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EDITO A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
ANNO XV -
L’Editoriale
DEL
SINDACO FRANCO BORGHI
Non se ne può più!
Cari Concittadini,
questa volta la misura è proprio colma !! Non se
ne può più. Ogni giorno ci tagliano fondi o ci
tolgono qualcosa. Qualche anno fa lo sportello
Enel, pochi mesi orsono alcuni servizi ASL,
oggi il prezioso Sportello Postale di San
Lorenzo, e domani? Il Municipio? La Stazione
Ferroviaria o cosa altro? Al peggio non c’è mai
limite.
Probabilmente chi pianifica a tavolino e chi
deve vigilare sul territorio per conto di Poste
italiane non si rende conto cosa voglia dire
avere lo sportello postale in una frazione di
quasi 3.000 abitanti, in maggioranza anziani. E
alle giuste e seccate nostre rimostranze sapete
cosa ha avuto l’ardire di risponderci la
responsabile commerciale di P.I. Lombardia
Nord Ovest, incontrata venerdì 20 febbraio?
Che “Ormai tanti servizi si fanno tramite
strumenti informatici, da casa, per cui lo
sportello diventa un optional, con un carico di
lavoro ridotto. Inoltre in città esistono altri due
Uffici Postali da poter utilizzare, e poi così si
risparmia personale”. In poche parole così è
stato deciso, quindi, arrangiatevi!
Purtroppo a nulla sono valse le ragioni che
cercavamo di far capire, ossia che è difficile che
un anziano comperi un computer ed impari a
usarlo, che per chi ha una certa età è un disagio
affrontare a piedi un percorso di 1,5 km per poi
attendere in coda, non meno di 30 minuti, agli
sportelli dell’ufficio di via Marconi, magari per
riscuotere la pensione e tornare, sempre a piedi,
con il rischio di essere scippato. Abbiamo
cercato inoltre di far presente che proprio per le
procedure farraginose della posta centrale,
molti parabiaghesi, tra cui il sottoscritto,
trovano cortesia e rapida efficienza proprio
nello sportello di via Romagnosi.
Motivazione addotta per la chiusura, una
presunta necessità di razionalizzazione, ma di
fronte alla nostra richiesta di avere dati
comparativi che giustificassero la soppressione
della sede di San Lorenzo, silenzio assoluto! A
questo punto, avendo davanti un muro di
gomma, ci siamo spinti a fare qualche
controproposta di mediazione, quale l’ apertura
a giorni alterni e la disponibilità del Comune,
proprietario dei locali, a rinunciare all’affitto,
pur di mantenere il servizio. Risultato: diniego
preventivo ed assoluto.
Non ci resta quindi che “lottare” strenuamente
con l’aiuto di tutti voi, affinché Parabiago non
venga continuamente impoverita di quei servizi
che tutti i suoi cittadini meritano, a partire
dall’ufficio Postale di San Lorenzo. Come
Amministrazione ci impegneremo anche a
trovare una soluzione alternativa, perché tutti i
cittadini della frazione non abbiano a risentire
di decisioni cervellotiche, impopolari ed
improvvide.
Tuttavia, davvero, non se ne può proprio più!
NUMERO
1 - FEBBRAIO/MARZO 2015
PENDOLARI: LA REGIONE NON RISPONDE
I SINDACI: «INCONTRO MOLTO DELUDENTE, MA LA NOSTRA BATTAGLIA PROSEGUE»
di Cristina Masetti
Sette sindaci in stazione, a difesa dei pendolari dell’Altomilanese
che utilizzano la linea Legnano-Vanzago: era già accaduto anni fa
che i politici viaggiassero accanto ai pendolari, per toccare con
mano i disagi che la categoria è costretta a subire, quasi quotidianamente, per recarsi al lavoro o a scuola. Ma i problemi di oggi assomigliano molto a quelli di ieri e così i Comuni di Legnano,
Parabiago, Canegrate, San Giorgio su Legnano, Nerviano,
Pogliano Milanese e Vanzago, che già nel mese di dicembre avevano spedito una lettera all’assessore regionale alla Mobilità,
Alessandro Sorte, sono tornati alla carica la mattina di giovedì 29
gennaio, radunandosi alla stazione di Vanzago-Pogliano, per osservare la situazione nell’ora di punta, tra le 7.30 e le 8, quando cioè i
disagi si fanno più pesanti. Accanto ai politici anche giornalisti e
fotografi, perché i ritardi
dei treni e il sovraffollamento dei vagoni non
possono e non devono
passare sotto silenzio.
Sorpresa, forse non così
inaspettata, quel giorno
tutto è filato liscio come
mai accade: convogli in
orario, perfettamente
puliti e in numero sufficiente da non creare il
consueto sovraffollamento stile carri bestiame.
All’incontro in stazione
è poi seguita una conferenza stampa nel municipio di Vanzago, per fare il punto di una
situazione che è ormai diventata insostenibile e per ribadire che i
politici sono totalmente solidali con i pendolari. Dopo settimane
di attesa, la Regione ha finalmente incontrato i Sindaci lunedì 23
febbraio: peccato però che al tavolo non si siano presentati nè
l’Assessore Sorte nè i rappresentanti di Trenord. Nessuna risposta
concreta e nessun impegno, se non la promessa di un ulteriore
incontro a fine marzo. Anche in quella sede i Sindaci ribadiranno i
tre principali problemi: la mancanza di carrozze, i ritardi cronici e le continue cancellazioni dei convogli. Il nuovo orario entrato in vigore il 14 dicembre scorso non ha apportato alcun miglioramento. Inoltre la situazione è certamente destinata ad aggravarsi nel
prossimo mese di maggio, quando prenderà il via Expo, con il flusso straordinario e massiccio di visitatori che investirà direttamente
i nostri territori.
«Gli incontri avuti in Regione nel corso del 2014- hanno puntualizzato i sindaci- non solo sono stati inefficaci, in un’ottica migliorativa, ma neanche sono serviti per farci entrare in possesso della
documentazione che avevamo richiesto».
La volontà di difendere i
diritti delle oltre 125
mila persone che utilizzano la tratta ferroviaria
Rho-Gallarate, ha spinto
i sette primi cittadini a
chiedere un nuovo
incontro all’assessore
regionale. Perché andare
a bussare al Pirellone e
non direttamente a
Trenord? Perché sino al
2020 la società non
farà che rispettare gli
standard fissati dalla
Regione (e ritenuti
assolutamente inadeguati da chi usufruisce del servizio, ogni giorno).
Tra le istanze presentate dai sindaci c’è infatti quella d’indurre
Trenord a rispettare la composizione di treni attualmente prevista
sulla linea S5 (che nella fascia di punta della mattina è di 5 carrozze per i treni 23001 e 23003 e di 5+3 carrozze per i treni 23005,
23007, 23009, 23011); nonché quella d’inSegue a pagina 2
UNA NUOVA STRUTTURA RESIDENZIALE PER ANZIANI E DISABILI
SORGERÀ A VILLASTANZA IN PIAZZA GOLDONI. INIZIATIVA PRIVATA, MA CONVENZIONATA CON IL COMUNE
di Cristina Masetti
Un nuova struttura per anziani e disabili: per ora è solo un’idea sulla
carta, ma si stanno già compiendo i primi passi per farla divenire
realtà. Tutto è iniziato quando una società ha richiesto al Comune lo
spazio per edificare, appunto, una struttura assistenziale che fosse
una via di mezzo tra una Rsa (Residenza
Sanitaria Assistenziale) e una Rsd
(Residenza Sanitaria per Disabili). Il
progetto ha subito destato l’interesse
dell’Amministrazione Borghi, che nel
Piano di Governo del Territorio aveva
effettivamente previsto spazi da destinare a servizi pubblici quali, appunto, una
struttura per anziani o per disabili.
Dunque, una proposta come quella ricevuta permetterà al Comune di concretizzare un progetto che, con le proprie
risorse, difficilmente sarebbe riuscito a realizzare, almeno in questi
tempi decisamente “magri”. La nuova Rsa dovrebbe sorgere nella
frazione di Villastanza in piazza Goldoni (luogo dove si svolgeva il
mercato, prima che fosse trasferito in piazza Magenta) e avrà 100
posti letto per anziani più 20 per disabili. Essendo una struttura privata ma convenzionata con il Comune, a quest’ultimo spetteranno 20
dei 100 posti per anziani disponibili e 5 dei 20 posti per disabili.
