Progetto L`OSPITE CHE E` IN NOI

Transcript

Progetto L`OSPITE CHE E` IN NOI
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
Ente proponente il progetto:
CONGREGAZIONE SUORE ORSOLINE DEL SACRO CUORE DI MARIA
Codice di accreditamento:
Albo e classe di iscrizione:
NZ00039
REGIONE VENETO
4 sez. A
CARATTERISTICHE PROGETTO
Titolo del progetto:
L’OSPITE CHE E’ IN NOI
Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica:
Settore Assistenza: area di intervento “A” – codifica 01 Anziani
Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il
progetto
Il progetto è realizzato nella Casa di Riposo “Villa S. Angela”, che è un
Ente Privato ubicato nel Comune di Breganze (VI), in Piazza Mazzini, n. 15.
Essa è stata acquistata dalle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria nel
1929 ed è stata costituita come pensionato femminile nel febbraio del
1944, in continuità con il carisma della famiglia religiosa, che ha come
finalità la promozione umana e cristiana della donna.
La struttura, da sempre attenta ai bisogni del territorio ed impegnata a
dare delle risposte innovative e propositive alle donne anziane, non più in
grado di gestirsi autonomamente, continua ad essere gestita dalla
Congregazione Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria, che ha sede
legale in Vicenza, Via San Francesco Vecchio n. 20, e che grazie alla
collaborazione con varie figure professionali e in sinergia con il territorio,
garantisce alle ospiti, oltre all’assistenza di base, anche servizi riabilitativi
ed educativi.
Il servizio di Villa Sant’Angela ha fondamentalmente come contesto territoriale quello dell’ULSS n. 4 Alto Vicentino, che conta 32 comuni distribuiti
in due distretti socio-sanitari (Thiene e Schio).
L’ULSS 4 si trova in questi anni (2009-12) a riorganizzare il proprio Sistema
socio-sanitario, a fronte dei nuovi scenari che vengono a configurarsi con
la costruzione del nuovo polo unico ospedaliero. L’obiettivo dell’ULSS 4 è
quello di “promuovere un riassetto del Sistema dei servizi socio-sanitari in
grado di rispondere appropriatamente ed efficacemente ai bisogni dei
cittadini” (Cfr. Piano di riorganizzazione del Sistema socio-sanitario dell’Alto Vicentino,
Anni 2009–2012) e in questa prospettiva entra anche la riorganizzazione
dell’assistenza semiresidenziale e residenziale.
Si considera che “i grandi anziani del prossimo futuro saranno molto più
numerosi, ma saranno in parte meno malati dei grandi anziani di ieri e di
oggi o, meglio, saranno selettivamente malati, in particolare per quelle
patologie croniche degenerative e invalidanti - tipicamente la demenza e
l’artrosi - che non trovano una risposta risolutiva nelle cure mediche”. In tal
senso “il livello di assistenza residenziale rappresenta per alcune tipologie di
utenti l’unica vera risposta ai loro bisogni socio-sanitari: casi relativamente
complessi e per i quali non sia possibile un progetto domiciliare possono
essere di fatto assistiti solo in condizioni di lungo-assistenza residenziale,
siano essi anziani, disabili o persone affette da malattie psichiatriche”.
Il sistema della residenzialità si integra strettamente con il sistema della
domiciliarità ed è un nodo importante dell’assistenza primaria.
La sfida che i servizi del territorio intendono raccogliere è quella da un lato
di favorire il mantenimento della persona nel proprio ambiente di vita e al
proprio domicilio e dall’altro di mantenere un'elevata qualità delle
caratteri-stiche tipiche dell’assistenza primaria (es. la relazione
interpersonale, l'assi-stenza basata sulla persona e non sulla malattia, la
continuità ed il coordina-mento dell'assistenza)
L’ULSS 4 Alto Vicentino, tenendo conto del contesto sinteticamente
evidenziato, con il nuovo piano di riorganizzazione ha l’obiettivo di
potenziare l’offerta futura. In particolare, per quanto attiene l’ambito
residen-ziale così si orienta: “l’offerta residenziale per anziani, sia
autosufficienti che non-autosufficienti, dovrà adeguarsi gradualmente al
trend crescente della domanda dovuta ad un progressivo invecchiamento della popolazione, adeguamento che dovrà essere sia quantitativo
che qualitativo nel rispetto di standard alberghieri e professionali
adeguati”.
