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Cambiamenti ed effetti sociali nell’era di internet
I cambiamenti e gli effetti sociali generati da internet
Tra tutti i cambiamenti ed effetti generati dal media internet, in queste pagine si descriverà in
maniera approfondita quello sociale. E’ stato scelto questo ambito rispetto ad altri, perché in questo
sono maggiormente visibili le influenze e, di conseguenza, le trasformazioni prodotte dal media
internet.
Innanzitutto é importante sottolineare che, in questo contesto, il termine sociale sarà analizzato in
maniera ristretta e specifica. In pratica si focalizzerà l’attenzione sulle interazioni sociali e
sull’identità individuale e non sulla società nel senso più ampio del termine.
Nel libro Galassia Internet (Castells, 2001) lo stesso autore sviluppa in maniera interessante questa
determinata tematica dal momento che individua come effetti principali quelli delle nuove forme di
interazioni sociali e quelli dell’isolamento sociale.
Per contro non bisogna dimenticare come il media internet permette di far rimanere in contatto un
insieme di persone, molto distanti geograficamente tra di loro, attraverso l’utilizzo di email, blog,
chat room, community o social network. Quest’ultimi mezzi permettono, infatti, di abbatte le
distanze spazio-temporali e così mantenere una serie di rapporti tra varie persone che non avrebbero
spesso la possibilità di vedersi ed incontrarsi fisicamente.
Nuove interazioni sociali
Anche se i risultati a volte contraddittori, non permettono di dare con certezza una valutazione
positiva o negativa agli effetti di internet sulle relazioni sociali, tutti gli studiosi sono concordi
nell’affermare che internet è andato a ridefinire i modelli dell’interazione sociale, creandone dei
nuovi.
Lo stesso media “incentiva” gli utenti ad instaurare interazioni causali (che sono definite random
sociability da Marinelli) con altri utenti che non conoscono o dei quali non si hanno informazioni
sufficienti, facendo venire meno l’interazione reale face to face. Logicamente quest’ultima tipologia
di relazione è molto più sicura dal momento che ci permette di conoscere direttamente il soggetto
con cui istauriamo una interazione, rispetto all’altra forma di relazione che è molto più pericolosa
poiché non conosciamo chi si nasconde dall’altra parte dello schermo (per esempio possono
avvenire casi di false identità o di multidentità).
Nel suo libro Galassia Internet (2001) Castells sottolinea come questo nuovo modo di stabilire
relazioni sociali ha sostituito quello precedente dei legami territoriali, incrementando la
“spaccatura” tra luogo e socialità, poiché queste relazioni si basano su una comunicazione online
che nasce e si sviluppa all’interno della rete. Questa osservazione, fatta da Castells, viene ripresa
dallo studioso Marinelli nel suo libro Connessioni. Nuovi media, nuove relazioni sociali (2004) nel
quale lo stesso autore non parla tanto di luogo e socialità, ma più di locality e sociability.
Quest’ultimo termine viene definito da Marinelli come la “forma” in cui si struttura la relazione
sociale, mentre l’altro termine (locality) viene definito come “un’ appartenenza strutturalmente
dipendente dal luogo in cui si vive”.
Entrambi gli studiosi sono concordi nell’affermare che la conseguenza più evidente della nuova
modalità di interazione sociale è la formazione della comunità virtuale (come per esempio blog,
community e social network). Questa è vista come un insieme di individui, accomunati dagli stessi
valori e interessi, che va ad instaurare interazioni amicali online le quali possono divenire con il
tempo anche interazioni tradizionali (cioè face to face).
Anche Wellman crede, come Castells e Marinelli, che la rete ha incentivato la costruzione di un
terzo tipo di relazione sociale, dopo quella primaria (famiglia e comunità) e quella secondaria
(associazioni), che lo stesso studioso definisce “comunità personalizzate”. Inoltre lo stesso
Wellman sviluppa una propria definizione di comunità virtuale che è vista come un “network di
legami interpersonali che assicurano le condizioni di socialità, sostegno, accesso all’informazione
oltre al senso di appartenenza e identità sociale”1.
