Il Sole 24 Ore

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Il Sole 24 Ore
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AIFI - Rassegna Stampa 01/12/2014
Pag. 23.26
Il Sole 24 Ore
29/11/2014
(diffusione:334076, tiratura:405061)
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AIFI - Rassegna Stampa 01/12/2014
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AIFI - Rassegna Stampa 03/12/2014
Pag. 23
QN - Il Giorno - Ed. Nazionale
03/12/2014
(diffusione:69063, tiratura:107480)
Ansa – Fuga dei fondi dall'Italia un po' anche per colpa del ritardo nel recepimento della
direttiva AIFM.
E' il rischio che vede il consiglio direttivo AIFI,con l'Italia che ''si presenta al confronto
internazionale come uno dei Paesi più arretrati nel processo di implementazione''. I private equity
domestici, fa notare Aifi, ''risultano doppiamente penalizzati perché, in attesa della normativa
nazionale, non hanno ancora adeguato le proprie strutture alle nuove disposizioni, continuando la
loro attività in Italia, senza certezza sugli sviluppi normativi futuri e senza la possibilità di sfruttare i
benefici del passaporto europeo e dovendo dunque procedere con autorizzazioni singole in ogni
Paese''. Inoltre la disciplina delle Sicaf, che ''potrebbe rivestire un'importante azione di volano a
favore di un settore ancora piccolo rispetto al confronto europeo'' dovrebbe consentire
investment companies esistenti ''un passaggio graduale al nuovo regime, per non alterare le
regole del rapporto negoziate con gli investitori''. Resta, infine, ''aperto e urgente il tema del
fundraising. ''Un ruolo importante è svolto dal fondo di fondi promosso quest'anno da CdP e
gestito dal Fondo Italiano d'Investimenti, fortemente sollecitato da AIFI'' si legge in una nota, e
''altra misura utile sarebbe ripetere l'esperienza del Fondo di Fondi Sud HT. Dai dati AIFI emerge
che gli investimenti initial (imprese) realizzati al Sud da investitori privati, sono passati da 5, nei
quattro anni precedenti la misura, a 37 a fine 2012, quindi lo strumento ha funzionato e può
essere fruttuosamente replicato auspicabilmente su scala nazionale''.
Reuters - Private equity, rischio fuga estero da mancato recepimento direttiva Ue - Aifi
mercoledì 3 dicembre 2014 17:23
MILANO, 3 dicembre (Reuters) - I ritardi dell'Italia nel recepimento di una direttiva europea
rischiano di portare a una delocalizzazione degli operatori di private equity e venture capital. E'
l'allarme lanciato dal consiglio direttivo dell'Aifi, l'associazione italiana degli investitori di capitali di
rischio. "Il consiglio", si legge in una nota, "ha constatato come il ritardo nel recepimento della
direttiva Aifm rischia di portare a una delocalizzazione degli operatori italiani in paesi europei con
contesti normativi più attraenti e flessibili, impoverendo il nostro sistema di un contributo di
capitali essenziale per la crescita delle nostre piccole e medie imprese". Il termine è scaduto il 22
luglio 2013. E gli operatori italiani, lamenta l'Aifi, non hanno alcuna certezza "sugli sviluppi
normativi futuri" e non hanno "la possibilità di sfruttare i benefici del passaporto europeo". La
direttiva Aifm, entrata in vigore nel luglio 2011, introduce una serie di misure volte a creare un
mercato interno europeo dei 'gestori di fondi di investimento alternativi', mediante la definizione
di un quadro di riferimento armonizzato per la regolamentazione in materia di autorizzazione,
funzionamento e trasparenza di tutti i gestori, che gestiscono o commercializzano fondi di
investimento alternativi ad investitori professionali nell'Ue. L'Aifi, inoltre, sottolinea che deve
essere consentito un passaggio graduale delle investment company al regime di Sicaf, società di
investimento a capitale fisso, struttura giuridica introdotta dal legislatore per gli operatori di
venture capital. Infine, l'Aifi suggerisce di "ripetere l'esperienza del fondo di fondi Sud HT", che
aveva generato un balzo degli investimenti nel Mezzogiorno.
MF DJ - Finanza: direttiva Aifm e Sicaf al centro del direttivo Aifi
17:08 MILANO (MF-DJ)--Il consiglio direttivo Aifi si e' focalizzato sul tema dell'importanza delle
attivita' portate avanti dal Governo e dal suo ministero al fine di far ripartire l'economia del nostro
Paese. In particolare, spiega una nota, il consiglio ha constatato come il ritardo nel recepimento
della direttiva Aifm rischia di portare a una delocalizzazione degli operatori italiani in Paesi europei
con contesti normativi piu' attraenti e flessibili, impoverendo il nostro sistema di un contributo di
capitali essenziale per la crescita delle nostre piccole e medie imprese. Il termine per il
recepimento della normativa europea e' scaduto il 22 luglio 2013 e, a oggi, l'Italia si presenta al
confronto internazionale come uno dei Paesi piu' arretrati nel processo di implementazione.
Mentre in Uk, Francia, Germania, Irlanda, Olanda, Lussemburgo, Malta si sta gia' operando
secondo le nuove logiche di mercato, i private equity domestici risultano doppiamente penalizzati
perche', in attesa della normativa nazionale, non hanno ancora adeguato le proprie strutture alle
nuove disposizioni, continuando la loro attivita' in Italia, senza certezza sugli sviluppi normativi
futuri e senza la possibilita' di sfruttare i benefici del passaporto europeo e dovendo dunque
procedere con autorizzazioni singole in ogni Paese. Altro tema e' stato quello delle Sicaf, societa' di
investimento a capitale fisso. Il legislatore ha previsto l'introduzione di una nuova struttura
giuridica per gli operatori di venture capital. Le societa' di investimento attualmente sul mercato,
alla luce delle disposizioni della Direttiva e delle previsioni sulla riserva di attivita' del Regolamento
di Banca d'Italia, dovrebbero essere attratte nel quadro delle Sicaf. Accanto alle sgr, si e'
riscontrata una presenza sempre maggiore di societa' di investimento, fino a diventare
attualmente la struttura preferita dai venture capitalist, con piu' di 20 investment companies, il
66% del settore. Da un lato ci sono quindi le sgr con strutture amministrative e operative
complesse e articolate, rese tali dagli adempimenti di vigilanza previsti dalla normativa nazionale.
Dall'altro, le societa' di investimento, con una corporate governance interna piu' snella ed efficace,
riescono a focalizzarsi sulle operazioni di capitale per lo sviluppo, e sulle fasi di avvio di impresa,
piu' delicate della catena di investimento nel capitale di rischio. La disciplina delle Sicaf potrebbe
rivestire un'importante azione di volano a favore di un settore ancora piccolo rispetto al confronto
europeo, sia in termini di operatori domestici attivi, sia in termini di volumi investiti. com/lab (fine)
Aifi. Il consiglio direttivo ha constatato
che il ritardo nel recepimento della direttiva europea Aifm rischia di portare a una
delocalizzazione degli operatori italiani in
paesi europei con contesti normativi più
attraenti e flessibili. Il termine per il recepimento della normativa europea è scaduto il 22 luglio 2013 e, a oggi, l'Italia si
presenta al confronto internazionale come
uno dei paesi più arretrati nel processo di
implementazione. Altro tema importante è
quello delle Sicaf società di investimento
a capitale fisso. Il legislatore ha previsto
l'introduzione di una nuova struttura giuridica per gli operatori di venture capital:
le società di investimento attualmente sul
mercato dovrebbero rientrare nel quadro
delle Sicaf accanto alle sgr. La disciplina
delle Sicaf potrebbe rivestire un'importante
azione di volano a favore del settore.
SCENARIO PRIVATE EQUITY
Pag. 2
PRIVATE EQUITY
L'allarme dell'Aifi
sulla direttiva Aifin
Fondi in fuga dall'Italia,
anche per colpa del ritardo
nel recepimento della
direttiva Aifm. È il rischio
che vede il direttivo Aifi,
visto che l'Italia «si presenta
al confronto internazionale
come uno dei Paesi più
arretrati nel processo di
implementazione». I private
equity domestici, nota Aifi in
una nota diffusa ieri,
«risultano doppiamente
penalizzati perché, in attesa
della normativa nazionale,
non hanno ancora adeguato
le strutture alle nuove
disposizioni».
