UNA DOLOROSA SCOMPARSA Area51, un mistero irrisolto

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UNA DOLOROSA SCOMPARSA Area51, un mistero irrisolto
IPSIA MARELLI
NOTIZIE DI
RILIEVO:
•
Una dolorosa
A N N O
V ,
N U M E R O
3
M A R C H - A P R I L
2 0 0 6
scomparsa
•
I Cento passi,
incontro con
Giovanni Impastato
•
UNA DOLOROSA SCOMPARSA
Inchiesta Italia-
L’ombra della morte colpisce
ancora il nostro istituto,
portandoci via il Prof. Franco
Barbero, Preside della nostra
scuola, molto stimato sia
dagli studenti che da professori e collaboratori; tutto
questo a pochi mesi dalla
scomparsa del Porf. Bologna,
e facendo piombare in un
ni/Stranieri
SOMMARIO:
Una dolorosa
scomparsa
2
Inchiesta Italiani/
Stranieri, Parte I
3
L’Eclissi
5
Visita alla Mivar
6
La redazione si
svela
8
La nostra arte
9
CTP
10
I Cento Passi
10
Gita distruzione
a Roma
11
La “Notte Bianca”
12
La Casa 139
13
I Poeti leggono i
Poeti
13
Tuning
14
Ultimissime dalla
14
Ducati
Area51
15
Velivoli Stealth
16
Linux GNU OS
17
Il “Toti”
18
Cucina Italiana
20
Storia del Milan
21
TopTen Cinema
23
Linkin Park
23
difficile clima ancora una
volta nello svolgimento delle
nostre quotidiane attività.
A memoria molti studenti
sono subito intervenuti facendoci pervenire pensieri
dedicati a colui che ha dato
molto di suo…
Segue a pag. 2
Inchiesta Italiani-Stranieri
L’Italia sta vivendo da qualche decennio l’incontro tra
culture non strettamente
europee o di radici neoclassiche, ma se pur relativamente così diverse da noi, ci
stanno portando sempre più
verso una società multietnica
e multiculturale, come può
essere un esempio, in questo
caso positivo, seppur con
delle eccezioni, del modello
americano, che evolvendosi
negli anni, è forse uno dei
più noti, di come possano
convivere diverse culture.
Questo incontro non esiste
certo per delle condizioni
naturali, del normale svolgimento della vita, ma bensì
sono fughe, che diventano
sempre più esodi, per sfuggire alla guerra, alle carestie,
alla povertà, in ricerca di un
luogo dove poter vivere
senza l’ombra della fame o
dell’interdizione delle più
semplici libertà
Segue a pag. 3
Area51, un mistero irrisolto
L'installazione di questa base,
venne concepita in questa
località sicuramente per la
conformazione del terreno,
in quanto è circondata dal
deserto e dalle montagne:
“una vera e propria difesa
naturale che rende la base
impenetrabile”.
Inoltre, come per tutte le
basi militari, ci sono molte
misure di sicurezza
(telecamere, sentinelle…) anche se in questa ci sono anche sensori di movimento,
laser e le pattuglie armate
sono molto più numerose.
Le guardie sul perimetro
dell'Area51 sono equipaggiate di mezzi leggeri dotati...
Continua a pag. 15
PAGINA
2
Una dolorosa scomparsa
Ho proposto anni fa di
riprendere il giornale del
Marelli sulla scia di un’esperienza in precedenza
fatta e, un po’ per gioco un
po’ con impegno, abbiamo
continuato fino ad oggi.
“ci costringe a
guardare la vita
e il quotidiano
con occhi
Il nostro compito è quello
di annunciare la vita del
Marelli, ma quest’anno
abbiamo dovuto parlare
della morte: della morte di
due docenti che sono state
animatori della vita della
scuola.
diversi”
Questo compito è sproporzionato alle nostre
forze: di fronte al dramma
della morte noi possiamo
solo essere uno strumento
di unità, possiamo metterci
al servizio di tutti voi per
raccogliere le sensazioni, le
emozioni, il dolore che ha
attraversato noi tutti.
Il giorno 9 mentre si attendeva il pullman che ci avrebbe portato a Spotorno, dove si sarebbero svolti i funerali del prof. Franco Barbero il silenzio greve che pesava nei corridoi
era l’evidente segno di un
vuoto.
Il preside è la persona che
guida la scuola, che unifica
gli sforzi, che gestisce la
vita della comunità scolastica, anche se in modo
riservato e schivo, come il
professor Barbero, ma era
evidente per tutti che la
sua persona, il ruolo che
ricopriva era di richiamo
per tutti.
Mentre ero davanti al feretro mi rammaricavo di non
aver coltivato il rapporto
con lui, dando più spazio al
confronto e allo scambio
di opinioni, ma, soprattutto ultimamente, entrando
frettolosamente nel suo
ufficio per le aride comunicazioni di servizio.
Ho come la sensazione di
non aver vissuto pienamente il rapporto con lui,
più come persona che per
il ruolo che ricopriva.
La morte per me come
per molti è l’inizio dell’eternità, ma per tutti è un
avvenimento drammatico
che ci costringe a guardare
la vita e il quotidiano con
occhi diversi.
Mi auguro che questi due
nostri amici, ora possiamo
dirlo in quanto uomini
uniti a noi dallo stesso
destino, ci aiutino a recuperare il senso di appartenenza a questa scuola, cioè
a questi uomini e donne
che ogni giorno varcano la
soglia dell’istituto con lo
stesso, forse inconscio,
desiderio di felicità e di
pienezza.
Solo in questo modo, io
credo, potremo onorare il
Professore Franco Barbero e il Professore Domenico Bologna, e la loro
drammatica scomparsa.
Il giornale è a disposizione
come umile strumento di
una costruttiva positività.
La referente
Galbiati Franca
La redazione di “Versus” intende dedicare al Prof. Franco Barbero uno speciale, dedicato alla sua
vita e alla sua carriera, alle sue opere e ai progetti avviati in favore dei giovani
Chiunque voglia inviarci materiale e pensieri, può farlo attraverso i normali contatti, o consegnandolo personalmente in aula di religione al terzo piano, o ai componenti della redazione attiva, oltre che alla Prof. Galbiati o al Prof. Frascino
Vi ringraziamo fin da ora per la collaborazione e per l’aiuto che ci potrete offrire
La Redazione
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Inchiesta Italiani-Stranieri
di un luogo dove poter vivere
senza l’ombra della fame o
dell’interdizione delle più semplici libertà.
L’Italia sta vivendo da qualche
decennio l’incontro tra culture
non strettamente europee o di
radici neoclassiche, ma se pur
relativamente così diverse da
noi, ci stanno portando sempre più verso una società multietnica e multiculturale, come
può essere un esempio, in
questo caso positivo, seppur
con delle eccezioni, del modello americano, che evolvendosi
negli anni, è forse uno degli
esempi più noti di come possano convivere diverse culture.
Questo incontro non esiste
certo per delle condizioni naturali, del normale svolgimento
della vita, ma bensì sono fughe,
che diventano sempre più esodi, per sfuggire alla guerra, alle
carestie, alla povertà, in ricerca
La nostra posizione geografica
fa sì che siamo diventati anche
un’arteria che va a ad alimentare il ricco traffico di schiavi,
che si espande poi per tutta
l’Europa; effettivamente non si
può negare che questo
“incontro” si sia svolto molto
intensamente, dettato dalle
guerre appunto, ad esempio
prima con la guerra nei Balcani, successivamente in Afghanistan, dall’Africa, e da molti
luoghi, per i quali rappresentiamo l’unico luogo dove poter
vivere una vita tranquilla.
Tutto questo però ha portato
a insofferenze in certi paesi,
dove il tasso di presenza è più
elevato, e dove magari ora
certi quartieri sono diventati
dei “ghetti”, causa anche la
chiusura culturale di certe etnie, e con l’apertura di moltissimi negozi, di beni di consumo, materiali o di generi di
Atlre etnie
25%
America
Latina
12%
Italiani
63%
Le statistiche sono state realizzate su un
totale di 574 alunni, frequentanti i corsi diurni e serali di entrambe le sedi scolastiche
prima necessità, alimentando
anche mercati illeciti.
Oggi paghiamo anche quello
che è stato lo spirito di colonialismo e di nazionalismo, che
ha caratterizzato gli anni che
sono andati dalla prima alla
seconda guerra mondiale, con
stupide guerre contro paesi in
via di sviluppo, i quali non potendosi difendere hanno pagato un caro prezzo, e oggi pagano ancora questo prezzo, essendo stati derubati delle loro
possibilità di diventare un paese competitivo e avere una
propria economia stabile.
Questo ha fatto sì che loro
hanno dovuto emigrare per
poter sopravvivere, e le immagini delle “carrette del mare”
che arrivavano sulle nostre
coste sono diventate parte
integranti della storia moderna
italiana, le quali però spesso
nascondono la storia che ha
dato vita a queste avventure
sul mare.
Abbiamo fatto un sondaggio tempo fa in modo un po’ casereccio e
abbiamo tentato di raccogliere i
dati e leggerli. Per questo numero
esamineremo le risposte date
dagli studenti stranieri. Sono stati
confrontati i dati raccolti nelle
classi prime con tutte le classi e
abbiamo notato che il numero
degli stranieri di prima immigrazione è concentrato nelle classi
prime e che quando sono arrivati
sono stati contenti (17/27) pur
sentendosi un po’ spaesati (10/27)
e alcuni (12/27) vorrebbero tornare al paese di origine, ma
(12/25) non cambierebbero città.
La quasi totalità 22/27 in prima e
60 su 66 in tutte le classi non fumava prima di venire in Italia.
Questo dato non è molto signifi-
“Per attirare
l'attenzione
del lettore,
inserire qui un
richiamo o
una frase
tratta dal
testo.”
