Programma elettorale

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Programma elettorale
PROGRAMMA
AMMINISTRATIVO
2014-2019
PROGRAMMA AMMINISTRATIVO 2014-2019
Ai cittadini del Comune di Cotignola
Il candidato Sindaco Luca Piovaccari espone di seguito il programma amministrativo per i
prossimi cinque anni della coalizione INSIEME PER COTIGNOLA – CENTROSINISTRA.
La coalizione è costituita dal Partito Democratico e dall’Italia Dei Valori a cui si affiancano
esponenti della società civile in qualità di indipendenti.
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INDICE
PREMESSA
Pag. 4
I nostri riferimenti
Pag. 4
Il contesto
Pag. 4
Le strategie
Pag. 5
BENESSERE SOCIALE
Pag. 7
Servizi sociali e socio-sanitari
Pag. 7
Politiche per la casa
Pag. 8
Scuola
Pag. 8
Integrazione
Pag. 9
Cultura
Pag. 9
Sport
Pag. 11
Gemellaggi
Pag. 12
Sicurezza
Pag. 12
AMBIENTE E TERRITORIO
Pag. 13
Qualità urbana
Pag. 13
Verde pubblico
Pag. 14
Politiche energetiche
Pag. 15
Raccolta differenziata rifiuti
Pag. 16
Mobilità
Pag. 16
Imprese e lavoro
Pag. 17
Agricoltura
Pag. 18
Fiume e rete scolante
Pag. 18
Servizi cimiteriali
Pag. 19
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PREMESSA
I nostri riferimenti
Valorizzare gli ideali che sono alla base della nostra carta costituzionale: resistenza e
lotta di liberazione dal nazifascismo, centralità del lavoro, partecipazione democratica,
parità di diritti, cultura della pace e della libertà.
• Garantire la coesione sociale riducendo le disuguaglianze e mettendo in rete tutte le
risorse della comunità.
• Promuovere uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e
sociale.
• Amministrare secondo i principi della responsabilità, della trasparenza e della
partecipazione attiva dei cittadini.
•
Il contesto
La crisi economica, sociale e politica che stiamo vivendo richiede uno sforzo comune, a
tutti i livelli (europeo, nazionale, locale), per cercare risposte innovative ai problemi, in uno
scenario che sta cambiando costantemente e con grande velocità.
Le difficoltà che il nostro sistema economico sta vivendo si stanno inevitabilmente
traducendo in una precarietà diffusa che compromette alla base i progetti di vita per tante
generazioni.
La politica delle destre europee degli ultimi anni non ha saputo dare risposte convincenti a
questa crisi, insistendo sul dogma del rigore in una situazione di diffuso rallentamento dei
consumi e dell’occupazione; la destra italiana, in particolare, non ha saputo proporre altro
che tagli lineari alla spesa pubblica, senza introdurre distinzioni tra enti virtuosi e non
virtuosi e tra spesa corrente e spesa per investimenti. Queste politiche miopi hanno
penalizzato soprattutto gli enti locali, relegandoli a semplici esecutori delle scelte prese a
livello nazionale.
Dalla crisi si potrà uscire solo attraverso un cambio di rotta delle politiche europee,
promosse e supportate da istituzioni finalmente comuni: gli Stati Uniti d’Europa rimangono
la prospettiva verso cui tendere.
Crediamo sia quindi necessario, in primo luogo, riaffermare la centralità degli enti
locali. Il Comune è l’elemento costitutivo fondamentale dell’edificio della nostra
democrazia repubblicana, l’istituzione più prossima al cittadino, luogo fondante dell’identità
della comunità. Perché è nei Comuni che si impara a vivere insieme, tutti. Gli uomini, le
donne, i ricchi, i poveri, gli immigrati, gli autoctoni, i giovani, gli anziani, le famiglie
imparano che il benessere di una comunità è tale solo se diventa condiviso.
Il Comune quindi come elemento fondamentale per la definizione della nostra identità e
come luogo da cui ripartire per ridare speranza alle persone e per ricostruire un rapporto di
fiducia tra politica e cittadini.
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Le strategie
Siamo convinti che per affrontare questa difficile situazione sia necessario attivare tutte le
energie positive della nostra comunità: imprese, attività commerciali e artigianali,
rappresentanze, volontariato, cittadini, tutti devono fare la loro parte per ricostruire un
senso del bene comune e del vivere insieme.
Si tratta di costruire una responsabilità diffusa che attraversi tutte le componenti della
società. Solo da questa condivisione può nascere una progettualità nuova per la nostra
città in grado di produrre un vero benessere sociale.
Per questo il nostro primo obiettivo sarà quello di mettere in rete tutte le risorse della
nostra città, investendo sulle relazioni tra le persone nella consapevolezza che si può
produrre benessere solo se si agisce parallelamente su tutte le sfere del vivere,
dall’economia al welfare, dalla promozione culturale alla tutela dell’ambiente.
Per farlo vogliamo coinvolgere attivamente i cittadini nell’attività amministrativa, per
condividere insieme le scelte più importanti per la nostra città. Affinché questa
collaborazione possa funzionare sarà necessario amministrare con la massima
trasparenza, rendicontando costantemente fin dalle fasi progettuali.
Una comunicazione efficace sull’attività amministrativa diventerà il fondamento per
costruire questo patto di reciproca collaborazione con tutta la comunità. In particolare
vogliamo migliorare ulteriormente gli strumenti di comunicazione a disposizione
dell’amministrazione, partendo dal nostro sito web e dalle pagine facebook, passando per
il giornalino “Cotignola Notizie”, fino ad arrivare al potenziamento dei punti informativi della
città e delle frazioni. La nostra convinzione è che un cittadino informato, oltre che
diventare più consapevole rispetto all'attività amministrativa del Comune, si senta più
coinvolto nella sua comunità e di conseguenza sia più predisposto a partecipare
attivamente.
Per rendere però efficace la nostra azione dovremo continuare ad investire su quella che
ha rappresentato in questi anni la più importante innovazione amministrativa che abbiamo
messo in campo per ripensare al ruolo degli enti locali: l’Unione dei Comuni della Bassa
Romagna.
Riteniamo che le unioni dei comuni siano state e continuino ad essere una forte risposta
alla necessità di cambiamento dell’assetto istituzionale: associare i servizi, fare economie
di scala, mettere insieme competenze e professionalità è la strada che abbiamo definito
da tempo e che ha portato a notevoli risultati sia in termini economici sia rispetto alla
qualità dei singoli servizi.