SCENARIO PRIVATE EQUITY
Pag. 1
RICONOSCIMENTI
Definiti i finalisti
del premio Dematté
Sono state selezionate 23
operazioni di private equity
e venture capital come
finalisti del premio Dematté,
organizzato da Aifi e EY.
Solo due sono le operazioni
di early stage: IMI Fondi
Chiusi per l'operazione
AdmantX e Sofinnova
Partners per l'operazione
Eos. I vincitori si
conosceranno il 18 dicembre.
SCENARIO PRIVATE EQUITY
Pag. 2
07/12/2014
Avvenire
Pag.23
(diffusione:105812, tiratura:151233)
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FINANZA
Direttiva Aifm e Sicav
al consiglio direttivo Aifi
Il consiglio direttivo Aifi, in settimana, ospite il ministro Padoan, si
è focalizzato sul tema dell’importanza delle attività portate avanti
dal governo e dal suo ministero al
fine di far ripartire l’economia del
nostro Paese. Il consiglio ha constatato come il ritardo nel recepimento della direttiva Aifm rischia
di portare a una delocalizzazione
degli operatori italiani in Paesi europei con contesti normativi più
attraenti e flessibili, impoverendo
il nostro sistema di un contributo
di capitali essenziale per la crescita delle nostre piccole e medie
imprese.
COLDIRETTI
La crisi dei consumi
accorcia anche l’albero
Negli anni della crisi l’albero di Natale si è accorciato in media di
quasi mezzo metro ed oggi la
maggioranza degli abeti acquistati
dagli italiani hanno una altezza inferiore al metro e mezzo. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti secondo cui, nonostante un
calo del 10% degli acquisti rispetto allo scorso anno, sono comunque oltre 4 milioni le famiglie
italiane che non rinunciano all’albero vero.
IMPRESE
MP Filtri, nuove commesse
in Francia, Germania e UK
Il gruppo milanese MP Filtri, leader mondiale nella filtrazione oleodinamica, si è aggiudicato nuovi ordini per 19 milioni di euro in
Francia, Gran Bretagna e Germania. L’azienda ha inoltre investito
5 milioni per ampliare la propria
sede produttiva e realizzare un
nuovo centro di Ricerca & Sviluppo. Per il 2014 MP Filtri prevede di
AIFI - Rassegna Stampa 08/12/2014
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AIFI - Rassegna Stampa 08/12/2014
Pag. 11
Corriere Economia - N.41 - 8 Dicembre 2014
08/12/2014
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AIFI - Rassegna Stampa 08/12/2014
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Corriere Economia - N.41 - 8 Dicembre 2014
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AIFI - Rassegna Stampa 08/12/2014
Pag. 30
Milano Finanza - N.240 - 6 Dicembre 2014
06/12/2014
(diffusione:100933, tiratura:169909)
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AIFI - Rassegna Stampa 08/12/2014
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Milano Finanza - N.240 - 6 Dicembre 2014
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AIFI - Rassegna Stampa 08/12/2014
Pag. 30
Milano Finanza - N.240 - 6 Dicembre 2014
06/12/2014
(diffusione:100933, tiratura:169909)
06/12/2014
01:45
Lettera43
Sito Web
Cipolletta: la spesa pubblica intelligente si traduce in consumi - La notizia
Roma, (askanews) - Per incentivare i consumi degli italiani c'è bisogno di una spesa pubblica intelligente e
anche di atteggiamenti più moderni nei confronti del venture capital; a dirlo è l'economista Innocenzo
Cipolletta, presidente di Aifi e del comitato di redazione del quotidiano online InPiù. Il recente rapporto Censis
indica che le famiglie italiane hanno liquidità, ma che la liquidità non si traduce in consumi e in sviluppo.
'Occorre mobilitare la ricchezza italiana' dice Cipolletta, per creare un raccordo fra ricchezza e investimenti.
Ma in Italia private equity e venture capital sono attività relativamente complesse con costi elevati; ad
esempio i fondi pensione in Italia sono praticamente non presenti anche perché, dice Cipolletta, 'c'è una
cultura del controllo al 100% delle aziende'. Fra gli interventi possibili c'è una spesa pubblica intelligente:
'quando gli italiani hanno paura non spendono' osserva Cipolletta, 'quindi se noi abbassiamo le tasse
favorendo chi ha i soldi, i cittadini risparmieranno di più, mentre una spesa pubblica utile si traduce
immediatamente in consumi'. Una spesa pubblica efficiente però presuppone una amministrazione più
dinamica e trasparente; per Cipolletta 'una riforma della Pa è importante ma quel che è importante davvero
sono le persone. Serve un sistema per la scelta delle persone corrette e sarebbe occortuno un check delle
alte amministrazioni italiane selezionare quelle efficienti e quelle inefficienti e cominciare a fare pulizia; questa
sarebbe la riforma più importante'. © RIPRODUZIONE RISERVATA
AIFI - Rassegna Stampa 08/12/2014
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Ultime Notizie Lettera43
06/12/2014
00:15
WallStreetItalia
Sito Web
La riforma piu' importante e' fare pulizia (askanews) - Roma, 6 dic 2014 - Per incentivare i consumi degli
italiani c'e' bisogno di una spesa pubblica intelligente e anche di atteggiamenti piu' moderni nei confronti del
venture capital: a dirlo in una videointervista ad askanews e' l'economista Innocenzo Cipolletta, presidente di
Aifi e del comitato di redazione del quotidiano online InPiu'. Il recente rapporto Censis indica che le famiglie
italiane hanno liquidita', ma che la liquidita' non si traduce in consumi e in sviluppo. "Occorre mobilitare la
ricchezza italiana" dice Cipolletta, per creare un raccordo fra ricchezza e investimenti. Ma in Italia private
equity e venture capital sono attivita' relativamente complesse con costi elevati; ad esempio i fondi pensione
in Italia sono praticamente non presenti anche perché, dice Cipolletta in una videointervista realizzata negli
studi di askanews, "c'e' una cultura del controllo al 100% delle aziende". Fra gli interventi possibili c'e' una
spesa pubblica intelligente: "Quando gli italiani hanno paura non spendono" osserva Cipolletta, "quindi se noi
abbassiamo le tasse favorendo chi ha i soldi, i cittadini risparmieranno di piu', mentre una spesa pubblica utile
si traduce immediatamente in consumi". Una spesa pubblica efficiente pero' presuppone una
amministrazione piu' dinamica e trasparente; per Cipolletta "una riforma della Pa e' importante ma quel che e'
importante davvero sono le persone. Serve un sistema per la scelta delle persone corrette e sarebbe
opportuno un check delle alte amministrazioni italiane selezionare quelle efficienti e quelle inefficienti e
cominciare a fare pulizia; questa sarebbe la riforma piu' importante".
AIFI - Rassegna Stampa 08/12/2014
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Cipolletta: Spesa Pubblica Intelligente Si Traduce In Consumi
06/12/2014
00:16
Yahoo Finanza
Sito Web
News
Roma, 6 dic. (askanews) - Per incentivare i consumi degli italiani c'è bisogno di una spesa pubblica
intelligente e anche di atteggiamenti più moderni nei confronti del venture capital: a dirlo in una videointervista
ad askanews è l'economista Innocenzo Cipolletta, presidente di Aifi e del comitato di redazione del quotidiano
online InPiù. Il recente rapporto Censis indica che le famiglie italiane hanno liquidità, ma che la liquidità non si
traduce in consumi e in sviluppo. "Occorre mobilitare la ricchezza italiana" dice Cipolletta, per creare un
raccordo fra ricchezza e investimenti. Ma in Italia private equity e venture capital sono attività relativamente
complesse con costi elevati; ad esempio i fondi pensione in Italia sono praticamente non presenti anche
perché, dice Cipolletta in una videointervista realizzata negli studi di askanews, "c'è una cultura del controllo
al 100% delle aziende". Fra gli interventi possibili c'è una spesa pubblica intelligente: "Quando gli italiani
hanno paura non spendono" osserva Cipolletta, "quindi se noi abbassiamo le tasse favorendo chi ha i soldi, i
cittadini risparmieranno di più, mentre una spesa pubblica utile si traduce immediatamente in consumi". Una
spesa pubblica efficiente però presuppone una amministrazione più dinamica e trasparente; per Cipolletta
"una riforma della Pa è importante ma quel che è importante davvero sono le persone. Serve un sistema per
la scelta delle persone corrette e sarebbe opportuno un check delle alte amministrazioni italiane selezionare
quelle efficienti e quelle inefficienti e cominciare a fare pulizia; questa sarebbe la riforma più importante".
