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IMPOSTA DI SOGGIORNO
NEL 2013 SONO DIVENTATI 513 COMUNI CHE L’HANNO ISTITUITA.
GETTITO STIMATO QUEST’ANNO PARI A 390 MILIONI DI EURO (IL 21,8% IN PIU’
SUL 2012).
ROMA INCASSA OGNI ANNO 51,6 MILIONI DI EURO; VENEZIA 22,1 MILIONI DI
EURO; FIRENZE 21,4 MILIONI DI EURO, MILANO 8,7 MILIONI DI EURO
A CURA DELLA UIL SERVIZIO POLITICHE TERRITORIALI
In principio fu Roma. Correva l’anno 2010, quando questa tassa fu istituita nella capitale
per ripianare il deficit comunale.
Fu poi introdotta dal Governo Berlusconi, con il decreto sul fisco municipale (lo stesso che
istituiva l’IMU).
Parliamo dell’imposta di soggiorno, un’imposta facoltativa, da istituirsi con Regolamento
Comunale approvato dal Consiglio, può essere applicata a partire da 1 euro fino al
massimo di 5 euro per notte di soggiorno.
Il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, di manutenzione,
fruizione e recupero di beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici
locali.
Se nel 2011, anno di esordio di tale imposta prevista dal Decreto sul federalismo
municipale, i Comuni che avevano optato per l’imposta si contavano sulle “dita di una
mano” (Venezia, Roma, Firenze, Padova, Vieste, Villasimius e pochi altri), ad oggi,
secondo la UIL Servizio Politiche Territoriali sono oltre 513 Comuni che applicano
l’imposta di soggiorno (85 Comuni in più rispetto al 2012).
Si paga per una o più notti in albergo, ma non solo, infatti anche i campeggi, i bad and
breakfast, agriturismi, sono toccati dall’imposta.
Alle città o località turistiche (Milano, Bologna, Napoli, Aosta, Livorno, Perugia, Matera,
Vicenza, Roma, Firenze, Ancona, Siena, Pisa, La Spezia, Venezia, Catania, Ragusa,
Genova, Padova, Torino, Massa, Verbania, Bergamo, Bolzano, Trento), si aggiungono
le new entry del 2013 (Ferrara, Grosseto, Ravenna Riccione, Rimini da ottobre del
2012, Lucca.
Oltre le grandi città , ma dal mare alla montagna, alle località termali, tantissimi comuni più
piccoli
(Vieste, Ostuni, Alberobello, Fondi, Terracina, Gaeta, Viareggio, Fiumicino,
Giardini Naxos, Taormina, Sorrento, Villasimius, Cortona, i Comuni della cinta di
“Gardaland”, i Comini della Val d’Arno, San Gimignano, Montecatini, Auronzo, San Zeno
ecc.) hanno adottato questa ennesima tassa.
Altre località, isolane, quali Capri, Anacapri, hanno però adottato la più “conveniente
“tassa di sbarco” (1,50 euro per ogni turista che approda sull’isola),
La UIL Servizio Politiche Territoriali si è presa la briga di fare una indagine a campione
su come i Comuni si stanno muovendo in tal senso.
Infatti, commenta Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL, in linea generale non
siamo contrari a priori a questa imposta, piuttosto che aumentare le addizionali IRPEF o
l’IMU meglio ricorrere a questa leva fiscale, purchè essa sia propedeutica a disegnare un
fisco locale più equo.
La moltitudine dei Comuni ha scelto di diversificare le tariffe in basse alle “stelle” delle
strutture, mentre il Comune di Lucca ha scelto una via originale: diversificare le tariffe in
base al costo del soggiorno. Come si regolano le principali città turistiche ?
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A Venezia, per ammirare il ponte di Rialto, a secondo delle stelle che si scelgono in
albergo, si pagano da 1 euro 5 euro a notte, in B&B 3 euro a notte
A Firenze dormire una notte in un albergo costa a 1 euro a 5 euro a notte, in un
agriturismo da 1 euro a 3 euro, nel B&B da 1 euro a 2 euro.