In tale contesto la Casa di Riposo “Villa S. Angela”, che svolge il suo
servizio grazie alla convenzione sottoscritta con l’Ulss 4 “Alto Vicentino”, fa
parte delle tredici case di riposo che contribuiscono a dare una risposta
concreta ai bisogni del territorio. Essa dispone ed ospita donne anziane
per un totale di 51 posti letto così suddivisi:
46 posti per donne anziane non autosufficienti, 40 dei quali convenzionati
con la Regione Veneto;
- 2 posti per accoglienze temporanee, chiamate anche “modulo
respiro”, che permettono alla famiglia, la quale durante l’anno
gestisce l’anziano a domicilio, di poter godere di un tempo più o
meno lungo di vacanza, o in altri casi di trovare una risposta a
bisogni particolari (es.: matrimonio di un figlio, intervento
chirurgico…);
- 3 posti per autosufficienti.
La struttura di Villa Sant’Angela si sente parte di un sistema che vede i
cittadini non dentro una logica assistenzialistica che li considera meri
destinatari e fruitori di servizi, ma come co-attori del proprio benessere
assieme alle loro famiglie, favorendo una partecipazione attiva alla vita
sociale, lo spirito di solidarietà umana e la disponibilità a consi-derare
sopra ogni cosa il bene della persona e quello della comunità.
“Villa Sant’Angela” crede e promuove il valore della persona che offre o
riceve un servizio. Grazie alla cura delle relazioni si può recuperare la
storia e il vissuto di un soggetto anziano, si può supportare la sua famiglia
e ciò permette anche di rendere viva la memoria di una comunità e di
recuperare un patrimonio importante che non può essere dimenticato.
In questo spirito la possibilità di incontro fra generazioni diverse, possibile
nella struttura, permette di sperimentare una migliore qualità della vita sia
per le persone anziane, e indirettamente per le loro famiglie, che per i
giovani; permette alle ospiti di sentirsi ad un tempo ospitate ed ospitali e
così pure permette ai giovani di sentirsi parte di un sistema che cura
l’ospitalità della persona, ma anche che si lascia ospitare nelle storie e
nelle vite delle generazioni più anziane.
I NOSTRI SERVIZI
“Villa S. Angela” offre alle anziane servizi di tipo residenziale, accogliendo
per lo più persone non autosufficienti, sia a titolo definitivo che
temporaneo.
Il processo di ristrutturazione della struttura realizzato negli ultimi anni ha
portato ad integrare la gestione di tipo familiare con un miglioramento
qualitativo ed organizzativo del servizio offerto.
La collaborazione tra religiose e laici, dipendenti e non, diventa
significativa per una quotidiana condivisione di valori e obiettivi.
La casa di riposo si ispira a valori quali:
- la centralità e l’orientamento alla persona e alle sue scelte;
- l’orientamento al benessere delle ospiti, dei loro parenti e del
personale;
- la ricerca dell’efficienza/efficacia organizzativa e di un buon clima
relazionale;
- la gestione efficiente ed efficace delle risorse;
- l’importanza della famiglia;
- l’integrazione territoriale e la risposta alle nuove esigenze e bisogni
dell’utente e della comunità;
- la tutela e la promozione della dignità umana, dell’equità, della
solidarietà e dell’etica professionale;
- un comportamento rigoroso ed etico nell’allocazione delle risorse.
L’obiettivo della Congregazione e della Casa di Riposo è offrire un
servizio che riconoscendo la dignità e il valore di ogni vita, ricerchi la
salute globale dell’ospite e dia aiuto e serenità alla sua famiglia. Questo
può avvenire attraverso un continuo e costante impegno, per migliorare i
servizi offerti.
Il servizio quotidiano alle ospiti viene coordinato attraverso un lavoro di
èquipe che vede il personale laico e religioso, costituito da diverse figure
professionali, confrontarsi sui bisogni di ogni ospite e sul progetto assistenziale/ riabilitativo da attivare per migliorare il suo soggiorno nella casa.