Nei prossimi anni dovremo, da un lato, intervenire sull’attuale assetto organizzativo dei
servizi cercando di migliorarlo ulteriormente mettendo a valore l’esperienza di questi primi
6 anni, dall’altro, ragionare sull’eventuale gestione all’interno dell’Unione di nuovi servizi
non ancora conferiti. Occorre investire sulla specializzazione delle competenze in
particolare sulle tematiche energetico-ambientali e sull’agricoltura.
Parallelamente agli aspetti organizzativi, occorrerà intervenire sulla governance
dell’Unione; esiste infatti un duplice rischio da evitare: da un lato quello di un “deficit
democratico” conseguente alla diminuzione delle competenze degli organi dei singoli
comuni che godono di un’investitura popolare diretta, dall’altro quello di moltiplicare e
complicare i percorsi decisionali. Per questo ci impegniamo a migliorare ulteriormente le
modalità di coinvolgimento dei consigli comunali nella definizione delle scelte strategiche e
a razionalizzare e snellire gli assetti delle nuove giunte comunali per contenere i costi di
funzionamento degli organi amministrativi e ridurre le possibili sovrapposizioni con l’attività
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della giunta dell’Unione.
La sfida più importante dei prossimi anni sarà quella di riuscire, attraverso i progetti
elaborati nel piano strategico “La Bassa Romagna 2020”, ad intercettare i significativi
finanziamenti che l’Unione Europea metterà in campo tra il 2014-2020 finalizzati in
particolare al risparmio energetico, all’incremento dell’occupazione, alla formazione e al
contrasto alla povertà. Se sapremo muoverci in modo compatto come un unico territorio di
100.000 abitanti potremo sicuramente giocare la nostra parte per sviluppare percorsi di
innovazione e crescita per la nostra economia e per il nostro tessuto sociale. Per giocare
fino in fondo le nostre carte su questi tavoli l’Unione dovrà rappresentare sempre di più
anche il luogo della semplificazione dei processi e dello snellimento della burocrazia,
elemento centrale per garantire la competitività dei nostri territori.
Il piano strategico dovrà rappresentare la cornice entro cui sviluppare in modo coordinato
gli altri strumenti di programmazione a partire dai nuovi “Piani di Zona per la salute e il
benessere sociale”, passando per i “Piani di Azione per l’Energia Sostenibile” fino ad
arrivare alla pianificazione della rete dei trasporti pubblici locali.
Vogliamo amministrare tenendo come riferimento il tema della sostenibilità delle
politiche. Parlare di sostenibilità per noi significa valutare con grande attenzione le
ricadute di ogni scelta sul piano economico e della gestione, ambientale e sociale. Tutto si
dovrà tenere insieme se vogliamo che effettivamente le nostre politiche producano una
crescita diffusa del benessere sociale. Dentro a questo orizzonte costruiremo la nostra
idea di città e di sviluppo del territorio: inclusione sociale e lotta alle disuguaglianze,
investimenti sull’istruzione e la cultura, tutela ambientale e valorizzazione del paesaggio,
manutenzione del patrimonio pubblico, efficienza energetica, reti d’impresa e sostegno al
lavoro, qualità urbana e sicurezza.
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BENESSERE SOCIALE
In un particolare momento storico come quello che stiamo vivendo, la sfida è quella di
saper traghettare quelli che sono stati i valori culturalmente e socialmente determinanti
che hanno consentito il benessere delle nostre comunità (l’equità, il lavoro, la famiglia, la
solidarietà tra gli individui, il rispetto per le fasce deboli, la difesa delle libertà individuali, le
pari opportunità, la legalità e il rispetto delle regole, il sostegno alla creatività e al talento
delle giovani generazioni, l’innovazione) verso un contesto in continuo mutamento che
occorre saper governare per non correre il rischio di doverlo subire e/o rincorrere.
Crediamo che il Comune debba principalmente svolgere il ruolo di facilitatore di
relazioni per far incontrare le esigenze della popolazione con le risorse disponibili nella
comunità, cercando di coinvolgere e mettere a valore tutte le “risorse” pubbliche e private
presenti sul territorio (privato sociale, associazionismo, volontariato), come chiave di volta
per una buona riuscita di un programma di welfare di comunità che può essere visto anche
come una grande opportunità per avviare nuovi processi partecipativi e al contempo
riprogettare servizi qualificati e a costi contenuti perché costruiti e gestiti coi cittadini.
Gli strumenti che pensiamo di mettere in campo per promuovere questa rete di relazioni
sono prima di tutto un coordinamento permanente di tutte le associazioni di
volontariato per favorire uno scambio continuo di esperienze per creare nuove
collaborazioni che consentano di dare continuità alle iniziative.
Pensiamo inoltre di organizzare una "Giornata del volontariato" per favorire una
maggior conoscenza delle attività svolte dalle nostre associazioni, per incentivare nuove
adesioni e garantire quel ricambio generazionale indispensabile per dare continuità alle
loro attività.
Servizi sociali e socio-sanitari
Vogliamo vigilare sul processo di realizzazione dell’Ausl della Romagna, affinché non ci
siano ricadute sulla qualità dei servizi. In particolare crediamo che sia molto importante
sviluppare le Case della Salute per rafforzare i servizi di prossimità sul territorio, per
garantire tutte le risposte ai bisogni di salute che non possono essere soddisfatti dalla rete
ospedaliera. Per fare questo occorrerà che l’attività dei medici di famiglia vada sempre più
nella direzione di una medicina d’iniziativa in grado di fare prevenzione e garantire al
cittadino una presa in carico costante delle sue problematiche di salute, in particolare di
quelle croniche. Le diverse professionalità del territorio dovranno fare più rete tra loro per
garantire risposte integrate a questi bisogni, favorendo anche percorsi di telemedicina per
facilitare la vita agli utenti.
Accanto a quest’attività i medici di famiglia dovranno diventare parte integrante di percorsi
di promozione di corretti stili di vita, in stretta collaborazione con l’Amministrazione e il
volontariato locale, vera leva per incidere in maniera significativa sui determinanti della
salute e limitare l’utilizzo di farmaci e l’accesso ai servizi sanitari.
Occorrerà presidiare da vicino anche il percorso di riorganizzazione dell’Azienda di
Servizi alla Persona (ASP), che gestisce anche la nostra casa di riposo, in modo che
venga garantita la qualità attuale del servizio e non venga compromesso l’importante
raccordo con il volontariato che ha permesso in questi anni di sentire il forte legame fra la
struttura ed i cittadini.
