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MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA Viale Fulvio Testi 121, Milano 120 ANNI DI CINEMA DEL REALE I grandi capolavori del cinema documentario Dal 2 al 30 giugno 2015 Dal 2 al 30 giugno 2015, presso il MIC - Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta 120 ANNI DI CINEMA DEL REALE, una rassegna dedicata ai film che hanno fatto la storia del cinema documentario, dall’era del muto ai giorni nostri. Un documentario è un film senza sceneggiatura o interpreti, che si pone nei confronti del reale non per modificarlo a fini di finzione, ma con l’intenzione precisa di restituirlo così come si dà di fronte all’obbiettivo della macchina da presa. “Genere” vecchio quanto il cinema stesso, il quale nasce appunto per documentare, col tempo il documentario (o nonfiction) è stato relegato a spettacolo di nicchia, considerato dagli studios non in grado di competere, commercialmente e artisticamente, con il cinema narrativo. Il tempo ha dimostrato quanto quest’idea fosse sbagliata: non solo il cinema documentario si è dimostrato capace di straordinarie invenzioni visive (pensiamo ai lavori legati alle avanguardie, come le “sinfonie cittadine” di Vigo e Ivens), ma è anche stato capace di conquistare il grande pubblico, come ci dimostra il successo di Michael Moore e degli ultimi straordinari lavori di Wim Wenders, Gianfranco Rosi e Joshua Oppenheimer. La rassegna comprende un’esaustiva selezione di lungometraggi e cortometraggi che hanno segnato l’evolversi nel tempo del cinema del reale e del suo linguaggio. Per rendere ancora più preziosa la retrospettiva verrà proiettata prima di ogni spettacolo una veduta realizzata dagli operatori Lumière in Italia, per riaffermare il forte legame che connette il documentario al cinema delle origini e per mostrare come il nostro Paese veniva osservato dall’ancora giovane settima arte. Una retrospettiva che non poteva non iniziare da Nanuk l’eschimese (1922), capolavoro immortale di Robert J. Flaherty, considerato il primo cineasta, insieme a John Grierson, ad aver tematizzato e “canonizzato” il cinema del reale. Oltre a Nanuk sarà proiettato anche lo straordinario Tabù (1931), figlio della collaborazione di Flaherty con il grande regista tedesco Friedrich W. Murnau, e L’uomo di Aran (1934), cronaca di una giornata nella vita di una famiglia di pescatori irlandesi. Altro film chiave per la definizione del genere è lo splendido Finis Terrae (1929) di Jean Epstein. Non mancano i documentari più affini alle avanguardie degli anni Venti, dove la routine quotidiana viene rivisitata tramite soluzioni visive e musicali ardite e innovative; ne sono ottimi esempi Pioggia (1929) di Joris Ivens e À propos de Nice (1930) di Jean Vigo. Proprio di Ivens, grande documentarista olandese la cui opera copre sessant’anni nel Novecento, offriamo una rassegna nella rassegna: oltre a Pioggia saranno proiettati anche Il ponte (1928), Borinage (1934), uno dei primi esempi di cinema di denuncia, Pour le Mistral (1965) e lo straordinario testamento Io e il vento (1988). Non manca un’ampia selezione di documentari italiani, a partire dagli straordinari film-saggio in forma di appunti filmati di Pier Paolo Pasolini: Appunti per un film sull’India (1964), Appunti per un’Orestiade africana (1970). Del grande cineasta e poeta in programma anche Comizi d’amore (1964), inchiesta sui costumi sessuali degli italiani negli anni