Mensilmente ci sono incontri di equipe e di UOI (Unità Operativa Interna)
dove alla presenza del medico coordinatore esterno viene presentato il
caso dell’ospite e verificato il progetto assistenziale individuale.
Nello specifico alle ospiti vengono garantiti i seguenti servizi:
SERVIZI DI ASSISTENZA
Assistenza e cura della persona
I bisogni dell’ospite che si manifestano nell’arco della giornata vengono
soddisfatti dagli operatori addetti all’assistenza, che hanno l’importante
compito di estendere a tutti i momenti di vita dell’ospite i contenuti dei
progetti terapeutici individuali, seguendo le indicazioni operative del PAI
(Progetto Assistenziale Individuale) che mira a mantenere attive le capacità residue della persona.
Il lavoro quotidiano con l’ospite è organizzato, programmato e verificato
dalla coordinatrice di nucleo la quale fornisce all’ospite e alle famiglie
tutte le informazioni sugli interventi assistenziali.
Assistenza medica
L’assistenza medica è garantita dalla presenza giornaliera del medico di
medicina generale convenzionato con l’ULSS n. 4 “Alto Vicentino”. Ci si
avvale inoltre della presenza settimanale di una consulenza geriatrica
che dà il suo prezioso apporto per i casi più complessi.
Servizio infermieristico
L’assistenza è garantita 24 ore su 24 e gli infermieri, con il supporto e la
supervisione della coordinatrice Infermieristica, lavorano in stretto contatto
con il medico di medicina generale e gestiscono la preparazione e
l’assunzione delle terapie, le medicazioni, le prenotazioni delle visite
specialistiche.
Servizi di Assistenza Sociale
“Villa S. Angela” si avvale del lavoro di un’assistente sociale che gestisce
la raccolta delle domande di inserimento, i rapporti con il distretto
sanitario di base per la gestione della graduatoria e l’accoglienza delle
ospiti. In caso di bisogno, affianca le famiglie nella gestione delle
pratiche per la richiesta di invalidità civile e nelle procedure inerenti
l’integrazione della retta da parte dei comuni per le ospiti già accolte in
struttura.
Servizio di animazione
L’attività di animazione, coordinata da due educatrici, che si avvalgono
dell’aiuto del personale volontario e svolta in attività di gruppo, ha il
compito di favorire la socializzazione delle ospiti, di stimolare interessi,
manualità, di valorizzare le capacità individuali e mantenere quelle
residue. Tale attività viene svolta quotidianamente secondo uno
specifico programma; si organizzano, inoltre, momenti di festa aperti ai
familiari e alla comunità esterna. Nel corso dell’anno sono possibili un
paio di gite che si svolgono nell’arco di una giornata.
Servizio religioso
Tale servizio accompagna le ospiti nell’inserimento in struttura e giorno
dopo giorno le aiuta affinché possano vivere con serenità “l’autunno”
della vita; offre inoltre sostegno ai familiari e al personale.
SERVIZI RIABILIATIVI
“Villa S.Angela” garantisce progetti personalizzati a scopo riabilitativo
tramite la presenza in struttura di un fisioterapista e di una logopedista
che lavorano in stretto contatto per garantire interventi omogenei. Ci si
avvale inoltre della consulenza di una psicologa.
Fisioterapia
L’attività di fisioterapia prevede attività individuali e di gruppo svolte in
palestra, la formazione del personale in reparto circa la corretta postura
e la mobilizzazione delle ospiti, la movimentazione dei carichi e la
prescrizione degli ausili. Inoltre, particolare riguardo viene dedicata alle
ospiti allettate o con particolari difficoltà motorie presenti in reparto.
Logopedia
L’attività prevede incontri individuali e di gruppo per la riabilitazione delle
patologie del linguaggio e della comunicazione, la stimolazione
sensoriale e della memoria. Importante è il lavoro svolto per la
valutazione degli anziani con problemi di disfagia e la formazione del
personale in reparto per una corretta somministrazione degli alimenti più
idonei.