AIFI - Rassegna Stampa 08/12/2014
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Cipolletta: spesa pubblica intelligente si traduce in consumi
Premi II premio Claudio Dematté, promosso da Aifi ed EY in collaborazione con Corsera, Sole24ore, Sda Bocconi e Borsa italiana
Una finale per ventitre investimenti vincenti
Cipolletta: «Numeri da record per venture capital e private equity: il mercato si è svegliato»
S
e l'andamento dell'economia italiana si valutasse attraverso le operazioni di disinvestimento (e
quindi di vendita proficua)
del private equity, potremmo dire che il 2014 non è stato affatto un anno negativo.
Anzi, qui si parla addirittura
di record. Quattro operazioni per il Fondo Italiano d'Investimento, tre per Alto
Partners e per Imi Fondi
Chiusi (di cui una in partnership), due per Quadrivio
(di cui una in partnerhip) e
Friulia, una per Sofinnova
Partners, MPVenture, Nem,
21 investimenti, Alcedo, Ardian Italy, Assietta Private
Equity, Clessidra, Dgpa, Edmond de Rothschild Investimenti Partners e Mandarin
Advisory. In totale sono 23
le operazioni di private equity e venture capital effettuate tra il primo agosto 2013 e
il 31 luglio 2014 come finaliste dell'edizione 2014 del
Premio Claudio Dematté
«Private Equity of the Year», promossa da Aifi (l'Associazione italiana del private equity e venture capital),
ed EY in collaborazione con
Corriere della Sera, Gruppo
24 Ore, Sda Bocconi e Borsa
Italiana.
«Per la prima volta in undici edizioni del Premio Dematté, abbiamo ben 23 operazioni finaliste - dice il presidente di Aifi Innocenzo Cipolletta -. Un risultato che
dimostra come i fondi abbiano lavorato bene in questi
anni di crisi e abbiano dato
valore alle aziende italiane
facendole diventare fiori all'occhiello ed esempi da imitare. Guardando a queste
operazioni sono ottimista
verso il nostro Paese che, nonostante le difficoltà del periodo, continua a lavorare e a
produrre beni e servizi che
sono eccellenze ognuna per
il proprio settore».
I fondi hanno dato valore
alle aziende, ma hanno anche trovato terreno fertile
per vendere. «Il numero record di operazioni è anche il
po di imprese esistenti; e
Buy out, per operazioni di Aifi
acquisto dell'impresa da Innocenzo
parte dell'operatore di pri- Cipolletta,
vate equity in affiancamen- Il presidente
to con il management. I no- dell'assomi dei vincitori saranno an- ciazione dei
sintomo del fatto che il mer- nunciati nel corso della ceri- «venture»
cato si è svegliato, mentre monia di premiazione che si
negli anni passati c'erano terrà la sera del 18 dicembre
state difficoltà nei disinvesti- al Museo nazionale della
menti», commenta Cipollet- scienza e della tecnologia
ta. Ci sono stati casi di riac- Leonardo da Vinci di Milaquisto da parte dell'impren- no. Li giuria, oltre a Cipolletditore, casi di vendita ad altri ta, siedono il rettore della
fondi, ma soprattutto casi di Bocconi Andrea Sironi; il vivendita a stranieri, interes- cepresidente di Assolombarsati al made in Italy che da Aldo Fumagalli; il presiesporta.
dente del Consiglio di gestio«Rispetto al 2013 si è assi- ne di Intesa Sanpaolo Gian
stito a un significativo incre- Maria Gros-Pietro; il vicedimento delle operazioni - ha rettore del Corriere della Secommentato Umberto Nobi- ra Daniele Manca; il partner
le, Mediterranean Transac- di EY Umberto Nobile; il vition Support and Private cedirettore vicario del Sole
Equity Leader di EY - a di- 24 Ore Edoardo De Biasi. E
mostrazione della presenza poi Giovanni Azzone, rettore
di maggiore liquidità sui del Politecnico di Milano; il
mercati, soprattutto globali. presidente della Fondazione
Ad aumentare è anche il Politecnico Giampio Braccoinvolgimento di operatori chi; il responsabile di Sda
internazionali, sia finanziari Bocconi Bruno Busacca; il
che industriali, interessati a direttore generale di Assordinvestire in società italiane, ine Stefano Micossi e quello
in particolare se orientate al di Confindustria, Marcella
mercato global, dove l'Italia Panucci; il presidente del
conferma di avere società gruppo Rcs Angelo Provasoexport Champion». In base li; l'economista Carlo Secchi
al Private equity monitor, e Stefano Firpo, capo della
nei primi sei mesi di que- segreteria tecnica del minist'anno sono stati conclusi stero dello Sviluppo.
44 investimenti da parte dei
FAUSTA CHIESA
fondi di private equity nelle
aziende in Italia, per oltre 1,3
miliardi di euro. Di queste
44 operazioni, 23 sono di
fondi stranieri e solo 21 di
Adr Parte la caccia aifondipensione ;
italiani.
Obiettivo: Ear decollare Fiumicino '
Tornando al premio, tre
sono le categorie d'investimento: Eavly stage, investimento in capitale di rischio
effettuato nelle prime fasi di
vita di un'impresa; Expansion, con investimenti di minoranza finalizzati a sostenere i programmi di svilup-
i
lise
Diciotto finalisti per il premio Dematté 2014 - Il Sole 24 ORE
1 di 2
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-12-08/diciotto-...
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8 dicemrbe 2014
Ventitre finalisti per l’undicesima edizione del pemio Claudio Dematté “Private
Equity of the Year”, organizzato da Aifi e EY. Le operazioni, selezionate dalla giuria, sono state realizzate da
16 investitori istituzionali nel capitale di rischio che hanno generato il relativo disinvestimento tra agosto
2013 e luglio 2014. Nel dettaglio, due i finalisti della categoria Early Stage: Imi Fondi Chiusi Sgr per
l’operazione AdmantX, azienda attiva nel software per l'analisi semantica dei testi, e Sofinnova Partners per
l’operazione Eos, società biotecnologica che ha scoperto un nuovo farmaco antitumorale.
«Per la prima volta in undici edizioni del Premio Dematté, abbiamo ben 23 operazioni
finaliste – ha dichiarato Innocenzo Cipolletta, presidente di Aifi – è un risultato che
dimostra come i fondi abbiano lavorato bene in questi anni di crisi e abbiano dato
valore alle aziende italiane facendole diventare dei fiori all'occhiello ed esempi da
imitare. Guardando a queste operazioni sono ottimista verso il nostro Paese che,
nonostante le difficoltà del periodo, continua a lavorare e a produrre beni e servizi che
sono eccellenze ognuna per il proprio settore». Umberto Nobile, Mediterranean Transaction Support and
Private Equity Leader di EY, commenta inoltre «Rispetto al 2013 si è assistito ad un significativo incremento
delle operazioni a dimostrazione della presenza di maggiore liquidità sui mercati, soprattutto globali. Ad
aumentare è anche il coinvolgimento di operatori internazionali, sia finanziari che industriali, interessati ad
investire in società italiane, in particolare se orientate al mercato global, dove l'Italia conferma di avere
società export Champion. Questo interesse ha contribuito ad accrescere la competitività per gli operatori
locali di private equity focalizzati principalmente su operazioni nel mercato domestico».