L’inserimento degli ospiti (che potranno contare su tariffe agevolate)
avverrà con lo stesso criterio che vale per l’Albergo del Nonno e,
pertanto, seguendo la lista di attesa esistente. Come la Legge prevede, l’Amministrazione dovrà emettere
un bando pubblico, sia per l’assegnazione dei lavori di realizzazione dell’edificio, sia per la gestione della struttura,
che dovrebbe essere pronta per la fine
del 2016. Il bando sarà istituito entro
fine febbraio e la gara sarà invece effettuata nel mese di marzo. Positivo il
commento del Sindaco Borghi, che ha
ricoperto per anni la carica di assessore ai Servizi Sociali e che, continuando
ad occuparsi personalmente dell’area
anziani, ha molto ben presente la situazione su entrambi i fronti:
«Considerando la lista di attesa che abbiamo, che consta di 130
anziani e di un buon numero di soggetti disabili gravi ricoverati, a
spese del Comune, in strutture lontane da Parabiago, ben venga
un’occasione del genere, che ci permetterà di offrire alla città un
servizio di cui c’è davvero grande necessità».
2
COMUNE
Sette Sindaci in Viaggio con i Pendolari - segue da pagina 1
serire delle fermate aggiuntive nelle stazioni di Legnano, Canegrate, Parabiago, e
Vanzago-Pogliano, intervenendo (nelle ore di punta) sulle tracce dei treni regionali che provengono da Arona, Gallarate, Busto Arsizio o Chiasso. Intanto, il banco
di prova che Expo costituirà, è sempre più vicino: se Trenord non è in grado di
gestire le criticità quotidiane, come farà quando l’affluenza ai convogli quadruplicherà, per via dell’evento mondiale? Su questo tema i sindaci dell’Alto Milanese
promettono battaglia.
IL CONSIGLIO “APPROVA” IL PANE DI PARABIAGO
PREVENZIONE ONCOLOGICA IL 24 MARZO A PARABIAGO
nche quest’anno e ancora una volta grazie all’interessamento e al
A contributo
economico di tutte le farmacie, Parabiago aderirà alla
Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica, che si svolgerà in
tutta Italia dal 20 al 29 marzo. L’unità mobile della
Lega Tumori sosterà in piazza della Vittoria, davanti
al municipio, martedì 24 marzo dalle 10 alle 18 per
visite gratuite del seno, della cute e, da quest’anno,
anche del cavo orale: l’incidenza del tumore del
cavo orale infatti è in aumento e proprio grazie alla
diagnosi precoce è possibile intervenire subito per
evitare il progredire della malattia. La settimana dedicata alla prevenzione è uno dei principali appuntamenti promossi dalla Lilt per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce e del mantenimento di corretti stili di vita. Filo conduttore quest’anno sarà il tema
dell’alimentazione, fondamentale per salvaguardare la salute. A questo proposito, a fianco dell’unità mobile, sarà allestito uno stand
dove i volontari distribuiranno materiale informativo e, su richiesta, anche le shopper della
salute, contenenti olio extravergine di oliva
(da sempre simbolo della settimana dedicata alla prevenzione per via dei
benefici che apporta alla salute), pasta e pomodori pelati, alimenti classici della dieta mediterranea, regime alimentare corrispondente ad una
dieta sana. Ad effettuare le visite, all’interno dell’unità mobile (allestita
come un vero e proprio ambulatorio medico) saranno gli specialisti della
Lega Tumori. Grazie, dunque, alle farmacie per questa possibilità offerta ai parabiaghesi. Le stesse da anni sono al fianco della prevenzione,
come importante punto di raccolta dello screening del tumore del colonretto e diventano sempre più punto di riferimento per i servizi che offrono dedicati alla salute. Alcune novità che le accomunano, oltre ai già collaudati servizi di autoanalisi (esami di screening quali glicemia, colesterolo, trigliceridi, transaminasi ecc ..) e le prenotazioni di visite ed esami
specialistici
in tutte le strutture convenzionate della Regione Lombardia (CUP), sono:
- la possibilità di scegliere e/o revocare il medico di famiglia, presentando in farmacia solo la tessera del Sistema Sanitario
- la possibilità di effettuare la nuova autocertificazione per patologia e
reddito e ricevere il nuovo codice di esenzione E30 o E40
Questi nuovi servizi danno la possibilità ai cittadini di non fare più
code agli sportelli ASL e di espletare tutti questi adempimenti presso la propria farmacia di fiducia.
indaco, assessori e consiglieri lo hanno
S
assaggiato per la prima volta, ancora caldo
da forno, al termine della seduta consigliare di
lunedì 2 febbraio e lo hanno promosso a pieni
voti. Il pane di Parabiago, simpatica e gustosa
idea nata nell’ambito del Duc (Distretto Urbano
del Commercio) è un prodotto certamente destinato ad incontrare il favore dei parabiaghesi e non
solo. Belle da vedere, le pagnotte che in superficie riportano il galletto simbolo del Duc, sono
infatti anche decisamente buone: merito dello storico frumento “San Pastore” che, recuperato alla
“Banca dei semi” (detta anche “del germoplasma”) di Pavia- una raccolta “ex situ” di semi che
si prefigge di preservare la varietà biologica e la
sicurezza alimentare, tramite appunto lo stoccaggio di un’adeguata quantità di specie, pronte per
la semina (nell’eventualità di una catastrofe biologica che comporti la distruzione delle scorte di
semi alimentari attualmente obbligatorie in alcuni
Stati)- è stato coltivato dall’azienda agricola
Giovesi, che ha seguito un preciso protocollo per
mantenerlo il più fedele possibile a quello di una
volta e, successivamente, macinato a freddo in
uno dei mulini della zona.
La ricetta finale con questa farina è stata invece
elaborata dal panificio “La Panetteria” di via
Sant’Antonio, proprietà di Matteo Cunsolo, che
la sera dell’ultimo consiglio comunale si è presentato, insieme ad Antonia, con una ventina di
pagnotte appena sfornate e ne ha fatto dono al sindaco, che le ha condivise con assessori e consi-
glieri. Proprio quella sera, tra i punti all’ordine
del
giorno,
c’era
l’approvazione
del
“Regolamento per la tutela e la valorizzazione
delle attività tradizionali locali e l’ottenimento del
marchio De.C.O (Denominazione Comunale
d’Origine)”, che mira appunto a valorizzare le
risorse del territorio e a salvaguardare le peculiarità produttive locali. Il pane di Parabiago risponde proprio a questa volontà, ponendosi come strumento di promozione dell’immagine della città,
da cui possono poi derivare importanti occasioni
di marketing territoriale, con ricadute positive
sull’intera comunità.
Giova, a questo proposito, ricordare che il 24
aprile del 2013 numerosi attori del territorio
hanno sottoscritto il progetto “Cibo, paesaggio e
tradizione verso Expo 2015”, che valorizza il
patrimonio culturale locale, anche grazie al percorso di coinvolgimento delle comunità operato
dal nostro Ecomuseo del Paesaggio e dal Distretto
Urbano del Commercio. «Parabiago è una città
ricca di potenzialità e di gente volenterosa.
Occorre valorizzare queste risorse materiali e
umane», ha commentato, soddisfatto, il vicesindaco e assessore alle attività produttive, Raffaele
Cucchi.
Il pane di Parabiago non è ancora in vendita: le
pagnotte finora prodotte hanno costituito un esperimento. Il prossimo passo è un incontro con i
panificatori della città per prendere accordi e
stendere un protocollo.
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3
COMUNE
GIRO DI VITE PER I PIRATI DELLA STRADA
empi di crisi, questi, si sa: ma quando di
T
mezzo c’è la sicurezza dei cittadini e del
personale che opera sul territorio, i fondi vanno
reperiti con ogni sforzo. E’ quanto ha fatto, di
recente, l’Amministrazione Borghi, decidendo di
dirottare sul capitolo della Polizia Locale le
poche risorse disponibili, per l’acquisto di nuove
attrezzature di cui da tempo si sentiva la necessità e che permetteranno al Comando di lavorare
con maggiore efficienza e sicurezza. Sono quattro, le nuove strumentazioni acquisite da
Maurizio Morelli e dalla sua squadra: anzitutto un
telelaser, misuratore di velocità a puntamento
laser che consente, all’operatore che lo utilizza, di
rilevare la velocità del veicolo anche a una distanza di 600 metri, sia nelle ore diurne che con il
buio della notte. Con tale strumento (che assomiglia molto a una telecamera e che offre dati precisi), è possibile effettuare la contestazione immediata dell’infrazione. Come spiega l’assessore
alla Polizia Locale, Luca Ferrario, «sarà utilizzato su quelle arterie dove l’elevata velocità costituisce notoriamente un problema, come viale
Lombardia, viale della Repubblica, via Resegone
e la statale del Sempione».