Servizio psicologico
La psicologa svolge principalmente trattamenti individuali per le anziane
che necessitano di particolare sostegno e supporto, accompagna e
supporta la famiglia nella gestione di particolari situazioni o momenti di
vita.
ALTRI SERVIZI:
Servizio amministrativo
Servizio di manutenzione
Guardaroba
Parrucchiera e pedicure
Volontari
Volontari servizio civile
Obiettivi del progetto:
Il progetto “L’ospite che è in noi” nasce dall’esigenza di continuare
l’implementazione dell’attuale servizio quotidiano a favore delle ospiti, al
fine di sostenere in maniera efficace l’attenzione posta alla qualità della
vita di ogni singola persona, in particolare nella fase conclusiva dell’esistenza. Riteniamo significativo, inoltre, consolidare il valore del dono, dello
scambio e dell’incontro tra generazioni diverse.
Obiettivi generali
Mantenere, qualificandole ulteriormente, le attività di supporto
all’assistenza e alla cura affinché la persona anziana possa vivere
con serenità questa importante fase della sua vita.
Incrementare (rispetto a quanto già viene svolto da altre figure
volontarie) le attività di animazione che valorizzano ogni giornata
vissuta dalla persona anziana.
Collaborare con i familiari delle ospiti in particolare per favorire il
dialogo e l’interscambio reciproco.
Collaborare a supportare quelle attività riabilitative che mirano a
dare qualità di vita ad ogni ospite, con particolare attenzione a
mantenere vive le capacità residue delle persone.
Promuovere l’incontro tra generazioni per valorizzare il patrimonio di
memoria delle ospiti e l’apertura al nuovo dei giovani.
Offrire ai giovani del Servizio Civile Nazionale un’opportunità di
crescita personale e professionale.
Obiettivi specifici
I volontari del servizio civile svolgeranno attività di supporto che riguardano:
la cura della persona,
l’aiuto nell’alimentazione,
il sostegno nelle cure riabilitative,
l’animazione di momenti di vita comunitaria delle ospiti,
la presenza e la compagnia accanto all’ospite,
l’interscambio con i familiari delle ospiti,
la sensibilizzazione del territorio al valore della persona anziana.
L’intento è di mantenere vive le potenzialità dell’ospite, rendendo possibile il
mantenimento di qualche piccolo hobby, al fine di soddisfare alcuni bisogni
che nella globalità dei servizi a cui rispondere quotidianamente potrebbero
non trovare la giusta risposta.
Nel dettaglio, grazie al contributo dei volontari e accompagnandoli nel
loro servizio si vuole:
A) Far comprendere che ogni momento della vita può essere pienamente
vissuto e che anche nella malattia, nell’anzianità e nella fase terminale
della vita si possono vivere relazioni significative.
Si prevede di raggiungere questo obiettivo attraverso interventi mirati a:
- curare la salute globale della persona;
- valorizzare l’incontro, lo scambio, l’accompagnamento come fasi
della relazione;
- favorire momenti di relazione con i familiari, valorizzando in
particolare i momenti di festa (feste di compleanno, festa d’estate,
recita di Natale…) e le possibili gite;
- valorizzare, attraverso un giornalino interno con cadenza bimensile, i
momenti significativi della vita della Casa;
- accompagnare la persona nella fase terminale della vita ed anche
il giovane volontario a comprendere l’importanza di vivere in
pienezza il momento della morte.
B) Promuovere con i volontari il supporto in attività che mirano al recupero
o mantenimento delle capacità residue della persona.
Si prevede di raggiungere questo obiettivo attraverso interventi mirati a:
− aiutare nell’alimentazione;
− stimolare l’attività creativa attraverso il mantenimento di qualche
−
−
hobby riscoprendo anche abilità sconosciute per l’ospite e
recuperando la manualità grazie ad incontri di gruppo settimanali;
recuperare attraverso la conoscenza dell’ospite le peculiarità
biografiche ed intellettive grazie a più incontri individuali settimanali,
dando continuità ai progetti già attivati dai volontari precedenti;
per questo obiettivo ci si avvale anche della collaborazione di
professionisti esperti e collaboratori scientifici che abitano in loco
della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.
permettere ai volontari di “imparare facendo”, grazie al quotidiano
confronto con i professionisti, gli operatori/educatori.
