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I care Vaticano, il cambiamento è adesso! Un gesto che segnerà la storia della Chiesa cattolica. (…) Se a suo tempo, l'agonia di Giovanni Paolo II è stata presentata come una catechesi, anche le dimissioni di Benedetto XVI lo sono. (…) Tutto questo fa immaginare degli elementi per il profilo del successore. Dopo due papi che non sono riusciti davvero a far evolvere un sistema curiale asfissiante, il bisogno di un cambiamento è oggi più che urgente. www,temoignagechretien.fr - 11 febbraio 2013 (traduzione: www.finesettimana.org) La riforma della Chiesa è possibile, ora è dimostrato. Davanti a ciò che agli occhi del mondo sembrava in fondo per larghi tratti inamovibile, segnato da una perennità di forme e di tradizioni rinsaldate dalla loro secolarità, la parola di Benedetto XVI ha creato uno spazio di reale interruzione, capace perciò di produrre un reale cambiamento. (…) Sono parole che suggeriscono quindi la possibilità di innovare anche un’istituzione complessa e secolare come la Chiesa cattolica-romana. Serena Noceti - l'Unità - 13 febbraio 2013 (…) Lo si è definito più volte un papa conservatore, ma questo gesto lo mostra come innovatore: rompe, infatti, una tradizione di duemila anni in cui tutti i vescovi di Roma sono morti di morte violenta o di malattia o di vecchiaia (papa Celestino V dimissionò, ma costretto da chi sarebbe diventato il suo successore). Enzo Bianchi in “La Stampa - 12 febbraio 2013 È qui e adesso che devo trovare la chiarezza, la pace e l’equilibrio. Devo continuamente immergermi e tuffarmi nel reale, accettare i limiti, i confronti e tutto ciò che incontro sul cammino… di oggi! Devo nutrire tutto il mio mondo esterno, con la profondità del mondo interiore che è in me, e viceversa. Etty Hillesum in bacheca Le Falabrac si riuniscono martedì 19 febbraio alle 20h30 in casa parrocchiale Auguri a Martine Rollandin - 16 febbraio Patrice Revil - 19 febbraio Liselotte Pernettaz - 20 febbraio Lorenzo Monti - 20 febbraio Notizie dall'Italia Attenti al pesce Andando avanti con questo ritmo cosa ci prometteranno nell'ultimo giorno di campagna elettorale? di G. Uber - 11 febbraio 2013 Redazione: Geremia Momo - tel 0125 300 113 - cellulare 347 25 82 830 - e-mail: [email protected] - fotocopiato con mezzi propri e-m@il Parrocchia di San Maurizio Brusson n° 7 16 febbraio 2013 Anno XII° - n° 570 www.brusson.net La fattoria Il salone delle scuole si è trasformato in una allegra e colorata fattoria, presenti tutti i protagonisti Ad animare la serata un team fantastico di DJ e giurati. ORaRI SANTE MESSE Lunedì 18 febbraio - in sala parrocchiale 20h00 - S. Messa Martedì 19 febbraio Non c'é la S. Messa. Mercoledì 20 febbraio - in sala parrocchiale 20h00 - S. Messa Portare il peso Si dice che quando i cervi migrano in gruppo o si dirigono verso nuove terre, appoggiano il peso delle loro teste scambievolmente gli uni sugli altri, in modo che uno va avanti e quello che segue appoggia su di esso la sua testa. Giovedì 21 febbraio - a Vollon 20h00 - S. Messa Re del carnevale Regina principi principesse giullare corte Carnevale di Brusson 11 febbraio 2013 spaventapasseri désarpa l'allegra fattoria paperelle pecore conigliette mucche bottiglie di latte cagnolino e mucca coniglietta fate del bosco Venerdì 22 febbraio 14h30 - Via crucis - sala parrocchiale 20h00 - S. Messa def. Gerandin Consolina e Blind Alberto def. Bonin Rosa e Math Stefano 7^ def. Gens Caterina - ad Extrepieraz Sabato 23 febbraio 18h30 - S. Messa anniv. def. Vicquéry Clemente anniv. def. Dhérin Fortunato - in chiesa 20h00 - S. Messa di 7^ def. Berguet Marco - ad Arcesaz Domenica 24 febbraio - in