8/9/2006 incendio in saf
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8/9/2006 incendio in saf
PERIODICO EDITO DA INTER CO. FA. GRUPPO SPORTIVO E DISTRIBUITO GRATUITAMENTE AI SOCI DELLE COOPERATIVE CO.RO.FAR.; CO.SA.FA.CA.; S.A.F.; SAFAR; UMBRAFARM. ANNO III N°3 • Settembre 2006 N O M E L . . . e m e i s n i stare 8/9/2006 INCENDIO IN S.A.F. IL COMITATO DI REDAZIONE DI LEMON È COSTITUITO DAL CONSIGLIO INTER CO. FA. GRUPPO SPORTIVO: PRESIDENTE - TOTO CANALINI CONSIGLIERI: ROBERTO BARTOLI • ALBERTO COSTA • ANDREA MAGLIONI • ANDREA PAOLETTI • FRANCESCO SIMONCELLI • MARIO DUBBINI - “PAPÀ” TIRATURA 2250 COPIE, COSÌ DISTRIBUITE: 270 CO.RO.FAR.; 500 SAFAR, 340 S.A.F.; 270 UMBRAFARM; 770 CO.SA.FA.CA.; 100 REDAZIONE Nel frattempo... Fin dal primo numero di questa rivista, Giuliana Gioacchini è sempre stata il punto di riferimento per tutta la segreteria di redazione. La sua bravura è sempre stata uno dei nostri punti di forza. Purtroppo in questo momento in S.A.F. oltre all’efficienza occorrono anche linee telefoniche, scrivanie, computer e sedie... per cui abbiamo deciso di trasferire temporaneamente la segreteria di LEMON presso la Farmacia Canalini. Entro pochissimo ritorneremo allo status quo ante, ma per qualche settimana chiedo a tutti i lettori di usare questi contatti. Per tutte le comunicazioni: Telefono 0721 910315 Fax 0721 489245 e-mail: [email protected] Ragazzi... funziona!!! Q Q uesta volta mi sembra proprio che abbiamo fatto centro!!! Spontaneamente, senza che dovessi supplicare nulla, mi sono arrivati tre messaggi per la rubrica “appunti in bacheca”. È il regalo più bello che potessi ricevere. Quando spediamo LEMON, dopo averci lavorato non poco, (non è come scalare l’Everest, ma ovviamente richiede impegno, tempo, passione di più persone) sapere che è arrivato in Cooperativa e NON da voi in farmacia, credetemi, dire che mi disturba è sicuramente un eufemismo... Quando invece, aprendo il portatile e quindi la posta elettronica, trovo in maniera del tutto spontanea e ovviamente con gran sorpresa, i saluti, i complimenti, la conferma che LEMON è sotto i vostri occhi, certamente la gioia è grande. Se poi, come ultimamente mi arrivano anche le vostre partecipazioni per le varie rubriche, allora con grande felicità penso di poter dire: ragazzi... funziona!!! Toto Canalini – S.A.F. - Jesi [email protected] Questo numero era già stato consegnato allo studio grafico quando, venerdì 08/09/2006, il deposito della nostra S.A.F. è andato maledettamente in fumo e distrutto: questo è il motivo per cui le prime due pagine di Lemon sono diverse dal solito. Ho visto, arrivando subito, tanta gente, colleghi e non, con le lacrime agli occhi e la disperazione. Ma ho anche , grazie a Dio, potuto stringere in un abbraccio gli uomini delle nostre sorelle Cooperative associate in FARMACENTRO. Il dolore non si è ridotto, ma la forza, l’incoraggiamento, la concreta solidarietà che ci è stata subito regalata, ha fatto sì che la tristezza lasciasse posto in TUTTI noi anche ad un principio di sorriso e ad una convinzione: la S.A.F. rinascerà appena possibile PIÙ FORTE E PIÙ BELLA DI PRIMA. Toto Canalini 2 3 ...APPUNTI ...APPUNTI IN IN BACHECA... BACHECA... ma” i r c a l “ iffonl suo i to al d dei i t d s i e s e ’Alba i un po’? ”: vitigno chresih.aLr’ultimo onetrroavagliad o r r a e rc op Mo d’Alb stingu 985 d nebria “Arezzo mon amour!” C C he bello poter scrivere su una rubrica qualcosa che riguardi la mia città! Vorrei parlarvi di Arezzo, splendida città dalle mille facce e dai mille colori… e forse direte “mah forse esageri un po'…” e invece no perché ad Arezzo puoi trovare di tutto dall'antiquariato al festival più scatenato della musica