C) Far capire alle nuove generazioni che l’anziano non è un costo ma un
valore aggiunto capace di consegnare ancora qualcosa.
Si prevede di raggiungere questo obiettivo attraverso interventi mirati
ad incrementare:
- la presenza e la compagnia sia in momenti di vita comunitaria che
personale dell’ospite grazie a più incontri individuali settimanali;
- l’assunzione di un impegno, con continuità e responsabilità nei
confronti dell’ospite che aspetta e cerca la presenza del giovane
volontario, grazie ad incontri individuali settimanali;
- valorizzare l’esperienza di vita e stimolare il ricordo dei tempi vissuti,
delle usanze, modi di dire, aneddoti, ecc., coinvolgendo quando è
possibile anche i familiari; si prevede di stimolare questa azione con
incontri personalizzati con l’ospite grazie a incontri individuali
settimanali e un incontro settimanale di piccolo gruppo.
Raccogliere e documentare quanto viene scritto e raccontato
dalle ospiti nei piccoli gruppi sopra citati.
D) Valorizzare momenti di ascolto sia personale che di gruppo per dare
spazio al dialogo, all’ascolto e alla condivisione.
Si prevede di raggiungere questo obiettivo attraverso interventi mirati a:
- promuovere la centralità della persona e del suo progetto di vita,
grazie a incontri mirati individuali e di piccolo gruppo, anche con il
supporto della psicologa;
- promuovere nei giovani il desiderio di proseguire ad impegnarsi in
realtà di volontariato, grazie al confronto fra tutti i volontari del
servizio civile impegnati nell’Ente, oltre che con gli altri organismi che
collaborano, tra i quali la Casa di Riposo “A Rossi”;
- la promozione nel territorio dell’esperienza di servizio civile, grazie ad
incontri nelle scuole, presso istituiti di scuola superiore del territorio (in
particolare le classi V) con la testimonianza diretta dell’esperienza di
ogni volontario/a;
- la realizzazione di almeno due incontri condivisi con i volontari del
servizio civile di ciascun ente partner di questo progetto.
- L’inserimento delle esperienze di servizio civile realizzate in questa
sede di progetto attraverso la costruzione di pagine web nei tre siti
dell’Ente.
Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto:
Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Premesso che l’ambito d’intervento del progetto “L’ospite che è in noi” è
quello delle politiche assistenziali a favore delle donne anziane, mirate al
miglioramento della qualità della vita specialmente nella fase finale
dell’esistenza e al potenziamento delle capacità residue, il progetto,
comprensivo di 12 mesi di servizio, si articola attraverso le seguenti fasi,
alcune specifiche di alcuni mesi ed altre ricorrenti in tutto l’arco
dell’anno.
Fase1: Accoglienza e inserimento operativo tramite affiancamento e
formazione iniziale
Fase 2: Erogazione della formazione specifica
Fase 3: Erogazione della formazione generale
Fase 4: Realizzazione delle attività e il raggiungimento degli obiettivi
Fase 5: Monitoraggio e verifica delle attività svolte e degli obiettivi
previsti
e la messa in atto di eventuali azioni correttive
Fase 6: Confronto dell’esperienza di servizio civile con i volontari
impiegati presso altri progetti ed enti accreditati
Fase 7: Realizzazione di incontri organizzati con personale dell’ente che
ricopre ruoli di responsabilità ed enti partners del progetto
Fase 8: Pubblicizzazione congiunta, con altri enti accreditati e soggetti
partner, delle esperienze di servizio civile e dei progetti attivabili
Fase 9: Valutazione degli obiettivi raggiunti e dell’esperienza maturata
Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
L’impegno dei volontari sarà quello di:
affiancare il servizio delle addette all’assistenza, collaborando
per quanto attiene i vari servizi della vita quotidiana delle ospiti;
supportare il personale nella somministrazione dei pasti (prima
colazione, pranzo, merenda, cena);
collaborare alla programmazione e alla realizzazione dell’attività
di animazione curata dalle educatrici, con una particolare
atten-zione anche a quelle che prevedono il coinvolgimento dei
fami-liari delle ospiti;
offrire un supporto agli addetti alla riabilitazione mediante
progetti mirati condivisi e monitorati dal fisioterapista, dalla
logopedista, dalla psicologa;
accompagnare le ospiti nelle passeggiate quotidiane all’interno
del parco e all’esterno: al mercato per le piccole spese
personali, nei momenti di festa e socializzazione con la comunità
di Breganze;
supportare le uscite programmate (che si svolgono nell’arco di
una giornata) per visite culturali e per rivisitare luoghi legati alla
loro storia personale ed affettiva;
stimolare le ospiti a mantenere il contatto con le proprie cose ed
oggetti che le collegano alla loro vita passata e presente, ascol-
tarle nei loro racconti con attenzione ed empatia;
partecipare a riunioni di équipe coordinate dalla responsabile di
nucleo per essere coinvolti in singoli progetti che mirano alla
centralità della persona, sempre al fine di mantenere il
potenziale residuo.