Il nostro Comune in questi anni è stato sostenuto dall’idea di costruire un territorio capace
di coniugare solidarietà e sviluppo, affiancando una rete solida di servizi alla persona a
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un’economia attenta e rigorosa. Si è così costruito un modello organizzativo con un punto
unico centralizzato per le funzioni di programmazione, gestione amministrativa,
organizzazione della rete dei servizi e delle prestazioni quale l’Ufficio Servizi Sociali e
Socio-Sanitari dei Comuni della Bassa Romagna, lasciando sul territorio le funzioni di
informazione, orientamento e accesso al sistema integrato di interventi e servizi sociali,
presa in carico e progettazione in favore delle persone e delle famiglie per la prevenzione,
il sostegno e il recupero di situazioni di bisogno. Crediamo che questo modello sia quello
ottimale sul quale continuare a scommettere per garantire contemporaneamente
specializzazione delle competenze e prossimità delle risposte sul territorio.
Vogliamo partecipare attivamente al percorso di programmazione dei servizi e degli
interventi attraverso i nuovi Piani di Zona per la salute e il benessere sociale,
coinvolgendo le migliori risorse presenti nel nostro territorio. Una programmazione che
dovrà spostare l’attenzione dall’erogazione delle prestazioni all’accompagnamento, per la
messa in atto di politiche abilitanti, che non si sostituiscano alle persone o alle comunità,
ma ne sostengano le capacità.
Muovendosi su questa tendenza occorre riconfermare l’attuale sistema di servizi orientato
alla flessibilità e alla personalizzazione degli interventi (assistenza domiciliare di base e
integrata - consegna di pasti a domicilio – interventi di sostegno ai redditi – assegno di
cura – supporto per interventi di adeguamento delle abitazioni per le persone disabili).
Vogliamo continuare a fare rete con le associazioni di volontariato e caritative del territorio
per garantire risposte integrate alle famiglie in difficoltà.
Politiche per la casa
Il numero delle famiglie in difficoltà che non hanno le risorse per sostenere gli affitti di
mercato è in aumento, ma purtroppo gli appartamenti di edilizia sociale attualmente a
disposizione sono insufficienti. Siamo convinti che occorra rivedere i meccanismi di
assegnazione delle abitazioni di edilizia residenziale pubblica, affinché questi contratti
non diventino permanenti, ma possano essere rivisti periodicamente. Creare un ricambio
più frequente di queste assegnazioni è una questione di giustizia sociale, indispensabile
per dare risposta alle situazioni più critiche.
Parallelamente, sfruttando i meccanismi di perequazione previsti nei nuovi strumenti
urbanistici, vogliamo ampliare le dotazioni di aree residenziali da destinare a nuove
abitazioni sociali, per attivare poi appositi bandi pubblici per la loro assegnazione.
Vogliamo inoltre valutare insieme ai proprietari di case sfitte, la possibilità di rendere
disponibili questi spazi per ampliare l’offerta di edilizia sociale.
È in fase di completamento l’importante progetto di riqualificazione dell’area dell’exdepuratore di Cotignola che metterà a disposizione del Comune 16 nuovi appartamenti di
edilizia sociale ad affitto convenzionato. La nostra intenzione è quella di costruire un
bando per l'assegnazione di questi alloggi che consenta di costruire un “villaggio solidale”
devo possano convivere diverse tipologie di famiglie (anziani soli, giovani coppie con figli,
italiani, stranieri).
Scuola
Gli edifici scolastici rappresentano per noi il patrimonio pubblico sul quale intervenire
prioritariamente nei prossimi anni. Gli interventi di manutenzione più significativi che
intendiamo mettere in campo riguardano la rimozione dell’amianto e il rifacimento del
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tetto delle scuole medie e la sostituzione degli infissi nelle scuole elementari di
Cotignola.
Vogliamo anche continuare a investire sulle nostre scuole per l’infanzia mettendo in
campo la realizzazione del nuovo asilo nido comunale, per costruire una struttura
moderna ed efficiente in grado di qualificare ulteriormente la nostra offerta di servizi.
Accanto a questi interventi straordinari, vogliamo mantenere un rapporto costante con
l’Istituto Comprensivo per gestire al meglio gli interventi quotidiani di piccola
manutenzione, privilegiando quelli sulla sicurezza degli ambienti.
E’ nostra intenzione mantenere l’attuale contributo economico annuale all’Istituto
Comprensivo, continuando il proficuo rapporto con il corpo docente per arricchire l’offerta
formativa per gli alunni con particolare attenzione ai temi ambientali, alla promozione
dell’attività sportiva, al recupero della manualità dei ragazzi attraverso laboratori dedicati e
alla cultura della memoria storica per favorire il senso di appartenenza alla comunità. In
questo sarà fondamentale mantenere una stretta collaborazione con la Consulta dei
Ragazzi, luogo privilegiato per costruire una vera cultura civica degli studenti attraverso il
loro coinvolgimento attivo, e con il Centro di Educazione Alla Sostenibilità (CEAS)
dell’Unione, che svolge attività di formazione, ricerca, documentazione ed educazione sui
temi della sostenibilità.
In collaborazione con il Coordinamento pedagogico e il Centro per le famiglie dell’Unione
dei Comuni della Bassa Romagna vogliamo sostenere progetti che individuino spazi di
confronto e condivisione fra genitori sulle responsabilità e le problematiche
dell'educare, perché essere genitori oggi è un compito complesso che richiede grande
attenzione e consapevolezza.
Rispetto ai servizi scolastici (trasporto – mensa – servizi pre/post orario – centri ricreativi
estivi) vogliamo mantenere gli alti standard qualitativi raggiunti, valutando di volta in volta
eventuali nuove necessità che venissero a crearsi nel tempo, anche rispetto
all’ampliamento dei servizi a sostegno degli alunni disabili ed in disagio.
Per quanto concerne i servizi per la prima infanzia intendiamo mantenere il rapporto di
collaborazione con l’Asilo e la Scuola per l’infanzia “Carlo Maria Spada”, sviluppando
una maggior integrazione fra la scuola pubblica e quella paritaria, anche attraverso
momenti formativi comuni e scambi di esperienze, coinvolgendo i bambini nei vari progetti
che realizzerà l’Amministrazione Comunale per garantire pari opportunità a tutti.
Vogliamo sostenere e implementare un’eccellenza come la Città dei Bambini,
un’esperienza unica che coinvolge attivamente l’intera comunità.
