ACQUISTI PUBBLICI SOSTENIBILI Consumi a basso impatto

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ACQUISTI PUBBLICI SOSTENIBILI Consumi a basso impatto
Assessorato Ambiente, Parchi, Agricoltura, Caccia e Pesca
Assessorato Bilancio, Economato, Personale e Ced
ACQUISTI PUBBLICI SOSTENIBILI
Consumi a basso impatto ambientale nella PA: buone
pratiche nell’acquisto e nell’utilizzo di beni e servizi
A cura di:
Ecosistemi srl
Premessa
L’Assessorato all’Ambiente ha scelto di compiere un ulteriore passo nel cammino verso lo
sviluppo sostenibile intrapreso dalla Provincia di Firenze avviando, in collaborazione con
l’Assessorato al Bilancio ed Economato, un percorso per la promozione e l’adozione dello
strumento del Green Public Procurement (acquisti pubblici verdi) che coinvolgerà direttamente
tutti i settori dell’amministrazione.
Due gli obiettivi fondamentali:
ridurre gli impatti ambientali dell’ente andando a sostituire i prodotti e i servizi che esso
acquista ed utilizza con prodotti e servizi a impatto ambientale ridotto;
promuovere l’ approccio degli acquisti verdi e della politica integrata di prodotto sul
territorio.
Ove possibile, si cercherà inoltre di allargare il campo anche alla riduzione degli impatti sociali
di prodotti e servizi, da cui il nome del progetto “Acquisti Pubblici Sostenibili”.
Di fatto, ognuno di noi quando utilizza un prodotto genera delle pressioni sull’ambiente. E’
anche vero però che ognuno di noi al momento in cui acquista un prodotto, può esercitare il
proprio potere d’acquisto per fare delle scelte che siano a favore dell’ambiente, ovvero optare
per prodotti e/o servizi le cui pressioni sull’ambiente siano ridotte lungo tutte le fasi del ciclo di
vita.
La Pubblica Amministrazione, quindi, come consumatore collettivo, ha l’opportunità, ma anche
il dovere, di esercitare il suo potere d’acquisto in maniera significativa per stimolare e diffondere
il cambiamento necessario dei modi di produzione e consumo attuali, inserendo nei suoi acquisti
criteri di preferibilità ambientale e sociale.
E’ in quest’ottica che la Provincia di Firenze si assumerà le proprie responsabilità di
consumatore, ma affinché gli effetti positivi della sua azione possano concretizzarsi
nell’immediato e durare nel tempo, è necessario che tutti all’interno dell’Ente comprendano il
loro ruolo e le loro responsabilità rispetto alla scelta, l’acquisto e l’utilizzo di beni e servizi.
La Provincia di Firenze si pone infatti come promotore e punto di riferimento del percorso per
gli acquisti sostenibili, ma per portarlo avanti con successo sarà necessario condividerne gli
obiettivi sia con coloro che nella pratica si occupano dell’acquisto di beni e servizi, che con
quanti utilizzano tali beni e servizi.
E’ altresì necessario che la politica degli acquisti sostenibili dell’ente sia promossa e comunicata
anche all’esterno, affinché essa possa rappresentare:
una buona pratica da replicare per gli altri enti locali;
un buon esempio per i cittadini;
uno stimolo per le imprese all’innovazione in campo ambientale e all’adozione di
strumenti per la sostenibilità.
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Il progetto “Acquisti Pubblici Sostenibili” della Provincia di Firenze, al via nel mese di marzo
2006, si svolgerà nell’arco di 10 mesi. Sono previste le seguenti attività:
1) Presentazione del programma di attività e coinvolgimento della struttura interna
all’Ente;
2) Progettazione e realizzazione di un corso formativo rivolto ai dipendenti della Provincia
di Firenze e degli enti locali del territorio provinciale;
3) Costituzione di un tavolo tecnico per la redazione di capitolati standard con criteri
ecologici e sociali;
4) Realizzazione e gestione di uno sportello informativo telematico e di pagine web a
disposizione degli operatori pubblici e delle imprese;
5) Realizzazione di accordi volontari tra Enti Locali per la promozione degli acquisti
pubblici sostenibili.