Rocca Fabio
cativo in quanto non si sa se ora
fumano o hanno continuato in
questa lodevole scelta. A 33/66
piace la cucina italiana mentre
nelle prime (13/27) hanno risposto che dipende dai piatti.
Passiamo ora ad argomenti relativi
al rapporto con gli altri.
In prima alla domanda “quanto
tempo ha impiegato per imparare
la lingua 15/27 hanno risposto un
anno nel sondaggio complessivo
43/66. Alla domanda come ti trovi
con gli altri stranieri 15/27 in prima anno risposto bene con tutti e
13/27 bene solo con alcuni.
10/27 in prima giudicano facile
fare amicizia con gli italiani mentre
nella analisi globale prevale
(34/66) la tendenza a selezionare
le amicizie. Comunque nell’ amici-
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zia non c’ è differenza di
origine (15/27) in prima e
33/66 nel globale. Solo
5/27 in prima dicono di
essere stati presi in giro i
primi tempi mentre nel
globale solo 11/66. Per
quanto riguarda gli scontri
12/27 in prima dicono di
avere litigato con gli italiani
e complessivamente 33/66.
Alla domanda se c’è razzismo in Italia rispondono si
10/27 in prima e globalmente 32/66 anche se ritengono che sia come
negli altri paesi.
Rapporti con l’ istituzione
alla domanda se la scuola
ha risposto alle tue aspettative 15/27 rispondono
affermativamente in prima
e 32/66 nel globale. I rapporti sugli insegnanti sono
positivi sia in prima 17/27
che nel globale 42/66. La
risposta più diversificata
Sintesi complessiva delle risposte del modello 1
Didascalia dell'immagine o della fotografia
“Per at tir are l' at tenzi one de l let to re, i ns erir e qui un richi amo o u na f ras e tra tt a da l tes t o.”
tra i due grafici e
quella sulle aspettative in prima 11/27
pensano di fermarsi
alla qualifica mentre
la tendenza nel complessivo (32/66) è di
concludere con il
diploma.
Alla domanda “se la
scuola abbia favorito
l’ inserimento “20/27
rispondono affermativa-
mente in prima e 42/66 nel
globale.
In fine positivo anche giudizio dato alla scuola sugli
interventi operati per il
loro inserimento 23/27
rispondono affermativamente in prima e 49/66 nel
globale.
Alla luce di questo sondaggio sembra che l’ integrazione dei ragazzi stranieri
e il loro inserimento sia
vissuto positivamente e
abbastanza serenamente.
Se qualcuno desidera confrontarsi su questi piccoli
spunti ho dare il suo contributo la redazione sarà
disponibile e attenta ha
valorizzare le considerazioni che emergeranno.
Galbiati Franca
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Eclissi
Mercoledì 29 Marzo, siamo
stati tutti testimoni dell’eclisse
solare, che da noi è stata però
solamente parziale; questo tipo
di fenomeno è uno dei più
comuni, si fa per dire, perché
si verifica almeno due volte
all’anno, quando la luna si pone
tra il cerchio solare e la Terra.
I paesi come l’Africa Sahariana,
Libia, Turchia, Asia Centrale, e
Mongolia, hanno invece assistito all’eclisse in tutto il suo
splendore, restando per alcuni
minuti oscurata.
Verso il suditalia le possibilità
La striscia blu indica il percorso di massimo oscuramento
di vedere l’eclissi aumentavano
man mano, mentre a Milano, la
visione dell’eclisse è stata molto ridotta.
Dovremo aspettare il 2081 per
poter assistere a una eclisse di
Sole totale sul nostro paese,
poiché la prossima sarà il 1
Agosto 2008, ma non sarà
possibile vederla pienamente.
Rocca Fabio
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Visita alla Mivar
Finalmente un’uscita didattica! Giovedì 23 febbraio
abbiamo visitato la ditta
MIVAR di Abbiategrasso,
accompagnati dal professore di laboratorio prof. Gasbarri. Ci siamo ritrovati
tutti (3^ ETA, 3^ e 4^
TLA) davanti alla scuola
alle 8,30 e abbiamo aspettato il pullman che è giunto poco dopo.
Durante il viaggio abbiamo
cercato di passare il tempo scherzando tra di noi; il
tragitto è durato poco più
di mezz’ora. Una volta
arrivati, siamo stati accolti
da un impiegato della ditta
che, brevemente, ci ha
raccontato la storia del
signor Carlo Vichi, fondatore e attuale proprietario
della MIVAR. Il signor Vichi, quando iniziò a lavora-
Cinescopi
re nel dopoguerra, riparava solo radio; negli anni ’60
invece aprì la produzione
ai televisori che stavano
facendo la loro comparsa
anche in Italia.
Fu un vero successo che
gli consentì di diventare
unico proprietario e simbolo della ditta che conobbe una grande espansione
fino agli anni ’70, quando
aumentò la concorrenza
delle case produttrici straniere (Sony, Panasonic,
Samsung, ecc.). Attualmente la ditta dà lavoro a oltre
500 operai e “sforna” 4000
televisori al giorno.
Entrati nella fabbrica, la
guida ci ha spiegato le diverse fasi di produzione
che vengono realizzate in
parte artigianalmente, in
parte con l’utilizzo di mac-
chinari di ultima generazione. Peculiarità della MIVAR
è la realizzazione artigianale delle attrezzature e
degli utensili impiegati nelle varie fasi, che consistono essenzialmente nello
stampo dei contenitori di
materiale plastico, nella
realizzazione dei circuiti
stampati, montaggio, assemblaggio e saldatura ad
onda dei componenti elettronici.
Dopo il controllo e la taratura i televisori vengono
infine imballati, pronti per
essere venduti.
In questi ultimi mesi la
Mivar sta producendo
nuovi televisori chiamati
LCD, al contrario dei vecchi Tv questi non hanno il
tubo catodico ma sono
assolutamente piatti.
“...nel
dopoguerra,
riparava solo
radio; negli anni
’60 invece…”
Una vista dello stabilimento della Mivar ad Abbiategrasso (MI), definito come “unico” per la razionalità operativa e come luogo dove adempiere idealmente alle funzioni economiche della vita
La classe 3 ETA
La 4 ETB con il Prof Haji
La 3 TLA con il Prof Bruno e Barbuto
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Al momento producono solo i
Il giorno 23 febbraio 2006 la
classe III ETA, aveva partecipato con altre sezioni della Ercole Marelli, per andare a visitare
l’azienda MIVAR. Partiti alle
La progettazione
8,00 da scuola, ci eravamo
diretti verso Abbiategrasso
con un pullman, e una volta
arrivati avevamo incominciato
ad ascoltare le guide, che ci
mostrarono la catena di montaggio dei televisori, dai singoli
pezzi al prodotto completo.
Fondata nel 1945 da Carlo
Vichi a Milano in Via Ugo
Tommei 5, la MIVAR iniziò
con la costruzione di piccoli
apparecchi radio, sviluppandosi
sempre di più nel settore della
componentistica. Nel 1956 la
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20” e i 32” ma il
buon
risultato
ottenuto porterà
Una TV a
alla produzione di
schermo
altre dimensioni.
piatto
Questa uscita è
stata molto interessante mi ha
permesso di vedere com’è in parte il mondo
del lavoro, e come un semplice
riparatore di radio sia riuscito
a diventare il proprietario e
fondatore di una cosi grande e
importante ditta di televisori.
novità della frequenza “F.M”
avrebbe permesso di costruire
un prodotto finito, commercializzato con il marchio
“MIVAR” e ampliando l’azienda
in Via Stringhelli 13, arrivando
fino a 200 dipendenti. Dopo
due anni aumentò l’interesse
per la televisione, che portò a
costruire il primo stabilimento
in Via Giordani 30, che fu occupato da 400 dipendenti. L’affermazione del prodotto MIVAR e lo sviluppo della T.V. a
colori nel 1963, imposero un
ulteriore passo avanti, scegliendo un’area di Abbiategrasso in Via Dante 45, dove diventò operante tra li 1968-
1970.
D’Amico Graziano
Alla fine del processo di
montaggio e saldatura
“Fondata
Durante gli ultimi anni la MIVAR ha dovuto competere
con grandi società competitive
giapponesi: SONY, TOSHIBA,
SANYO, FUJI, PANASONIC,
MITSUBISHI, HITACHI e coreane: SAMSUNG, ORION,
DAEWOO e GOLDSTAR.
Malgrado tutto oggi la MIVAR
detiene ancora il 34% del mercato italiano e produce il 55%
dei T.V. prodotti in Italia, con
800 dipendenti nella sede di
Abbiategrasso.
Montaggio dei componenti
nel 1945
da Carlo
Vichi a
Milano…”
Karoui Stefano
Ultimi collaudi prima dell’imballaggio
Fasi di collaudo, vedere un
oscilloscopio ci fa rendere
conto, che l’utilizzo a scuola
non è così lontano dalla realtà
Sul pulman per la conta prima
del ritorno a casa
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La redazione si svela
“che
alla
fine
ti può r
endere
La redazione questa
sconosciuta… spesso i
nomi che appaiono
sugli articoli o quelli
che non ci sono non
danno una reale idea di
chi componga il giornale, che lavoro ci sia alle
spalle di tutti gli articoli,
della stampa, dell’impa-
ginazione, di riunioni, di
voglia di discutere, confrontarsi e cercare di stare assieme per poter rinnovare amicizie o realizzarne di nuove.
I primi due redattori che
abbiamo intervistato sono
D’Elia e Istrini; quasi per
coincidenza sono al Marelli
da 5 anni, ed entrambi
sono del 1987 e frequentano la 5 ETA; un esempio
che non tutti sono fuori
corso in questa scuola, ma
c’è anzi chi è riuscito a
completare il suo percorso
di studi senza intoppi.
sport e della cucina italiana
Com’è la scuola e i rapporti con i professori?
