il tiragraffi: perche` e` uno dei migliori amici del gatto

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il tiragraffi: perche` e` uno dei migliori amici del gatto
A cura della Dott.ssa Federica Pirrone, Ph.D, Ricercatore
Docente di Etologia Veterinaria e Benessere Animale
Dipartimento di Patologia Animale, Igiene e Sanità Pubblica Veterinaria
Sezione di Biochimica e Fisiologia Veterinaria,
Facoltà di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Milano
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IL TIRAGRAFFI: PERCHE’ E’ UNO DEI MIGLIORI AMICI DEL GATTO (E DEL SUO
PROPRIETARIO)
Come per il cane, anche per i nostri amici gatti i problemi comportamentali, compresi i
comportamenti che, pur essendo per loro normali, risultano inaccettabili per il proprietario,
comportano uno scadimento della qualità della vita di entrambi, in quanto sono causa di stress a
livello familiare, di punizioni inappropriate dell’animale e, di fatto, di distruzione della relazione
uomo-animale. Non è un caso che i problemi comportamentali rappresentino una delle principali
cause di abbandono anche dei felini domestici. Tutto questo, naturalmente, è un vero peccato, in
particolare se si pensa ai benefici reciproci che possono scaturire da una relazione equilibrata. I
benefici psicologici e fisici di cui godono le persone che hanno per amico un gatto sono già molto
noti. Tra questi, ricordiamo la compagnia, il sentirsi utili, anzi indispensabili, per qualcuno, la
riduzione della pressione sanguigna, la minor probabilità di subire un secondo attacco cardiaco e,
nei bambini, l’aumento dell’autostima. Allo stesso tempo, se il legame è positivo, un proprietario è
più invogliato a rivolgere cure e attenzioni al gatto, e lo stato psicofisico di quest’ultimo non può
che giovarne. Il modo migliore per prevenire l’insorgenza di problemi comportamentali nei nostri
amici gatti è conoscere il loro comportamento normale. Conoscendo la comunicazione normale, ad
esempio, è possibile interagire con loro in modo appropriato, riducendo la possibilità di subire
un’aggressione. Ancora, conoscendo il comportamento sociale e le necessità fisiche del gatto, il
proprietario è in grado di mettergli a disposizione un ambiente ricco e stimolante, nonché di ridurre
le possibilità che l’animale elimini in casa in modo inappropriato o che graffi superfici diverse da
quelle appositamente dedicate. Graffiare oggetti è un comportamento innato del gatto, ossia naturale
e insopprimibile. Questo gesto porta con sé almeno tre funzioni importantissime. Innanzitutto serve
per affilare gli artigli e dunque, in natura, per cacciare meglio e per arrampicarsi più agilmente. Poi,
serve per comunicare la propria presenza in un territorio: graffiando, infatti, il gatto trasmette sia
segnali visivi - i segni dei graffi, appunto – sia segnali olfattivi, in quanto sotto i polpastrelli sono
presenti speciali ghiandole che secernono sostanze, dette feromoni, percepibili dagli altri gatti.
Inoltre, sembra che graffiare serva al gatto anche come esercizio fisico di stiramento muscolare.
Detto questo, attraverso una buona cura delle unghie, mediante spuntatura, e mettendo a
disposizione appositi tiragraffi, verso cui l’animale possa dirigere questo comportamento normale,
il proprietario può certamente prevenire i tanto temuti danni in casa. E’ anche importante che impari
a riconoscere le eventuali preferenze dell’animale: alcuni gatti, infatti, preferiscono tiragraffi
verticali, che devono essere solidi e sufficientemente alti da consentire al gatto di distendersi bene;
altri mici, invece, preferiscono tiragraffi orizzontali. I materiali che i gatti grattano con più
soddisfazione sono il legno, la corda, e il tessuto ruvido. I tiragraffi devono essere posizionati nei
luoghi preferiti del gatto (ad esempio, vicino alle finestre o dove dorme), in modo tale da
incentivare la sua motivazione a marcare proprio lì. Naturalmente è anche possibile insegnare al
gattino, appena arrivato a casa, ad utilizzare il tiragraffi, lasciando stare le nostre amate poltrone.
Ad esempio, attirando il gattino verso il tiragraffi appena si sveglia, che è un momento in cui
solitamente i mici amano dedicare qualche secondo a questa attività; oppure strofinando qualche
filo di erba gatta sulla sua superficie o, ancora, facendo penzolare sul tiragraffi un bocconcino
appetitoso o un giochino, così da incentivare l’animale a grattare in quel punto. Insomma, un gatto
che ha dove farsi le unghie è un gatto felice. Con poche regole e qualche semplice accortezza,
possiamo esserne felici anche noi.