Ts - Dormono tutti sulla collina - 2010

Transcript

Ts - Dormono tutti sulla collina - 2010
presenta
Dormono tutti sulla collina
un monologo ispirato alla vita di Fernanda Pivano
con
Maura Pettorruso
Musiche di Fabrizio De Andrè
Tratte da "Non al denaro, non all'amore, né al cielo"
Musica eseguita dal vivo da
Daniele Filosi - chitarre
Gabriele Muscolino – voce, chitarra, bouzouki
Marco Stagni – contrabbasso
TrentoSpettacoli
Via Venezia, 5 - 38100 Trento
www.trentospettacoli.it - 333 27 53 033 - [email protected]
Dormono tutti sulla collina
Un viaggio magico, poetico, travolgente.
Un incontro.
L'antologia di Spoon River arriva in Italia grazie alle curiose mani di Cesare Pavese.
E' l'inizio di una storia. Una storia grande.
E' la storia dell'America, l'altra America, che sbarca in Europa.
E' la storia di traduzioni sottobanco, di censure.
E' la storia di una cartolina che arriva da Cortina, firmata Ernest Hemingway.
E' la storia di una donna che 'viveva in una casa superprivilegiata a tuffare le mani nelle gemme'.
E' la storia del dell'urlo della beat generation.
E' una storia da ascoltare.
Dove sono Elmer, Herman, Bert,
Tom e Charley,
l'abulico, l'atletico, il buffone,
l'ubriacone, il rissoso?
Uno trapassò in una febbre,
uno fu arso nella miniera,
uno fu ucciso in rissa,
uno morì in prigione,
uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari tutti, tutti dormono, dormono,
dormono sulla collina.
Nel 1930 Cesare Pavese, assetato di 'conoscenza' e sempre alla ricerca di nuove realtà, si fa
mandare dagli Stati Uniti la ‘Spoon River Anthology’ di Edgar Lee Masters.
Qualche anno dopo Fernanda Pivano, la ragazza allora allieva di Pavese che avrebbe poi portato in
Italia e tradotto i più grandi autori della nuova cultura americana, riceve il libro. E inizia a tradurlo.
Quasi per sfida. Quasi per gioco. E se ne innamora perdutamente. Si innamora di 'quel ragazzo a cui
l'anima volò via', e all'insaputa del suo maestro lo traduce.
E' l'inizio folgorante di una storia incredibile, una storia che sembrerebbe un meraviglioso romanzo
se non fosse storia vera, vissuta da una grande protagonista, 'Nanda', e dai suoi straordinari
compagni di viaggio: lo stesso Pavese, Ernest Hemingway, conosciuto a Cortina e mai più
dimenticato, Allen Ginsberg e la beat generation emergente.
Una storia bellissima che non può che avere come trama musicale la trasposizione della stessa
Antologia di Spoon River ad opera di uno dei più grandi musicisti italiani, Fabrizio De Andrè.
‘Non al denaro, non all'amore, né al cielo’, la poetica e affascinante trasposizione musicale di
alcune poesie dell'immensa opera di Masters. Un matto, un medico, un chimico, un blasfemo, un
ottico, un giudice, un malato di cuore, e infine il suonatore Jones riprendono vita nell'opera di De
André. Degna colonna sonora a questa storia che parla di sogni, di meraviglie, di sofferenze, di
coraggio.
"E l'anima d'improvviso prese il volo,
ma non mi sento di sognare con loro,
no, non mi riesce di sognare con loro"
Un malato di cuore,
Fabrizio De Andrè
TrentoSpettacoli
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RASSEGNA STAMPA
L'Adige – 17 dicembre 2007
Spoon River per raccontare la Pivano
Un allestimento teatrale nasce spesso da un'intuizione. Piccola o grande che sia, riesce a trovare
strade nuove, percorsi alternativi, modi di vedere il teatro in modo diverso. Così è stato per lo
spettacolo “Dormono tutti sulla collina”: sul palcoscenico, Maura Pettorruso, in veste sia di
ideatrice del testo che di attrice. Ci si aspettava un recital legato alle famose poesie tratte da “Spoon
River Anthology” di Edgar Lee Masters. Invece Maura ha voluto presentare il punto di vista di
Fernanda Pivano, sottile e brava traduttrice, che ha avuto la fortuna di incontrare grandi scrittori
come Cesare Pavese, Ernest Hemingway, Allen Ginsberg. Fu proprio Pavese che le fece conoscere
l'”Antologia di Spoon River” e lei, all'insaputa del maestro (era allora una sua allieva), la traduce.