Altri due strumenti fondamentali, ai fini della
sicurezza, sono il pre-test e l’etilometro, necessari per individuare e bloccare le persone che guidano in stato di ebbrezza. L’esito positivo del pretest non costituisce prova, ma motivo per poter
sottoporre il conducente ad un accertamento successivo, avente invece valore legale: quello cioè
con l’etilometro, altra strumentazione recentemente
acquisita dal Comando.
Rientra nelle nuove dotazioni della Polizia Locale parabiaghese anche il cosiddetto
targa-system, strumento
che, in pochi secondi, è in
grado di registrare la targa
dei veicoli che transitano e
d’individuare quelli senza
copertura assicurativa o con
la revisione scaduta o, ancora, quelli che risultano rubati.
Il suo funzionamento è semplice: alcune telecamere leggono la targa delle
automobili che si stanno avvicinando all’area in
cui si trova la pattuglia, di solito qualche centinaio di metri più avanti. A quel punto il Targa
System interroga i database collegati (ad esempio
del Ministero dell’Interno e della Motorizzazione
Civile), i quali in meno di 3 secondi - di solito ne
basta 1 - inviano agli agenti le informazioni sui
veicoli irregolari che stanno per raggiungerli,
dando loro modo di estrarre la paletta e fermarli. I vigili possono anche controllare direttamente sul proprio portatile tutte le informazioni inerenti il veicolo. Tra gli investimenti effettuati, ci
sono anche quelli finalizzati alla sicurezza degli
agenti che operano sul territorio e che, a volte,
sono vittime dell’ira delle persone sanzionate:
manette, bombolette di spray a base di sostenze urticanti e bastone distanziatore estensibile
sono le tre “new entry” , diventate un tutt’uno con
la divisa. Non solo: è stato anche modificato e
potenziato il ponte radio, perché quello esistente era ormai obsoleto e spesso la frequenza risultava disturbata da interferenze. Un cambiamento,
dunque, che ha migliorato le comunicazioni tra la
centrale e le pattuglie in servizio sul territorio.
Tali investimenti hanno comportato una spesa di
circa 40 mila euro e costituiscono una risposta
concreta al bisogno di sicurezza stradale.
Andranno infatti a dare un giro di vite a coloro
non rispettano le regole, mettendo in pericolo la
propria incolumità e quella altrui.
C.MAS.
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IN VIA MINGHETTI ARRIVA IL SEMAFOTO “INTELLIGENTE”
già stato installato e sarà
È
messo in funzione a breve, il
nuovo semaforo “intelligente” che
obbligherà i veicoli che
transitano in via Minghetti
superando i 50 km/h a rallentare e a fermarsi: dotato
di un sistema laser che
misura la velocità di percorrenza, il semaforo scatterà infatti al rosso quando
gli automobilisti pigeranno il piede sull’acceleratore
oltre il limite consentito. Il
provvedimento si è reso necessario per via dei due punti sensibili
presenti in zona: la casa di riposo
comunale e la scuola di via Brescia.
L’Amministrazione ha voluto, pertanto, diminuire la criticità di quella
strada e proteggere l’attraversamento
dei pedoni (in quella zona, peraltro,
transita tutte le mattine anche il servizio Pedibus dei bambini
che si dirigono a scuola).
Per agevolare ulteriormente
il loro spostamento e quello
dei pedoni in generale, il
semaforo è dotato del
dispositivo a chiamata. Il
pannello che misura la
velocità attualmente presente in via Minghetti sarà
invece spostato su via
Resegone, altra strada dove
occorre moderare la velocità e dove
non è tuttavia possibile installare i
tradizionali dossi, in quanto strada
urbana a scorrimento veloce.
C.MAS.
PATTINAGGIO SU GHIACCIO DAL 15 FEBBRAIO ALL’8 MARZO
opo il successo
D
riscosso lo scorso
anno, a grande richiesta
è tornata da pochi giorni
- ma in piazza del
Comune e non più in
piazza Maggiolini - la
pista per il pattinaggio
su ghiaccio, divertimento assicurato per grandi
e piccini. L’impianto è
attivo dal 15 febbraio e
resterà in città sino all’8
marzo, grazie ad un accordo tra i titolari (la ditta Zanfretta) e l’assessorato
allo Sport, guidato dall’assessore Carlo Raimondi: il tutto senza esborsi da
parte del Comune.
La pista è aperta da lunedì a venerdì, dalle 15.30 alle 19, il sabato dalle 10.30
alle 12.30, dalle 15.30 alle 19.30 e dalle 21 alle 22, mentre la domenica è possibile pattinare dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19. L’ingresso per mezz’ora (che comprende anche il noleggio dei pattini) ammonta a 5 euro, mentre
con 7 euro si può pattinare per un’ora. Per gli studenti che usufruiscono della
pista durante le ore di educazione fisica accompagnati dai rispettivi insegnanti, è stata fissata una tariffa ridotta: 3 euro per un’ora, previa prenotazione.
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Pavimenti sopraelevati
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Pareti per sale operatorie
Serramenti in PVC
Pareti attrezzate
Rivestimenti
4
PROGETTI E NOVITÀ
PARABIAGO D’AUTORE STREGA IL PUBBLICO
l primo appuntamento è stato un successo: sul palco della sala Don Bosco
I
di Ravello, Enrico Ruggeri ha dato una riprova della sua già ben nota versatilità. Non solo
un bravo cantautore, dunque, ma un oratore di
tutto rispetto. Intervistato da Massimo Cotto,
giornalista, disc-jockey e scrittore italiano, ha
ripercorso in modo brillante i capitoli più
importanti della sua carriera artistica, tra
aneddoti e curiosità, raccontanto anche la
genesi di alcuni dei suoi brani più famosi (uno
per tutti, “Il mare d’inverno” nato a seguito
del “bidone” da parte di una certa Flavia, una
ragazza di cui Ruggeri si era innamorato).
Una serata, dunque, di musica e parole, formula vincente che si ripeterà anche venerdì
13 marzo (ancora nella sala Don Bosco di
Ravello), con Antonio Silva, presentatore del
prestigioso Premio Tenco, che intervisterà
Davide Van De Sfross, conducendolo passo
passo a raccontare (e naturalmente a cantare)
i suoi brani più noti. Ma prima ancora (il 28
febbraio), ci sarà un’altra serata di sicuro
successo: quella che porterà sul palcoscenico
della biblioteca di via Brisa il Mirco Menna
Quartet per rendere omaggio al grande
Domenico Modugno, a 21 anni dalla sua
scomparsa. Intitolato “Io, Domenico e tu”, lo
spettacolo ripercorre una quindicina di brani
(alcuni molto noti, altri vere chicche rimaste
un po’ troppo nell’ombra), con un piglio decisamente attuale e del tutto personale. Questa
quinta edizione della rassegna “Parabiago
d’Autore- percorsi di musica italiana”, si
chiuderà sabato 28 marzo in biblioteca con il
maestro Sante Palumbo, talento straordinario
e particolare capacità di passare dal jazz alla
musica classica e a quella leggera, senza mai
banalizzare ma, anzi, introducendo sempre un
personale e originale contributo interpretativo. Come spiega Francesco Paracchini,
direttore artistico della rassegna, l’idea che la
anima sta tutta nel sottotitolo: “percorsi di
musica italiana”. Ripensando e mettendo in
fila tutti gli artisti e i gruppi che dal 2011
hanno dato vita alla programmazione di questa iniziativa, ci accorgiamo infatti che
Ruggeri riceve gli applausi del pubblico
l’obiettivo che ci si era prefissato è stato raggiunto e cioè quello di offrire uno spaccato il più variegato possibile - dei generi e delle
contaminazioni che si muovono, in Italia,
intorno alla “canzone di qualità”. La rassegna
è frutto della collaborazione tra
l’Amministrazone Comunale, L’Isola (storica
realtà che da quindici anni opera nella musica
italiana) e Le Muse Novae (associazione culturale che da oltre vent’anni opera nel settore). Un lavoro d’equipe, dunque, che ha trovato una forte comunione d’intenti con
l’Assessorato alla Cultura guidato da Mario
Grandini, un partner sensibile e pronto a
recepire prima, e a condividere poi, proposte
artistiche che han saputo far coesistere tradizione e nomi nuovi del cantautorato italiano.
Si ricorda che l’ingresso a tutte le serate è gratuito, ma che occorre prenotare, inviando una
mail al seguente indirizzo: [email protected].
