CinemaUna perfetta famiglia a noleggio
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CinemaUna perfetta famiglia a noleggio
54 SPETTACOLI GIOVEDÌ 29 NOVEMBRE 2012 GIORNALE DI BRESCIA Springsteen Il Boss in Italia per 4 concerti ■ Bruce Springsteen and The E-Street band tornano in Italia nel 2013 e per ben 4 concerti: il 30 Maggio a Napoli, in piazza del Plebiscito, il 1 Giugno allo Stadio Euganeo di Padova, il 3 a San Siro - dove Bruce suonerà per la quinta volta -, e infine l’11 Luglio nell’ambito del Rock In Roma all’Ippodromo delle Capannelle, ma con un allestimento specifico studiato appositamente per questo concerto, così da accogliere i fan del Boss. I biglietti per i quattro concerti, organizzati dalla Barley Arts, saranno disponibili secondo il seguente calendario: la prevendita per lo show di San Siro aprirà sabato 1 dicembre nel circuito Ticketone (dalle 10 sul sito Ti- cketone.it e dalle 16 nei punti vendita sul territorio). Con la stessa dinamica, ma da venerdì 7 per i biglietti dei concerti di Napoli e Padova, mentre da lunedì 10 sarà la volta di Roma: biglietti disponibili dalle 10 sul sito Ticketone e dalle 16 nei punti vendita sul territorio. Elenco dei punti vendita dei circuiti locali su barleyarts.com. LA RECENSIONE Cinema Una perfetta famiglia a noleggio Esce oggi nelle sale il nuovo film di Paolo Genovese, che racconta con ironia la solitudine di un uomo costretto a ingaggiare degli attori per la sera di Natale Ironico elogio alla donna «bella tutta» li chiediamo come giudicano ROMA «La vera commedia il loro ruolo. Il primo a risponsi differenzia dal film "comidere è Marco Giallini:«Il mio co" nel saper raccontare temi personaggio è un "cornuto" seri con leggerezza, ironia e pieno di sentimenti. Tutti gli garbo come in questo caso. Il dicono che non è vero, ma io tema trattato è quello della sosono convinto che sia così. È litudine, argomento serissiil capocomico della compamo, raccontato con disincangnia, uno concreto, attento ai tato sberleffo. L’idea di fare soldi, che deve fare i conti un affettuoso cattivo mi è piacon le proprie emozioni, con ciuta, come lavorare con un i propri affetti. Nella vita è gruppo di attori che testimosposato con il personaggio di nia che il cinema italiano ha Claudia Gerini, che deve far un ventaglio di talenti straorfinta di essere la moglie di Ledinari», dice Sergio Castellitone. Io ho pensato all’Enrico to alle prese con il ruolo di LeIV e, quando ho letto la sceone: un uomo ricco e così soneggiatura, il mio personaglo da dover ingaggiare una gio l’ho visto così». compagnia di attori che inter«Dopo quello che ha detto pretino la sua inesistente faMarco, cosa posso aggiungemiglia la notte di Natale. re? - interviene Claudia GeriTutto questo e molto di più ni -. La mia Carnel nuovo film di men è un’attrice Paolo Genovese che non vive più il «Una famiglia perSUPER CAST successo e che defetta», da oggi nei Tra i protagonisti cide, suo malgracinema. Accanto a Castellitto - tra Sergio Castellitto, do, di accettare questa sfida: sono gli altri -, Marco Claudia Gerini chiamata a fare la Giallini, Claudia e Marco Giallini: moglie e questo Gerini, Carolina Crescentini, Ilaria «È una commedia doppio registro mi ha intrigata Occhini, Eugenia che affronta moltissimo. Mi Costantini, Frantemi delicati» giudico come una cesca neri. Nella donna piena di storia, ogni persosentimenti in una naggio viene raccommedia che tocca temi esicontato sotto un duplice stenziali». «Il mio Leone - conaspetto: «da un lato ci sono clude Castellitto - è un"lupo gli uomini e le donne con la solitario" che, come tutti, ha loro vita vera e le loro debolezbisogno di amore. È solo e da ze - spiega Genovese -, dall’alsoli non si sta bene, specie a tro ci sono i personaggi che Natale, ricorrenza che doognuno di loro interpreta per vrebbe rappresentare la celeLeone». E osserva: «Se all’inibrazione della condivisione zio realtà e finzione viaggiainsieme agli altri. Però sappiano su binari paralleli e si altermo da tempo che le famiglie nano continuamente, col pasperfette non esistono e che sare del tempo i diversi piani quelle "allargate" aumentasi mescolano con esiti comici no sempre di più. Questa che inaspettati. Mi divertiva rappresentiamo è una di oril’idea di avere un doppio regigine teatrale, scritturata da stro, anche se in entrambe le un uomo che si vuole togliere finzioni mi sono mosso all’inlo sfizio di affittarne una. Leosegnadel realismo. Contrariane si esprime attraverso vari mente a quanto afferma il tiregistri, fa ridere ma è anche tolo del mio film, la famiglia pieno di pensieri. È una speperfetta non esiste, ma forse cie di versione moderna dello l’idea è bella proprio per queScrooge dickensiano». sto». Emanuela Castellini Concordano gli attori, ai qua- ■ Uno sguardo nello specchio rosa, crema, fard e rossetto sulle labbra. Un tocco di profumo, che arriva fino in platea. Perfetta. Comincia così «Bella tutta. I miei grassi giorni felici», di e con Elena Guerrini, avventura, in