Le squadre di Allegri faticano sempre a inizio stagione
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Le squadre di Allegri faticano sempre a inizio stagione
LUNEDÌ 17 SETTEMBRE 2012 SERIE A IL MILAN IN AFFANNO Le false partenze specialità della casa Le squadre di Allegri faticano sempre a inizio stagione SALVATORE RIGGIO MILANO. False partenze per Massimiliano Allegri. In cinque anni di serie A (due sulla panchina del Cagliari e tre su quella del Milan), il tecnico livornese ha conquistato soltanto due vittorie nelle prime tre giornate di campionato. Entrambe sulla sponda gnare un gol. POKER AL LECCE La prima gioia risale al debutto col Milan, nella stagione dello scudetto con la fine dell’egemonia dell’Inter post Calciopoli. A San Siro i rossoneri vincono 4-0 contro il Lecce grazie alla doppietta di Pato e ai gol di Thiago Silva e Inzaghi. Ma In cinque anni di serie Ail livornese ha conquistato solo due vittorie nelle prime tre giornate di campionato rossonera del Naviglio: la prima è datata 29 agosto 2010, la seconda è quella dell’1 settembre a Bologna prima della sosta per le Nazionali. Un dato importante se si vuole analizzare il lavoro di Allegri, finito sul banco degli imputati dopo il pessimo avvio di stagione, con le due sconfitte casalinghe contro Sampdoria e Atalanta, senza se- già a Cesena arriva la sconfitta (2-0, Bogdani e Giaccherini), con tanto di rigore sbagliato da Ibrahimovic (l’unico col Milan) e la settimana dopo il pari interno col Catania. In totale quattro punti in tre partite per quella squadra che poi riuscì a vincere lo scudetto. PAZZINI TRIS In questo inizio sciagurato, ad Allegri rimane comunque la consolazione di aver vinto a Bologna grazie alla tripletta di Pazzini. Una gara non giocata benissimo dal Milan, dopo la sconfitta contro la Sampdoria. Sabato sera è arrivata pure quella con l’Atalanta a confermare le false partenze del tecnico milanista. Se due anni fa i punti erano stati quattro, quest’anno si è a quota tre. ATALANTA ri al Meazza con l’Udinese. Nonostante i soli due punti ottenuti nelle prime tre gare, il Milan di Allegri ha lottato fino alla fine con la Juventus, poi campione con zero sconfitte in campionato e finalista di coppa Italia. INIZI DA INCUBO Ma in serie A il tecnico livornese è riuscito a fare peggio col Cagliari. Al primo anno in Sardegna erano arrivate addirittura cinque sconfitte nelle prime cinque gare. Passi falsi con Lazio (4-1), Siena (2-0), Juventus (1-0), Atalanta (1-0) e Lecce (2-0), per poi pareggiare col Milan e vincere contro il Torino. Un avvio che, forse, avrebbe bruciato chiunque, ma non Allegri che riuscì a salvare il Cagliari. Questo risultato gli fece vincere, nel febbraio 2010, il premio “Panchina d’oro” come miglior allenatore del 200809. SI RIPETE Stessa musica l’anno successivo, quando in tre partite conquista un solo punto: pari col Livorno e due sconfitte con Siena e Fiorentina. Statistiche che potrebbero far tirare un sospiro di sollievo ai tifosi del Milan, costretti già a inseguire Juventus, Lazio e Napoli. Se al momento appare lontana la vetta, a preoccupare sono i punti di distanza con le rivali per il terzo posto, l’ultimo utile per la qualificazione ai preliminari di Champions League. Senza la grande Europa, pochi potrebbero essere i soldi da investire nella prossima stagione. DUE PAREGGI Nei tre anni di Milan, soltanto l’anno scorso l’allenatore rossonero aveva fatto peggio. Debutto alla seconda giornata (il primo turno era saltato per lo sciopero dei giocatori) con il 2-2 contro la Lazio. Dopo le reti di Klose e Cissé, la sconfitta era stata evitata da Ibrahimovic e Cassano, con tanto di vittoria sfiorata nel finale. Male, invece, a Napoli: gara iniziata in discesa con Aquilani, ma la tripletta di Cavani aveva steso le ambizioni milaniste. Qualche giorno dopo, nel turno infrasettimanale arrivò il pa- Stephan El Shaarawy, 19 anni, si dispera dopo un errore (LaPresse) Luca Cigarini, 26 anni, festeggiato dai compagni dopo il gol (Ansa) Cigarini: «Abbiamo vinto con la testa» Il centrocampista: «Il merito è di Colantuono, che ci ha suggerito di non dare spazi al Milan». Marino su Twitter scrive ai tifosi: «Sembravate 10 mila» BERGAMO. Il segreto della vittoria con il Milan? Quel palo di Denis che dopo i primi venti minuti di studio, se così si può chiamare, ha dato la sveglia alla squadra e ha fatto capire che anche davanti al Milan si poteva osare di più. E così è stato. I giocatori hanno preso coraggio e giocato come aveva chiesto il tecnico in settimana. Colantuono, per la verità, aveva chiesto la partita perfetta, l’Atalanta ci è andata molto vicino. Il Milan non è mai stato padrone del gioco e i nerazzurri sono stati bravi a costruire una gabbia intorno a Boateng, ma soprattutto a usare la testa, come ha spiegato il match-winner Cigarini: «Abbiamo fatto quello che ci ha chiesto l’allenatore senza lasciare spazio al Milan. Credo sia stata una vittoria conquistata anche con la testa: sotto il profilo mentale, della concentrazione, non abbiamo mollato nulla». FESTA NERAZZURRA Di certo perfetto è stato il risultato: l’ultima vittoria con il Milan risale all’epoca di Del Neri. Ma al di là del prestigio, i tre punti hanno confermato che l’Atalanta è in ascesa dopo lo scivolone con la Lazio e il pareggio di Cagliari, e soprattutto hanno permesso di azzerare la penalità e far tornare la classifica in attivo. Domenica prossima i nerazzurri ospiteranno a Bergamo il Palermo e partiranno con un punto di vantaggio sui rosanero. Motivo, dunque, per festeggiare. L’urlo di gioia di Colantuono è stato immortalato dalle telecamere, la dirigenza atalantina ha festeggiato a cena. PierPaolo Marino su Twitter tiene aggiornati i suoi fans: «A cena con il presidente Percassi e con Luca (Percassi n.d.r.). Festa Atalanta!!! Grazie di cuore al mister, alla squadra e ai nostri tifosi. Sembravano 10 mila». ALS