in genitale - Altervista

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in genitale - Altervista
IN GENITALE
Ἅγκυρα, ας si pronuncia ànkyra e vuol dire àncora, anche in senso figurato (ancora di
salvezza, etc.). In Epicarmo si trova anche col significato di genitali.
Αἰδοιικός, ή, όν si pronuncia aidoiikòs e viene da αἰδώς “vergogna”. Si trova in testi medici
soprattutto e vuol dire che riguarda i genitali.
Αἰδοῖα, ων si pronuncia aidòia e viene da αἰδώς “vergogna”. È molto diffuso e vuol dire organi
genitali.
Αἰδοιώδης, ες si pronuncia aidoiòdes e viene da αἰδώς “vergogna”. Vuol dire simile ai genitali e
si trova in Teofrone ed Aristofane.
Αἰδώς, οῦς si pronuncia aidòs e viene da αἴδομαι “vergognarsi”. Ha diversi significati, tutti
riguardanti la vergogna ed il timore. Nell'Iliade di Omero è utilizzato con i significati di
onta e genitali. Quest'ultimo significato è riportato anche da Achille Tazio, che usa il
termine anche con l'accezione di rapporto sessuale. Si veda anche l'espressione comune:
Ἡδοναί περί αἰδοία [Edonài perì aidòia]: i piaceri del sesso.
Αἵθομαι si pronuncia àithomai e vuol dire ardersi, consumarsi. In ambito medico significa anche
bruciare, riferito agli organi genitali.
Αἰσχύνη, ης si pronuncia aischýne e deriva da αἷσχος “vergogna”. Vuol dire vergogna, onta,
disonore e, per estensione, azione disonorevole. In Aristofane si trova anche col significato
di organo genitale.
Ἅκολπος, ον si pronuncia àkolpos e viene da α privativo più κόλπος “grembo”. Si attesta solo
nel De natura animalium di Eliano col significato di privo di genitali.
Ἀναγκαῖον, ου si pronuncia anankàion e viene da ἀνάγκη “necessità”. Generalmente vuol dire
prigione o comunque indica una cosa che costringe, ma in filosofia indica la parte
genitale del corpo, che appunto vincola l'uomo alle passioni bla bla bla.
Ἅρθρα, ων si pronuncia àrthra e vuol dire organo in generale. Erodoto però chiama così
specificamente gli organi genitali.
Ἀφροδίσια, ου si pronuncia aphrodìsia e viene da Ἀφροδίτη “Afrodite”. Il significato più usato è
quello di piaceri sessuali, ma Luciano di Samosata chiama così gli organi genitali.
Γλωσσοδεψέω si pronuncia glossodepsèo e deriva da γλῶσσα “lingua” e δέψω “stropicciare”:
vuol dire succhiare i genitali. È riscontrato soltanto in alcuni frammenti comici.
Γονή, ῆς si pronuncia gonè e viene da γίγνομαι “essere, diventare, generare”. Significa prole,
discendenza, e per traslato, soprattutto in medicina, apparato genitale. Vuol dire anche
sperma.
Γονικός, ή, όν si pronuncia gonikòs e viene da γονή “apparato genitale”. Significa genitale,
seminale ed è attestato solo in Aristotele.
Γόνιμος, η, ον si pronuncia gònimos e viene da γονή “apparato genitale”. Vuol dire
primariamente fecondo, ma sono molto diffuse in quasi tutti gli ambiti anche le due
espressioni qua sotto: Γονίμην φλέβα [Gonìmen phlèba]: organo genitale.
Γονίμην μέρεα [Gonìmen mèrea]: genitali.
Γόνος, ου si pronuncia gònos e viene da γίγνομαι “essere, diventare, generare”. Vuol dire figlio,
discendente, frutto. È diffuso anche col significato traslato di sperma. In Ippocrate vuol
dire anche organo genitale.
Ἑπίσιον, ου si pronuncia epìsion ed è un termine molto frequente per dire pube, genitali.