Per la categoria Expansion, i finalisti sono:
• Alto Partners Sgr per l'operazione Rancilio Group, società che produce
macchine professionali per il caffè;
• Fondo Italiano d'Investimento Sgr per l'operazione Angelantoni Test
Technologies, attivo nel settore per le apparecchiature per il test di materiali e veicoli
per il comparto automotive e aerospaziale;
• Fondo Italiano d'Investimento Sgr per l'operazione Arioli, società che costruisce
macchinari per il settore tessile;
• Fondo Italiano d'Investimento Sgr per l'operazione Eco Eridania, società attiva
nella raccolta, trasporto e stoccaggio dei rifiuti;
• Fondo Italiano d'Investimento Sgr per l'operazione Megadyne, società che
produce cinghie in poliuretano;
• Friulia per l'operazione Europolimeri, società che produce reagenti e additivi per
la depurazione delle acque reflue e il trattamento dei fanghi derivanti da scarichi civili
e industriali;
• Friulia per l'operazione Matermacc, società specializzata nella progettazione
produzione e vendita di seminatrici pneumatiche, sarchiatrici e concimatori;
• Imi Fondi Chiusi Sgr per Dedalus, società attiva nell'Itc nell'ambito dell'offerta
clinico sanitaria con prodotti e servizi rivolti ai medici e ai titolari della spesa pubblica e
agli erogatori di servizi;
• MpVenture Sgr & Imi Fondi Chiusi Sgr per l'operazione Sdn, società che opera
nella diagnostica di laboratorio per immagini;
• Nem Sgr per l'operazione Osit Impresa (Subdued), società di abbigliamento per
09/12/2014 10:54
Diciotto finalisti per il premio Dematté 2014 - Il Sole 24 ORE
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giovani.
Numerose anche le operazioni scelte per la categoria Buy Out:
• 21 investimenti Sgr & Quadrivio Sgr per l'operazione Rgi, società specializzata
nella progettazione, realizzazione, installazione e manutenzione di software
informatici proprietari e servizi tecnologici;
• Alcedo Sgr per l'operazione Pixartprinting, società di ecommerce dedicata al
“web to print”;
• Alto Partners SGR per l'operazione Caminetti Montegrappa, società che
costruisce caminetti e stufe;
• Alto Partners SGR per l'operazione IPE, società che opera nel segmento
dell'arredamento di lusso per case, ville, club, hotel, yacht e jet;
• Ardian Italy per l'operazione Rollon, azienda attiva nella progettazione,
produzione e commercializzazione di componenti per il mercato della
movimentazione lineare industriale;
• Assietta Private Equity per l'operazione Millefiori, società che produce
fragranze per ambiente;
• Clessidra Sgr per l'operazione Anima Holding, player indipendente del risparmio
gestito;
• Dgpa Sgr per l'operazione V.I.C. Viterie Italia Centrale, società specializzata
nella progettazione, produzione e ingegnerizzazione di viti autofilettanti e
autoformanti;
• Edmond de Rothschild Investimenti Partners per l'operazione F.I.L.A, società
attiva nel settore degli articoli da cancelleria e dei prodotti per la scuola;
• Mandarin Advisory per l’operazione Italmatch Chemicals, azienda produttrice
di derivati del fosforo;
• Quadrivio Sgr per l'operazione Fine Sounds, società che opera nel settore audio
high end.
I nomi dei vincitori saranno comunicati nel corso della cerimonia di premiazione che si
terrà la sera del 18 dicembre presso il Museo della scienza e della tecnologia di Milano.
8 dicemrbe 2014
P.I. 00777910159 - © Copyright Il Sole 24 Ore - Tutti i diritti riservati
2 di 2
09/12/2014 10:54
Startupper magazine
http://www.startupper.it/aifi-e-ernst-young-insieme-per-il-premio-claudio-dematte-privateequity-of-the-year-2014
AIFI e Ernst Young insieme per il Premio
Claudio Dematté Private Equity of the Year 2014
0
Venture Capital
4 dicembre 2014
A+ ASHARE ON EMAILEMAIL SHARE ON PRINTPRINT
A Milano il 18 dicembre alle 18.30, si terrà presso il Museo della Scienza e della
Tecnologia – Sala delle Colonne – Via San Vittore 21, Milano, la cerimonia di premiazione
del “Premio Claudio Dematté” Private Equity of the Year 2014, promosso da AIFI e EY.
Il Premio vuole valorizzare quelle operazioni disinvestite tra il primo agosto 2013 e il 31
luglio
2014 che si sono contraddistinte nel panorama delle attività di investimento nel capitale di
rischio in una delle seguenti categorie: Early Stage (operazione di investimento in capitale
per
l’avvio dell’impresa), Expansion (operazione di investimento in capitale per lo sviluppo
dell’impresa) e Buy Out (operazione di acquisto dell’impresa da parte dell’operatore di
private
equity in affiancamento con il management).
Scopo del Premio è mettere in evidenza il rapporto costruttivo che si crea tra investitore e
imprenditore e che determina poi un successo per l’azienda e per il fondo; in questo modo
si
vuole diffondere una cultura verso le attività di private equity e di venture capital come
soggetti promotori di sviluppo delle imprese italiane, evidenziandone l’impatto su tutto il
sistema imprenditoriale.
“Il Premio Dematté è diventato un momento importante per fare il punto sulle attività di
private
equity e venture capital in Italia, – afferma Innocenzo Cipolletta, presidente di AIFI – è il
barometro che mette in evidenza come il Paese sta cambiando e crescendo. I vincitori
delle edizioni
passate hanno realizzato operazioni che hanno portato slancio, crescita aziendale e lustro
per
l’Italia. – prosegue Innocenzo Cipolletta – Sono convinto che anche per quest’anno
avremo
candidati eccellenti che hanno lavorato bene e che sapranno far crescere e
internazionalizzare il
tessuto imprenditoriale nostrano”.
“Notiamo una rinnovata attenzione per le aziende italiane che rappresentano interessanti
opportunità di partnership per gli operatori di private equity locali e internazionali”
commenta
Umberto Nobile, Partner di EY e Mediterranean Private Equity Leader. “Diverse aziende
del nostro
paese hanno saputo trasformare il loro modello di business durante questi anni di crisi e
stimolare
un forte apprezzamento tra gli investitori specializzati. L’abilità nell’esplorare nuovi mercati
di
sbocco, nell’innovare il prodotto e competere con grandi player internazionali sono solo un
esempio
dell’ottimo lavoro svolto dalla classe imprenditoriale italiana”.
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
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AIFI - Rassegna Stampa 11/12/2014
Pag. 24
Avvenire - Ed. Nazionale
11/12/2014
(diffusione:105812, tiratura:151233)
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AIFI - Rassegna Stampa 11/12/2014
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Avvenire - Ed. Nazionale
11/12/2014
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AIFI - Rassegna Stampa 19/12/2014
Pag. 45
Corriere della Sera - Ed. Nazionale
19/12/2014
(diffusione:619980, tiratura:779916)
Premio Demattè. Cipolletta: riconoscimenti a operazioni che disegnano un'Italia operosa
Il private equity premia la creatività
= i Sofinnova
Partners,
Fondo Italiano d'Investimento, Alcedo e Clessidra
sono i quattro vincitori dell'undicesima edizione del
Premio Dematté. Ad Alto
Partners, invec.e è andata
una menzione speciale.
I nomi dei vincitori del premio, organizzato da Aifi e EY
in collaborazione con Borsa
Italiana, Sole 24 Ore e Corriere
della Sera, sono stati comunicati ieri sera nel corso dell'evento, che si è tenuto al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. «Quest'anno i
premi sono andati a operazioni che disegnano un'Italiaoperosa, ingegnosa e con grandi
qualità creative non è stato facile decidere poiché abbiamo
avuto un record di candidature» ha commentato Innocenzo Cipolletta, presidente di
Aifi, aggiungendo che «nei soli casi esaminati per questo
premio, il numero dei dipendenti è cresciuto del 33% e il
fatturato, dell'81%. Inoltre,
neH'87% dei casi siamo inpreUNDICESIMA EDIZIONE
Premiati Sofinnova Partners,
Fondo italiano
d'investimento, Alcedo
e Clessidra, menzione
speciale ad Alto Partners
senza di operazioni che hanno
portato a una internazionalizzazione aziendale».
Nella categoria «Early Stage», investimento effettuato
nelle prime fasi di vita di un'impresa, il premio è stato assegnato a Sofinnova Partners per
l'operazione EOS, società biotecnologicachehascopertoun
nuovo farmaco antitumorale.
Nella categoria «Expansion», operazioni di investimento per il finanziamento
dello sviluppo d'impresa, il
vincitore è Fondo Italiano
d'Investimento Sgr per l'operazione Megadyne, leader
mondiale nella produzione di
cinghie di trasmissione.
