incontro con il direttore della regione nord est

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incontro con il direttore della regione nord est
INCONTRO CON IL DIRETTORE DELLA REGIONE NORD EST
Il 30 Giugno si è svolto il primo Incontro Trimestrale del 2015, alla presenza del Direttore
Regionale Renzo Simonato, dei Rappresentanti del Personale della Direzione Regionale e delle
Relazioni Sindacali, dei Direttori Generali di CRFVG e di BTB e dei Direttori Commerciali
Imprese, Retail e Personal.
Il Dr. Simonato ha brevemente illustrato la situazione andamentale della Regione Nord Est a fine
maggio: il margine di intermediazione si attesta al 97,2% rispetto agli obbiettivi. Il dato per singolo
territorio commerciale raggiunge il 98,9% per il Retail, il 106% per il Personal e il 93% per le
Imprese. Il segmento Imprese presenta le maggiori difficoltà anche a causa della netta discesa dei
tassi di interesse e della contrazione dei volumi dei finanziamenti a breve termine. A giudizio del
Direttore Regionale è necessaria una maggiore “coralità” e, soprattutto per le Imprese, gli spazi di
crescita sono ancora molto ampi.
Le Organizzazioni Sindacali hanno posto all'attenzione dell'Azienda i problemi più gravi ed urgenti
di questa fase della vita aziendale: le pressioni commerciali, il mancato riconoscimento del lavoro
straordinario e della prestazioni aggiuntiva dei Quadri Direttivi nonché le irrisolte criticità
organizzative derivanti dal Nuovo Modello di Servizio.
PRESSIONI COMMERCIALI
Abbiamo rappresentato al Direttore Regionale la reale condizione lavorativa nelle filiali ritenendo
che il tema delle pressioni commerciali rappresenti il principale fattore di malessere e di
deterioramento del clima aziendale. Discutendo con i colleghi abbiamo rilevato un disagio
profondo, tanta stanchezza e sfiducia e, sempre più spesso, situazioni di autentica sofferenza
individuale. Il fenomeno, certamente non nuovo, ha raggiunto un livello di intensità e frequenza
senza precedenti.
Abbiamo brevemente sintetizzato i fattori critici più ricorrenti: uso generalizzato della reportistica
non conforme, con diffusione di dati individuali su obiettivi, risultati e scostamenti; controllo a
distanza da parte di alcuni Capi Area sul singolo collaboratore, con successive sollecitazioni a
seguito del mancato raggiungimento degli stessi. Continuo invio di mail e di segnalazioni, a cui si
aggiungono i breafing giornalieri. Talvolta a tutto ciò si affiancano minacce di trasferimento o
cambio mansione, o penalizzazioni nella valutazione professionale.
Il Direttore Generale ha negato vi sia una spinta quantitativa alla vendita di prodotti fine a se stessa
ma, semmai, si tenta di coinvolgere tutto il personale di rete nell'attività di contatto qualitativo con
la clientela, considerato precondizione per ottenere il “successo”. In questo quadro, è di
fondamentale importanza la preparazione del colloquio con il cliente.
Il Dr. Simonato ha dichiarato ancora una volta che i report giornalieri non conformi non sono
autorizzati dalla Direzione Regionale, fatta eccezione per le “nuove AFI” e per i mutui in fase di
trattativa, in quanto non rilevabili in procedura ABC. Ha inoltre riconosciuto che alcune filiali sono
in situazione di carenza di organico mentre altre presentano risorse eccedenti rispetto ai carichi di
lavoro. Per riequilibrare la distribuzione territoriale delle risorse, sono in atto trasferimenti
opportunamente modulati.
Le OO.SS sono unitariamente impegnate a livello di Gruppo per regolamentare il fenomeno
delle pressioni improprie attraverso un accordo sindacale. L'Azienda è tenuta a fare la sua
parte e porre uno stop all'irrefrenabile pulsione commerciale di alcuni Capi e, ove necessario,
operare avvicendamenti e sostituzioni nei confronti di chi non rispetta la dignità personale e
professionale dei propri collaboratori.
L'Azienda è di fronte ad un bivio e deve scegliere la strada da prendere: lasciare a chiunque mano
libera per massimizzare i risultati a breve termine, oppure tirare il freno e cambiare rotta pensando
al futuro e investendo nella coesione interna per conseguire una crescita graduale e sostenibile.
LAVORO STRAORDINARIO E PRESTAZIONI ECCEDENTI
Le OO.SS sono tornate a denunciare l'altro fenomeno, ormai ampiamente diffuso, del mancato
riconoscimento del lavoro straordinario per le Aree Professionali e del mancato recupero delle
prestazioni eccedenti per i Quadri Direttivi. Ricordiamo a tutti, in primis all'azienda, che si tratta di
una grave violazione di legge e dei contratti di lavoro, e quindi dei diritti dei lavoratori.
Il fenomeno del “lavoro gratuito” è peraltro strettamente collegato al tema delle pressioni
commerciali e dei carichi di lavoro: ci si ferma oltre l'orario per reali e pressanti necessità
operative, sopperendo in questo modo alle carenze organizzative e di personale.
Non è più tollerabile il protrarsi di una situazione di illegalità che penalizza i lavoratori. Abbiamo
chiesto all'Azienda di assumere comportamenti coerenti: o si autorizza e si remunera il lavoro
eccedente, oppure si disponga l'uscita del personale al termine dell'orario di lavoro. Qualsiasi
soluzione alternativa, formalmente legittimata con causale “NRI”, non è ammissibile. L'Azienda è
inoltre tenuta a rimuovere ogni ostacolo all'effettiva fruizione del recupero in flessibilità da parte dei
Quadri Direttivi.
In merito ai dati del personale disaggregati per ruolo professionale e alle criticità derivanti dal
Nuovo Modello di Servizio, torneremo con una successiva comunicazione.
Le Segreterie di Coordinamento
I Coordinatori Territoriali
Regione Nord Est
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB - UILCA
Padova, 30 Giugno 2015