Ritornando al nuovo modo di relazionarsi in rete, Castells ritiene che questo abbia incentivato
l’ascesa dell’individualismo2 e ciò ha comportato un diverso modo di organizzare le interazioni.
Questo fenomeno è osservabile nelle società complesse dove è visibile il passaggio dalla comunità
spaziale al network a cui si associano le prime forme di socialità. Ciò significa che si è arrivati ad
un concetto individualista di network, caratterizzato dalle sole scelte e strategie di un unico attore
sociale, partendo da una definizione collettiva di comunità spaziale. Infatti quest’ultima è intesa
come “un insieme di individui che condividono lo stesso ambiente, formando un gruppo
riconoscibile, unito da vincoli organizzativi, linguistici, religiosi , economici e da interessi
comuni”3.
Da qui è utile trattare questo fenomeno, prendendo in considerazione due diversi approcci che si
basano su due differenti modalità di sviluppo di questo argomento.
Uno di questi approcci si fonda sull’analisi4, ripresa da Marinelli5, con la quale Castells cerca di
individuare gli eventi che hanno generato e sviluppato la dimensione di privatization of sociability,
1
Wellman, Physical Place and CyberPlace. The Rise of Personalized Networking (2001), cit.
Prologo del volume “The rise of the Networked Society”.
3
Wikipedia, cit.
4
M. Castells, Galassia Internet (2013), pp. 127-128.
5
A. Marinelli, Connessioni. Nuovi media, nuove relazioni sociali (2004), pp. 234-236.
2
2
cioè il carattere individualista della nuova modalità di interazione, tipico del networked
individualism6. Tra questi ritroviamo:
- il carattere individualista del rapporto tra capitale e denaro;
- la crisi del modello patriarcale e di quello della famiglia nucleare tradizionale;
- l’aumento dell’estensione delle città (urbanizzazione), che è andata a costituire zone suburbane ed
extraurbane;
- la crisi della “legittimità” politica, che è causata dall’eccessiva distanza tra cittadini e stato.
L’altro approccio7, descritto da Wellman, sviluppa le varie fasi dell’interazione sociali che spiegano
l’ascesa dell’individualismo nella formazione delle relazioni. In questa sua analisi lo stesso studioso
tiene conto sia del legame, sempre più forte, tra computer network e social network sia della
corrispondenza tra network on-line e quello off -line. Quest’ultimi due fattori rendono possibile
all’individuo la creazione di interazioni sociali, senza che lo stesso sia influenzato dal contesto
reale.
Wellman individua quattro diverse tipologie di interazioni sociali:
- L’interazione door to door, che è tipica delle comunità tradizionali8, è caratterizzata da un forte
legame tra i membri della comunità, da un controllo sociale che non permette di avere contatti con
l’esterno e da una difficoltà di spostamento in luoghi comunitari, anche con la presenza di un
network.
Il passaggio dalla prima relazione alla seconda è avvenuto grazie alla diffusione dei mezzi di
trasporto e della rete telefonica
- L’interazione place to place permette di superare i confini fisici e il contesto in cui è inserita
l’interazione sociale dal momento che questa relazione permette di spostarsi con grande facilità e
usa la tecnologia ( per esempio telefono e e-mail) all’interno delle varie relazioni. Questo permette
di discostarsi dalla relazione del vicinato e rende i contenuti mediati dalla tecnologia.
- Le interazioni person to person e role to role hanno reso l’individuo indipendente dal luogo fisico
e ciò è avvenuto grazie alla sempre maggiore relazione tra i dispositivi fissi e i mobile d’accesso ad
internet. Questo ha da una parte stabilizzato le relazioni a lunga distanza e gli stili di vita mobile e
dall’altra scomposto i ruoli all’interno dell’ambiente familiare, infatti si può osservare la
trasformazione del network da inter-familiari a inter-personali.