D’Elia: Sì, è un modo in
più per partecipare alle
attività scolastiche
grandi
soddisfazioni.”
D’Elia: Così, così, ma i
rapporti con i professori
sono buoni
Istrini: Non male, e si
mantengono buoni rapporti con i professori
Quando sei entrato
nella redazione, e cosa
ti aspettavi?
D’Elia: sono entrato all’inizio di quest’anno, e la
redazione è quello che è
Istrini: L’anno scorso
Qual è il tuo ruolo?
D’Elia: Responsabile dello
Tutto questo e molto di
più è “Versus”, negli ultimi
numeri che ci rimangono
vorremmo che tutti voi
Istrini: Direttore
Ti prende molto tempo?
lettori capiate chi siano
coloro che contribuiscano
all’uscita periodica di questo giornale, delle difficoltà
ma anche che questo alla
fine sia un’attività divertente, e non faticosa, impegnativa talvolta, ma che alla
fine ti può rendere grandi
soddisfazioni.
Cosa servirebbe maggiormente a Versus?
D’Elia: Più gente che collabori al giornalino
Istrini: Più coinvolgimento
D’Elia: Non più di tanto
Istrini: Quello necessario
Che significato ha per
te questa esperienza?
Ti piace?
Istrini: Poter dire la mia,
mi piace
La parte più facile?
D’Elia:
articoli
Consegnare
gli
Istrini: Essere presenti
La parte più difficile?
D’Elia: Mantenere i contatti con i redattori del
Mainardi e contribuire
durante le ore scolastiche
Istrini: Essere tutti presenti
Avete i mezzi necessari
o vi mancano?
D’Elia: Forse avremmo
bisogno di un’ulteriore
stampante
Istrini: Non ci lamentiamo
È conosciuto “Versus”
dentro/fuori da scuola?
D’Elia: Dentro la scuola è
conosciuto, ma fuori chi lo
conosce il giornale?
Istrini: Versus è conosciuto ovunque
Cosa ne pensano i lettori di questo giornale?
D’Elia: Da quel che so ci
sono vari pareri
Istrini: Interessante
Avete partecipato e/o
ricevuto premi a concorso di giornalismo da
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quando siete entrati nella
redazione?
dia San Salvatore e una a Roma
D’Elia: Si
Vuoi dire qualcosa ai nostri lettori?
Istrini: Abbiamo partecipato a
due premiazioni; una ad Abba-
Istrini: Leggete
Provenzano Gaetano
D’Elia: Leggeteci!
La nostra arte
Nei precedenti numeri di Versus,
ho trovato
spazi e rubriche dedicate a ragazzi creativi e
con
tanta
voglia di esprimersi, che hanno
consegnato immagini dei loro
graffiti, successivamente pubblicati e ho pensato di approfondirne il tema.
Quando si tocca questo argomento le parti si schierano su
due fronti contrapposti: chi
cerca di ostacolare questo
movimento in azione ormai da
decenni, etichettandolo come
semplice atto di vandalismo
senza sforzarsi di guardare al
di là delle apparenze; e chi,
come i writers (graffittari) non
smetterà mai di inseguire l’espressione della propria arte.
Forse i pregiudizi delle persone che si ritrovano a condann are q u est a forma di
“vandalismo” non conoscono
le radici dalla quale se è sviluppata. La storia proviene dai
ghetti Newyorkesi degli anni
’70 lo scopo, era invadere la
città di tag utilizzando diversi
stili, tratti dalla modificazione
del
lettering:
bubbole, punkaccione, wildstyle,
con la fondamentale componente
dello stile che
accompagna l’uso di tecniche
pittoriche molto
complesse.
Questo fu l’inizio di un vero
movimento sociale, di iniziale
ribellione alla condizione di
oppressione e povertà nella
quale si trovavano i ragazzi,
che portarono avanti il motto
della “non violenza” espressa
attraverso contests pacifici
quali breakers che si sfidavano
nelle strade ballando la break
dance, come gli mc’s che combattevano con le parole improvvisando su basi musicali, e
ad animare le feste e i raduni ci
pensavano i dj’s. In questi anni
lo
street
style si trasformò in
un vero e
proprio
culto metropolitano.
Dalle periferie
alle
città, i writers iniziarono a colorare con i
loro sogni ogni angolo di muro, per cercare di sfondare
quelle regole che,li distruggevano. Molti li giudicarono malati di mente (ne vennero arrestati 7.000) questa rivoluzione
giovanile, presto sfociò anche
nel resto del mondo portando
il writing dalla strada alle gallerie d’arte. Oggi sono in molti a
praticarla, più di quanto si immagini, forse spinti dal brivido
dell’azione illegale, o forse
perché i veri artisti sanno perseguire la propria arte ,si protraggono oltre i pregiudizi della gente che li giudica male,perché non rinunciano ad
esprimere i loro sogni….forse
dovremmo imparare da loro.
Saroz
“Per attirare
l'attenzione
del lettore,
inserire qui un
richiamo o
una frase
tratta dal
testo.”
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La nostra scuola aperta al C.T.P.
C.T.P. - Centro Territoriale Permanente
Le attività di laboratorio scolastica e di alcuni prof.,
per il C.T.P. sono un pro- da qualche anno si è reso
getto che nasce dalle ini- disponibile a promuovere
ziative di recupero e di iniziative di questo tipo e si
orientamento degli studen- è attivato per l’accoglienza
ti delle scuole medie in di questi ragazzi.
collaborazione con alcune Il percorso formativo degli
scuole superiori.
studenti è caratterizzato
Il progetto è finalizzato a da un corso della durata di
far fronte alle problemati- 60 ore, mirato per diversi
che di formazione, orienta- aspetti alla trattazione di
mento didattico e integra- argomenti strettamente
zione sociale degli studenti collegati alle attività di lastranieri e degli studenti boratorio di Elettronica e
che vivono particolari disa- Informatica di base al fine
gi sociali.
di suscitare negli studenti
Il nostro Istituto, nelle l’interesse per gli aspetti
persone della dirigenza pratici di queste discipline
“La proiezione del
film è stata
dedicata alla
memoria del prof.
Domenico Blogna
e Franco Barbero,
mancati nel corso
di quest’anno”
Peppino
per le strade di Cinisi
e per attivare un processo
atto a motivare lo sviluppo
delle doti attitudinali
proiettate anche per l’orientamento nel mondo
del lavoro.
Il corso è tenuto dai prof.
Maiolino e Bruno, docenti
Tecnico-pratici per il settore Elettronico e Telecomunicazioni dell’I.P.S.I.A.
Ercole Marelli e in collaborazione con il docente
accompagnatore degli studenti delle scuola media di
via Maffucci, prof. Oriolo.
Maiolino Vincenzo
“I Cento Passi”
Venerdì 31 Marzo 2005, in
aula Bologna è stato
proiettato presso l’aula
Domenico Bologna il film
“I Cento Passi” di Marco
Tullio Giordana, a cui hanno partecipato alcune classi di entrambe le sedi.
Il film racconta la storia di
Giuseppe Impastato, detto
“Peppino”, nato a Cinisi, il
quale giovanissimo è spettatore come tutto il
paese siciliano, dell’uccisione dello zio, mafioso, ucciso da altri
parenti, anch'essi mafiosi, per poter prendere il suo posto come
Boss. Peppino trova
conforto in quei anni,
in cui era un ancora un
bambino, da un pittore, il quale manifestava
le sue idee socialiste in
piazza, e che aveva cono-
cultura.
sciuto lo zio,
quando eraDopo
la
no stati enproiezione
trambi imdel film è
prigionati
i n t e r v en u t o
durante
il
Giovanni Imperiodo fa- G. Impastato e Prof Bozzo pastato, frascista; il pentello di Pepsiero socialista diventa un pino, con il quale abbiamo
interesse forte, che lo por- potuto seguire un dibattito
terà a diventare un ferven- sulle scelte di vita che suo
te antimafioso.
fratello aveva portato aIl film finisce drammaticamente, con la morte di
Peppino, il quale viene
ucciso dalla mafia, per
quello che era riuscito a
creare in quel piccolo luogo, come la radio, che denunciava costantemente le
mancanze del comune e
l’impegno politico che portava avanti ogni giorno,
perché potesse ritornare
la legalità, che ormai non
faceva più parte della loro
vanti, e sul tema della legalità.
È doveroso ringraziare il
Prof. Bozzo, che si è interessato per rendere possibile questa iniziativa, e
darci modo di essere partecipi di una realtà presente ancora, ma a noi così
lontana.
Rocca Fabio
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Gita d’istruzione a Roma
mondo.
Il Colosseo, simbolo di Roma
Durante la seconda settimana
di marzo, le classi 3OA, 3OB,
3TLA e 4OB, si sono recate a
Roma per visitare questa città
ricca di tesori architettonici e
artistici, simbolo delle vestigia
di quella che una volta era una
potenza mondiale, centro del
Il programma di questo viaggio
consente
di
effettuare
la
visita della città
in 96 ore; il
primo giorno ha
inizio la visita
nella Roma Antica, dove si
possono ammirare i resti del
Colosseo, o del
Foro Romano, il
luogo dove si concentravano le
attività politiche, sociali e commerciali dell’epoca, proseguen-
do poi per il Campidoglio, e
successivamente arrivando al
Pantheon. La visita prosegue
nel pomeriggio, nel
centro storico.
La mattina del secondo
giorno viene interamente dedicata alla
visita della Città del
Vaticano, stato indipendente dal 1929, sorge
sul luogo del martirio e
della sepoltura di San
Pietro.
Nel pomeriggio ci si reca a
Castel Sant’Angelo e nella zona di Trastevere.
“altrimenti
difficile da
individuare tra
i grandi
monumenti
pubblici della
capitale”
Il terzo giorno ci si
sposta fuori dalla città
di Roma, a vedere gli
scavi di Ostia Antica, i
quali offrono un’occasione unica per completare l’immagine
della città antica e
conoscerne l’aspetto della vita
quotidiana, altrimenti difficile
da individuare tra i grandi monumenti pubblici della capitale.