rock!! Ok, iniziamo con ordine, Arezzo è una città molto antica e i suoi monumenti principali di ordine romanico, medioevale e rinascimentale ne testimoniano tale origine; vorrei citare Piazza Grande dove ogni anno a giugno e a settembre si svolge la tradizionale “Giostra del Saracino” ed è tutto così speciale, così magico! I palazzi che si affacciano sulla piazza (ovviamente sono tutti in stile medioevale!) vengono addobbati con stemmi e bandiere (dei colori rappresentanti i quattro quartieri che si contendono la vittoria della Giostra), il pavimento della piazza, come a Siena per il Palio, viene interamente ricoperto di terra, in più si aggiungono i cortei storici composti da dame, paggetti e sbandieratori in costume trecentesco così che si viene a creare una strana atmosfera capace di farti tornare indietro nel tempo e di farti pensare che quel Buratto di latta al quale vengono inferti colpi di lancia dai nostri cavalieri sia veramente il Re delle Indie e che si stia combattendo davvero una crociata... si, proprio lì, sotto i tuoi occhi! L'edizione di giugno è quella più suggestiva, in notturna, davvero indimenticabile! L'edizione di settembre di quest'anno si svolge domenica 3 e in contemporanea alla Giostra la città ospita come tutte le prime domeniche di ogni mese (e il sabato che le precede) la “Fiera dell'Antiquariato” la più grande e più antica d'Italia; per le strade dell'antico borgo fino a Piazza Grande compresa (tranne quando c'è la Giostra…) vengono allestite bancarelle con oggetti d'antiquariato di ogni natura e specie, dai mobili ai gioielli, e tutto questo quando c'è la Giostra contribuisce a donare alla città quel particolare tocco di antico che la caratterizza. Ma Arezzo non è solo una città di anticaglie e vecchie tradizioni o antichi costumi che ogni tanto ci piace rispolverare... no, a luglio la città si veste di moderno e non scherzo! Ogni anno a metà luglio ad Arezzo si svolge un festival interamente dedicato alla musica rock, si chiama “Arezzo Wave”, è a entrata gratuita ed è nato esclusivamente come rampa di lancio per i giovani gruppi rock italiani, ma con il passare degli anni (la prima edizione è del 1987) il festival oltre ad ospitare band emergenti inizia a vedere sul proprio palco i principali artisti rock italiani. Quest'anno abbiamo avuto l'onore di avere tra gli altri Skin, la Bandabardò, Marlene Kuntz, Gianna Nannini e molti altri ancora! Nelle ultime due edizioni il festival ha offerto, oltre al palco principale allo stadio, un palco pomeridiano (lo Psycho Stage) e uno mattutino (il Wake up Stage), un palco orientato verso la letteratura all'Anfiteatro di Arezzo (Word Stage), gare di cabaret, incontri su cinema e fumetti, teatro, concerti di musica classica nelle piazze centrali della città. Come dicevo all'inizio Arezzo è una città dalle mille facce e dai mille colori, proprio perché riesce ad unire in sé la sua tradizione antica con la modernità della musica rock! Bè che dire, mi sono divertita molto a scrivere questo pezzo, a raccontarvi ciò che mi piace di più della mia città e spero di non avervi annoiati troppo!! Un saluto a tutti. Flaminia Epifani figlia di Lucia Rubino farmacista in Foiano della Chiana (Toscana) [email protected] UMBRAFARM - Perugia ” rattau l pane f e d a t t “Rice i e semplici dei più tipic o n pau è u ta icina. Si pre Il pane frat cina barbar cu di e la li el g d o a sf piatti di terr o rapidamente alcune d brodo di ra immergen irca due a persona) in u (c ti di pane, diversi star pane carasa o d an rm fo di carne di ello, carne d’agn doro (pezzi o m o o p i d o sug a di pecorin conditi con a spolverat n u to e ta le i) p iv m at lt poi co manzo faco piatto viene lo il ; el d to ia to g g en sardo grattu ia. Suggerim vo in camic . con un uno zico di timo chef: un piz orro do, i iù di e nno 1 dei cheran acrima di M n rischia p O.C. nell’a c a i h ttiglie c o . o L , b n “ o D e l a l i m o r l oglia i presento uttivi ed o nosciment nte de di Verona. he v o d c ariopi Voilà, altri più pro tenuto il ric ttribuirgli. etichette v esposizione o territorio t t e ’ a t i l o s l e r d a r e a e t i d d h s v s der iani ato nome e sulle di rio d’oro o in un ri A! g u archig al colo ri ’ALB in vini m più approp oggi si leg che il Merc l fiume Es ORRO D o corposo d osti, che vin o an sa il li arr rd de rra: M o, cau also quello uali ha vint dotto a no propria te ci dona un odo con g t r a p v a q to ro ecial m no che ha pre anto, o dei o la su iene p opra t ano Infine oduttori, un o d’Alba v pecial mod questo vitig ustato in sp s i c o r g s r i iam segn vari p ima di Mor hi altri, in i parlava d asciutto. È e!!! scherz el paese in e negan o t c s r n e e o c r r a . Il La ende, tra p arbaross so e sapo e poi sap Ma, olè.. perienze d esperienz B . n r comp i tempi del ofumo inte ia bevetene agli undici dovresti. Es Maggio; le uovi amori. i v r Già da o-rubino, p ta e...mbè, re inferiore to devi o... domenica d incontri e n t e n s e s a s a v s h u o o e c m r q i or nu i re ve pri io in p lico non de abusi più d si tiene la ono essere l g i n o s e c e pos o alco a” che a se n ano! Il grad a testa... gir ella Lacrim iciamocele o marchigi d c d veh! L e la “Festa le positive ce quel Bac Lacrima” rvi. , a t duran scuriamole e che produ Festa della i... ‘mbriac “ a d z r i t z n d e e o r o v e n n n ti riarvi, n gior a le te Evviv e a vivere u urio di ineb t g Prova io con l’au c - Jesi Vi las S.A.F. cali.it a l l ne is ampa cci@t Ada C panellana m adaca V V Sulle tracce di H.D. Lawrence e... del “Pane frattau” O O ggi parleremo di: Sardegna, mare e montagna, trenino verde, barbagia e bellezze naturali, sagre campestri e vino e “pane frattau” etc... Alt. Andiamo con ordine. Dovete sapere che... Herbert David Lawrence autore del famoso romanzo “L’amante di lady Chatterly”, nel gennaio del 1921 arrivò a Cagliari in compagnia della moglie Frieda, attratto da una Sardegna in bilico fra arcaico e moderno e comunque alla ricerca dell’autentico (usi e costumi). Compì un memorabile viaggio da Cagliari a Olbia, (descritto nel libro “Mare e Sardegna”) passando attraverso la Barbagia giunse a Sorgono, il centro più rappresentativo del Mandrolisai, a bordo del trenino delle ff. cc. Sardegna. Oggi, abbandonata la costa, saliamo a bordo del trenino verde alla stazione di Mandas a 80 km da Cagliari (ai tempi del nostro esploratore si impiegavano 5 ore). Attenzione alla carrozza: bevitori nella prima e astemi nella seconda. Avviso. quest’ultima potrebbe finire accidentalmente sul binario morto e poi CASSANDRA CROSSING!!! Si parte: velocità di crociera 40 km/h, il treno avanza sferragliando su binari così stretti che si sfida la forza centrifuga, costeggiando laghi, ampie distese verdi, infilandosi in anguste trincee e gallerie, sbucando poi in ampie valli dove non è rarovedere correre cavalli selvaggi, cinghiali e mufloni. La natura è selvaggia, immutata nel tempo, boschi e foreste si susseguono a corsi d’acqua e cascate. Si possono trovare alberi tra i più antichi d’Europa (tremila anni) e con un tronco che per abbracciarlo ci vogliono sei uomini; alberi di noci le cui chiome fanno ombra per 500 mq. Durante il percorso, nelle varie stazioni, non è raro incontrare persone del luogo pronte a offrire da bere a tutti e a far assaggiare i dolci tipici. E finalmente si arriva al capolinea. Sorgono, graziosamente annidata tra pendii boscosi. Qui, dopo avere stretto la mano al collega sargonese e alla famiglia (e non pensate come farebbe l’onorevole Rizzo 5 milioni x 3), si parte alla visita di un antico sito archeologico caratterizzato da ben 180 pietre ritte (dolmen) e più del doppio a terra (Stonhenge solo 30 stele) allineate a guardare la facciata della chiesa campestre di San Mauro (fine 1500), caratterizzato dal rosone più grande che si conosca in Sardegna. Il Santuario è circondato dalle cumbessias, circa una cinquantina di case alloggio per pellegrini. E noi, in questa veste veniamo accolti. All’interno degli edifici gente festante e tavole imbandite. Tra le specialità possiamo gustare: salumi vari, pecora in cappotto, arrosti vari, malloreddus, ravioli e il famoso pane frattau. Facciamo un brindisi con vino Mandrolisai. Buon pranzo! Agostino Fenu - Sorgono CO.SA.FA.CA. Cagliari - 4 5 Cuba: l’isola dell’allegria Ponte dell’Immacolata P P aganini non ripete! Le migliori esecuzioni sono uniche e non ammettono repliche. Ma come si fa? Ci siamo chiesti… L’anno scorso durante il ponte dell’Immacolata abbiamo organizzato un weekend a Sirmione, sul lago di Garda. Un posticino delizioso, che ci è servito come base per andare a vedere una delle più belle mostre degli ultimi tempi: Van Gogh e Gaugain a Brescia. È stata poi la volta dei mercatini di Bressanone e Trento e poi ancora la Cappella degli Scrovegni a Padova. Insomma, sulla via del ritorno c’era già chi voleva il bis. Sarà l’entusiasmo che si respira sempre alla fine di ogni viaggio? Eppure durante l’estate sono stati molti i colleghi che ci hanno chiesto di replicare la fortunata combinazione di elementi dell’anno scorso e di fare (Paganini ci perdoni) il bis. E siccome ogni replica è diversa dall’altra e ammette piccole divagazioni, abbiamo voluto re-inventare i due giorni in un modo originale e speriamo oltremodo “piacevole”. Dall’8 al 10 Dicembre… non prendete impegni! Cominciamo dall’albergo: saremo ad Abano Terme, che è diventato negli ultimi anni una delle capitali del benessere italiane. Da vecchia stazione termale, centro di cure frequentato da persone “acciaccate”, oggi è diventato un posto in gni tanto, nella storia recente di Inter Co. Fa. Gruppo Sportivo, ci siamo concessi il lusso di guardare fuori dalle vacanze ormai diventate “classiche”: la settimana azzurra e quella bianca. Quando lo abbiamo fatto, i colleghi ci hanno sempre regalato momenti speciali vissuti insieme e ci siamo lasciati con lo stimolo ad organizzare qualcosa di nuovo. Così sono nate le crociere in Spagna e in Tunisia, e prima ancora quella in Grecia e Turchia… poi è stata la volta dei Caraibi, poi dell’Egitto e ora… E ora… siore e siori… ladies and gentlemen… madame e monsieur…si parte per Cuba!!! Ma attenzione... non basta il fatto che trascorreremo i primi giorni dell’anno sotto il sole dei tropici, non basta che siamo riusciti ad organizzare tutto questo a costi paragonabili ad altre vacanze molto meno interessanti nello stesso periodo… Quello che ci rende più felici è che noi Cuba la vedremo davvero, e la vedremo in un momento unico di transizione dall’epoca di Fidel a quello che sarà nel futuro. Un momento unico che abbiamo la fortuna di vivere a spasso per La Isla Grande in un tour che non sarà quello dei turisti di massa, ma qualcosa di originale e sviluppato apposta per noi. Insomma… una vacanza che delizierà i palati più fini non rinunciando nemmeno a qualche giorno di mare sulle spiagge più belle dell’isola, a Cayo Largo, da tutti considerata in assoluto una delle più belle al mondo. Qualche giorno all’Havana e dintorni, per conoscere, visitare, gustare la Cuba cittadina, caotica, fremente e ricchissima di tracce delle epoche passate, a spasso per le vie della città e nei locali che hanno reso celebre l’Alma de Cuba… Poi andremo a Trinidad, un vero e proprio gioiello perfettamente conservato, patrimonio UNESCO, per conoscere un altro modo di essere Cubani e visitare i quartieri vecchi di questa splendida città. Da qui a Cayo Largo, per 3 giorni di relax sotto le palme. Chi non ha visto O O cui ci si reca per farsi coccolare, per il piacere di un trattamento estetico o relax… E siamo sicuri che non ci faremo mancare un bel massaggio per ritemprarci! Sarà ancora Brescia il cuore della parte culturale, ma quest’anno con una mostra che riteniamo sia in assoluto la più interessante del prossimo autunno: Turner e gli Impressionisti, insieme alle meraviglie di Mondrian. La magia del colore in un museo che sta diventando il punto di riferimento delle mostre italiane degli ultimi anni. Ma non finisce qui… potremmo forse farci mancare i momenti ludici ed enogastronomici in una terra così generosa? L’anno scorso in Franciacorta, quest’anno forse in Valdobbiadene, o nella zona del Soave, o perché no… in compagnia del famoso radicchio trevigiano, della polenta, delle grandi ricette e dei grandi vini che hanno reso celebre questo angolo di Italia. Stiamo definendo in questi giorni tutti i dettagli e non ci dispiacerebbe riuscire ad inserire nel nostro percorso anche qualche deliziosa sagra locale, che allieterebbe dal punto di vista folkloristico la nostra scampagnata. E per non farci mancare nulla, andremo a Mantova a visitare la mostra sul Mantegna; crediamo possa essere un ulteriore momento piacevole, allietato da una breve visita della città: un piccolo gioiello da scoprire insieme. Insomma, fra arte, cultura, risotto, buon vino, folklore a tanta allegria quest’anno Paganini farà una eccezione… Magari inviteremo anche lui al nostro corso di aggiornamento ad Abano… così anche lui avrà i nostri stessi vantaggi fiscali! Già, perché anche in questo viaggio utilizzeremo la formula che premia gli amici più attenti alla crescita professionale e che coniuga la piacevolezza dello stare insieme con una breve esperienza formativa. Appuntamento quindi ai prossimi giorni, con tutti i dettagli nelle circolari informative! Sopra: Andrea Mantegna “Orazione nell’orto” ca 1460. Tempera su pannello (63 x 80 cm) A fianco: Joseph Mallord William Turner “Tormenta di Neve” 1842. Olio su tela ( 91 x 122 cm) Cayo Largo non può capire cosa stiamo immaginando… basti pensare che le classiche cartoline dei Caraibi vengono quasi tutte da lì. Lasciamo ai turisti di massa le altre spiagge… Noi abbiamo scelto il massimo. Ma quello che non riusciamo a descrivere in un articolo è la magia di Cuba, il carattere dei suoi abitanti, la musica, il ballo, la gioia di vivere… è questo il vero viaggio nel viaggio! E cercheremo di respirarlo fino al ritorno a casa, e ancora è in costume da bagno che non si ricorda più di essere solo un professionista stimato e riscopre di essere ancora vivo, allegro, divertito, gaudente… è l’isola che lo impone… noi non ci faremo trovare impreparati. Nelle prossime settimane arriverà la circolare informativa con tutti i dettagli. Non mancate a questo appuntamento perché è una occasione per noi davvero unica e speriamo di essere in tanti a condividerla. avanti, perché questa è in assoluto a nostro parere la cosa più bella che si possa riportare a casa… ancor più delle foto, dei video o delle cartoline. La magia di vivere insieme, tra colleghi, queste esperienze, bevendoci un Margarita o un Mojito, godendo del piacere di essere felicemente lontani dalle incombenze quotidiane, mentre la musica chiama e il ballo comincia. Allora via il camice, via la croce, via tutto… il farmacista più bello Voleremo dall’Italia senza scali intermedi e tutto sarà seguito da professionisti in loco per garantirci la massima serenità e il controllo di ogni dettaglio. Alberghi e servizi sono di primissimo ordine. Non è stato facile mettere insieme tutto questo e raggiungere questo livello di eccellenza, ma riteniamo che possa essere una delle più belle vacanze della nostra storia e ci tenevamo a dare il massimo. Ora aspettiamo solo voi e il vostro costume da bagno! Anteprima neve 2007 “Cosa vuoi da me?” La giornata proprio indovinata! Si era in tanti in quella gita, una di quelle gite scolastiche allegre, di fine anno quando, in classe, si tirano le somme... ma fuori in questi casi... ah, no... qui bisogna pensare solo a divertirsi. Risate, canti, battute varie di ogni genere, allegria insomma. Odo la “sua” voce che sta ricordando il Professor X, che tipo! Mi accosto a lei... lascia perdere, oggi, non ci pensare. Alfredo cerca di consolare Giusy e vuole allontanare dai pensieri di lei quel prof. che la angustia. Le fa notare come l’anno, tra alti e bassi, è finito bene per tutti e per Giusy è stato veramente un sogno, sereno, proficuo; esiti positivi, amicizie senza screzii. Forse la Katy, anche lei bravina, un po’ gelosa (?) perchè meno dotata fisicamente? Giusy è proprio bella per i suoi diciotto anni: slanciata, lunghi capelli ondulati su un ovale con occhi intelligenti e scrutatori, nasino appena appena all’insù ed una bocca che, buon Dio, tira baci al primo vederla! Il portamento?... c’è da dirlo?... da modella. Lei non se ne rende conto (io si...) e per questo è tanto più bella. È serena Giusy ma lo sguardo è lontano, un velo di solitudine... il perché le chiedo;lei mi guarda con quei suoi begli occhi e non risponde, guarda avanti, mentre tutti intorno sono felici e parlano, strillano, cantano. “Pensi al Prof.?” un bell’uomo aitante ma troppo avanti negli anni per una diciottenne, mi dico; lei lo sa e questo la turba, il suo cuore vorrebbe... la ragione è più fredda. Le sono accanto e provo a canticchiare il motivo che le sta a cuore (Core ‘ngrato). Verso la fine del mio accorato canto, di scatto, Giusy, fissandomi con tenerezza e alquanta esitazione... “ma TU cosa vuoi da me?” ed io, fissandola ugualmente, accostando il mio al suo visino... ” voglio il TUO AMORE da condividere col MIO”. Le grida gioiose, il vociare intorno ora si sentivano ovattati, noi eravamo in un’atmosfera di eternità. C.A.N. du monde 8 SS iamo alla fine della estate e parlare di neve sembra quasi assurdo… eppure in Inter Co. Fa. Gruppo Sportivo cerchiamo sempre di programmare con largo anticipo i nostri appuntamenti. Così, sotto l’ombrellone, tra un drink e un bagno... abbiamo pensato bene di organizzare la settimana bianca del prossimo anno che sarà dal 4 all’11 Marzo. Tenetevi forte, perchè speriamo possa confermarsi bella come quelle degli ultimi anni e magari anche di più: dopo avere piantato la bandierina (da slalom?) sulle nevi del Sestriere e di Madonna di Campiglio, quest’anno, a grande richiesta, sarà Cortina la nostra meta. Parlare di questo posto non è facile perché è già stato detto tutto e il contrario di tutto. Un fatto però è certo: i metri di paragone non nascono per caso e il delizioso paese incastonato come una perla nella valle del Cadore è certamente un punto di riferimento per tutto il turismo invernale. Sarà che, negli anni, varie generazioni di viaggiatori hanno reso unica questa località, sarà che l’offerta ricettiva e di servizi ha raggiunto livelli di eccellenza, sarà l’atmosfera mondana e chic… fatto sta che per Cortina è un doppio piacere preparare la valigia. Degno ristoro delle nostre fatiche sciistiche sarà l’Hotel Venezia, un delizioso quattro stelle in pieno centro che abbiamo già utilizzato anni fa in una precedente vacanza. Stiamo valutando proprio in queste settimane tutti gli altri momenti che rendono le settimane di Inter Co. Fa. Gruppo Sportivo un po’ speciali: la cena in baita, ad esempio, che quest’anno, al rifugio Boch, in quota sulle nevi di Campiglio, è stata una serata che è passata alla storia; immaginate (o ricordate) novanta persone che ballano sui tavoli fino a tarda notte, un collega che prende la chitarra e comincia a suonare, un altro a cantare, le panche di legno utili solo a salirci sopra e ballare, ballare, ballare ancora… dai cinque ai settant’anni… tutti incredibilmente allegri e spensierati. Ma non ci sarà naturalmente solo la cena in baita: organizzeremo anche escursioni nei paesi vicini, andremo a fare shopping o comprare lo strudel fatto come Dio comanda, visiteremo qualche chiesa o qualche piccolo museo, parteciperemo se coincideranno le date a qualche evento… Insomma… per chi non scia la settimana sarà tutto fuorché noiosa! E cercheremo di non farci mancare nemmeno la parte professionale, con la ormai tradizionale formula dei corsi ECM, che da qualche anno rende ancora più ricche le nostre vacanze insieme. Mancano ancora alcuni mesi alla partenza e sicuramente vi terremo aggiornati con tutte le novità che riguardano questa nuova avventura insieme, ma fin d’ora siamo contenti di darvi l’anteprima di un viaggio che sarà ancora una volta – ci auguriamo – un successo. Ricordatevi quindi: dal 4 all’11 Marzo non prendete impegni: tutti a bordo della carovana di goduriosi… E speriamo che anche questa volta i vecchi e i nuovi amici possano incontrarsi e festeggiare insieme nel relax e nella spensieratezza. 9 Il medicinale equivalente a colloquio con Walter MEDDA Deputy Managing Director Teva Pharma Italia Dottor Medda, cos'è un medicinale equivalente? Il medicinale equivalente è prima di tutto un farmaco e come tale è una soluzione che, utilizzata con appropriatezza, può aiutare a risolvere i problemi di salute di chi ne ha bisogno. Efficacia terapeutica e qualità farmacologica: quindi solo vantaggi e sicurezza dai medicinali equivalenti? Un medicinale “generico” viene considerato equivalente solo quando è possibile dimostrarne l'interscambiabilità con il farmaco “originatore”. Un medicinale equivalente per essere autorizzato in commercio deve avere la stessa composizione, la stessa forma farmaceutica e deve dimostrare di essere bio-equivalente, cioè in grado di produrre lo stesso effetto terapeutico con lo stesso profilo di sicurezza del farmaco con il nome di fantasia. Quindi, il medicinale equivalente è un farmaco di prima scelta, di qualità? La risposta è sì. Addirittura il medicinale equivalente è spesso qualitativamente migliore dell'originatore. Infatti, oggi gli standard produttivi seguono parametri più aggiornati rispetto al passato, che riducono la percentuale di impurezze, migliorando il già elevato standard qualitativo e di sicurezza. Inoltre, posso aggiungere a conferma di quanto detto che le aziende produttrici di farmaci brand producono anche medicinali equivalenti, così come le aziende produttrici di medicinali equivalenti producono anche principi attivi per le aziende brand. Good Manufacturing Practices, audit interni ed esterni ai siti produttivi, ispezioni sono i tools che obbligano a mantenere gli standard di produzione a livelli di eccellenza. Gli standard produttivi e di qualità sono parametri fissi, costantemente aggiornati ai livelli di riferimento che sono stabiliti dalle Linee Guida come parte integrante delle current Good Manufacturing Practices. Come appare evidente il concetto di current testimonia il continuo processo di miglioramento che le aziende produttrici di medicinali equivalenti implementano per mantenere i loro prodotti al livello di eccellenza richiesto. AUGURI DI BUONE VACANZE A TUTTI I SOCI FORLÌ PERUGIA JESI PESCARA 10 Dott. Medda, mi permetta una domanda. Quando scade un brevetto, dopo circa 20 anni, il farmaco non è invecchiato? Non ha perso di efficacia? Non è stato superato da altri farmaci più recenti? Queste sono domande legittime: la risposta è semplice e logica. È interesse delle aziende produrre solo quei medicinali equivalenti che rappresentano ancora una valida soluzione per i medici e per i pazienti. Inoltre, il fatto che un farmaco sia in commercio da diversi anni non significa che abbia perso il proprio valore, anzi, i medicinali equivalenti rappresentano le terapie più consolidate, sperimentate, utilizzate da chi le prescrive e da chi le usa. Si tratta di una scelta moderna, perché coerente con il principio dell'appropriatezza terapeutica. In più, esso incentiva le aziende orientate alla ricerca a trovare farmaci realmente innovativi e a offrire nuove e più efficaci soluzioni terapeutiche. Medicinale equivalente, occasione di risparmio o di sviluppo? Il medicinale equivalente è visto da tutti come un generatore di risparmio e non come un generatore di risorse. Il medicinale equivalente è un modo per utilizzare al meglio le risorse. Con le risorse economiche liberate attraverso l'utilizzo di esso, si potrebbe meglio garantire l'accesso dei cittadini a terapie innovative, finanziare progetti di salute e al contempo contenere la spesa farmaceutica. Ma allora, perché in Italia il medicinale equivalente non decolla? Le cause sono molteplici, ne posso elencare alcune: tempi di registrazione, Certificato Supplementare di Protezione (CSP), ruolo dei medici e dei farmacisti, sensibilizzazione dei cittadini e dei professionisti e per ultimo, ma di certo non per importanza, assenza di un contesto normativo e culturale favorevole. Un'ultima domanda…quale futuro per il medicinale equivalente? Io sono sicuro che i medicinali equivalenti già rappresentino un'importante risorsa per il nostro Paese. È sufficiente guardare con fiducia a questi farmaci che, essendo equivalenti a quelli caratterizzati da un nome di fantasia, garantiscono gli stessi benefici e la stessa sicurezza. Io credo fortemente nel ruolo dei medicinali equivalenti, penso che siano coerenti con i valori di equità e solidarietà del Sistema Sanitario Nazionale e con la necessità di soddisfare i crescenti bisogni di salute. 11 giapponesine impostando un lungo serpentone con le formose indigene al canto di “ hoi lilì... hoi lelè...” Questo in tono vacanziero ora si dice in tono scherzoso, ma sicuramente, con tutta la serenità ritrovata, saremo ben più disposti agli scherzi e più felici e gioiosi quando torneremo in SAF a sederci sulle poltrone nuove del nostro salotto messe in sostituzione di quelle bruciate. Mario Dubbini - S.A.F. - Jesi A Cuba... si va! osì si dice e si spera di poter andare. Noi maschietti già ci prepariamo per far geometrici calcoli non sulla quadrata figura del cubo ma sul volume delle scure, lucide e prosperose sfere delle graziose cubane. Fildel.....issimi in questa occasione, che sia a l’Avana o sulle spiagge di Santiago, come sempre daremo via alle nostre chiassose esibizioni così come al Cantinone di Monaco di Baviera con le graziose, piccole Per informazioni, suggerimenti, commenti o un semplice confronto, potete rivolgervi a: Toto Canalini (Direttore strategico e segreteria organizzativa ad interim) Tel. 0721 910315 [email protected] Michele Bresciani (Art director) Tel. 0721 392338 [email protected] C C 12 GRAFICA DANIELA MARCHINI • STAMPA GRAPHO5