Val Bisagno e Val Trebbia
PROGETTO DEFINITIVO Componente Architettonica pag. 1
daRGb - RELAZIONE GENERALE
PROGETTAZIONE OSPEDALIERA INTEGRATA
ARCH. MAURO STRATA
Premessa
La presente relazione costituisce la Relazione Generale del Progetto Definitivo Architettonico,
elaborato per la parte dell’immobile ex IPAB Doria, sito in Genova, via Struppa 150, con il quale
si prevede la realizzazione della Piastra ambulatoriale dell’Azienda Sanitaria Locale n. 3,
“Genovese”, a servizio della Val Bisagno e della Val Trebbia.
L’incarico della progettazione architettonica, preliminare e definitiva, è stato aggiudicato a
seguito di esperimento di selezione pubblica, con delibera n. 237 del 08/03/2007, allo scrivente
arch. Mauro Strata.
Della progettazione strutturale è stato incaricato l’ing. Ruggeri e di quella impiantistica lo studio
“Esi.Pro s.r.l. - servizi di architettura ed ingegneria”.
L'intervento specifico, oggetto dell’incarico, è previsto per i due corpi di fabbrica dell’immobile
ex IPAB Doria acquistati dalla ASL 3, denominati corpo centrale e corpo est, e si inserisce
nell'ambito dei lavori programmati per rispondere in modo adeguato ed efficiente alle esigenze
socio-sanitarie della Val Bisagno e della Val Trebbia, attuando un processo di aggregazione e
potenziamento dell’offerta attuale che troverà un assetto ottimale nei suddetti corpi.
Gli interventi di messa a norma derivano dalla necessità di rendere la struttura ambulatoriale
conforme alla legislazione vigente in materia sanitaria (D.P.R. 14 gennaio 1997) e, più in
generale, alle norme in materia di sicurezza, di agibilità e di abbattimento delle barriere
architettoniche. La rispondenza alle normative tecniche, la sicurezza ed il comfort ambientale
rappresentano gli obiettivi che il progetto si è prefissato di raggiungere.
Le scelte attuate sono comunque finalizzate a garantire la massima flessibilità per eventuali
futuri cambi di destinazione delle varie aree e le risposte alle esigenze espresse si intersecano,
naturalmente, con le problematiche sia organizzative che economiche, che verranno più oltre
definite.
Il valore, derivato dal computo metrico estimativo, della parte di opera di competenza della
componente architettonica è pari ad Euro 2.800.000,00.
ASL3 Realizzazione Piastra ambulatoriale Val Bisagno e Val Trebbia
PROGETTO DEFINITIVO Componente Architettonica pag. 2
daRGb - RELAZIONE GENERALE
PROGETTAZIONE OSPEDALIERA INTEGRATA
ARCH. MAURO STRATA
Lo stato di fatto
L’immobile Doria, nato come struttura di tipo ospedaliero ed assistenziale, complessivamente
composto da cinque corpi edilizi, per la dimensione e la definizione dei particolari costruttivi,
denota un livello qualitativo originariamente alto, che si rispecchia nella considerazione che
conserva, anche istituzionalmente, nel contesto.
In generale, la maggior parte degli ambienti è discretamente conservata (a parte alcuni locali
del seminterrato attualmente in avanzato stato di degrado), ma non può ritenersi adeguata al
previsto nuovo utilizzo senza interventi di ristrutturazione edilizia finalizzati a portare il
complesso ad un livello di dignità ed ad una reale competizione con le strutture private.
L’immobile Doria occupa un ampio spazio pianeggiante sulla riva destra del Torrente Bisagno.
Ha un fronte allineato al torrente, lungo l’asse nord-sud, composto da tre volumi di cui il
centrale, predominante, ha una maggiore profondità rispetto agli altri due; alle spalle si
sviluppano le due ali, perpendicolari all’edificio principale.
Alla quota del piano terra, sul retro, una ampia galleria vetrata connette i cinque corpi, al piano
sottostante, posteriormente, sporge un loggiato, successivamente chiuso con finestre a
costituire ampi corridoi, la cui copertura è la terrazza accessibile dal piano primo.