C.MASETTI
LA BATTAGLIA DI PARABIAGO DIVENTA UN ROMANZO
lontano, conducendolo a
rivivere le vicende storiG R A N I TO
che e umane che hanno
condotto al cruento sconne delle celebrazioni per il
ROMANZO STORICO
tro del febbraio 1339 sui
676° anniversario della
campi parabiaghesi coperBattaglia di Parabiago e
ti di neve. Il volume, che
proprio su questo avvenimento storico s’incentra
ha beneficiato di un conAnnus Domini
la sua fitta trama. Stiamo
tributo comunale ed è in
parlando
di
“A.D.
vendita al prezzo di 18
Milletrecentotrentanoveeuro alla cartoleria Demo
IL NEMICO ALLE PORTE
di Piazza Maggiolini, si
Il nemico alle porte”,
B "" #•$ Ê,$ÊP ) !$ #(
compone di oltre 500
romanzo
scritto
da
pagine e di un nutrito corFrancesco Granito, dipenpus di note. Una lettura
dente comunale già autore
appassionante, grazie alla
di altri volumi. La sua
finalità non è una ricostruzione socio-sto- vivacità dei dialoghi e ai numerosi colpi di
riografica dell’epoca, bensì il tentativo di scena che l’autore ha escogitato.
C.M.
far immergere il lettore in un mondo ormai
stato presentato
È
venerdì 20 febbraio
in Biblioteca, in occasio-
FRANCESCO
MILLETRECENTO
TRENTANOVE
• Ê! "" #•$ Ê%$&Ê$'%()" *"+Ê,+•• Ê#-+)) Ê,$Ê.-//+..$(*+Ê,+•• Ê.$#*()$ Ê,$Ê'$• *(
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+3• •666 3)'/0 +/07 '0.
•
UN PALLONE PER UNO... UN GOAL PER TUTTI
ra il 2003 quando, nell’anno europeo
E
dedicato alle persone disabili, Parabiago
si assumeva l’impegno di non far esaurire il
proprio interesse nei confronti dei più deboli al
solo periodo della ricorrenza. L’attenzione
verso i soggetti diversamente abili continua
infatti ad essere alta e un esempio in tal senso
è costituito dal laboratorio di pittura “Un
mondo di colori senza limiti” che, con i suoi
oltre 10 anni di attività, continua a riscuotere
successo. Forte di quest’esperienza positiva e
con la preziosa collaborazione del gruppo provinciale Milano dell’AIAC (Associazione
Italiana Allenatori Calcio), l’Amministrazione Borghi sta per far partire un nuovo progetto a favore dei giovani disabili: si chiama “Un pallone per uno.. Un gol per tutti!” e costituirà, per gli utenti, un’ulteriore opportunità di aggregazione sociale, attraverso l’attività
sportiva, da sempre riconosciuta come mezzo efficace per creare legami e stimolare condivisione e spirito di squadra, oltre che per mettersi alla prova e potenziare l’autostima.
Rivolto a maschi e femmine con disabilità intellettiva ( non sensoriale o motoria, per ovvie
ragioni), il progetto prevede l’inserimento graduale di ciascun ragazzo in un percorso sportivo studiato in base alla sua patologia, alle sue esigenze e ai suoi interessi. La finalità del
progetto è riuscire a integrare i disabili con i ragazzi normodotati che giocano nel settore giovanile. Sono previsti due allenamenti settimanali, dalle ore 15.30 alle 17 (negli
spazi del Centro Sportivo Libero Ferrario), ai quali si aggiungeranno gare e manifestazioni sportive e ricreative.
Referente del progetto è Stefano Milanesi (nella foto a sinistra con l’assessore Adriana
Nebuloni), consigliere comunale, allenatore Uefa B, nonché presidente dell’Associazione
Italiana Allenatori Calcio di Milano e provincia, che ha collaborato con un team di professionisti, fra i quali docenti universitari di Scienze Motorie e una psicologa.
Chiunque fosse interessato, deve rivolgersi agli sC.MAS.portelli comunali dei Servizi
Sociali, oppure, tramite internet al sito ufficiale Aiac Milano (www.aiacmilano.it). Le
iscrizioni sono già aperte.
L’Amministrazione offre gratuitamente questa opportunità ai soggetti disabili che lo desiderano.
L’AMMINISTRAZIONE IN COLLABORAZIONE CON A.I.A.C.
NUOVI SPOGLIATOI AL CAMPO SPORTIVO RANCILIO
d inaugurarli, con entusiasmo,
A
sono stati i ragazzi del 2005
della FcParabiago: commenti positivi,
per i nuovi spogliatoi del campo sportivo Rancilio, due strutture prefabbricate che la società guidata da Stefano
Tunesi ha acquistato con il contributo
del Comune, sfruttando un’offerta
vantaggiosa che ha permesso di risparmiare non poco (le due strutture erano
infatti destinate ad un’altra società, che poi non le ha più ritirate e l’azienda produttrice,
avendole in giacenza, le ha vendute con uno sconto significativo). Era da tempo che si sentiva l’esigenza di spogliatoi nuovi: quelli esistenti risultavano infatti sottodimensionati per
rispondere adeguatamente alle esigenze di una società che è andata via via ingrandendosi:
Ambienti sovraffollati e code per accedere alle docce erano le due costanti che hanno
indotto
la
società
a
presentare
all’Amministrazione Borghi il progetto per
l’installazione dei due corpC.MAS.i prefabbricati. Gli stessi, compreso il trasporto, la posa in
opera e gli allacciamenti necessari, sono costati circa 23 mila euro e hanno felicemente risolto tutti i problemi. I lavori sono stati eseguiti
nel mese di dicembre, ossia nel periodo di
sosta dei campionati giovanili, in modo da non
ostacolare l’attività sportiva della società.
C.M.
5
COMUNE
LE SUORE DI VIA MARI PROSSIME AL TRASFERIMENTO: I GENITORI NON CI STANNO
LA LEONESSA D’ORO SCEGLIE I SEMPR’ALEGHER
al settembre prossimo, le cinque religiose che si occupano della scuola “Felice Gajo” di
D
via Mari lasceranno Parabiago per raggiungere una nuova destinazione, attualmente non
ancora nota. La notizia è stata comunicata al consiglio d’Istituto della scuola, il 16 gennaio
nnesimo successo per la Compagnia
teatrale “I Sempr’Alegher”, scelta di
E
recente per partecipare al prestigioso Festival
scorso, e non ci ha messo molto a diffondersi anche fra
le famiglie. Dopo un primo momento di smarrimento, i
genitori hanno profuso il loro dispiacere e la loro contrarietà in una lettera che, sottoscritta da tutti, è pronta
per essere inviata alla Congregazione delle Figlie della
Carità di San Vincenzo de Paoli, di cui fanno parte.
«La presenza delle suore è assolutamente fondamentale
nell’educazione che abbiamo scelto per i nostri figli.
Tra l’altro, questa in tutta Parabiago è conosciuta come
“la scuola delle suore”», scrivono i genitori, sottolineando l’importanza che le suore (Matilde, Rosalba, Rita, Liliana e Giulia) rivestono, all’interno dell’istituto, pur non essendo più parte attiva del corpo docente. Svolgono mansioni importanti e, in più, fanno le veci delle mamme o delle nonne, quando i genitori arrivano in ritardo
a prendere i bambini, piuttosto che hanno esigenze di accompagnarli a scuola, prima dell’orario di apertura. Insomma, se affidati alle loro cure, i bambini si sentono sicuri e protetti e la
stessa cosa vale per i genitori, che apprezzano in loro anche l’impronta cristiana e caritatevole che, con il loro esempio, riescono a trasmettere ai piccoli. Insomma, ciò che le famiglie
chiedono è che la presenza religiosa che da ben 130 anni è fissa all’interno della scuola parabiaghese di via Mari non venga meno, anche per il bene di tutta la comunità parabiaghese, che
ha già perso le suore della casa di riposo e della scuola materna di Ravello, nonché quelle che
si occupavano della materna di Villastanza. Interpellate sulla questione, le suore hanno spiegato che alla base della decisione presa dai superiori c’è la grave penuria di vocazioni, che sta
interessando anche la loro congregazione: «Non sappiamo ancora dove siamo destinate- spiega suor Giulia- Negli ultimi anni sono morte molte religiose che, nel frattempo, non sono però
state rimpiazzate da nuove vocazioni. Ci rendiamo conto che questo è un problema serio, per
la nostra congregazione e, mentre rispettiamo il nostro voto di obbedienza, non possiamo però
non rammaricarci di dover lasciare questa città e questa scuola».