Questo breve opuscolo vuole essere il primo passo per la condivisione degli obiettivi e delle
pratiche di acquisti e consumi a impatto ambientale ridotto all’interno dell’Ente.
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Cosa vuol dire
acquistare
verde
Acquistare ‘verde’ significa scegliere un determinato prodotto o
servizio tenendo conto degli impatti ambientali che questo può avere
nel corso del suo ciclo di vita, ovvero durante tutte le fasi del processo
produttivo, dall’estrazione delle materie prime allo smaltimento dei
rifiuti.
Il GPP é quindi lo strumento che permette di sostituire i prodotti e i
servizi esistenti con altri a minore impatto sull’ambiente, ovvero con
prodotti e servizi che:
•
•
•
•
•
riducono l’uso delle risorse naturali;
sostituiscono le fonti energetiche da non rinnovabili a
rinnovabili;
riducono la produzione di rifiuti;
riducono le emissioni inquinanti;
riducono i pericoli e i rischi ambientali.
Adottando il GPP dunque un ente pubblico riduce gli impatti
ambientali delle proprie attività e si rende artefice del cambiamento
dei propri modi di consumo.
Il ruolo del GPP non si esaurisce tuttavia nell’acquisto di un bene o
servizio a impatto ambientale ridotto, ed è proprio per questa ragione
che molte amministrazioni, in Europa e in Italia, hanno scelto di
puntare sul GPP come strumento fondamentale per il perseguimento
dei loro obiettivi di sviluppo sostenibile.
Perché è
importante
acquistare
verde
Il GPP ha di fatto alcune funzioni strategiche essenziali:
→ è uno strumento attuativo della politica integrata di prodotto che
rende possibile l’integrazione delle considerazioni ambientali nei
diversi settori e il raggiungimento di obiettivi specifici di politiche e
programmi ambientali;
→ è uno strumento capace di veicolare l’informazione e la
comunicazione ambientale dalla PA verso gli attori locali, quali
imprese e cittadini, stimolando sia il lato della domanda che quello
dell’offerta di prodotti a impatto ambientale ridotto;
→ è uno strumento di attuazione immediata e di facile replicabilità.
In sostanza quindi il GPP svolge un ruolo fondamentale
nell’attuazione delle politiche per lo sviluppo sostenibile, che
richiedono da una parte dei cambiamenti radicali nei modi di
produzione e consumo attuali, dall’altra un impegno collettivo, da
parte di tutti gli attori sociali, nel perseguimento degli obiettivi di
integrazione delle componenti ambientali nei processi decisionali e
nelle attività quotidiane.
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Per questa ragione il GPP all’interno della Provincia di Firenze non
deve limitarsi ad essere uno strumento dell’Assessorato all’Ambiente o
di chi fa gli acquisti, ma deve essere bensì uno strumento accettato e
condiviso da tutti i settori dell’amministrazione, e dagli altri enti
locali presenti sul territorio.
L’importanza degli acquisti pubblici verdi è stata più volte ribadita a
livello internazionale ed europeo(→vedi BOX) ma anche nazionale e
regionale. Di fatto, è ampiamente condivisa l’idea che adottare una
politica di green public procurement significa per un ente riuscire a
raggiungere un obiettivo imprescindibile per il successo delle strategie
di protezione ambientale e di sviluppo sostenibile, ovvero quello dell’
integrazione delle considerazioni ambientali in tutti i processi
decisionali e nelle politiche di settore.
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BOX Richiami agli acquisti pubblici verdi nell’ambito di politiche internazionali ed europee e nazionali
ONU: Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile - Piano d’implementazione (Johannesburg 2002):
Nel capitolo 3 “cambiamento dei modelli di produzione e di consumo attualmente insostenibili” il
Piano d’Implementazione di Johannesburg indica che le autorità pubbliche dovrebbero essere
incoraggiate ad integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile nei processi decisionali, inclusi quelli che
riguardano la pianificazione per lo sviluppo locale, gli investimenti e gli acquisti pubblici. In
particolare, vanno promosse politiche d’ acquisto pubbliche che favoriscano lo sviluppo e la diffusione
di prodotti e servizi compatibili con l’ambiente.