Sessanta, e Le mura di Sana’a (1971), appello all’UNESCO in forma di cortometraggio. Oltre ai film di Pasolini, anche i documentari industriali di Ermanno Olmi (1955-1958); il resoconto filmato del viaggio di Roberto Rossellini in India (1959); Il pianeta azzurro (1981) di Franco Piavoli, realizzato seguendo il ritmo naturale della vita e delle stagioni; il recente Sacro GRA (2013) di Gianfranco Rosi, vincitore del Leone d’Oro al Festival di Venezia; e infine un omaggio a Luigi Comencini (I bambini e noi, 1970) e Alberto Lattuada (La nostra guerra, 1945), co-fondatori della Cineteca Italiana nel 1947. Chiude la rassegna una selezione di documentari che hanno incantato la critica e il pubblico degli ultimi anni. La scuola americana è qui rappresentata dal suo maestro indiscusso, Frederick Wiseman (La Danse, 2009), e dal suo esponente più celebre, Michael Moore (Bowling a Columbine, 2002). I grandi maestri del cinema tedesco Werner Herzog e Wim Wenders sono presenti entrambi con alcuni dei loro documentari più belli: Grizzly Man (2005) di Herzog, capolavoro sul rapporto tra uomo e natura che è anche riflessione etica sui limiti della rappresentazione; Cave of Forgotten Dreams (2010), visita di Herzog alle grotte di Chauvet, contenente una serie di straordinarie pitture rupestri; e l’acclamato Il sale della terra (2014), documentario di Wenders sul lavoro del fotografo giramondo Juliano Ribeiro Salgado. Infine, in calendario l’inquietante capolavoro di Joshua Oppenheimer L’atto di uccidere (2012), nel quale il regista chiede a due ex-sicari del regime anti-comunista indonesiano di interpretare loro stessi in un film che mette in scena le loro terribili azioni. SCHEDE DEI FILM E CALENDARIO Martedì 2 giugno h 17.00 Carrozze e ciclisti (Operatore Lumière n.i., 1896) A seguire Nanuk l’eschimese (Robert J. Flaherty, USA, 1922, b/n, muto, 78’) Nanook e la sua famiglia vivono in un villaggio inuit nei pressi della Baia di Hudson. La caccia, le giornate negli igloo, la costruzione dei kayak, il baratto delle pelli conciate sono le loro attività quotidiane, che Flaherty segue con attenzione e partecipazione, soffermandosi sul tribolato rapporto di questi uomini con l’ambiente ostile che li circonda. Giovedì 4 giugno h 16.30 Carrozze scortate (Operatore Lumière n.i., 1898) A seguire Io e il vento (Joris Ivens, Francia, 1988, 80’) L’anziano regista olandese Ivens, nato in un paese caratterizzato dall’azzurro del cielo e dell’acqua, dal colore dei tulipani e dal rumore dei mulini a vento, fin da bambino sogna di catturare il vento stesso, e un giorno decide di recarsi in Cina nella difficile impresa di coglierlo tramite la macchina da presa. Venerdì 5 giugno h 17.00 Deragliamento di alcuni treni (Operatore Lumière n.i., 1896) A seguire Regen - La pioggia (Joris Ivens, Paesi Bassi, 1929, b/n, muto, 12’) Il film, iscrivibile alla corrente delle “sinfonie cittadine”, descrive con dovizia di particolari, pur nei suoi pochi minuti di durata, lo scatenarsi e lo sviluppo di un improvviso temporale e il suo effetto sulla folla di Amsterdam. A seguire De Brug - Il ponte (Jori Ivens, Paesi Bassi, 1928, b/n, muto, 11’) Studio cinematografico sospeso tra rigoroso formalismo e partecipe lirismo, ritmico e poetico, sulle strutture e le funzioni di un ponte levatoio di Rotterdam. h 19.00 Firenze: parata di ciclisti (Operatore Lumière n.i., 1896) A seguire Comizi d’amore (Pier Paolo Pasolini, Italia, 1964, 88’) Ricerca sugli