Il provvedimento preoccupa e addolora anche il sindaco Borghi, che si è unito alla richiesta
dei genitori, inviando personalmente una lettera alla casa provinciale di Roma, con l’intento
d’indurre chi di dovere a rivalutare la decisione e a lasciare a Parabiago, se non tutte e cinque
le suore, almeno una loro rappresentanza, proprio alla luce del prestigio che la loro presenza
garantisce, da sempre, alla scuola. Qualcuno ha scritto anche un’accorata lettera a Papa
Francesco: chissà che il Pontefice non compia un “miracolo” dei suoi.
Cristina Masetti
Nazionale della Commedia Dialettale “La
Leonessa d’Oro”, in programma dal 24 gennaio al 28 marzo al teatro Micheletti di
Travagliato, in provincia di Brescia. La compagnia, che ha calcato il palcoscenico proprio nella prima serata, ha portato in scena la
sua ultima fatica, “No! Inscì el var no”, commedia brillanti in due atti che racconta la storia di un politico di provincia che, spinto
dalle ambizioni della moglie, intende fare il
grande passo per approdare in Parlamento.
Dedicare un festival al dialetto è riconoscere
il valore che lo stesso costituisce, a livello
culturale e di recupero delle tradizioni: «Il
dialetto è patrimonio,cultura, saggezza e
radice», conferma Sergio Visentini, attore
della compagnia, ricordando che non è la
prima volta che I Sempr’Alegher portano il
nome di Parabiago sul palcoscenico di festival nazionali, che prevedono una preventiva
e severa selezione. Fare teatro per i
Sempr’Alegher, tuttavia, non equivale solo a
mantenere viva una tradizione, ma significa
anche impegnarsi nel sociale: la finalità dei
loro spettacoli è sempre benefica e sono tanti
i progetti (soprattutto in ambito ospedaliero)
che hanno potuto decollare grazie al loro
contributo. Anche Parabiago beneficia di un
IL 21 MARZO IL PREMIO DI POESIA PRO LOCO
i ricorda alla cittadinanza che sabato 21 marzo sarà il grande giorno dell’incoronazione dei
poeti del Premio di Poesia “Città di Parabiago” organizzato dalla Pro Loco. Per la grande ceriS
monia, il sodalizio presieduto da Donatella Pozzati ha scelto la sala delle colonne di Villa Corvini.
Le iscrizioni, che si sono chiuse il 9 febbraio, hanno rivelato un boom di partecipazioni: 126, le poesie in concorso nella sezione A e 125 quelle relative alla sezione B, riservata ai ragazzi delle scuole.
Top secret sui nomi dei vincitori, che saranno resi noti solo al momento della premiazione.
C.M.
segno della loro generosità: il defibrillatore
automatico che è stato collocato sull’unità
mobile di pronto intervento della Polizia
Locale e che è, appunto, il dono che la com-
pagnia teatrale presieduta da Alberto Selmo
ha fatto al Comune e alla città, lo scorso
anno. I Sempr’Alegher si sono distinti anche
in occasione delle recenti festività natalizie,
organizzando in biblioteca un pomeriggio di
auguri e di divertimento dedicato ai più piccoli e alle famiglie, con uno spettacolo di
burattini, un presepe vivente ispirato a una
fiaba di Gianni Rodari, un momento musicale e una grande slitta con Babbo Natale,
messa disposizione di tutti per simpatiche
foto ricordo. Una compagnia, insomma, che
ama il proprio territorio e che non perde
occasione per dimostrarlo.
CRISTINA MASETTI
LA ROYAL LADY GIULIA BLOCCA LA STAMPA DE “IL FOGLIO”
l Foglio stava per andare in stampa quando in Comune è arriI
vata la notizia: tanto bella da indurci da chiamare la tipografia e far bloccare tutto. Un sindaco che diventa nonno per la prima
volta merita certamente di essere festeggiato, non solo in famiglia, ma
anche dai suoi concittadini e, ovviamente, dalla redazione del giornale
che dirige: Il Foglio, appunto. La piccola Giulia, primogenita di Paolo
e Stefania Borghi, è nata alle 11.17 di venerdì 20 febbraio nel reparto di Ostetricia e
Ginecologia dell’ospedale di Rho. Per ora
l’abbiamo vista solo in foto e sappiamo che è bellissima: lei
invece ancora non sa di essere già “famosa”. La notizia della
sua nascita è finita infatti su tutti i giornali locali.
Congratulazioni ai genitori e, naturalmente, ai nonni.
C.M.
NUOVO OSPEDALE: ORA SI PUO’ANDARCI ANCHE IN PULLMAN
i chiama “H611- circolare destra” e costituisce la nuova e significativa comodità per
S
chi deve recarsi al nuovo ospedale di Legnano e non può contare su mezzi propri. Per
agevolare i cittadini di Parabiago e di altri Comuni completamente
“tagliati fuori” dal percorso della linea H da e per l’ospedale, la società Movibus ha infatti istituito, dal 7 gennaio scorso, una nuova linea
che, oltre al nostro Comune e alle frazioni di Villastanza e di Villapia,
serve quelli di San Giorgio su Legnano, Canegrate, Busto Garolfo e
Villa Cortese. Per gli utenti di Parabiago, San Giorgio e Canegrate, il
biglietto costa euro 1,60, mentre ammonta a 40 centesimi in più la tariffa per chi viene da Villastanza e da Villapia (dunque, 2 euro).
Trattandosi ancora di una linea sperimentale (Movibus andrà a monitorare quanto viene utilizzata per comprendere se varrà la pena o meno mantenerla in essere),
la stessa per ora è attiva solo il mattino e la prima fermata in territorio di Parabiago è quel-
la delle ore 9.05, all’altezza del civico 101 di via Ugo Foscolo. Cinque minuti dopo, dunque
alle 9.10, l’autobus diretto all’ospedale legnanese passa e ferma al parcheggio della stazione, poi alle 9.12 in via Butti (alla Calara), per giungere alle 9.14 in via
don Barbanti (nella frazione di Villastanza) e proseguire dunque per
Villapia per fermarsi in via Casorezzo (all’altezza del civico 15) alle
9.16. Per il ritorno, occorre tenere presente che l’autobus diretto a
Parabiago e frazioni passa solo 4 volte, uno ogni ora, dalle 8.45 alle
11.45 (dunque: 8.45, 9.45,10.45 e 11.45). Per qualsiasi informazione, è
possibile accedere al sito della Movibus (dove esiste uno speciale link
con tariffe, orari e fermate), oppure chiamare il numero verde
800/984.362. E’ attiva anche un’altra nuova linea, la H627, che collega l’ospedale di Legnano ai Comuni di Cuggiono, Inveruno, Arconate, Dairago e alla frazione di Olcella.
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6
GIOVANI DI PARABIAGO - FORZA ITALIA
GRUPPI CONSIGLIARI
IL NOSTRO SINDACO PROTESTA CON I PENDOLARI!
I sindaci dei comuni di Legnano, San Giorgio su Legnano, Canegrate, Parabiago, Nerviano,
Pogliano Milanese e Vanzago, hanno richiesto un incontro urgente all’Assessore alla Mobilità di
Regione Lombardia Alessandro Sorte. Obiettivo è comprendere la posizione di Regione Lombardia in merito all’urgente necessità di
«porre rimedio - spiegano i sindaci - ai gravi e ripetuti disagi subiti dai pendolari e, contestualmente, all’esigenza di migliorare il servizio ferroviario offerto da Trenord sulla tratta Rho-Gallarate
(S5/Direttrice 40)». Per questo hanno deciso di organizzare un sopralluogo presso la stazione di
Vanzago-Pogliano dalle ore 7.30 alle ore 8:30 di giovedì 29 gennaio. Il problema in questione è
particolarmente sentito dagli oltre 125.000 abitanti delle comunità rappresentate e più in generale di tutti coloro che utilizzano la tratta ferroviaria Legnano-Rho. Purtroppo, è diventando
insostenibile ed inaccettabile per quei cittadini, principalmente lavoratori e studenti, che utilizzano
quotidianamente il treno per raggiungere i luoghi di studio e di lavoro. Già alcuni consigli comunali hanno sollevato la necessità che Regione intervenga per correggere i disservizi quotidiani offerti
da Trenord in particolar modo in materia di grave mancanza di carrozze e di ritardi e cancellazioni
dei convogli. Con il nuovo orario entrato in vigore il 14 dicembre 2014, non solo vi è stato alcun
miglioramento, ma la situazione diventerà sicuramente ancora più critica a maggio 2015 quando
prenderà il via EXPO, con il flusso di visitatori straordinario che investirà direttamente i nostri territori. Durante l’incontro con Regione Lombardia, i Sindaci dei Comuni interessati hanno intenzione di discutere dei seguenti temi e proposte: «conoscere lo stato dei convogli destinati alla linea in
oggetto, con particolare riguardo per l’attività di manutenzione straordinaria succitata; far sì
che trenord rispetti la composizione di treni attualmente prevista sulla linea S5 che nella fascia
LEGA NORD
I BINARI DEL FUTURO DELLA REGIONE LOMBARDIA…
Sembra incredibile, eppure anche nel 2015 i pendolari si trovano a dover convivere con gli stessi disagi dei pendolari di quarant’anni fa: ritardi, soppressioni, carrozze sovraffollate o addirittura rotte o non accessibili… Oltre a subire ogni genere di inconvenienti, si trovano anche a doverli pagare con aumenti non indifferenti del costo dei biglietti. Cornuti e mazziati!! Ma perché tutto ciò? “Le dieci linee ferroviarie pendolari più disastrate d’Italia”, come riporta il sito di Legambiente, vede alle prime tre posizioni, nell’ordine: la linea “Roma Termini-Ciampino-Castelli
Romani”, la napoletana “Circumflegrea”, e, infine, la nostra “Bergamo-Milano”. Come mai questi dati allarmanti?