L’edificio, in verticale, si sviluppa su quattro livelli, per ambedue i due corpi oggetto
dell’intervento, questi tra loro sono raccordati mediante rampe con leggera pendenza.
In particolare i livelli sono:
- piano seminterrato (in realtà un piano fondi totalmente fuori terra, tranne che per la parte
sotto l’entrata), con altezza interna pari a m. 3,36 nel corpo centrale,
- piano terra, con altezza interna pari a m. 4,75 nel corpo centrale e m. 4,74 nel corpo est
- primo piano, con altezza interna pari a m. 4,25 nel corpo centrale e m. 4,29 nel corpo est
- secondo piano, con altezza interna pari a m. 3,45 nel corpo centrale e m. 3,73 nel corpo est.
La copertura costituisce uno degli elementi caratteristici dell’edificio ed è composta da un tetto
a falde in tegole marsigliesi su struttura lignea.
Le murature portanti perimetrali, di grande spessore, sono in pietra e laterizio, con solai in
calcestruzzo armato.
Le partizioni interne originali sono realizzate in laterizio, quelle successive in cartongesso o con
pannelli di altro materiale (alluminio e vetro, legno).
I servizi igienici, dimensionati sugli standard dell’epoca, sono da ampliare in numero e
migliorare in qualità.
La dimensione dei vani e la scansione delle finestre permette la realizzazione dei nuovi spazi
necessari.
Non ci sono tracce di umidità se non localizzate puntualmente per piccole parti in
corrispondenza di parti ammalorate della copertura o dell’intonaco di facciata; nel seminterrato
sono presenti in misura minima tracce di umidità di risalita, per neutralizzare la quale si
suggerisce l’utilizzo un sistema di deumidificazione elettrofisica delle murature.
ASL3 Realizzazione Piastra ambulatoriale Val Bisagno e Val Trebbia
PROGETTO DEFINITIVO Componente Architettonica pag. 3
daRGb - RELAZIONE GENERALE
PROGETTAZIONE OSPEDALIERA INTEGRATA
ARCH. MAURO STRATA
I criteri informatori
La progettazione architettonica ha il compito determinante di dare una giusta qualificazione agli
spazi e di rendere la struttura sanitaria non solo funzionalmente, ma anche compositivamente,
adeguata a soddisfare le complesse esigenze degli utenti e del personale.
I criteri informatori del progetto, sotto il profilo igienico-sanitario e funzionale, si richiamano alla
più attuale concezione dell’assistenza sanitaria e sono sintetizzabili come segue:
•
importanza dell’attività ambulatoriale e conseguente ottimale organizzazione della stessa
al fine di utilizzare tutti i mezzi disponibili senza sprechi di spazio e tempo, né di risorse umane
ed economiche;
•
elevato livello di comfort ambientale, previsto per rendere gradevole la permanenza nella
struttura sia per il personale, che per gli utenti, con la certezza che le influenze positive di un
contesto curato e confortevole siano importanti per un approccio amichevole della struttura
verso l’utente e fondamentali per il percorso dell’utente verso il recupero della salute.
La fase definitiva della progettazione, si occupa di tradurre le indicazioni del preliminare e
attraverso la capacità tecnica e l’esperienza del progettista rende realizzabile l’opera.
Sintesi degli interventi previsti
In generale, gli interventi previsti possono essere sintetizzati come segue:
•
interventi di adeguamento funzionale
•
interventi di integrazione del sistema dei percorsi
•
interventi finalizzati al risparmio energetico
Per questi ultimi si rimanda alla relazione del Progetto Impiantistico, dove le problematiche
dell’isolamento termico e le soluzioni ipotizzate per il risparmio energetico della struttura sono
ampiamente descritte.
