Nove cose che avreste sempre voluto sapere sui CtP UV!

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Nove cose che avreste sempre voluto sapere sui CtP UV!
WHITE PAPER
Nove cose che avreste sempre voluto sapere su CtP UV ma non avete
mai osato chiedere!
Finora sono stati soprattutto gli esordienti nella tecnica Computer-to- Plate a trovarsi di fronte al grande
quesito di come iniziare? Deve essere un espositore termico, un sistema violetto, o anche un impianto con
lastre non soggette a sviluppo? E poi ci sono ancora impianti CtP che lavorano persino con le consuete
lastre convenzionali, ma esiste un futuro per questa tecnica e vale la pena investire su di essa?
Su quasi nessun altro tema regna così tanta incertezza e vengono diffuse così tante sciocchezze – con
rispetto parlando – come sul CtP per lastre analogiche convenzionali, o anche CtP UV, come viene chiamato
a causa della sensibilità luminosa di tali lastre.
Di conseguenza, in questa sede verranno chiariti i nove interrogativi più importanti su questo tema
basandosi sui dieci anni di pratica con il CtP UV, tecnica che ha appunto dieci anni.
1. Le lastre convenzionali non vengono quasi più prodotte e presto non ce ne saranno più, è vero?
No, questa è una sciocchezza dato che sulla produzione di lastre si decide con i criteri del mercato
mondiale. A livello planetario le lastre convenzionali possiedono una quota di mercato pari a circa il 50%;
non c’è nessun altro tipo di lastre CtP che viene prodotto nelle quantità in cui vengono prodotte le lastre
UV.
2. Ma le lastre digitali presto saranno più convenienti delle lastre analogiche, quindi non converrà
più il CtP UV?
Questa affermazione viene formulata da 10 anni e non ha mai avuto fondamento, forse si basa sul fatto
che i grandi produttori di lastre sperano di avere dalle lastre digitali un margine di guadagno superiore. La
realtà è che ancora oggi le lastre UV sono più convenienti del 30 e del 50% delle lastre digitali nella
maggior parte dei mercati. E la realtà è che effettivamente le lastre digitali sono sempre più care di quelle
analogiche date le spese di produzione e di controllo chiaramente più elevate.
Punch Graphix International nv
Duwijckstraat 17 - 2500 Lier
T. +32 (0)3 443 13 11
F. +32 (0)3 443 13 09
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www.basysprint.com
3. Ma le “vecchie” lastre UV non sono ancora state sviluppate per la tecnica di esposizione ad alta
definizione, quindi sono meno indicate delle lastre digitali, è vero?
Anche questo non è esatto in quanto le lastre convenzionali grazie alla loro risoluzione sono le più adatte
per il 95% di tutte le attività offset; ma allora sembrerebbe che il settore prima del CtP non fornisse una
qualità elevata ma solo carta da macero?
4. Può darsi ma per l’handling non dovrebbero essere più adatte le lastre sviluppate proprio per il
CtP?
Invece no, queste sono più sensibili ai graffi, ai prodotti chimici presenti nei locali di stampa e alle
oscillazioni nell'intero processo. Attualmente, nel mercato è impossibile trovare lastre più stabili e
durature dei materiali UV analogici.
5. Ok, suona bene ma il CtP UV conviene solo alle grandi tipografie che hanno bisogno di più di
30.000 qm di lastre all’anno?
Assolutamente no! Dei consulenti d’impresa indipendenti hanno calcolato che si può avere
un’economicità di CtP UV già a partire da 4.000 qm di lastre l’anno, cifra che viene raggiunta dalla
maggior parte delle aziende tipografiche.
6. Molto bene! Ma quasi nessuno costruisce CtP UV. Questa è e rimane una tecnica di nicchia!
Si potrebbe pensare ma la realtà è che basysPrint esiste sul mercato con questa tecnica già dal 1997 e
da Drupa 2004 ci sono due nuovi produttori di CtP UV di successo.