Esiste forse qualche colpevole? Non vorremmo sembrare ripetitivi, ma tutti sanno che (a causa del nostro sistema
centralistico e anti-federalista) è il governo centrale di Roma a decidere quanto denaro prelevare dalle Regioni e
quanto destinare alle stesse! Di qui, i tanti e gravi problemi degli enti locali nel gestire i servizi. Il patto di stabilità,
firmato da Renzi, toglierà trasferimenti alle Regioni per la “modica” cifra di 4 miliardi di € all’anno. Peccato però,
come dichiara Massimo Garavaglia, assessore regionale al Bilancio della Lombardia, che a questi “soldini” «bisogna aggiungere 1,8 miliardi delle due manovre precedenti, di Monti e Letta, e circa 450 milioni di mancato gettito».
Arriviamo quindi a 6,2 miliardi di tagli, di cui larga fetta è destinata alla nostra Regione (gran parte relativa proprio
al settore dei trasporti)! La cosa più curiosa è che i politici del PD (regionali e comunali, soprattutto) criticano cose
che il loro stesso partito sta facendo a Roma. Mentre quei “controsensi” viventi dei deputati osano dare la colpa alle
Regioni… soprattutto la Lombardia! Nel suo blog, il deputato PD Antonio Misiani scrive: «Il PD vuole che La
Regione Lombardia destini almeno il triplo di quanto oggi previsto nel bilancio regionale per ottenere più percorrenze e maggiori frequenze»! Prima ci tagliano i fondi e poi pretendono il triplo degli investimenti?? Data la sensibilità dei cittadini parabiaghesi, mi astengo dal commentare oltre questa dichiarazione. Per fortuna noi della Lega,
come siamo soliti fare in certe situazioni critiche, abbiamo già risposto con i fatti (e non coi proclami!!) a queste
pesanti imposizioni fiscali. Alcune Regioni hanno visto un rincaro dei costi dei biglietti veramente esorbitante:
Abruzzo e Campania +25%; il Piemonte, il cui Presidente è il “piddino” Chiamparino, addirittura +47,3%;
Liguria, presieduta da Claudio Burlando (anch’egli del PD), +41,24%! E anche i tagli ai servizi ferroviari non sono
da meno… ecco le percentuali: Abruzzo -21%, Campania -19%, Piemonte -7,5%, Liguria -9,8%!
In Lombardia, invece, non solo non è stato tagliato nessun servizio, ma l’aumento dei prezzi dei biglietti non è
andato oltre il 4%! Noi della Lega abbiamo la bacchetta magica?? No! Semplicemente, come spiega Alessandro
Sorte, assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, la «Regione Lombardia è riuscita a reperire dal proprio bilancio 105 milioni di euro per non gravare sulle tasche dei pendolari». È ovvio che l’aspetto economico, per quanto sia
importante, non basti a colmare le lacune evidenziate nell’esordio di questo articolo. Per questo, il nostro
Governatore Maroni ha sottoscritto il piano “Un’azienda, un obiettivo: puntualità”, presentato il 28 gennaio da
Cinzia Farisé, amministratore delegato di Trenord. Gli obiettivi prefissati, oltre appunto all’aumento della puntualità dei passanti ferroviari e dei treni regionali, sono: l’incremento di treni nuovi, la velocizzazione del reperimento di materiali e pezzi per manutenzione e interventi d’urgenza in caso di guasti, l’aumento del personale dipendente, il contrasto dell’evasione e della microcriminalità in difesa dei clienti.
Gli sforzi della Regione Lombardia non saranno mai sprecati!
DAVIDE EMILIO zUCChEttI
di punta della mattina è di 5 carrozze per i treni 23001 e 23003, di 5+3 carrozze per i treni 23005,
23007, 23009, 23011, per poi tornare a 5 carrozze dal treno 23013; inserire delle fermate aggiuntive nelle stazioni di Legnano, Canegrate, Parabiago, e Vanzago-Pogliano intervenendo sulle tracce
dei treni regionali che provengono da Arona, Gallarate, Busto Arsizio, o Chiasso con un intervento
limitato alle ore di punta nelle quali attualmente il trasporto ferroviario dimostra le criticità più elevate; ricevere i dati relativi al servizio offerto. È stato inoltre richiesto un approfondimento dedicato al tema della previsione di sviluppo e potenziamento del servizio sulla linea S5/Direttrice
40 durante EXPO, che dovrebbe già essere giunta a definizione vista l’imminenza della manifestazione».
Concludiamo infine con il terzo/quarto binario, che darebbe di sicuro una mano a questo
annoso problema: dopo il rinvio del progetto definitivo, relativo al potenziamento della linea ferroviaria con il quadruplicamento della tratta Rho-Parabiago e raccordo Y, da parte del Consiglio
Superiore dei Lavori Pubblici, avvenuto nell’ottobre 2014, le Amministrazioni locali coinvolte in
questa importante infrastruttura non hanno più saputo nulla.
“Il Comune di Parabiago- commenta il Vice Sindaco Raffaele Cucchi - non ha mai perso l’occasione per ribadire la strategicità di questo intervento per il nostro territorio, in considerazione
anche del fatto che il nostro ambito territoriale è uno tra i più inquinati della Lombardia. Non possiamo inoltre dimenticare come attraverso questa infrastruttura si andava a collegare direttamente il nostro territorio con l’aereoporto di Malpensa creando così nuove opportunità di lavoro e crescita in vista dell’inaugurazione dell’evento internazionale di EXPO2015.”
ANDREA LOttERIO, (CAPOGRUPPO GIOVANI DI PARABIAGO) - GRUPPO DI FORzA ItALIA
IL SALUTO AI COLLEGHI IN PENSIONE
er alcuni costituisce una sorta di
P
ritorno alla vita e alla libertà, mentre
a qualcun altro infonde un senso di smarrimento, quasi d’inutilità: anche la pensione,
come tanti avvenimenti che contraddistinguono la nostra vita, non viene vissuta da
tutti nello stesso modo. Dipende dal carattere, dai progetti che si hanno in mente,
dagli hobby e dagli interessi che ciascuno
coltiva. Certo è che tanti anni di lavoro non
si possono cancellare con un colpo di spugna, soprattutto quando nella cerchia dei
colleghi una persona riesce a trovare una
sorta di “seconda famiglia”. E’ il caso di
Michelina Introini, che è andata in pen-
sione dopo 43 anni di servizio all’ufficio
anagrafe: il suo saluto, durante il consiglio
comunale del 2 febbraio scorso, ha commosso tutti. Accanto a lei, altri tre nuovi
pensionati: la collega Giovanna Genoni,
che ha lasciato il Comune di Parabiago
dopo 31 anni all’ufficio Servizi Sociali e
i due colleghi della Polizia Locale,
Giancarlo Alzini e Gaetano tropeano,
il primo in servizio a Parabiago dal 1978
e il secondo dal 2001. A loro è stato rivolto il grazie dell’Amministrazione comunale e l’applauso di tutti i consiglieri e dei
colleghi presenti.
C.M.