usi e i costumi sessuali degli italiani negli anni Sessanta, condotta da Pasolini per mezzo di una serie di interviste a diversi personaggi, commentate dal regista insieme allo psicoanalista Cesare Musatti e allo scrittore Alberto Moravia. Più che di un film sull'amore, si tratta di un'inchiesta sui tabù sessuali nell'Italia della metà degli anni Sessanta, dal Nord industriale al Sud più agricolo. Sabato 6 giugno h 16.00 Guado di un fiume a cavallo (Operatore Lumière n.i., 1898) A seguire Tabù (Friedrich Wilhelm Murnau/Robert J. Flaherty, USA, 1931, b/n, 80') Reri, la ragazza più bella di un villaggio polinesiano, viene consacrata alla divinità locale, e da quel momento è costretta a rimanere per sempre vergine: qualsiasi uomo che le si avvicinerà verrà punito. Il suo fidanzato Matahi si ribella, e cerca di salvare la loro storia d’amore rapendo la fanciulla e portandola su un’isola vicina, ma sulle loro tracce si mette il sacerdote del villaggio, che richiama a sé la ragazza facendo leva sul suo sentimento religioso. Domenica 7 giugno h 16.00 I pompieri: il telo, l’automobile, la grande scala (Operatore Lumière n.i., 1896) A seguire La Danse (Frederick Wiseman, USA, 2009, 159') In questo documentario l’americano Wiseman si reca a Parigi per seguire da vicino la compagnia del Teatro dell'Opéra. La sua macchina da presa riprende ogni momento della preparazione dello spettacolo, dagli allenamenti dei ballerini alle prove generali, sino alla messa in scena di sette classici balletti. h 19.00 Lago di Como: danze a bordo (Operatore Lumière n.i., 1898) A seguire Il sale della terra (Wim Wenders/Juliano Ribeiro Salgado, Bras./Fr./Ita., 2014, 100’) Da quarant'anni Salgado attraversa i continenti sulle tracce di un'umanità in pieno cambiamento. Dopo aver testimoniato alcuni tra i fatti più sconvolgenti della nostra storia si lancia adesso alla scoperta di territori inesplorati e grandiosi, per incontrare la fauna e la flora selvagge in un grande progetto fotografico, omaggio alla bellezza del pianeta che abitiamo. Mercoledì 10 giugno h 17.00 Personalità salgono a bordo di un motoscafo (Operatore Lumière n.i., 1897) A seguire À propos de Nice (Jean Vigo, Francia, 1930, b/n, 25’, v.o.) Il documentario offre un ritratto non convenzionale di Nizza: a un'apertura incentrata sugli elementi più naturali segue la descrizione della vita della località turistica, con i suoi casinò, il carnevale, le spiagge affollate, i bar con i tavolini al sole. La Nizza alto-borghese e altolocata viene confrontata, in rapidi ma incisivi scorci e grazie a un ardito uso del montaggio, con la propria "controparte": quella dei bassifondi popolari, dove a regnare sono fame e povertà. A seguire Serie di vedute italiane di Napoli e Liguria negli anni ‘20 Venerdì 12 giugno h 17.00 Alle corse: sfilata di carri addobbati (Operatore Lumière n.i., 1897) A seguire Appunti per un film sull’India (Pier Paolo Pasolini, Italia, 1964, b/n, 34’) Il film venne realizzato da Pasolini per conto della rubrica Tv7 del telegiornale del primo canale Rai. Girato tra Bombay, Nuova Delhi e gli stati di Uttar Pradesh e Rajasthan nel dicembre 1967, e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia l'anno seguente, il queste riprese Pasolini si concentra su vari aspetti dell'India, vista “con gli occhi dell’Occidente” nella sua contraddittoria realtà di Paese antico attraversato dalle correnti di modernizzazione. A seguire Le mura di Sana’a (Pier Paolo