A Roma una notte in albergo fino a 3 stelle costa 2 euro, per un albergo di lusso 3 euro, in
B&B ed in agriturismo 2 euro.
A Rimini e Riccione si parte da 0,20 centesimi a notte per un Hotel a 2 stelle fino ai 3
euro a notte per un Hotel a 5 stelle.
In sostanza si tratta di un’imposta che nel 2012 ha dato un gettito di oltre 320 milioni di
euro e che, per il 2013 si prevede un gettito di 390 milioni di euro (il 21,8% in più).
In particolare a Roma nel 2012 l’imposta ha prodotto un gettito di 51,6 milioni di euro; a
Venezia 22,1 milioni di euro; a Firenze 21,4 milioni di euro; a Milano 8,7 milioni di euro;
mentre a Rimini si prevede un gettito per il 2013 di 5 milioni di euro.
Pertanto ben venga la tassa di soggiorno purchè essa sia propedeutica ad un
abbassamento della pressione fiscale dell’addizionale comunale IRPEF o per attenuare
l’impatto tariffario dei servizi pubblici locali per i residenti.
Tra l’altro con questa imposta che si prefigura come tassa di scopo, si potrebbe creare
soprattutto in quelle località ad alto impatto turistico quel circolo “virtuoso” in grado di
mettere in moto l’occupazione locale attraverso investimenti nelle opere infrastrutturali
turistiche.
La nostra impressione, conclude Loy, è che invece ci si stia incamminando da tutt’altra
parte, come dimostrano i recenti aumenti delle aliquote dell’IMU, della Tassa sui rifiuti e
delle addizionali IRPEF.
Luglio 2013
IMPOSTA DI SOGGIORNO: LE TABELLE FONTE
UIL SERVIZIO POLITICHE TERRITORIALI
CITTA’: COSTO IMPOSTA DI SOGGIORNO PER UNA NOTTE A PERSONA
TIPOLOGIA
COMUNE
Firenze
Genova
Roma
Torino
Venezia
Napoli
Milano
2 STELLE
2 euro
1 euro
2 euro
1,80 euro
2 euro
1 euro
2 euro
ALBERGO
3 STELLE
3 euro
1 euro
2 euro
2,30 euro
3 euro
2 euro
4 euro
5 STELLE
5 euro
3 euro
3 euro
4,90 euro
5 euro
4 euro
5 euro
AGRITURISMO
B&b
CAMPEGGIO
3 euro
1 euro
2 euro
/
1 euro
/
/
2 euro
1 euro
2 euro
2,30 euro
3 euro
/
/
1 euro
/
1 euro
1 euro
0,15 euro
/
/
Elaborazione UIL Servizio Politiche Territoriali
LOCALITA’ TURISTICHE: COSTO IMPOSTA DI SOGGIORNO PER UNA NOTTE A
PERSONA
TIPOLOGIA
COMUNE
Rimini
Riccione
Jesolo
Viareggio
Taormina
Montecatini
Auronzo del
Cadore
2 STELLE
0,70 euro
0,70 euro
0,60 euro
1 euro
1 euro
0,70 euro
ALBERGO
3 STELLE
1,50 euro
1,50 euro
0,70 euro
1,50 euro
1,50 euro
1 euro
5 STELLE
3 euro
3 euro
2,50 euro
4 euro
2,50 euro
1,70 euro
0,80 euro
1 euro
1,30 euro
AGRITURISMO
B&b
CAMPEGGIO
1,50 euro
/
0,40 euro
1,50 euro
/
/
0,50 euro
/
0,40 euro
/
/
/
0,70 euro
/
0,40 euro
0,50 euro
/
/
0,80 euro
0,80 euro
0,50 euro
Elaborazione UIL Servizio Politiche Territoriali
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