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INSIEME PER PARABIAGO
L’UNIONE
7
PROPAGANDA IN ARRIVO AL BINARIO 1
LA FACCIA DI TOLLA DI CERTI POLITICI
Quasi tutti i pendolari parabiaghesi, che ogni giorno scelgono di lasciare l’auto in garage preferendo il treno
(contribuendo a ridurre il traffico su gomma e ad aiutare l’ambiente), sfrutterebbero probabilmente questo
articolo per elencare le disavventure che affrontano ogni giorno sulla tratta Varese-Treviglio e per esternare la loro indignazione. Da pendolare figlio di pendolari ne è molto tentato anche chi scrive, ma appare
ormai evidente come il livello vergognoso del servizio “offerto” (sempre a maggior prezzo!) da trenord
sia ormai universalmente noto, anche a chi non frequenta abitualmente le carrozze del Passante: perfino
la nuova dirigente Farisè ha recentemente definito “inaccettabile” l’operato della società che guida (chissà
quando ci spiegherà come sopravviveremo al sovraffollamento dei viaggi durante il periodo di Expo).
Scegliamo quindi tramite queste righe di rivolgere ai viaggiatori parabiaghesi un consiglio semplice e sincero (che può essere esteso a tutti i Cittadini per gli ambiti più vari): come avete imparato in stazione a dubitare delle indicazioni ingannevoli riportate sui tabelloni luminosi o annunciate dagli altoparlanti, allo stesso modo diffidate delle parole espresse da politici e partiti che strumentalizzano i vostri disagi per
dimostrare vicinanza e attenzione, in particolare quando questi detengono il potere da anni senza raggiungere alcun risultato! I disservizi del trasporto regionale ferroviario non sono frutto del caso, ma derivano da anni di investimenti sbagliati e nomine imbarazzanti, la cui responsabilità grava soprattutto sulle
spalle della compagine formigoniana/leghista che governa la Lombardia ininterrottamente dal 1994 ad
oggi. L’innalzamento del 4% delle tariffe ferroviarie avvenuto a Febbraio è stato sancito dalla delibera
n.X/3007 del 9/01/15 della Giunta Regionale di Maroni, la Lega di Parabiago lo sa? L’assegnazione automatica del servizio ferroviario per i prossimi 5 anni (2015-2020) di nuovo a trenord (senza effettuare
una gara d’appalto europea come stanno facendo altre regioni del Nord) è stata decisa unilateralmente,
senza neanche coinvolgere il Consiglio Regionale, sempre dalla Giunta Maroni con la delibera n.1263 del
24/01/14, il PDL di Parabiago lo sa? L’opportunità di potenziamento della linea ferroviaria (il famoso
“Quarto binario”) è naufragato per colpa dei gravi errori tecnici commessi da Regione Lombardia
nell’iter progettuale (da noi denunciati fin dal 2010 e smascherati dai cittadini che hanno legittimamente
ricorso), il centrodestra parabiaghese lo sa? Su questi elementi Lega e PDL dovrebbero riflettere prima di
sfruttare la stanchezza dei pendolari a fini elettorali. La dura legge dei binari ci insegna a non riporre fiducia negli annunci e che soltanto giunti alla stazione di arrivo si può essere sicuri di aver raggiunto la destinazione: dite che nella prossima campagna elettorale lo impareranno anche i politici della nostra Città?
GIACOMO SARtORI, CAPOGRUPPO
Da Parabiago a Pioltello Trenord certifica 50 minuti di percorso per 33 km.
Siamo in linea con i tempi di percorrenza dei sistemi di trasporto pubblico ferroviario del
nord Europa. Chi scrive percorre questa tratta dal 3 febbraio 2014 e sembrerà assurdo e forzato ma nello 0 % dei casi (200 giorni!) i treni hanno rispettato la tabella oraria!
Neppure nelle deserte giornate di fine agosto o quella decina di volte che è capitato di viaggiare o alle 6 del mattino o alle 22. Insomma: sempre in ritardo, minimo 5 minuti, media 15
minuti; 33 % del tempo. Come se da Milano a Roma il Frecciarossa impiegasse sempre 4 ore
invece di 2 ore e 50! Si parla di arrivare a Pioltello non a Berlino!
Le battute lasciano il tempo che trovano, vero, però molti hanno finito le parole e forse è il
caso di consultare i maghi poiché l’idea di chiedere conto a chi guida Trenord o chi sceglie i
dirigenti appare quantomeno stravagante. Infatti a leggere i comunicati, vergati con enfasi
degna del Proclama della Vittoria del Generale Diaz, pare che tutto funzioni per il meglio.
Certo ci sono dei disagi, ma nulla che non si possa superare e risolvere con l’intervento, a
metà fra la funzionalità teutonica e il miracoloso mediterraneo, dei “bravi dirigenti” della
rete. Ogni pecca poi è frutto del tempo - si pensi che nel nord Italia a gennaio talvolta nevica e a novembre diluvia - o del “destino cinico e baro”!
Certi politici poi sono formidabili con la faccia di tolla. Il “celeste” Formigoni ha guidato la
Lombardia per 20 anni ma pare che a lui non sia mai capitato di tardare. Ci sono foto che lo
ritraggono benedicente sui vagoni, perfetti e puliti per lui, dichiarando che il meraviglioso
futuro dei pendolari era oramai prossimo. I suoi fedeli (suoi e di don Verzè) dirigenti berlusconiani, pagati più dei manager della Boeing, assicuravano efficienza e puntualità; futura.
Del “ramazzatore” Maroni si è persa traccia. Nomine di Trenord azzerate per poi ritrovarsi
con gli stessi nomi le stesse facce, nominate ancora da lui.
La collera delle vittime si amplifica nel vedere i compari di partito degli stessi indiziati di
simili disastri ergersi a paladini dei pendolari e presidiare, con aria determinata e battagliera,
stazioni e pagine di giornali.
Sindaci di Forza Italia, consiglieri regionali in camicia verde con il nostro prosindaco in
prima fila, secondo, quanto a “prezzemolite”, solo al barbudos Salvini.
Gli stessi notabili della Lega Nord che si scandalizzano dei ritardi e favoleggiano esiti miracolistici. Chissà se dopo aver cacciato terroni, negri, musulmani, gay, europeisti, folletti, elfi
e klingon saranno capaci, prima di andarsene (magari a lavorare) di cacciare chi ha ridotto le
ferrovie lombarde in un carrozzone inefficiente e inguardabile.
BEPPE VIGANò
N.O.I. PER LA CITTÀ
ALLA STAZIONE DI PARABIAGO... “ VOGLIAMO ANCHE LE ROSE !”
Sono un pendolare del 7,57. Fortunello, penserà qualcuno, la vera bolgia è il 7,27. Al di là degli scherzi, linea S5 significa ritardi frequenti e treni definiti “carri bestiame” da più di un viaggiatore. Senza
accennare ai problemi che si ripetono a ogni precipitazione un po’ abbondante: è divenuto ormai simpatico il ritornello dei disagi dovuti a guasti alla stazione di Melzo per il maltempo. E allora che fare?
Un progetto di quadruplicamento dei binari costoso, invasivo, definito incompleto dal Consiglio
Superiore Lavori Pubblici esiste da decenni. Al di là della bocciatura, quel progetto ha davvero dissonanze tra mole degli interventi e previsioni di aumento del traffico proposte. La soluzione, per il
traffico espresso, potrebbe essere più semplice. Il COMITATO RHO-PARABIAGO ha “fatto bene i
compiti” e ha raccolto dati interessanti: per rispondere degnamente alla domanda di trasporto espresso sulla S5 anche negli orari di punta basterebbe riempire i convogli di carrozze. Sì, perché se tutti
i treni ospitassero sempre 8-9 carrozze (massimo consentito dal passante, mediamente ne arrivano 6)
i disagi, anche nelle stazioni di massima confluenza, sarebbero minimi. Dai dati risulta infatti che
attualmente il carico massimo per treno S5 a Porta Garibaldi è all’incirca di 1000 persone (fascia
oraria 8-9). Le carrozze TSR (quelle attualmente usate) ospitano 122 posti a sedere e 96 per la motrice: fanno 924 posti a sedere per 8 carrozze, 1046 per 9. Ci potremmo sedere tutti! I costi sono chiaramente molto minori di quelli del quarto binario. Sarebbe importante farsi promotori di questo tipo
di intervento prima di ogni altro! Chiuso il discorso globale, cosa potrebbe fare direttamente
Parabiago per i suoi pendolari? Primo, rendere sicuro il posteggio di chi viene in stazione in bicicletta. Perché prima le bici? Perché i furti di bici (o di parti di esse) sono frequenti e non occorre essere leghisti per notarlo. In più la bici occupa meno spazio di un’auto, non inquina, crea meno traffico
e rende più felici. E i servizi di biglietteria? Il primo lunedì del mese la coda arriva in strada. E non
c’è più l’automatica. E la zona stazione? Sta diventando fulcro di gran traffico: valorizzare l’area
potrebbe fare di essa nuovo polo attrattivo per chi abita qui e per chi da qui ci passa. E, chissà, troveremmo il modo di passare il tempo un po’ più allegri quando il treno sarà di nuovo in ritardo.