Integrazione
Viviamo in una comunità con una buona integrazione dei cittadini stranieri, molti dei quali
partecipano attivamente alla vita sociale della città. Occorre però continuare a lavorare su
questo terreno valorizzando meglio il ruolo della Consulta degli immigrati.
Vogliamo continuare a sviluppare iniziative che favoriscano gli scambi culturali come le
Feste di incontri di Pace e i corsi di lingua italiana per le donne straniere.
Cultura
La crisi economica che stiamo attraversando si sta traducendo in una crisi di valori e di
punti di riferimento che mette a repentaglio la coesione sociale delle nostre comunità. In
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questo la cultura rappresenta l’elemento che può contrastare questo declino, aiutandoci a
recuperare il valore delle cose, arricchendo le nostre prospettive, dandoci gli strumenti per
affrontare le complessità.
Per questo siamo convinti che occorra continuare ad investire in questo settore,
sviluppando un'offerta culturale che tenga insieme la conoscenza del territorio e delle sue
radici, con la necessaria apertura al mondo circostante, creando opportunità di crescita
individuale e collettiva.
Per i territori che non possono vantare una spiccata vocazione turistica, come quello della
Bassa Romagna, le attività culturali si configurano spesso come il motore del cosiddetto
“turismo di nicchia”, in grado di attrarre anche pubblico proveniente da altre zone, con
positive ricadute sulla nostra economia.
Il Comune deve integrare e supportare le attività culturali proposte
dall'associazionismo locale, incentivando la collaborazione fra realtà diverse al fine di
produrre un calendario di iniziative culturali, ricreative e del tempo libero il più ricco
possibile.
Parallelamente vogliamo investire sulla qualificazione degli spazi dedicati alla promozione
culturale per renderli più fruibili e funzionali.
Il progetto più importante che caratterizzerà il nostro mandato riguarderà la realizzazione
della Casa della cartapesta. Questa struttura vedrà la luce nel capannone che ospitava i
vecchi impianti del depuratore, ora completamente bonificato nell’ambito del cantiere di
riqualificazione di quest’area attualmente in corso.
Vogliamo realizzare una struttura polivalente che ospiti mostre permanenti e temporanee
sulla carta pesta, laboratori dedicati in particolare ai bambini, per fare sperimentare loro
direttamente questa tecnica, oltre ad un’officina attrezzata in cui realizzare i carri allegorici.
Uno spazio vivo, partecipato, condiviso da tutta la comunità.
Per realizzare quest’opera sarà necessario pianificare da subito i passaggi con la Regione
per indirizzare le risorse necessarie all’affidamento del secondo stralcio dell’intervento.
Il Teatro Binario è uno spazio polivalente in cui si incontrano diversi linguaggi espressivi e
in cui il ricco tessuto di associazioni culturali può trovare l’ambiente ideale per le sue
programmazioni.
La nostra intenzione è quella di qualificare ulteriormente questo spazio, in stretta
collaborazione con l'associazione “Cambio Binario”, che ne cura attualmente la gestione,
per migliorarne le funzionalità, a partire dalla sistemazione dei vagoni esterni per ospitare
il foyer e una piccola caffetteria a servizio del teatro.
Nei prossimi mesi, con il conferimento all’Unione di nuovo personale del Comune
potrebbero crearsi le condizioni per trasferire tutti gli addetti degli uffici cultura, servizi
sociali ed educativi nella sede municipale; questo consentirebbe di potenziare l’offerta
della nostra biblioteca grazie alla possibilità di ampliarne gli spazi. Pensiamo
all’allestimento di nuove sale lettura/audiovisivi, piccoli spazi ristoro, sale dedicate ai
progetti per i più piccoli, per meglio conciliare le diverse attività che già adesso si svolgono
al suo interno, dotando anche la struttura di un collegamento WI-FI gratuito.
Vogliamo inoltre promuovere un progetto di condivisione del sapere in cui gli studenti
possano lasciare in deposito i propri testi per metterli temporaneamente a disposizione
della comunità.
La Scuola Arti e Mestieri rappresenta un’eccellenza della nostra città, uno spazio
intermedio tra scuola e gioco, che permette l'incontro di questi due mondi spesso separati.
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La creazione della Casa della cartapesta può diventare un’ulteriore occasione per
valorizzare il lavoro svolto all’interno della scuola, promuovendo quest’arte oltre i nostri
confini. In certi momenti immaginiamo che la Casa della cartapesta possa diventare una
sorta di prolungamento della scuola, ospitando laboratori e corsi dedicati soprattutto al
mondo delle scuole.
L’offerta museale ed espositiva della nostra città si è ampliata enormemente negli ultimi
anni, diventando una delle più importanti nel sistema museale della Provincia di Ravenna.
Per qualificare ulteriormente le nostre strutture intendiamo valutare la possibilità di
intervenire sul Palazzo Sforza per realizzare un ascensore esterno, a garanzia di una
migliore fruibilità di questi spazi, e per qualificare completamente l’ultimo piano con un
percorso museale dedicato alla famiglia Sforza per rilanciare il progetto “Cotignola
culla degli Sforza”.
Rispetto invece alla già ricchissima offerta espositiva, crediamo sia importante per il futuro
puntare ancora sulla rassegna d’arte contemporanea “Selvatico” che è stata in grado
di coinvolgere gli altri spazi espositivi della Bassa Romagna, creando un percorso comune
in grado di dare valore a tutto il territorio dell’Unione.
Sarà poi importante continuare ad investire sulla cultura della memoria valorizzando la
storia della nostra resistenza con particolare attenzione al progetto “Cotignola città dei
Giusti”, rilanciato con grande forza durante questi ultimi anni attraverso progetti di
rilevanza, non solo locale, ma anche nazionale. Su questi temi occorrerà anche ragionare
insieme alla parrocchia sulla gestione della Chiesa del Suffragio, anche alla luce degli
ultimi interventi di sistemazione degli spazi della sacrestia, realizzati grazie ad un
importante contributo del Comune; si tratta di un patrimonio che appartiene a tutta la
comunità e come tale deve essere ulteriormente qualificato e messo a disposizione dei
cittadini per iniziative che valorizzino la nostra storia.
Pensiamo infine sia utile creare un progetto di promozione della cultura che faccia
dialogare tutti i punti della nostra rete cittadina, per poter proporre fuori dai nostri confini un
unico itinerario storico-culturale che possa diventare appetibile anche dal punto di vista
turistico.