Decisione della Commissione del 24 gennaio 2001, sul Sesto programma di azione per l’ambiente
dell’Unione Europea (Cap. 2.3. Indurre il mercato a lavorare per l'ambiente):
“Nel quadro del proposto approccio di politica integrata dei prodotti (IPP), la Commissione cercherà
di migliorare l'ecologicità dei prodotti per tutto il loro ciclo di vita. Lo scopo è soddisfare il fabbisogno
dei consumatori utilizzando meno risorse, ponendo minori rischi per l'ambiente e prevenendo alla
fonte la generazione di rifiuti. Saranno previsti incentivi economici per i prodotti ecologici, la
promozione di una domanda "verde" mediante una migliore informazione ai consumatori, lo sviluppo
di una base oggettiva per una politica "verde" di approvvigionamenti pubblici e l'incoraggiamento di
una progettazione più ecologica dei prodotti.
Libro Verde sulla politica integrata relativa ai prodotti del 27 febbraio 2001:
Nel cap. 4.2 (Strumenti e incentivi per consumi più ecologici) si da risalto al ruolo della pubblica
amministrazione nell’orientare l’offerta verso prodotti ecologici e rendere questi più competitivi sul
mercato. “Se una parte consistente di amministrazioni pubbliche incrementerà la propria domanda di
prodotti ecologici ci sarà un effetto enorme sul mercato dei prodotti compatibili con l'ambiente e
l'industria si troverà ad aumentarne sensibilmente la produzione.”…
Comunicazione sulla Politica integrata dei prodotti del 18 Giugno 2003 – Sviluppare il concetto di
ciclo di vita ambientale:
Nel cap. 5.1 (Gli strumenti necessari per creare un quadro giuridico ed economico adeguato) il sistema
degli appalti verdi viene espressamente menzionato quale strumento per promuovere un continuo
miglioramento ambientale, necessario per incoraggiare i produttori a realizzare nuove generazioni di
prodotti più ecologici e incoraggiare i consumatori ad acquistare tali prodotti.
Comunicazione della Commissione dell’11 febbraio 2004 – Verso una strategia tematica sull’ambiente
urbano.
Nel cap. 2.3.3 (altre misure necessarie per assicurare la massima diffusione dell’edilizia sostenibile):
“Tutti gli Stati membri, le autorità locali e gli altri acquirenti pubblici saranno incoraggiati a
introdurre requisiti di sostenibilità nelle procedure d’appalto e nell’utilizzazione dei fondi pubblici per
l’edilizia residenziale e altri lavori di costruzione, e a introdurre incentivi fiscali a favore di un’ edilizia
più sostenibile.”
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Le strategie
nazionale e
regionale
La Strategia di Azione Ambientale Italiana approvata dal CIPE nel
2002, afferma che “occorre modificare il comportamento di alcuni
grandi consumatori, primo tra essi il settore pubblico, che assorbe
prodotti e servizi per il 15% su scala comunitaria, ma anche banche,
università, ospedali etc. Internalizzare i requisiti ambientali negli
acquisti della Pubblica Amministrazione è dunque un passo obbligato
per l’integrazione. Azioni appropriate devono essere sviluppate per
produrre e mettere a disposizione linee guida e basi di dati che
privilegino la qualità ambientale nella committenza e negli acquisti”.
Anche la Regione Toscana nel Programma Regionale di Sviluppo
2003-2005 aveva individuato le politiche integrate di prodotto e gli
“acquisti ecologici” come strumenti utili per favorire l’integrazione
delle gestioni finalizzata al miglioramento della qualità dei processi
produttivi e dei consumi, nella consapevolezza che potenziare la
domanda di tecnologie e di prodotti “puliti” permetterà la creazione
di nuove possibilità di mercato con vantaggi accentuati per le imprese
più innovative.
Tale indirizzo è stato reso più esplicito nel Piano Regionale di Azione
Ambientale della Toscana, nel quale è espressa chiaramente la volontà
di intraprendere iniziative nell’ambito degli “acquisti pubblici
sostenibili”, che integrino considerazioni di carattere ambientale e
sociale, ponendosi l’obiettivo di “promuovere l’analisi, dal punto di
vista della sostenibilità, dell’attività gestionale degli Enti Pubblici
della Toscana per orientare le organizzazioni all’eco-efficienza etica
(green purchasing)”.