Per quanto riguarda l’adeguamento funzionale, è necessario in certi casi modificare la
partizione interna esistente (camerate di grandi dimensioni) per suddividere gli spazi in vani
minori, più adatti per le nuove funzioni previste. La struttura presenta, invece, già gli spazi
distributivi necessari, che vengono incrementati, in verticale, con l’introduzione di due nuovi
ascensori e la realizzazione di una scala. Gli ascensori e le scale esistenti, che sono funzionali
alla nuova rete di percorsi, sono state adeguate alle nuove normative e al nuovo uso, al fine di
rendere più facile e sicuro orientarsi e muoversi tra i vari servizi offerti.
Per quanto riguarda gli accessi, il progetto individua nella realizzazione del nuovo ascensore
per il corpo centrale, con apertura direttamente al piano terra, la migliore risposta alle esigenze
di accessibilità della struttura che, essendo caratterizzata da funzioni socio-sanitarie, deve
essere il più possibile autonomamente fruibile da tutti i soggetti in difficoltà (anziani, disabili,
genitori con passeggini, ipovedenti, ecc.).
In generale, nell’ambito oggetto del presente intervento la conformazione dei piani, le
dimensioni dei locali ed il numero delle finestre, permettono la realizzazione dei nuovi spazi
necessari procedendo con la suddivisione di quelli esistenti, mediante la realizzazione di nuovi
tamponamenti, per ottenere uffici o ambulatori dalle ampie camerate non più necessarie.
I passaggi impiantistici sono stati ridotti il più possibile per ridurre le carotature e le demolizioni.
ASL3 Realizzazione Piastra ambulatoriale Val Bisagno e Val Trebbia
PROGETTO DEFINITIVO Componente Architettonica pag. 4
daRGb - RELAZIONE GENERALE
PROGETTAZIONE OSPEDALIERA INTEGRATA
ARCH. MAURO STRATA
Non sono previste demolizioni di setti portanti, se non per l’apertura di varchi puntuali e di
ridotte dimensioni.
PROGETTO DEFINITIVO ARCHITETTONICO
Si precisa che gli elaborati costituenti il Progetto Definitivo, sono stati svolti, sulla base delle
piante dello stato di fatto, trasmesse dall’ASL .
ELENCO DOCUMENTI
DOCUMENTI
codice
revisione
daEDb
b
Elenco documenti ed elaborati grafici
daRGb
b
Relazione generale
daCMb
b
Computo metrico estimativo
daCTb
b
Capitolato Tecnico
daEPb
b
Elenco Prezzi
ELENCO ELABORATI GRAFICI
GENERALI
Codice
dag01b
dag02b
revisione
b
Inquadramento urbanistico
1:500
b
Planimetria generale
1:200
PIANTE
Codice
revisione
dax01b
b
Pianta piano terra
1:100
da001b
b
1:100
Da002c
c
da101b
b
Pianta piano rialzato
Pianta piano rialzato – Sistemazione provvisoria degli ambulatori,
del CUP e della residenza del parroco
Pianta piano primo
da201b
b
Pianta piano secondo
1:100
varia
1:100
DEMOLIZIONI E COSTRUZIONI
Codice
revisione
drx01b
b
Pianta piano terra
1:100
dr001b
b
Pianta piano rialzato
1:100
dr101b
b
Pianta piano primo
1:100
dr201b
b
Pianta piano secondo
1:100
ASL3 Realizzazione Piastra ambulatoriale Val Bisagno e Val Trebbia
PROGETTO DEFINITIVO Componente Architettonica pag. 5
daRGb - RELAZIONE GENERALE
PROGETTAZIONE OSPEDALIERA INTEGRATA
ARCH. MAURO STRATA
SEZIONI
Codice
revisione
das01b
b
Sezione AA’
1:100
das01b
b
Sezione BB’
1:100
SCHEMI E DETTAGLI
Codice
revisione
daz01b
b
Pianta controsoffitti piano terra
1:100
daz02b
b
Pianta controsoffitti piano rialzato
1:100
daz03b
b
Pianta controsoffitti piano primo
1:100
daz04b
b
Pianta controsoffitti piano secondo
1:100
daz05b
b
Schema pannelli solari
1:200
daz06b
b
Album dettagli
ASL3 Realizzazione Piastra ambulatoriale Val Bisagno e Val Trebbia
PROGETTO DEFINITIVO Componente Architettonica pag. 6
-
daRGb - RELAZIONE GENERALE
PROGETTAZIONE OSPEDALIERA INTEGRATA
ARCH. MAURO STRATA
DESCRIZIONE DELLA SOLUZIONE PROGETTUALE
Attraverso gli incontri preliminari, di esplicazione e approfondimento delle richieste dell’ASL 3,
ed a seguito dei sopralluoghi effettuati, è stata sviluppata la seguente soluzione progettuale,
dettagliata negli elaborati grafici che costituiscono il Progetto Definitvo architettonico, cui la
presente relazione è allegata.
