Aor: «Con 700 euro di stipendio non si arriva a fine mese»
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Aor: «Con 700 euro di stipendio non si arriva a fine mese»
successo in assoluto in questa disciplina. cune situazioni oggettivamente ingestibili, Secondo il francese Grance, staccato di 64 è incappato nella classica serata storta. Nelcentesimi, terzo l’azzurro Manfred Moelgg la seconda manche Cristian è uscito di pia 65 centesimi. Moelgg era in testa dopo la sta quasi subito, vanificando tutti gli sforzi prima manche e stava sciando bene anche per rimontare lo svantaggio accumulato. Il bilancio parla chiaro: 4 atleti fuori e 7 nella seconda, ma un errore dopo il secondo intermedio lo ha costretto ad abbando- giunti al traguardo con un ritardo superionare le speranze di vittoria. Diciassettesi- re ai 5 secondi: «La pista era diventata immo Patrick Thaler. Niente da fare invece possibile — spiega Deville poco dopo l’usciper Cristian Deville, che ha inforcato nella seconda manche dopo una prima prova discreta. Deville era giunto sedicesimo, non La pista brillando particolarmente ma neppure Il bilancio parla chiaro: 4 fuori e 7 commettendo gravi errori. L’atleta trenti- giunti al traguardo con un ritardo Corriere del èTrentino mercoledi 23 gennaio 2008 - p. 11 no, in ogni caso, riuscito solo- in parte a superiore ai 5 secondi. La pioggia lasciare il segno, accumulando un ritardo Rassegna Stampa del Comitato Fin Trentino di 2 secondi e 32 centesimi. La pista era a ha complicato la discesa per tutti dir poco segnata dalla pioggia caduta con simo e certe condizioni, fortunatamente, non capitano tutti i giorni». La gara, che viene unanimemente definita come la più affascinante del circo bianco, è stata seguita da 50.000 tifosi in delirio per gli atleti austriaci. In tribuna d’onore presenti anche il presidente dell’Austria Heinz Fischer e il cancelliere Alfred Gusenbauer. Il prossimo appuntamento di Coppa del Mondo è previsto a Chamonix, in Francia, con una discesa libera in programma nel fine settimana. Peer Deville, invece, l’occasione di un pronto riscatto verrà offerta dal calendario il 9-10 febbraio a Garmisch. L’atleta trentino dovrà cercare un risultato di prestigio per confermare quanto di buono fatto nella prima parte della stagione. D.C. nezia potrebbe mettere in campo. Gli incontri si susseguono in questi giorni, le parti confidano di portare a casa l’accordo. Se malauguratamente l’ipotesi mondale senior non potesse venire coperta, in Trt è pronto un piano d’emergenza per portare Alessandro a disputare il Junior, categoria alla quale il trentino può ancora accedere e che l’anno scorso ha regalato più delusioni che gioie, a causa di una vettura poco competitiva come la Ford Fiesta. Per questa stagione in Renault aspettano Bettega a braccia aperte, offrendogli il sedile della nuova Clio R3, autovettura che si è dimostrata piuttosto competitiva, arrivando a conquistare l'alloro nella categoria di appartenenza. Guido Sassi La polemica L’allenatrice storica della Dallapè ribatte alle critiche di Giuliana sul doppio lavoro dei tecnici sportivi Aor: «Con 700 euro di stipendio non si arriva a fine mese» TRENTO — Ogni mattina Giuliana Aor, allenatrice di Francesca Dallapè, si alza alle 6.30 e si reca in un autolavaggio. L’obiettivo: raggranellare un minimo gruzzolo per vivere decorosamente. Non può bastare lo stipendio che le garantisce la Buonconsiglio Nuoto per arrivare a fine mese. Eppure Giuliana la sua scelta l’ha fatta: dedicare anima e corpo ai tuffi, suo unico grande amore professionale. Per questo il dibattito che si è sviluppato nei giorni scorsi sulle pagine del Corriere del Trentino circa le dichiarazioni del neoresponsabile del settore giovanile della Nazionale azzurra Walter Bolognani l’ha punta nel vivo, stimolandola a un intervento molto duro. Giuliana, che ne pensa delle dichiarazioni di Bolognani? «Ha perfettamente ragione a dire che i tecnici devono compiere una scelta e che non possono tenere il piede in due scarpe. E io, infatti, quella scelta l’ho fatta in tempi non sospetti». Allenare Francesca Dallapè. «Per creare un atleta nei tuffi ci vogliono quindici, talvolta anche vent’anni. Bisogna allenarsi tutti i giorni, fare quantomeno cento tuffi al giorno e prendere tante spanciate e rischiare continuamente infortuni o di farsi male. E lei pensi che c'è chi ci snobba, considerandoci gente che non fa niente di particolare...». Ci tolga una curiosità. Quanto guadagna Giuliana Aor? «720 euro al mese dalla mia società. Punto e stop». Integrare diventa obbligatorio. «Per forza, se voglio arrivare alla fine del mese senza fare debiti. Per questo lavoro in autolavaggio». C’è una soluzione, secondo lei? «Io ho lavorato 31 anni nel settore, seguita da mia madre che mi faceva da allenatrice. Siccome amo questo sport, ho rinunciato a tutto il resto. Non devo essere io a proporre soluzioni, ci devono pensare altri. Io voglio soltanto offrire la mia esperienza, anche perché tutti capiscano di cosa stiamo parlando». È un’accusa a Bolognani? «Niente affatto. Walter ha detto cose sacrosante. Ha dedicato tutta la sua vita al nuoto e adesso sta raccogliendo i successi che merita. Vorrei solo far capire come si può sentire una persona che sceglie lo sport come ragione di vita e che dovrebbe vivere con 720 euro al mese. E c’è dell’altro...». Ossia? «Sono stata persino accusata di prendere il doppio dei 720 euro che percepisco. Magari fosse vero! Da che pulpito poi.... I tecnici del nuoto si lamentano sempre, magari poi non sanno vedere che dietro l’angolo c’è chi sta peggio di loro». Il mondo dei tuffi è sull’orlo della crisi? «La crisi è perenne, nel senso che non ho mai visto una vera via d’uscita di fronte a me». Cosa pensa di fare? «Insistere su questa strada e continuare ad allenare Francesca Dallapè. Se lo merita». Dimitri Canello Unite dalla passione per il nuoto Francesca Dallapè con la sua allenatrice Giuliana Aor. Una coppia professionale consolidata da anni. La Aor lavora da 31 anni nel settore dei tuffi. Sta preparando l’atleta per gli Europei di Pechino di febbraio-marzo