Documentare le esperienze di servizio civile e pubblicarle sui siti
dell’ente, raccogliere i racconti realizzati con le ospiti.
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
2
Numero posti con vitto e alloggio:
0
Numero posti senza vitto e alloggio:
2
Numero posti con solo vitto:
0
Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
Ogni settimana devono essere svolte obbligatoriamente almeno 12 ore
1.400
Giorni di servizio a settimana dei volontari:
5
Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Si richiede la flessibilità oraria che tenga conto delle esigenze di servizio
rispetto al progetto e alle persone coinvolte, sia professionisti che utenti
della struttura: qualche domenica nell’arco dell’anno in occasione delle
feste previste e un paio di uscite di un giorno per gite culturali-religiose.
Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Ci atteniamo ai criteri ed alle modalità di selezione previste dall’Ufficio
Nazionale per il Servizio Civile.
Si prevede la riserva di 1 posto per giovani con bassa scolarizzazione
(diploma di scuola media inferiore) nel rispetto di quanto indicato nella
Delibera di Giunta della Regione Veneto n. 115 del 01/02/2011, punto A.
Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Patente automobilistica, diploma di scuola superiore e riserva di 1 posto per
giovani con bassa scolarizzazione (scuola media inferiore) (cfr. quanto
indicato nella Delibera di Giunta della Regione Veneto n. 115 del 01/02/2011,
punto A).
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Nessun accordo sottoscritto al momento della presentazione del progetto:
esiste comunque una collaborazione con le Università della Regione
Veneto. Dall’esperienza maturata abbiamo verificato che tale riconoscimento è possibile di volta in volta con lo studente e con il docente di
riferimento.
Eventuali tirocini riconosciuti:
Nessun accordo sottoscritto al momento della presentazione del progetto:
esiste comunque una collaborazione con le Università della Regione
Veneto e la nostra disponibilità ad accogliere studenti per il tirocinio.
Dall’esperienza maturata abbiamo verificato che questo è possibile farlo di
volta in volta con lo studente e con il docente di riferimento.
Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Al termine del servizio, per ogni volontario rilasceremo la certificazione
delle competenze e professionalità acquisite in ambito professionale ed
anche a livello relazionale, con la descrizione della formazione svolta
suddivisa per aree tematiche.
Nel certificato finale verranno indicate in modo distinto sia le competenze
tecniche ottenute, sia le competenze trasversali raggiunte.
Riguardo alle competenze tecniche ottenute, i volontari acquisiranno
competenze nell’ambito dell’assistenza agli anziani.
Riguardo invece le competenze trasversali raggiunte, si intendono le
capacità relazionali e comportamentali acquisite e consolidate grazie
all’interazione con le ospiti, i collaboratori e i responsabili delle strutture,
quali ad esempio: spirito collaborativo, capacità empatica e di ascolto,
senso di appartenenza, flessibilità rispetto ai cambiamenti, l’attitudine al
lavoro di gruppo, autonomia e responsabilità nello svolgere le mansioni
assegnate, spirito d’iniziativa.