Sport
L’attività sportiva rappresenta da sempre un’importante occasione di socializzazione e di
crescita personale e collettiva, non solo dal punto di vista fisico ma anche delle relazioni.
Nel nostro territorio quest’attività vive grazie all’impegno gratuito di tantissime persone
impegnate nelle loro associazioni di volontariato. Per questo continueremo a sostenere
le nostre associazioni sportive cercando di promuovere ulteriori occasioni di reciproca
collaborazione, tenendole il più possibile collegate col mondo della scuola.
Rispetto alla qualificazione della nostra impiantistica vogliamo ampliare gli spogliatoi
dell'area sportiva “Dalmonte” e trasformare almeno un campo da calcio in sintetico
(sfruttando eventuali sinergie col privato e/o intercettando i finanziamenti agevolati legati al
Credito Sportivo), riqualificare la struttura che ospita la società di pesca “Nino Grilli e
del confinante campo di bocce.
Una delle iniziative che intendiamo riproporre è quella della Festa dello Sport nella
formula utilizzata nel 2013: una grande occasione promozionale per tutte le associazioni
per farsi conoscere, raccontarsi e dialogare tra loro, una due giorni aperta a tutti in cui sia
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possibile praticare tutte le discipline sportive presenti sul nostro territorio.
Gemellaggi
Siamo anche noi cittadini d’Europa, ma per creare davvero una cultura dell’integrazione
europea dobbiamo allargare i nostri orizzonti. Per questo nei prossimi anni vogliamo
consolidare il nostro rapporto di gemellaggio con la città di Hüttlingen e sviluppare i
recenti patti di amicizia con la città francese di Delle e con la città abruzzese di
Torrebruna. Crediamo che questi rapporti debbano diventare soprattutto un’occasione per
creare relazioni tra i nostri ragazzi e tra le nostre associazioni di volontariato, oltre che
un’opportunità per far conoscere il nostro territorio e il suo tessuto economico e culturale.
Sempre nel solco di questo approccio vogliamo continuare ad organizzare la gara delle
VAP (Vetture A Pedale) per dare ai nostri ragazzi ulteriori occasioni di scambio e
confronto con i loro coetanei europei.
Sicurezza
La sicurezza delle nostre città è un problema molto articolato che investe una
responsabilità diffusa di tutti i cittadini e non solo delle istituzioni preposte.
In questi anni abbiamo investito importanti risorse per costruire una prima rete di video
sorveglianza dei punti più sensibili del territorio (presidiata dalla sede centrale del
Servizio di Polizia Municipale dell‘Unione), dando anche la possibilità alle attività
commerciali di agganciarsi ad essa per presidiare i loro esercizi. E’ nostra intenzione
valutare nei prossimi anni eventuali ampliamenti di questa rete, ragionando insieme alle
forze dell’ordine sulle zone più delicate che possono richiedere questo presidio.
Altro tema decisivo sarà quello di incrementare il numero dei vigili del corpo unico di
Polizia Municipale dell’Unione per migliorare ulteriormente il presidio del territorio,
coordinando quest’attività con le altre forze dell’ordine, in stretta collaborazione con la
Prefettura. Resta inteso che il miglioramento della sicurezza deve passare
necessariamente dalla responsabilizzazione di ogni cittadino come presidio del territorio e
collegamento con le forze dell’ordine.
Un altro aspetto legato alla sicurezza dei nostri territori ha a che vedere con la gestione
delle emergenze legate agli eventi calamitosi (terremoti, alluvioni…). A questo proposito è
stato fatto molto dall’Unione attraverso la redazione dei Piani Comunali di Protezione
Civile che prevedono dettagliati percorsi e procedure da attivare in questi casi in modo
coordinato con tutti i soggetti interessati. Accanto a questi vogliamo arrivare in tempi rapidi
all’approvazione dei relativi piani di emergenza per le aziende a rischio rilevante presenti
sul nostro territorio, elaborati insieme alla Prefettura, alla Provincia, alle forze di polizia e
alla Protezione Civile, affiancando a questo percorso amministrativo le necessarie
campagne di informazione alla cittadinanza.
In ultimo vogliamo arrivare alla costituzione del gruppo di Protezione Civile del
Comune di Cotignola. Per farlo occorrerà incrementare le adesioni rispetto a quelle già
pervenute, per arrivare al numero minimo necessario per attivare il percorso di
addestramento propedeutico alla successiva formalizzazione del gruppo comunale.
Sarà fondamentale socializzare queste procedure attraverso campagne informative e
formative in grado di aumentare la consapevolezza di tutti i cittadini rispetto a queste
importanti tematiche.
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AMBIENTE E TERRITORIO
Per immaginare lo sviluppo della nostro territorio non possiamo che avere come
riferimento la Bassa Romagna. Dobbiamo sempre di più pensare alla Bassa Romagna
come ad un unica grande città condivisa; questo non deve significare appiattire tutto ad
un “valor medio” ma al contrario saper cogliere insieme le opportunità e le debolezze dei
suoi vari contesti ed elaborarli in una strategia d’area non confinata sulle singole località.
Una città condivisa deve saper promuovere un equilibrato processo di specializzazione e
di valorizzazione a sistema dei centri della Bassa Romagna mantenendo, da un lato, in
ogni centro un adeguato sistema di servizi e, dall’altro, valorizzando le eccellenze e i
contenitori delle singole località rilanciandole in una prospettiva più ampia.
Il modello di sviluppo degli ultimi decenni basato su un eccessivo consumo del suolo non è
più sostenibile. Esaurita la spinta espansiva del settore edilizio legata al costante aumento
dei prezzi del decennio scorso, occorre tentare di ricollocare una parte del settore entro
dinamiche nuove orientate alla qualificazione e alla rigenerazione della città esistente, che
abbiamo come elemento guida i temi della sostenibilità e della qualità. I nuovi strumenti di
programmazione urbanistica elaborati in modo congiunto in tutti i Comuni dell’Unione
(PSC – RUE) sono stati costruiti per andare in questa direzione.
Questa nuova pianificazione ha consentito una prima significativa semplificazione del
quadro normativo, dotando tutti i Comuni dell’Unione degli stessi strumenti urbanistici.