L’influenza sul
mercato
Al di là delle capacità di integrazione degli acquisti verdi nelle
politiche degli enti, sono due le ragioni fondamentali, strettamente
legate alla natura dello strumento, per le quali è importante che le
pubbliche amministrazioni e gli enti locali acquistino verde.
La
prima è legata all’entità degli acquisti degli enti pubblici e quindi alla
loro capacità di influenzare il mercato. La seconda invece riguarda
l’opportunità che l’ente locale ha, con il GPP, di fornire il “buon
esempio” ad imprese e cittadini. In entrambe i casi, gli enti pubblici
acquistando verde danno la spinta necessaria a quel cambiamento dei
modi di produzione e consumo che è condizione necessaria e
imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo
sostenibile.
Adottare il GPP significa infatti sostenere sia la domanda che l’offerta
ecologica.
Poiché la domanda pubblica rappresenta in media il 14% del PIL nei
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Paesi dell’Unione Europea con picchi pari al 25% nell’area
scandinava e con una quota pari al 17% in Italia, è lecito aspettarsi
che le richieste della PA per beni e servizi a impatto ambientale
ridotto siano in grado di influenzare il mercato, generando un
cambiamento anche nei modi di produzione, oltre che di consumo
della stessa PA.
Un modello di
Allo stesso tempo, la PA acquistando verde fornisce un modello di
buon comportamento ad imprese e cittadini, facile da replicare e
buon
comportamento quindi con un elevato potenziale di ulteriore stimolo alla crescita del
mercato di prodotti e servizi a impatto ambientale ridotto.
Il GPP può intervenire su tutti i prodotti e i servizi utilizzati o erogati
da un ente pubblico.
Il campo
d’azione del
GPP
Il GPP è infatti un’azione sistematica di introduzione dei criteri
ecologici nelle forniture pubbliche, che, attraverso l’integrazione delle
considerazioni ambientali nella domanda pubblica,
persegue
l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali associati al ciclo di vita dei
prodotti e di orientare il mercato in senso ecologico,
Conoscere il campo di intervento vuol dire quindi avere il quadro di:
- quali prodotti e servizi vengono acquistati/erogati dall’ ente
per conoscere i reali fabbisogni dell’ente e valutare come questi
prodotti/servizi possono essere sostituiti con prodotti/servizi che
abbiano la stessa funzione, ma un impatto ambientale ridotto. Si
tratta naturalmente di prodotti e servizi il cui acquisto riguarda lo
svolgimento di diverse attività, quindi i settori responsabili devono
condividerne la scelta;
- quali sono gli impatti ambientali legati ai prodotti e ai servizi
per orientare la scelta dei criteri ecologici da inserire nelle procedure di
acquisto ed associare l’acquisto di prodotti e servizi a impatto
ambientale ridotto con gli obiettivi di protezione e/o miglioramento
ambientale dell’ente.
Gli impatti ambientali di prodotti e servizi vanno considerati per
ciascuna fase del loro ciclo di vita: estrazione di materie prime,
produzione, trasporto, uso, smaltimento.
Ogni prodotto/servizio
potrà avere un impatto maggiore o minore su un determinato aspetto
ambientale o in una specifica fase del ciclo di vita.
Tra i principali aspetti ambientali da considerare:
• consumi energetici;
• consumi idrici;
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•
•
•
•
•
•
qualità delle acque;
consumo di risorse naturali;
emissioni in aria e atmosfera;
produzione di rifiuti;
utilizzo di sostanze chimiche;
impatti su suolo e sottosuolo.
Guardare ai diversi aspetti ambientali e alle diverse fasi del ciclo di
vita consente di mettere in evidenza anche quali saranno gli attori
coinvolti in prima persona all’interno dell’ente. Infatti, seppure è il
responsabile degli acquisti ad occuparsi della redazione di un bando di
gara “verde”, il ciclo di vita di una fornitura va oltre il momento
dell’acquisto. Una volta acquistato, il bene o servizio deve essere
utilizzato in maniera corretta, ovvero gli impatti ambientali devono
essere minimizzati anche in fase d’uso e smaltimento.
Le buone
pratiche…di
tutti
In pratica acquistare verde deve voler dire anche consumare verde.