Formazione generale dei volontari
Contenuti della formazione distribuite in 50 ore complessive:
Modulo 1.
Modulo 2.
L’identità del gruppo in formazione
Ascolto e raccolta delle aspettative, obiettivi e motivazioni
dei volontari; condivisione del significato delle parole
chiave dell’esperienza di servizio civile. In questo modulo
riteniamo importante inserire anche i momenti della verifica
in itinere e finale della formazione generale.
Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale:
evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà
Storia dell’obiezione di coscienza e del servizio civile in Italia
(Legge n. 230/98 – n. 64/01)
La fatica e il coraggio di quei giovani
Perché obiettori...
Modulo 3.
Il dovere di difesa della Patria
L’idea di difesa nel nostro Paese a partire dalla Carta
Costituzionale e dalle sentenze della Corte Costituzionale
n. 164/85, 228/04 e 431/05.
Riferimenti anche alla Carta Europea e delle Nazioni Unite.
Modulo 4.
La difesa civile non armata e non violenta
Servizio civile volontario e “difesa civile non armata e non
violenta”; gestione non violenta dei conflitti, prevenzione
della guerra, concetti di peacekeeping e peacebuilding
Riflettendo: quando tocca a te…
Modulo 5.
La protezione civile
Tutela e rispetto dell’ambiente e del territorio,
prevenzione incendi e la promozione di “buone prassi”
Modulo 6.
La solidarietà e le forme di cittadinanza
Sviluppo umano e povertà;
promozione umana, sussidiarietà e ruolo dello Stato
nelle sue articolazioni sul territorio
Strumenti di democrazia e partecipazione
Comunicare i valori ai giovani di oggi
Modulo 7.
Il servizio civile nazionale, l’associazionismo e il volontariato
con un’attenzione specifica alle strutture associative
operanti sul nostro territorio
Il nuovo servizio civile nazionale
Modulo 8.
La normativa vigente e la Carta di impegno etico
In particolare la legge 6 marzo 2001 n. 64
Modulo 9.
Diritti e doveri del volontario del servizio civile
Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile
Nazionale
Modulo 10. Presentazione dell’Ente
Caratteristiche specifiche, presenza sul territorio, modalità
operative, destinatari dei servizi in particolare delle tre sedi
dove operano i volontari del servizio civile
Presentazione dell’esperienza di servizio civile attuata nel
corso degli anni dall’ente.
Modulo 11. Il lavoro per progetti
Che cosa significa progettare: fasi e metodologie.
I volontari saranno accompagnati nella realizzazione di un
piccolo progetto di sensibilizzazione in una scuola superiore
(classe V) ai valori del servizio civile.
Modulo 12. La rappresentanza dei volontari di servizio civile nazionale
secondo la normativa. Forme di rappresentanza e partecipazione giovanile. Ruolo dell’UNSC, la Consulta Nazionale
per il SC, i Delegati regionali: struttura e funzioni. Strumenti,
proposte e iniziative promosse dai rappresentanti dei
volontari. Modalità di votazione e candidatura, diritti e
doveri dei delegati e dei rappresentanti regionali e
nazionali (cfr. quanto indicato nella Delibera di Giunta della
Regione Veneto n. 115 del 01/02/2011, punto B).
Formazione specifica relativa al singolo progetto dei volontari
75 ore complessive così distribuite:
Modulo 1. riguardante la gestione della persona anziana, l’analisi dei
bisogni e le risposte assistenziali: 25 ore
Modulo 2. riguardante i temi etici, in particolare quelli relativi al fine vita: 10h
Modulo 3. riguardante lo sviluppo della cultura di genere e della questione
femminile: 5 ore
Modulo 4. riguardante gli aspetti formativi dell’animazione: 5 ore
Modulo 5. riguardante il lavoro per progetti (imparare facendo),
comprensivo dei tempi di verifica in itinere e finale (quest’ultimo
aspetto sarà di 3 ore): 12 ore
Modulo 6. relativo alla formazione informatica: 3 ore
Modulo 7. relativo al Corso di Primo Soccorso: 12 ore
Modulo 8. relativo alle norme sulla sicurezza,
decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81: 3 ore