chiesa 7h30 - S. Messa 10h00 - S. Messa 11h00 - Battesimo Vallino Alessandro Quello che sta in testa sopporta da solo il peso di un altro, quando poi è stanco passa in coda, giacché al suo posto va un altro a portare il peso che prima portava lui e così si riposa dalla sua stanchezza, poggiando la sua testa come la poggiano gli altri. S. Agostino commento al Salmo 41 Sport invernali Trofeo Thermoplay Champorcher, 10 febbraio 2013 Slalom Gigante Categoria Giovani Maschile 23° - Revil Matthieu (14°Aspiranti) 45° - Grosjacques Davide (29°Aspiranti) Trofeo Crai Memorial Raftacco Valtournenche, 10 febbraio 2013 Slalom Gigante Antagnod, 10 febbraio 2013 Slalom Gigante Categoria Cuccioli Maschile Anno 2001 13° - Bieler Peter Categoria Allievi Femminile 15° - Revil Josienne 39° - Vicquery Giulia Categoria Cuccioli Femminile Anno 2001 28° - Revil Evelyne Categoria Allievi Maschile 20° - Revil Patrice Scuola di formazione base alla fede Il cammino tracciato dal Concilio Il libro della Sapienza Fede e arte Goffredo Baisotti don Paolo Papone Omar Borettaz 7 marzo 14 marzo 21 marzo 11 aprile 18 aprile 24 aprile 9 maggio Verres Oratorio Frère Gilles dalle 20h30 alle 22h30 L’elezzione der presidente Un giorno tutti quanti l’animali sottomessi ar lavoro decisero d’elegge un Presidente che je guardasse l’interessi loro. C’era la Società de li Majali, la Società der Toro, er Circolo der Basto e de la Soma, la Lega indipendente fra li Somari residenti a Roma; e poi la Fratellanza de li Gatti soriani, de li Cani, de li Cavalli senza vetturini, la Lega fra le Vacche, Bovi e affini… Tutti pijorno parte all’adunanza. Un Somarello, che pe’ l’ambizzione de fasse elegge s’era messo addosso la pelle d’un leone, disse: - Bestie elettore, io so’ commosso: la civirtà, la libbertà, er progresso… ecco er vero programma che ciò io, ch’è l’istesso der popolo! Per cui voterete compatti er nome mio. Defatti venne eletto proprio lui. Er Somaro, contento, fece un rajo, e allora solo er popolo bestione s’accorse de lo sbajo d’avé pijato un ciuccio p’un leone! Trilussa Animali, fratelli minori Nello sterminato mondo animale, sono soprattutto gli uccelli e i mammiferi quelli che noi giustamente dovremmo chiamare, come è stato scritto, "i nostri fratelli minori". Un rapporto in cui sottomissione e timore si intrecciano con devozione e amore. Un amore che può portare l'animale fino alla morte. Nel canto 17 l'Odissea narra la morte di Argo, il cane di Ulisse, che egli ritrova dopo la sua lunghissima assenza: "Così essi tali parole fra loro dicevano e un cane, sdraiato là, rizzò muso e orecchie. Argo, il cane del costante Odisseo, che un giorno lo nutrì di sua mano (ma non doveva goderne), prima che per Ilio sacra partisse; e in passato lo conducevano i giovani a caccia di capre selvatiche, di cervi, di lepri; ma ora giaceva là, trascurato, partito il padrone, sul molto letame di muli e buoi, che davanti alle porte ammucchiavano, perché poi lo portassero i servi a concimare il grande terreno d'Odisseo; là giaceva il cane Argo, pieno di zecche. allora, come sentì vicino Odisseo; mosse la coda, abbassò le due orecchie, ma non poté correre incontro al padrone. il padrone voltandosi, si terse una lagrima... Argo là Moira di nera morte afferrò appena rivisto Odisseo, dopo vent'anni". Mentre l'uomo la esprime con la parola e con il gesto, l'animale esprime, a seconda della sua specie, con tanti segni: la coda e la lingua del cane, le fusa del gatto, il nitrito del cavallo, il pigolio dell'uccello. di Paolo De Benedetti in “Esodo” n. 4 del dicembre 2012 Nella foto sopra: il team di animazione del Carnevale: bravissimi!! Nelle altre foto: i gruppi presenti alla festa.