Maschera laringea: valutazione con TAC e suoi possibili
Transcript
Maschera laringea: valutazione con TAC e suoi possibili
Close this window to return to IVIS www.ivis.org International Congress of the Italian Association of Companion Animal Veterinarians May 19 – 21 2006 Rimini, Italy Next Congress : 62nd SCIVAC International Congress & 25th Anniversary of the SCIVAC Foundation May 29-31, 2009 - Rimini, Italy Reprinted in IVIS with the permission of the Congress Organizers 53° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC 37 This manuscript is reproduced in the IVIS website with the permission of the Congress Organizing Committee Maschera laringea: valutazione con TAC e suoi possibili impieghi in Medicina d’Urgenza ed Anestesia Roberto Bellentani Med Vet, Formigine (MO) Rossi Federica, Med Vet, SRV, Dipl ECVDI, Bologna; Vignoli Massimo, Med Vet, SRV, Bologna; Laganga Paola, Med Vet, Bologna INTRODUZIONE Nel 1981, A.I.J. Brain, un anestesista inglese, mise a punto e successivamente utilizzò per la prima volta in un paziente umano un dispositivo che venne denominato Laryngeal Mask Airway (LMA). Da allora, dopo oltre 100 milioni di utilizzi, la maschera laringea si è imposta in medicina d’urgenza e anestesia umana come possibile alternativa al tubo endotracheale, in particolare nei pazienti non facilmente intubabili, oppure nelle procedure in cui si cerca di mantenere il paziente in respiro spontaneo, dato che, per l’inserimento di questo dispositivo, al contrario del catetere endotracheale (CET), non è necessario eseguire un blocco neuromuscolare. Ciò deriva dal fatto che la LMA, al contrario del CET non penetra nelle vie aeree, bensì si appoggia alla laringe; la forma della sua estremità è lanceolata e ricalca in negativo la struttura anatomica laringea. Questo consente una naturale funzionalità delle strutture laringee come le cartilagini aritenoidi e l’epiglottide e per tal motivo la maschera interferisce molto meno su tutta la funzionalità laringea, consentendo comunque un valido mezzo di isolamento della via respiratoria. Tutto ciò si traduce in una grande tollerabilità da parte del paziente. Attualmente vi sono in commercio due tipi di maschere: reusable (risterilizzabile) presente in otto misure: 1, 1,5, 2, 2,5, 3, 4, 5, 6; single use (monouso) in sette misure: 1, 1,5, 2, 2,5, 3, 4, 5; l’ordine di grandezza è crescente e quindi la 1 viene utilizzata nei neonati e la 5 e la 6 vengono inserite nei maschi adulti. OBIETTIVI DEL LAVORO Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare la possibile applicazione della LMA nei piccoli animali. La LMA è un dispositivo studiato e sviluppato tenendo conto dell’anatomia della laringe dell’uomo, pertanto un possibile utilizzo nelle specie animali deve essere dimostrato, considerando che l’anatomia della regione faringo-laringea dei principali animali da compagnia (cane, gatto, coniglio) si discosta parecchio da quella dell’uomo. La bibliografia disponibile in Medicina Veterinaria include solamente lavori scientifici che fanno valutazioni di tipo funzionale, utilizzando il monitoraggio anestesiologico come controllo del corretto posizionamento dell’apparato. Non vi sono pubblicazioni che evidenzino l’adattamento anatomico di questo dispositivo nelle varie specie animali. Inoltre, vista la notevole differenza fra le varie specie e razze in Medicina Veterinaria, risulta importante stabilire una correlazione tra la taglia dell’animale e la misura di LMA da utilizzare. Questo lavoro si prefigge di colmare queste lacune. La metodica diagnostica utilizzata per questo studio è stata la Tomografia Computerizzata (TAC), che consente di esplorare con estrema accuratezza le strutture della regione faringo-laringea visualizzando, senza sovrapposizione, i tessuti molli, le porzioni a contenuto aereo e le parti scheletriche di questa regione. La radiologia, metodica più economica e di più rapida esecuzione, non avrebbe consentito, a causa della sovrapposizione delle strutture esaminate, di studiare in modo accurato l’esatto rapporto tra la LMA e le parti molli esaminate. MATERIALI E METODI Sono stati valutati 22 animali: 17 cani, 3 gatti e due conigli (vedi tabella 1). I soggetti che dovevano essere sottoposti alla procedura erano 23, ma il caso n° 22 (coniglio) non ha completato lo studio come vedremo in seguito. Gli animali dovevano essere