Il pomeriggio si prosegue continuando la visita della città.
Nell’ultimo giorno ci si reca a
Galleria Borghese, immersa nel
verde del parco pubblico più
amato dai romani, la quale
racchiude un’immensa collezio-
ne di opere artistiche; nata all’inizio
come
collezione
privata del Cardinale
Scipione Borghese, è
stat poi aperta al
pubblico, lascindo la
possibilità di visionare alcune tra le opere più belle
di pittori e scultori, come Bernini, Tiziano, i capolavori di
Caravaggio, Canova.
Nel pomeriggio ci si inoltra
nelle catacombe dell’Appia
Antica, le quali restano una
forte testimonianza della presenza delle prime comunità
cristiane, e della loro attività
durante gli anni che simboleg-
giano la loro persecuzione. Si
prosegue per la Via Appia Antica, quale miglior conclusione
per un soggiorno a Roma, potendo vedere queste testimonianze architettoniche dell’ingegno Romano, il quale aveva
creato un forte sistema viario,
piegando a se il territorio.
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Il Colosseo dall’esterno
I resti del sotterranei del circo
P.zza San Pietro
Alcune viste degli affreschi Vaticani
Castel St.Angelo
La “Notte Bianca”
per i concerti proposti.
“proiezioni di
MMS inviate
dalle persone
presenti alla
festa”
La locandina del
concerto
all’exgasometro
Milano si mobilita, frenetica come sempre, le vie
brulicano di persone ma
qualcosa accende la notte,
illuminandola più di ogni
altro sabato. È la festa che
si tiene ogni anno il 25
Marzo 2006, una ricorrenza per rimembrare l’inizio
della primavera. La
“Notte Bianca” è sempre
un successo: i mezzi prestano servizio fino al mattino del giorno dopo, (il
che è un bel vantaggio
per chi non è motorizzato!!!), negozi e bar per
una sola volta l’anno hanno le saracinesche alzate
anche di notte per la
gioia di chi si dedica allo
shopping. Tutte le piazze
della città meneghina sono
state ingoiate dalla folla
Fino all’alba 800 mila persone si sono riversate ovunque nelle strade creando anche parecchi disagi
non solo di tipo viabilistico, ma soprattutto riguardante l’abuso di alcool, e
alcune persone sono state
soccorse dal 118 per attacchi di panico dovuti alla
grande calca. Chi ha avuto
pazienza con le code sarà
riuscito anche a mobilitarsi in svariati luoghi, ma in
Duomo di certo non si
poteva che fare a spallate
per guadagnarsi qualche
centimetro di spazio. Una
notte straordinaria e piena
di vita, luci e note musicali
facevano da protagoniste,
anche appena fuori dal
centro di Milano, come in
Bovisa, dove ho passato
una serata da “RAVE” in
un edificio industriale riadattato a discoteca sia al
chiuso che all’aperto
(grazie alla fantasia degli
“OPPOSTI-CONCORDI”
e alla loro organizzazione).
La cosa curiosa e originale
erano le proiezioni di MMS
inviate dalle persone presenti alla festa, informate
di questa possibilità all’entrata, le foto poi sarebbero
state pubblicate ondine.
Una nottata stravolgente,
e come recita un detto
meneghino: “La sera leoni,
la mattina co…”
Inviate le foto della vostra
notte bianca, le più bizzarre con il rispettivo titolo le
pubblicheremo sui prossimi numeri e sul nostro
sito!!! Intanto eccovi le
mie.
Saroz
ANNO
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Milano by night - La Casa 139
€10.00 per tutto l’anno, senza
tessera ogni volta €10 a consumazione), si estende su due
piani comunicanti fra loro,
l’ambiente è molto intimo con
luci soffuse, specchi alle pareti,
divani, poltroncine ovunque
per sedersi con gli amici e bere
qualcosa, tutto molto sobrio.
La gente è molto simpatica e
tranquilla, i cooktaills sono
abbondanti e carichi!!!la musica
“tessera
€10.00 per
tutto
Se il sabato sera avete bisogno
di cambiare aria ma non volete
osare, andate”a casa”. Non’è
una battuta!questo locale è un
circolo A.R.C.I. (tessera
l’anno”
è live e spazia dagli anni ’70
fino ai giorni nostri, ma il potere è del dj’s!!!quindi informatevi prima sulla serata. La buona
notizia, è che per la prima volta, la festa la fate “a casa”, ma
poi non tocca a voi pulire!!!!
Saroz
I Poeti Leggono i Poeti
Una volta al mese al “ Teatro
della Memoria “ ( Via Cucchiari 4 raggiungibile con i tram 12
e 14 ) c’è la lettura da parte
dei poeti contemporanei del
calibro di Filippo Sentore,
Claudia Azzola ecc. dei grandi
poeti della letteratura italiana
e straniera quali Ugo Foscolo,
Walt Whitman ecc.
Le letture, si svolgono in un
clima pacato dove le voci dei
poeti acquistano tutto il significato e l’espressione indispensabile per non far perdere
nemmeno un minimo dell’opera, al pubblico presente. Precedono le letture poetiche,
accenni indispensabili sulla vita
e sul pensiero filosofico dell’autore.
Il tutto si svolge in un limite di
tempo che può oscillare dalle
due alle tre ore e, finite le letture, si può
parlare e scambiare opinioni con i poeti
presenti.
I prossimi appuntamenti si terranno nelle
date sotto elencate, l’ingresso a teatro è
libero.
Venerdì 24 marzo, ore 17:00
Sebastiano Grasso legge Ermanno Krumm,
Filippo Senatore legge David Maria Turoldo
Venerdì 21 aprile, ore 17:00
Claudia Azzola legge Ugo Foscolo,
Angelo Gaccione legge Walt Whitman
Venerdì 26 maggio, ore 18:00
Mauro Germani legge Mario Luzi,
Ottavio Rossani legge Giuseppe Ungaretti
Istrini Giovanni
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Un motore elaborato
“...e ad
attenderci
c'era
un posto di
blocco della
polizia
tradale”
Tuning
Voglio dedicare questo
articolo a tutti gli appassionati e non di tuning. Tuning significa personalizzare motorini, moto,
auto; visto che a
noi le cose di serie
non piacciono cerchiamo sempre di
rendere i nostri
mezzi più belli e
vistosi degli altri
per non passare
inosservati. Purtroppo a causa
delle restrittive leggi che
abbiamo in Italia questi
interventi sono fortemente
limitati e siamo sempre
presi di mira dalle forze
dell'ordine;ad esempio nel
settembre scorso poco
prima che iniziasse la scuo-
la ero a farmi un giro con
un mio amico sulla sua
auto:una saxo vts comprata e leggermente modificata con tanti sacrifici, purtroppo abbiamo imboccato
una strada sbagliata e ad
attenderci c'era un posto
di blocco della polizia stradale. Noi appassionati sappiamo che la stradale non
perdona e che e' la più
competente in questo
campo,infatti hanno controllato tutto il veicolo
facendo aprire il cofano
motore al mio amico e
contestandoli: assetto,
filtro, barra duomi e scarico, hanno anche controllato con le torce se fossero
presenti i distanziali dietro
i cerchi. La mia rabbia e'
che siamo stati trattati
come criminali, infatti han-
no persino insinuato che
partecipiamo a corse clandestine. Siamo stanchi di
essere trattati così solo
perchè abbiamo una passione che ci accomuna e
vogliamo più chiarezza. In
America e in Australia
puoi modificare l'auto in
qualsiasi modo,ma senza
spostarsi troppo lontano anche in Germania
e in Svizzera c’è sicuramente molta libertà. Se
si pensa che numerose
aziende italiane sono
impegnate in questo
settore appare ridicolo
che anziché facilitare le
omologazioni, vengano
posti dei divieti insensati. Noi pensiamo a divertirci lo stesso e a beccarci
il venerdì sera ai raduni
per uno scambio di idee e
per fare nuove amicizie.Un
saluto a tutti voi.
Russo Alessandro
Ultimissime dalla Ducati
Da alcune indiscrezioni
risulta che la Ducati ha
sviluppato un nuovo motore per Capirossi, con maggiori prestazioni e più potenza rispetto a quello
attuale; attualmente il pilota della team Ducati sta
ancora utilizzando il vecchio motore, poiché ci
sono ancora degli accorgimenti da adottare, secondo il pilota.
mano che veniva sottoposto a esami, dando molte
soddisfazioni al team; speriamo che venga usato al
più presto.
Il nuovo motore nei test
ha subito modifiche man
Chiarolla Sergio
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Area 51
Contenuto della “base”
Il territorio
Da foto satellitari
montuoso
dell'area, realizzaattorno te dal Giappone e
all’Area 51 dalla Russia, nella
zona che si crede
sia occupata dall'area 51 si può
…è una “piccola” parte di una
vasta zona militare americana notare una pista di decollo
operativa di 26.000 km2 situata lunga 4500 m che attraversa il
a circa 150 km da Las Vegas lago e vari hangar di conteninel sud dello stato Americano mento, caserme, uffici ecc…
Alcuni ritengono che questa
del Nevada.
Il nome ufficiale è sconosciuto sia soltanto la punta di un iceanche se viene di frequente berg e che la base si estenderebbe nel sottosuolo, almeno
indicata come Groom Lake.
