05 - I. Hénault, educazione sessuale e intervento

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05 - I. Hénault, educazione sessuale e intervento
Educazione sessuale e intervento: consigli pratici e strategie
Isabelle Hénault, master in sessuologia e dottore in psicologia all’Università del Québec a
Montreal (Canada)
Tratto dalla Rivista AUTISMO OGGI (2008), Fondazione ARES www.fondazioneares.com
Sindrome di Asperger, Autismo ad Alto Funzionamento e sviluppo sessuale
Lo sviluppo sessuale delle persone con una diagnosi di Sindrome di Asperger o di Autismo ad Alto
Funzionamento (AAF) è un soggetto che richiede la massima attenzione. Negli ultimi anni, diversi
autori (Hellemans e Deboutte, 2002; Hénault, 2005; Holmes, Isler, Bott e Markowitz, 2005;
Newport e Newport, 2002) sono diventati consapevoli dell’importanza di questo tema, proponendo
diverse strategie d’intervento, strumenti terapeutici e programmi d’educazione socio-sessuale adatti
agli individui con Sindrome di Asperger o con un AAF. La sessualità è un fattore importante per
uno sviluppo sano dell’individuo e la qualità di vita deriva in parte dal grado di soddisfazione del
proprio stile di vita sessuale (Holmes, Isler, Bott e Markowitz, 2005).
Lo sviluppo sessuale degli adolescenti è composto da diversi aspetti, quali: comportamenti, intimità,
affetti, modelli di comunicazione, autostima, conoscenze sulla sessualità, esperienze sessuali e
molto ancora. Malgrado le difficoltà che incontrano nella comunicazione e nell’interazione sociale,
il loro interesse per la sessualità è molto simile a quello degli adolescenti e dei giovani adulti nella
popolazione generale. Comunque, il profilo cognitivo e diagnostico della sindrome deve essere
preso in considerazione per capire pienamente il loro sviluppo sessuale.
Molteplici fattori influenzano lo sviluppo sessuale di questi individui; conoscenza socio-sessuale,
esperienza, precedenti di eventuali abusi, contesto presente e passato, politiche correlate alla
sessualità, storia medica e comportamentale, scelta del partner, frustrazioni, immaginazione,
modelli ed imitazione (Griffiths, Quinsey e Hingsburger, 1989). Un’analisi dettagliata di questi
fattori, così come dei comportamenti sessuali presenti è necessaria al fine di preparare la persona
per l’educazione sessuale, e, in alcuni casi, per degli interventi individuali o di gruppo.
Alcuni comportamenti sessuali inadeguati possono far parte del repertorio sessuale di persone con
Sindrome di Asperger o AAF. La maggior parte di questi comportamenti consistono in: atti in
pubblico, palpeggiamenti o accarezzamenti, la mancaza di rispetto, attacchi sessuali, stimolazione
eccessiva, ossessioni sessuali e compulsioni (Haracopos e Pedersen, 1999; Ruble e Dalrymple,
1993). Un elemento preponderante è la mancanza di conoscenze socio-sessuali, che può contribuire
ad atti inappropriati. In più, molti adolescenti sono confusi rispetto alle conseguenze rispetto alla
privacy, soprattutto per quelle collegate a comportamenti di natura intima. Perciò, una descrizione
concreta e dettagliata degli atti sessuali e delle parti intime del corpo va fatta alla maggioranza degli
adolescenti e dei giovani adulti. La maggior parte delle persone con Sindrome di Asperger o AAF
hanno molto poche esperienze nelle relazioni interpersonali, e l’apparizione della pubertà rischia di
creare molto stress e frustrazione rispetto alle questioni sessuali. La pressione sociale e il loro
desiderio di essere accettati in un gruppo sono addirittura maggiori nei soggetti che mancano della
maggior parte di abilità sociali e relazionali.
Infine, la Sindrome di Asperger o l’Autismo ad Alto Funzionamento influenzano il concetto di
“consenso” rispetto alla Teoria della Mente (la capacità di riconoscere differenti stati mentali e di
riconoscere l’esistenza di pensieri, credenze ed emozioni negli altri). La persona potrebbe pensare
che gli altri condividono i suoi stessi pensieri, senza prima indagare. Perciò, molti atti sessuali
inappropriati derivano dal poco giudizio, oppure dal non essersi prima informati con gli altri. Per
esempio, un adolescente con autismo potrebbe avrere una “cotta” per una studentessa della sua
classe. Decide di dichiararle il suo amore offrendole un regalo e cercando di baciarla. E’ convinto
che lei provi lo stesso amore, anche se non vi è nessuna evidenza che lei ricambi i suoi sentimenti.
Lei è sorpresa, e lo informa che ha già un ragazzo. Lui è striken di tristezza e rabbia, e si sente
confuso dalla sua risposta. Questo tipo di esempio è comune, e, sfortunatamente, diversi
comportamenti inadeguati e reazioni spropositate possono essere conseguenza di situazioni simili.
