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PARK AVENUE OPEN DAY 2008
PARK AVENUE
OPEN DAY 2008
di Tiziano Tredese
L’ASPETTO SOCIALE
Non è mai troppo tardi per
imparare qualcosa nella vita,
l’importante è poterci essere.
Stavolta c’ero anch’io al Park
Avenue Open Day del 4 giugno
organizzato da Electrocoin e
United Distributing, cioè due storiche aziende inglesi del coin-op.
Praticamente ho scoperto che da
20 anni queste due aziende, che
sono fisicamente contigue, invitano le maggiori realtà produttive
della Gran Bretagna a esporre,
nelle loro sedi, le ultime novità nel
campo dell’automatico. Hanno
fatto un po’ di largo nel loro
showroom e su soli 400/500mq
ben 41 aziende hanno esposto i
loro prodotti.
Dove sta, almeno per me,
l’eccezionalità dell’evento?
Nel fatto che tutte queste
aziende sono praticamente concorrenti ed hanno accettato di esporre
i loro prodotti direttamente ‘a
casa’ di uno di loro! Ve lo immaginate un evento del genere in
Italia, e che dura da 20 anni?
Ho cercato di riflettere a lungo
sforzandomi di immaginare diverse combinazioni di aziende italiane ma alla fine ho creduto opportuno lasciar perdere anche ricordando le difficoltà in cui si ritrovano ogni 6 mesi la brava
Gabriella e la simpatica Carmen
(Ente Fiera di Rimini) nel cercare
di collocare opportunamente lontani fra di loro espositori con prodotti similari.
Vediamo un po’ la formula
organizzativa di questo Open Day:
ogni partecipante versa una quota
volontaria, 100-200 sterline, su
una cassa comune che va tutta in
beneficienza. Poi, singolarmente o
in gruppo, vengono organizzate le
libagioni: ad esempio Games
Warehouse per lo champagne e le
hostess
di
accoglienza,
Electrocoin e Bell-Fruit per il bar,
AMG, Coin Slot, Gamesoft,
Preview 2009, Suzo e TAB per il
barbecue, ecc. In sostanza, con un
investimento pari ad una pagina
pubblicitaria su qualsiasi rivista si
è data l’opportunità ai migliori
produttori/distributori di stare
dalle 10 del mattino fino alle 5 del
The social aspect
It is never too late to learn
something new in life, the important
thing is to be there to do it. This
time I too was as the Open Day on
the 4 June organised by Electrocoin
and United Distributing, that is, two
historic English coin-op companies.
In essence I discovered that for the
last 20 years these two companies,
physically located next to one
another, have been inviting the
major manufacturers in Great
Britain to display, at their headquarters, the latest releases in the coinop sector. They have made some
extra space in their showroom, and
on just 400/500sq.m a total of 41
companies have exhibited their
products.
Why then, for me at least, is this
an exceptional event?
Because all these companies
are practically competitors and have
accepted to display their products
directly ‘at the home’ of one of
them! Can you imagine this type of
event in Italy, and then that it lasts
20 years?
I tried hard to imagine different
combinations of Italian companies,
but in the end I decided to give up,
remembering the difficulties shared
every 6 months by Gabriella Zoni
and Carmen Zeolla (from the Fiera
di Rimini) in trying to keep
exhibitors with similar products far
enough apart.
Let’s then have a look at how
this Open Day is organised: each
participant pays a voluntary sum,
100-200 pounds, into a common
fund that goes to charity. Then, individually or in a group, the refreshments are organised: for example,
Games Warehouse for the champagne and the hostesses welcoming the visitors, Electrocoin and
Bell-Fruit for the bar, AMG, Coin
Slot, Gamesoft, Preview 2009,
Suzo and TAB for the barbecue,
etc. In essence, for an investment
equal to a one-page advertisement
in any magazine, the leading manufacturers/distributors are given the
opportunity to stay from 10 a.m. to 5
p.m. comfortably seated and eat,
drink and discuss commercial and
association problems (the most
important delegates of the powerful
BACTA were also invited).
When will something similar
happen in Italy too?