7. Quindi, oggi chi acquista un sistema simile sono solo ditte esotiche che non osano avvicinarsi a
un vero espositore CtP!
Al contrario, negli ultimi 2 anni i maggiori gruppi che hanno investito nel CtP UV sono state imprese che
utilizzavano da molti anni altre tecniche di esposizione come pioniere del CtP. Sono proprio questi utenti
molto esperti a capire perché CtP UV è migliore.
Complessivamente oggi ci sono nel mondo più di 1.000 imprese che si affidano al CtP con lastre
analogiche.
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8. Sì, ma perché dei grandi fornitori come Agfa, Fuji o Kodak affermano di non voler appoggiare più
questa tecnica?
I fornitori non sono sempre onesti; proprio Kodak, che si batte maggiormente contro CtP UV, ha iniziato
ad ampliare il suo stabilimento americano di lastre a Columbus/Georgia per produrvi lastre convenzionali,
ad esempio lastre negative Craftsman!
I piccoli produttori forniscono buone lastre e talvolta un servizio migliore. Sono loro che spesso
determinano il prezzo di mercato e non più i grandi fornitori.
E in futuro le lastre proverranno dalla Cina dove il 95% di tutte le lastre sono convenzionali!
9. Tuttavia, si tratta anche di produrre rispettando l’ambiente e in questo ambito altre tecnologie
sono un po’ più avanti!
Questo non è esatto poiché lo scarso consumo di prodotti chimici, la richiesta energetica delle lastre e il
semplice smaltimento dei prodotti chimici utilizzati per le lastre UV sono dei vantaggi.
Infine bisogna dire che, tra le molte argomentazioni contro l'CtP UV, quattro aspetti sono stati
completamente ignorati:
A Si nega l’influenza del grande consumatore di lastre, ma il fatto che la ditta Bertelsmann acquista CtP UV
non dovrebbe voler dire qualcosa del futuro di questa tecnica?
B Chi dice che i piccoli fornitori di lastre devono restare piccoli?
C La quota di mercato delle lastre convenzionali è completamente diversa al di fuori di Europa/USA, è
chiaramente superiore al 50%!
D Ignorare le lastre UV è un modo di vedere orientato al “Vecchio mondo” pur sapendo che la potenza
economica del futuro è la Cina.
Dal nostro punto di vista, soprattutto l’ultimo aspetto potrebbe avere un ruolo importante nel prossimo futuro.
Chi ritiene che i rapporti attuali – anche il controllo del mercato delle lastre – da parte delle “Tre grandi” AgfaFuji-Kodak rimarranno inalterati nel futuro, ha una visione limitata al breve termine!
E a tal fine è di grande importanza la Drupa 2008: non è mai stata così significativa come oggi – CtP con
lastre convenzionali.
Michael Mittelhaus
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COMUNICATO STAMPA
Per immediata pubblicazione
UV-Setter VLF basysPrint con una nuova soluzione di automazione
Düsseldorf, 29 Maggio, 2008
Alla drupa l’ideatore del CtP UV – basysPrint – presenta i suoi UV-Setter serie 11, 15 e 16 per formati
large e very large con la nuova soluzione di automazione MCA.
Gli UV-Setter della serie 11 di basysPrint sono espositori per grandi formati, quelli delle serie 15 e 16 sono
concepiti per i formati super-grandi. Con il formato lastra max. di 1.560 x 3.170 mm rappresentano i sistemi
CtP più grandi disponibili sul mercato. Per tutte le varianti basysPrint offre ora l’automazione MCA (Multi
Cassette Automation), la soluzione ideale per un handling delle lastre senza l’intervento da parte
dell’operatore e senza problemi.
Riprendendo il concetto di automazione applicato all’industria di produzione di giornali, la nuova unità di
automazione MCA offre la massima flessibilità nell’handling lastre e nella punzonatura nonché nel formato.
