Entrambi vengono dallo studio di Alberto Mercati

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Entrambi vengono dallo studio di Alberto Mercati
Entrambi vengono dallo studio di Alberto Mercati
dove - negli anni di maggiore creatività - avevano
collaborato alla progettazione di alcuni motoryachts
che hanno lasciato il segno.. Parlo della serie prestigiosa di barche per Gallart (la serie che caratterizza
il “periodo spagnolo” di Mercati) e poi lo Cheyenne,
il Comance, il Cherokee. E, nel settore della vela, gli
Altura per Ferretti.
Nel 1976 – come del resto è giusto – Massimo
Gregori e Fulvio De Simoni compiono il “grande passo”: si mettono in proprio d aprono un loro studio
di progettazione: Yankee Delta, appunto. Uno studio
aereo, a grandi vetrate, molto grafico, dalle parti di
Porta Vittoria, da dove si dominano tutti i tetti della
vecchia Milano. E’ in questo studio che nascono il
Kingolds 36’ uno sloop in lamellare di mogano costruito da Folletti, lo steel shooner 53’ – goletta in
acciaio a doppio spigolo – in fase di realizzazione in
un cantiere di Ferrara, ed il Mareblu 72’.
E’ questo un ketch in acciaio costruito da Bugari a
Fano (mentre gli interni sono stati allestiti dal cantiere Zago di Scorzè) lungo i fuori tutto ventidue metri
con una lunghezza al galleggiamento di diciotto metri, ed un baglio massimo di metri cinque e quaranta.
Disloca attorno ai 32,000 kg e monta un Perkins da
160 cavalli. E’ destinato al charter oceanico. Accanto a queste barche De Simoni e Gregori lavorano
ad un grande motoryacht di 24 metri destinato alla
Spagna, a tre trawler di acciaio di circa 15 metri, ad
uno sloop, sempre in acciaio, attorno ai sedici metri
richiesto per l’ostar ‘80, mentre sono in costruzione,
da Mondelli, due interessanti Motorboats che verranno prodotti in serie: lo Spy 900 e lo Spy 1200. Spy
900 è un day con il look e la grinta di un piccolo fast
commuter, Spy 1200 propone su misure ridotte tutto
il confort e la scansione degli interni tipica dei motoryachts di dimensioni più grandi, cioè con cabina
separata, bagno e cucina anch’essi in locali separati.
Se chiediamo a Gregori e De Simoni di individuare i motivi del loro successo non esitano ad indicarlo
in un alto tasso di professionalità, in un certo eclettismo che non li confina in uno specifico troppo settoriale, nella progettazione su misura tenendo sempre
presenti le metodologie costruttive dei vari cantieri.
Questa assistenza al cantiere si traduce in un grosso
lavoro: i designers di Yankee Delta di vantano di consegnare i piani costruttivi di una barca scanditi in un
minimo di sessanta tavole. Questo impegno alla continua sorveglianza dei lavori fa sì che essi – di massima – dei lavori accettino anche la direzione. Come
si dividono le sfere di intervento? De Simoni lavora
preferibilmente ai motoryacht, Gragori alle barche a
vela. Di questo intervento preferenziale di Gregori,
sulle barche a vela, rimane una traccia semantica:
Kingolds la prima vela costruita da Yankee Delta è
il cognome di Max G. Kingolds l’eroe di una serie di
libri gialli che Gregori scriveva sui banchi del liceo.
Tutti inediti, con sicuro vantaggio per la nautica.