È celebre soprattutto come 90 piani sotto terra dove il
soggetto di teorie riguardanti livello di segretezza e protegli UFO e\o tecnologie futuri- zione, aumenterebbe con l'aumentare della profondità. Ma è
stiche.
molto più probabile che nel
Difese naturali e misure di sottosuolo si trovino soltanto
ulteriori ricoveri per aeromosicurezza
L'installazione di questa base, bili, specialmente per quelli
venne concepita in questa lo- a n c or a a l l o st a d i o d i
calità sicuramente per la con- “prototipo”. (Si stima che vi
formazione del terreno, in vengano anche provati gli aerei
quanto è circondata dal deser- di produzione sovietica otteto e dalle montagne: “una vera nuti grazie ad azioni di spionage propria difesa naturale che gio o acquistati da ex-alleati
dell'URSS).
rende la base impenetrabile”.
L'ingresso princiInoltre, come
pale verso l'inteper tutte le
ra base militare
basi militari, ci
e, quindi, anche
sono molte
l'area 51, è semisure di signato da una
curezza ( telestrada sterrata,
camere, sentichiamata
The
nelle…)
Extraterrestri al
anche se in
Highway, all'alquesta ci sono Foto aerea dei fabbricati
tezza di una
anche sensori
di movimento, laser e le pattu- grande cassetta per la posta di
glie armate sono molto più colore nero (punto di riferimento per tutti i curiosi di
numerose.
Le guardie sul perimetro del- avvistamenti UFO) che poi
l'Area 51 sono equipaggiate di interseca la pista che conduce
mezzi leggeri dotati di camuffa- da est al Groom Lake.
mento, ed è severamente vietato sorvolare la zona con Per i più curiosi invece abbiaaerei (o con qualsiasi antro mo alcune posizioni geografiche di punti molto interessanti:
mezzo aereo) non autorizzati.
115°44'00"W37°38'30"N
Rachel, NV
(centro di ricerche)
115°38'30"W 37°20'30"N
Freedom Ridge
115°47'30"W 37°16'30"N
Centro del lago Groom
115°29'00"W 37°27'30"N
Cassetta delle lettere nera
Gli Ufo?
La base è molto nota per l'attenzione dedicata da parte
degli ufologi, i quali sostengono
che gli Stati Uniti avrebbero o
avrebbero avuto contatti con
extraterrestri, mantenuti per
diverse ragioni all'oscuro dell'opinione pubblica generale.
Il segreto militare fa sì che
poco si sappia sui lavori effettuati all'interno dell'area 51.
Gli ufologi tuttavia sostengono
di aver ricevuto informazioni
da scienziati e militari che avrebbero lavorato ai progetti
segreti e poi disertato scomparendo dalla circolazione e successivamente rivelato al mondo i segreti della base.
Tra gli scienziati, il più importante a livello di informazioni
sarebbe Bob Lazar che avrebbe affermato che nell'Area
51 si lavorava a velivoli a propulsione gravitazionale di origine
aliena e che lui stesso avrebbe
lavorato direttamente su un
disco alieno "toccandolo con
mano".
Dagli anni '80 si continuerebbero a osservare numerose
attività e avvistamenti luminosi
nei cieli del Nevada sopra l'area 51.
Provenzano Gaetano
“la base si
estenderebbe
nel sottosuolo,
almeno 90
piani”
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Il Lockheed F-117
NightHawk in picchiata
“Numerosi
prototipi di aerei
stealth sono stati
testati nello
spazio aereo
dell’Area 51”
Capace di volare
più veloce e più in
alto di
qualsiasi
altro aereo, lo spettacolare
aereo spia
SR-71 non
è mai stato
intercettato dal nemico
Velivoli Stealth
È detto velivolo stealth
(dall'inglese,
"furtivo") o invisibile,
un aeroplano realizzato con tecnologie
che lo rendono impercettibile (o meglio
dire: scarsamente
percettibile) ai radar
o altri dispositivi di localizzazione. L'uso di tecnologie stealth, applicato innanzitutto e con più successo
agli aerei, è anche diffuso
come concetto costruttivo
di hovercraft, unità navali,
elicotteri, carri armati ecc.
Tecnologie per evitare
il rilevamento
Nella pratica, l'invisibilità
degli aerei alle difese nemiche non può essere limitata alla segnatura radar, ma
si estende anche alla segnatura
termica
(principalmente data dagli
scarichi dei motori) ed alle
emissioni elettroniche
(provenienti soprattutto
dal radar di bordo).
Segnatura Radar
- Francesi e statunitensi
hanno ideato speciali vernici radar-assorbenti, che
ottengono un buon risultato nel diminuire la traccia
radar, ma non bastano per
risolvere il problema dell'invisibilità. Queste vernici
hanno anche
due svantaggi:
sono
molto costose e si
deteriorano
facilmente,
provocando
il
decadimento dell'invisibilità
(da ripristinare con nuove
verniciature);
- Un sistema adottato dagli
americani (unici detentori
di aerei da guerra stealth)
è quello
della progettazione
di sagome
il più possibile sfugg e n t i
(vedasi in
particolare l'F-117
L’U-2
ed il B-2),
che quindi hanno già in
partenza una traccia radar
molto ridotta. Questo
p r o v v e d i m e n t o
"strutturale" è indispensabile (ad oggi) per ottenere
effetti reali;
- Altri provvedimenti che
aiutano l'invisibilità ai radar
sono la schermatura delle
prese d'aria (che devono
pure essere molto ridotte)
e la rinuncia ad impiegare
carichi bellici esterni (altro
requisito fondamentale),
ospitandoli invece dentro
ad apposite stive;
I Russi, che in passato hanno portato avanti alcuni
studi e progetti per aerei
invisibili, sembra stiano
seguendo anche soluzioni
alternative.
Traccia infrarosso
La traccia Infrarosso di un
aereo è data per la maggior parte dal calore dei
motori, che in caso di impiego di post-combustione
diventa particolarmente
marcata. Negli aerei, come
negli elicotteri, l'unico modo per diminuire fortemente la traccia IR consiste nello schermare gli
ugelli di scarico dei motori,
in modo da raffreddare i
fumi espulsi.
Altre soluzioni complementari consistono nel
rinunciare
completamente alla
p o s t combustione, o
di limitarne l'uso,
d a n d o
all'aereo
la capacità
di volare sopra Mach 1
senza ricorrere al postbruciatore (supercruise),
come il caso dell'F/A-22
Raptor.
Emissioni elettroniche
Le emissioni elettroniche
di un aeroplano (in particolare quelle del radar)
sono facilmente rilevabili
da sensori quali i radar
passivi. Per evitare questo
problema gli aerei fanno
ricorso ad un abbondante
uso di sensori passivi (quali
i sensori infrarosso), potendo così volare in
"silenzio elettronico", cioè
a radar spento.
Visibilità
La visibilità di un velivolo,
nonché la sua silenziosità,
sono caratteristiche secondarie per un aereo che
vola ad alte quote, ma assumono notevole importanza per tutti quegli aerei
(in particolare i velivoli
teleguidati -UAV) che devono volare a quote medie
o basse e che effettuano
lunghi sorvoli di una stessa
area (per missioni di ricognizione).
Provenzano Gaetano
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GNU/Linux Sistema Operativo Libero
Linux nasce
grazie
a
Linus Torwalds, uno
studente
dell’Università di Helsinki
in
Finlandia, il
quale
insoddisfatto
del sistema operativo Minix,
un’evoluzione di Unix destinata all’uso didattico, decise di
creare un kernel che funzionasse sul suo computer, che
rispondesse alle sue esigenze.
Poiché la licenza di Minix non
permetteva il riuso del software se non per motivi puramente didattici, dovette creare il
suo kernel partendo da zero.
Per la sua creazione decise di
usare la licenza GPL per permettere a chiunque di contribuire e di utilizzarlo in modo
libero. Linux all'inizio era un
semplice emulatore di terminale scritto in C e assembler che
poteva essere avviato da
floppy disk senza doversi appoggiare ad un sistema operativo. Inizialmente Linux consentiva solo uno scambio di
dati sulla porta seriale, ma
quando Linux ebbe bisogno di
leggere e scrivere file su un
disco, questo emulatore fu
esteso in modo che potesse
gestire un filesystem. Lentamente questo programma si
trasformò in un intero kernel
in grado di gestire un sistema
operativo, e grazie proprio alla
licenza GPL, si arricchì di contributi così da poter diventare
un sistema operativo comple-
to, stabile e fun-
Linus
zionale.
Torwalds, il
Attualmente sopadre di
no
disponibili
diverse distribuzioni di Linux, le
quali fanno riferimento a comunità di sviluppatori o società, le quali possono essere
dedicate a diversi tipi di utenze, dall’ambito della Internet
Security, alla grafica o al semplice uso d’ufficio.
“Linux”
Un sistema operativo Linux è a
parità di compatibilità e assistenza pari a un altrettanto
sistema operativo Microsoft o
Apple. Un significativo utilizzo
lo si vede tra i servizi di hosting, i quali grazie alle proprietà di Linux, che è rimasto più
vicino ai gloriosi terminali Unix, permette una tasso di sicurezza e affidabilità molto al
di sopra di macchine che montano versione server di
windows; la struttura di Linux
inoltre rende più veloce e
snelli i processi riducendo le
probabilità di intasamenti e
crash di sistema, o il malfunzionamento di certi processi non
comporta il blocco dell’intero
sistema.
Ad oggi, pur essendosi diffuso
come server in ambienti di
produzione, Linux arranca
ancora a stabilirsi in ambiente
Desktop, in parte poiché la
maggior parte degli utenti, è
assuefatta da Windows, e la
falsa conoscenza di Windows,
tende a far rimanere l’utenza
media in uno stato di quasi
consapevolezza di quello che
vuole ottenere, anche se
nella maggior
parte dei casi,
si arriva a dover subire le
scelte di altri
nei
propri
lavori.
Il cambiamento non è certo semplice, ma
può essere fatto poco alla volta, iniziando ad esempio utilizzando software che non sia
necessariamente quello incluso
in Microsoft, e iniziando a utilizzare software analogo a
Office per fare un esempio, o
utilizzando versioni Live-CD di
Linux, le quali possono essere
eseguite direttamente dal CD,
senza bisogno di spazio sull’Hard Disk, ma caricandosi
temporaneamente nella RAM,
in maniera tale da farvi visionare il contenuto di una determinata distro, e vedere se risponde alle vostre esigenze
lavorative o di intrattenimento.