anestetizzati per eseguire procedure diagnostiche (CT di altri settori) o chirurgiche. I protocolli anestesiologici utilizzati hanno incluso: - premedicazione-sedazione: ACP + morfina IM (n=4), diazepam + ketamina EV (n=4), petidina + medetomidina IM (n=3), petidina + ketamina IM (n=1), petidina + ketamina + medetomidina (n=1), medetomidina + ketamina IM (n=3), petidina IM (n=1), fentanyl + diazepam EV (n=1), nessuna premedicazione (n=5). Totale animali 23. - induzione: ketamina + diazepam (n=5), lidocaina + propofol (n=1), diazepam + fentanil + ketamina + propofol (n=2), diazepam (n=1), diazepam + ketamina + propofol (n=1), propofol (n=5), diazepam + propofol (n=1), fentanyl + lidocaina + propofol (n=1), diazepam + fentanil + propofol (n=2), diazepam + tiopentale (n=1), nessuna induzione (n=2 conigli già premedicati-indotti-mantenuti per via intramuscolare). Totale animali 22. - mantenimento: propofol CRI + O2 (n=4), isofluorano in O2 (n=14), propofol bolo + aria (n=1), diazepam + ketamina bolo + O2 (n=1), O2 senza altri farmaci (n=2). Totale animali 22. Dopo induzione, la maschera laringea è stata posizionata ed insufflato al suo interno il quantitativo di aria suggerito per quella misura, poi è stata assicurata alla mandibola dell’animale. Tutti gli animali hanno usufruito di un monitoraggio durante la procedura costituito da pulsossimetria, capnografia, pressione non invasiva oscillometrica. Per valutare il corretto posizionamento della maschera laringea e il rapporto tra questa e le strutture anatomiche della laringe delle varie specie esaminate è stata utilizzata una CT spirale GE Pro-Speed. La scansione ha incluso la regione laringea fino ai primi due anelli tracheali. L’indagine della laringe ha avuto una durata 38 53° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC Tabella 1 N.° CASO SPECIE RAZZA SESSO ETÀ decubito N.°maschera Peso (kg) 1 2 3 4 5 6 7 8 10 11 12 14 15 16 17 18 23 9 13 21 19 20 22 cane cane cane cane cane cane cane cane cane cane cane cane cane cane cane cane cane gatto gatto gatto coniglio coniglio coniglio maremmano setter labrador meticcio meticcio rottweiller labrador dogue de bordeax meticcio bull mastiff barboncino boxer pastore tedesco meticcio pastore tedesco rottweiller meticcio europeo europeo persiano angora incrocio incrocio maschio femmina maschio maschio femmina maschio maschio maschio maschio maschio maschio femmina maschio femmina maschio femmina femmina maschio femmina maschio femmina femmina maschio 14 anni 10 anni 4 anni 12 anni 1,5 anni 4 anni 6 anni 8 mesi 12 anni 8 anni 4 anni 9 anni 9 anni 2 anni 9 anni 8 anni 10 anni 10 anni 10 anni 7 anni 1,5 anni 5 mesi 2 anni sternale dorsale sternale dorsale sternale dorsale sternale dorsale dorsale sternale sternale dorsale dorsale dorsale dorsale laterale dorsale sternale sternale sternale sternale sternale 5 2,5 3 3 3 5 5 5 3 5 2,5 4 5 4 5 5 5 2 2 2 1 1 25 22 25 20 16 50 40 45 15 63 7 25 40 12 36 40 44 9 5 6 2 2,5 1,4 media di 15 secondi e gli animali sono stati posizionati in decubito dorsale (n= 10), sternale (n= 11) o laterale (n=1), a seconda del tipo di indagine TAC che doveva seguire nello specifico caso. La LMA è stata mantenuta per tutta la durata della procedura anestesiologica, per una durata media di 30 minuti. In tutti i soggetti la valutazione TAC è stata eseguita con LMA gonfiata, in uno dei due conigli (caso n° 20) è stata eseguita una seconda scansione con maschera non insufflata, per valutare eventuali variazioni nel posizionamento. Le immagini ottenute sono state rielaborate per ottenere ricostruzioni bidimensionali e 3D della regione esaminata. RISULTATI In 22 animali è stato possibile inserire la maschera; nei cani e nei gatti l’operazione è risultata estremamente rapida e semplice, nei conigli abbiamo avuto maggiori difficoltà per le caratteristiche anatomiche del muso ed anche per la piccola taglia dei soggetti esaminati (2 e 2,5 kg), nel caso n° 22, coniglio di 1,4 Kg, l’inserimento è stato molto difficile ed il soggetto è diventato cianotico, si è pertanto deciso di sospendere la procedura e risvegliare il soggetto che in questo modo è stato tolto dalla valutazione. La TC ha consentito di evidenziare molto precisamente sia nelle scansioni assiali che nelle immagini 3D la LMA e le strutture anatomiche interessate. In tutti i soggetti di specie canina e felina (per