parte autobiografica, fra diete, liposuzioni, dietologi, psicanalisti, cyclette, beauty farm e 300 chili persi e riguadagnati in 15 anni. Fino a una gravidanza che le fa scoprire di essere semplicemente «bella tutta», così com’è. Per festeggiare la Guerrini scende in platea, distribuendo dolcetti al pubblico numeroso, giunto a Castegnato nei giorni scorsi per il penultimo appuntamento della rassegna «Città dolci», che chiuderà dopodomani, sabato 1 dicembre, ad Erbusco con «Blister» di Teatro Inverso. L’attrice maremmana - che dalla sua pièce ha tratto un libro omonimo edito da Rizzoli, presentato nei giorni scorsi nel Foyer del Teatro Sociale a Brescia - in scena si circonda con simpatica provocazione («Il nero sfina e il rosa ingrassa») di accessori rosa e racconta di sé con allegria e frecciatine alle «magre» di cattivo umore: «È perché c’hanno fame». Dalla storia personale, il racconto diventa critica ai modelli di bellezza imposti, di cui diventa simbolo la bambola Barbie, «perfetta e senza fame». Tutto il contrario di «Paffutella», sua bambola di bimba,o della «Rosalina» cantata da Concato. «Perché - dice la Guerrini -, se il 58% della popolazione femminile porta dalla 46 in su, l’ossessione di tutte è di perdere dai 4 ai 10 chili?» Così, prima di un finale liberatorio, si passa da una parentesi toccante sull’anoressia. Senza inni all’obesità, la Guerrini, con sapienza e leggerezza, suggerisce di accettare il nostro corpo e di amarci come siamo. Simone Tonelli COMPLEANNO DA RECORD In dodicimila per applaudire Jimi immortalato a Woodstock Sul set e sul palco ■ In alto Sergio Castellitto, protagonista di «Una famiglia perfetta». Sopra Jimi Hendrix sul palco di Woodstock ■ Oltre 12 mila persone hanno festeggiato martedì sera al cinema i 70 anni di Jimi Hendrix. Il film «Hendrix 70. Live at Woodstock» ha raccontato la performance di Hendrix all’alba del 18 agosto del 1969 al Festival di Woodstock, un concerto che più di ogni altro ha segnato l’immaginario di un’intera generazione. Il film, l’altro ieri, è stato il primo titolo al box office per media copia, davanti a «Breaking Dawn» e «Il Peggior Natale della mia vita». Critica e pubblico hanno apprezzato la chiarezza del suono (resa possibile grazie al lavoro di restauro effettuato sul master audio con un nuovo mix curato espressamente da Eddie Kramer), le interviste inedite a diversi componenti della band come Billy Cox e Mitch Mitchell e all’organizzatore del Festival di Woodstock, Michael Lang e soprattutto la potenza trascinante della musica di Hendrix che aprì il concerto dicendo: «Grazie per averci fatto entrare nelle vostre orecchie e nei vostri cuori. Scusate se accordiamo mentre suoniamo, solo i cowboy restano accordati». Cinema/2 Lo Hobbit trionfa nella sua «terra di mezzo» Entusiastica accoglienza ieri a Wellington per la prima assoluta di «Viaggio inaspettato» Ian McKellen nel ruolo di Gandalf rTf6TfBUWFcdlAbSGDG7r2TTkMBdJMSNKVtpSmR7KdQ= WELLINGTON Il premier neozelandese John Key aveva esortato i cittadini ad «abbracciare» la prima mondiale, nella capitale Wellington, del primo capitolo della trilogia dello Hobbit, «Viaggio Inaspettato». E i neozelandesi non si sono fatti pregare: l’intera città si è infatti trasformata ieri in una grande festa in costume. Un colossale Gandalf il Grigio sovrastava l’Embassy Theatre che ospitava la premiere, stendardi di Bilbo Baggins, Galadriel, Elrond e degli altri personaggi sventolavano al proverbiale ven- to di Wellington. Nei mercatini si potevano acquistare anche monete speciali, che i negozianti tratteranno come moneta corrente durante la settimana. Uno speciale jet della Air New Zealand, dipinto e decorato con temi Hobbit, ha sbarcato cast e troupe del film e la folla di fan in costume è accalcata fin da ieri mattina, ai due lati del tappeto rosso lungo 500 metri, in attesa di scorgere le star del film, da Martin Freeman - che interpreta Bilbo -, a Hugo Weaving, da Cate Blanchett e Elijah Wood. «È tempo di festeggiare. Vogliamo mostrare cosa abbiamo da offrire», ha spiegato Key, dicendosi convinto che gli scenari del mondo fantastico di Tolkien si dimostreranno di nuovo una destinazione irresistibile per i turisti. «Se riusciremo nei prossimi due o tre anni ad arrivare a 100-200 mila visitatori, come avvenuto con «Il Signore degli Anelli», sarà un risultato favoloso», gli ha fatto eco il Ceo di Tourism New Zealand, Kevin Bowler. Il Governo ha investito nella nuova trilogia l’equivalente di 45 milioni di euro in incentivi e sgravi fiscali. La nuova trilogia in 3D fa da prequel, a quasi 10 anni di distanza, a quella del «Signore degli Anelli», il cui ultimo capitolo, «Il Ritorno del Re», nel 2003 valse 11 Oscar. Dopo il «Viaggio Inaspettato», a breve nelle sale di tutto il mondo, «The Desolation of Smaug» uscirà nel dicembre 2013, «There and Back Again» nell’estate 2014. Si tratta dei primi film girati a 48 fotogrammi al secondo, contro i 24 che sono stati lo standard dell’industria cinematografica dagli anni ’20.