Tuttavia trattandosi di strumenti concepiti in un periodo storico molto diverso da quello
attuale, occorre mettere in campo una loro revisione per semplificarli ulteriormente, di pari
passo con la nuova normativa regionale in via di definizione. In parallelo con questa
revisione vogliamo comunque completare il percorso previsto dalla nuova
programmazione urbanistica, approvando in tempi rapidi il primo Piano Operativo
Comunale (POC) inserendo al suo interno le proposte che prevedano, accanto agli
interventi privati, la realizzazione di importanti dotazioni pubbliche (strade, parcheggi,
verde pubblico). Queste sinergie con il mondo privato diventano sempre più opportune in
uno scenario in cui le risorse pubbliche sono in calo; in questo senso la pianificazione
urbanistica consente di governare lo sviluppo del nostro territorio attraverso un percorso
virtuoso in cui il privato “socializza” parte dei suoi profitti con la collettività in una nuova
idea di città condivisa.
Qualità urbana
Privilegeremo la manutenzione e la riqualificazione del patrimonio pubblico con
l’obiettivo di perseguire il più possibile l’efficientamento energetico delle nostre strutture.
Nello specifico l'intervento che riteniamo prioritario, oltre a quelli già indicati per le scuole,
riguarda il rifacimento del tetto e la riqualificazione della casa Comunale di Barbiano.
Vogliamo mettere a disposizione dei cittadini finanziamenti per interventi di
riqualificazione del patrimonio esistente finalizzati al risparmio energetico e al decoro
urbano, accompagnati da accordi con gli artigiani del territorio per calmierare i prezzi.
E' nostra intenzione sviluppare un piano pluriennale di manutenzione dei marciapiedi
per favorire la mobilità delle fasce più deboli. Per fare questo occorrerà anche pensare ad
interventi di sostituzione di alcuni alberi collocati in città che stanno compromettendo la
sicurezza e la fruibilità pedonale di alcuni percorsi; pensiamo in particolare alla
riqualificazione del tratto di Via D’Azeglio tra le vie Dal Rio e Cairoli in cui vogliamo
sostituire gli attuali lecci con specie autoctone compatibili con le aiuole pedonali e rifare
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completamente i marciapiedi.
Vogliamo ampliare la rete WI-FI privilegiando i luoghi di aggregazione, iniziando dalla
biblioteca e dal Parco Pertini.
Intendiamo poi riqualificare tutti gli impianti di pubblica illuminazione, esplorando
possibili sinergie col privato, oppure arrivando alla costituzione in seno all’Unione di una
società ESCO (Energy Service Company) o di altre tipologie si società di scopo. Questi
interventi consentiranno una migliore e più tempestiva manutenzione dei nostri impianti e
parallelamente un importante risparmio energetico grazie al fatto che si potrà diminuirne
l'intensità, senza comprometterne l'efficacia, in certe fasce orarie.
Vogliamo migliorare la pulizia delle strade attraverso l’istituzione di divieti di sosta
periodici.
Verde pubblico
Una nuova pianificazione che privilegi ancora di più la riqualificazione della città esistente
si deve muovere di pari passo con la valorizzazione degli spazi pubblici a partire dalle aree
verdi. Il verde è il migliore alleato per combattere l'inquinamento atmosferico, educare alla
sostenibilità e migliorare il decoro urbano, con un vantaggio in termini di benessere che
cresce nel tempo e diventa uno splendido regalo anche per le generazioni future. Per
questo vogliamo migliorare la manutenzione degli spazi verdi esistenti ed
incrementare, dove possibile, le piantumazioni di alberi e siepi.
Per garantire la manutenzione costante delle nostre aree verdi, sempre più difficile stante
il calo di risorse a disposizione dell’amministrazione e l’impossibilità di assumere nuovi
operai, proponiamo un patto di cittadinanza attiva con la comunità. Vogliamo costruire
gruppi strutturati di volontari che si occupino delle piccole manutenzioni degli spazi
verdi: pulizia, trattamento del legno dei giochi e delle panchine, innaffiatura dei fiori,
piccole potature. Compito del Comune sarà quello di coordinare l’attività di questi gruppi
fornendo loro il supporto tecnico e l’attrezzatura necessari per questi interventi. L’obiettivo
è quello di recuperare un senso comune del bene pubblico attraverso un impegno diretto
per la tutela di questo patrimonio di tutti.
Riteniamo che sia importante continuare a investire sul Parco Pertini, non solo per
qualificare le strutture esistenti, ma anche per migliorare il coordinamento e le sinergie tra
le attività che gravitano intorno a questi spazi. L'intervento che riteniamo prioritario per
migliorare la fruizione di questi spazi è il completamento dell'illuminazione del
percorso ciclo-pedonale intorno al laghetto di pesca sportiva, per consentire di
poterlo utilizzare anche durante la sera.
Per quanto riguarda il “Lago dei Gelsi” (laghetto adiacente al CER), vogliamo continuare
a investire sul riequilibrio ecologico dell’area, che è stata dichiarata dal Ministero
dell’Ambiente “Sito di Interesse Comunitario” e “Zona di Protezione Speciale”, per la
conservazione della biodiversità del nostro territorio, valorizzando questo spazio con
cartellonistica e arredi e sviluppando collaborazioni con le scuole.
L’area verde di Barbiano (quartiere Quercia) rappresenta una grande opportunità per
tutti i barbianesi, una superficie complessiva di quasi un ettaro che attualmente è
totalmente spoglia e quindi non utilizzata dalla cittadinanza. Intendiamo avviare un
percorso partecipato con la cittadinanza per valutarne i possibili utilizzi: giardino, area
attrezzata per lo sport all'aria aperta, spazio per lo sgambamento dei cani, zona attrezzata
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per iniziative all’aperto.
Con il completamento degli investimenti sull’impiantistica sportiva a servizio del calcio nel
Parco Pertini, si possono creare le condizioni per trasferire completamente in questi spazi
l'attività calcistica e ripensare, di conseguenza, all’utilizzo del campo sportivo “Giannetto
Vassura”. La nostra intenzione è quella di riprogettare questi spazi insieme ai cittadini
cercando di privilegiarne una polifunzionalità: area di verde pubblico libera per lo sport
all’area aperta, zona attrezzata per le feste, spazio aggiuntivo a disposizione delle scuole
dell’infanzia per le attività coi bambini.
Vogliamo esplorare la possibilità di realizzare orti pubblici da dare in gestione ai cittadini.
Il Comune non dispone di area inutilizzate da destinare a questo scopo, per cui è
necessario cercare sinergie col privato per ottenere l’uso gratuito di aree verdi non
coltivate, oppure pensare di ridestinare a questo scopo porzioni di verde pubblico poco
frequentate. Il Comune dovrà naturalmente attrezzare queste aree con le dotazioni
necessarie (acqua, recinzioni…), regolamentandone poi l’assegnazione e l’utilizzo a
garanzia di una loro corretta gestione.