Educazione sessuale e intervento
Il primo passo nell’intervento e nei programmi d’educazione sessuale implica l’insegnare una
conoscenza generale, correlata all’età cronologica e di sviluppo della persona. Questa informazione
permette al soggetto di fare delle scelte consapevoli. Permette pure alla persona di capire meglio i
limiti entro i quali i comportamenti appresi possono essere sperimentati, rispettando nel contempo i
suoi valori e quelli degli altri. L’obiettivo dell’intervento è sia di fornire una struttura per dei
comportamenti sessuali appropriati, sia di offrire opportunità per imparare ed ottenere esperienze
arricchenti.
Gli obiettivi dell’intervento sono rivolti primariamente a:
• acquisire una migliore conoscenza delle aspettative sociali e sessuali durante gli anni
dell’adolescenza
• affrontare i cambiamenti
• sviluppare i propri limiti e giudizi
• decodificare le situazioni: situazioni interpersonali e intime
• aumentare le abilità sociali e sessuali
• diminuire i problemi di comportamento e le condotte sessuali inappropriate
• fornire un maggiore sentimento di fiducia ed aumentare l’autostima dell’adolescente
I temi seguenti, adattati alla realtà di adolescenti ed adulti con Sindrome di Asperger o AAF
coprono, complessivamente, le caratteristiche connesse al loro sviluppo sociale e sessuale (Hénault,
2005):
- Informazione sulle emissioni notturne
- La valutazione delle, e le fasi implicate nella presa di decisioni
- Intimità: parti intime e non del corpo; contesti differenti
- Salute sessuale ed esame iniziale degli organi genitali – o esame ginecologico
- Comunicazione: interpersonale, intima, amore, e relazioni di amicizia
- L’effetto di alcool e droga nella capacità di prendere decisioni
- Relazioni sessuali e altri comportamenti sessuali
- Auto-stimolazione (masturbazione)
- Orientamento sessuale ed identità
- Pianificare la gravidanza, mestruazioni, e responsabilità genitoriali
- Preservativi, contraccezione, e la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili
- Igiene
- Amicizia: riconoscere relazioni abusanti/di inimicizia
- Relazioni pericolose: differenza di età, intenzione, prepotenza, aggressione
- Qualità di una sana relazione: condivisione, comunicazione, piacere, interesse, rispetto
- Intensità delle relazioni: trovare un equilibrio e apprendere i limiti
- Abilità sociali: presentarsi, interazioni, reciprocità, condivisione, ecc.
- Confini e la nozione di consenso informato
Le tecniche impiegate nell’intervento sono inserite in un contesto realistico, così che possano
sostituire la limitata esperienza dell’adolescente o del giovane adulto. I modelli ed i feedback forniti
alla persona mirano ad offrire al soggetto un modello di comportamento e ad un riesamine della
performance della persona. L’uso di materiale adattato, visivo e pratico aiuta il processo di
apprendimento. Film, programmi di computer, foto, diagrammi, giochi e storie sociali vengono
usati nel corso dell’intero intervento. L’educazione sessuale può essere effettuata a gruppi
(normalmente fra i 6 e i 10 partecipanti), whereas nel caso di intervento terapeutico e di educazione
sessuale concomitanti, si possono raccomandare delle sessioni individuali.
Il programma d’educazione socio-sessuale (Hénault, Forget e Giroux, 2003; Hénault, 2005) è stato
validato in più di 20 gruppi di adolescenti e giovani adulti con Sindrome di Asperger e Autismo ad
Alto Funzionamento. I temi proposti sono suddivisi in dodici gruppi di lavoro che durano novanta
minuti ciascuno. Le attività, in ogni gruppo di lavoro, sono variegate e stimolano il coinvolgimento
attivo dei partecipanti. I temi non riflettono solamente le esperienze dei partecipanti, ma rispettano i
criteri delineati nell’educazione sessuale dal Centro d’informazione nazionale per bambini e
giovani con disabilità (1992):
1. Amore e amicizia
2. Cambiamenti fisiologici
3. Relazioni sessuali
4. Emozioni
5. Contraccezione e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e dell’AIDS
6. Orientamento sessuale
7. Alcool, droga e sessualità
8. Sessismo e ruoli di genere
9. Abuso sessuale e comportamenti problema
10. Teoria della Mente, comunicazione e intimità
Per natura, le persone con Sindrome di Asperger o AAF abbisognano di un insegnamento esplicito
per quanto concerne le abilità sociali. Dato che si tratta di una delle loro maggiori difficoltà, genitori
e professionisti non possono dare per scontato che possano imparare solo stando in un gruppo o
leggendo un libro. Si raccomanda di rimanere flessibili e di adattare l’intervento alla realtà ed ai
bisogni di questi adolescenti. I giochi di ruolo ed il modellamento sono delle tecniche essenziali,
poiché forniscono una “esperienza di apprendimento sicura” ai partecipanti, ed i professionisti
possono inoltre fornire un feedback immediato rispetto al risultato ottenuto. Queste persone hanno il
desiderio di imparare ed una grande curiosità. L’intervento in termini di educazione sessuale
risponde a questi bisogni.