Pasolini, Yemen, 1971, 13’) Al termine delle delle riprese realizzate nello Yemen per il Decameron, Pasolini decide di girare un film documentario in forma di appello all'Unesco, affinché protegga le bellezze del titolo, e le conservi e salvaguardi quali patrimonio storico-culturale dell'intera umanità. L'appello di Pasolini fu accolto: nel 1986, per le sue preziose testimonianze artistiche, la città vecchia di Sana'a fu dichiarata patrimonio dell'umanità. h 19.00 Pour le Mistral – Per il Mistral (Joris Ivens, Francia, 1965, b/n, 36’, v.o.) Il Mistral, al richiamo del mare, scende con forza dalle montagne per invadere luoghi e persone, attraversa la valle del Rodano e la Provenza fino al Mediterraneo. Il vento, come forza della natura, è indagato nella sua essenza, da qui le soggettive impossibili che inseguono il punto di vista e la corporeità del Mistral. A seguire Borinage (Joris Ivens, Belgio, 1934, b/n, 28’) Film di protesta e di denuncia, realizzato nel 1933, dedicato alle condizioni di vita dei minatori in Belgio agli inizi degli anni Trenta. Il documentario ripercorre gli scioperi del 1932; la storia di un giovane minatore di 15 anni; lo sfratto di una famiglia di minatori e alcuni episodi di solidarietà tra i lavoratori. Sabato 13 giugno h 16.00 Panorama dal traghetto Lombardia (Operatore Lumière n.i., 1897) A seguire Sacro Gra (Gianfranco Rosi, Italia, 2013, 93’) Intorno al Grande Raccordo anulare di Roma (GRA) si svolgono diverse esistenze. Un nobile piemontese decaduto vive con la figlia in un monolocale di periferia, un esperto botanico combatte contro le larve che infestano le palme, un paramedico accudisce la madre affetta da demenza senile, un nobile affitta il proprio castello come set per fotoromanzi e luogo di feste, delle ragazze immagine si preparano a esibirsi in un bar, due anziane prostitute aspettano i clienti a bordo di un camper. Film vincitore del Leone d'oro al miglior film alla 70ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Domenica 14 giugno h 16.00 Firenze: arrivo di una personalità (Operatore Lumière n.i., 1898) A seguire Finis Terrae (Jean Epstein, Francia, 1929, b/n, muto, 82’) Sull’isolotto deserto di Bannec, in Bretagna, quattro uomini trascorrono l’estate raccogliendo alghe abbandonate dal mare sulla riva, che poi faranno seccare per ricavarne soda, concime e altri prodotti. Fra due di loro, Ambroise e Jean-Marie, scoppia una lite e Ambroise rimane ferito a una mano. La piaga si infetta e l’uomo, che non può lavorare, si isola nella sua baracca. Le sue condizioni si fanno serie, e sarà lo stesso Jean-Marie a salvargli la vita accorrendo in suo soccorso. h 19.00 Firenze: uscita di chiesa e partenza di un’automobile (Operatore Lumière n.i., 1897) A seguire L’atto di uccidere (Joshua Oppenheimer, Norv./Dan./UK, 2012, 160’) ll film descrive la purga anticomunista avvenuta in Indonesia tra il 1965 e il 1966, che portò alla morte di mezzo milione di persone, dal punto di vista di due preman (gangster), Anwar Congo e Adi Zulkadry, diretti responsabili dell'uccisione di centinaia di uomini ed oggi rispettabili membri di organizzazioni paramilitari. Oppenheimer chiede ai due di reinscenare i propri crimini di fronte alla macchina da presa: all’inizio spavaldi, col passare del film i due uomini sembrano progressivamente prendere coscienza dell’orrore che hanno causato. Martedì 16 giugno h 17.00 Veduta presa dal finestrino posteriore di un tram (Operatore