Questi orti potrebbero inoltre diventare il luogo in cui sviluppare corsi di formazione o
percorsi didattici con le scuole, per recuperare un approccio verso la natura più rispettoso
e consapevole, anche attraverso la sperimentazione di tecniche alternative di coltivazione.
Politiche energetiche
Entro il 2050 dovrà concludersi una transazione energetica capace di qualificare
l’economia europea in un sistema a basso contenuto di carbonio. Il tutto dovrà avvenire
attraverso una simultanea riduzione delle emissioni di CO2, un approvvigionamento
energetico sempre più basato su fonti rinnovabili e una progressiva riduzione dei consumi
in tutti i settori.
Una transazione che dovrà essere allo stesso tempo condizione e occasione di sviluppo e
che investe i Comuni e le realtà locali di responsabilità e al contempo di un nuovo
protagonismo.
I Comuni della Bassa Romagna hanno scelto fin da subito di accettare la sfida aderendo al
“Patto dei Sindaci” e approvando un proprio Piano Energetico quale strumento di
pianificazione energetica e di guida par la definizione delle azioni conseguenti. Vogliamo
dare operatività a questo Piano per bilanciare, dimensionare e guidare i vari interventi in
modo innovativo, consapevole e calibrato sulle reali esigenze del territorio.
In questi anni il tema dell’energia sarà un tema chiave per lo sviluppo. Attraverso una
consapevole pianificazione dei processi di conversione energetica intendiamo promuovere
e conciliare obiettivi di sviluppo e trasformazione economica con la tutela dell’ambiente e
del paesaggio.
Vogliamo portare a compimento gli interventi di mitigazione paesaggistica degli impianti
insediati, valorizzare energeticamente i sottoprodotti dei cicli produttivi, in particolare gli
scarti derivanti dagli sfalci e dalle potature, per valutare opportunità di partnership
pubblico-privato per la realizzazione di impianti di cogenerazione volti ad efficientare i
consumi delle principali strutture pubbliche, anche attraverso reti di teleriscaldamento,
piccoli impianti a biomasse per autoconsumo o micro impianti idroelettrici.
In ultimo intendiamo promuovere nella comunità una diffusa e consapevole cultura
ambientale, arrivando a sostenere forme di partecipazione attiva e di investimento
collettivo dei cittadini sul tema della riconversione energetica (comunità solare).
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Intendiamo continuare, in modo coordinato all’interno dell’Unione, a sviluppare campagne
di monitoraggio della qualità dell’aria dei nostri territori.
Raccolta differenziata rifiuti
Il nostro Comune ha raggiunto l’importante percentuale del 65% di raccolta differenziata
(livello più alto di tutta la provincia di Ravenna) centrando l'obiettivo indicato della
legislazione nazionale. Attualmente il sistema di raccolta rifiuti nel nostro territorio è
sviluppato nei centri urbani con l’utilizzo dei cassonetti, mentre per quanto riguarda il
forese la raccolta avviene porta a porta. Per i prossimi anni vogliamo valutare la
possibilità di ampliare l’attività porta a porta, scelta che può far crescere ulteriormente
la percentuale di raccolta differenziata, verificandone la sostenibilità rispetto alle ricadute
sul nuovo impianto tariffario (TARI).
Parallelamente occorrerà dare continuità ai progetti di promozione di questa pratica, con
particolare attenzione a quelli che coinvolgono le scuole.
Mobilità
Le modalità con cui ci siamo spostati in questi anni, attraverso un uso massiccio
dell'automobile, non sono più sostenibili. Vogliamo governare un processo di innovazione
che, da un lato, riesca ad ottimizzare gli interventi di infrastrutturazione, manutenzione e
messa in sicurezza del sistema viabilistico e, dall’altro, promuova un diverso approccio alla
mobilità improntato alla sostenibilità. Sul primo versante occorrerà superare i localismi e
promuovere assieme agli enti preposti (Provincia e Regione) interventi infrastrutturali
secondo le priorità condivise nel PSC capaci di portare beneficio all'intero territorio. Tali
interventi sono individuati nella dorsale adriatica dell'E55 e nel cosiddetto “quadrilatero”
(SS16, Selice, Naviglio e nuova San Vitale). Sul secondo tema vogliamo incentivare la
consapevolezza dei cittadini e delle imprese verso forme di mobilità sostenibile quali la
condivisione dell'auto sia nell’utilizzo (car-pooling) che nella proprietà del bene (carsharing). Parallelamente vogliamo lavorare per rendere la nostra città più accessibile per
le fasce deboli, incentivando la mobilità pedonale e carrabile. Su quest'ultimo tema è
nostra intenzione completare la pista ciclabile sulle vie Zanzi e Canossa e realizzare il
collegamento ciclo-pedonale tra il centro di Cotignola e l'area del Parco Pertini,
integrato con i percorsi di interesse paesaggistico del fiume Senio.
Rispetto al trasporto pubblico vogliamo concertare con gli enti preposti interventi per il
rilancio e la sostenibilità del trasporto ferroviario in particolare sull'elettrificazione della
linea Lavezzola-Faenza che per il nostro territorio potrebbe costituire una vera e propria
metropolitana in superficie. Pensiamo inoltre che sia necessario sollecitare interventi di
Regione, RFI e FFSS per migliorare l’efficienza del trasporto ferroviario (tempi di attesa,
orari, coincidenze) oltre che il raccordo e l’interferenza con la mobilità privata (passaggi a
livello, parcheggi scambiatori).
Rispetto invece al trasporto pubblico su gomma crediamo che sia necessario sviluppare
un progetto integrato a livello di Unione che consenta di sviluppare una rete di
collegamento di tutti i Comuni verso la città di Lugo, sede dei principali servizi d’area
(ospedale, polo scolastico superiore, sedi amministrative).
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Intendiamo anche valutare la possibilità di attivare forme di mobilità sociale a chiamata,
organizzate dal volontariato che già oggi sono molto utilizzate in particolare verso i
principali centri di cura.
Rispetto al tema della sicurezza dei percorsi viari, vogliamo garantire una continua
manutenzione delle nostre strade urbane ed extraurbane, mettendo mano anche alla
completa sistemazione di via Nullo Baldini.