Ne rimane folgorata. Un entusiasmo che ha contagiato anche Maura Pettorruso, sempre attenta alla
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dimensione femminile, che ha voluto trasferire in palcoscenico le emozioni non di un autore ma, e
qui sta il dato nuovo, il punto di vista di una traduttrice. Ricordi e vicende vissute a contatto con un
mondo meraviglioso si sono intrecciate sul palcoscenico. L'attrice ha saputo tracciare la figura della
Pivano senza calcare la mano, anzi porgendo con delicatezza i tratti di una figura ricca dentro,
entusiasta della vita e del suo lavoro. Misurata ma allo stesso tempo partecipe, Maura ha raccontata
un mondo che spesso non si conosce. Eppure una traduzione ha un valore immenso perché non può
fare a meno di interpretare e dare un contributo anche personale all'opera che si deve trasferire in
un'altra lingua [...]. Uno spettacolo pulito, tutto da ascoltare, che ha saputo amalgamare i vari
linguaggi artistici, restituendo l'immagine di una donna come Fernanda Pivano che ha meritato di
rivivere le sue emozioni e l'unicità della sua storia.
Antonia Dal Piaz
Corriere del Trentino – 10 giugno 2007
Omaggio alla Pivano e ai suoi ricordi
Sono le suggestive parole di Fernanda Pivano, che si dipanano nello spazio attraverso la calda voce
di Maura Pettorruso, accompagnata dalla struggente poesia di De Andrè di Non al denaro, non al
amore, né al cielo, quelle che accolgono il pubblico per accompagnarlo lungo un viaggio-racconto
all’interno delle tormentate e geniali vite di artisti come Masters, Pavese, Hemingway, e di tutta
quella generazione che “dorme sulla collina”. E’ un essenziale, semplice, ma preziosissimo regalo
al pubblico e alla memoria lo spettacolo “Dormono tutti sulla collina”, prodotto da Trento
Spettacoli per l’ideazione, l’interpretazione e la regia di Maura Pettorruso, la quale offre tutta la sua
fisicità e la sua voce per dare vita alle memorie di una straordinaria esistenza qual è stata quella di
Fernanda Pivano. Partendo dall’Antologia di Spoon River tradotta dalla Pivano e immortalata in
musica e poesia da De Andrè nel 1971, la Pettorruso riporta in vita Pavese, Lee Masters,
Hemingway fino ad esprimere l’apice di quella carica emotiva in quell’Urlo liberatorio di Ginsberg,
gridato sopra le macerie e le tombe di coloro che ormai “dormono tutti sulla collina”.
Claudia Gelmi
Corriere dell'Alto Adige – 11 gennaio 2008
Omaggio a De Andrè
“Dormono tutti sulla collina”, questo il titolo, è un pezzo teatrale con accompagnamento musicale
messo in scena con la produzione di TrentoSpettacoli da quattro giovani artisti, provenienti da
diverse esperienze e zone, che hanno pensato di trarre spunto da quello splendido disco che nel
1974 Fabrizio De Andrè dedicò all'Antologia di Spoon River, uno dei classici della poesia
americana, scritto appunto da Lee Masters nei primi anni del secolo scorso e divenuto un classico
anche in Italia, grazie alla traduzione di Fernanda Pivano per le edizioni Einaudi. Negli anni
Settanta, grazie anche all'adattamento musicale di De Andrè, questo libro divenne un autentico must
negli scaffali delle camere di molti giovani italiani [...]. Il punto di forza dello spettacolo non è tanto
una recitazione dei testi di Masters, quanto piuttosto un'interpretazione del punto di vista della
traduttrice, infatti lo spettacolo è anche e soprattutto un sentito omaggio alla Pivano, che, è bene
ricordarlo, ha avuto non poca parte nella realizzazione del disco di De Andrè “Non al denaro, non
all'amore né al cielo”, da cui le musiche dello spettacolo sono tratte.
Paolo “Crazy” Carnevale
TrentoSpettacoli
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Esigenze tecniche: lo spettacolo può essere rappresentato in teatri, auditorium, biblioteche e spazi
con convenzionali, anche all'aperto.
Durata: 60 minuti senza intervallo
Testo e musica: tutelati Siae
TrentoSpettacoli
TrentoSpettacoli è un'agenzia professionale di promozione, distribuzione e vendita di spettacoli
teatrali, operante dal 2009 con base a Trento.