La MCA è costituita da quattro cassetti che permettono di caricare e scaricare rapidamente vari formati
lastra. Il sistema è in grado di rendere disponibile fino a 320 lastre (formato fino a 1.560 x 3.170 mm,
spessore 0,4 mm) e 800 lastre in caso di doppio caricamento (due lastre nel formato 8 pagine, spessore 0,3
mm) per il funzionamento in continuo senza l’intervento da parte dell’operatore. L’unità MCA seleziona il
formato lastra, preleva il foglio di carta intermedio e trasporta le lastre verso l’unità di esposizione. L’utente
può scegliere un impianto con sistema di registro a 3 punti e/o una punzonatrice integrata che esegue la
punzonatura delle lastre in maniera sicura, precisa e rapida in base alle esigenze del cliente prima
dell’esposizione. È possibile installare il dispositivo di caricamento automatico MCA (Multy Cassette
Automation) o SCA (Single Cassette Automation) a posteriori e direttamente in loco.
Gli UV-Setter sono dotati di sorgente luminosa generata da diodi (DSI³). Ciò permette, a seconda delle
esigenze produttive del cliente, di aumentarne il numero per incrementare ulteriormente la velocità di
esposizione. Inoltre le ultime implementazioni nelle soluzioni di automazione completano i sistemi Basys che
rappresentano così la soluzione CtP ideale per tutti gli stampatori che lavorano sia in rotativa che a foglio,
utilizzando un elevato numero di lastre.
I nuovi UV-Setter offrono la gamma più ampia di lastre impiegabili in assoluto: gli utenti possono utilizzare
sia lastre negative che positive di pressoché tutti i produttori. L’impiego di lastre convenzionali sensibili alla
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luce UV, i ridotti costi per i prodotti chimici e di smaltimento, la possibilità di integrare l’UV-Setter in sistemi di
workflow esistenti nonché la realizzazione in base alle esigenze del cliente fanno dell’UV-Setter il sistema
più economico sul mercato!
L’ottimale bilanciamento inchiostro/acqua della lastra assicura una definizione eccellente. Senza cottura, con
le lastre negative si raggiungono tirature fino a 400.000 passaggi rullo e oltre. Con le lastre positive cotte è
possibile arrivare a 1,5 milioni di copie a seconda del materiale su cui effettuare la stampa.
"Con la nuova soluzione di automazione per i nostri UV-Setter per formati grandi e super-grandi abbiamo
nuovamente incrementato la produttività, la qualità e la stabilità dei nostri sistemi CtP UV”, commenta Wim
Deblauwe, CEO dell’azienda. “In particolare con i nostri sistemi di esposizione DSI³ l’utilizzatore usufruisce di
ulteriori vantaggi: la calibratura viene meno, i moduli a diodi DSI³ non sono da sostituire e il montaggio di
ulteriori moduli DSI³ consente di incrementare ulteriormente la velocità. Questi vantaggi che si aggiungono ai
pregi, imbattibili sul piano della produzione e dell’economicità, della tecnologia a lastre UV convenzionale,
fanno di questo sistema CtP una soluzione brillante.“
A proposito di basysPrint
basysPrint, una divisione della Punch Graphix, è l’inventore dell’UV-CtP e da più di 10 anni offre in tutto il mondo sistemi
affidabili per l’esposizione digitale di lastre UV convenzionali. Questi sistemi si caratterizzano per il loro alto livello di
efficienza economica adatto alle tipografie e centri servizi di qualsiasi dimensione. Grazie all’utilizzo di lastre UV gli utenti
possono beneficiare di un processo produttivo stabile ed ecologico nonché proprio di un’elevatissima qualità di
esposizione. Per maggiori informazioni consultate il sito: www.basysprint.com
Ulteriori informazioni
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare Gesche Mensing al numero +49 160 96919265, inviando un’e-mail
all’indirizzo [email protected]
Fotografie/Immagini
Il materiale fotografico relativo a questo comunicato stampa potrà essere richiesto contattando il servizio Marketing
Communications di Punch Graphix all’indirizzo [email protected].
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