Nella categoria «Buy Out»
operazione di acquisto dell'impresa da parte del private
eauitv in affìancamento con il
management/imprenditore, è
stato consegnato il premio ad
Alcedo Sgr per l'operazione
Pixartprinting.playereuropeo
nelle forniture online di servizi
di stampa. Infine il premio speciale Ipo è stato assegnato a
Clessidra Sgr per l'operazione
Anima Holding, player indipendente del risparmio gestito. È stata, inoltre, conferita
una menzione speciale della
giuria ad Alto Partners Sgr per
l'operazione Rancilio Group,
società che produce macchine
professionali per il caffè.
«Delle 23 operazioni finaliste, più della metà (52%) sono
state trade sale - ha commentato Umberto Nobile, partner di EY e Mediterranean
TransactionSupport e Private Equity Leader - Quest'anno, questa tipologia di exit
evidenzia l'interesse daparte
di società estere quotate
(13%) e l'opportunità colta
dagli stessi imprenditori di
riacquisire le società (22%).
L'altra rilevante exit way è la
cessione a fondi (39%)».
R.Fi
22/12/2014
Corriere Economia - N.43 - 22 dicembre 2014
Pag. 10
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Finanza Il private equity sale sul podio dei capitali avventurosi
Il Fondo italiano d'investimento, Sofinnova partners, Alcedo e Clessidra si sono aggiudicati il riconoscimento
per il 2014 Tra i promotori Aifi , E&Y, Borsa, Corriere della Sera, Sole 24 Ore e Sda Bocconi
fausta chiesa
I l Fondo italiano d'investimento, Sofinnova Partners e Alcedo. Sono i tre vincitori del premio Claudio Dematté
«Private Equity of the Year», promosso dall'Associazione italiana del private equity e venture capital ed EY,
in collaborazione con C orriere della Sera , Gruppo 24 Ore, Sda Bocconi e Borsa Italiana.
Con l'operazione su Megadyne, la società torinese leader mondiale nella produzione di cinghie di
trasmissione, il fondo guidato da Gabriele Cappellini ha vinto nella categoria «Expansion». Per l'operazione
Eos (Ethical Oncology Science), il fondo francese Sofinnova l'ha spuntata nella categoria «Early Stage»,
mentre per l'operazione Pixartprinting, player europeo nelle forniture online di servizi di stampa, la società di
gestione del risparmio trevisana Alcedo presieduta da Maurizio Masetti ha vinto nella categoria «Buy Out».
Il premio speciale «Ipo» è stato consegnato al fondo Clessidra di Claudio Sposito per la quotazione a Piazza
Affari di Anima Holding. La giuria ha assegnato una menzione speciale ad Alto Partners, la Sgr presieduta da
Stefano Scarpis, per l'operazione Rancilio Group, società milanese che produce macchine professionali per il
caffè. «Quest'anno i premi sono andati a operazioni che disegnano un'Italia operosa e con grandi qualità
creative - ha dichiarato il presidente di Aifi, Innocenzo Cipolletta - . Non è stato facile decidere poiché
abbiamo avuto un record di candidature, una conferma di quanto questi processi possano essere virtuosi. Nei
soli casi esaminati per il premio, il numero dei dipendenti delle aziende è salito del 33% e il fatturato dell'81%.
Inoltre quasi tutte le operazioni hanno portato a un'internazionalizzazione aziendale».
In totale erano 23 i progetti che si contendevano i premi dell'edizione 2014. «I disinvestimenti sono sempre
stati un elemento chiave del private equity - ha commentato Umberto Nobile, partner di EY e Mediterranean
Transaction Support e Private Equity Leader -. Delle 23 operazioni finaliste, più della metà (52%) sono state
cessioni industriali. Questa tipologia evidenzia l'interesse da parte di società estere quotate (13%) e
l'opportunità colta dagli stessi imprenditori di riacquisire le aziende (22%). Ciò a dimostrazione che il private
equity contribuisce, da un lato, al miglioramento dei sistemi di gestione e, dall'altro, offre la possibilità agli
imprenditori di affiancarsi temporaneamente a un partner in un momento di svolta. L'altro aspetto rilevante è
la cessione a fondi (39%) che si riferisce per circa la metà (17%) a società che condividono già da tempo la
loro progettualità con private equity, confermandone la capacità di essere un azionista di più lungo periodo». I
nomi dei vincitori sono stati annunciati nel corso della cerimonia di premiazione che si è tenuta il 18 dicembre
al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. In giuria, oltre a Cipolletta,
sedevano il rettore della Bocconi Andrea Sironi; il vicepresidente di Assolombarda Aldo Fumagalli; il
presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro; il vicedirettore del Corriere
della Sera Daniele Manca; il partner di EY Umberto Nobile; il vicedirettore vicario del Sole 24 Ore Edoardo De
Biasi. E poi Giovanni Azzone, rettore del Politecnico di Milano; il presidente della Fondazione Politecnico
Giampio Bracchi; il responsabile di Sda Bocconi Bruno Busacca; il direttore generale di Assonime Stefano
Micossi e quello di Confindustria, Marcella Panucci; il presidente del gruppo Rcs Angelo Provasoli;
l'economista Carlo Secchi e Stefano Firpo, capo della segreteria tecnica del ministero dello Sviluppo .
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Foto: Aifi Il presidente Innocenzo Cipolletta
AIFI - Rassegna Stampa 22/12/2014
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20/12/2014
Milano Finanza - N.250 - 20 dicembre 2014
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(diffusione:100933, tiratura:169909)
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Draghi è il personaggio leader del 2014 secondo banker, manager, imprenditori e gestori SONDAGGIO
L'uomo (delle promesse) dell'anno E nel 2015?
Andrea Di Biase
L'uomo (delle promesse) dell'anno E nel 2015? Non c'è proprio partita, almeno per quanto riguarda il 2014. Il
presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, è senza alcun dubbio il personaggio più
rappresentativo degli ultimi 12 mesi per quanto riguarda l'economia e la finanza. Così emerge dal sondaggio
condotto da Milano Finanza tra alcuni dei principali esponenti della comunità finanziaria e dell'industria
italiana (62 tra banchieri d'affari, consulenti, imprenditori e manager) e tra le società di gestione del risparmio
di Piazza Affari e i money manager internazionali (36 i gestori interpellati). L'ex governatore della Banca
d'Italia, che dal 1° novembre del 2011 siede sulla poltrona più importante dell'Eurotower e governa i destini
della moneta unica europea, emerge non solo come il personaggio italiano che più si è distinto sotto il profilo
economico-finanziario nell'anno che sta per concludersi, ma è stato votato come l'uomo dell'anno anche a
livello internazionale. Le azioni intraprese dal numero uno della Bce nel corso degli ultimi 12 mesi, dalla
riduzione dei tassi fino allo 0,05% alla storica decisione di portare il tasso sui depositi al -0,20%, dall'avvio
della T-Ltro da 200 miliardi all'acquisto di abs e covered bond delle banche, pur nell'ambito di un'accesa
dialettica con i membri del board della Banca centrale europea, come il tedesco Jens Weidmann (e la sua
cancelliera, Angela Merkel ), più scettici rispetto alle politiche espansive portate avanti da Draghi, hanno
contribuito a fare di quest'ultimo il personaggio più apprezzato del 2014 in Italia e sulla scena internazionale.
Su questo punto c'è stata ampia condivisione tra gli operatori della finanza d'impresa, del mondo bancario e
dell'industria e i grandi money manager. Il numero uno dell'Eurotower è stato indicato come la personalità
italiana più influente nel 2014 da quasi il 65% dei banchieri, dei consulenti e degli imprenditori interpellati.
