Padiglione della Lituania Alla 56. Esposizione Internazionale d`Arte

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Padiglione della Lituania Alla 56. Esposizione Internazionale d`Arte
Padiglione della Lituania
Alla 56. Esposizione Internazionale d'Arte – la Biennale di Venezia
Il Museo di Dainius Liškevičius, aperto in un giardino di Venezia per rappresentare il Padiglione nazionale
della Lituania, è un museo fittizio, ma basato su fatti reali ed autobiografici. La collezione raccolta
dall'artista racchiude molti significati e funge da macchina del tempo ellittica. Essa ci trasporta allo stesso
tempo nel recente passato sovietico, mette in dubbio il presente e prospetta la nostra ansia verso il futuro
ricco di tensioni culturali e geopolitiche. Il Museo si presenta essenzialmente come un'esperienza unica di
ricerca artistica che non solo aiuta ad approfondire il regime totalitario sovietico, ma serve anche come
modello di interazione con i poteri egemonici del presente e dell'influenza che questi esercitano sul
discorso pubblico e sulla libertà dell'artista. Il Museo può essere interpretato inoltre come una variante del
nuovo patriottismo che riconsidera i miti nazionali delle nuove democrazie ed il loro tentativo di creare
legittimità di un moderno stato nazionale. La presentazione del Museo come padiglione nazionale è un
atto trasgressivo che lo qualifica come struttura che può osare di più rispetto ad un museo tradizionale.
Disposizione non gerarchica nello spazio delle opere dell'artista, degli oggetti sovietici di uso quotidiano e
degli altri artefatti coinvolge lo spettatore in almeno quattro racconti paralleli e sovrapposti, che parlano
della libertà dell'artista e della parola nella Lituania occupata, in tutta l'URSS e nel mondo odierno.
Attraverso un'installazione densa di contenuti (lo Studio delle curiosità), creata attraverso il linguaggio
dell'arte contemporanea, lo spettatore sarà immerso negli eventi delle proteste politiche (?) controverse,
scoppiate nella Lituania occupata e a Leningrado negli anni 1960–80 grazie a tre ambigue figure
rivoluzionare. Dainius Liškevičius riscrive la storia dell'arte lituana suggerendo di interpretare tali eventi
come casi di arte clandestina, performance politiche e arte distruttiva che in quei tempi erano proibite e
quindi non esistevano.
Presentando la sua visione della storia della Lituania (della sua arte), intrisa di sottile ironia, l'artista offre
una versione inaspettata dell'archeologia degli oggetti. Qui ogni oggetto ha una storia personale e
collettiva che mostra i segni del tempo e permette di fare un salto nel passato. Nello spazio del Museo la
biografia di Liškevičius si intreccia con le biografie dei rivoluzionari dissidenti e degli esponenti culturali
idealizzati (come Jean-Paul Sartre), cancellando ulteriormente il limite sottile tra la modalità soggettiva ed
oggettiva di raccontare storie.
Nel Museo saranno presenti le guide in lingua lituana, inglese e a volte italiana che aiuteranno i visitatori
a scoprire la narrativa multilineare che si intreccia nell'esposizione. Inoltre una guida stampata in inglese
svelerà le storie dei tre personaggi rivoluzionari e di alcuni altri oggetti esposti. Sarà a disposizione anche
il libro “Il Museo” (2013) con i commenti esaurienti sul progetto e la galleria completa di tutte le immagini.
Dainius Liškevičius (nato il 1970 a Kaunas, abita e lavora a Vilnius) è uno degli artisti lituani più famosi,
che ha iniziato la sua carriera subito dopo la ricostituzione dell'indipendenza della Lituania. Con
l'incredibile cambiamento sociopolitico dal 1990 il suo lavoro creativo si è evoluto attraverso mezzi
espressivi e stili molto diversi. La performatività e l'identità fluttuante dell'artista, intesi come tema e
forma, sono le chiavi principali per descrivere le sue opere. www.liskevicius.lt
La rappresentazione della Lituania alla Biennale Arte 2015 di Venezia, è organizzata da Nida Art Colony
dell'Accademia delle Belle arti di Vilnius. L'Accademia è l'unico istituto statale di istruzione superiore
artistica di livello universitario (corsi di laurea, laurea specialistica, dottorato, titolo del dottore delle arti) in
Lituania. Nida Art Colony è un dipartimento dell'Accademia delle Belle Arti di Vilnius che esegue
programmi di residenza per artisti, di educazione e produzione d'arte in una cittadina marittima Nida sulla
costa del Mar Baltico.
Data di apertura: 6 maggio 2015, ore 17
Date dell'esibizione: 7 maggio – 30 settembre 2015, aperta tutti i giorni (escluso martedì), dalle 10 alle
18
Luogo: Il giardino del Palazzo Zenobio, Fondamenta Soccorso, Dorsoduro 2596, Venezia, 30123, Italia
Sito del padiglione: www.museo.lt
Artista Dainius Liškevičius
Curatore/Commissario dr. Vytautas Michelkevičius
2.Commissario Rasa Antanavičiūtė
Produttore Daina Pupkevičiūtė
Consulenti: dr.ssa Agnė Narušytė (storica dell'arte e professoressa all'Accademia delle Belle Arti di
Vilnius), curatrici Ūla Tornau, Franciska Zólyom (direttrice del Museo di Arte contemporanea di Lipsia /
GFZK)
Architetto Rokas Kilčiauskas, partner a Venezia M+B Studio
Designers: Laura Grigaliūnaitė, Sandra Straukaitė, Aistis Baltušnikas
Organizzatore del Padiglione della Lituania:
Nida Art Colony dell'Accademia delle Belle Arti di Vilnius
Sponsors principali: Ministero della Cultura della Repubblica della Lituania, Consiglio della Cultura della
Lituania, Accademia delle Belle Arti di Vilnius, BVRG Burson-Marsteller (Vilnius)
Contatto stampa
Curatore/Commissario dr. Vytautas Michelkevičius, [email protected], tel. +37066245216
Questioni generali riguardanti il padiglione: produttrice Daina Pupkevičiūtė [email protected],
+37062854164