Continueremo poi i lavori di asfaltatura delle strade bianche, avviato nelle scorse
legislature, previlegiando gli interventi sui tratti a maggiore densità abitativa o a più alto
carico di traffico.
Restano aperte alcune significative problematiche sulla viabilità complessiva del nostro
territorio:
• percorso alternativo per l'accesso alla zona industriale di Via Nullo Baldini per
ridurre il traffico pesante dalle aree residenziali vicine;
• rotonda via X aprile-via San Francesco.
Si tratta di interventi estremamente onerosi che il
quadro economico-finanziario, non è in grado di
Diventa quindi fondamentale mettere in campo
utilizzando anche gli strumenti previsti dal PSC,
pubblica”.
nostro Comune, alla luce dell’attuale
sostenere solo con risorse proprie.
una collaborazione pubblico-privato,
per suddividere gli oneri della “città
Imprese e lavoro
La nostra intenzione è quella di creare un tavolo permanente di confronto con le
imprese della nostra città e le loro rappresentanze, nella consapevolezza che a volte
anche la sola conoscenza di quello che fanno gli altri può essere un elemento conoscitivo
importante per creare collaborazioni inaspettate. Questo tavolo dovrà servire, in
particolare, a migliorare il collegamento tra le nostre imprese e il mondo della scuola
pensando, per esempio, a percorsi facilitati per l’apprendistato dei nostri diplomati/laureati.
Parallelamente vogliamo costruire un coordinamento unico di tutti i portatori di
interesse (imprese, commercianti, sindacati, organizzazioni economiche, associazioni di
volontariato, scuole) per costruire insieme una progettualità condivisa che consenta di
promuovere al meglio il nostro territorio. Siamo infatti convinti che quando si parla di
marketing territoriale, di centro commerciale naturale, di patrimonio artistico e culturale
non si possano trattare questi temi per compartimenti stagni, ma solo ragionando con tutte
le componenti del nostro tessuto economico e sociale. Crediamo che mettere in rete tutte
queste energie sia il modo migliore per far crescere le nostre progettualità in termini di
creatività, esperienza e professionalità.
L'impegno del Comune a sostegno del nostro tessuto produttivo deve passare prima di
tutto dal mantenimento del contributo finanziario alle Cooperative di Garanzia.
Sul tema della crescita delle nostre imprese occorre invece continuare sulla strada già
intrapresa con il bando per l’innovazione di impresa e l'occupazione, elaborato dall’Unione
della Bassa Romagna che ha consentito di destinare 580mila euro alle aziende del
territorio premiando la capacità di ripensare i processi produttivi.
Parallelamente l’amministrazione deve diventare più snella ed efficiente rispetto al rilascio
delle autorizzazioni alle imprese; la creazione dello Sportello Unico per le Attività
Produttive ha rappresentato sicuramente un elemento di semplificazione, ma occorre fare
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di più a partire dalla revisione degli attuali strumenti urbanistici, in particolare rispetto al
Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE). Ragionare con le imprese per capire da loro quali
sono i percorsi sui quali dobbiamo essere più veloci promuovendo le conferenze di
servizio per snellire i percorsi autorizzativi.
Sul tema del sostegno alle persone che hanno perso il lavoro si vuole verificare la
possibilità di attivare voucher sociali per attività legate a progetti proposti dalle nostre
associazioni di volontariato; questo consentirebbe di tradurre gli interventi di sostegno al
reddito da semplici sussidi ad occasioni vere di reinserimento nel tessuto sociale della
comunità.
Agricoltura
L’agricoltura è il settore trainante del nostro territorio, non solo per quanto riguarda il
lavoro nei campi in senso stretto, ma anche per i servizi che si sono sviluppati attorno ad
esso. Nella lista si possono includere oltre agli stabilimenti di lavorazione e conservazione
dei prodotti agricoli, anche diversi piccoli artigiani che producono attrezzature a servizio
del mondo agricolo, passando per gli uffici delle rappresentanze di categoria, fino alla
sede provinciale del consorzio agrario rinnovata pochi anni fa.
Attualmente sul nostro territorio sono presenti più di 250 aziende agricole, circa il doppio
delle attività commerciali e il triplo di quelle artigianali.
Vogliamo potenziare il dialogo e la collaborazione con gli agricoltori e le loro
rappresentanze, ridando valore al ruolo della Commissione Consigliare Agricoltura e
coinvolgendoli nei tavoli dedicati alla promozione e valorizzazione del nostro territorio.
Fiume e rete scolante
Negli ultimi tempi, con la costante concentrazione dei fenomeni meteorici, il fiume e tutta la
rete scolante dei nostri territori sono stati messi a dura prova. Al fine di garantire la
sicurezza idraulica vogliamo sviluppare un maggior coordinamento con gli enti
competenti (Regione – Autorità di Bacino - Servizi Tecnici di Bacino – Provincia di
Ravenna – Consorzio di Bonifica) per mettere in campo azioni concrete di prevenzione.
Accanto a questo c’è il fenomeno naturale della subsidenza che nel tempo può portare ad
una perdita di efficienza idraulica del nostro sistema scolante, dinamica che rischia di
essere accelerata dalla compresenza di rilevanti attività estrattive. La differenziazione
delle fonti di approvvigionamento idropotabile, resa possibile con la diga di Ridracoli e il
Canale Emiliano Romagnolo, ha sensibilmente ridotto tali attività di emungimento. Occorre
comunque valutare con attenzione le richieste di nuove attività di estrazione e stoccaggio
attraverso gli organismi competenti e mediante procedure trasparenti e capaci di definirne
la sostenibilità ambientale. Si ritiene comunque indispensabile mettere in carico agli
interventi ritenuti ambientalmente sostenibili importanti risorse compensative da destinare
in particolare alla messa in sicurezza idraulica del sistema fognario attraverso bacini di
laminazione.
Il fiume Senio rappresenta anche un simbolo storico del nostro territorio e come tale merita
di essere valorizzato. In particolare pensiamo alla possibilità di qualificare i percorsi ciclopedonali che possono collegare la nostra città con gli altri paesi attraversati dal fiume,
sviluppando anche una cartellonistica che possa valorizzarne gli aspetti ambientali e
storici, compatibilmente con la sicurezza idrogeologica di queste aree.
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Servizi cimiteriali
Con la realizzazione degli ultimi interventi di ampliamento dei cimiteri, nei prossimi anni
vogliamo concentrare l’attenzione su un’attenta manutenzione del nostro patrimonio con
particolare attenzione alle parti monumentali.
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