Knoppix 4.02
“la falsa
conoscenza di
Windows, tende
a far rimanere
l’utenza media in
uno stato di
quasi
consapevolezza”
Rocca Fabio
Tux, così si
chiama la
mascotte
di Linux
In questi anni sono stati avviati diversi progetti a livello informatico all’interno della scuola, ma forse
quello più concreto si sta realizzando quest’anno da alcuni studenti dell’indirizzo elettronico, grazie alla
collaborazione del Prof. Mangiardi, che si sono prefissati come obbiettivo di diffondere queste nuove
ideologie, e favorire la conoscenza di questo sistema operativo libero. All’OpenDay 2006 speriamo contiamo di poter dare una dimostrazione del nostro lavoro e far avvicinare chi fosse interessato, a questa
nuova realtà.
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18
Un particolare dei
piani costruttivi del
Toti
Il toti...
Il Toti è un SSK
(Su b m ar in e-Su b m arin e
Killer), ossia un sottomarino destinato a distruggere
altri sottomarini, e in particolare i grandi lanciamissili
a propulsione nucleare,
una delle armi più temute
del blocco sovietico.
La classe Toti era composta da battelli di piccole
dimensioni, adatti al Mediterraneo, e caratterizzati
da sistemi tecnici avanzati
(siluri filoguidati con testa-
questa situazione l’Italia,
inserita nel blocco americano, occupa una posizione strategica, e il potenziamento della sua flotta sottomarina assume sempre
più importanza.
Negli anni successivi al
1967, anno del varo del
sommergibile Enrico Toti,
verranno varati altri tre
sommergibili gemelli, Dandolo, Mocenigo e Cagnolini, a completare la classe
Toti.
ria, al Museo della Scienza
e della Tecnologia, dove è
possibile visitarlo, nonostante la prenotazione sia
piuttosto onerosa, anche
in termini di prenotazione,
ma vi lascio a informarvi
su questo presso il museo.
Il sottomarino è stato
alloggiato all’aperto, tra il
padiglione aereonavale e il
padiglione ferroviario, in
uno spazio fatto liberare
appositamente per lui.
ta autocercante).
Per un sottomarino cacciatore come il Toti, gli
"occhi" erano indispensabili: un dispositivo capace di
emettere e ricevere onde
ultrasoniche (impianto
idrofonico - ecogoniometrico) permetteva di localizzare gli oggetti subacquei.
Un particolare
della
divisa
dell’
equipaggio
Il Toti è stato il primo sottomarino italiano, costruito nel secondo
dopoguerra, come mezzo di difesa, per poter
arginare, possibili attacchi sovietici, i quali nel
1968 solcavano il mediterraneo, penetrando
da Gibilterra e dalle
basi del Mar Nero; in
Verranno tutti impiegati
fino alla fine degli anni novanta, anche se non ci è
dato sapere, per quali missioni siano stati realmente
utilizzati, poiché vige il
segreto militare.
A testimonianza della sua
efficacia, si può riportare
un fatto provato, che dimostra che il Toti sia riuscito ad arrivare, non rilevato, sotto una portaerei
USA, riemergendole accanto.
Dati tecnici:
Lunghezza 46 m
Larghezza 4.75 m
Immersione 4.3 m
Velocità 9.6~14 nodi
Il Toti ha raggiunto infine
la sua posizione nella sto-
Quota operativa 150 m
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...e il suo trasporto
Trasportare un sottomarino in
mezzo ad una città ha richiesto
un ampio dispiego della tecnologia contemporanea, e persino di nuovi progetti. Per un
museo tecnologico anche questa è un'occasione per fare
informazione su "come si fa" in
diversi campi d'azione.
L'impresa presentava diverse
problematiche. Occorreva
alleggerire il Toti, innanzitutto;
studiare un percorso urbano
La lunghezza complessiva del
convoglio che trasportava il
corpo del sommergibile, era
lungo 62 metri x 5 metri di
larghezza; il solo corpo, senza
la torretta era alto oltre 7
metri.
Il percorso che lo avrebbe
portato al Museo della Scienza
e della Tecnica è stato studiato
da tecnici del Comune, dell’ATM, della metropolitana milanese, dell’AEM, delle ferrovie
dello stato, con l’aiuto della
polizia municipale; si è trattato
di rimuovere o spostare marciapiedi, aiuole, pali d’illumina- Ponte mobile
zione, semafori, linee aeree di
1. Elica
tram, filobus e treni.
2. Motori elettrici
Inoltre se ora la superficie
aerea era sgombra, rimaneva
ancora la possibilità che il convoglio sprofondasse nel sottosuolo di Milano, nei suoi oltre
1400 km di condotti sotterranei; il percorso è stato così
studiato in maniera tale da
attraversare il minor numero
possibile di punti, ove ci potesse essere il pericolo di cedimento, e dotare questi tratti di
ponti mobili, i quali composti
3. Generatori
4. WC
5. Sala radio
6. Quadri elettrici
7. Tavolo di navigazione
8. Boccaglio per il ricambio
d’aria
9. Radar
10. Plancia e garitta per
uscita d’emergenza
adatto; affidarsi ad una ditta
specializzata; capire come risolvere il problema della tenuta delle strade.
La soluzione di quest'ultimo è
stata il fiore all'occhiello di
tutta l'operazione, costituendo
lo stimolo per un'importante
innovazione nel campo dell'ingegneria strutturale.
Il convoglio che ha trasportato
il Toti, era caratterizzato da
due carrelli motorizzati; su
quello di testa poggiava la parte anteriore, mentre sul secondo la coda. È stato utilizzato un ulteriore carrello per
trasportare la torretta.
Il peso totale del convoglio è
stato stimato attorno alle 460
tonnellate, diviso su 240 ruote
(30 assi da 8 ruote), con un
carico per asse di 16 tonnellate circa.
da delle strutture modulari
di 17,5 metri e circa 2 di
larghezza, unite da dei trefoli
d’acciaio, che alla loro trazione univano queste strutture,
facendole diventare dei corpi
unici, e disperdere il peso del
carrello alle estremità, facendolo così gravare il meno
possibile sulle cavità sotterranee scongiurando pericoli
di crolli accidentali.
Rocca Fabio
11. Batterie di accumulatori
12. Camera di lancio, mensa e
locali di vita
13. Armadietti per l’equipaggio
14. Branda estraibile
15. Siluri
16. Garitta d’ingresso
17. Idrofono
18. Sonar
19. Tuta MKB
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Fusilli alle zucchine
Ingredienti:
- 350 g di fusilli
- 400 g di zucchine
- 4 cucchiai di parmigiano
grattugiato
- 4 cucchiai d’olio extravergine
- sale e pepe bianco
Una tavola imbandita
Proverbi:
“Chi troppo si
Procedimento:
Pulite spuntate le zucchine.
Tagliatele poi a fettine
sottili e lasciatele per un
po’ di tempo sulla carta da
cucina. Fate assorbire l’acqua di vegetazione. Riscaldate l’olio in un tegame,
versatevi le fettine di zucchine e fatele soffriggerle
rimestando. A cottura
quasi ultimata unite sale e
pepe bianco. Cuocete in
abbondante acqua salata i
fusilli, scolateli molto al
dente, versateli nel tegame
con le zucchine, mescolate
bene, cospargete di parmigiano grattugiato e servite
molto caldo. Cospargete
con menta sminuzzata o
con pepe nero.
Fettine di carne alla Valdostana
Ingredienti:
(dosi per 4 persone)
- 4 fettine di sottofiletto da
- 100 g cad. oppure 8 fettine di coscia dello stesso
peso
- 200 g di fontina
- 50 g di burro
- qualche cappero
Procedimento:
Mettete in un tegame il
burro o l’olio (il burro è
più adatto), fatelo scaldare
un po’, aggiungete la carne
e fatela rosolare dalle due
parti, salandola. Aggiungete
la fontina tagliata a fettine,
unite i capperi, coprite e
fate cuocere a fuoco basso
per 5 minuti. Tutte le fettine più cuociono e più diventano dure. La fettina è
di soli 100 g perché bisogna ricordare che si aggiunge la fontina. Si possono cuocere in questo modo anche i petti di pollo e
tacchino.
stima cade
sovente in fondo
dalla cima “
“L’amore e la fede
all’opera si
vedono “
Ricette a cura di
D’Elia Giuseppe
Torta Pasqualina
Ingredienti:
- Pasta sfoglia
- 1 Kg di bietole
-80 g di parmigiano grattugiato
- 4 uova
- 1 noce di burro
- olio extravergine d’oliva
- burro e farina per lo
stampo
- sale e noce moscata
Procedimento:
Pulite e lessate le bietole.
Scolatele e sminuzzatele,
poi passatele in padella con
il burro, il parmigiano e
una presa di noce moscata.
Dalla pasta ricavate due
sfoglie sottili, una più grande per il fondo della torta,
l’altra per il coperchio.
Imburrate e infarinate una
tortiera bassa, rivestitela
con la pasta e punzecchiatela con i rebbi di una forchetta. Riempite lo stampo
con le bietole e lasciate
quattro cavità, in ciascuna
delle quali romperete un
uovo. Salatelo leggermente. Coprite con il coperchio di pasta, ungendolo
leggermente e bucherellandolo. Cuocete in forno già
caldo a 200° per 30 minuti.
Il Limoncello
Ingredienti:
- 1/2 litro di alcool a 95°
- 500 grammi di zucchero
- La scorza di 3 limoni non
trattati
Procedimento:
Preparazione: lavate e asciugate bene i limoni e
prelevate la scorza facendo
attenzione a tagliare la sola
parte superficiale gialla.