un totale di 20 casi) la maschera si è adattata perfettamente alla laringe e nelle scansioni della tra- chea è stato possibile evidenziare la pervietà perfetta delle vie aeree ed un ottimo adattamento del dispositivo. Nei due conigli esaminati il posizionamento della LMA non è stato ottimale poiché nel caso n° 19, la maschera era situata troppo cranialmente rispetto alla glottide e la sua parte anteriore tendeva ed infilarsi in trachea ostruendola parzialmente. Nel caso n° 20, era la porzione caudale della LMA a determinare una compressione della regione laringo-tracheale con parziale ostruzione delle vie aeree. In quest’ultimo caso, si è ripetuto il procedimento con maschera sgonfia per valutare se in questo modo essa si adattasse meglio alle vie aeree del coniglio, in realtà, la situazione è addirittura peggiorata. In effetti anche il monitoraggio anestesiologico aveva evidenziato le tendenza alla scomparsa del tracciato capnografico e alla desaturazione dei soggetti in seguito a piccoli movimenti della LMA, ma al momento della scansione in entrambi i conigli la capnografia e la saturazione erano ottimali, a dimostrazione che il monitoraggio anestesiologico non è sempre una garanzia di corretto posizionamento della maschera. In tutti i casi la LMA ha consentito di mantenere un buon piano anestesiologico sia nei soggetti mantenuti con somministrazione endovenosa di anestetico sia in quelli che ricevevano isoflurano in associazione all’ossigeno. È stato possibile ventilare gli animali in caso di apnea transitoria ottenendo un’adeguata espansione toracica. Le maschere a nostra disposizione erano di diversa grandezza ed abbiamo stabilito caso per caso quale fosse la più idonea, considerando la taglia dell’animale, il suo peso e la 53° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC conformazione del cranio. Gli animali in esame sono stati pertanto raggruppati secondo il numero di maschera utilizzata: • LMA n°1: conigli (n=2) • LMA n°1,5: non utilizzata • LMA n°2: gatti (n=3) • LMA n°2,5: cani (n=2: barboncino 7 Kg, setter 22 Kg) • LMA n°3: cani (n=4: Labrador 25 kg, Meticcio 20 Kg, Meticcio 16 Kg, Meticcio 15 Kg) • LMA n°4: cani (n=2: boxer 25 Kg, meticcio 12 Kg) • LMA n°5: cani (n=9: Maremmano 25 Kg, Rottweiler 50 Kg, Labrador 40 Kg, Dogue de Bordeaux 45 Kg, Bull Mastiff 63 Kg, Pastore Tedesco 40 Kg, Pastore Tedesco 36 Kg, Rottweiler 40 Kg, Meticcio 44 Kg) In alcuni dei primi soggetti esaminati, le dimensioni della LMA scelta sono state sottostimate a causa della iniziale difficoltà nella valutazione dello spazio laringeo, come ad esempio nel setter (caso 2) o del Labrador (caso 3) in cui sono state sistemate rispettivamente una maschera n° 2,5 ed una n° 3, ma v’è da sottolineare che la pervietà delle vie aeree era comunque assicurata. DISCUSSIONE Utilizzi possibili in veterinaria Gestione del paziente in emergenza ed in intensive care. La rapidità di inserimento potrebbe essere sfruttata per raggiungere in tempi rapidissimi e senza l’ausilio di un laringoscopio un primo controllo delle vie aeree in soggetti traumatizzati o incoscienti. Inoltre l’indiscutibile maggior tollerabilità della LMA potrebbe essere di grande aiuto nella gestione di soggetti critici che debbano subire una sedazione per qualsiasi motivo. In questi animali il mantenimento di un adeguato controllo delle vie aeree assume un grande significato e la possibilità di inserire e mantenere la maschera laringea al loro interno utilizzando dosi molto più basse di farmaco è un vantaggio. Tutto questo vale in particolare per le specie animali non facilmente intubabili, come i cani brachicefali, il gatto ed il coniglio (in questa specie, alla luce della nostra esperienza, l’inserimento dovrà essere seguito da un controllo molto attento della ventilazione-ossigenazione del soggetto). Gestione del paziente in anestesia. La maggior parte dei nostri pazienti sono facilmente intubabili senza ausilio di bloccanti neuro-muscolari ma semplicemente inducendo il soggetto in uno stato di narcosi profonda. Tuttavia vi sono alcuni animali nei quali l’intubazione non è sempre così semplice, ad esempio il gatto, nel quale la persistenza dei riflessi laringei costringe spesso a somministrare dosi di induttore relativamente elevate rispetto al cane ed alcuni soggetti non sono intubabili senza l’ausilio di una anestesia locale del