The technical aspect
Apart from the positive side of
the event as described above, this
open day, strategically placed
halfway between ATEI in January
and Preview in October, was useful
as it gave me the chance to try the
P–L–A–Y–M–A–C–H-I-N-E LUGLIO/AGOSTO 2008
most awaited driving game in recent
years: Sega Rally 3.
Unfortunately, my natural inability to play these sophisticated
machines didn’t let me see what
happens at the end of certain routes,
however with the help of some
experts, I understood how this object
of desire works: 3 initial choices,
Championship, Classic Race and
Quick Race, with 4 optional routes,
Desert, Canyon, Tropical, Alpine, as
well as automatic or mechanical
gear change on a very vast range of
rally cars. They tell me, in addition,
that the better drivers can use
another two ‘concealed’ routes, as
well as other cars that are not highlighted. The version presented was
a splendid De Luxe, with motion,
handbrake (for those who know how
to use it) and a wonderful 62 inch
screen. The only black mark, yet by
now we are used to this, is the price
that, even if not final, will be
between 18 and 20,000 euro. The
twin version will be ready at the end
of the year.
Significant interest was also
shown in a new ticket redemption
based on the evergreen Space
Invaders manufactured by Taito: this
is a combination of video game and
dance machine, as players use their
feet. Suitably stepping on three sensitive platforms, players try to hit the
aliens that come down at increasing
speed, to prevent them from conquering our bases. Depending on
the number of aliens hit, tickets are
won. Now the game is already being
tested at the Trocadero center in
London and we will soon see the
results in terms of takings.
Very original too was a 7a
machine called Barber Cut , which
uses electromechanical scissors to
cut the wire the prizes are hanging
from. The skill involves moving the
scissors, to the right and forwards so
that the blades reach the correct cutting position. How many years from
now will this be approved in Italy?
In the field of games with cash
payout, there was a vast choice:
beautiful graphics, shiny cabinets,
roulette and poker to burn. I also
tried to understand the philosophy
that these games are based on in
England. Take for example the most
numerous type, that is, those with a
max bet of 50 pence and wins of 35
pounds. The wins are accumulated
in a special panel and can:
a) be cashed in immediately;
b) be used to play again, but
always with bets of 50 pence;
c) be replayed in one hit on an
additional game that allows the win
to be doubled, up to 4 times.
In essence, the replay is at most
equal to the cost of a game, while
the max win may reach 140 pounds.
THE EXPERT APPROACH
Il Park Avenue Open
Day si è svolto a
Londra il 4 giugno. Da
record il numero di
aziende partecipanti,
tra cui anche nuove
aggiunte come TAB,
Sound Leisure ed
Elmac. Destra e sotto:
il ricevimento con
champagne e il pranzo.
The Park Avenue Open
Day was held in
London on June 4th.
The event saw a record
number of participating
companies, also including newcomers such as TAB, Sound Leisure and Elmac. Right and below: the champagne reception and the lunch.
pomeriggio comodamente seduti a
mangiare, bere e discutere di problemi sia commerciali che associativi (erano presenti anche le
maggiori cariche della potente
Bacta).
Quando ci sarà qualcosa di
simile anche in Italia?
L’ASPETTO TECNICO
A parte i pregi suesposti, questo evento, che si pone strategicamente nel mezzo fra l’ATEI di
gennaio e il Preview di Ottobre,
mi è stato utile perché mi ha dato
l’opportunità di provare la guida
più attesa degli ultimi anni: Sega
Rally 3.
Purtroppo la mia naturale incapacità di giocare con questi sofisticati apparecchi non mi ha consentito di vedere
cosa succede
alla fine di
determinati percorsi, però con
l’aiuto di qualche esperto lì
presente, ho
capito com’è
pressappoco
strutturato tale
oggetto
del
desiderio:
3
scelte iniziali,
Championship,
Classic Race,
Quick Race, con
P–L–A–Y–M–A–C–H-I-N-E LUGLIO/AGOSTO 2008
4 percorsi opzionali Desert,
Canyon, Tropical, Alpine, oltre
che cambio automatico o meccanico per una serie molto vasta di
auto da rally. Mi si dice, inoltre,
che i più bravi potranno usufruire
di altri due percorsi ‘nascosti’
oltre che a altre macchine non evidenziate. Il modello presentato è
un bellissimo De Luxe con movimento, freno a mano (per chi lo sa
usare) e uno splendido schermo a
62 pollici. L’unico neo, ma oramai
siamo abituati, è il prezzo che,
seppur non definitivo, si aggirerà
fra i 18 ed i 20.000 euro. La versione twin sarà pronta a fine anno.