Mettete le scorze in infusione nell’alcool e lasciatele riposare per 10 gg. Versate in un pentolino 5 bicchieri di acqua, unite lo
zucchero e fate bollire per
circa 10 minuti, schiumando un paio di volte. Fate
raffreddare lo sciroppo e
versatelo nell’infusione.
Filtrate il liquore attraverso un colino a maglie fitte
e travasatelo in bottiglie di
vetro.
ANNO
V,
NUMERO
3
PAGINA
Le grandi squadre d’Italia: Il Milan
1899 Il 18 dicembre viene fondato, nella fiaschetteria toscana di
via Berchet, il
Milan Cricket and
Football Club.
1901 Il Milan si
aggiudica il primo
scudetto sconfiggendo 1-0 il Genoa, campione d’Italia.
1906 Dopo cinque anni i rossoneri
si fregiano del secondo scudetto; la
Juventus si rifiuta infatti di disputare in campo neutro il decisivo spareggio.
1907 Imbattuto nell’intero campionato, il Milan si aggiudica il terzo
titolo, secondo consecutivo.
1951 A quarantaquattro anni di
distanza i rossoneri tornano a
trionfare in campionato, dopo un’esaltante testa a testa con l’Inter. È
il quarto scudetto e porta la firma
del “Gre-No-Li”; Northal vince la
classifica cannonieri con 34 reti in
37 partite.
1955 Il quinto titolo italiano arriva
dopo una lunga sfida, durata per
tutta la stagione, con l’Udinese di
Selmonson.
1957 Il Milan di Schiaffino e Liedholm, quest’ultimo trasformato
dall’allenatore Viani in libero,
si
aggiudica il sesto scudetto.
1959 Dal Brasile arriva il campione
del mondo Josè Altafini che, con
28 reti, contribuisce alla conquista
del settimo titolo, vinto con 3 punti di vantaggio sulla Fiorentina.
1962 L’ottavo scudetto, conquistato con 5 lunghezze sull’Inter, spalanca nuovamente al Milan le porte
della Coppa dei Campioni.
1963 Il 22 maggio, nello stadio
londinese di Wembley, il Milan
supera 2-1 (doppietta di Altafini) i
portoghesi del Benfica aggiudicandosi, al quarto tentativo
e prima squadra italiana, la
Coppa Campioni.
1967 Il Milan vince per la prima volta la Coppa Italia, superando nella finale disputata
allo stadio Olimpico di Roma
il Padova (1-0).
1986 Dopo i cinque anni durante i
quali il Milan ha scritto le pagine più
tristi della sua storia (due retrocessioni in serie B e una profonda crisi
dirigenziale), Silvio Berlusconi assume
in marzo la carica di presidente. L’ingresso del gruppo Fininvest trasmette
a tutti i livelli societari una nuova
mentalità vincente ed innovativa.
1968 Nereo Rocco, Gianni Rivera,
Pierino Prati. Bastano questi tre
nomi per caratterizzare una grande
stagione culminata con la conquista
del nono scudetto (9 punti di vantaggio sul Napoli) e della prima
Coppa delle Coppe, vinta contro
l’Amburgo (2 reti di Hamrin) nella
finale di Rotterdam.
1988 Al termine di una lunga rincorsa al Napoli di Maradona il Milan,
allenato da Arrigo Sacchi e guidato in
campo, tra gli altri, dagli olandesi
Ruud Gullit e Marco Van Basten,
conquista l’undicesimo scudetto. E il
primo atto di un’entusiasmante nuova
storia rossoneri che continua ancora
oggi.
1969 Il Milan raggiunge la consacrazione mondiale conquistando
nello stesso anno la seconda Coppa dei Campioni (28 maggio, stadio
Santiago Bernabeu di Madrid, Ajax
sconfitto 4-1, tre gol di Prati e uno
di Sormani) e la prima Coppa Intercontinentale, nella doppia finale (30 a San Siro, 1-2 a Buenos Aires)
con gli argentini dell’Estudiantes.
1989 Il 24 maggio, allo stadio Nou
Camp di Barcellona, il Milan supera
4-0 (doppiette di Gullit e Van Basten)
lo Steaua di Bucarest aggiudicandosi
la terza Coppa dei Campioni. L’anno
si chiude con la conquista di tre altri
importanti trofei: la Supercoppa italiana (nella finale con la Sampdoria), la
Supercoppa europea (contro il Barcellona) e, soprattutto, per la seconda volta, la Coppa Intercontinentale,
vinta (1-0 gol di Evani) nella finale di
Tokio del 17 dicembre contro i colombiani del Nacional Medellin.
1972 Vincendo in finale 2-0 contro
il Napoli i rossoneri si aggiudicano
la seconda Coppa Italia.
1973 E’ l’anno della seconda Coppa della Coppe, conquistata il 16
maggio nella finale di Salonicco (1-0
sul Leeds, gol di Chiarugi) e della
terza Coppa Italia, vinta a Roma
contro la Juventus (6-3 dopo i calci
di rigore).
1977 Lo stadio di San Siro ospita la
finale di Coppa Italia tra Milan e
Inter. E’ l’ultima volta di Nereo
Rocco in panchina ed i rossoneri lo
salutano vincendo il trofeo per la
quarta volta.
1979 Arriva il decimo scudetto,
quello della “stella”, con Nils Liedholm in panchina e Gianni Rivera
che, a fine stagione, lascia il calcio
giocato.
1990 Il Milan continua a entusiasmare i tifosi fuori dai confini nazionali. Il
23 maggio, a Vienna, basta una rete di
Rijkaard contro il Benfica di Lisbona
per consegnare ai rossoneri la quarta
Coppa dei Campioni. A novembre
arriva la seconda Supercoppa europea, vinta in finale con la Sampdoria,
ed a dicembre la terza Coppa Intercontinentale; questa volta sono i paraguaiani del Olympia di Assuncion a
subire la superiorità dei rossoneri,
vincitori con 2 reti Rijkaard e una di
Stroppa.
1992 Sulla panchina del Milan arriva
Fabio Capello ed è subito trionfo.
Con un campionato esaltante condotto sempre in testa e senza mai
perdere una partita, capitan Baresi e
compagni conquistano il dodicesimo
21
PAGINA
22
scudetto.
1993 Un altro torneo
da assoluti protagonisti e dominatori porta
in via Turati il tredicesimo titolo e, grazie al
successo sul Torino, la
seconda Supercoppa
italiana.
1994 Arrivano il quattordicesimo scudetto
– terzo consecutivo –
e la terza Supercoppa
italiana. L’apoteosi per
la squadra di Capello
arriva ad Atene dove,
grazie a un clamoroso
4-0 (doppietta di Massaro, Savicevic, Desailly) nella finale con il
Barcellona, il Milan
conquista la quinta
Coppa dei Campioni.
1995 Il Milan si aggiudica la quarta Supercoppa italiana e, nella
doppia finale con l’Arsenal, la terza Supercoppa europea.
1996 Capello si congeda dal Milan regalando ai tifosi il quarto
scudetto in cinque
anni, il quindicesimo
della storia.
1997 Dopo la fortunata stagione al Real
Madrid, culminata con
il 1° posto nel campionato spagnolo, Capello
ritorna alla guida del
Milan.
1998 Dopo cinque
anni di scarse soddisfazioni la squadra viene
rinnovata e i progetti
di rinascita vengono
affidati dalla società ad Alberto Zaccheroni, che con la sua Udinese è stato il
tecnico rivelazione degli ultimi campionati.
1999 Il nuovo tecnico non delude le
aspettative e al suo primo campionato
sulla panchina rossonera riesce a condurre la squadra alla conquista del suo
sedicesimo scudetto. Dopo un inizio
non brillantissimo comincia infatti una
entusiasmante rimonta ai danni della
Lazio di Eriksson, culminata con il sorpasso alla penultima giornata e con la
vittoria sul Perugia nell’ultima partita. È
il più bel regalo che i giocatori e tecnico
potessero fare ai tifosi e alla società, che
celebra così nel migliore dei modi il
traguardo dei cento anni di storia.
2000 Il Milan disputa un’altra stagione di
buon livello, terminando al terzo posto
nel campionato meritatamente vinto
dalla Lazio ed ottenendo così la possibilità di partecipare alla Champions League. La rivelazione è l’ucraino Andri
Shevchenko, che si afferma sul campo
grazie alla sua classe ed eleganza e che al
suo primo anno in Italia conquista il
titolo di capocannoniere con 24 reti.
2001 Cesare Maldini, affiancato da Tassotti, sostituisce a metà stagione Zaccheroni sulla panchina rossonera, e ottiene la possibilità di partecipare alla
Coppa Uefa concludendo al sesto posto
il campionato vinto dalla Roma di Capello. Per la stagione 2001/2002 la società,
dopo una grande campagna acquisti che
vede l’arrivo al Milan di campioni quali
Rui Costa e Filippo Inzaghi, ingaggia il
nuovo tecnico Terim.
chisce la squadra, già piena di campioni, con l'arrivo del danese Tomasson, di Simic e Seedorf acquistati dall'Inter, del fuoriclasse brasiliano Rivaldo e infine di Alessandro Nesta, uno tra i più
forti difensori al mondo. Con queste premesse la
stagione non può che risultare esaltante. Carlo
Ancelotti riesce infatti a riportare il Milan sul
trono d' Europa vincendo la sesta Coppa dei
Campioni (il 28 maggio a Manchester contro la
Juventus) e a conquistare(nella doppia sfida in
finale contro la Roma-venticinque anni dopo l'ultimo trionfo) la quinta Coppa Italiana nella storia
della società rossonera.