Il rinforzo positivo è importante per tutta la durata dei programmi di educazione sessuale e
d’intervento; può essere verbale o non verbale (il feedback è fornito durante ed alla fine di ogni
sessione) e dovrebbe rispettare il contenuto e la struttura di ogni sessione. Il rinforzo sociale gioca
pure un ruolo importante quando le attività sono svolte in gruppo.
I risultati
L’educazione sessuale e gli interventi fatti su misura per questa popolazione offrono dei risultati
interessanti. L’applicazione del programma d’educazione socio-sessuale (Hénault, Forget e Giroux,
2003) ha permesso lo sviluppo di diverse abilità, ed ha modificato i comportamenti sessuali
inadeguati. I principali risultati possono essere raggruppati in tre categorie:
1.1. Incremento delle abilità sociali, in termini di:
- presentazione
- conversazione / reciprocità
- contatto visivo
- aiuto / empatia
- abilità non verbali
1.2. Aumento delle conoscenze generali e migliore capacità di giudizio sulla sessualità in generale
2. Riduzione di comportamenti problema
- Isolamento (maggiore contatto con i partecipanti, coinvolgimento nelle attività, più
conversazione)
- Impulsività
- Comportamenti sessuali inappropriati (masturbazione in pubblico, toccare gli altri,
ossessioni e/o compulsioni sessuali, ecc.)
3. Generalizzazione (controllo dopo 3 mesi)
- Migliore conoscenza socio-sessuale
- Sviluppo di relazioni interpersonali, interesse per formare amicizie
- Attitudine positiva sulla sessualità
- Aumento della fiducia in sé stessi
Conclusioni
Le persone con Sindrome di Asperger devono essere guidate con rispetto alle tematiche della
sessualità. Una definizione estesa della sessualità prende in considerazione fattori connessi allo
sviluppo sessuale, alla pubertà ed ai sintomi associati alla condizione autistica. Un approccio
positivo, che rispetta i valori personali e culturali è preferibile ad un’attitudine di condanna, che
rischia di aumentare stigmate sociali e tabù nei confronti di queste persone. Genitori e professionisti
giocano un ruolo chiave in termini di educazione e sostegno che possono offrire, ma hanno anche
bisogno di strumenti per poter intervenire efficacemente.
L’attitudine aperta e ricettiva tenuta dai genitori e dai professionisti favorirà una comunicazione
franca e la possibilità, per le persone con Sindrome di Asperger o AAF, di condividere le loro
esperienze, domande e di esprimere le loro preoccupazioni nei confronti della sessualità. Il
programma d’educazione sessuale e d’intervento non intende solo insegnare agli adolescenti ed agli
adulti a diventare responsabili, ma gli fornisce gli strumenti necessari per sviluppare le relazioni
interpersonali. Questo processo, perciò, gli permetterà uno stile di vita sessuale sano ed arricchente.
Bibliografia
Griffiths, D., Quinsey, V.L., Hingsburger, D. (1989), Changing Inappropriate Sexual Behavior,
Paul H. Brookes, Baltimore
Hellemans, H., Deboutte, D. (2002), Autism Spectrum Disorders and Sexuality, Conference:
Melbourne World Autism Congress
Hénault, I., Forget, J., Giroux, N. (2003), Le Développement d’Habiletés Sexuelles Adaptatives
chez des Individus Atteints d’Autisme de Haut Niveau ou du Syndrome d’Asperger, Thèse présentée
comme exigence partielle du Doctorat en Psychologie, University of Québec at Montréal
Hénault, I. (2005), Asperger’s Syndrome and Sexuality: From Puberty through Adulthood.
Sexual Education and Intervention, Jessica Kingsley Publisher, London
Haracopos, D., Pedersen, L. (1999), The Danish Report, Society For The
Autistically Handicapped
Holmes, D.L., Isler, V., Bott, C., Markowitz, C. (2005), Sexuality and Individuals with
Autism and Developmental Disabilities, Autism Spectrum Quarterly, Winter-Fall, 30-36
National Information Center for Children and Youth with Disabilities (1992), Sexuality
education for children and youth with disabilities, NICHCY News Digest, 17, 1-37
Newport, J., Newport, M. (2002), Autism-Asperger’s and Sexuality: Puberty and
Beyond, Future Horizons Inc., Texas, USA
Ruble, L.A., Dalrymple, J. (1993), Social/Sexual Awareness of Persons with
Autism: A Parental Perspective, Archives of Sexual Behavior, 22, 229-240