Quindi il GPP deve divenire una buona pratica per tutti all’interno
dell’ente.
Concretamente, le nostre azioni devono essere rivolte a:
ridurre i consumi di energia, acqua e risorse naturali e la produzione di
scarti e rifiuti;
riutilizzare e riciclare i prodotti.
I Responsabili degli Acquisti devono fare uno sforzo per cambiare le
loro procedure tradizionali, ovvero abituarsi a mettere in conto la
necessità di prendere in considerazione l’inserimento dei criteri
ecologici nei bandi di gara, nei capitolati tecnici e nei contratti di
servizio.
Dirigenti e funzionari devono operare delle scelte coerenti in materia
di beni e servizi, quindi far sì che ciascun settore acquisti solo ciò di
cui ha veramente bisogno e che non ci siano resistenze al
cambiamento (es. utilizzo di beni diversi, come la carta proveniente da
riciclo);
Tutti dobbiamo “imparare” (in molti casi più che di imparare si tratta
di fare attenzione!) ad utilizzare beni e servizi in maniera corretta.
Prendiamo ad esempio i consumi di energia.
Punti di origine principali dei consumi energetici sono l’illuminazione
e il riscaldamento degli edifici; l’utilizzo delle attrezzature
informatiche.
Per quanto riguarda l’illuminazione:
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si può prevedere l’installazione di lampade a comando → il
dirigente/funzionario responsabile dovrà richiedere che siano fatte
delle richieste in merito in fase di progettazione dell’impianto
si possono acquistare lampade a basso consumo energetico → il
responsabile degli acquisti dovrà assicurarsi che siano inclusi nel
bando gli appositi criteri
si possono spegnere le luci quando si esce da una stanza o quando la
luce del sole è sufficiente ad illuminare → una buona pratica per tutti
Lo stesso ragionamento può essere fatto per il riscaldamento degli
edifici e per le attrezzature informatiche, ma anche per altri prodotti e
servizi che hanno effetti su altri aspetti ambientali (→vedi Tabella)
Bene/servizio Impatto sull’ambiente azione
Carta
utilizzo di materie e produzione di rifiuti
ridurre; riutilizzare; riciclare
Stampanti, Fotocopiatrici
consumo di energia elettrica; emissioni in atmosfera;
consumo di risorse non rinnovabili; utilizzo di materie e
produzione di rifiuti
ridurre; riutilizzare; riciclare
Pc, monitor
consumo di energia elettrica; emissioni in atmosfera;
consumo di risorse non rinnovabili
ridurre
Illuminazione, riscaldamento, raffreddamento
consumo di energia elettrica; consumo di risorse non
rinnovabili; emissioni in atmosfera
ridurre
Trasporti
consumo di energia elettrica; consumo di risorse non
rinnovabili; emissioni in atmosfera
ridurre
Mensa, bevande e snack
produzione di rifiuti; consumo di risorse non rinnovabili
ridurre; riutilizzare
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Prodotti e
servizi: consigli
per l’acquisto e
l’uso
Nelle schede di seguito sono riportati alcuni consigli per ridurre gli
impatti ambientali dei prodotti e servizi che vengono utilizzati più
comunemente all’interno dell’ente, come:
CARTA;
PC E MONITOR;
STAMPANTI, FOTOCOPIATRICI;
ILLUMINAZIONE, RISCALDAMENTO, RAFFREDDAMENTO;
BEVANDE, SNACK E SERVIZIO MENSA;
TRASPORTI.
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CARTA
Suggerimenti per l’acquisto
Scegli prodotti che contengono una minore quantità di sostanze dannose per
la salute e per l’ambiente.