2004 Le vittorie che hanno chiuso la stagione
portano grande entusiasmo e il Milan si attrezza
per nuovi trionfi. Qualcuno storce il naso per la
campagna acquisti dell’estate 2003, ma i fatti daranno ragione alla società. Si punta su due giocatori di grande esperienza, Cafù e Pancaro, per
rinforzare la difesa e su Kakà, giovane brasiliano
alla sua prima stagione in Italia, che sarà la vera
rivelazione
2003-2004. Il cammino in
campionato è da record e la squadra entusiasma
grazie al costante rendimento della difesa, ad un
centrocampo dalle grandissime doti tecniche e
all’attacco che, nonostante la lunga assenza di
Inzaghi per infortunio può contare sulla classe di
Shevchenko (capocannoniere a fine stagione con
24 reti) e sulla generosità di Tomasson. Il Milan
conquista così il suo 17 ° scudetto con 82 punti
(record assoluto). Ad agosto 2004 la squadra
conquista la 5a Supercoppa italiana (3-0 sulla Lazio).
2002 Dopo un inizio di campionato
altalenante, da novembre Carlo Ancelotti diventa il nuovo allenatore. Una
serie di gravi infortuni che colpiscono
Rui Costa, Inzaghi, Maldini e altri giocatori condiziona il cammino della squadra, che riesce però con un buon finale
di campionato ad ottenere il quarto
posto e il diritto di partecipare ai preliminari di Champions League.
2005 I rossoneri si trovano primi a pari punti
con la Juventus fino a poche giornate dalla fine
del campionato, ma lo scontro diretto contro i
juventini costerà caro al Milan, perché la Juve
vincerà
1-0, e dopo tre giornate vincerà lo scudetto. Ma
dopo il campionato ormai nelle mani della Juventus, il Milan partecipa alla finale di Champions
League a Istambul contro il Liverpool, ma dopo
un 3-0 per il Milan nel giro del primo tempo, nel
secondo tempo c’è addirittura un incredibile 3-3
nel giro di 6 minuti, conclusi i 90 minuti si va ai
calci di rigore (4-3 per il Liverpool) dato che anche i tempi supplementari si concluderanno senza alcun gol. La Champions League andrà agli
inglesi.
2003 La società mostra le sue ambizioni
già dalla campagna acquisti. Infatti arric-
D’Elia Giuseppe
ANNO
V,
NUMERO
3
PAGINA
1. Romanzo Criminale
2. Notte prima degli esami
3. Il mio miglior nemico
4. Crash - contatto fisico
5. Il Caimano
6. Match Point
7. Cinderella Man - Una ragione per lottare
8. Ogni cosa è illuminata
9. La fabbrica di cioccolato
10. V Per Vendetta
Linkin Park, Gruppo NuMetal
Il gruppo nasce nel 1996 ad
Agoura, un sobborgo di Los
Angeles (California), per iniziativa di due compagni di liceo, il
rapper polistrumentista Mike
Shinoda e il chitarrista metal
Brad Delson. Con il nome di
Xero, i due registrano alcuni
demo insieme a David
"Phoenix" Farrell (basso), Rob
Bourdon (batteria) e un altro
vocalist, Mark Wakefield. All'inizio si fanno conoscere su
Internet mediante i loro demo
in mp3 e la pubblicità nelle
chat lines.
Nel 1999, dagli Mark Wakefield se ne va ed è sostituito da
Chester Bennington, proveniente dall'Arizona. Poi cambiano nome in "Hybrid Theory" e registrano un primo EP
indipendente, "Hybrid Theory
EP". Questo disco, una serie di
showcases al "Roxy" e al
"Whiskey a Go Go" di Los
Angeles e la promozione su
Internet, nel marzo 2000 li
fanno accasare alla Warner.
Per l'omonimia con un'altra
band, gli Hybrid Theory cambiano nome in Linkin Park
(storpiatura di "Lincoln Park",
zona di Santa Monica dove il
gruppo effettuava le prime
registrazioni,
ora
Christine
Reed
Park)
Il see rendono quello
stetto
vecchio il titolo del
in una
loro disco d'esordio,
foto di il più venduto in tergruppo mini assoluti del 2001
e del genere nu metal.
Da allora ad oggi Hybrid Theory ha venduto quasi 19 milioni di copie, grazie ai numerosi
tour del sestetto e ai singoli
One Step Closer, Crawling ,
Papercut, In the End, Points Of
Authority e Runaway.
Dopo la prima edizione del
tour Projekt: Revolution e
l'album di remix Reanimation
(2002), il 25 marzo 2003 i Linkin Park immettono sul mercato Meteora, anch'esso prodotto da Don Gilmore. Forti del
fatto che quest'ultimo è il terzo disco più venduto del 2003
(circa 10 milioni di copie, di cui
oltre la metà negli Stati Uniti), i
sei californiani sono premiati ai
World Music Awards di quell'anno come Miglior Gruppo
Rock. Nell'estate del 2003
partono insieme a Limp Bizkit,
Metallica, Mudvayne e Deftones per il Summer Sanitarium
Tour.
I singoli che trascinano il disco,
che come Hybrid Theory ha
liriche prive di parolacce sono
Somewhere I Belong , Faint,
Numb, From the Inside, Lying
From You e Breaking The Habit .I primi mesi del 2004 sono
dedicati alla seconda edizione
"Projekt: Revolution", a cui si
associano anche Snoop Dogg, i
Korn, i Downset e i Less Than
Jake.
In tournée per tutto il biennio
2003-2004 (alcune performance dal vivo nel CD/DVD Live
in Texas del 2003), i Linkin
Park sono stati premiati come
Miglior Gruppo Rock anche
agli MTV Europe Music Awards del 2004, e il 30 novembre dello stesso anno hanno
pubblicato Collision Course,
un EP contenente remix di
alcuni loro primi singoli con
pezzi del rapper newyorkese
Jay-Z.
Nel gennaio 2005 sono stati
tra i promotori del tour
"Music For Relief", concerto di
beneficenza per le vittime dello
Tsunami del 26 dicembre 2004, e il 2 luglio hanno partecipato al Live 8; inoltre Mike Shinoda ha pubblicato il primo
album del suo progetto hip
hop Fort Minor (The Rising
Tied) e la compilation di ibridi
rap metal Rock Phenomenon ,
prodotta anche dagli XEcutioners.
Ancora non si conosce il titolo
del loro terzo album, che dovrebbe uscire nella primavera
del 2006. A produrlo saranno
Rick Rubin e gli stessi Linkin,
sia con la propria etichetta
Machine Shop Recordings sia
di nuovo sotto contratto con
la Warner.
Cruz Sergio
“ad oggi
Hybrid Theory
ha venduto
quasi 19
milioni di
copie”
Il primo album
23
IPSIA MARELLI
Via Livigno, 11 - 20158 Milano
Via Aldini, 74 - 20157 Milano
Tel.: 02.68.84.122 - 02.68.37.72 02.68.80.792
Fax: 02.66.80.35.75
Il giornale rinato nel 2002 dalle ceneri dell’ “Ercolino
“ è al suo 5 anno di pubblicazioni con 18 numeri e 2
speciali .
Il nome Versus è stato scelto perché è usato come
incitamento per le squadre o le manifestazioni sportive .
Noi l’abbiamo scelto perché volevamo lottare non
contro qualcuno ma contro la nostra indifferenza e
la nostra non voglia di costruire e di impegnarci
In questi abbiamo ottenuto riconoscimenti e abbiamo partecipato a seminari di giornalismo .
Chi fosse interessato a collaborare può contattarci
via e-mail al nostro indirizzo di posta elettronica.
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Redazione
Redazione Attiva: Cruz Sergio (3TLA), D’Elia Giuseppe (5ETA), Istrini Giovanni
(5ETA), Matoshi Hernald (3OA), Mr.Mad & Mr.Maca (1OB), Provenzano Gaetano
(5ETA), Rocca Fabio (5ETB), Russo Alessandro (5OA), Van-Dan (1OB)
Collaboratori: Bruno Francesco (5ETB), Chiarolla Sergio (2OM), Cortellini Sarah
(5OA), D’Amico Graziano (3ETA), Karoui Stefano (3ETA), Fais Stefano (4ELS)
Versus ha sempre bisogno di aiuto per uscire regolarmente, e per mantenere un clima di
confronto attivo; chi fosse interessato può rivolgersi alla prof. Galbiati, o alla prof. Nicolosi, o ai componenti della redazione.
Giochi
Questionario sportivo
1. Qual’e il numero massimo di atleti che può sedere su un
bob?
A) 3
B) 4
C) 5
2. Di che colore è la cintura precedente a quella nera nello
judo?
A) Verde B) Arancione C) Marrone
3. Qual’e lo sport nazionale della Bulgaria?
A) Sollevamento pesi B) scherma C) Equitazione
4. Quale ruolo aveva lo scrittore francese Albert Camus
nella squadra di calcio dell’Algeria?
A) Attaccante B) Difensore C) Portiere
5. Quale sport si gioca con un pallone di 67 centimetri di
circonferenza e peso variabile fra i 567 e 624 grammi?
A) Calcio B) Pallacanestro C) Pallavolo
6. Quale fu la prima squadra di calcio a sud di Roma a vincere uno scudetto?
A) Messina B) Cagliari C) Salernitana
7. Qual è lo sport più praticato nel mondo?
A) Calcio B) Corsa a piedi C) Pallavolo
8. Per quale squadra di calcio tifa Giulio Andreotti?
A) RomaB) Inter C) Milan
9. Quanti birilli ci sono al centro di un biliardo durante una
partita di boccette?
A) 3
B) 5
C) 7
10. In quale corsia gareggia il nuotatore
qualificatosi con il tempo più alto in una
finale alle Olimpiadi?
A) 1
B) 5
C) 8
A cura di Bruno Francesco
Soluzione del numero 2 - solo il 1° era risolvibile :P
7
8
1
2
9
5
6
4
3
5
9
4
6
3
1
7
8
2
6
3
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1
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3
4
2
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5
1