Nel progetto di ristrutturazione è stato necessario far confluire esigenze di varia natura,
determinate dai vincoli strutturali, impiantistici, morfologici e funzionali: in questa sede si tratta
esclusivamente della parte architettonica, pur avendo preso in considerazione con i Progettisti
delle altre componenti le relative problematiche.
Le funzioni
In particolare, per una maggiore comprensione del "funzionamento" dell’edificio, si rimanda ai
lay-out funzionali di ogni piano (vedi tavola “pag02a – Layout funzionale di ogni livello”).
La ripartizione delle aree funzionali, già prevista nel progetto preliminare, appare condivisibile e
viene riproposta nel presente Progetto Definitivo; pertanto, le funzioni previste ad ogni livello
per ciascun corpo sono:
seminterrato
CORPO CENTRALE
Farmaceutica e protesica
(uffici, magazzino, front-office distribuzione)
CORPO EST
Centro Educazione Motoria (palestre e box per trattamenti collettivi e personalizzati)
piano terra
CORPO CENTRALE
Accoglienza socio sanitaria - CUP (postazioni lavoro, attesa, back office) - Area prelievi
CORPO EST
U.T.A.P. - Ambulatori
piano primo
CORPO CENTRALE
Uffici per la Direzione del distretto - Salone polivalente - Area uffici
CORPO EST
Consultorio - Ambulatori
piano secondo
CORPO CENTRALE
Area uffici - Oncologia ambulatoriale
CORPO EST
Centro di salute mentale
ASL3 Realizzazione Piastra ambulatoriale Val Bisagno e Val Trebbia
PROGETTO DEFINITIVO Componente Architettonica pag. 7
daRGb - RELAZIONE GENERALE
PROGETTAZIONE OSPEDALIERA INTEGRATA
ARCH. MAURO STRATA
Le quantità
Le superfici destinate alle varie attività sono rispettivamente:
piano
SEMINT.
TERRA
PRIMO
SECONDO
corpo centrale
mq.
corpo est
mq.
TOTALE
Farmaceutica e protesica
255
Centro Educazione Motoria
742
997
Accoglienza socio sanitaria
CUP
70
Ambulatori
453
177
Area prelievi
60
U.T.A.P.
186
Area uffici
190
Zona polivalente
468
Consultorio
494
1.152
Area uffici
167
Oncologia ambulatoriale
289
Centro di salute mentale
798
1.254
2.673
4.349
totale mq.
1.676
totale mq.
946
Il risultato della distribuzione delle funzioni vede l’edificio diviso quasi in due parti: l’ala est
prevalentemente a carattere sanitario/ambulatoriale ed il corpo centrale prevalentemente a
carattere amministrativo/polivalente.
Sintesi delle opere previste
La forma e le dimensioni delle opere che sono oggetto del Progetto Definitivo risultano dai
documenti ed elaborati grafici che lo costituiscono e dalle indicazioni della presente Relazione.