Lumière n.i., 1898) A seguire Cave of forgotten dreams (Werner Herzog, Francia, 95’, 2010) Scoperta per caso nel 1994 dallo speleologo Jean-Marie Chauvet, la grotta Chauvet, situata in Francia, lungo il fiume Ardèche, contiene quasi 500 pitture rupestri risalenti a 32000 anni fa. Werner Herzog, incuriosito da un articolo del New Yorker, ottiene dal Ministero francese della Cultura il permesso di filmare per alcune ore al giorno l'interno della grotta, normalmente chiusa ai visitatori per proteggerne il clima eccezionale. In compagnia di alcuni geologi, archeologi, storici dell'arte Herzog penetra nelle profondità della Terra e della Storia. Giovedì 18 giugno h 17.00 Milano: il Bagno di Diana (Giuseppe Filippi, produzione Lumière, 1896) A seguire Grizzly Man (Werner Herzog, USA, 2005, 103’) Con quest’intenso docu-drama Herzog ripercorre le tredici estati (dal 1990 al 2003) trascorse in Alaska dall'americano Timothy Treadwell, attivista/ecologista animato dalla volontà di proteggere dai bracconieri una comunità di orsi grizzly, e talmente ossessionato dall’idea di entrare in comunicazione con loro da perdere il contatto con la realtà e finire sbranato. Utilizzando filmati e registrazioni effettuate da Treadwell stesso, Herzog arriverà a chiedersi fino a che punto è giusto spingersi nel restituire allo spettatore gli eventi accaduti. Venerdì 19 giugno h 17.00 Milano: Piazza del Duomo (Giuseppe Filippi, produzione Lumière, 1896) A seguire Il pianeta azzurro (Franco Piavoli, 1981, Italia, 90’) Il film segue il ciclo delle stagioni in un paesaggio di campagna, dal risveglio della vita dopo le gelate invernali alle fioriture della primavera, dal calore estivo e il lavoro dei campi fino al crepuscolo dell'autunno. L'uomo si confronta con la natura nel susseguirsi delle stagioni, che sembra scandire i momenti essenziali della sua esistenza: l'infanzia, l'amore, il cibo, il lavoro, il dolore. h 19.00 Milano: i canottieri (Giuseppe Filippi, produzione Lumière, 1896) A seguire L’uomo di Aran (Flkaherty, Gran Bretagna, 1934, 77') L’isola Aran, al largo delle coste occidentali irlandese, è inospitale alla vita umana, ma una piccola comunità di pastori e pescatori convive con la natura avversa tutti i giorni. La macchina da presa di Flaherty segue questa piccola comunità nella routine di tutti i giorni, culminante in una battuta di pesca che riesca di trasformarsi in tragedia per colpa del mare agitato dal vento. Un ritratto di umanità sospeso tra mito e realtà. Sabato 20 giugno h 16.00 Milano: parata di ciclisti (Giuseppe Filippi, produzione Lumière, 1896) A seguire I bambini e noi – ep. Educati e gentili (Luigi Comencini, Italia, 1970, 55’) Luigi Comencini intervista bambini di diverse regioni italiane e dalle differenti condizioni sociali, con un occhio di riguardo per i più poveri, che visita nei diversi contesti delle periferie delle grandi città e delle campagne. A seguire La nostra guerra (Alberto Lattuada, Italia, 1945, 15’) In questo documentario, Lattuada racconta l'8 settembre 1943 e le azioni del Corpo di Liberazione Nazionale, e allo stesso tempo mostra la guerra del popolo italiano contro nazismo e fascismo. All'interno di un afflato collettivo sceglie nondimeno l'ambito del contributo dato alla Liberazione dal nostro esercito, o almeno di quella parte che si era ricomposta, dopo la rotta dell'8 settembre. Domenica 21 giugno h 16.00 Carrozze e ciclisti (Operatore Lumière n.i., 1896) A seguire