26 Fopponino 21.02.2016.pub
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26 Fopponino 21.02.2016.pub
AVVISI DELLA SETTIMANA DOMENICA 21 FEBBRAIO: Seconda domenica di QUARESIMA Ore 10.00, nell’antica Chiesa del Fopponino: prima s. Messa didattica per i Bambini/e di IV elementare con i loro Genitori Ore 16.00, ritrovo e incontro formativo per le FAMIGLIE giovani Martedì 23 febbraio, ore 20.45, presso la Cappella del Collegio Paolo VI, Serata comunitaria di preghiera(vedi il programma a pag. 3) Martedì 23 febbraio ore 15.30 e Giovedì 25 febbraio ore 20.45 Mons. CARLO Ghidelli guida il 6° Incontro della SCUOLA BIBLICA “Mosè e la terra” (Esodo 3,8-10) Mercoledì 24 febbraio, ore 15.30: per la Terza Età ADRIANA SCAGLIOLA racconta Milano e della Veneranda Fabbrica del Duomo Venerdì 26 febbraio, Meditazione della Via Crucis: alle 9 nell’antica Chiesa del Fopponino e nella Chiesa parrocchiale alle 18.15 Sabato 27 febbraio, ore 11, Matrimonio PENSA ANTONIO e SETTI ROBERTA ore 15.30, Matrimonio MONTI TOMMASO e CALLIARI MARTINA ore 17.30, Il Collegio Paolo VI festeggia i suoi 50 anni (vedi il programma a pag. 3) DOMENICA 28 FEBBRAIO: Terza domenica di QUARESIMA Domenica della QUINTA ELEMENTARE ore 10.00: s. Messa con i Ragazzi/e e i Genitori e Consegna del Credo Al termine: Incontro con i Genitori di V Elementare - Giochi per i Ragazzi/e Ore 10.00, nell’antica Chiesa del Fopponino: seconda s. Messa didattica per i Bambini/e di IV elementare con i loro Genitori “RESOCONTO della RACCOLTA ALIMENTARE del 23 e 24 GENNAIO” destinata alla Conferenza di san Vincenzo della nostra Parrocchia OFFERTE in DENARO e BUONI ACQUISTO: 465,70 euro La vostra generosità si è poi quantificata in 219 confezioni di pasta, riso, zucchero, thè e caffè, insieme a biscotti e dolciumi vari; in 386 confezioni di tonno e carne, legumi, pelati, olio, dadi; in 35 confezioni di marmellata, nutella e altre varie. Insieme al GRAZIE la nostra CONFERENZA di san VINCENZO vuole informare di una bella iniziativa che la generosità di un parrocchiano ha reso per la prima volta possibile in occasione dello scorso Natale. Questa persona ha messo a disposizione una cifra consistente per acquistare doni di Natale per i Bambini e gli Adolescenti delle famiglie assistite, 13 in tutto. Attraverso una lettera si è chiesto di esprimere “i desideri natalizi” e in larga misura si è riuscito a dare buone risposte. I Bambini hanno chiesto giochi, gli Adolescenti capi di vestiario, ma anche 2 chitarre e una pianola. Questa iniziativa è stata molto apprezzata dai Genitori che di fronte ai desideri dei figli non sempre riescono a rispondere come vorrebbero. Grazie ancora a TUTTI e a CHI ha reso possibile questa creativa e misericordiosa sorpresa natalizia! Il Fopponino Aut. Trib. Milano 89/0 del 4/2/1989 Foglio di informazione della Parrocchia S. Francesco d’Assisi al Fopponino II Domenica di Quaresima 21 Febbraio 2016 II settimana Diurna Laus LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE Vestire gli ignudi San Martino di Tours MARTINO nacque tra il 316 /317 a Sabaria, nella provincia romana di Pannonia (oggi Ungheria), dove il padre era tribuno militare. Benché i suoi genitori fossero pagani, già a 10 anni voleva farsi cristiano e a 12 anni sognava la vita nel deserto, ad imitazione degli asceti orientali. Fu però costretto ad abbracciare la carriera militare, in virtù di una legge che assoggettava allora in via ereditaria i cittadini dell’Impero alla loro condizione di nascita. Tuttavia, pur vivendo nell’ambiente militare, Martino continuò a seguire i precetti evangelici. Ne è prova il famosissimo episodio che Martino compì ad Amiens all’età di 18 anni, quando “divise la clamide (mantello) a metà e ne donò al suo povero una parte. La notte seguente, vide Cristo vestito della parte della sua clamide, con la quale aveva ricoperto il povero (..) e udì Gesù dire con chiara voce alla moltitudine di angeli che stavano intorno a lui: Martino, ancora catecumeno, mi ha coperto con questa veste”. Fu allora che decise di farsi battezzare. Terminato il periodo obbligatorio di servizio militare, a 25 anni lasciò l’esercito e si recò a Poitiers dal Vescovo Ilario. Una scelta precisa, voluta e non casuale: Martino decise di andare da un vescovo contrario all’eresia ariana (insegnata dal sacerdote Ario) allora dilagante. Proprio sant’Ilario, anni dopo, fu condannato ed esiliato in Asia per aver osato opporsi alla politica filoariana dell’imperatore Costanzo II. Nel 360 Ilario tornò dall’esilio e Martino si diresse nuovamente a Poitiers, dove il santo Vescovo gli diede l’approvazione per realizzare la sua vocazione e ritirarsi in un eremo a 8 km. dalla città, a Ligugé. Lo raggiunsero alcuni compagni, formando così, sotto la sua direzione, la