'Ἡβη, ης si pronuncia èbe e significa giovinezza. In anatomia può significare anche genitali.
'Ίππουρις, ιδος si pronuncia ìppouris e viene dall'unione di ἴππος “cavallo” ed οὐρά “cazzo”.
Ippocrate ci dice che è un disturbo dei genitali causato dal troppo andare a cavallo.
Κόπελλα, ων si pronuncia kòpella ed è un termine riportato solo nel Lessico di Esichio, che
riporta i significati di parti ossee del corpo e genitali.
Μῆδος, ους si pronuncia mèdos ed è un termine usato sind ai tempi dell'Odissea per indicare i
genitali. Oppiano di Apamea lo usa anche col significato di piscio.
Μόρια, ων si pronuncia mòria vuol dire per prima cosa le parti del corpo, ma in molti scritti,
soprattutto scritti di carattere medico, indica gli organi genitali.
Περιζωματίας, ου si pronuncia perizomatìas e viene dall'unione di περί “intorno” e ζώννυμι
“cingere”. Si trova solo in Oribio e vuol dire che colpisce l'inguine.
Πλημύρω si pronuncia plemýro e viene da πλήμυρα “inondazione”. Significa ingrossarsi,
gonfiarsi. In Archiloco ed Apollonio Rodio vuol dire traboccare, riferito di volta in volta a
genitali o mammelle.
Σπερματικός, ή, όν si pronuncia spermatikòs e viene da σπέρμα “seme”. Significa seminale,
genitale ed è usato spessissimo da moltissimi autori. In medicina è anche diffusa la
seguente espressione: Σπερματικά ὁργανα [Spermatikà òrgana]: organi genitali.
Ύπογάστριον, ου si pronuncia ypogàstrion e deriva da ὐπό “sotto” e γαστήρ “pancia”. Significa
anch'esso pancia oppure basso ventre, inteso come l'area genitale.
Ύπογάστριος, ον si pronuncia ypogàstrios e deriva da ὐπό “sotto” e γαστήρ “pancia”. È
attestato in vari autori e significa che sta sotto il ventre. In Filone di Alessandria vuol dire
sessuale, relativo al basso ventre.
Φιλομμηδής, ές si pronuncia philommedès e viene da φίλος “amico” e μῆδος “genitali”. Significa
amante dei genitali ed Esiodo ci dice che è un epiteto di Afrodite.
Φύσις, εως si pronuncia phýsis ed ha moltissimi significati, tutti inerenti la natura, intesa come
carattere. In moltissimi casi può significare anche organi genitali.
XXX
Arva, orum viene da aro “arare” ed indica generalmente i campi. Poeticamente però può indicare
anche i genitali.
Inguen, inis vuol dire inguine, basso ventre, genitali. È attestato in un numero smisurato di
autori.
Locus, i vuol dire generalmente luogo oppure parte del corpo. In molti testi è usato come
sinonimo di genitali.
Membra, arum vuol dire membro, parte del corpo. In Ovidio ed Apuleio indica anche gli organi
genitali.
Natura, ae vuol dire natura o nascita. In molti autori, fra cui Cicerone, vuole dire anche organi
genitali.
Naturale, is viene da natura “natura” e significa principalmente bisogno naturale. In Celso
significa organo genitale.
Naturalis, e viene da natura “natura” e significa naturale e, in testi di medicina, anche genitale.
Pudenda, orum viene da pudeo “vergognarsi” e significa genitali, parti vergognose.
Pudor, oris viene da pudeo “vergognarsi” e significa generalmente pudore. In Tertulliano significa
organo genitale. Può anche voler dire verginità, come si trova nel seguente esempio tratto
da Ovidio:
TIBI PUDOREM ABSTULERUNT: ti portarono via la verginità.
Sexus, us vuol dire sesso, inteso come genere maschile o femminile, ma non è raro trovarlo anche
col significato di organo genitali.