DIRITTI ASSOLUTI E DIRITTI RELATIVI - Il-Cubo

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DIRITTI ASSOLUTI E DIRITTI RELATIVI - Il-Cubo
DIRITTI ASSOLUTI E DIRITTI RELATIVI
CLASSIFICAZIONE DEI DIRITTI SOGGETTIVI:
In ogni momento ciascun soggetto può trovarsi ad avere determinati interessi patrimoniali e
non patrimoniali. Il diritto soggettivo è lo strumento giuridico di più intensa e diretta
protezione di ogni tipo di interesse, patrimoniale e non patrimoniale. Si crea dunque un
rapporto giuridico tra soggetto attivo e passivo. I diritti soggettivi si dividono in:
1. Assoluto: il diritto che è riconosciuto e tutelato dall'ordinamento giuridico nei confronti di
tutti gli altri soggetti, i quali devono astenersi da qualunque comportamento che possa
impedire la realizzazione dell'interesse del titolare del diritto (diritti reali, diritti della
personalità, diritti sui beni immateriali)
2. Relativo: il diritto che può essere fatto valere soltanto nei confronti di un determinato
soggetto (diritti di credito, diritti potestativi, obbligazioni)
La natura dell'interesse tutelato da un diritto soggettivo sta alla base della distinzione tra
diritti patrimoniali (interesse di natura economica) e diritti non patrimoniali (attinenti alla
persona). Sono patrimoniali i diritti reali, i diritti di credito e i diritti sui beni immateriali.
Sono non patrimoniali i diritti della personalità e quelli derivanti da rapporti familiari. Vi
sono anche diritti intrasmissibili e trasmissibili mediante negozi inter vivos o a causa di
morte. L'intrasmissibilità assoluta è caratteristica dei diritti non patrimoniali. Ci sono casi in
cui un diritto può essere trasmesso solo al trasferimento di un altro diritto: il primo si dice
accessorio, il secondo principale (i diritti di garanzia sono accessori al diritto di credito
garantito). Distinzione tra diritti disponibili e indisponibili: disporre di un diritto significa
venderlo, alienarlo. Atti di disposizione: sono atti negoziali con i quali un soggetto si priva
di un proprio diritto o lo sottopone a limitazioni. L'indisponibilità è tipica dei diritti della
personalità, mentre la disponibilità è tipica dei diritti patrimoniali.
DIRITTI REALI:
Il termine diritto reale significa diritto su una cosa. Costituiscono un numero chiuso poiché
sono quelli espressamente riconosciuti e garantiti dal legislatore (tipicità). Il più importante
diritto reale è la proprietà. Gli altri vengono anche detti limitati o frazionari e sono detti
anche diritti su cosa altrui. I diritti reali su cosa altrui si distinguono in:
1. Diritti di godimento: usufrutto, superficie, servitù etc.
2. Diritti di garanzia: pegno, ipoteca
Vi erano 2 teorie in merito ai diritti reali: la prima, detta teoria classica, che consiste in una
relazione immediata e diretta del titolare con la cosa; l'immediatezza caratterizza il diritto
reale e lo distingue dal diritto di credito. La seconda teoria è la teoria personalistica, che
riduce il diritto reale allo schema del rapporto giuridico e quindi assume un valore negativo
o meglio un dovere di astensione, sottolineandone l'assolutezza. Un altra caratterista dei
diritti reali è quella di essere un diritto di seguito o di sequela-→opponibile erga omnes. Per
fonti dei diritti reali si intendono gli atti o i fatti che ne determinano l'acquisto traslativo o la
costituzione; una dei più importanti è il contratto (se è a titolo oneroso è una compravendita,
se è a titolo gratuito è una donazione). Altri modi di costituzione sono il testamento e
l'usucapione.
DIRITTI DELLA PERSONALITA':
Questa categoria tutela gli aspetti fisici, morali e di libertà della persona. Ci sono anche in
merito ai diritti della personalità 2 teorie contrapposte: la prima, detta teoria pluralista, che
afferma che la tutela della personalità umana si realizza mediante una serie di diritti
soggettivi distinti ed autonomi. La seconda teoria, detta teoria unitaria, dice che oggetto di
tutela è la persona umana in se stessa considerata. Ecco i principali diritti della personalità:
1. Vita e integrità fisica: viene tutelata la salute. Sono vietati gli atti di disposizione del
proprio corpo che diminuiscano l'integrità fisica. Sono consentite le donazioni di organi, del
sangue. La questione più delicata è la donazione di organi post mortem che si verifica o per
un consenso fatto in vita da parte del defunto o per il silenzio-assenso.
2. Libertà fondamentali: sono tutelate e si ritrovano nella Costituzione
3. Identità personale: rientrano in questi la tutela all'identità sessuale e la tutela della persona
all'uso del nome
4. Integrità morale: è tutelata dalle norme penali che puniscono l'ingiuria e la diffamazione
5. Riservatezza: divieto di divulgare con qualsiasi mezzo tutto ciò che riguarda la vita
privata di un soggetto
6. Diritto morale d'autore e d'inventore
I mezzi di tutela sono il risarcimento del danno equivalente, ma talvolta se non basta, ci
sono altri mezzi come la sentenza di condanna pubblicata su un giornale.
DIRITTI SUI BENI IMMATERIALI:
I beni immateriali sono le creazione dell'intelletto, le invenzioni industriali, le opere
artistiche, letterarie etc. I beni immateriali formano un numero chiuso. Il bene giuridico in
questo caso viene detto immateriale perché è costituito dall'idea, cioè dalla creazione
intellettuale in sé. Quanto al contenuto, i diritti sui beni immateriali hanno 2 aspetti:
1. Diritto morale: diritto del titolare di figurare come l'autore della creazione
2. Diritto patrimoniale: diritto esclusivo da parte del titolare di usare la cosa, impedendone
agli altri l'utilizzo per non creare confusione
DIRITTI DI CREDITO:
Quando un soggetto (debitore) è tenuto nei confronti di un altro soggetto (creditore) ad un
determinato comportamento (prestazione), si dice che tra loro incorre un'obbligazione. I 3
elementi costitutivi dell'obbligazione sono:
1. Soggetti: vi può essere una pluralità di creditori o di debitori. E l'obbligazione può essere
parziaria o solidale
2. Vincolo: mette in rilievo la doverosità del comportamento del debitore
3. Prestazione: è il comportamento che il debitore ha l'obbligo di tenere e che il creditore ha
il dovere di pretendere
La prestazione può essere di 3 tipi:
1. Dare: fondate sul principio consensualistico del trasferimento e della costituzione dei
diritti (somministrazione periodica di cose generiche)
2. Fare: ha per oggetto il compimento di un'opera o di un sevizio o di un'attività, materiale o
giuridica (prestarsi alla stipulazione di un contratto). Bisogna in questa categoria distinguere
le obbligazioni di mezzi, la prestazione del debitore ha per oggetto una certa attività; le
obbligazioni di risultato, il debitore deve procurare un risultato al creditore
3. Non fare: si tratte delle obbligazioni negative, ovvero consiste nell'astenersi dal compiere
un atto o un'attività
La prestazione inoltre può consistere anche in un comportamento altrui