Di notevole interesse anche
una nuova ticket redemption basata sull’intramontabile Space
Invader prodotta dalla Taito: è
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ASCOLTANDO L’ESPERTO - THE EXPERT APPROACH
Il redemption Space Invaders Beat the Attacker. / The Space Invaders Beat the
Attacker redemption game.
l’insieme di un videogioco e di un
‘ballabile’, infatti si gioca con i
piedi. Pestando opportunamente
su tre pedane sensibili si cerca di
colpire gli alieni che scendono
sempre più rapidamente in modo
da evitare che arrivino a conquistare le nostre basi. A seconda del
numero di alieni colpiti si vincono
dei ticket. Ora il gioco è già in test
al Trocadero di Londra e vedremo, fra poco, i risultati di incasso.
Molto originale anche un 7a,
Barber Cut, che utilizza una forbice elettromeccanica per tagliare il
filo su cui sono appesi i premi.
L’abilità consiste nello spostare,
nella giusta misura, a destra e in
avanti la forbice per portare le
lame nella posizione corretta di
taglio. Fra quanti anni potrà essere
omologata in Italia?
Nel campo dei giochi con vincita di denaro c’era solo l’imbarazzo della scelta: grafica bellissima, mobili luccicanti, roulette e
poker a go go. Ho cercato anche
di capire la filosofia su cui sono
basati questi giochi in Inghilterra.
Prendiamo ad esempio i più
numerosi, cioè quelli con puntata
max 0,50 sterline e vincita di 35.
Le vincite vengono accumulate su
un apposito riquadro e possono:
a) essere ritirate subito;
b) essere utilizzate per rigiocare delle nuove partite, ma sempre
con bet pari a 0,50 sterline;
c) essere rigiocate in toto tramite un gioco supplementare che
permette il raddoppio della vincita
fino a 4 volte.
In sostanza, il rigioco è al massimo pari al costo di una partita,
mentre la vincita max può arrivare
a 140 sterline. Questo non è scritto nella legge, ma lo fanno tutti i
giochi con un accordo tacito e preciso fra costruttori. Mi pare che
con i nostri nuovissimi comma 6A
siamo lontani anni luce da questa
filosofia. Va bene che agli italiani
non si può togliere fantasia e creatività, però su argomenti così
importanti che non ci si possa
accordare, seppur fuori dall’evanescente legge che ancora ci ritroviamo fra i piedi, sulla lunghezza
del ciclo e quantità di ‘punti’
rigiocabili, è una vera castroneria
con possibili conseguenze che ben
conosciamo! Ci sarà sempre il
produttore che rischierà di più
esasperando i parametri suesposti,
rendendo ovviamente più vendibile il gioco e più felici i giocatori
d’azzardo e se per ora si è ad un
rigioco di 400 punti e 40.000 euro
di ciclo, prevedo che fra non
molto si arriverà a … ?
This not is written in the law, but all
the games have this, under a tacit
and precise agreement between
manufacturers. It seems that with
our brand-new paragraph 6a
machines we are light years away
from this philosophy, and while it is
right not to take fantasy and creativity away from the Italians, the fact
that on topics as important as this
we can’t even agree, even outside
of the imprecise law that we are still
ruled by, on the length of the cycle
and number of replayable ‘points’, is
true nonsense with possible consequences that we all know too well!
There will be always one manufacturer who will take bigger risks,
pushing the limits of the set parameters, obviously making the game
more saleable and the gamblers
happier, and if for now this sees a
replay of 400 points and 40,000
euro per cycle, I expect that before
long this will reach … ?
The English game I most examined in detail was a gaming table
with the modern Texas Hold’em
poker. It is a game of pure entertainment, without hoppers, win
counters, etc., and can only be
played by two players, one against
the other. The computer acts as the
classic dealer and deals the cards
to the two players, who can check
their hands on two special small
monitors, placing their hand in front
of them to hide the cards from their
opponent. Given that in Italy many
police chiefs allow this game ‘live’
as it is recognised as a skill game, I
think there should be no difficulties
in having it approved by our State
Monopolies! Perhaps I’m just
dreaming? Certainly, if I had a lot of
money, time and … guts, I would
like to show one to Ciaravola and
the Sogei working group.