In sintesi le opere previste riguardano:
•
la realizzazione di un vespaio aerato e del relativo solaio al piano seminterrato, con
adeguato isolamento termico (si propone l’impiego di materiale isolante in lastre, da appoggiare
direttamente sul solaio e da ricoprire con massetto/sottofondo)
•
la revisione del solaio esistente al piano sottotetto e inserimento di adeguato isolamento
termico (si propone l’impiego di materiale isolante incombustibile in lastre, preferibilmente
fissato all’intradosso del solaio, oppure pendinato fra solaio e controsoffitto)
•
la revisione delle scale e degli ascensori esistenti, l’inserimento di un nuovo ascensore e
l’allungamento di un corpo scala fino al piano terra.
•
realizzazione nuovi accessi
•
la sostituzione dei serramenti esistenti per la loro insufficiente prestazione energetica
tranne nel salone del primo piano, dove prevediamo il restauro dei serramenti lignei e nella
galleria vetrata al piano rialzato dove conserviamo i serramenti in ferro raddoppiandoli con un
nuovo serramento a taglio termico sul lato interno.
ASL3 Realizzazione Piastra ambulatoriale Val Bisagno e Val Trebbia
PROGETTO DEFINITIVO Componente Architettonica pag. 8
daRGb - RELAZIONE GENERALE
PROGETTAZIONE OSPEDALIERA INTEGRATA
ARCH. MAURO STRATA
•
dal punto di vista strutturale, l'introduzione di un nuovo ascensore per l’accesso ai piani
del corpo centrale e la realizzazione di una nuova scala per l’accesso ai CUP
•
demolizione di divisori e controsoffitti, finalizzata alla realizzazione delle nuove partizioni
interne
•
costruzione di nuove tramezze per la realizzazione delle nuove partizioni interne (si
prevede l’utilizzo di sistemi costruttivi a secco per ridurre il sovraccarico sui solai)
•
realizzazione del controsoffitto a tutti i piani
•
realizzazione nuovi servizi igienici
•
realizzazione nuovi pavimenti in tutti i locali in cui non è possibile conservare quelli
esistenti, dove è prevista la stuccatura saltuaria e il consolidamento totale.
•
realizzazione di un impianto di riscaldamento a radiatori ai piani terreno, primo e secondo
•
al seminterrato, grazie all’opportunità offerta dalla prevista costruzione del nuovo solaio
sul vespaio, realizzazione di un impianto di riscaldamento con pannelli radianti a pavimento
•
impianto di condizionamento, conforme ai requisiti di accreditamento, in radiologia, oltre
che al CUP, al Centro Prelievi e al Day Hospital oncologico
•
realizzazione in copertura di impianto a pannelli solari.
Per la compiuta descrizione delle soluzioni impiantistiche prospettate si rimanda al Progetto
Impiantistico; in generale, gli impianti, dove sono presenti le pareti leggere di nuova
costruzione, correranno al loro interno, mentre verranno realizzati il meno possibile sottotraccia,
sia per non insistere sulle murature esistenti che per ridurre le tempistiche di realizzazione; allo
stesso scopo, le dorsali principali saranno convenientemente celate nel controsoffitto, previsto
in tutti i locali.
Le aree ambulatoriali, quelle del Centro di Educazione Motoria, dell’area polifunzionale, ma
anche gli uffici, i servizi, gli spazi comuni, le attese ed i corridoi non saranno spazi anonimi e
tristi, bensì verranno caratterizzati da gradevoli forme e colori per ottenere la massima qualità
ambientale, garantendo agli operatori, oltre che facilità di gestione e funzionalità anche
massimo comfort.
Gli accessi
Allo stato attuale, all’edificio si accede principalmente attraverso il portone d’ingresso al piano
rialzato del corpo centrale ed, in diversi punti, sul lato opposto, al livello del piano terra.