Maura Pettorruso
35 anni, dopo essersi diplomata presso la Scuola triennale di recitazione Teatranza ArteDrama di
Moncalieri (To), continua il suo percorso formativo partecipando a numerosi stage e master: Uso
della voce presso il Tangram Teatro di Torino, Commedia dell’arte con Eugenio Allegri e Mauro
Piombo, Teatro-Danza con Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Regia teatrale con Paolo
Landi e Vieceslav Gvozdkov, Canto con Sabrina Modena. Dal 1998 lavora in seno a numerose
compagnie e diverse produzioni, prima in Piemonte e poi proseguendo la sua attività in Trentino
Alto Adige. Gli ultimi spettacoli a cui ha preso parte sono Scene da un matrimonio, di I. Bergman,
per la regia di Rocco Sestito (debutto aprile 2008 al teatro Cuminetti di Trento); La morte e la
fanciulla, di A. Dorfman, per la regia di Rocco Sestito (debutto ad aprile 2009 nella stagione
TrentoOltre di TeatriPossibili e del Centro Santa Chiara di Trento); La porta aperta, una
produzione Macelleria Ettore, per la regia di Carmen Giordano, in residenza a Fies Drodesera a
settembre 2009; Girotondo, di A. Schnitzler, regia di Mirko Corradini, produzione EstroTeatro
(debutto a maggio 2007 nella stagione TrentoOltre di Teatri Possibili); Tana libera tutti, per il
testo e la regia di Maura Pettorruso nella produzione EstroTeatro sulla realtà ugandese e africana,
spettacolo sostenuto dall’assessorato alla Solidarietà Internazionale della Provincia di Trento, e
numerose altre produzioni; Cechov#01, una coproduzione 2010 Spazio Off/Macelleria Ettore, per
la regia di Carmen Giordano; Stanza di Orlando, una coproduzione 2011
TrentoSpettacoli/SpazioOff/MacelleriaEttore; Se ami una cosa perché è bella. Gustav e Alma
Mahler, produzione 2010 commissionata dalla Società Filarmonica di Trento. E' drammaturga e
regista dal 2009 al 2010 per Fondazione Aida di Verona. E' fondatrice e presidente dello Spazio Off
di Trento.
Gabriele Muscolino
Cantante e chitarrista dei "Nachtcafé" ha studiato con Enrico Micheletti e Lorenzo Frizzera.
Etnomusicologo, ha scritto di opera radiofonica e cabaret tedesco traducendo Brecht, Wedekind e
Kästner. Ha pubblicato il racconto “Un estate di grazia” nell’antologia “Autobahn” (TravenBooks),
musicato i reading “Ultime notizie dall’impero degli Aztechi” (con F. Brazzo), “Tra lingue e paesi”,
“Enea.09” e co-musicato il cortometraggio “Casa mia” di D. Scaperrotta, scritto le musiche di scena
per un “Andy e Norman” di N. Simon, e ha collaborato con Luigi Cinque, Mia Lecomte, Candelaria
Romero, Flora Sarrubbo.
TrentoSpettacoli
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Marco Stagni
Diplomato al corso di specializzazione professionale ad indirizzo jazzistico presso il CDM di
Rovereto in basso, studia con Flavio Zanon, Ares Tavolazzi, Lorenzo Frizzera, Robert Bonisolo,
Walter Civettini, Stefano Pisetta, Carlo Cannevali. Frequenta seminari con Darryl Jones, Stefano
Bollani, Dario Deidda, Markus Stockhausen e nel 2008 continua a studiare con il sassofonista
Robert Bonisolo. Nell'estate 2008 studia all'Havana con Roberto Martinez (bassista dello storico
"Tropicana") e con Adrian Guerra (arrangiatore, polistrumentista) per approfondire le conoscenze
della musica tradizionale e contemporanea cubana. Attualmente frequenta il triennio jazz di
contrabbasso al conservatorio di Trento, coordinato dal professor Roberto Cippelli. Si è esibito in
diversi contesti in Italia, Germania, Austria, Francia, Svizzera, Cuba. Ha collaborato con Matteo
Turella, Mario Punzi, Andrea Polato, Matteo Cuzzolin, Manuel Randi, Matteo Rossetto, Stefano
Pisetta, Fiorenzo Zeni, Phil Mer, Alex Trebo, Francesco Ganassin, Max Castlunger, Marco Gardini,
Shanthi Kumari Roat, Steve Lloyd, Georg Malferteiner, Maurizio Bestetti, Christian Kaufmann,
Gabriele Muscolino, Bernie Stauder, Ivan Miglioranza, Marc Giugni, Rino Cavalli, Franco Bertoldi,
SAM Session, Chris Pescosta, Valerio Depaola, Claudio Volcan, Francesco Brazzo, Daniel
Lunkelheimer, Davide Dalpiaz, Matteo Facchin e molti altri.
Daniele Filosi
Collaboratore del Corriere del Trentino e di QuestoTrentino da oltre due anni, è attivo all'interno di
TrentoSpettacoli in qualità di musicista, addetto stampa e promoter della compagnia. E' inoltre
direttore artistico dello Spazio Off di Trento, oltre a collaborare con diverse realtà artistiche e
teatrali trentine e non solo.
TrentoSpettacoli
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