Clearly I wasn’t at the Open Day
by chance. My friend John
Stergides invited me, also to help
him illustrate the Galileo System by
Elmac to his many customers, owners of FECs and bowling centres, as
well as, and in particular, to Mr.
Alan, manager of Funland,
Trocadero, London who took the
chance to order a third computer
and sixth ticket reader to be
installed in his prestigious games
arcade.
News
As well as journalists from the
leading trade magazines, another
group that stood out was the crowd
of executives from Intergame:
Christine Butterworth, David Snook,
P–L–A–Y–M–A–C–H-I-N-E LUGLIO/AGOSTO 2008
THE EXPERT APPROACH - ASCOLTANDO L’ESPERTO
Barber Cut di Bandai Namco, vending
machine con un gioco d’abilità a 2
postazioni.
Barber Cut by Bandai Namco, a dual
player SWP vendor.
Il gioco inglese sul quale mi
sono maggiormente soffermato è
stato un tavolino per 2 giocatori
con inserito il modernissimo Texas
Hold’em poker. È di puro intrattenimento, senza hopper, contatori
d’uscita, ecc, e può essere giocato
solo uno contro l’altro. Il compu-
ter fa le veci del classico mazziere
e dà le carte ai due giocatori i
quali le possono sbirciare su due
appositi piccoli monitor con il
noto gesto di mettere la mano
davanti per non far vedere le carte
all’avversario. Visto che molti
Questori consentono questo gioco
Helen Fletcher and Susan Ratcliffe. The reason? The
official presentation of Intergame Expo, the coin-op
exhibition that will be held on the same days as ATEI
2009, on 26, 27, 28 January at the Ibis Hotel in
London, that is, just near Earls Court. The reasons for
this are well known: the amusement-only sector has
been penalised by the organisers of ATEI by moving
them to the first floor of the trade fair, so as to give
more space to gambling and casino games.
Unfortunately, this has upset both the exhibitors of the
products for casinos, who find crowds of people ransacking their well-stocked booth bars and who have to
waste time in useless chit-chat, and the exhibitors of
pure entertainment games, who have less opportunity
to illustrate the new models to traditional customers.
In essence, everyone is dissatisfied … and thus
the solution. Will it however be the right one, or will
amusement operators have even less time to visit
Intergame Expo, given the attraction to browse the
magnificent stands of true gambling games?
We will see when the time comes.
Conclusions
The Park Avenue Open Day is surely an excellent
and cost-effective opportunity for the various members
of the entire English coin-op industry to meet, and one
that will continue to take place for many other years to
come. As concerns Italy, I remember that something
similar happened in the time of the SAPAR assemblies in Tuscany, where the various sponsors contributed to the event and, more recently, at the Astro
Meeting in Milano Marittima.
In this regard, let me give some advice to my colleagues from Astro:
1) Astro’s event was wonderfully organized and
P–L–A–Y–M–A–C–H-I-N-E
‘live’ perché riconosciuto come
uno Skill Game, penso che non ci
dovrebbero essere difficoltà a
farlo omologare dai nostri
Monopoli! Boh, forse sto solo
sognando? Certo che se avessi
tanto denaro, tempo e … fegato
da buttare, mi piacerebbe farne
vedere uno al buon Ciaravola e al
gruppo di lavoro della Sogei.
Chiaro che non sono arrivato
all’Open Day per caso, è stato il
solito amico John Stergides ad
invitarmi anche per aiutarlo ad
illustrare il Galileo System di
Elmac ai molti suoi clienti proprietari di FEC e bowling oltre, in
particolare, al sig. Alan direttore
di Funland, al Trocadero, di
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ASCOLTANDO L’ESPERTO - THE EXPERT APPROACH
Londra che con l’occasione mi ha
ordinato il terzo computer e il
sesto Mangiaticket da installare
nella sua prestigiosa sala giochi.