Ricordando che il piano, indicato tradizionalmente come seminterrato, in realtà è un piano
totalmente fuori terra (tranne che per la parte sotto l’entrata) e tenendo presente che la
riduzione del numero degli accessi consente, in generale, un maggior controllo, il progetto
definitivo prevede i seguenti accessi:
ASL3 Realizzazione Piastra ambulatoriale Val Bisagno e Val Trebbia
PROGETTO DEFINITIVO Componente Architettonica pag. 9
daRGb - RELAZIONE GENERALE
PROGETTAZIONE OSPEDALIERA INTEGRATA
ARCH. MAURO STRATA
CORPO CENTRALE
CORPO EST
piano rialzato accesso principale per tutti gli utenti del poliambulatorio
piano terra
accesso diretto alla Farmaceutica/Protesica
piano terra
accesso utenti del Centro di Educazione Motoria
piano terra
accesso disabili alla struttura tramite nuovo ascensore
L’atrio principale, molto ampio, è attualmente su due livelli, con una scalinata di raccordo di
sette gradini, che può essere superata con un montascale.
Il progetto per la sistemazione dell’atrio prevede un nuovo ascensore nel corpo centrale, a
servizio del piano terra, degli uffici e della zona polivalente dei piani primo e secondo.
Attraverso questo ascensore, gli utenti con difficoltà motorie accedono al CUP, superando così
il dislivello dell’atrio senza utilizzare il montascale. Inoltre, lo stesso ascensore rende facile
anche l’accessibilità al seminterrato dove si trova la distribuzione Farmaceutica e Protesica.
La posizione scelta per tale ascensore, (vedi tavola “da001b – Pianta piano rialzato”)
consentendo il superamento del dislivello tra l’ingresso e l’atrio senza l’utilizzo del montascale,
ne rende possibile l’eliminazione, a vantaggio non solo di una più semplice mobilità degli utenti,
ma anche dell’aspetto generale dell’atrio.
Gli utenti diretti al CUP ed all’Accoglienza Socio-sanitaria, che non prendono l’ascensore,
trovano una nuova scala in corrispondenza dello stesso.
Al seminterrato, per la distribuzione Farmaceutica e Protesica, vengono predisposti due accessi
diretti, uno per gli utenti ed uno per lo scarico/carico merci.
Il corpo est è raggiungibile dall’atrio, percorrendo la galleria vetrata, mentre i disabili trovano un
ingresso al livello del seminterrato, in corrispondenza del giunto tra i due corpi di fabbrica.
A questo ingresso, che immette direttamente di fronte al secondo nuovo ascensore, si può
giungere, eventualmente, in automobile. Questo ascensore ne sostituisce uno esistente, che
però non percorre tutto l’edificio. Con il nuovo ascensore a tutti i livelli, anche il corpo est è
completamente accessibile senza necessità di montascale.
Al seminterrato, è situato direttamente l’accesso al Centro di educazione motoria, anche qui - in
casi particolari - è possibile giungere direttamente in automobile dato che il percorso sul retro è
carrabile.
Il colore
Il senso di calore, di attenzione e di cura può essere reso anche con un adeguato uso dei
materiali e del colore, senza necessariamente determinare un aumento dei costi complessivi.
E’ importante ribadire che il colore aggiunge all’opera realizzata un valore aggiuntivo a costo
zero. Nelle successive fasi della progettazione esecutiva, verranno dettagliati, vano per vano, i
colori da utilizzare ed i criteri da adottare perché il colore possa essere strumento non solo di
individuazione delle funzioni, ma anche di trasmissione di senso di benessere.
Verranno previste pitture, vernici ed intonaci realizzati con sistemi fotocatalitici ecoattivi che
garantiscono antinquinamento, antisporcamento e antibattericità.
ASL3 Realizzazione Piastra ambulatoriale Val Bisagno e Val Trebbia
PROGETTO DEFINITIVO Componente Architettonica pag. 10
daRGb - RELAZIONE GENERALE
PROGETTAZIONE OSPEDALIERA INTEGRATA
ARCH. MAURO STRATA
Si tratta di prodotti ormai inseriti nei migliori prezziari nazionali e riconosciuti dall’Istituto
Superiore della Sanità come realmente efficaci nel trasformare e abbattere la concentrazione
delle sostanze nocive che insistono sulle superfici, interne ed esterne (vedi D.M. Ambiente n.
84/2004).
Indicazioni riguardo la scelta dei materiali.