Una percentuale che sale al 70% nella rilevazione effettuata tra i gestori. Ma ora Draghi è chiamato alla
mossa decisiva, al pugno da ko in grado di scacciare l'incubo della deflazione e di rilanciare l'economia
europea dopo una serie di colpi d'assaggio e di promesse che sono comunque serviti a tenere lontani gli
avversari di Eurolandia. Ampia condivisione anche su quelle che sono le altre personalità italiane più
rappresentative del 2014: il ceo di Fiat-Chrysler Automobiles (Fca), Sergio Marchionne, votato dal 17,74%
degli operatori finanziari e industrialie dal 19,44% dei gestori,e il presidente del consiglio, Matteo Renzi, al
terzo posto in entrambe le rilevazioni, ma pronto a contendere proprio a Draghi il titolo di uomo dell'anno
2015. Il segretario del Partito democratico, insediatosi a Palazzo Chigi nel febbraio di quest'anno e trionfatore
nelle elezioni europee dello scorso maggio, conserva ancora un importante credito nel mondo della finanza
che conta. Circa il 26% dei banchieri d'affari, dei professionisti e degli imprenditori ritiene infatti che il 2015
possa rappresentare la grande occasione per l'ex sindaco di Firenze di tradurre in atti concreti quella grande
promessa di cambiamento del Paese,a cui in molti, anche nel mondo della finanza, dell'impresa e delle
professioni, hanno creduto. Ma Renzi, seppur in testa al sondaggio di Milano Finanza, non è l'unica
personalità candidata al ruolo di uomo dell'anno 2015. Dopo il presidente del consiglio le figure che hanno
raccolto più consensi sono stati ancora Draghi (19,35%) e Papa Francesco (19,35%). L'azione di
quest'ultimo, oltre che per il profondo e radicale rinnovamento delle finanze vaticane, è stato apprezzata nel
mondo del business anche per la preziosa azione diplomatica messa in campo nell'ambito del
riavvicinamento tra gli Stati Uniti del presidente Barack Obama e Cuba. Ma è indubbio che quegli operatori
finanziari che hanno espresso la loro preferenza per il Papa non possono avere ignorato la durissima critica
lanciata dalla massima autorità religiosa della Chiesa cattolica all'indirizzo dell'ideologia del mercato. Una
critica rivolta non solo a stigmatizzare gli scandali finanziari o gli attacchi della speculazione a Paesi e intere
economie, ma rivolta più in generale alle stesse radici ideologiche del capitalismo. Forse non è un caso che,
rispetto alle preferenze espresse da quegli operatori finanziari più vicini al mondo delle aziende e
dell'economia reale, siano stati una sparuta minoranza i grandi gestori di denaro ad aver indicato Bergoglio
come possibile uomo dell'anno 2015. Nel mondo delle società di gestione del risparmio e dei grandi fondi
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Milano Finanza - N.250 - 20 dicembre 2014
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(diffusione:100933, tiratura:169909)
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
internazionali, infatti,è ancora una volta Draghi a essere indicato come la personalità che potrà incidere di più
sul 2015. Segno che l'aspettativa dei mercati per l'avvio del Quantitative easing (l'acquisto di titoli di Stato dei
Paesi dell'eurozona) da parte della Bce è elevata, nonostante la netta opposizione da parte della banca
centrale tedesca. Per il 14% circa dei gestori interpellati, invece, il personaggio chiave del 2015 sarà una
donna: il governatore della Federal reserve Janet Yellen, che già nel sondaggio condotto da Milano Finanza
giusto un anno fa era stata indicata come possibile personaggio dell'anno per il 2014. Subentrata a Ben
Bernanke nel febbraio 2014, la nuova presidente della Fed, con Barack Obama impegnato con alterni risultati
in politica estera, sta gestendo con prudenza questa fase che entro la fine del 2015 dovrebbe portare, almeno
stando alle attese del mercato, a un rialzo dei tassi di interesse. Uno scenario considerato, ormai scontato da
molti, ma che deve essere preparato con cura da chi gestisce la politica monetaria della prima economia
globale. Ciò su cui invece gestori di fondi e operatori del mondo finanziario, imprenditori e manager
concordano è quello che può essere considerato il fatto chiave, dal punto di vista economico e finanziario, del
2014, ovvero il crollo del prezzo del petrolio, che sta mettendo in ginocchio la Russia di Vladimir Putin e che
ha portato al centro della scena il ministro del petrolio saudita, Ali al-Naimi. Tra i money manager hanno
risposto così il 66,67% degli interpellati, mentre la pensa allo stesso modo il 46,77% degli uomini di impresa e
finanza. Tra le operazioni corporate che spiccano in questa particolare graduatoria figura la quotazione
(continua a pag. 10) (segue da pag. 9) a Wall Street del colosso cinese dell'e-commerce Alibaba (il suo
patron Jack Ma ha ricevuto più di una nomination), le cui azioni sono state collocate lo scorso settembre,e
che può vantare una capitalizzazione di borsa di 273 miliardi di dollari, più del doppio di uno storico colosso
del commercio elettronico quale Amazon. Per quanto riguarda l'Italia, invece, la palma dell'operazione
finanziaria più rilevante se l'è aggiudicata Fiat-Chrysler. Non per niente l'amministratore delegato del Lingotto,
Sergio Marchionne,è al secondo posto tra le personalità italiane che più si sono distinte nel 2014 sia a
giudizio dei gestori sia dei banchieri d'affari, dei consulenti e degli uomini d'azienda. Due risultati, quello di
Marchionnee quello della fusione tra Fiat e Chrysler con contestuale quotazione del nuovo titolo Fca a Wall
Street, legati all'anno di portata storica che il Lingotto ha vissuto nel 2014. Lo sbarco sul listino americano di
Fiat-Chrysler Automobiles, avvenuta in ottobre, rappresenta infatti il culmine di una serie di operazione
iniziate il 1° gennaio 2014, quando il Lingotto annunciò di aver acquistato la minoranza di Chrysler che
ancora non possedeva. Quella scalata non solo consentì al Lingotto di mettere le mani sull'intero flusso di
cassa della controllata statunitense ma diede anche il la alla successiva fusione tra Fiat e la stessa casa di
Detroit avvenuta nei mesi successivi. Solo una volta varata la fusione, Marchionne ha potuto quotare la
nuova creatura a Wall Street entrando così nel listino più liquido al mondo mantenendo comunque il titolo
anche sulla borsa italiana. Una decisione, quella di lasciare il titolo quotato anche a Milano, che ha solo in
parte smorzato le polemiche legate al trasferimento della sede legale del nuovo gruppo in Olanda e di quella
fiscale nel Regno Unito. Destino che, forse, non dovrebbe avere la Ferrari, che nei prossimi mesi uscirà dal
perimetro di Fca e finirà sotto il diretto controllo dell'Exor della famiglia Agnelli-Elkann. Lo scorporo della
Ferrari, che sarà anch'essa quotata a Wall Street, è uno dei punti cardine del piano presentato da
Marchionne in ottobre. Un piano, che prevede anche il rilancio della Maseratie soprattutto dell'Alfa Romeo,
giudicato molto ambizioso da numerosi osservatori, che non hanno nascosto il proprio scetticismo, e sul
quale Marchionne si gioca tantissimo, anche in termini di credibilità, non tanto come uomo di finanza, ma più
come manager dell'automotive. Forse anche per questo il ceo di Fca non figura ai primi posti tra i candidati al
ruolo di uomo dell'anno 2015. (riproduzione riservata)
PERSONAGGI ED EVENTI TOP DEL 2014. E CHI SARÀ IL RE NEL 2015 BANCHIERI, CONSULENTI,
IMPRENDITORI, MANAGER * Carlo Messina, Marco Sala, Luca Montezemolo, John Elkann Angela Merkel,
Tim Cook, Shinzo Abe, Vladimir Putin, Al Naimi, Sergio Marchionne * Vladimir Putin, Jack Ma, Haruhiko
