Il Museo della Scienza di Milano entra nello Spazio - Foto

Transcript

Il Museo della Scienza di Milano entra nello Spazio - Foto
29 ottobre 2014
Il Museo della Scienza di Milano
entra nello Spazio - Foto
di Marilena Pirrelli
Da oggi 29 ottobre apre al pubblico la nuova esposizione permanente del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano dedicata allo Spazio e
all'Astronomia. Per i visitatori sarà un viaggio interattivo tra oggetti, luoghi, personaggi e tecnologie relative all'esplorazione del cosmo e alla scoperta delle
eccellenze italiane nel settore.
“L'inaugurazione dell'area Spazio è un evento speciale - ha dichiarato Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo - fa parte della nostra missione raccontare le
frontiere della ricerca e della tecnologia e siamo orgogliosi di poter rendere visibile a tutti, grazie al contributo di oltre mille sostenitori, il frammento di roccia lunare
portato a Terra dalla missione Apollo 17, l'ultima in cui l'uomo ha messo piede sulla Luna”. Testimonial ieri dell'inaugurazione della nuova sezione due astronauti:
Eugene Cernan, comandante della missione Apollo 17, e Claudie Haigneré, prima donna astronauta francese ed europea.
Sul progetto espositivo di un frammento di luna, parte della collezione permanente del museo, è stata lanciata una campagna di crowdfunding, che ha raccolto,
attraverso 1.056 “Donatori Conquistiamoci la Luna” 29.217 € e attraverso una cena di fundraising con 180 partecipanti altri 22.453 euro, che oggi costituiscono il
Club Luna al Museo. Nell'area dedicata allo Spazio dov'è esposto in una teca il piccolo frammento di Luna portato sulla Terra dagli astronauti dell'Apollo 17 e
donato da Nixon all'allora nostro presidente della Repubblica, saranno restituiti in un'installazione i nomi di tutti i donatori e di tutte le persone a cui è stata “regalata
la Luna”. La nuova sezione, nasce proprio grazie alle tante domande dei visitatori sullo Spazio, grazie alla progettualità del museo e al contributo delle aziende
del segmento Spazio. Il museo che si distingue per l'autogenerazione delle risorse – nel 2013 sono state pari al 69% del bilancio - ha avuto la capacità di aggregare
risorse economiche, pari a 400mila euro, e beni materiali dalle aziende partner per realizzare la nuova sezione. Nessun contributo economico diretto è arrivato
dalle istituzioni.
“Il dialogo con il mondo industriale ha reso possibile anche in tempi di crisi economica lo sviluppo di questo progetto” spiega ad ArtEconomy24, Giovanni Crupi,
direttore Sviluppo del Museo, che a fine settembre ha registrato un incremento del 5% dei visitatori, pari per l'intero scorso anno a 435.000 persone e 4.500 gruppi
scolastici. La nuova esposizione interattiva curata da Giovanni Caprara, presidente Italian Space Society, ha infatti coinvolto tutto il comparto aerospaziale
italiano. Il gruppo di aziende partner ha permesso al Museo di lavorare su una cifra di start-up - il valore complessivo del progetto è stato di circa 400.000 euro oltre a fornire contenuti e oggetti: Avio con lo Z9 (uno dei tre stadi del lanciatore Vega), il gruppo Finmeccanica con le tre aziende Telespazio, Selex Es, Thales
Alenia (per le immagini di osservazione della Terra dallo Spazio con “Love planet heart”), Cgs (Compagnia Generale per lo Spazio), Vitrociset e Aerosekur.
L'area Spazio si trova accanto alla Galleria Leonardo nell'Edificio Monumentale del monastero olivetano in cui ha sede il Museo milanese. Racconta quattro secoli
di ricerca astronomica e spaziale, da Galileo ai giorni nostri con uno sguardo anche al futuro. Attraverso due nuclei principali, “Osservare lo Spazio” e “Andare
nello Spazio”, il visitatore viene accompagnato nell'esplorazione cosmica. I temi sono presentati secondo una modalità immersiva e interattiva grazie a Samsung,
partner tecnologico del progetto (insieme ai partner tecnici Auriga, Mapei e Tvnet), che ha messo a disposizione dei visitatori i propri dispositivi e soluzioni
all'avanguardia.
“Hanno sostenuto il progetto economicamente e affiancandoci nel lavoro di ricerca sui contenuti e degli oggetti speciali per l'esposizione – prosegue Crupi – anche
Omega, fornitore ufficiale della Nasa, e Destiny, videogioco ambientato nel Sistema Solare, che ci ha dato l'opportunità di approfondire il rapporto tra Spazio,
fantascienza e arte”. Un sostegno, con un contributo in denaro, è stato dato dalla Fondazione Cariplo, attraverso UGIS (Unione Giornalisti Scientifici Italiani).
Infine, la generosità dell'ambasciatore e collezionista Antonio Spada ha completato il percorso espositivo con alcuni oggetti d'eccezione che hanno segnato la
storia dell'era spaziale.
Il Museo - oggi Fondazione di diritto privato, i cui soci istituzionali sono i ministeri Miur e Mibact, e i sostenitori la Regione Lombardia, il Comune di Milano e la
Camera di Commercio e le Università milanesi - nel 2013 ha chiuso in pareggio il suo bilancio con un valore di 8,9 milioni di euro, con ricavi per 2,2 milioni da
biglietteria e attività educative; per 2,8 milioni da contributi pubblici per il funzionamento, per 1,4 milioni da attività commerciali (affitto spazi ed eventi aziendali) e
bookshop e, infine, per 2,5 milioni da contribuiti da aziende per progetti proposti dal museo o su commissione.
“In linea con la nostra missione di raccontare le sfide contemporanee - conclude Crupi – con una prospettiva futura senza perdere di vista la storia, lo Spazio è
uno dei temi di frontiera con cui vorremmo appassionare sognatori e curiosi, giovani e adulti e tutte le community legate all'astronomia e ai viaggi nello spazio.
L'attività proseguirà con la programmazione di eventi con testimoni della storia recente e delle prossime missioni”.
Insomma ora il museo italiano può competere con la divisione Spazio de la Cité de l'espace di Tolosa e con quella dello Smithsonian a Washington, così come
con la Cité des science et de l'industrie di Parigi e lo Science Museum di Londra, che hanno di frequente esposizioni sul tema.
Prossima sfida? “La nuova esposizione sarà dedicata alla scienza, tecnologia e innovazione dell'alimentazione ad aprile 2015. La nostra proposta per Expo mette
insieme partner aziendali e associazioni industriali: il tema è la food security con un budget significativo raccolto grazie all'ampia partecipazione di diversi
soggetti”.