Pareti in cartongesso
Usiamo due tipologie:
-
per i locali che devono avere buone caratteristiche acustiche una doppia struttura con
doppia lastra da 17 cm ( (1,25 x 2) + 5 + 2 + 5 +(1,25 x 2))
-
struttura singola da 12,5 cm ( (1,25 x 2) + 7,5 + (1,25 x 2))
Le lastre sono formate da un composto di fibra di cellulosa e gesso. Ciò garantisce una
maggiore resistenza meccanica agli urti e una migliore prestazione in altezza, poiché
praticamente tutti gli interpiani sono maggiori di 3 metri.
Dove necessario prevediamo l’utilizzo di lastre REI.
L’isolante da usare è la lana di roccia, un foglio solo anche per la doppia struttura.
Le pareti leggere hanno sempre una finitura con una tappezzeria in rete di fibra di vetro, oltre
alla funzione decorativa ciò elimina il problema della fessurazione dei giunti e aumenta la
resistenza delle superfici.
Le pareti appoggianti sul pavimento esistente sono fissate con interposizione di striscia
biadesiva di neoprene di 5 mm e con fissaggio meccanico, sono alte fino al solaio superiore
interrompendo così il ponte acustico fra i locali.
A tal proposito tutti i passaggi impiantistici dovranno essere opportunamente sigillati con
apposite schiume espanse.
Pareti modulari
In alcuni uffici e ambulatori sono previste, sul lato del locale che affaccia sul corridoio, pareti
modulari composte da pannelli vetrati e porte ad anta ceca.
I pannelli modulari hanno lo spessore di circa 10 cm e il doppio vetro, all’interno del quale trova
posta una veneziana metallica motorizzata, che consente il parziale o totale oscuramento.
ASL3 Realizzazione Piastra ambulatoriale Val Bisagno e Val Trebbia
PROGETTO DEFINITIVO Componente Architettonica pag. 11
daRGb - RELAZIONE GENERALE
PROGETTAZIONE OSPEDALIERA INTEGRATA
ARCH. MAURO STRATA
I moduli vetrati hanno passo 120 cm e una altezza di 250 cm mentre le porte hanno un varco di
90 cm. E una altezza di 210 cm più un sopraluce ceco a completamento.
Al di sopra della parete modulare proseguo la parete leggera in cartongesso fino al soffitto.
Controsoffitti
La maggior parte degli spazi sono controsoffittati con quadrotti 60x60 cm in fibra minerale ad
elevato assorbimento acustico, montati con struttura “seminascosta”, al piano terra viene
invece utilizzato un controsoffitto in lamiera stirata a maglia larga a formare un carabottino,
posato all’altezza di 270 cm nei locali e 250 cm nei corridoi.
Nei piani superiori i locali si controsoffittano a 300 cm intercettando il telaio del serramento, si
posiziona quindi il sopraluce delle finestre all’interno del controsoffitto. Per tale motivo il
sopraluce avrà un vetro ad effetto sabbiato.
Nei corridoi si controsoffitta a 250 cm tranne che nelle parti con affaccio esterno dove si utilizza
la stessa metodologia dei locali.
Serramenti
I serramenti esterni tradizionali si sostituiscono con serramento in P.V.C. colore bianco antico,
sezione mm 60, pluri-camera, rinforzato internamente con scatolato in acciaio zincato,
complete di vetri termici mm 4/16/4, bassi emissivi 1,1 doppi comandi di apertura ad anta e
ribalta, esecuzione in stile, guarnizioni bianche e montaggio su vecchi telai in legno.
Pavimentazioni
E’ previsto il mantenimento dei pavimenti in graniglia, che verranno restaurati e lucidati.
Dove si demolisce l’esistente si è optato per l’uso di pavimenti in pvc R11 antiscivolo nei locali
di servizio e nei bagni e di linoleum negli spazi operativi e nelle attese.
ASL3 Realizzazione Piastra ambulatoriale Val Bisagno e Val Trebbia
PROGETTO DEFINITIVO Componente Architettonica pag. 12
daRGb - RELAZIONE GENERALE