NEWS
Oltre alla presenza di giornalisti delle maggiori riviste di settore, non poteva passare inosservata
la folta schiera dirigenziale di
Intergame: Christine Butterworth,
David Snook, Helen Fletcher e
Susan Ratcliffe. Motivo? La presentazione ufficiale di Intergame
Expo, cioè della fiera del coin-op
che si terrà in esatta concomitanza
con il prossimo ATEI 2009, nei
giorni 26, 27, 28 gennaio presso
l’Ibis Hotel di Londra, cioè a due
passi da Earls Court. I motivi sono
noti, il settore del puro amusement
è stato fortemente penalizzato
dagli organizzatori dell’ATEI spostandolo al primo piano della fiera
per dare maggior spazio al gambling ed ai casinò. Purtroppo questo ha scontentato sia gli espositori dei prodotti per casinò che si
ritrovano un sacco di gente che va
a saccheggiare i loro fornitissimi
bar e far loro perdere molto tempo
in chiacchiere inutili, sia gli espositori dei giochi di puro intrattenimento che hanno pochissime
opportunità di illustrare convenientemente i nuovi modelli ai
clienti storici.
In sostanza, tutti scontenti …
ed ecco arrivare la soluzione. Sarà
però quella giusta o gli operatori
dell’amusement avranno ancora
meno tempo per visitare
l’Intergame Expo dato che non
potranno esimersi dalla voglia di
curiosare i faraonici stand
dell’azzardo puro?
Lo vedremo al momento
opportuno.
CONCLUSIONI
Il Park Avenue Open Day è
sicuramente un’ottima ed economica opportunità di incontro e
confronto fra le varie componenti
dell’intero coin op inglese che, a
quanto si è capito, continuerà ad
esserci per molti altri
anni a venire. Per
quanto riguarda l’Italia,
ricordo che qualcosa di
simile avveniva ai
tempi delle Assemblee
Sapar della regione
Toscana, dove i vari
sponsor contribuivano
all’evento e, più recentemente, con il Meeting
Astro di Milano
Marittima.
A questo proposito,
mi sento di dare alcuni
suggerimenti ai colleghi Astro:
1) ottima organizzazione e pubblicizzazione dell’evento con
molti presenti anche se,
dato il tempo molto
ridotto, si sono avute pochissime
possibilità di colloquio con gli
espositori/ sponsor;
2) mi sembra che si sia persa
una buona occasione per un confronto fra le tre associazioni di
categoria per gettare le basi su un
documento comune di rivendicazioni condivise da presentare al
nuovo Governo;
3) mancanza di interventi del
pubblico, anche perché si sono
trattati argomenti tecnici già molto
noti ad alcuni e di poco interesse
per altri.
In sostanza, io consiglierei al
Presidente Massimiliano Pucci di
proseguire con questa formula
seguendo però l’esempio dei
nostri amici inglesi che ci hanno
preceduto da diverso tempo, iniziando al mattino dando anche un
contenuto commerciale all’evento,
separare le sessioni di studio fra
tecniche, sociali, associative, ecc.
Chiaramente che non gli venga
in mente di organizzare delle
nuove fiere! Per carità ne abbiamo
già fin troppe, ma creare delle
opportunità di studio e approfondimento di determinati problemi
del settore con un costo accettabile ed un comprensibile ritorno
economico per gli sponsor.n
L’attesa Sega Rally 3 De Luxe vista a
Londra.
The much awaited Sega Rally 3 De Luxe
seen in London.
advertised. Attendance was also
good even if, given the short time,
there was little chance to talk to the
exhibitors/sponsors;
2) it was a wasted opportunity
for the 3 trade associations to get
together and lay the foundations
for a common document of shared
demands to present to the new
Government;
3) presentations for the public
were lacking, given that the technical topics covered were well known
to some and of little interest to others.
In essence, I would advise
Massimiliano Pucci to continue this
formula, however following the
example of our English friends who
have more experience, starting in
the morning, offering a commercial
aspect to the event, and separating
the meeting sessions (technical,
social, associative, etc.).
Clearly I hope he doesn’t get
the idea to organise another trade
show, we already have enough,
but rather to create opportunities to
go further into detail on certain
problems in the sector, for an
acceptable cost and with an understandable economic return for the
sponsors.q
P–L–A–Y–M–A–C–H-I-N-E LUGLIO/AGOSTO 2008