Abbiamo idee più precise? Certo, ma al centrosinistra ora interessa sapere cosa ne pensi tu!
Informati: troverai tutti i dati di cui abbiamo parlato sul profilo Facebook “NOI per la città //
Parabiago”. Partecipa: scrivici lì o alla mail [email protected] per darci il tuo contributo. Il centrosinistra ti vuole ascoltare! N.O.I. ti vogliamo ascoltare!
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IN VIA DON BIANCHI È SEMPRE “PRIMAVERA”
un’oasi protetta e felice per i bimbi dai 2 ai 3 anni, oltre che un percorso propeÈ
deutico all’ingresso nella scuola materna: si presenta così la sezione “Primavera”,
fiore all’occhiello della scuola paritaria di San Lorenzo, che sorge in via don Bianchi, al
primo piano dello stabile, in un’area con insegnanti, aule e servizi appositamente dedicati. Accoglie 12 bambini nella fascia oraria dalle 9 alle 13.30 (oppure alle 16, a
seconda dell’esigenza dei genitori) e
propone attività di vario genere, che spaziano dai giochi di manipolazione ai
laboratori artistici, dai laboratori di psicomotricità alle attività cognitive, con
l’intento d’indurre il bambino alla curiosità e alla scoperta, allo sviluppo del linguaggio, della capacità manuale e della
conoscenza del proprio corpo.
Inaugurata a settembre dello scorso
anno, la sezione costituisce un’esperienza positiva per tutti i bambini che la frequentano. Con la sua apertura, la scuola è andata, pertanto, ad ampliare e a qualificare ulteriormente la propria offerta, mantenendosi sempre fedele all’ispirazione evangelica che le
impresse, nel lontano 1915, l’allora parroco, don Giacomo Bianchi, che la istituì per andare incontro alle difficoltà delle mamme lavoratrici (allora la sede era in via Lamarmora).
Nel 1954 la Parrocchia di San Lorenzo, sensibile ai bisogni educativi dei più piccoli,
sostenne lo sforzo economico di trasformazione in Scuola Materna dell'intera struttura di
nuova costruzione, che sorse appunto in via don Bianchi.
C.MAS.
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COMUNE
PUGNO DI FERRO CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO
Approvato il nuovo Regolamento per l’apertura e il funzionamento delle sale gioco
la lotta contro il gioco d’azzarP rosegue,
do che l’Amministrazione guidata da
Franco Borghi sta portando avanti, ormai, da
un paio d’anni con la collaborazione del Sert di
Parabiago e dell’associazione “Vinciamo il
gioco”. Incontri con gli esperti, progetti nelle
scuole, iniziative per far conoscere la presenza,
sul territorio, di strutture qualificate dove chi
soffre di ludopatia può rivolgersi per chiedere
aiuto: tante, insomma, le iniziative portate avanti finora, sia sul versante informativo, sia
su quello repressivo. L’ultimo atto, a questo proposito, è la redazione del Nuovo
Regolamento per l’apertura e il funzionamento delle sale gioco che, elaborato dall’ufficio
tecnico comunale con il vice sindaco, Raffaele Cucchi e approvato all’unanimità nella
seduta del 18 dicembre scorso, prevede misure restrittive volte ad arginare una piaga che
ha già messo in ginocchio molte famiglie e che si sta diffondendo in modo preoccupante
anche fra i giovani, minorenni compresi. Il nuovo documento introduce infatti il divieto
di aprire una sala giochi o anche solo un esercizio in cui siano presenti apparecchi per la
vincita di denaro ad un raggio di 500 metri da luoghi considerati “sensibili”, come scuole, chiese, oratori e impianti sportivi: in pratica uno stop definitivo al sorgere di nuovi
locali per il gioco d’azzardo. Non solo, visto che l’amministrazione Borghi ha dato un
giro di vite anche a quelli esistenti sul territorio, che potranno ovviamente proseguire la
loro attività, ma con qualche paletto in più: dal divieto di oscurare le vetrine a quello di
farsi pubblicità, attraverso insegne luminose, elettroniche, lampeggianti e dinamiche: e
ancora, l’obbligo al rispetto degli standard di parcheggio.
Da un lato, dunque, un atteggiamento severo nei confronti di chi incentiva quest’attività
che, con il miraggio di vincite milionarie, conduce invece le persone sul lastrico e, dall’altro, incentivi per quei gestori che decideranno di togliere dai loro locali le apparecchiature esistenti (slot-machine e quant’altro). A questo proposito, l’Amministrazione predisporrà a bilancio un fondo specifico, finalizzato proprio all’erogazione di tali contributi.
Intanto l’associazione “Vinciamo il gioco”, che da oltre due anni collabora con
l’Amministrazione nella lotta contro la ludopatia, ha reso noti i risultati dell’indagine che
è stata condotta fra gli studenti del liceo “Cavalleri” e che rientra nel progetto finanziato
dall’Amministrazione, attraverso l’assessorato ai Servizi Sociali e Politiche Giovanili.
Dai questionari (46 domande cui gli studenti sono stati invitati a rispondere in forma anonima), è emerso che uno studente su tre gioca e che la percentuale (25%) dei giocatori che
rischiano di sviluppare una ludopatia (ossia una dipendenza) risulta superiore rispetto ai
dati nazionali (19%). «I maschi- spiega Paola Brumana, referente dell’associazione- giocano molto di più delle femmine (29% contro un 10%), prediligendo le scommesse sportive, ai più rapidi “gratta e vinci” preferiti invece dalle ragazze. Non manca, tuttavia,
anche fra queste ultime qualche appassionata delle scommesse, ma il dato che maggiormente colpisce- conclude Brumana- è che la maggior parte dei sedicenni e dei diciassettenni
dediti al gioco, dichiara di praticare quest’attività all’interno delle sale scommesse, luoghi
che, per legge, dovrebbero essere interdetti ai minorenni».
«Anche fra i nostri assistiti- spiega l’assessore ai Servizi Sociali, Adriana Nebuloni- ci sono
persone con una situazione tale da indurci a pensare a una dipendenza dal gioco: raramente
queste persone ammettono di avere un problema, anche perché spesso non si rendono conto
che il loro rapporto con il gioco ha ormai assunto i contorni di una malattia. Questo è uno
scoglio non indifferente, perché si sa che il primo passo per poter risolvere un problema è
quello di esserne consci e ammetterlo. Il fatto di aver attenzionato i giovani ha una duplice
valenza: anzitutto informarli del pericolo cui vanno incontro e, secondariamente, acquisire
le competenze per riconoscere un giocatore patologico e poter intervenire, qualora avessero
questo problema all’interno della propria cerchia famigliare» «Conforta- prosegue l’asseassore- il fatto che dopo i nostri incontri informativi con la cittadinanza, alcune persone si sono
rivolte ai servizi presenti sul territorio per chiedere aiuto. Come da tutte le forme di dipendenza, anche dalla ludopatia è difficile uscire senza un aiuto qualificato e competente».
Sono 125, i soggetti attualmente in carico all’ambulatorio del Ser.t di via Spagliardi
(struttura dell’Asl Mi 1, che è stata tra le prime della Lombardia ad occuparsi dei problemi di dipendenza dal gioco): 6 sono cittadini parabiaghesi e hanno un’età media di 56
anni.
Per accedere all’ambulatorio occorre effettuare una prenotazione, contattando telefonicamente 0331/498.493 o presentandosi direttamente agli uffici di via Spagliardi 19,
aperti da lunedì a venerdì, dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14 alle 17. Il servizio è totalmente gratuito e, per accedervi, non occorre essere muniti d’impegnativa.
CRISTINA MASETTI
Mensile a cura dell’Amministrazione comunale
Direttore responsabile: Franco Borghi - Vice-Direttore: Cristina Masetti
Comitato di redazione: Antonio Alberti, Augusta Corona, Andrea Lotterio, Flavia Macchi, Raffaella Masetti,
Francesco Pappalardo, Renzo Privitera, Davide Emilio Zucchetti
Progetto grafico, realizzazione e stampa e Pubblicità:
Industria Grafica Rabolini srl - 20015 PARABIAGO (MI) Via Tanaro, snc - Tel. 0331.551.417 - Fax 0331.551.417
Registrazione Tribunale di Milano numero 641 del 17 ottobre 2000
Per l’invio di articoli su e-mail indirizzare a: [email protected]
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