Kuroda, Jens Weidmann, Al Naimi * Stress test, Renzi premier, Ripresa negli Usa, Apple a Wall Street,
Trasformazione della Fiat, Risiko media e tlc * Renzi premier, Crisi Russia Ucraina * Stress test, Renzi
premier, Ripresa negli Usa, Apple a Wall Street, Trasformazione della Fiat, Risiko media e tlc * Angela
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Milano Finanza - N.250 - 20 dicembre 2014
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Merkel, Maria Elena Boschi, Nuovo capo dello Stato, Vladimir Putin, Pavel Durov (fondatore Vkontakte),
Janet Yellen, Jean Claude Junker, Corrado Passera, Joanne Liu (MSF), Barack Obama, Matteo Salvini,
Alessandro Profumo * Sergio Marchionne, Papa Francesco, Vladimir Putin, Jean Claude Junker, Conchita
Wurst, Jens Weidmann, Corrado Passera, Angela Merkel, Xi Jinping GESTORI E MONEY MANAGER
IMPRENDITORI, BANKER, MANAGER, E PROFESSIONISTI Antonio Guglielmi, Managing Director Equity
Research Mediobanca Securities - Filippo Gaggini, partner Progressio Sgr - Massimo Massimilla, partner
Algebris Investments - Simone Dragone, partners Eidos Partners - Egidio Viggiani, direttore generale Prima
TV - Stefano Mauri, amministratore delegato Gruppo Editoriale Mauri Spagnol - Daniele Monarca,
amministratore delegato Pigreco Corporate Finance - Tiziana Fioretti, co-head of corporate finance Bnp
Paribas - Isabelle Harvie-Watt, ceo e country manager Havas Media Italy, Francesco Roncaglio,
amministratore delegato Lamse, Marco Samaja, amministratore delegato Lazard Italia, Adrio de Carolis,
amministratore delegato SWG - Massimo Minolfi, partner FiveSixty - Italo Piccoli, docente sociologia
economica Università Cattolica Milano - Alfredo Berni, vicepresidente Banca Etruria, Iren (presidenza) Fabrizio Vettosi, managing director Venice Shipping and Logistics - Alberto Forchielli, managing partner
Mandarin Capital Partners - Fabrizio Goria, direttore East online - Paolo Barbesino, manager Unicredit Bank
Austria Paolo Bottelli, Kryalos, Ubs Team Management, - Giuseppe Bernoni, Bernoni Grant Thornton - Marco
Piuri, Arriva Deutsche Bahn - Enrico Trassinelli, managing director Dnca Finance Gianluca Garbi,
amministratore delegato Banca Sistema - Massimo Proverbio, senior managing director Accenture - Luigi
Odorici, vicepresidente Bper - Ennio La Monica, ex dg Banca Carige, Paolo Strocchi, presidente Fbs Massimo Mazzega, amministratore delegato Alba Leasing - Giuseppe Guglielmi, ex ad Rothschild Italia Andrea Resti, consigliere Ubi e consulente Eba - Giorgio Jannone, presidente Cartiere Pigna - Stefano
Casertano, docente relazioni internazionali Università Potsdam (Germania) - Davide Mereghetti, Head of
Multinational Client Italy & Western Europe Unicredit - Roberto Notarbartolo, special advisor Banca Leonardo
- Massimiliano Ruggieri, managing director Morgan Stanley - Claudio Sposito, presidente e amministratore
delegato Clessidra - Stefano Firpo, capo della segreteria tecnica del Ministro dello Sviluppo Economico Andrea Vismara, head of investment banking Equita - Giampiero Mazza, managing partner CV Capital
Partners - Stefano Caselli, prorettore International Affairs Università Bocconi - Antonio Maria Rinaldi, docente
di finanza aziendale Università Pescara - Emanuele Grasso, partner PWC - Giorgio Girelli, vicepres.
operativo MV Agusta - Francesco Perilli, amministratore delegato Equita Sim - Paolo D'Amico, presidente
D'Amico International Shipping - Michele Russo, presidente e ad Opera Sgr - Anna Gervasoni, direttore
generale Aifi - Patrizio Messina, Studio Legale Orrick Herrington & Sutcliffe - Adriano Bianchi, managing
director Alvarez & Marsal - Tommaso Beolchimi, manager di Charme e Montezemolo & Partners - Alberto
Franceschini, presidente Ambromobiliare Luigi Belluzzo, managing partner Belluzzo & Partners - Riccardo
Silva, founding partner MP & Silva - Riccardo Monti, senior partner and managing director The Boston
Cosulting Group Giorgio Fantacchiotti, partner Linklaters - Massimo Arrighetti, amministratore delegato Sia Paolo Colonna, presid.te Permira Advisors - Laura Cioli, amministratore delegato CartaSi Paolo Gibello,
presid. Deloitte - Gianfranco Negri-Clementi, avvocato GESTORI E MONEY MANAGER Andrea Battista
(Eurovita ass.), Andrea Conti (Eurizon Capital sgr), Andrea Cuturi (Anthilia Capital partner), Andrea Orsi
(M&G), Anna Guglielmetti (Credit Suisse), David Basola (Mirabaud Asset Management), Filippo Diodovich e
Vincenzo Longo (IG), Luca Passoni (Advam sgr), Luca Trabattoni (Union bancaire privée), Maarten Geerdink
(Petercam), Marco Vailati (Cassa Lombarda), Mario Spreafico (Schroders wealth management), Massimo De
Palma (Swiss & Global), Massimo Gionso (Cfo sim), Matteo Paganini (Fxcm Italia), Monica Defend (Pioneer
investmets), Nicola Esposito (Tendercapital), Piero Verzetti (Banca Akros), Silvio Olivero (Cellino e Associati
sim), Ambrosetti asset management sim, Arc asset man., Azimut Capital Man., Copernico sim, Ethenea,
Ersel, Fia Asset Man., Generali Invest. Europe, Hedge Invest, Invest banca, La Francaise, Lemanik,
Moneyfarm, Source, Vontobel, Zenit sgr. Chi è stato il personaggio italiano che più si è distinto sotto il profilo
economico-finanziario nel 2014? Chi è stato il personaggio italiano che più si è distinto sotto il profilo
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Milano Finanza - N.250 - 20 dicembre 2014
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economico-finanziario nel 2014? Chi è stato il personaggio dell'anno a livello internazionale in economia e
finanza? Chi è stato il personaggio dell'anno a livello internazionale in economia e finanza? Quale è stato il
fenomeno economico-finanziario che più ha inciso nel 2014? Quale è stato il fenomeno economico-finanziario
che più ha inciso nel 2014? Quale è stata la più importante operazione finanziaria in Italia nel 2014? Quale è
stata la più importante operazione finanziaria in Italia nel 2014? Quale sarà l'uomo dell'anno 2015? Quale
sarà l'uomo dell'anno 2015? Mario Draghi Sergio Marchionne Matteo Renzi Andrea Bonomi Altri* Mario
Draghi Sergio Marchionne Matteo Renzi John Elkann Andrea Bonomi 64,52% 17,74% 6,45% 4,84% 6,45%
69,44% 19,44% 5,56% 2,78% 2,78% Mario Draghi Papa Francesco Jack Ma Janet Yellen Altri * Mario Draghi
Shinzo Abe Janet Yellen Papa Francesco Altri * 43,55% 19,35% 14,52% 8,06% 14,52% 36,11% 16,67%
16,67% 13,89% 16,67% Crollo prezzo petrolio Crisi Russia Ucraina Quotazione Alibaba Crisi europea con
Germania Politica monetaria Bce Altro * Crollo prezzo petrolio Ripresa negli Usa Quotazione Alibaba Crisi
europea con Germania Politica monetaria Bce Altro * 46,77% 12,90% 9,68% 8,06% 6,45% 16,13% 66,67%
9,38% 6,25% 6,25% 5,56% 6,25% Quotaz. Fca a Wall Street Affaire MPS Maxi acquisizione G-Tech Altro *
Quotazione Fca Affaire Mps Bocciatura 2 banche stress test La nuova Telecom Maxi acquisizione G-Tech
56,45% 22,58% 9,68% 11,29% 72,22% 16,67% 5,56% 2,78% 2,78% Matteo Renzi Mario Draghi Papa
Francesco Non sa Sergio Marchionne Altri * Mario Draghi Non sa Janet Yellen Matteo Renzi Altri * 25,81%
19,35% 19,35% 11,29% 3,23% 20,97% 30,56% 27,78% 13,89% 2,78% 25,00%Angela Merkel Barack
Obama Vladimir Putin
Quotazioni, altre news e analisi su www.milanofinanza.it/personaggio
Foto: Mario Draghi e i governatori delle banche centrali di Eurolandia Matteo Renzi Janet Yellen Papa
Francesco Jack Ma
Foto: Sergio Marchionne Ali al-Naimi
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19/12/2014
Fashion - N.45 - 10 dicembre 2014
Pag. 16
(tiratura:20000)
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CAPITALE DI RISCHIO
Borsa e private equity : è il MOMENTO GIUSTO?