Suggerimenti per l’uso
Utilizza la funzione fronte-retro della stampante;
Se la tua stampante non ha la funzione fronte-retro:
-
se hai una sola stampante riutilizza l’altro lato dei fogli su cui hai già
stampato;
-
se hai due stampanti inserisci in una i fogli da riutilizzo e in una i fogli di
carta vergine per i documenti importanti;
-
se non hai la possibilità di inserire i fogli usati nella stampante utilizzali per
appunti e bozze al posto del “block notes”;
Usa la funzione che ti permette di stampare più pagine nello stesso foglio;
Non stampare i documenti di piccole dimensioni: consultali in formato
elettronico;
Per l’invio dei tuoi fax puoi utilizzare più volte la copertina scrivendo a matita;
E’ sempre preferibile utilizzare la posta elettronica: presto sarà possibile avere
delle caselle di posta elettronica certificate che potranno essere utilizzate per le
comunicazioni aventi valore legale (DPR 68/2005);
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PC E MONITOR
Suggerimenti per l’acquisto
Scegli apparecchiature a basso consumo energetico;
Scegli prodotti che contengano una minore quantità di sostanze dannose per
la salute e per l’ambiente.
Suggerimenti per l’uso
Evita di mantenere le apparecchiature elettroniche in stand-by: accertati che le
apparecchiature che non utilizzi rimangano accese:
-
spegni il monitor durante la notte e nella pausa pranzo (un monitor acceso
consuma una quantità di energia pari alla somma di quella di un PC e di una
stampante);
-
utilizzare lo screen saver non è la stessa cosa di spegnere il monitor;
-
non lasciare inseriti nella presa i trasformatori, come ad esempio i
caricabatteria dei telefoni cellulari;
-
non lasciare in stand-by apparecchiature quali scanner, dischi esterni, casse
acustiche.
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STAMPANTI- FOTOCOPIATRICI
Suggerimenti per l’acquisto
Scegli apparecchiature a basso consumo energetico;
Scegli prodotti che contengano una minore quantità di sostanze dannose per
la salute e per l’ambiente;
Scegli apparecchiature compatibili con toner e cartucce rigenerate;
Suggerimenti per l’uso
Spegni la stampante locale quando è possibile: alcune stampanti di rete
perdono le impostazioni: meglio non spegnerle;
Se non hai urgenza, metti in coda i documenti da stampare sul “print
manager” (presente su tutti i sistemi Windows) e mandali in stampa tutti
insieme, piuttosto che una alla volta. Puoi stampare tutti i tuoi documenti
alla fine del giorno in una volta sola! In questo modo la fase di riscaldamento,
quella in cui il consumo è più intenso, avviene una volta sola;
Le cartucce, i toner delle stampanti sono tossici e pericolosi se vengono
gettati nel cestino insieme agli altri rifiuti. Se non hai un box ad hoc,
restituiscili al fornitore che li smaltirà in modo appropriato.
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ILLUMINAZIONE- RISCALDAMENTO- RAFFREDDAMENTO
Suggerimenti per l’acquisto
Scegli apparecchiature a basso consumo energetico;
Suggerimenti per l’uso
Spegni le luci quando abbandoni una stanza;
Sfrutta il più possibile l’illuminazione naturale: ne guadagneranno anche la
tua salute e il tuo umore;
Non mantenere un eccessivo divario tra la temperatura esterna e quella
interna;
In inverno non mantenere una temperatura superiore a 20-21° (indossa dei
capi più caldi): evita di aprire le finestre e chiudi le porte per evitare
dispersioni di calore;
In estate non mantenere una temperatura inferiore a 24-25°: utilizza il
ventilatore quando il caldo non è eccessivo (è anche una questione di salute).
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MOBILITÀ
Suggerimenti per l’acquisto
Scegli veicoli a basso consumo energetico;
Scegli veicoli a basse emissioni in atmosfera.
Suggerimenti per l’uso
Privilegia i mezzi pubblici;
Organizzati con i colleghi che abitano nelle tue vicinanze: potete evitare di
prendere più automobili e dividere le spese;
Privilegia le scale rispetto all’ascensore.
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MENSA- BEVANDE -SNACK
Suggerimenti per l’acquisto
Scegli prodotti che limitino al massimo la produzione di rifiuti;
Scegli prodotti confezionati con ingredienti biologici;
Scegli prodotti di aziende che attuano politiche solidali nei confronti di
fornitori e lavoratori.
Suggerimenti per l’uso
Preferisci il distributore di acqua alle bottiglie;
Gran parte delle stoviglie “usa e getta” non possono essere riciclate:
limitane al massimo il consumo (riutilizza il bicchiere di plastica che hai
sulla scrivania – basta sciacquarlo);
Privilegia piatti e stoviglie lavabili se ne hai la possibilità;
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