Tutto questo processo porta alla costituzione dell’individualismo in rete che si esplica con
l’espressione “l’individuo diventa il portale”9. Quando questo avviene si produce una forma di
6
Termine che definisce la società postmoderna. (Castells).
Ibidem.
8
Le comunità tradizionali possono essere viste come strutture con confini definiti e sono caratterizzate da forti legami
sociali (tipo rapporti di vicinato).
9
A. Marinelli, Connessioni. Nuovi media, nuove relazioni sociali (2004), p. 236, cit.
3
7
“virtualizzazione del legame sociale”10 che è caratterizzato dalla prossimità, dall’istantaneità e dall’
effimeratezza.
L’isolamento sociale
Oltre la costituzione di una nuovo modello di interazione, così come precedentemente descritto
possiamo riscontrare altri effetti sociali, generati dalla diffusione e dall’uso di internet, che
influenzano la vita quotidiana delle persone come: l’ isolamento sociale, la difficoltà di
socializzazione ( che può arrivare fino alla perdita della capacità di comunicazione sociale) e la
rottura dei legami familiari. Quest’ultimo pensiero è in contrasto con quello degli studiosi Tracey e
Anderson11, i quali sostengono che internet non ha apportato variazioni significative nella vita delle
persone, se non quella di aggiungere l’interazione online ai rapporti sociali esistenti.
Anche se, come si apprende dalla relazione tra “uso di internet, impegno civile e interazione
sociale”12 (2001), sviluppata da Katz,Rice e Aspden, una differenza c’è dal momento che non solo
gli utenti di Internet hanno una maggiore possibilità di mantenere interazioni sociali a lunga
distanza (lontano da casa) rispetto ai non utenti attraverso l’utilizzo di e-mail, blog, chat room o
social network, ma addirittura riescono ad incontrarsi fisicamente con una maggiore probabilità.
Un fenomeno rilevante che riguarda l’isolamento sociale, è quello della creazione di nuove identità
online utilizzate nei giochi di ruolo13. Questo fenomeno tuttavia riguarda solo una piccola
percentuale dell’interazione sociale su internet, poiché lo stesso fenomeno è seguito specialmente
dai giovani. Infatti, gli stessi, attraverso i giochi di ruolo, riescono, sperimentando, a creare una loro
identità.
Il fenomeno in questione ha generato un forte dibattito tra gli esperti, poiché alcuni ritengono che le
persone, attraverso l’uso di Internet, si isolano dal mondo reale per andarsi a creare una realtà
virtuale nella quale vivono le loro fantasie online. Altri, invece, sottolineano che internet è un
prolungamento della vita reale visto che le stesse “vite” online vanno a costituire interazioni online
simili per modalità e caratteristiche a quelle reali.
In ultimo è interessante sottolineare come recentemente è emerso da alcuni studi l’esistenza di un
limite d’uso di internet, superato il quale si inizia a vedere che internet intacca le altre nostre attività
quotidiane, andandosi a sostituire alle stesse. A questo fenomeno, che sarà trattato in maniera più
approfondita nel prossimo capitolo, è assegnato il termine di dipendenza da internet.
10
Ivi, p. 238, cit.
Studio ed analisi dei dati sugli Usi di internet nei nuclei familiari in Gran Bretagna (2001).
12
M. Castells, Galassia internet (2013), p.121.
13
Il gioco virtuale è “un particolare tipo di gioco online che si serve di un sistema di chat, forum o email (via internet)
attraverso cui l’utente online deve vivere secondo le regole dell'ambientazione, a volte basata su particolari eventi reali
o di immaginazione, oppure luoghi realmente esistiti, o esistenti, o ancora creati da zero”. Wikipedia, cit.
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