laringe. Inoltre, i tentativi di intubazione ripetuti possono, insieme ai farmaci, causare il laringospasmo, eventualità assai pericolosa per il soggetto. Un altro animale che da qualche anno compare con sempre maggior frequenza sui nostri tavoli operatori è il coniglio, notoriamente un soggetto non facilmente intubabile. Recentemente, un articolo comparso su Veterinary Anaesthesia and analgesia indica che nel coniglio la maschera laringea offre parecchi vantaggi nel controllo anestesiologico rispetto alla maschera facciale, spesso utilizzata nei conigli appunto per la difficoltà di inserimento del CET. Vi sono altre situazioni in cui l’uso di questo dispositivo è da considera- 39 re anche in soggetti relativamente facili da intubare come i cani. Ci riferiamo a molte procedure di diagnostica per immagini che richiedono di una anestesia relativamente breve ma che deve essere sufficientemente profonda per la necessità di contenere il fastidio che arrechiamo al soggetto con il posizionamento. Un esempio classico è rappresentato dagli esami di diagnostica per immagini che vengono eseguiti in ortopedia, per esempio gli esami radiografici per lo studio delle anche e gomiti in soggetti giovani. In questi casi necessitiamo dell’anestesia per un tempo medio di 15 - 20 minuti, con piano anestesiologico abbastanza profondo, e spesso non ci si preoccupa di avere un adeguato controllo delle vie aeree, in quanto il tempo impiegato per la procedura non giustificherebbe l’intubazione orotracheale. Anche quando si effettua uno studio TC, metodica diagnostica sempre più diffusa, potrebbe essere vantaggioso non dover raggiungere alti livelli di ipnosi necessari ad intubare l’animale. Dato che questa procedura è rapida ed indolore, con l’uso della maschera potremmo mantenere un buon controllo delle vie aeree (con possibilità di visualizzare un capnogramma) a livelli medi di anestesia. Anche molte procedure chirurgiche brevi come le biopsie o le piccole suture cutanee spesso vengono eseguite in sedazione profonda senza inserimento del CET. CONCLUSIONI La LMA è un dispositivo facile da utilizzare, poco invasivo e idoneo al mantenimento dell’anestesia gassosa nel cane e nel gatto. Nel coniglio abbiamo riscontrato maggiori difficoltà nel corretto posizionamento di questo dispositivo, probabilmente anche a causa della piccola taglia dei soggetti esaminati. In questa specie è necessaria una maggiore attenzione nel monitoraggio anestesiologico per evidenziare prontamente eventuali ostruzioni delle vie aeree che possono essere causate da uno scorretto posizionamento della maschera laringea. Bibliografia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Bateman L, Ludders JW, Gleed RD, Erb HN. Comparison between facemask and laryngeal mask airway in rabbits during isoflurane anesthesia. Vet Anaesth Analg. 2005 Sep;32(5):280-8. Cassu RN, Luna SP, Teixeira Neto FJ, Braz JR, Gasparini SS, Crocci AJ. Evaluation of laryngeal mask as an alternative to endotracheal intubation in cats anesthetized under spontaneous or controlled ventilation: Vet Anaesth Analg. 2004 Jul;31(3):213-21. Smith JC, Robertson LD, Auhll A, March TJ, Derring C, Bolon B. Endotracheal tubes versus laryngeal mask airways in rabbit inhalation anesthesia: ease of use and waste gas emissions. Contemp Top Lab Anim Sci. 2004 Jul;43(4):22-5. E. Romano, Anestesia generale e clinica. UTET 2004: 372-6. Abud TM, Braz JR, Martins RH, Gregorio EA, Saldanha JC. High laryngeal mask airway pressures resulting from nitrous oxide do not increase pharyngeal mucosal injury in dogs. Can J Anaesth. 2001 Sep;48(8):800-6. Martins RH, Braz JR, Defaveri J, Gregorio EA, Abud TM Effect of high laryngeal mask airway intracuff pressure on the laryngopharyngeal mucosa of dogs. Laryngoscope. 2000 Apr;110(4):645-50. Braz JR, Martins RH, Mori AR, Luna SP. Investigation into the use of the laryngeal mask airway in pentobarbital anesthetized dogs. Vet Surg. 1999 Nov-Dec;28(6):502-5. Asai T, Murao K, Katoh T, Shingu K. Use of the laryngeal mask airway in laboratory cats. Anesthesiology. 1998 Jun;88(6):1680-2. Goldmann K, Kalinowski M, Kraft S. Airway management under general anaesthesia in pigs using the LMA-ProSeal: a pilot study. Vet Anaesth Analg. 2005 Sep;32(5):308-13. Indirizzo per la corrispondenza: Roberto Bellentani Ambulatorio Veterinario - Via sant'Antonio 10, Formigine (MO)