Le due opzioni restano un'alternativa al credito bancario per supportare i piani di crescita delle aziende. Ma a
certe condizioni
Elisabetta Fabbri
Ci awiamo a chiudere un 2014 interlocutorio, con i titoli della moda a prezzi scontati (-28% la performance di
Cucinelli in Borsa da inizio anno, -21% Ferragamo, -25% Moncler, -40% Tod's, -40% Yoox) e aziende che,
dopo la decisione di sbarcare a Piazza Affari, hanno fatto un passo indietro (vedi la cosmetica di Intercos) o
rimandato al 2015 (vedi il retailer di abbigliamento Ovs], in attesa che tornino i compratori sul settore. Se si
guardano le acquisizioni del private equity, invece, gli investimenti aumentano. In base alle statistiche
elaborate in esclusiva per Fashion da Aifi - Associazione italiana del private equity e venture capitai, nel
primo semestre 2014 le operazioni che hanno interessato moda e lusso nel nostro Paese sono state 12,
contro le 8 dello stesso periodo del 2013, per un ammontare di 366 milioni di euro (da 114 milioni). Il
segmento, come numero di operazioni, rappresenta una quota dell'8,6% del mercato del private equity (dal
precedente 5%) e del 19,4% in valore (dall'8,1%). Le aziende target? «Da gennaio a giugno sono state quelle
che in media hanno un fatturato di 42 milioni di euro e 120 dipendenti», dicono dall'associazione, precisando
che l'investimento è stato mediamente di 48 milioni. Il fashion&luxury è andato in controtendenza, visto che le
operazioni totali nei sei mesi sono scese a 139 (-13,7%]. Il valore è salito del 34,3% a 1,89 miliardi, grazie ai
soggetti esteri (51% del totale]. IL LUSSO RALLENTA IN BORSA, MA PASSERÀ Per quelle aziende che
stanno valutando modalità di finanziamento alternative al credito bancario meglio il private equity o un'Ipo
(Initial public offering)? In realtà un' ipotesi non esclude l'altra e spesso la prima è propedeutica alla seconda.
Meglio, nella valutazione, non farsi condizionare troppo dalla volatilità dei prezzi sul mercato azionario. E
ascoltare esperti come Diego Selva, head of Investment Banking Italy di Bank of America Merrill Lynch che
allo scorso Milano Fashion Global Summit ha prospettato l'arrivo di investitori esteri, «a patto che le aziende
sotto osservazione presentino determinati requisiti». «Il mercato italiano del lusso - ha spiegato - ha
performato bene fino a maggio. Nella seconda metà dell'anno ha rallentato, a causa di alcuni fattori tra cui
una limitata esposizione su online e digitai e il rallentamento del turismo da Russia e Cina. In futuro
tenderemo a fecalizzarci su marchi che investono anche sui canali digitali, come veicolo di crescita ed
espansione». «Moda e lusso sono stati ben valutati, a volte anche troppo, fino a qualche mese fa e oggi
scontano l'effetto opposto - dice Marco Palmieri, fondatore dell'azienda di pelletteria Piquadro, quotata a
Milano dall'ottobre 2007, e a capo della società d'investimenti Piqubo -. Ma quanto sta succedendo capita
ciclicamente». Al di là della volatilità del mercato azionario, l'apertura del capitale a una società di private
equity permette di reperire capitali più velocemente che attraverso il listing. Nelle stime di Palmieri, vanno
messi in conto circa sei mesi a partire dalla due diligence ed è bene tener presente che l'obiettivo del fondo,
in media, è rimanere nel capitale per cinque anni. «L'imprenditore - allerta Palmieri - deve capire che prima o
poi il fondo se ne andrà. A quel punto potrebbe arrogarsi il diritto di vendere anche il pacchetto rimasto in
mano al fondatore, a prescindere dal fatto che sia o meno socio di maggioranza. Questo in base a
meccanismi di co-vendita spesso fissati alla stesura dell'accordo». Anche la exit strategy di solito è decisa per
contratto. La trasparenza è fondamentale e quando si comincia a prendere in considerazione l'ingresso di un
partner come il private equity è bene, secondo Palmieri, avvalersi del supporto di advisor e avvocati d'affari.
«Essere chiari sugli obiettivi - raccomanda il ceo di Piquadro - è fondamentale. A volte l'imprenditore fissa
target aggressivi per strappare il prezzo più alto, ma questo può compromettere i rapporti reciproci nel
periodo di co-gestione: meglio vendere a una cifra più bassa e giocarsela sul premio in uscita». E se la
società d'investimenti apporta denaro in cassa, ordine e disciplina, anche l'imprenditore conserva un ruolo
chiave. Non solo nella direzione creativa (che potrebbe perdere solo se vende la maggioranza] ma anche in
termini di continuità e di expertise nella gestione di una Pmi. «Quando manca questa figura e bisogna
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Fashion - N.45 - 10 dicembre 2014
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ricostruire la struttura da zero - precisa il numero uno di Piquadro - il turnaround ha scarse probabilità di
riuscita». Ma oggi i fondi hanno la liquidità per procedere con nuove acquisizioni nel made in Italy? «Il
problema forse è che mancano gli imprenditori che vogliono vendere o le aziende veramente interessanti risponde -. Certo è che l'Italia è il bacino di brand del lifestyle per eccellenza: chi vuole fare investimenti in
questo segmento deve passare per il nostro Paese. Per l'hi-tech si va in California». Una classifica di brand
allettanti [vedi in basso) è stata compilata di recente dalla società di ricerche ICM Research con
Legalcommunity.it. Gli esperti hanno esaminato 1.002 aziende italiane delle 3F (fashion, food e furniture) con
ricavi tra i 30 e i 300 milioni di euro a livello non consolidato, per le quali il marchio rappresenta un vettore
critico di sviluppo. Ne sono emerse 21 imprese della moda, che si sono distinte negli ultimi anni per
eccellenza economica (crescita di fatturato e redditività) e marketing (forza e potenziale sviluppo del brand).
Tenendo conto del valore economico del marchio, in vetta c'è Liu Jo, seguita da Canali e da Roberto Cavalli.
Fabiana Filippi si colloca in coda però ottiene il maggiore brand equity score (indicatore di forza, potenzialità
e rischi connessi al marchio). LA FORMAZIONE PER CAMBIARE MENTALITÀ Un altro gruppo di società
potrebbe attrarre presto l'attenzione di investitori italiani e stranieri. Sono quelle selezionate da Borsa Italiana
per il progetto di formazione Elite. «Un modello in grado di supportare le imprese a crescere,
intemazionalizzarsi e aprire il capitale», lo definisce Raffaele Jerusalmi, ceo di Borsa Italiana. Ma anche «un
programma a sostegno del cambiamento culturale e organizzativo delle aziende, che offre la possibilità di
inserirsi in un'unica community internazionale», secondo Luca Peyrano, responsabile primary market. Fra le
31 new entry annunciate in novembre si contano, nel fashion, Golden Goose, Antony Morato, Piazza Italia e
le Pelletterie Bianchi e Nardi. Passati due anni e mezzo dal lancio e superata la vetta dei 200 ammessi (di 16
diversi settori), Elite ha prodotto questi risultati: 15 Ipo allo studio e una realizzata (TechValue, sul mercato
alternativo del capitale Aim), 13 operazioni di private equity, 10 minibond emessi (vedi box a lato) e 35 attività
di M&A e joint venture. Viene da pensare che probabilmente sentiremo ancora parlare di collocamenti e deal
con gli investitori nel capitale di rischio. MARCO PLAMIERI, DIEGO SELVA, LIU JO, CANALI, ROBERTO
CAVALLI, FURLA, CAPRI, IMAP EXPORT, VITALE BARBIERS CANONICO, CORNELANI, IMPERIAL,
BADINI, CIRO PAONE, BETTY BLUE, BBB, HARMONT&BLAINE, ESSEDI, ANTONY MORATO,
PRIMADONNA, ARCADIA, CRIVELLI, GEORGIO FEDON&FIGLI, FABIANA FILIPPI
PIQURORO L'Italia è il bacino di brand del lifestyle per eccellenza. Chi vuole investire in questo
settore deve passare di qui
BDFR MERRILL LYNCH In futuro tenderemo a localizzarci sui marchi che investono nei canali digitali
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La sfilata Versace springsummer2015. In febbraio nel capitale della Medusa è entrato il fondo Blackstone
Euoluzione degli inuestimenti di priuate equity nel settore moda e lusso Numero operazioni Valore
(Euro Min) % sul tot [numero) % sul tot. (valore]Vitale Barberis Canonico Imap Export (Originai Marines)
Fonte: ICM Research con Legalcommunity.it Dati in miiioni di euro
I brand italiani più appetibili per ualore economico del portafoglio marchi
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