prima comunità monastica attestata in Francia. Qui vi trascorse 15 anni, approfondendo la Sacra Scrittura, facendo apostolato nelle campagne e seminando miracoli al suo passare. Contro la sua volontà gli elettori,clero e fedeli riuniti insieme, lo elessero nel 371 Vescovo della città di Tours. Martino assolse le funzioni episcopali con autorità e prestigio, senza però abbandonare le scelte monacali: continuò infatti a vivere in un eremo, a 3 km. dalla città. Nel suo ritiro fu presto raggiunto da numerosi discepoli ai quali impose una regola di rigida povertà, di severa mortificazione e di intensa preghiera. A Tours, dove si recava per celebrare in cattedrale l’ufficio divino, respinse sempre le visite di carattere mondano occupandosi invece dei prigionieri e dei condannati a morte, come dei poveri e dei malati che assisteva e spesso guariva. Morì l’8 novembre 397 a Candes-Saint-Martin, dove si era recato per mettere pace fra il clero locale. Fu poi proclamato patrono dei mendicanti. L’OPERA di MISERICORDIA Papa Benedetto XVI, durante l'Angelus dell'11 novembre 2007, ha dato una lettura insieme teologica e sociale del gesto di amore disinteressato operato da san Martino e così spiegava: “Cari fratelli e sorelle, il gesto caritatevole di san Martino si iscrive nella stessa logica che spinse Gesù a moltiplicare i pani per le folle affamate, ma soprattutto a lasciare se stesso in cibo all’umanità nell’Eucaristia, segno supremo dell’amore di Dio, sacramentum caritatis. E’ la logica della condivisione, con cui si esprime in modo autentico l’amore per il prossimo. Ci aiuti san Martino a comprendere che soltanto attraverso un comune impegno di condivisione, è possibile rispondere alla grande sfida del nostro tempo: quella cioè di costruire un mondo di pace e di giustizia, in cui ogni uomo possa vivere con dignità. Questo può avvenire se prevale un modello mondiale di autentica solidarietà, in grado di assicurare a tutti gli abitanti del pianeta il cibo, l’acqua, il vestito, le cure mediche necessarie, ma anche il lavoro e le risorse energetiche, come pure i beni culturali, il sapere scientifico e tecnologico.” Vestire chi è nudo è un atto di misericordia che spetta anzitutto a Dio e solo da lui, dalla sua tenerezza e delicatezza, lo possiamo imparare. Di fronte a quell’uomo nudo, Martino non si è perso in lamentele e giudizi contro l’ingiustizia sociale, ha invece compiuto la sua opera di misericordia: ha diviso, con-diviso, quello che aveva, soffrendo lui un po’ del freddo che tormentava quell’uomo nudo e donando a quell’uomo nudo un po’ del proprio tepore. … e TU? ... e NOI? Sosteniamo fattivamente i progetti di aiuto programmati dalle Parrocchie e da altre organizzazioni caritative che raccolgono vestiti e biancheria per i poveri del luogo, che provvedono asciugamani e biancheria per ospedali, o carceri, o case di cura che mancano dell’essenziale. Diamo tempo e ascolto a quelle persone la cui fiducia è venuta meno per la perdita del lavoro aiutandoli a trovare un lavoro se siamo nella posizione di farlo. Impariamo ad essere caritatevoli, ma ricordiamoci sempre che, nel dare, ciò che importa è rispettare la dignità della persona; nessuno dovrebbe sentirsi trattato come “un caso di carità”. Non si è mai “un caso” si è invece “una persona”, un figlio di Dio, sempre! Don Serafino PROPOSTA SPIRITUALE PER LA SECONDA SETTIMANA DI QUARESIMA Invitiamo la Comunità parrocchiale a partecipare MARTEDI’ 23 febbraio 2016, ore 20.45, presso la Cappella del Collegio Paolo VI all’INCONTRO MENSILE di PREGHIERA: “Oggi devo fermarmi a casa tua” (Luca 19,1-10) CONTEMPLIAMO il MISTERO della MISERICORDIA Con il gesto della preghiera comunitaria vogliamo vivere e condividere un tempo di raccoglimento e di silenzio, nell’ascolto della Parola di Dio e delle nostre parole rivolte a Dio, per fare esperienza di Lui e chiedere il dono di essere “misericordiosi come il Padre”. Conclusione con un saluto grato e gioioso verso le 22.00 SABATO 27febbraio 2016 Il Collegio Paolo VI festeggia i suoi 50 anni La festa è anche della Parrocchia perché l’origine e la storia del Collegio, l’intento educativo e il suo stile si sono intrecciati con la vita e il cammino di fede della Comunità. E come una Comunità cristiana accoglie e tiene insieme così il Collegio è luogo che collega, fa incontrare e crescere. Insieme daremo la nostra lode e il nostro grazie al Signore per tutti questi anni di grazia. Ecco il programma: Ore 17.00, in Collegio, ACCOGLIENZA e SALUTI Ore 17.30, in Chiesa, TESTIMONIANZE Ore 18.30: Solenne Concelebrazione Eucaristica Presiede S. Ecc. Mons. Claudio Giuliodori presente S. Ecc. Mons. Carlo Ghidelli insieme agli Assistenti Ecclesiastici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano