8/9/2006 incendio in saf

Transcript

8/9/2006 incendio in saf
PERIODICO EDITO DA INTER CO. FA. GRUPPO SPORTIVO E DISTRIBUITO
GRATUITAMENTE AI SOCI DELLE COOPERATIVE CO.RO.FAR.;
CO.SA.FA.CA.; S.A.F.; SAFAR; UMBRAFARM.
ANNO III
N°3 • Settembre 2006
N
O
M
E
L
.
.
.
e
m
e
i
s
n
i
stare
8/9/2006 INCENDIO IN S.A.F.
IL COMITATO DI REDAZIONE DI LEMON È COSTITUITO DAL CONSIGLIO INTER CO. FA. GRUPPO SPORTIVO: PRESIDENTE - TOTO CANALINI
CONSIGLIERI: ROBERTO BARTOLI • ALBERTO COSTA • ANDREA MAGLIONI • ANDREA PAOLETTI • FRANCESCO SIMONCELLI • MARIO DUBBINI - “PAPÀ”
TIRATURA 2250 COPIE, COSÌ DISTRIBUITE: 270 CO.RO.FAR.; 500 SAFAR, 340 S.A.F.; 270 UMBRAFARM; 770 CO.SA.FA.CA.; 100 REDAZIONE
Nel frattempo...
Fin dal primo numero di questa
rivista, Giuliana Gioacchini è
sempre stata il punto di riferimento per tutta la segreteria di
redazione.
La sua bravura è sempre stata
uno dei nostri punti di forza.
Purtroppo in questo momento
in S.A.F. oltre all’efficienza
occorrono anche linee telefoniche, scrivanie, computer e sedie...
per cui abbiamo deciso di
trasferire temporaneamente la
segreteria di LEMON presso
la Farmacia Canalini.
Entro pochissimo ritorneremo
allo status quo ante, ma per
qualche settimana chiedo a tutti
i lettori di usare questi contatti.
Per tutte le comunicazioni:
Telefono 0721 910315
Fax 0721 489245
e-mail: [email protected]
Ragazzi...
funziona!!!
Q
Q
uesta volta mi
sembra proprio
che abbiamo
fatto centro!!!
Spontaneamente, senza
che dovessi
supplicare
nulla, mi sono arrivati tre messaggi
per la rubrica “appunti in
bacheca”. È il regalo più bello
che potessi ricevere.
Quando spediamo LEMON, dopo
averci lavorato non poco, (non è
come scalare l’Everest, ma ovviamente richiede impegno, tempo,
passione di più persone) sapere
che è arrivato in Cooperativa
e NON da voi in farmacia, credetemi, dire che mi disturba è sicuramente un eufemismo...
Quando invece, aprendo il portatile
e quindi la posta elettronica, trovo
in maniera del tutto spontanea
e ovviamente con gran sorpresa, i
saluti, i complimenti, la conferma
che LEMON è sotto i vostri occhi,
certamente la gioia è grande.
Se poi, come ultimamente mi arrivano anche le vostre partecipazioni
per le varie rubriche, allora con
grande felicità penso di poter dire:
ragazzi... funziona!!!
Toto Canalini – S.A.F. - Jesi
[email protected]
Questo numero era già stato consegnato allo studio grafico quando, venerdì 08/09/2006,
il deposito della nostra S.A.F. è andato maledettamente in fumo e distrutto: questo è il motivo
per cui le prime due pagine di Lemon sono diverse dal solito.
Ho visto, arrivando subito, tanta gente, colleghi e non, con le lacrime agli occhi e
la disperazione. Ma ho anche , grazie a Dio, potuto stringere in un abbraccio gli uomini
delle nostre sorelle Cooperative associate in FARMACENTRO.
Il dolore non si è ridotto, ma la forza, l’incoraggiamento, la concreta solidarietà che ci è stata
subito regalata, ha fatto sì che la tristezza lasciasse posto in TUTTI noi anche ad un
principio di sorriso e ad una convinzione: la S.A.F. rinascerà appena possibile
PIÙ FORTE E PIÙ BELLA DI PRIMA.
Toto Canalini
2
3
...APPUNTI
...APPUNTI IN
IN BACHECA...
BACHECA...
ma”
i
r
c
a
l
“
iffonl suo
i
to al d dei
i
t
d
s
i
e
s
e
’Alba i un po’? ”: vitigno chresih.aLr’ultimo onetrroavagliad
o
r
r
a
e
rc
op
Mo
d’Alb
stingu
985 d
nebria
“Arezzo mon amour!”
C
C
he bello poter scrivere su una rubrica qualcosa che riguardi la mia città!
Vorrei parlarvi di Arezzo, splendida città dalle mille facce e dai mille colori… e forse direte
“mah forse esageri un po'…” e invece no perché ad Arezzo puoi trovare di tutto dall'antiquariato
al festival più scatenato della musica rock!! Ok, iniziamo con ordine, Arezzo è una città molto antica
e i suoi monumenti principali di ordine romanico, medioevale e rinascimentale ne testimoniano tale origine; vorrei
citare Piazza Grande dove ogni anno a giugno e a settembre si svolge la tradizionale “Giostra del Saracino” ed è
tutto così speciale, così magico! I palazzi che si affacciano sulla piazza (ovviamente sono tutti in stile medioevale!)
vengono addobbati con stemmi e bandiere (dei colori rappresentanti i quattro quartieri che si contendono la vittoria
della Giostra), il pavimento della piazza, come a Siena per il Palio, viene interamente ricoperto di terra, in più si
aggiungono i cortei storici composti da dame, paggetti e sbandieratori in costume trecentesco così che si viene a
creare una strana atmosfera capace di farti tornare indietro nel tempo e di farti pensare che quel Buratto di latta al
quale vengono inferti colpi di lancia dai nostri cavalieri sia veramente il Re delle Indie e che si stia combattendo
davvero una crociata... si, proprio lì, sotto i tuoi occhi!
L'edizione di giugno è quella più suggestiva, in notturna, davvero indimenticabile!
L'edizione di settembre di quest'anno si svolge domenica 3 e in contemporanea alla Giostra la città ospita come
tutte le prime domeniche di ogni mese (e il sabato che le precede) la “Fiera dell'Antiquariato” la più grande e più
antica d'Italia; per le strade dell'antico borgo fino a Piazza Grande compresa (tranne quando c'è la Giostra…)
vengono allestite bancarelle con oggetti d'antiquariato di ogni natura e specie, dai mobili ai gioielli, e tutto questo
quando c'è la Giostra contribuisce a donare alla città quel particolare tocco di antico che la caratterizza.
Ma Arezzo non è solo una città di anticaglie e vecchie tradizioni o antichi costumi che ogni tanto ci piace
rispolverare... no, a luglio la città si veste di moderno e non scherzo! Ogni anno a metà luglio ad Arezzo si svolge
un festival interamente dedicato alla musica rock, si chiama “Arezzo Wave”, è a entrata gratuita ed è nato esclusivamente come rampa di lancio per i giovani gruppi rock italiani, ma con il passare degli anni (la prima edizione è del
1987) il festival oltre ad ospitare band emergenti inizia a vedere sul proprio palco i principali artisti rock italiani.
Quest'anno abbiamo avuto l'onore di avere tra gli altri Skin, la Bandabardò, Marlene Kuntz, Gianna Nannini e molti
altri ancora! Nelle ultime due edizioni il festival ha offerto, oltre al palco principale allo stadio, un palco pomeridiano (lo Psycho Stage) e uno mattutino (il Wake up Stage), un palco orientato verso la letteratura all'Anfiteatro di
Arezzo (Word Stage), gare di cabaret, incontri su cinema e fumetti, teatro, concerti di musica classica nelle piazze
centrali della città. Come dicevo all'inizio Arezzo è una città dalle mille facce e dai mille colori, proprio
perché riesce ad unire in sé la sua tradizione antica con la modernità della musica rock!
Bè che dire, mi sono divertita molto a scrivere questo pezzo, a raccontarvi ciò che mi
piace di più della mia città e spero di non avervi annoiati troppo!!
Un saluto a tutti.
Flaminia Epifani
figlia di Lucia Rubino farmacista in Foiano della Chiana (Toscana)
[email protected] UMBRAFARM - Perugia
”
rattau
l pane f
e
d
a
t
t
“Rice
i e semplici
dei più tipic
o
n
pau
è
u
ta
icina. Si pre
Il pane frat
cina barbar
cu
di
e
la
li
el
g
d
o
a
sf
piatti di terr o rapidamente alcune
d
brodo di
ra immergen irca due a persona) in
u (c
ti di pane,
diversi star
pane carasa
o
d
an
rm
fo
di carne di
ello,
carne d’agn
doro (pezzi
o
m
o
o
p
i
d
o
sug
a di pecorin
conditi con
a spolverat
n
u
to
e
ta
le
i)
p
iv
m
at
lt
poi co
manzo faco
piatto viene
lo
il
;
el
d
to
ia
to
g
g
en
sardo grattu
ia. Suggerim
vo in camic
.
con un uno
zico di timo
chef: un piz
orro
do, i
iù di e
nno 1
dei
cheran acrima di M n rischia p O.C. nell’a
c
a
i
h
ttiglie
c
o
.
o
L
,
b
n
“
o
D
e
l
a
l
i
m
o
r
l
oglia i presento uttivi ed o nosciment
nte de di Verona. he
v
o
d
c
ariopi
Voilà, altri più pro tenuto il ric ttribuirgli. etichette v esposizione o territorio
t
t
e
’
a
t
i
l
o
s
l
e
r
d
a
r
e
a
e
t
i
d
d
h
s
v
s
der
iani ato nome e sulle di rio d’oro o in un ri
A!
g
u
archig
al colo
ri
’ALB
in
vini m più approp oggi si leg che il Merc l fiume Es ORRO D o corposo d osti,
che
vin
o an
sa il
li arr
rd de
rra: M
o, cau also quello uali ha vint dotto a no propria te ci dona un odo con g
t
r
a
p
v
a
q
to
ro
ecial m
no che
ha pre
anto,
o dei
o la su
iene p
opra t ano
Infine oduttori, un o d’Alba v pecial mod questo vitig ustato in sp
s
i
c
o
r
g
s
r
i
iam
segn
vari p ima di Mor hi altri, in i parlava d asciutto. È e!!!
scherz el paese in e negan
o
t
c
s
r
n
e
e
o
c
r
r
a
.
Il La ende, tra p arbaross so e sapo e poi sap Ma, olè.. perienze d esperienz
B
.
n
r
comp i tempi del ofumo inte ia bevetene agli undici dovresti. Es Maggio; le uovi amori.
i
v
r
Già da o-rubino, p ta e...mbè, re inferiore to devi o... domenica d incontri e n
t
e
n
s
e
s
a
s
a
v
s
h
u
o
o
e
c
m
r
q
i
or
nu i
re
ve
pri
io in p lico non de abusi più d si tiene la ono essere
l
g
i
n
o
s
e
c
e pos
o alco
a” che
a se n
ano!
Il grad a testa... gir ella Lacrim iciamocele o marchigi
d
c
d
veh! L e la “Festa le positive ce quel Bac Lacrima” rvi.
,
a
t
duran scuriamole e che produ Festa della i... ‘mbriac
“
a
d
z
r
i
t
z
n
d
e
e
o
r
o
v
e
n
n
n
ti
riarvi,
n gior
a le te
Evviv e a vivere u urio di ineb
t
g
Prova io con l’au
c
- Jesi
Vi las
S.A.F. cali.it
a
l
l
ne
is
ampa
cci@t
Ada C panellana
m
adaca
V
V
Sulle tracce di H.D. Lawrence e... del “Pane frattau”
O
O
ggi parleremo di: Sardegna, mare e montagna, trenino verde, barbagia e bellezze naturali, sagre
campestri e vino e “pane frattau” etc... Alt. Andiamo con ordine.
Dovete sapere che... Herbert David Lawrence autore del famoso romanzo “L’amante di lady Chatterly”,
nel gennaio del 1921 arrivò a Cagliari in compagnia della moglie Frieda, attratto da una Sardegna in
bilico fra arcaico e moderno e comunque alla ricerca dell’autentico (usi e costumi). Compì un memorabile
viaggio da Cagliari a Olbia, (descritto nel libro “Mare e Sardegna”) passando attraverso la Barbagia giunse a
Sorgono, il centro più rappresentativo del Mandrolisai, a bordo del trenino delle ff. cc. Sardegna.
Oggi, abbandonata la costa, saliamo a bordo del trenino verde alla stazione di Mandas a 80 km da Cagliari (ai tempi
del nostro esploratore si impiegavano 5 ore). Attenzione alla carrozza: bevitori nella prima e astemi nella seconda.
Avviso. quest’ultima potrebbe finire accidentalmente sul binario morto e poi CASSANDRA CROSSING!!!
Si parte: velocità di crociera 40 km/h, il treno avanza sferragliando su binari così stretti che si sfida la forza centrifuga, costeggiando laghi, ampie distese verdi, infilandosi in anguste trincee e gallerie, sbucando poi in ampie valli dove
non è rarovedere correre cavalli selvaggi, cinghiali e mufloni. La natura è selvaggia, immutata nel tempo, boschi e
foreste si susseguono a corsi d’acqua e cascate. Si possono trovare alberi tra i più antichi d’Europa (tremila anni) e
con un tronco che per abbracciarlo ci vogliono sei uomini; alberi di noci le cui chiome fanno ombra per 500 mq.
Durante il percorso, nelle varie stazioni, non è raro incontrare persone del luogo pronte a offrire da bere a tutti e a far
assaggiare i dolci tipici. E finalmente si arriva al capolinea. Sorgono, graziosamente annidata tra pendii boscosi.
Qui, dopo avere stretto la mano al collega sargonese e alla famiglia (e non pensate come farebbe l’onorevole Rizzo
5 milioni x 3), si parte alla visita di un antico sito archeologico caratterizzato da ben 180 pietre ritte (dolmen) e più
del doppio a terra (Stonhenge solo 30 stele) allineate a guardare la facciata della chiesa campestre di San Mauro (fine
1500), caratterizzato dal rosone più grande che si conosca in Sardegna. Il Santuario è circondato dalle cumbessias,
circa una cinquantina di case alloggio per pellegrini. E noi, in questa veste veniamo accolti. All’interno degli edifici
gente festante e tavole imbandite. Tra le specialità possiamo gustare: salumi vari, pecora in cappotto, arrosti vari,
malloreddus, ravioli e il famoso pane frattau. Facciamo un brindisi con vino Mandrolisai. Buon pranzo!
Agostino Fenu - Sorgono CO.SA.FA.CA. Cagliari -
4
5
Cuba: l’isola
dell’allegria
Ponte
dell’Immacolata
P
P
aganini non ripete!
Le migliori esecuzioni sono uniche
e non ammettono
repliche. Ma come
si fa? Ci siamo chiesti… L’anno scorso durante il ponte dell’Immacolata abbiamo organizzato un weekend a
Sirmione, sul lago di Garda. Un
posticino delizioso, che ci è servito
come base per andare a vedere una
delle più belle mostre degli ultimi
tempi: Van Gogh e Gaugain a
Brescia.
È stata poi la volta dei mercatini di
Bressanone e Trento e poi ancora la
Cappella degli Scrovegni a Padova.
Insomma, sulla via del ritorno
c’era già chi voleva il bis. Sarà
l’entusiasmo che si respira sempre
alla fine di ogni viaggio?
Eppure durante l’estate sono
stati molti i colleghi che ci hanno
chiesto di replicare la fortunata
combinazione di elementi dell’anno
scorso e di fare (Paganini ci perdoni) il bis.
E siccome ogni replica è diversa
dall’altra e ammette piccole divagazioni, abbiamo voluto re-inventare i due giorni in un modo originale
e speriamo oltremodo “piacevole”.
Dall’8 al 10 Dicembre… non
prendete impegni!
Cominciamo dall’albergo: saremo
ad Abano Terme, che è diventato
negli ultimi anni una delle capitali
del benessere italiane. Da vecchia
stazione termale, centro di cure
frequentato da persone “acciaccate”, oggi è diventato un posto in
gni tanto, nella
storia recente di
Inter Co. Fa.
Gruppo Sportivo,
ci siamo concessi il lusso di
guardare fuori
dalle vacanze ormai
diventate “classiche”: la settimana
azzurra e quella bianca.
Quando lo abbiamo fatto, i colleghi
ci hanno sempre regalato momenti
speciali vissuti insieme e ci siamo
lasciati con lo stimolo ad organizzare qualcosa di nuovo. Così sono
nate le crociere in Spagna e in
Tunisia, e prima ancora quella in
Grecia e Turchia… poi è stata la
volta dei Caraibi, poi dell’Egitto
e ora… E ora… siore e siori…
ladies and gentlemen… madame e
monsieur…si parte per Cuba!!!
Ma attenzione... non basta il fatto
che trascorreremo i primi giorni
dell’anno sotto il sole dei tropici,
non basta che siamo riusciti ad
organizzare tutto questo a costi
paragonabili ad altre vacanze molto
meno interessanti nello stesso
periodo…
Quello che ci rende più felici è che
noi Cuba la vedremo davvero, e la
vedremo in un momento unico di
transizione dall’epoca di Fidel a
quello che sarà nel futuro.
Un momento unico che abbiamo
la fortuna di vivere a spasso per
La Isla Grande in un tour che non
sarà quello dei turisti di massa, ma
qualcosa di originale e sviluppato
apposta per noi.
Insomma… una vacanza che delizierà i palati più fini non rinunciando nemmeno a qualche giorno di
mare sulle spiagge più belle
dell’isola, a Cayo Largo, da tutti
considerata in assoluto una delle
più belle al mondo.
Qualche giorno all’Havana e
dintorni, per conoscere, visitare,
gustare la Cuba cittadina, caotica,
fremente e ricchissima di tracce
delle epoche passate, a spasso per
le vie della città e nei locali che
hanno reso celebre l’Alma de
Cuba…
Poi andremo a Trinidad, un vero e
proprio gioiello perfettamente conservato, patrimonio UNESCO, per
conoscere un altro modo di essere
Cubani e visitare i quartieri vecchi
di questa splendida città. Da qui a
Cayo Largo, per 3 giorni di relax
sotto le palme. Chi non ha visto
O
O
cui ci si reca per farsi coccolare,
per il piacere di un trattamento
estetico o relax… E siamo sicuri
che non ci faremo mancare un bel
massaggio per ritemprarci!
Sarà ancora Brescia il cuore della
parte culturale, ma quest’anno con
una mostra che riteniamo sia in
assoluto la più interessante del
prossimo autunno: Turner e gli
Impressionisti, insieme alle meraviglie di Mondrian. La magia del
colore in un museo che sta diventando il punto di riferimento delle
mostre italiane degli ultimi anni.
Ma non finisce qui… potremmo
forse farci mancare i momenti
ludici ed enogastronomici in una
terra così generosa? L’anno scorso
in Franciacorta, quest’anno forse in
Valdobbiadene, o nella zona del
Soave, o perché no… in compagnia
del famoso radicchio trevigiano,
della polenta, delle grandi ricette
e dei grandi vini che hanno reso
celebre questo angolo di Italia.
Stiamo definendo in questi giorni
tutti i dettagli e non ci dispiacerebbe riuscire ad inserire nel nostro
percorso anche qualche deliziosa
sagra locale, che allieterebbe dal
punto di vista folkloristico la
nostra scampagnata.
E per non farci mancare nulla,
andremo a Mantova a visitare la
mostra sul Mantegna; crediamo
possa essere un ulteriore momento
piacevole, allietato da una breve
visita della città: un piccolo gioiello
da scoprire insieme.
Insomma, fra arte, cultura, risotto,
buon vino, folklore a tanta allegria
quest’anno Paganini farà una
eccezione…
Magari inviteremo anche lui al
nostro corso di aggiornamento
ad Abano… così anche lui avrà i
nostri stessi vantaggi fiscali!
Già, perché anche in questo viaggio
utilizzeremo la formula che premia
gli amici più attenti alla crescita
professionale e che coniuga la piacevolezza dello stare insieme con
una breve esperienza formativa.
Appuntamento quindi ai prossimi
giorni, con tutti i dettagli nelle
circolari informative!
Sopra: Andrea Mantegna
“Orazione nell’orto” ca 1460.
Tempera su pannello (63 x 80 cm)
A fianco: Joseph Mallord William Turner
“Tormenta di Neve” 1842.
Olio su tela ( 91 x 122 cm)
Cayo Largo non può capire cosa
stiamo immaginando… basti pensare che le classiche cartoline dei
Caraibi vengono quasi tutte da lì.
Lasciamo ai turisti di massa le altre
spiagge… Noi abbiamo scelto il
massimo.
Ma quello che non riusciamo a
descrivere in un articolo è la magia
di Cuba, il carattere dei suoi abitanti, la musica, il ballo, la gioia di
vivere… è questo il vero viaggio
nel viaggio! E cercheremo di respirarlo fino al ritorno a casa, e ancora
è in costume da bagno che non
si ricorda più di essere solo un
professionista stimato e riscopre
di essere ancora vivo, allegro,
divertito, gaudente… è l’isola che
lo impone… noi non ci faremo
trovare impreparati.
Nelle prossime settimane arriverà
la circolare informativa con tutti i
dettagli. Non mancate a questo
appuntamento perché è una occasione per noi davvero unica e
speriamo di essere in tanti a
condividerla.
avanti, perché questa è in assoluto
a nostro parere la cosa più bella
che si possa riportare a casa…
ancor più delle foto, dei video o
delle cartoline.
La magia di vivere insieme, tra colleghi, queste esperienze, bevendoci
un Margarita o un Mojito, godendo
del piacere di essere felicemente
lontani dalle incombenze quotidiane, mentre la musica chiama e il
ballo comincia.
Allora via il camice, via la croce,
via tutto… il farmacista più bello
Voleremo dall’Italia senza scali
intermedi e tutto sarà seguito da
professionisti in loco per garantirci
la massima serenità e il controllo di
ogni dettaglio. Alberghi e servizi
sono di primissimo ordine.
Non è stato facile mettere insieme
tutto questo e raggiungere questo
livello di eccellenza, ma riteniamo
che possa essere una delle più belle
vacanze della nostra storia e ci
tenevamo a dare il massimo.
Ora aspettiamo solo voi e il vostro
costume da bagno!
Anteprima
neve 2007
“Cosa vuoi da me?”
La giornata proprio indovinata!
Si era in tanti in quella gita, una di quelle gite scolastiche allegre, di fine anno quando, in classe, si tirano
le somme... ma fuori in questi casi... ah, no... qui bisogna pensare solo a divertirsi.
Risate, canti, battute varie di ogni genere, allegria insomma.
Odo la “sua” voce che sta ricordando il Professor X, che tipo! Mi accosto a lei... lascia perdere, oggi,
non ci pensare.
Alfredo cerca di consolare Giusy e vuole allontanare dai pensieri di lei quel prof. che la angustia.
Le fa notare come l’anno, tra alti e bassi, è finito bene per tutti e per Giusy è stato veramente un sogno,
sereno, proficuo; esiti positivi, amicizie senza screzii. Forse la Katy, anche lei bravina, un po’ gelosa (?)
perchè meno dotata fisicamente?
Giusy è proprio bella per i suoi diciotto anni: slanciata, lunghi capelli ondulati su un ovale con occhi
intelligenti e scrutatori, nasino appena appena all’insù ed una bocca che, buon Dio, tira baci al primo vederla!
Il portamento?... c’è da dirlo?... da modella. Lei non se ne rende conto (io si...) e per questo è tanto più bella.
È serena Giusy ma lo sguardo è lontano, un velo di solitudine... il perché le chiedo;lei mi guarda con quei suoi
begli occhi e non risponde, guarda avanti, mentre tutti intorno sono felici e parlano, strillano, cantano.
“Pensi al Prof.?” un bell’uomo aitante ma troppo avanti negli anni per una diciottenne, mi dico;
lei lo sa e questo la turba, il suo cuore vorrebbe... la ragione è più fredda.
Le sono accanto e provo a canticchiare il motivo che le sta a cuore (Core ‘ngrato).
Verso la fine del mio accorato canto, di scatto, Giusy, fissandomi con tenerezza e alquanta esitazione...
“ma TU cosa vuoi da me?” ed io, fissandola ugualmente, accostando il mio al suo visino...
” voglio il TUO AMORE da condividere col MIO”.
Le grida gioiose, il vociare intorno ora si sentivano ovattati, noi eravamo
in un’atmosfera di eternità.
C.A.N. du monde
8
SS
iamo alla fine della
estate e parlare di neve
sembra quasi assurdo…
eppure in Inter Co.
Fa. Gruppo Sportivo
cerchiamo sempre di
programmare con largo
anticipo i nostri appuntamenti.
Così, sotto l’ombrellone, tra un
drink e un bagno... abbiamo pensato
bene di organizzare la settimana
bianca del prossimo anno che sarà
dal 4 all’11 Marzo.
Tenetevi forte, perchè speriamo
possa confermarsi bella come
quelle degli ultimi anni e magari
anche di più: dopo avere piantato
la bandierina (da slalom?) sulle
nevi del Sestriere e di Madonna di
Campiglio, quest’anno, a grande
richiesta, sarà Cortina la nostra
meta.
Parlare di questo posto non è facile
perché è già stato detto tutto e il
contrario di tutto. Un fatto però
è certo: i metri di paragone non
nascono per caso e il delizioso
paese incastonato come una perla
nella valle del Cadore è certamente
un punto di riferimento per tutto il
turismo invernale.
Sarà che, negli anni, varie generazioni di viaggiatori hanno reso
unica questa località, sarà che
l’offerta ricettiva e di servizi ha
raggiunto livelli di eccellenza, sarà
l’atmosfera mondana e chic… fatto
sta che per Cortina è un doppio
piacere preparare la valigia.
Degno ristoro delle nostre fatiche
sciistiche sarà l’Hotel Venezia, un
delizioso quattro stelle in pieno
centro che abbiamo già utilizzato
anni fa in una precedente vacanza.
Stiamo valutando proprio in queste
settimane tutti gli altri momenti
che rendono le settimane di Inter
Co. Fa. Gruppo Sportivo un po’
speciali: la cena in baita, ad esempio, che quest’anno, al rifugio
Boch, in quota sulle nevi di
Campiglio, è stata una serata che
è passata alla storia; immaginate
(o ricordate) novanta persone che
ballano sui tavoli fino a tarda notte,
un collega che prende la chitarra e
comincia a suonare, un altro a cantare, le panche di legno utili solo
a salirci sopra e ballare, ballare,
ballare ancora… dai cinque ai
settant’anni… tutti incredibilmente
allegri e spensierati.
Ma non ci sarà naturalmente solo la
cena in baita: organizzeremo anche
escursioni nei paesi vicini, andremo
a fare shopping o comprare lo
strudel fatto come Dio comanda,
visiteremo qualche chiesa o qualche
piccolo museo, parteciperemo se
coincideranno le date a qualche
evento… Insomma… per chi non
scia la settimana sarà tutto fuorché
noiosa!
E cercheremo di non farci mancare
nemmeno la parte professionale,
con la ormai tradizionale formula
dei corsi ECM, che da qualche anno
rende ancora più ricche le nostre
vacanze insieme.
Mancano ancora alcuni mesi alla
partenza e sicuramente vi terremo
aggiornati con tutte le novità che
riguardano questa nuova avventura
insieme, ma fin d’ora siamo contenti di darvi l’anteprima di un viaggio
che sarà ancora una volta – ci auguriamo – un successo.
Ricordatevi quindi: dal 4 all’11
Marzo non prendete impegni: tutti
a bordo della carovana di goduriosi…
E speriamo che anche questa volta
i vecchi e i nuovi amici possano
incontrarsi e festeggiare insieme
nel relax e nella spensieratezza.
9
Il medicinale equivalente
a colloquio con Walter MEDDA Deputy Managing Director Teva Pharma Italia
Dottor Medda, cos'è un medicinale equivalente?
Il medicinale equivalente è prima di tutto un farmaco e come tale è una soluzione che, utilizzata con appropriatezza,
può aiutare a risolvere i problemi di salute di chi ne ha bisogno.
Efficacia terapeutica e qualità farmacologica: quindi solo vantaggi e sicurezza dai medicinali equivalenti?
Un medicinale “generico” viene considerato equivalente solo quando è possibile dimostrarne l'interscambiabilità
con il farmaco “originatore”. Un medicinale equivalente per essere autorizzato in commercio deve avere la stessa
composizione, la stessa forma farmaceutica e deve dimostrare di essere bio-equivalente, cioè in grado di produrre
lo stesso effetto terapeutico con lo stesso profilo di sicurezza del farmaco con il nome di fantasia.
Quindi, il medicinale equivalente è un farmaco di prima scelta, di qualità?
La risposta è sì. Addirittura il medicinale equivalente è spesso qualitativamente migliore dell'originatore.
Infatti, oggi gli standard produttivi seguono parametri più aggiornati rispetto al passato, che riducono la percentuale
di impurezze, migliorando il già elevato standard qualitativo e di sicurezza. Inoltre, posso aggiungere a conferma
di quanto detto che le aziende produttrici di farmaci brand producono anche medicinali equivalenti, così come le aziende
produttrici di medicinali equivalenti producono anche principi attivi per le aziende brand.
Good Manufacturing Practices, audit interni ed esterni ai siti produttivi, ispezioni sono i tools che obbligano a
mantenere gli standard di produzione a livelli di eccellenza. Gli standard produttivi e di qualità sono parametri fissi,
costantemente aggiornati ai livelli di riferimento che sono stabiliti dalle Linee Guida come parte integrante delle
current Good Manufacturing Practices. Come appare evidente il concetto di current testimonia il continuo
processo di miglioramento che le aziende produttrici di medicinali equivalenti implementano per mantenere
i loro prodotti al livello di eccellenza richiesto.
AUGURI DI BUONE
VACANZE A TUTTI I SOCI
FORLÌ
PERUGIA
JESI
PESCARA
10
Dott. Medda, mi permetta una domanda. Quando scade un brevetto, dopo circa 20 anni, il farmaco
non è invecchiato? Non ha perso di efficacia? Non è stato superato da altri farmaci più recenti?
Queste sono domande legittime: la risposta è semplice e logica. È interesse delle aziende produrre solo quei
medicinali equivalenti che rappresentano ancora una valida soluzione per i medici e per i pazienti. Inoltre, il fatto
che un farmaco sia in commercio da diversi anni non significa che abbia perso il proprio valore, anzi, i medicinali
equivalenti rappresentano le terapie più consolidate, sperimentate, utilizzate da chi le prescrive e da chi le usa.
Si tratta di una scelta moderna, perché coerente con il principio dell'appropriatezza terapeutica.
In più, esso incentiva le aziende orientate alla ricerca a trovare farmaci realmente innovativi e a offrire nuove
e più efficaci soluzioni terapeutiche.
Medicinale equivalente, occasione di risparmio o di sviluppo?
Il medicinale equivalente è visto da tutti come un generatore di risparmio e non come un generatore di risorse.
Il medicinale equivalente è un modo per utilizzare al meglio le risorse. Con le risorse economiche liberate
attraverso l'utilizzo di esso, si potrebbe meglio garantire l'accesso dei cittadini a terapie innovative, finanziare
progetti di salute e al contempo contenere la spesa farmaceutica.
Ma allora, perché in Italia il medicinale equivalente non decolla?
Le cause sono molteplici, ne posso elencare alcune: tempi di registrazione, Certificato Supplementare di Protezione
(CSP), ruolo dei medici e dei farmacisti, sensibilizzazione dei cittadini e dei professionisti e per ultimo, ma di certo
non per importanza, assenza di un contesto normativo e culturale favorevole.
Un'ultima domanda…quale futuro per il medicinale equivalente?
Io sono sicuro che i medicinali equivalenti già rappresentino un'importante risorsa per il nostro Paese.
È sufficiente guardare con fiducia a questi farmaci che, essendo equivalenti a quelli caratterizzati da un nome di
fantasia, garantiscono gli stessi benefici e la stessa sicurezza. Io credo fortemente nel ruolo dei medicinali
equivalenti, penso che siano coerenti con i valori di equità e solidarietà del Sistema Sanitario Nazionale e con la
necessità di soddisfare i crescenti bisogni di salute.
11
giapponesine impostando un lungo
serpentone con le formose indigene al canto di “ hoi lilì... hoi lelè...”
Questo in tono vacanziero ora si
dice in tono scherzoso, ma sicuramente, con tutta la serenità ritrovata, saremo ben più disposti agli
scherzi e più felici e gioiosi quando
torneremo in SAF a sederci sulle
poltrone nuove del nostro salotto
messe in sostituzione di quelle
bruciate.
Mario Dubbini - S.A.F. - Jesi
A Cuba... si va!
osì si dice e si spera
di poter andare.
Noi maschietti già ci
prepariamo per far
geometrici calcoli
non sulla quadrata
figura del cubo ma
sul volume delle
scure, lucide e prosperose sfere
delle graziose cubane.
Fildel.....issimi in questa occasione,
che sia a l’Avana o sulle spiagge
di Santiago, come sempre daremo
via alle nostre chiassose esibizioni
così come al Cantinone di Monaco
di Baviera con le graziose, piccole
Per informazioni,
suggerimenti, commenti
o un semplice confronto,
potete rivolgervi a:
Toto Canalini
(Direttore strategico e
segreteria organizzativa ad
interim)
Tel. 0721 910315
[email protected]
Michele Bresciani
(Art director)
Tel. 0721 392338
[email protected]
C
C
12
GRAFICA DANIELA MARCHINI • STAMPA GRAPHO5