India (Roberto Rossellini, Italia, 1959, 90') Rossellini guida lo spettatore in un documentario che parte da Bombay per addentrarsi verso il sud del paese e quindi verso le lagune di Malabar e la diga sul fiume Mahadi. Girato in quattro blocchi narrativi, il regista segue le vicende di un conduttore di elefanti, un operaio, un anziano che cerca di salvare una tigre dai bracconieri, e persino una scimmietta che deve sopravvivere alla morte del proprio padrone. h 19.00 Carrozze scortate (Operatore Lumière n.i., 1898) A seguire Bowling a Columbine (Michael Moore, USA, 2002, 123') "Siamo una nazione di maniaci delle armi, o siamo semplicemente pazzi?" è il quesito a cui il regista Michael Moore tenta di dare una risposta in questo film-inchiesta, condotto a partire dalla strage avvenuta alla Columbine High School nel 1999. Alternando spezzoni animati, riprese di video di sicurezza e interviste a celebrità e gente comune, il regista prova a indagare il morboso attaccamento alla violenza di una Nazione resa paranoica dai media e dall’ossessione di “esportare la democrazia”. Martedì 23 giugno h 17.00 Deragliamento di alcuni treni (Operatore Lumière n.i., 1896) A seguire Appunti per un orestiade africana (Pier Paolo Pasolini, Italia, 1970, 74’) Dalla Tanzania all'Uganda, con alcune interviste a studenti africani dell’Università di Roma, Pier Paolo Pasolini percorre l'Africa cercando i corpi e i luoghi per "un film da farsi" liberamente ispirato alla trilogia dell'Orestiade di Eschilo. Mercoledì 24 giugno h 17.00 Firenze: parata di ciclisti (Operatore Lumière n.i., 1896) A seguire Pour le Mistral – Per il Mistral (Jori Ivens, Francia, 1965, b/n, 36’, v.o.) Replica A seguire Borinage (Jori Ivens, Belgio, 1934, b/n, 28’) Replica Giovedì 25 giugno h 17.00 Guado di un fiume a cavallo (Operatore Lumière n.i., 1898) A seguire Ermanno Olmi – i documentari industriali (Ermanno Olmi, Italia, 1955-1958, 40’) A vent'anni il grande regista era un impiegato dell'azienda elettrica. Un dirigente gli donò una macchina da presa con cui realizzò alcuni piccoli documenti industriali che diventeranno il manifesto poetico del suo cinema, proponiamo La diga del ghiacciaio (1955), Manon finestra 2 (1956), Tre fili fino a Milano (1958). Venerdì 26 giugno h 16.00 I pompieri: il telo, l’automobile, la grande scala (Operatore Lumière n.i., 1896) A seguire La Danse (Frederick Wiseman, USA, 2009, 159') Replica h 19.00 Lago di Como: danze a bordo (Operatore Lumière n.i., 1898) A seguire L’atto di uccidere (Joshua Oppenheimer, Norv./Dan./UK, 2012, 160’) Replica Sabato 27 giugno h 15.00 Personalità salgono a bordo di un motoscafo (Operatore Lumière n.i., 1897) A seguire Comizi d’amore (Pier Paolo Pasolini, Italia, 1964, 88’) Replica Domenica 28 giugno h 19.00 Veduta di un porto presa da un battello (Operatore Lumière n.i., 1897) A seguire Il sale della terra (Wim Wenders/Juliano Ribeiro Salgado, Bras./Fr./Ita., 2014, 100’) Replica Martedì 30 giugno h 17.00 Alle corse: asinelli cavalcati da bambini (Operatore Lumière n.i., 1897) A seguire Nanuk l’eschimese (Robert J. Flaherty, USA, 1922, b/n, muto, 78’) Replica INFO [email protected] www.cinetecamilano.it T 02 87242114 Cineteca Milano @cinetecamilano MODALITÀ D’INGRESSO ALLE PROIEZIONI Biglietto d’ingresso intero: € 5,50 Biglietto d’ingresso ridotto: € 4,00 Biglietto d’ingresso adulto + bambino: € 6,00 UFFICIO STAMPA Margherita Giusti Hazon [email protected] – T 0287242114 – M 3403543419